DEDICHE: fic iniziata per il compleanno di Naika...lei l'ha già ricevuta...e non solo lei..ma non ho mai avuto tempo prima per postarla...sorry!!
NOTE: Uno dei "protagonisti" prende il nome da un personaggio di una serie di libri che io adoro...(^ç^)
DESCLAIMERS: Hana e Ru sarebbero di Papà Inoue, ma io gli ho chiesto se me li può imprestare per un giorno come regalo per Naika..ma non ha voluto quindi sono ancora suoi...ç__ç



 


Lezioni di... monta

parte I

di Clanes


Il sole quella mattina dove ancora sorgere.
La nebbiolina leggera vibrava nell'aria rendendo la brughiera quasi surreale.
Tutto intorno a lui era cupo.
Se tendeva attentamente le orecchie poteva percepire solo una cosa. Silenzio.
Appena diciasette anni ma un carico sulle spalle.
I suoi genitori tre primavere orsono l'avevano lasciato solo a gestire il più grande maneggio di quella zona.
Le stalle erano frequentate dai ricconi strafottenti leccapiedi dell'imperatore che lui odiava profondamente ma che doveva sopportare.
Aprì con fatica l'enorme portone in rovere che rapresentava l'ingreso delle celle.
Un lungo corridoio tra gli innumerevoli box dove i cavalli si affacciavano per farsi anche solo guardare.
Adorava quegli animali.
Li conosceva tutti, uno ad uno.
E tutti e venti i destrieri adoravano lui.
Era il loro padrone.
Il loro amorevole compagno di cavalcate.
Il giovane percorse le stalle fino alla fine, fino all'unico box da cui non sbucava una testa.
Aprì il cancelletto per essere subito accolto da un debole nitrito.
Uno stupendo stallone dal manto scuro e lucido come la pece stava fiero dinanzi a lui.
Gl'occhi grandi, gialli come il sole lo fissavano impaziente.

"Scusa, scusa Sirius, lo so che sono in ritardo!"

Il cavallo abbasso il capo per farsi coccolare dal suo padrone, dall'unica persona che poteva montarlo.
Una carezza alla criniera, due pacche affettuose sul collo e un zuccherino in mano.
Il giovane sorrise mentre allonatandosi dal destriero si avvicinava al muro.
Di solito selle, briglie e lacci li tenevano tutti in una stanza comune.
Ma per Sirius aveva fatto fare su commissione tutta l'attrezzatura di un rosso acceso.
Preparò tutto con i minimi particolri com'era sempre solito fare.
Nulla doveva essere lasciato al caso.
Con le redini in mano aveva accopagnato lo stallone fuori dai box e dopo aver richiuso il portone era salito in groppa.
Da li ad un'ora sarebbe arrivata Ayako, la veterinaria del maneggio.
Sirius era fermo, immobile aspettava un gesto dal suo padrone.
Il sole aveva fatto capolino nella brughiera.
Le briglie sciolte lungo il collo.
I capelli liberi al vento.
Il cielo che si tinge di rosso.
Due leggeri colpi di sperone e la cosa che inizia.
Nella brughiera mattutina un'ombra sfuma nella mebbia.
A galoppo di quest'ombra un giovane dai capelli rossi.

Gl'occhi arrabbiati freddi come il ghiaccio.
Il viso imbronciato.
E nell'aria un unico suono.

"No!"
"Ma tesoro.."
"Mamma non ho nessuna intenzione di andare a cavallo"
"Kaede, ascoltami bene, tutti nella famiglia di tuo padre sono ottimi fantini.."
"Io invece no! Sono l'eccezione"
"Ma se almeno volessi provare.."
"Ma non ci penso nemmeno!"
"A che cosa figliolo?"

La voce profonda e severa del padre aveva annunciato il suo ingresso in sala.

