Liebe = Amore di Puma
SHOPPING VIRTUALE
-…una cintura con le borchie…- -…il solito portafoglio…no…- -…guardiamo “20 pagine di peluche tenerissimi”…ma sono sempre quelli!- Tre amiche stanno navigando su internet in cerca di un’idea per regalare qualcosa di eccezionale ai loro ragazzi. -…5 giorni alle Maldive…troppo caro!- -…eh,tu e Claudio soli su un’isola deserta!- -…perché non lo porti a fare un viaggio nella foresta amazzonica con visita guidata a vedere i tagliatori di teste?...- -Ma no!Per la Scilla e Claudio è più adatto il tour “Magica Groenlandia”:dieci giorni tra foche e pinguini in un igloo a vedere il sole di mezzanotte!- -Ma quanto siete stupide! Lidia,guarda,si è aperto uno spot pubblicitario.- -Chiudilo,Scilla.- -Infatti volevo chiuderlo,ma si è aperto del tutto…ragazze,ma leggete che cazzata…- < Sei sempre solo,trascorri serate grigie davanti alla tv,giornate vuote,le tue vacanze sono una depressione? Per te,proprio per te ci vuole una moglie venuta dallo spazio!> E partendo dal basso si scopre l’immagine di una procace principessa Leila con un bikini argentato,stivali in tinta dal tacco altissimo e tra le mani un mitragliatore laser che spara cuoricini rosa lampeggianti. Le tre amiche la fissano come ipnotizzate. L’immagine cede il posto a questa scritta: <Registrati subito e in 48 ore non sarai più solo!La privacy è garantita.> Le tre amiche si guardano. -Pensate anche voi quello che penso io?- Un ghigno malizioso illumina i tre visi senza trucco. -Registriamo il nome del professore!- -Una puttana in tenuta spaziale per il professore!- Ridono così tanto che non riescono quasi a scrivere. appena hanno inviato la loro richiesta arriva una mail di conferma: <La sua richiesta ci è giunta con successo. Stiamo già valutando l’affinità tra Lei e una delle nostre bellezze. Grazie per averci scelti.> -Ragazze,ma dobbiamo pagarla noi?- -Non c’è scritto di pagare…se la sbrigherà il professore a prestazione finita!- E tra scoppi di risate,mettono l’ignaro professore in lista per ricevere una moglie dallo spazio in 48 ore!
Leandro,professore di greco,starnutisce. Si copre le gambe con un vecchio plaid scozzese e continua a guardare alla tv lo special natalizio di sexy channel… Vive solo in un appartamento disordinatissimo all’ultimo piano di un anonimo condominio in periferia. Ha sempre insegnato greco,materia nella quale è preparatissimo, in un liceo privato.
ULTIMA ORA L’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie,le suore concedono alle alunne del liceo di non indossare la divisa blu e di vestirsi a proprio piacimento. Leandro,spiga una versione di greco di fronte a una classe di ragazze vestite nei modi più stravaganti,tutte con in testa dei buffi berretti da Babbo Natale con le stelline che si accendono. Leandro credeva di poter essere amico di alunni rispettosi che ascoltano le sue lezioni interessati e senza fiatare,che in ricreazione gli confidano i loro problemi adolescenziali facendo tesoro dei suoi consigli paterni…che illusione! In pochi anni è diventato lo zimbello della scuola:di alunne tutte sesso e parolacce e di colleghi ancora più sarcastici che lo hanno spesso fatto oggetto di scherzi pesanti e di cattivo gusto. Quando aveva cominciato a insegnare immaginava il suo futuro in modo tutto diverso.
L’ultima ora è nella terza B,la classe peggiore. Nella terza B ci sono quelle tre,Lidia,Scilla e Dana,le più strafottenti che con la loro insolenza mettono l’intera classe contro di lui. Dana,dal look gotico e il trucco nero marcatissimo va verso la cattedra e gli porge un pacchetto guardandolo con aria beffarda. Tutta la classe ridacchia. Leandro scarta il pacco senza parlare. Quando tira fuori una guepière trasparente e un preservativo nero le ragazze scoppiano a ridere. Dal fondo dell’aula,una voce petulante chiede: -Prof,ha mai scopato?- La classe ride senza ritegno. Leandro sbatte il regalo mezzo incartato sulla cattedra,apre il registro e scrive qualcosa dicendo: -Il 9 gennaio,giorno che si rientra dalle vacanze,versione di greco e interrogazione scritta su tutte le regole grammaticali dei tre anni…qualcosa da dire?- Le alunne continuano a ridere,a parlare tra loro e a scambiarsi regalini di Natale. Leandro chiude il registro e le guarda:possibile che non lo ascoltino mai?
