Questa ff è dedicata a Yary che mi aveva chiesto di scriverle una Hanagata/Fujima. Spero ti piaccia!! Ho fatto del mio meglio!!


 


Lezione di bugia

di Mab

 

Abbiamo perso.

 

Oggi, dopo tanto tempo, abbiamo perso l’unica partita che avremmo dovuto vincere ad ogni costo.

 

Ma non ho rimpianti.

 

Ho fatto del mio meglio. Tutta la squadra ha fatto del suo meglio.

 

Certo, avrei voluto incontrare ancora una volta Maki in campo per poter verificare a che punto il nostro gioco si sia evoluto, ma sono contento lo stesso.

Sono contento di essere stato battuto dallo Shohoku.  Si meritavano di passare. Se lo meritava soprattutto Akagi.

 

“Pensi ancora alla partita?”.

La voce di Toru mi fa sobbalzare.

 

“Credevo stessi dormendo…” commento dopo essermi ripreso dallo spavento.

 

“Mi sono svegliato adesso” risponde con il suo consueto tono calmo.

 

Io mi accoccolo contro di lui: “Per colpa mia?” chiedo.

 

“No”.

 

Mi afferra per le spalle e mi porta ancora più vicino a lui. Mi passa una mano tra i capelli e io mi rilasso sotto il suo tocco gentile.

 

“Credo che devo alzarmi…” commento.

 

“Rimani un altro po’…” mi dice osservandomi negli occhi e io mi rispecchio nei suoi dolci occhi neri ora non coperti dalle lenti degli occhiali.

 

“Devo tornare a casa. Tra poco i tuoi genitori torneranno dal lavoro e non voglio osare immaginare che facce farebbero se ci vedessero nudi nel tuo letto!!” rido e lui ride con me.

 

“Forse hai ragione” ammette tirandosi a sedere “Però potresti fermarti a cena. I tuoi saranno fuori fino a domani pomeriggio per un viaggio d’affari, no?” propone sorridendomi.

 

Mi alzo a sedere anche io stringendomi contro il lenzuolo e annuisco con la testa.

 

“Allora, ti fermi?” chiede Toru contento.

 

“Sì”.

 

“Bene!! Allora andiamo a fare la doccia!!” dice alzandosi e dandomi così la visione del suo magnifico fondoschiena.

 

“E la facciamo insieme?” chiedo.

 

“Sì, però facciamo il bagno. Tanto abbiamo un’ora prima che tornino i miei!”.

 

Alla sua affermazione anche io mi alzo portandomi però dietro il lenzuolo.

 

Arriviamo al bagno e Toru apre il rubinetto dell’acqua calda per riempire la vasca.

 

 

Dopo diversi minuti la vasca è pronta così Toru aggiunge del bagnoschiuma all’odore di muschio bianco e si immerge. Io per tutto il tempo sono stato ad osservare dal centro della stanza seguendo con gli occhi ogni suo movimento.

 

“Non vieni?” mi chiede ridacchiando.

 

Io non rispondo e continuo a fissarlo. Non so perché lo sto facendo. E’ qualcosa più forte di me!

 

“Allora?” mi incalza.

 

Così mi avvicino ma vengo interrotto di nuovo dalla sua voce: “Non credo che quel lenzuolo ti serva per fare il bagno… E’ decisamente superfluo”.

 

Potrebbe sembrare un consiglio ma non lo è affatto!! Soprattutto la seconda parte della frase!! Il tono malizioso che ha usato mi fa chiaramente capire le sue intenzioni!!

 

Comunque faccio scivolare il lenzuolo per tutto il mio corpo in una lenta carezza senza mai staccare gli occhi da quelli di Toru che sono pieni di desiderio e l’amore che vi leggo dentro mi riscalda il cuore…

 

Quando il panno tocca terra io rimango per un attimo immobile, poi scavalco il bordo della vasca e mi immergo nel dolce tepore dell’acqua bollente.

 

Ovviamente poggio la schiena sul petto di Toru che subito mi circonda la vita con le sue immense braccia.

 

“Sei bellissimo…” sussurra al mio orecchio.

 

Io sorrido e poi rispondo: “Anche tu…”.

 

So che Hanagata non è bello, ma per me è bello perché rappresenta tutto quello che io amo trovare in una persona. In altre parole è bello dentro.

 

E credo sia quella la vera bellezza.

 

“Mi prendi in giro?” chiede.

 

“No”.

 

Toru apre bocca per dire qualcosa ma non gli do modo di ribattere perché mi rigiro nel suo abbraccio e gli tappo la bocca con un bacio.