"Oh,caro, Kaede non vuole starmi a sentire per quanto concerne le sue lezioni di cavallo!"
"Veramente? E come mai figliolo?"
"Perchè è una cosa stupida!"
"Davvero? Stupida?..Quindi, secondo te io sarei uno stupido.."
la voce dell'uomo si stava abbassando pericolosamente.
Kaede conosceva bene il padre e poteva giocarci la testa che li a poco sarebbe esploso dalla rabbia e che lo avrebbe costretto a fare quelle lezioni.
"...io, mio padre e mio nonno saremmo degli stupidi...KAEDE RENDITI CONTO STAI OFFENDENDO TUTTI I TUOI AVI! TU DA OGGI ALLE DIECI INIZIERAI AD ANDARE A CAVALLO E NON AMMETTO REPLICHE!"

Lord Rukawa si era alzato di scatto tutto rosso in viso. Se ne era andato borbottando qualcosa riguardo ad una riunine importante e si era congedato dai famigliari.
Il giovane Kaede aveva accettato a suo malgrado la decisione.
Tra un paio di ore sarebbe iniziata la sua tortura vicino a dei contadinotti volgari e tra animali puzzolenti.
E secondo suo padre quelle erano creature nobili...quello era proprio il colmo!

Era mattino inoltrato ormai.
Ed Ayako era disperata.

"Dove divolo è quell'idiota! Ryota, sei sicuro di non averlo visto?"
"Sicurissimo Ayakuccia!"
"Eppure lo sa che tra poco arrivano i Rukawa!"
"I...i Rukawa Ayako?"
"Si, proprio loro! Milady con il Signorino. Iniziano le lezioni...e quell'imbeccile cosa fa? Se ne va con Sirius...ma aspetta che mi capiti tra le mani..."

Ma Ayako non fece in tempo a finire la frase che dal cancello principale la Nobile carrozza dei Rukawa incisa ovunque con la volpe, simbolo della casata, fece il suo glorioso ingresso al maneggio.
Percorse in pochi istanti il viale alberato, fermandosi a pochi passi da Ayako.
Il paggio scese dal retro per aprire lo sportello ai suo padroni.
Sicura e decisa Milady scese dal mezzo avvicinandosi ad Ayako nel suo vestito semplice ma di raffinata classe adatto alle gite in campagna.
Dietro di lei il figlio, un giovane nobile dagl'occhi azzurri come il cielo.
Alto, magro, ma indubbiamente muscoloso, serio in volto con ciocche scure di capelli fini come seta, che cercavano di coprire il volto.

"Ayako, che piacere!"
"Salve Milady!"
"Come vanno le cose qui al maneggio?"
"Tutto bene Signora."
"Questo è mio figlio, Kaede, da oggi vorrei che prendesse lezioni presso la vostra struttura."
"Sarà un piacere per noi Signora."

Ayako era tesa.
Quella donna non sembrava nemmeno ascoltarla tanto era intenta a guardarsi attorno.
Non sapeva di cos'era alla ricerca ma sicuramente l'avrebbe scoperto di li a poco.

"Mi dica Ayako, che fine ha fatto il giovane proprietario?"
"E' quello che mi chiedo anche io...vede..."

Non fece in tempo a finire la frase che un suono familiare la fece sobbalzare.
A distanza poteva percepire chiaramente lo scalpitare di zoccoli sempre maggiore, e la furia con qui gli zoccoli toccavano la terra era unica.
Un lungo nitrito non troppo lontano, simboleggiava una sfida.

"Credo stia arrivando"
rispose alla Signora voltandosi verso la staccionata bianca al di là della quale si perdeva la brughiera.
Madre e figlio si voltarono anch'essi curiosi.
In lontananza un'ombra si avvicinava velocemente.
Un destriero dal manto scuro si dirigeva verso la barriera.
Su di lui un giovane ragazzo dai capelli rossi si teneva con forza alle redini e sembrava parlare all'orecchio dello stallone.
Il cavallo nitrì ancora.
Con maggior decisione caricò il passo saltando la staccionata, per poi finalmente rallentare arrivando al trotto dai suoi spettatori.

