DISCLAIMER: i
personaggi appartengono al sensei Takehiko Inoue.
parte II di Ele-chan
“..OOHH come è tardi!!! Devo assolutamente tornare a casa!!!”
“No, Thoru, stasera dormi da me, guarda come piove!!..Sta praticamente diluviando!”
“.Ma Uo, non posso, Kyo e Yuki si preoccuperanno..”
“Esiste il telefono!..su chiamali, così non ci saranno problemi, e per una sera se la caveranno benissimo da soli..”
“…”
“E’ vero Thoru, ha ragione Arisa, devi rimanere qui..casa Soma è lontana, non puoi andare con questa pioggia!!..vuol dire rimarrò anch’io, e faremo tipo un pigiama party..ovviamente se sei d’accordo Ari..”
“Certo che sono d’accordo!..guarderemo un film, prepareremo pop-corn..dai Thoru, avverti il ‘Principe’ e ‘KyonKyon’..”
“Bé..va bene..grazie Uo..”
“Non c’è bisogno di ringraziarmi! Forza, và così potremo preparare tutto il necessario per fare un bel pigiama party..”
Così Thoru prese la cornetta e digitò il numero…
A casa Soma…
DRIIN….DRIIN..
“..uh..ma chi diav..”
Kyo si zittì all’improvviso. Era ancora sdraiato sul corpo dell’amico.. “cavolo, ci siamo addormentati..”
DRIIN…DRIIN..
“Sarà meglio che vada a rispondere..altrimenti Yuki si sveglierà..” e soffermandosi a guardare per un istante il compagno, sorrise vedendo quel viso così candido, che dormiva beatamente..
DRIIN..
“Arrivooo..che palle, dammi il tempo!!!”
Alzandosi, si rese conto di essere ancora completamente nudo, si girò e costatò che anche Yuki lo era..lo coprì con il lenzuolo, e andò a rispondere.
“..Pronto?!..”
“..Ah, Kyo ci sei!..mi stavo preoccupando..”
“Ehi Thoru..ma dove sei?” Si era accorto solo all’ora che erano sempre soli in casa, ovviamente fece finta di niente.
“Sono da Uotani, non hai letto il biglietto?..”
“no..” “Certo..scusa, mi era passato di mente..eh eh..Dimmi..devo venire a prenderti?”
“No, ti ho chiamato apposta per avvertirvi che dormo qui, a causa del temporale Uo non mi lascia andar via..”
“…” “E brava Yankie..per una volta fa qualcosa di buono..”
“Andiamo Kyo, non dire così..comunque..il frigo adesso è pieno, perciò potete farvi qualcosa da mangiare senza problemi, ok?..a proposito..Yuki? E’ in casa spero..”
Quando sentì pronunciare quel nome, il ragazzo sussultò..
“S..sì, è in camera sua..”
“Bene, per fortuna è in casa..Kyo..”
“Cosa?!”
“Mi raccomando..NON LITIGATE!!!OK?!”
Kyo sorrise fra sé e sé..
“Va bene Thoru, per una volta ti accontenterò..” disse con tono convincente. Si salutarono, dopo che la ragazza aveva chiesto se anche Shigure era tornato, e con risposta negativa, Kyo le promise che avrebbe chiamato Ayame per sentire se era sempre da lui. Thoru lo ringraziò e gli diede la buonanotte.
“Bè..sarà meglio chiamare davvero Aya, così sento un po’ se quell’idiota di Gure è ancora lì..”
Così il giovane Soma ebbe la conferma che suo cugino era ancora a casa di Ayame, e che anche lui, sarebbe rimasto a dormire fuori casa.
“Siamo soli fino a domani..” “Adesso sarà meglio che mi vada a fare una bella doccia..”
Kyo si recò in bagno.
“Mi sento così bene..chissà se dorme ancora Yuki..”
La porta del bagno si aprì all’improvviso. Kyo, che aveva appena iniziato a lavarsi, si bloccò di colpo vedendo l’amico fermo sulla porta, anche lui vestito solamente dell’odore del sesso di poche ore prima.
“Scusa..pensavo fossi sempre al telefono, non ti ho sentito salire..”quelle parole furono quasi sussurrate dal ragazzo latteo..
“Non c’è problema Yuki, faccio veloce, così anche tu puoi farti una doccia..”
“…” “Se..se ti va, possiamo farla insieme..” disse arrossendo lievemente il giovane con i capelli argentati.
“..N..no, va bene..”
Così Yuki si avvicinò ed iniziò a bagnare quella pelle candida come neve. Kyo, finalmente si sbloccò dallo stato di trance in cui era entrato, ed continuò a lavarsi. Guardava il compagno, che gli stava dando le spalle. Lentamente, e inconsciamente, allungò il braccio per andare a toccare la spalla bianca dell’altro, quest’ultimo sussultò e, fermandosi girò lievemente il volto verso l’amico.
