DISCLAIMER: Un po’ a papà Inoue, un po’
a tutte le ragazze ed i ragazzi dell’Ysal
DEDICHE: Una specialissima a Ria ed a TUTTI voi (siete troppi per nominarvi
tutti), semplicemente perché esistete! E siete fantastici!!
Lettera ad Inoue
di Nuel
Inoue aspettava con ansia che il suo malefico agente uscisse da quella
porta, ma l’ agente sembrava esitare. “Maledetto! Io devo disegnare!
Vattene!” Ripeteva la sua mente, mentre si profondeva in sorrisi ed
inchini.
-Senta, Inoue.... io devo proprio dargliela!-
-Cosa?- Chiese stupito il mangaka.
-Questa lettera- E gli porse una busta colorata, con il suo nome e l’
indirizzo della sua casa editrice, scritti con caratteri occidentali ed un
bel francobollo pieno di farfalline della Rai.
-Cos’è?- Chiese senza capire.
-Una lettera!-
-Questo lo vedo pure io, ma cos’ ha di tanto particolare?-
-Ecco.... una fan Italiana ti fa una richiesta un po’ strana, ma è meglio
che la legga.... come se la cava con l’ inglese?-
-Me la cavo- Disse l’ uomo prendendo la busta rettangolare già aperta,
rigorosamente controllata dal suo premuroso agente.
L’ inviato dell’editore-schiavista finalmente se ne andò e Inoue tolse
dalla busta un foglietto rosa contornato di fiorellini, scritto con la
biro nera, in stampatello minuscolo.
“Dear Mr. Inoue......” iniziava la lettera.
“.....Sono una ragazza italiana che ammira molto il Suo lavoro, ma ancor
più ciò che se ne può ricavare...... ha mai sentito parlare dell’ Ysal?
No? Allora, vada sul sito www.Ysal.it, magari inserisca un programma di
traduzione e vada sotto la cartella fanfic-> serie->Slam Dunk. Troverà
delle belle sorprese divise per autore ^^.
Poiché i suoi personaggi sono una delle cause prime delle visionarie
fantasie omosessuali di noi fanciulle, mi chiedevo: le pare giusto che le
sue creature rimangano eternamente adolescenti, eternamente liceali e che
il povero Sakuragi continui a vivere la desolazione di 51 rifiuti? Come
loro padre, a lei sta bene? Non crede che, come tutti, anche loro abbiano
diritto di crescere, innamorarsi, invecchiare, morire, in una parola,
vivere? Se le mie parole l’ hanno colpita, sono certa che presto leggerò
di una nuova serie su Slum Dunk, nel ringraziarLa per la Sua cortese
attenzione, Nuel”
Il maestro Inoue finì, stralunato, di leggere quella curiosa lettera,
sicuramente scritta da una povera pazza, l’ accantonò e riprese in mano il
suo lavoro.
Tuttavia, verso sera, ormai stanco di disegnare, fu preso dalla curiosità
di visitare questo sito, seguì alla lettera le indicazioni e, dopo qualche
difficoltà, si trovò davanti ad una pagina piena di nomi, molti dei quali
per lui incomprensibili. Inserì il programma di traduzione e cliccò a caso
su un nome, scegliendo, sempre a caso un titolo ed iniziando a leggere una
fic.
Sconvolto, inorridito, più prossimo alla morte di almeno una decina d’
anni, la mattina dopo, Mr. Inoue stava ancora leggendo le perverse
situazioni in cui i suoi personaggi erano stati messi ed insidiati da un
branco di svitate, maniache sessuali, allupate croniche, ed ancora non
riusciva a staccarsi dallo schermo.
Quando un suo assistente giunse, quel pomeriggio, lo trovò svenuto, con la
bava alla bocca, davanti al pc. Buttò l’ occhio alle righe che il maestro
stava leggendo e scoprì una scena di sesso molto esplicita tra, niente
meno che, Sakuragi e Rukawa. L’ assistente aggrottò la fronte, sollevò il
maestro e lo portò in camera, distendendolo sul suo futon, mentre andava a
cercare dei sali.