"Buongiorno a tutti!...fermo qui Sirius."
"Hanamichi! Ti sembra l'ora di arrivare?"

Alto, fisico asciutto e muscoloso messo in evidenza dalla camicia slacciata e dal pantaloni attillati. Pelle abbronzata, ambrata quasi mentre i suoi occhi, perle nocciola screziate d'oro.
Adesso, sceso da cavallo sembrava ancora più bello.

"Scusa Ayako. Ma avevo un conto in sospeso con Sirius"
"Tzè, questo benedetto cavallo! tra un po' te lo porterai direttamente in casa!"
"Si, si...come no...Milady, che piacere vederla!"
"Ciao Hanamichi!"
"Come mai da queste parti Vossignoria? Forse ha intenzione di riprendere la buona vecchia Star e farle fare un giro?"
"Oh, magari caro, magari! Ma non sono qui per me. Immagino che tu e mio marito abbiate già discusso..."
"Mi sono accordato personalmente con Lord Rukawa e da parte mia non ci sono problemi...ma venga, parliamone davanti ad una tazza di te...Aya, lascia libero Sirius..."
"Su, Kaede, andiamo!"

Hanamichi li fece accomodare nel suo salone degli ospiti. Certo, non era paragonabile ad un palazzo, ma lui adorava quellla casa in stile semplice lasciata dai suoi.
Serviti gli ospiti Hanamichi si sedette in loro compagnia per discutere la faccenda principale.

"Arriviamo al dunque. Questo è mio figlio maggiore Kaede. Come presumo abbia già concordato con mio marito, avremmo piacere di lascirlo in sua custodia per il periodo estivo."
Hanamichi abbassò il capo in segno di consenso.
"Come ben sà i Rukawa hanno fama di essere grandi cavallerizzi ma, a mio figlio purtroppo questa passione non la capisce."

Per la prima volta in tutta la mattinata Hanamichi soffermò lo sguardo sul volto del giovane nobile.
fiero, con gl'occhi freddi come il ghiaccio guardava dritto dinazi a se. La pelle diafana risplendeva sotto i raggi del sole che si intravedevano dalla finestra.
Il collo di una camicia di raso bianca sbucava dal gilet senza maniche di colore blue scuro, dove all'altezza del cuore era disegnata una piccola volpe bianca, simbolo della casata dei Rukawa.
Le gambe accavallate tra loro erano fasciate da pantaloni in raso della stessa tinta del gilet.
I capelli scomposti ricadevano sulla fronte a coprirgli gl'occhi.
Occhi che in quel momento lo stavano fissando curiosi, quasi a studiare la persona che aveva davanti.
Hanamichi distolse lo sguardo riportando l'attenzione sulla madre che nel frattempo aveva continuato a sproloquiare sul perchè e dei percome avevano preso quella scelta.

"Bene Milady, credo di averla trattenuta abbastanza qui in campagna. Non si preoccupi, quando lei e suo marito tornerete tra un paio di mesi vedrete che sarò riuscito a convincere il Signorino che non c'è niente di più bello se non montare."

A quelle parole il giovane lord sbarrò gl'occhi. Non aveva seguito una parola di tutto il discorso. Si era perso ad ammirare ogni centimetro di quell'essere meraviglioso dai buffi capelli rossi che si trovava dinanzi a lui. Nella sua mente aveva iniziato a ringraziare la testardaggine dei genitori quando poco prima l'aveva visto saltare la staccionata.
Per lui era stato un vero e proprio colpo di fulmine...e anche di fortuna visto che nei prossimi tre mesi avrebbe dovuto vivere con lui.
Tre mesi....quanto adorava i suoi genitori!
Kaede sorrise tra se.
Sarebbero stati tre lunghissimi ed interessanti mesi.