“…”
“…”
Entrambi rimasero in silenzio per qualche istante, poi Yuki prese la mano dell’altro, girandosi, la portò sul suo petto, sempre stando in silenzio, si guardavano negli occhi, che erano nuovamente colmi di desiderio. Piano piano, sempre quest’ultimo, si avvicinò all’altro, fino ad arrivare a un palmo dal suo naso. Kyo, a quel punto, si abbassò leggermente per andare a toccare quelle labbra provocanti con le proprie. Da prima vi posò casti baci, poi iniziò a leccare percorrendone tutto il contorno, non ebbe difficoltà ad introdurre la lingua nella bocca dell’altro, che l’accolse volentieri, unendo la sua con l’altra in un silenzioso scontro. Il bacio, iniziò ad essere più passionale, come se ognuno volesse prendere tutta l’essenza dell’altro, erano avvinghiati al punto da sembrare un corpo unico. Di punto in bianco si bloccarono all’unisono, come se entrambi avessero letto nella mente di ognuno. Prendendosi per mano, andarono verso la camera di Kyo, sulla soglia di questa, iniziarono a baciarsi con foga, e senza accorgersene finirono sopra il letto, erano ancora bagnati fradici, ma non se ne fecero un problema. Lentamente la foga del bacio diminuì, fino ad arrivare ad essere dolce e lento. Kyo allontanò le labbra da quelle dell’amante per andare a raggiungere il collo bianchissimo di quest’ultimo, iniziò a dare baci umidi e profondi, al punto di lasciare la parte rossa, come se avesse ricevuto un morso, Yuki respirava sempre più velocemente, e così Kyo. I loro cuori battevano così forte, che sembrava volessero uscire dal petto, per unirsi anch’essi in un bacio con l’altro. Il ‘rossino’, continuava a dare baci lungo il corpo latteo dell’altro. Il ragazzo dai capelli argentati, si portò la mano alla bocca e morse una delle sue dita, cercando di non urlare dal piacere causatogli dal tocco delle labbra, che stavano percorrendo avidamente tutto il suo corpo. Intanto con l’altra mano afferrò la testa arancione, accarezzandone i capelli, Kyo a quel contatto, alzò il viso cercando di incrociare gli occhi del compagno, li trovò socchiusi, sorrise maliziosamente e iniziò a passare un dito lungo il corpo diafano, toccando punti, studiati ampiamente qualche ora prima, che sapevano maggiormente eccitarlo, fino a farlo impazzire. Quest’ultimo, ormai sfinito dalla passione, tolse il dito dalla bocca, per andare a raggiungere con la mano quella dell’altro, questo fermò la sua, per andare a raggiungere l’amica e stringerla amorevolmente. Nel frattempo, le sue labbra erano arrivate al bacino, leccandolo e baciandolo fino a farlo innalzare verso di sé. Nel silenzio si udivano solamente i loro respiri affannati. Kyo si avvicinò al membro teso del compagno, sfiorò la punta con la lingua, per poi fermarsi all’istante per osservare la reazione di Yuki, che era sempre più eccitato. Si abbassò nuovamente, leccandolo, questa volta su tutta la sua lunghezza, soffermandosi per un tempo infinito sui testicoli del ragazzo, baciandoli e succhiandoli fino a che l’amante non inarcò maggiormente il bacino, Kyo colse l’occasione per sostenerlo, per poi continuare a scivolare con la lingua lungo le natiche dell’altro, fino ad arrivare alla fessura in mezzo ad esse, un gridolino leggero fuoriuscì dalla bocca semiaperta del ragazzo diafano, che iniziò inconsciamente a fare su e giù con le anche. Kyo non resistette più, così fece abbassare il bacino dell’altro, per poi allargargli con tocco leggero le bianche e sode gambe, e concentrarsi ancora una volta sul sesso dell’amato, questa volta avvolgendolo interamente con le labbra, e iniziando a succhiarlo e leccarlo fino a farlo esplodere dentro la sua bocca, che ingoiò il seme prezioso, assaporandone il gusto, come se volesse possedere l’essenza dell’amante, per non dimenticarla fino a che sarebbe vissuto. A questo punto il ragazzo dai capelli arancio, si avvicinò alla bocca dell’altro, straziandola di baci, le mani ancora appoggiate sulle gambe del compagno, iniziando ad accarezzare ed arrivare fino ai glutei tesi, fino a farli rilassare. Un dito, intanto, si stava facendo strada, per arrivare alla fessura, che già conosceva, ci girò intorno per pochi secondi, poi piano piano si introdusse all’interno di essa, Yuki sussultò e sospirò dentro la bocca dell’amante, che lo strinse più forte e, se possibile lo baciò ancora più avidamente. Sentendolo rilassarsi, iniziò a muovere il dito dentro la calda caverna, piano, poi veloce, nuovamente piano, e infine sempre più veloce. Nel contempo Yuki allungò la mano fino ad arrivare a toccare il sesso del compagno, fece scivolare un dito sull’estremità di questo, lo sentì fremere e, se possibile, diventare ancora più turgido di come già era. Kyo si avvicinò maggiormente al ragazzo, in modo che potesse avvolgergli completamente il membro con le mani. Intanto, il ‘rossino’ aveva inserito un secondo dito e mentre lo muoveva dentro l’amante, quest’ultimo gemeva sempre più ‘dentro’ le labbra di Kyo. Ormai erano entrambi al culmine dell’estasi, così con un movimento dolce del bacino, e stando bene attento alla reazione del suo ragazzo, che era tranquillo e annuì con il capo facendogli un sorriso, lo penetrò, non si mosse, fino a che Yuki non gli prese il bacino e iniziò a spingerlo contro il suo. Il giovane si muoveva dentro all’altro, avrebbe voluto che durasse in eterno, mentre pensava questo, si avvicinò con il volto imperlato di sudore al compagno, sussurrandogli qualcosa, che solo lui avrebbe potuto udire, tanto era bassa la sua voce..