 

Mi metto a cavalcioni sopra di lui che subito mi accarezza la schiena con una mano e mi accarezza una natica con l’altra.

 

Senza interrompere il nostro bacio lo stringo forte a me e mi struscio contro di lui procurandogli un gemito di piacere.

 

Posso chiaramente avvertire la sua eccitazione contro di me.

 

E lui può chiaramente sentire la mia.

 

 

Scende a baciarmi il collo e le spalle e io sospiro di piacere quando la sua lingua e i suoi denti, insieme alla sua bocca, vanno a torturare i miei capezzoli in una lenta carezza.

 

Senza pensarci due volte afferro una sua mano e inizio a lubrificare le sue dita lunghe e affusolate.

 

Poco dopo le sue dita escono dalla mia bocca per corrermi lungo al schiena fino ad arrivare alle natiche.

 

Scivolano in mezzo fino alla mia apertura e un primo dito si insinua in me procurandomi un leggero dolore.

 

Poi arriva un secondo e poi un terzo…

 

 

All’inizio provo dolore e sento il mio corpo infastidito dall’intrusione, ma poi quelle dita dolci toccano un punto in me che mi fa perdere la ragione e spazza via il dolore.

 

 

Provo la stessa cosa quando lui entra in me.

 

Ma è solo un attimo.

 

Mi concentro sul fatto che lui mi ama e che io amo lui e che questa non è un’umiliazione, ma un atto d’amore…

 

“Ti amo… Rilassati. Sai che non potrei mai farti del male…” la voce di Toru mi arriva vicina e carezzevole.

 

Mi stringo più forte al suo collo e gli mormoro di muoversi.

 

E Toru lo fa e tutte le meraviglie di ciò che stiamo condividendo mi fanno provare piacere e mi fanno assecondare i suoi movimenti lenti.

 

 

Man mano le spinte diventano sempre più veloci insieme ai nostri respiri e io vengo sopraffatto dal piacere e mi sciolgo tra i nostri corpi e Toru dopo poche spinte si scioglie in me…

 

 

“Ti amo” mormoro.

 

“Anche io…”.

 

La voce di Toru è bassa e roca e io la adoro perché so che questo gliel’ho procurato io dandogli piacere.

 

“Credo che dovremmo farci un altro bagno” ridacchia.

 

“Meglio la doccia. Si fa prima” rispondo.

 

“Okay…” mi dice e usciamo dalla vasca per dirigerci verso la doccia.

 

 

Finita la doccia crolliamo sul letto ancora avvolti negli asciugamani.

 

“Toru, siamo tornati!”.

 

La voce dei genitori!!!

 

O mio Dio!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Io e Toru ci fissiamo all’unisono e io racimolando tutta la mia roba precipito in bagno mentre lui frettolosamente si veste.

 

Faccio appena in tempo a chiudermi alle spalle la porta del bagno che sento la porta della camera di Toru aprirsi e la voce dei genitori chiedere: “Perché sei in boxer e maglietta??”

 

“Kenji è in bagno e io ne ho approfittato per cambiarmi i jeans con i pantaloni della tuta per stare più comodo”.

 

Grande, amore!! Bella scusa!!!!!

 

“Ah! Quindi c’è anche Kenji!!” dice allegra la madre credendo alla scusa di Toru “Si ferma anche a cena?”

 

“Sì, signora” rispondo uscendo dal bagno perfettamente vestito.

 

“Bene!! Allora corro a preparare! Tesoro, mi aiuti?” dice la donna rivolgendosi al marito.

 

“Certo cara!”.

 

E così i due signori Hanagata escono dalla stanza.

 

Quando sentiamo i loro passi giù per le scale io e Toru scoppiamo a ridere!!

 

“Non ci posso credere!” dice tra le risate “Ci hanno creduto!!”

 

Io non rispondo ma continuo a ridere pensando all’assurdità della cosa!!

 

**

 

Nella cucina, intanto, i signori Hanagata preparavano una tranquilla e gustosa cenetta in silenzio quando ad un tratto la signora Hanagata disse: “Non credi che sia ora di dare qualche lezioncina su come inventare scuse più intelligenti a nostro figlio?”

 

“Sì, lo credo anche io” rispose il marito.

 

“Ci tratta come se fossimo stupidi!! Come se non lo sapessimo che quei due stanno insieme!”

 

**FINE**

 

E’ la prima lemon che scrivo. Sono imbarazzatissima e mi è riuscita da schifo!! Sorry!! ^////^!!!

 

 

 

 


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