Le coperte di lino gli stuzzicavano la pelle. E per di più quella maledetta luce gli feriva gl'occhi. Voci concitate dall'esterno poi non lo lasciavano in pace.
Kaede si alzò per andare ad affacciarsi alla finestra.
Sotto di lui la distesa del maneggio brulicava di gente. Riconobbe subito Hanamichi vicino ad un altro ragazzo con il quale rideva. Si riscosse dal dormiveglia per cercare di sentire i loro discori.

"Allora Hana. Chi facciamo montare al principino?"
"Non lo so Aki..un pony non lo reggerebbe, è troppo alto, ma credo che un silver vada bene."
"Miss Brain?"
"No...ha disarcionato Lord Nobunaga l'altro giorno...che ne pensi di Melly?"
"Direi che è perfetta."
"Bene, allora lascio a te ed Hisa il compito di prepararla...io vado a vestire e preparare il Signorino."

Kaede si riscosse vedendo Hanamichi entrare in casa. In pochi minuti sarebbe stato davanti a lui. decise di farsi trovare in bagno quasi pronto per la colazione.
Ma Hanamichi tardava ad arrivare.
Aveva ormai quasi deciso di scendere da solo quando aveva sentito bussare.

Owari 1 cap

Cla: ^^
Ru: -____-
Hana: ^^


TITOLO: Lezioni di...
AUTRICE: Clanes
PAIRING: RuHana anche se per questo capitolo...
Raiting: nc-17
GENERE:sicuramente è un'AU....probabilmente ci saranno degli errori tecnici...scusate^^
CAPITOLO: 2/?
DEDICHE: A Seimei che ha promesso di venirmi a trovare per il comple( guai a te se tiri il pacco), a Naika con la quale passo ora al telefono mentre affila la Katana per il nostro prossimo incontro...e a Paddo che ultimamente mi fa impazzire tra spoiler e fake del 5° libro di HP
DESCLAIMERS: Hana e Ru sono miei solo miei e di nessun altro!
Ru&Hana:-______-
PapiInoue: è___é
Cla: ok, ok...scherzavo ^^;;;;;

Lezioni di Monta

Occhi gelidi e sopracciglio inarcato.

"E io dovrei salire su quella cosa??"
"Quella cosa come la chiama lei Milord è un cavallo...molto docile e molto paziente con i principianti."

Rukawa era sceso in giardino con il suo istruttore dopo essersi vestito con gli abiti adatti presi in prestito da uno dei collaboratori del rossino.

"E poi non deve salirci..non ancora almeno"
"Eh?"
"Dovremmo dedicarci alla parte teorica per il momento"

Hanamichi si avvicinò allo steccato principale richiamando a se tutti i suoi collaboratori.
Nel giro di cinque minuti Lord Rukawa si trovò difronte ad un piccolo gruppo di persone.

"Ragazzi. Questo è Lord Rukawa. Resterà qui al maneggio per tutta l'estate quindi vedete di comportarvi bene. Mi occuperò io personalmente delle sue lezioni."

Kaede gurdò la marmaglia di gente che aveva davanti.
Senza difficoltà notò subito la ragazza ricciola che aveva accolto lui e sua madre il giorno precedente.

"Milord questi sono i miei aiutanti. Ayako si occupa delle cure dei cavalli. E' la nostra veterinaria ed ha la mia massima fiducia."

Hanamichi le sorrise prima di continuare le presentazioni.

"Gli altri istruttori del maneggio sono Akira e Hisashi" continuo facendo cenno al giovane coi capelli a punta che aveva intravisto prima dalla finestra. Incurante del sorriso spostò lo sguardo sull'altro giovane. Un po' più basso, capelli castani corti ed una cicatrice sul mento. Al primo impatto quel ragazzo nn destava molta fiducia ma da quel poco che conosceva il rossino non aveva dubbi sulla serietà e sulle capacità della gente del maneggio.

"Ryota è il mio contabile...si può dire che sia lui a mandare avanti l'azienda, mentre Akagi e Uozumi si occupano della manutenzione"

I ragazzi difronte a lui lo salutarono con riverenza prima di congedarsi per tornare al loro lavoro.