“Yu..ki..restiamo sempre insieme..uhg..”(N.d.A. uhg, sta per la passione che sta mettendo e per la crescente eccitazione - ^^ )
Il ragazzo dai capelli argentati spalancò gli occhi a quella richiesta, poi lo guardò e sorrise dolcemente, dandogli un lieve bacio sulla guancia. Kyo sorrise a sua volta e, continuò a spingere sempre più veloce, i ragazzi gemevano e si chiamavano all’unisono, ogni tanto cercavano le labbra l’uno dell’altro, per avvolgerle in un intenso e appassionante bacio. Mentre si muoveva Kyo, strusciava con l’addome sul sesso dell’altro, poco dopo vennero insieme, appagati ed esausti si ‘divisero’ a malincuore, tenendosi per mano si addormentarono l’uno accanto all’altro, mentre i loro respiri, piano piano si placavano.
La notte era già calata da qualche ora, Yuki stava guardando il cielo sdraiato nel letto, accanto a lui, Kyo era sempre addormentato, si girò a guardare quel volto così rilassato e affascinante. “Kyo..il MIO Kyo..colui che ha sempre invidiato la mia ‘posizione’ in casa Soma..che stupido..vorrei davvero essere libero come è lui, e adesso standogli accanto, mi sento bene..e..anche libero, di vivere, di amare..di AMARLO!..” I pensieri del giovane furono interrotti da un movimento alla sua destra, il compagno si stava lentamente svegliando..
“..allora..allora non era un sogno!” disse sorridendogli.
“Upf, no..ma se lo fosse stato, sarebbe il più bel sogno di tutta la mia vita!” rispose.
“Umm..che ore sono?”
“Non lo so, ho perso la cognizione del tempo..”
“Sicuramente tra qualche ora torneranno gli altri..è pure finito il temporale!”
“Già..sarà meglio farci una bella doccia, che ne dici?”
“Si..” rispose l’altro con un sorriso malizioso
“..OGNUNO PER CONTO SUO!!…STUPIDO GATTO!!”
“Che rompiscatole che sei, MALEDETTO TOPO!!”
Entrambi iniziarono a ridere come mai avevano fatto insieme.
Arrivò la mattina, dalla finestra aperta del ragazzo dai capelli argentei entrava prepotentemente l’odore della pioggia caduta per tutta la notte. Il ragazzo inspirò a fondo e, in lontananza vide i ragazzi, che stavano rientrando dalle case dei rispettivi amici.
“Ehiii..Yuki! Siamo
tornati!! Vi ho portato dei dolcetti appena fatti!!” “Thoru però li possono mangiare esclusivamente se hanno fatto i bravi!!”
“Dai Shigure!! Infondo li abbiamo lasciati soli soletti..se li meritano!”
Yuki sorrise fra sé, nel mentre entrò nella stanza Kyo. Si affacciò anch’egli alla finestra, salutando gli altri, quando questi ‘sparirono’ all’interno della casa, prese tra le braccia l’altro.
“Kyo cosa fai?”
“Non preoccuparti..non voglio mica violentarti!!” disse con ghigno malizioso e poi baciandolo intensamente. L’altro, all’inizio si fece coinvolgere, poi lo spostò da sé di scatto.
“Sei impazzito?!..Potrebbero vederci!”
“UFF..ok ok, andiamo a fare colazione!”
“…”
Si diressero in cucina, Shi era seduto, già pronto per la colazione, Thoru, come sempre era già pronta a ‘servire’ i suoi preziosi amici.
“BUONGIORNO!!”
“Ehi ragazzi, se aspettavate ancora un po’ a scendere io e la piccola Thoru ci saremmo mangiati anche la vostra parte!!”
“Tu sicuramente l’avresti fatto!..Ma dubito che anche Thoru avrebbe seguito la tua STUPIDA strada!”
“Stai zitto Stupido Gatto..”
“grr..Maledetto Topo..TACI!!..”
“Taci tu! BAKA!!”
“TI AMMAZZOOO!”
“Dai ragazzi, calmatevi! Venite a fare colazione!”
“ok ok..”
“Si, scusaci Honda!”
Si misero a sedere, uno lontano dall’altro, senza farsene accorgere, si scambiarono un’occhiata, che la diceva lunga e, sorrisero entrambi sotto i ‘baffi’…
FINE
|