LIEBE = AMORE
La sera del 23 dicembre,Leandro è solo nel suo appartamento da single con il suo pigiama di tessuto sintetico color marrone dai disegnini beige sulla maglietta;ha mangiato qualcosa in un fast food e ora si sta addormentando davanti alla televisione che trasmette un mix delle scene più belle di un reality dell’anno scorso. Il suono forte del campanello gli fa fare un salto. Leandro va ad aprire la porta:un fattorino vestito da Babbo natale esclama: -Oh! Oh! Oh! Lei è il professore?Metta una firmetta qui!-e gli porge due fogli con delle scritte fittissime pinzati da una graffetta e una penna a forma di piuma. Leandro si gratta i capelli brizzolati,prende la piuma e firma quella che crede una ricevuta, pensando che il fattorino gli stia consegnando il solito cesto natalizio da parte dei suoi parenti che vivono in una cittadina del nord. Il fattorino esclama: -Oh! Oh! Oh! Complimenti per la sua scelta,professore! Se non si riterrà soddisfatto ha 30 giorni a partire da oggi per rimandarcela indietro!- Leandro pensa: -Quale scelta?I cesti di Natale si possono rispedire indietro?- E il fattorino spinge in casa sua una ragazzetta con un cappottino blu dal colletto di velluto come i bottoni,una crestina da cameriera bianca tra i capelli color fucsia che incorniciano un visino graziosissimo con due occhi enormi,fucsia anche quelli!E che scarpe:di vernice in tinta con i capelli con una zeppa da far sembrare basse quelle di certe bambole! Guarda Leandro sbattendo le ciglia e con una voce dolcissima dice: -Professore,io sono tua moglie Liebe. In tedesco vuol dire Amore. Lui è Paki,il mio gatto,ti prego di accoglierlo…- Sulle gambe di Leandro si strofina facendo le fusa un gatto meccanico con gli occhi rossi che si accendono e una lampadina rossa sulla punta della coda. Leandro è ammutolito. E non ha mai bevuto né fumato cose strane… Il fattorino vestito da Babbo Natale è già nell’atrio. Leandro si affaccia e grida nella tromba delle scale: -Aspetti!Ma per cosa ho firmato la ricevuta?- Il fattorino esclama con il suo vocione: -Oh! Oh! Oh! Buon Natale professore!- Leandro si volta verso quella strana ragazza che è entrata in casa e si è tolta il cappotto scoprendo il più sexy completino da infermiera che si possa immaginare. Con un sorriso malizioso alza un po’ il camice cortissimo mostrando le sue calze parigine nere col pizzo bianco. Con la manina fasciata da un guantino di pizzo bianco allunga a Leandro un fazzoletto profumato per tamponare l’emorragia nasale che lo ha colpito. -Dov’è la camera da letto,professore?- Liebe percorre il corridoio dondolando su quelle zeppe e ad ogni passo si scopre la sua mutandina di pizzo bianco. Leandro fa appena in tempo a prendere un fazzoletto sul tavolino per tamponare l’emorragia nasale che lo ha colpito di nuovo. Liebe spinge Leandro sul letto. -Aspetta,ma tu chi sei?- -Sono tua moglie,professore!- Mentre dice così tira giù il pigiama di Leandro,sfila i suoi slip e con quella caldissima boccuccia fucsia…lo porta in paradiso! Liebe sorride e si pulisce la bocca con il dorso della mano. Quando Leandro si riprende, quella specie di bambolina si toglie il camice scoprendo il seno più piatto che c’è,poi con le movenze di una pantera scivola su Leandro ancora stordito leccandogli il petto,il collo… -Sento qualcosa di duro e bollente contro la mia gamba;che cos’è?- -Oh,te lo do subito,professore!- -No…no!Aspetta…aspett….- Un dolore bruciante invade Leandro che urla e cerca di allontanare da sé quella furia che lo sta possedendo…non è tanto male, però…e con movimenti felini Liebe porta Leandro in paradiso per la seconda volta.