Inoue, intanto, stava facendo un sogno molto strano: la città di Kanagawa
era deserta e silenziosa e lui camminava lentamente per la strada vuota,
quando, davanti a sé, vide il liceo Shohoku. Decise di andare a dargli un’
occhiata, ma quando fu vicino, la sua attenzione venne catturata da dei
rumori sospetti che giungevano dalla palestra.
Aprì la porta e subito fu investito da cangoretti, volpi, demoni e draghi
che uscirono come inseguiti dall’ Inferno in persona, mentre all’ interno,
nell’ orgia generale, 101 Rukawa erano occupati a copulare con i vari
Sakuragi, Sendo, Mitsui, mentre un unico Miyagi faceva il filo alla solita
Ayako, intanto, decine di eteree donnine matsumotiane (quello era il suo
canone standard di donna occidentale), stando sospese in aria, scrivevano
ininterrottamente su block notes i cui fogli si moltiplicavano all’
infinito.
L’ assistente giunse con i sali e lo strappò da questa visione degna dell’
inferno dantesco. Inoue fu colto da una misteriosa febbre e per giorni non
potè lavorare, delegando i suoi assistenti a terminare quanto più
potevano.
Quando, giorni dopo, Inoue tornò al tavolo da disegno, guardò
profondamente insoddisfatto il suo ultimo fumetto. Lo tenne tra le mani
per diversi minuti e poi, con un rumore secco, >Strap<, lo distrusse sotto
lo sguardo attonito degli assistenti.
-Ho deciso di iniziare un nuovo fumetto!- Annunciò a tutto lo studio,
gettandolo nel panico totale.
Poi si chiuse in un mutismo assoluto, colto da un improvviso raptus in cui
riuscì a disegnare un numero incredibile di pagine. Al momento di
realizzare i fondali e di inchiostrare, accanto alla testa degli assi’
comparve la classica goccia.
I personaggi erano indubbiamente quelli di Slam Dunk, e la città era la
solita Kanagawa, ma allora, perché c’ era Rukawa che teneva per mano
Sakuragi??????
Mentre il maestro si riposava un po’, gli assi’ andarono a sbirciare tra i
suoi appunti per cercare di capire di che razza di storia si
trattasse.......
Alla stazione di Kanagawa, da un treno stracolmo di passeggeri, scendeva
un eccentrico vecchietto con un camice da medico ed una vecchia borsa
sformata.
Il vecchietto veniva subito raggiunto da Sakuragi, che lo salutava
chiamandolo zio.
Gli assi’ scorsero qualche riga e scoprirono così che il vecchio zio era
una specie di scienziato pazzo in stile “Ritorno al futuro” e che, nella
cantina di casa, aveva installato il suo laboratorio.
“Questa, nipote, è la macchina per clonare che mi è costata tanti anni di
ricerche!”
Gli assi’ pensarono: “Strano che il maestro scriva una storia di
fantascienza!” e scorsero qualche pagina.
La macchina aveva un difetto enorme: apportava delle modifiche genetiche
alle copie e, attraverso varie situazioni più o meno comiche, una quantità
di persone finiva per caderci dentro. Nascevano così Rukawa-drago;
Rukawa-gatto; Rukawa-volpe; Sendo-cangoretto (cosa fosse poi, un
cangoretto, non era ben spiegato negli appunti); Sakuragi-lupo; più
varianti dall’aspetto umano che, però, si facevano improvvisamente
spuntare le ali dalla schiena come in quel vecchio anime... Daimos, altri,
invece, levitavano semplicemente, c’erano vampiri, alieni, demoni
tradizionali.... la trama proseguiva con Ayako e Miyagi che, investiti dal
nuovo ruolo di investigatori-acchiappa_cose_strane, si mettevano a cercare
l’origine di quel gran caos.
La gente di Kanagawa scappava terrorizzata e nella città rimanevano solo
le creazioni della macchina che prendevano possesso delle varie case
diventando gli unici padroni delle camere da letto e dei campi di basket.