Era passato ormai un mese da quando Kaede era entrato per la prima volta la maneggio.
Ormai sapeva salire perfettamente a cavalo.
Aveva imparato la giusta posizione, i tempi e tutti i comandi.
Da un paio di giorni Hanamichi gli aveva fatto provare il trotto e lui si era divertito tantissimo. Non erano mai usciti dalla recinzione ma al momento a lui andava bene così.
Quella sera era uscito di nascosto dalla casa principale per andare a trovare la sua Melly.
Certo il suo desiderio principale sarebbe stato quello di montare uno stallone, un cavallo vero, come Sirius, ma sapeva di non essere ancora pronto.
Mentre camminava nel parco ripensò alle prime noiosissime lezioni. L'unica cosa positiva di quei giorni era l'avere Hanamichi tutto per se.
E gongolava per questo.
Sorrise tra se quando alla mente gli tornò la sua prima lezione.

Flashback

Hanamichi ed Akira erano seduti sulla staccionata bianca.
In lontanaza si sentiva il nitrito di Sirius, libero nella brughiera.
Lui era all centro del recinto affiancato da Hisashi.
Davanti a se aveva Melly.
La voce del collaboratore suonava decisa.

"La prima cosa da imparare è come salire a cavallo. Non credere sia una cavolata"

Kaede sbuffò.
Certo che era una cavolata! Insomma salire su quel coso a quattro zampe non poteva essere difficile!

"Devi cercare un equilibrio. Aggrapparti alla sella con entrambe le mani. Mettere il piede sinistro dentro la staffa, far forza sulle braccia e sulla gamba per issarti su. Poi devi slanciare la gamba dall'altro lato, così!"

Hisashi mostro al Lord i passaggi corretti.
Lui li seguì con interesse, insomma, nn poteva fare brutta figura!
Arrivato il suo turno chiuse gl'occhi ricordando tutti i passaggi.
Si aggrappò alla sella, mise il piede nella staffa, caricò il peso e si issò slanciando la gamba dall'altra parte.
Ci era riuscito.
Era salito al primo tentativo!
E allora perchè l'istruttore sghignazzava?
Decise di guardarsi attorno e quando si rese conto di cos'era successo spalancò gl'occhi.
Invece del collo e della criniera di Melly si trovò davanti al fondoschiena del silver.
Era salito al contrario.
Ma come diavolo poteva essere successo.
Di colpo guardò verso Hanamichi imbarazzatissimo.
Il rossino gli sorrideva dolcemente mentre Akira si piegava in due dal ridere.

"Dai Milord non si preoccupi..almeno non è caduto!"

La voce di Hisashi lo riscosse.
Scese per provare un altro tentativo che si concluse peggio del precedente.
Diede troppa forza mentre slanciava la gamba a cavalcioni, con il risultato di trovarsi seduto a terra.

"Basta così. Aki portati via Hisa. Meglio che me ne occupi io."
"Va bene Hana..ma devo proprio andarmene?? Fa troppo ridere.."
"Akira!!!"
"Va bene..va bene....ehi Hisa andiamo??"

Kaede prese con decisione la mano di Hanamichi che gli offriva aiuto per alzarsi.

"Tutto bene?"
"..hn.."
"Bene..allora adesso lei Milord salirà su quel cavallo. Non deve essere nervoso, dev'essere la cosa più naturale possibile."

Kaede annuì.
Inspirò a fondo prima di riprovare.
Non si concentrò, non pensò ai movimenti che doveva fare.
Cercò solo di essere il più rilassato possibile.
E ci riuscì.

"Molto bene!"

Esclamò soddisfatto Hanamichi.
Kaede lo guardò.
Il rossino teneva la sella con una mano mentre il suo corpo si abbassava.
All'improvviso lo vide scattare per trovarlo seduto dietro a lui.

"Molto bene veramente Kaede!"

Rukawa accannò un sorriso prima di sentire il corpo del suo istruttore premere contro il suo.
Di colpo avvampò.