BUON NATALE,PROFESSORE!
La mattina della vigilia Leandro si sveglia confuso e indolenzito. Sente una musica provenire dalla cucina,profumo di torta e di stufato. Qualcuno ha riordinato la stanza che sembra anche pulita. Lentamente gli torna in mente tutto:una nottata di fuoco con quella ragazza…ma era una ragazza? Leandro arrossisce coprendosi la faccia col piumone. Si dirige in cucina avvolto da un vestaglione scozzese. -Bene svegliato,professore!Oh,che vestaglia da vecchietto!- Leandro allarga le braccia come per dire: -Non ne ho altre…- Liebe indossa un mini abito nero a balconcino da cameriera,un grembiulino a forma di cuore tutto pizzi,calze parigine bianche e …quelle scarpe. -Ti ho preparato il pranzo,professore.-e sfiora le labbra di Leandro con un bacio. -Aspetta un momento!- Leandro la allontana,alza la sua minigonna,le tira giù il perizoma di pizzo nero e …si sente mancare:è un maschio,non ci sono dubbi! -Oh,mi vuoi ancora,professore?- E scivola sul divano tirandosi addosso Leandro,poi rotola su di lui sfilandogli la vestaglia:cerca di possederlo di nuovo. Intanto lo sta baciando. Leandro riesce a svincolarsi,manda Liebe con la schiena sul divano,tira fuori dalla tasca della vestaglia quel preservativo che gli avevano regalato le alunne e rompe la bustina con i denti. Questo gesto lo aveva visto fare in tantissimi film:non lo aveva mai fatto,ma lo aveva sempre sognato! Però come mai quell’affare è finito in tasca della sua vestaglia?Era sicuro di averlo buttato via appena uscito da scuola… Non c’è tempo per pensare:Leandro cerca goffamente di infilarselo. Liebe lo guarda con i suoi occhioni languidi e lo aiuta con una manina caldissima. Leandro scivola dentro di lui:più brutto di così non potrebbe essere:ha le lacrime agli occhi,i capelli incollati dal sudore e una goccia di sangue che gli cola dal naso. È la prima volta che fa l’amore con qualcuno. Liebe si morde le dita,si inarca e urla così forte che per un attimo Leandro sospetta che faccia apposta,ma si muove in modo così eccitante che nella sua mente i pensieri si annebbiano. Leandro entra ed esce sempre più in fretta dal corpo bollente di quel ragazzo,poi gli cade addosso sfinito. Liebe sotto di lui ansima con il visino delicato imperlato di sudore e le guance arrossate. Accarezza dolcemente Leandro e lo bacia sussurrando: -Si vede che sei molto esperto,professore! Sei stato magnifico,dico davvero! Mi hai fatto toccare il cielo!- Leandro resta a lungo fermo con la testa sul petto di quel ragazzo,sete il suo cuore che batte. Negli occhi ha la luce della beatitudine. Dentro di lui sta crescendo un senso di felicità che non provava più dai tempi che era bambino e aspettava Babbo Natale.