La storia, quindi, diventava più dettagliata prendendo in esame una coppia
in particolare.
Un Rukawa dalle doti volpine molto accentuate ed un Sakuragi fantasma
andavano a vivere in una casetta in riva al mare, quando un bel giorno....
-Kaede! Kaede! Sta succedendo una cosa tremenda!- Hanamici entrò in casa
passando direttamente attraverso la porta.
-Mh?-
-Amore... tutti i nostri fratelli... uno alla volta, stanno... stanno...-
Sakuragi aveva le lacrime agli occhi. Rukawa gli leccò dalle guance due
grosse gocce salate e lo guardò intensamente.
-Lo so... ho sentito l’odore che pervade l’aria, stamattina-
-Che cosa faremo?- Chiese disperato.
Rukawa andò a sedersi sul divano e, con un sorriso dolcissimo lo invitò a
sedersi accanto a lui.
-Aspettiamo che tocchi a noi, Hana’-
Sakuragi gli sedette accanto, abbracciandolo possessivamente. Le sue
braccia penetrarono un po’ nel tessuto corporeo dell’altro, dandogli un
incontenibile piacere.
-Hai paura Hana?-
Sakuragi scosse la testa. -Come potrei? Io sono un fantasma dalla
nascita.... in termini tecnici sono già morto-
-La morte è solo un passaggio, amore mio. Ovunque andremo poi, ci
rincontreremo e ci ameremo ancora, in qualunque forma rinasceremo il
nostro amore non avrà fine-
-Hai ragione volpaccia!- Gli sorrise teneramente il rosso.
-Noi siamo stati fortunati... grazie al fatto che tu sei un fantasma
abbiamo potuto veramente fonderci assieme... agli amanti normali, questo,
non è concesso...-
-Il mio cuore ha battuto dentro al tuo cuore, Ru-
-E la mia anima ha respirato con la tua, Hana-
Rukawa chiuse gli occhi e si protese verso Sakuragi. Il pestifero fantasma
si protese a sua volta e si fuse col suo amato per un lungo istante.
-E’ stato il nostro ultimo bacio?-
-Per ora si... adesso tocca a me, amore mio-
-Allora, adesso addormentati tra le mie braccia.... quando ci sveglieremo,
saremo di nuovo assieme-
Era una bella giornata e le onde coprivano al ritmo placido della terra la
sabbia bianca.
In uno scantinato lontano una strana macchina si era surriscaldata e, un
po’ alla volta, le copie imperfette che aveva creato, svanivano nell’aria,
alzandosi in spirali di fumo.
Myaghi e Ayako, osservavano incapaci di trattenere le lacrime la macchina
che avevano scoperto dopo mesi di ricerche. Era unpo’ come rileggere
“Video Girl Ai” e non poter salvare la dolce protagonista di una favola a
scadenza limitata.
La città era ormai deserta. Sakuragi abbracciò il filo di fumo che era
stato il suo amore e salì in cielo con lui.
La macchina smise di funzionare e l’ultima delle sue creazioni, un
bizzarro fantasma, si mutò in fumo e salì in cielo allacciato ad un altro
più sottile filo d’argento.
“L’amore è amore in tutte le forme.
Che siate uomini o donne, che siate giovani o vecchi.
Che amiate uomini o donne, che siate giovani o vecchi”
Fine
>°-°<: Ciao a tutti! So che questa fic è una vera schifezza e non è degna
di essere dedicata a nessuno, però, per qualche strano motivo, a me piace
e vorrei dedicarla a tutti voi che, da un anno, mi tenete compagnia con le
vostre bellissime fic, con i commenti, con le chiacchierate.... mi sembra
ieri che mi sono iscritta alla ML dell’YSAL, invece è già passato un anno!
Grazie per tutto quello che mi avete insegnato e dato in questi 12 mesi.
Spero di rimanere con tutti voi ancora a lungo!
Con tantissimo affetto, la vostra, Nuel
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