"Le prime lezioni dovremmo farle così. Devo insegnarti a tenere le redini e come dare i comandi, quindi, prendi in mano le briglie"

Kaede obbedì mentre le gambe del rossino scivolavano sotto le sue.
Hanamichi si sporse in avanti per poter prendere anche lui le redini, all'altezza delle mani di Rukawa.

Kaede rabbrividì.
Cosa c'era di più bello che imparare ad andare a cavallo?
Nulla. decisamente nulla.
Per una volta dava ragione ai suoi.
Era veramente bello cavalcare.

Fine Flashback

Il moro sghignazzò ripensando a quella prima lezione mentre apriva con delicatezza il portone delle stalle.
Non doveva esserci nessuno a quell'ora ma la prudenza nn era mai troppa.
Piano si avvicino al box del suo silver quando un lamento lo riscosse.
La voce proveniva dal cubicolo accanto a quello di Melly...cubicolo che aveva sempre visto vuoto.
Entrò piano da Melly intimandogli di non far rumore.
Si mise in piedi sopra una sedia per vedere al di la della parete.

"Aki potrebbe esserci qualcuno!"
"Dai Hisa è l'una di notte chi vuoi che venga?"

Le labbra del moro si muovevano sensuali sul collo del compagno.
Le mani vagavano curiose sotto la maglietta di lino.
I gemiti di Hisashi salivano di intensità.

"Ah..ahhh Akira!"
"Uhmm...stai calmo..."

Le loro labbra si unirono in bacio ricolmo di passione mentre i vestiti scivolavano dai loro corpi ormai nudi.
Akira scese a baciare le aoreole del compagno mentre questo gemeva.
Le loro mani si incontrarono ai lati dei corpi intrecciandosi passionalmente mentre loro distesi tra il fieno si abbandonavano alla passione.

Il ventre di Hisashi era ricoperto di baci dal compagno.
Ma non poteva far far tutto a lui.
Con decisione si portò sopra il compagno che non sembrò apprezzare il gesto.

"Ma dannazione!Che intenzioni hai??"
"Shhh, fidati"

Si sedette sopra il ventre del compagno.
Le loro virilità a contatto mentre con le mani prendeva entrambe e le massaggiava.
Akira gemette di piacere.
Con le mani cercò la bocca del compagno per farci scivolare dentro le dita.
Hisashi succhiava leccava e mordeva mentre non staccava le mani dai loro sessi.
Akira si sentiva eccitato come non mai.
Strappò le sue dita dalla bocca dell'amante per farle scivolare lungo tutta la schiena fino ai glutei cercando di preparare il compagno.
A quel contatto Hisashi strinse maggiormente le mani facendo rabbrividire entrambi.

"Hi..Hisa, smettila! Voglio venire dentro di te"

A quella richiesta il giovane si avvicnò al volto del compagno baciandolo con passione mentre piano Akira entrava dentro di lui.
Fecero l'amore con dolcezza e disiderio tipiche di due amanti fedeli ignari di essere osservati da due occhi blu.

Owari cap 2

Sen: *__*
Hisa:*___*
Cla:^__^
Ru: mi hai fatto fare la figura del fesso!
Cla: e quando?
Ru: quando cado da cavallo!
Cla: ah, per quello ringrazia Sei^^
Ru: poi io non sono uno sbircione!
Cla. oh, non rompere, se non la smetti questa sarà la prima e ultima lemon della fic!
Ru: no!!!...sai a..alla fine non è poi male questo capitolo..


TITOLO: Lezioni di...
AUTRICE: Clanes
PAIRING: Senmit...ru!!!!!( Naikaaaaaaaa nn mi ucidere!! mi serve per la storia!)
Raiting: nc-17
GENERE:sicuramente è un'AU....probabilmente ci saranno degli errori tecnici...scusate^^
CAPITOLO: 3/?
DEDICHE: a tutti quelli che sopportano questa mia estenuante lentezza nello scrivere...scusate..çç
DESCLAIMERS: i personaggi appartengono a Inoue Sensei che prego altamente: la prego ...non si unisca a Naika per farmi fuori..la suplico..