Seduto a tavola con il suo vestaglione sbottonato guarda Liebe che,rivestito del suo abitino da cameriera gli sta servendo un invitante stufato di carne e verdure. -Ma tu sei un maschio…com’è che sei un maschio?- -Bè,quando hai chiesto una moglie dallo spazio non hai specificato se preferivi una moglie donna o una moglie uomo.Il computer ha valutato che io ero la moglie più adatta a te. Non ti vado bene?- Leandro pensa: -Io ho chiesto una moglie dallo spazio?E quando?Sono così depresso che non so più quello che faccio?- Liebe si siede sulle ginocchia di Leandro: -Io ti amo,professore!- Leandro sposta la testa di scatto per non sporcarlo si sangue. Con un fazzoletto sul naso sorride e cerca di imboccare a Liebe un pezzo di spezzatino. Liebe fa segno di no. -E tu non mangi?- -No,basta che mi ricarichi una volta al mese:ho il cavo arrotolato qui,in questo sportellino sulla schiena.Lo infili nella presa della corrente e io devo restare sotto carica tutta la notte…-sbatte le ciglia con aria maliziosa:-…quella notte non possiamo fare l’amore…- Leandro lo fissa con un boccone di spezzatino tra le labbra: -Ma tu…sei un robot?- -Certo,pensavi che fossi un umano come te,professore?- Nella mente dell’allibito Leandro si è creato il vuoto. -Stamattina,mentre tu dormivi,mi sono permesso di andare a fare la spesa:il frigo era pieno di roba scaduta,gli sportelli di cucina tutti vuoti…- Leandro,con quel pezzo di spezzatino sempre tra le labbra pensa: -Tu sei uscito?Vestito così sei uscito?- e si sente agitatissimo. -Ho pagato con la tua carta di credito. Al mercato mi hanno detto tutti “Buon Natale”. Anche il macellaio mi ha detto “Buon Natale”. Ha insistito per portarmi i sacchi fino alla porta…allora mi sono permesso di chiedergli cosa volesse dire “Buon Natale”. Dalle sue spiegazioni ho capito che Natale per voi sulla Terra è un momento speciale per stare insieme alle persone care,mangiare cose buone in loro compagnia e scambiarsi regali…-dicendo così si chiude in bagno e ne esce dopo un attimo vestito con:mini cappottino da Babbo Natale rosso con pelo bianco attorno al collo,ai polsi e all’orlo,calze parigine rosse anche quelle ornate da un bordo di pelo bianco,in testa ha un cappello da Babbo Natale che suona jingle bells con le stelline che si accendono a tempo di musica e ai piedi sempre le sue scarpe preferite,ma questa volta sono nere con un bottone d’oro! -Buon Natale,professore!-e gli infila in testa un cappello uguale al suo. Leandro cade con le gambe all’aria. Liebe lo sventola con la sua minigonna per farlo rinvenire scoprendo dei maliziosissimi short rossi. -Tutto bene,professore? Dai,usciamo!-e lo aiuta a infilarsi i suoi immancabili pantaloni scozzesi,un maglione sformato a collo alto e un cappotto color cammello degli anni ’70 tutto liso e pieno di macchie. -Dove andiamo?- Leandro si sente confuso e in balìa di una situazione inspiegabile e incontrollabile. -Professore,andiamo in questo centro commerciale…-agita davanti a Leandro un volantino pubblicitario che ha trovato nella cassetta delle lettere-…facciamo un po’ di shopping natalizio!- Liebe si infila il suo cappottino blu dal quale spuntano due gambe sottili con le calze rosse e quelle scarpe incredibili. Leandro lo guarda:nonostante le zeppe vertiginose arriva appena alla sua spalla. È così minuto e esile…avrà più o meno sedici anni… -Quanti anni hai?- Intanto salgono sul treno. -Sei mesi,professore.- Leandro lo fissa incapace di parlare. Il treno straripa di gente e loro due sono stretti uno contro l’altro in un angolo. -…però sono stato riattivato e collaudato ieri mattina,quindi questo è come se fosse il mio secondo giorno di vita. Tu quanti ne hai?- -Trentasei…- Liebe appoggia il capo sul petto di Leandro. -Sono stato rimandato indietro tre volte:mi rispedivano tutti al mittente asserendo di aver chiesto una moglie bella e compiacente,non uno sfigato sognatore con i capelli rosa bon-bon e i denti da coniglio! Io ho dei sentimenti,voglio amare e sentirmi amato,non sono solo una macchina da sesso!- Leandro non sa cosa dire. Di chi era stato Liebe prima? Osserva i passeggeri del treno:c’è un uomo grasso che tracanna la birra dalla bottiglia,un barbone la cui puzza ha fatto allontanare tutti,un signore con i capelli tinti e riportati. Al pensiero che persone del genere potrebbero aver messo le mani addosso a Liebe lo stringe forte contro di sé come per proteggerlo.
SHOPPING NATALIZIO
Il centro commerciale è pienissimo di clienti che si dedicano agli ultimi acquisti. Liebe fa rumore camminando con le sue scarpe:a ogni passo le sue zeppe lasciano un’impronta di porporina fucsia sul pavimento lucidissimo. Tutti si voltano a guardarli pensando che, quell’uomo trasandato dal look fuori moda e quella specie di bambola dai capelli fucsia e l’abbigliamento kitsch , siano attori pagati dalla direzione del centro commerciale per far divertire i presenti e rendere le code nei negozi meno noiose. Leandro si accorge che li guardano e spera in cuor suo che nessuna delle sue pestifere alunne abbia deciso di trascorrere la vigilia di Natale al centro commerciale. -Professore,come starei con questo?- Liebe ha frugato in un cestone di biancheria rossa e alza una sottoveste trasparente sotto il naso di Leandro che comincia a sanguinare. Con due pezzi di fazzoletto di carta arrotolati infilati nelle narici Leandro segue Liebe in un negozio di calze. La commessa li osserva sbalordita e mostra a Liebe il paio di calze autoreggenti che le ha chiesto. Liebe guarda Leandro per sentire il suo parere e lui farfuglia: -…belle…belle…-e si comprime il naso con una mano. -Professore,ora pensiamo a dei vestiti nuovi per te;sei troppo antiquato,entriamo lì…- E trascina Leandro,che ormai lo segue per forza di inerzia, in un enorme negozio di abbigliamento maschile,sceglie alcuni capi e lo manda nel camerino a provarseli. Liebe lo aspetta fuori e si siede su uno sgabello vicino a una catasta di maglioni in saldo accavallando le gambe e mettendo in mostra senza volerlo due cosce da urlo. Tutti i clienti del negozio notano quella “bomba di sesso”e i maglioni,veramente brutti,vengono venduti uno dopo l’altro. Leandro che esce dal camerino con dei jeans a vita bassa stracciati e scoloriti e un maglione nero si accorge di come guardano Liebe e per la prima volta prova una gran gelosia. -Andiamo a pagare,alzati!- -Professore!Sei splendido vestito così!-e lo bacia davanti ai presenti,ma nessuno ci fa caso perché sono tutti convinti che Liebe sia una ragazza.
Tre ragazze con il cappello da Babbo Natale percorrono i corridoi del centro commerciale cariche di sacchetti. -Ehi,guardate quello!- -Chi,Dana?- C’è una confusione tremenda. -No,niente.Ho visto passare uno che mi sembrava il professore…ma è impossibile:era vestito moderno!-
Dopo altri negozi e una serie di emorragie nasali di Leandro, si accomodano in un bar a gustare una cioccolata con la panna,Leandro fissa i suoi occhi azzurri in quelli fucsia di Liebe che è seduto di fronte a lui con le gambe accavallate e scopre due cosce da…emorragia nasale. -Da dove vieni…veramente?- -Dal sistema 3X-81767. È stato scoperto da pochi anni…- Leandro si mette una mano sulla fronte e si manda indietro i capelli. -Perché sei venuto da me?- -Perché tu mi hai chiesto la sera del 22 dicembre alle ore 21,43! Hai specificato che volevi una moglie molto giovane, che ti piace lo spezzatino e che volevi assolutamente essere chiamato sempre “Professore”!- Leandro si sente impazzire ed esclama: -Io non ti ho cercato:come avrei potuto che non ho nemmeno il computer? Lo capisci sì o no?- Sente un cerchio alla testa e gli tornano in mente quelle alunne impertinenti…in un attimo avverte un’assoluta chiarezza:sono state loro! Solo delle ragazze così sfacciate potevano pensare a uno scherzo del genere:ora Leandro si spiega il regalo che gli hanno dato e perché l’ultimo giorno ridevano tanto…che vipere! Poi un pensiero ancora più angosciante invade la sua mente:ma allora c’è vita sugli altri pianeti?E ci saranno anche altri “Liebe” in giro? La voce dolce di Liebe lo riporta alla realtà: -Professore,mi rimanderai indietro?