La luna splendeva alta nel cielo.
Sorpreso dalla scoperta Kaede tornava mestamente alla casa maggiore, cercando di fare meno rumore possibile.
Era allibito.
E così quei due stavano insieme.
Alla fine doveva immaginarselo.
Più volte li aveva sorpresi a guardarsi intensamente e a scambiarsi frasi veloci.
Chissà se Hanamichi sapeva di questa relazione?

L'erba gli accarezzava le caviglie mentre i pensiri gli assediavano la testa.

Fece il giro del caseggiato per entrare dalla porta di servizio della cucina, ma la luce accesa lo fece sobbalzare.
Seduto sul tavolo con gl'occhi fissi all'entrata c'era Hanamichi.
Sembrava furibondo.

"Dove diavolo sei stato?!!"
"Scusami.."
"Scusarti? Sono le due e mezza del mattino ed è da più di un'ora che ti aspetto! spero tu abbia una buona scusa!"
"Il fatto è che..."
"Si può sapere che ti gira per la testa?
Mi alzo all'una e mezza di notte per bere qualcosa e scopro che non sei in camera!
Porta spalancata, letto vuoto!"
"Vuoi smetterla e lasciarmi parlare?"
"Smetterla?
Sei sotto la mia tutela, se ti succede qualcosa io sono morto!
Lo capisci questo?"
"Insomma! sono solo andato a trovare Melly!"
"E ti costava tanto dirmelo?"
"...no...ma...e poi non ero solo!"
"Ah no?? e con chi sei uscito?"
"Ehm...Akira e Hisashi...anche se.."
"Dubito che Aki e Hisa ti abbiano proposto di aggregarti ad una delle loro <uscite> notturne.."
"Infatti li ho trovati li...ma...quindi..tu sai di loro due?"
"Certo che lo so!
Sono stato io a farli mettere insieme, e tu come fai a saperlo?"
"Li ho visti."
"In che senso?"
"Nel senso che li ho visti impegnati a rotolare nel fieno.."
"Ah...mi scuso io per loro allora...non riesco neanche a pensare a tutte le oscenità che hai dovuto subire.."
"Oscenità??"
"Si...non per il fatto che siano amanti...ma perchè so benissimo che in certi momenti fanno fatica a controllarsi...ma non è questo il punto Kaede!
Non puoi comportarti da bambino viziato!"
"Non sono un bambino viziato!"
"Allora dimostramelo!
Non voglio più doverti aspettare nel pieno della notte perchè volevi soddisfare un tuo capriccio"
"Capriccio? ma smettila do'aho!"
"Non darmi dell'idiota! Non a me stupido ragazzino!
Non a chi si spacca la schiena in quattro per mandare avanti questo maneggio!"
"Non sono un ragazzino!"
"E' vero...sei un lord...nato e vissuto nella ricchezza di una culla d'oro.
Devi crescere Kaede Rukawa, qui sei nel mio territorio e devi vivere seguendo le mie regole!"
"Io non seguo le regole di nessuno!nemmeno di mio padre!
Perchè dovrei stare a sentire te."
"Perchè se non ti comoda puoi fare le valige e andartene domani stesso.
Ho mille problemi e casini per la testa, vogliono far chiudere il maneggio...non posso per tempo a corre dietro a te che non hai nemmeno la decenza di avvertire se ti allontani.
Queste sono le regole Kaede.
Chiarezza e sincerità.
Chi non le rispetta non è degno di star qua dentro."

Hanamichi si alzò furibondo dal tavolo sbattendo ill pugno.
Guardo fisso Kaede negl'occhi per fargli capire che non stava affatto scherzando.
Poi con molta calma si avvio verso il piano superiore in camera sua, lasciando Kaede in cucina.