- I suoi occhioni fucsia sono diventati lucidissimi. Leandro sente le gocce di sudore scorrergli giù per la schiena. Prende la mano di Liebe…è così piccola…gli sfila il guantino di pizzo rosso ornato di pelo bianco,la bacia delicatamente e se la appoggia sulla guancia: -Non ti rimanderò mai indietro. Liebe,io ti amo… Cosa si da sul tuo pianeta come pegno d’amore?- Liebe sorride,mostra l’anulare sinistro e con l’indice dell’altra mano gli fa un giro intorno. -Capito!Un anello! Anche sulla Terra. Ora te lo prendo.- In una gioielleria,acquista due anelli uguali. Davanti all’altissimo e scintillante albero di Natale del centro commerciale,infila l’anello al dito di Liebe pronunciando la frase che aveva ascoltato in un cartone animato quando era un bambino e gli è rimasta sempre impressa: -Faccio giuramento:io e te saremo sempre uniti come una sola nave:saremo indispensabili uno all’altro come il timone alla vela e affronteremo insieme le dolci brezze e le terribili tempeste!- Gli occhi di Liebe brillano di felicità:mette l’anello a Leandro e vorrebbe ripetere quella frase,ma non se la ricorda e preferisce baciare con passione il suo “professore”. Saranno per sempre uno dell’altro. Con il cuore pieno di dolcezza tornano a casa camminando sotto il più bel cielo stellato che Leandro abbia mai visto. Il freddo è pungente. Il gatto robot Paki è acciambellato nella sua cesta. Leandro prende in braccio Liebe,entra in casa in fretta e lo appoggia sul letto sussurrandogli all’orecchio: -Fai di me quello che vuoi…- E si amano a lungo, con una passione infinita. Liebe è di Leandro e Leandro è di Liebe. Leandro sta per addormentarsi. Sente Liebe che si sta alzando: -Liebe,dove vai?- -Mentre tu dormi,do la cera ai pavimenti e lavo le tende,professore.- -Già,tu non dormi mai…no,Liebe,vieni qui vicino a me. Fai finta di dormire,dai.- Liebe si infila sorridendo la sottoveste rossa che si è comprato al centro commerciale,si stende accanto a Leandro,lo bacia sulla guancia e con la testa appoggiata sulla sua spalla chiude i suoi occhioni fucsia. Sembra proprio addormentato. Sembra un angelo. Leandro lo ammira,scosta una ciocca di capelli fucsia dalla sua fronte pensando: -…è troppo carino!- Dalla tapparella alzata si vede il cielo che si è coperto di nubi. Comincia a cadere qualche fiocco di neve. Leandro pensa: -Lidia,Scilla,Dana,ovunque siate,buon Natale!- La neve cade fittissima. -Vi perdono,buon Natale,ragazze…- - FINE -
BONUS INTERVISTA A LIEBE E LEANDRO Puma:-Allora,come avete passato le vacanze di Natale? Liebe:-Siamo usciti pochissimo…- (arrossisce) Leandro:-Siamo stati al Luna Park,abbiamo fatto qualche giro in centro…-(tossisce)-…per la maggior parte del tempo siamo stati sul divano sotto questa coperta…-e mostra un morbidissimo plaid di lana a quadretti colorati-…l’ha fatta lui!- Puma:-Che teneri! E cosa ne avete fatto dei vestiti fuori moda di Leandro?- Leandro:-Li abbiamo portati a un negozio di roba usata nei vicoli:c’era un commesso con i capelli lunghissimi e uno biondo,non capisco cosa avevano da ridere…- Liebe:-In cambio dei vestiti del professore mi sono preso questa camicia da notte trasparente con vestaglia intonata e un paio di stivali alti,col tacco…- Leandro si copre il naso con un fazzoletto. Liebe:-Gli ho cucinato un po’ di bistecche per recuperare il sangue che ha perso dal naso…- Puma:-Il giorno del rientro a scuola hai dato veramente una verifica difficilissima?- Leandro:-Ma no!Ne ho assegnata una facilissima,da bambini dell’asilo!- Puma:-E Liebe cosa fa mentre sei a scuola?- Liebe:-Pulisco la casa,faccio la spesa…- Leandro:-…gli ho fatto cambiare macellaio!- Liebe:-…poi gli preparo i suoi piatti preferiti…- Si abbracciano e cominciano a baciarsi:ormai non si accorgono più di niente e di nessuno.
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