Buio.
Stava cavalcando nelle tenebre.
Sirius sembrava indemoniato. Nitriva, sbuffava e correva all'impazzata.
Nel buio.
Nelle tenebre.
Un voce in lontananza.
Un lamento continuo.
Ma lui quella voce la conosceva...era di Kaede.
Spronò di più il cavallo.
Probabilmente era in pericolo, era un lamento continuo..forse lo stavano maltrattando.
Cavalcava a perdifiato, ma quel buio..sembrava non finira mai.

"Forza Sirius, più forte!"

Nulla. Solo buoi e lamenti sempre più intensi e vicini.
Quando..una luce lontano.
Un piccolo sorriso..stava arrivando

"Resisti Kaede!"

Scese poco prima della radura avvicinandosi senza farsi sentire, quando..
Lente e sinuose delle radici di acero salirono sulle caviglie circondanogli le gambe e bloccandolo.
Altrettanto fecero i rami con le braccia, e con la bocca.
Era bloccato, completamente in balia degl'alberi.
Un lamento più forte lo fece sussultare.
Gl'occhi si posarono inesorabili sulla distesa davanti a lui.
Hanamichi si sentì male.
Kaede era li, con la testa rivolta all'indietro e le braccia abbandonate lungo i fianchi.
Ma non era solo.
Una testa mora dai capelli dritti gli baciava sommessamente il collo mordicchiando e leccando i segni sulla pelle bianca..mentre...un ragazzo inginocchiato torturava il petto e il ventre del giovane lord.

-Aki..Hisa..ma che diavolo..-

Kaede gemeva.
La lingua esperta di Akira scivolava sicura sulle scapole mentre Hisashi lo spogliava con uan lentezza estenuante.

-Fermi! Che state combinando!!-

Ma nessuno poteva sentirlo. I suoi pensieri si perdevano tra i rame dell'acero che gli stringevano la bocca. Poteva solo star li inerme a guardare..

Akira lo fece sdraiare a terra tra l'erba umida mentre il suo compagno si spogliava per dar spazio al suo desiderio.
Entrambi si distesero ai suoi lati continuando a baciarlo e toccarlo.
Lenta e sinuosa la mano di Hisashi scivolò tra le gambe di Kaede che non potè trattenere un gemito quando sentì la pressione sul suo sesso.
Akira si sporse per baciare con passione il suo compagno mentre faceva scivolare una mano lungo la schiena del lord.
Kaede era li in loro balia preso da tutte quelle senzazioni che lo circondavano.
L'erba fredda su cui era disteso.
La mano calda di Hisashi.
Il tocco leggero e sensuale di Akira.
Il suo corpo bollente.
La brezza che gli sfiorava i capelli.
Un puzzle di piacere.

Hanamichi era incredulo...Kaede era li...così sensuale e remissivo, non poteva essere vero!

La mano di Hisashi fu sostituita dalla bocca nello stesso istante in cui le mani di Akira si fecero più audaci.
Urlò.
Con tutto il fiato che aveva in corpo.
L'avevano colto di sorpresa...una meravigliosa sorpresa..
Era in loro balia, abbandonato ai loro gesti.
Aveva perso qualsiasi capacità di intendere e di volere.
Non ragionava più...voleva semplicemente che quelle sensazioni non finissero.
Venne con un urlo roco.
Akira si lanciò sulla bocca del compagno per assaggiare il sapore del lord a sua volta incuriosito e desideroso di attenzioni.
Kaede assaggiò se stesso dalle labbra di Hisashi e dalla bocca di Akira.

Non vedeva più niente.
Non sentiva più niente.
Gl'occhi ricolmi di lacrime.
Il cuore distrutto.
Un solo urlo che gli riempiva la testa

-LUI è MIO!!!-

Hanamichi si svegliò.

Owari cap 3

Cla: ahhhhhh finalmente l'ho finito!
Hana: è___é
Cla: perchè quella faccia Hana?
Hana: e hai anche il coraggio di chiedermelo??
Dade: Cla, cos'è sta storia???? è___é
Cla: ^___^ <---evil smile


 


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