TITOLO: Le Syriane

AUTORE: Marty.

SERIE: Slam Dunk

PARTE: 11/?

PERSONAGGI: Kaede Rukawa - Hanamichi Sakuragi

RATING: Songfic, angst, NC-17 in alcuni capitoli.

DEDICHE unt RINGRAZIAMENTI: alla mitica Niane, che mi ha prestato il locale “Iguana club” (*ç*) come ambientazione di uno dei capitoli!

Senza di lei questa fic non avrebbe potuto esistere!^^

(uhm…ora so chi devo uccidere…ndHana)

altro immenso grazie alla dolce Najka,che mi ha dato lo stimolo giusto per diventare una fic writer…

(altro cadavere che cammina…hn…ndRu)

ovviamente non dimentico Yukari, la tenera fanciulla che mi ha fatto appassionare alle fic commedia e che scrive le uniche fic SD etero che leggerò mai…

Grazie!

E un bacio speciale ad Ise, Lal, sys Lucy e sys Silene tutte mie coautrici…

A Saya che mi ha ispirato LA MOTO…*ç*,

Alla sua ex moglie con cui condivido la grande passione per Feel 100%…

A Seimei e al suo pestifero fratello…

A Raphael, per il cui ciomply mi sono sbizzarrita…

A Soffio d’argento, dolcissima fanciulla…

A Yvae, per il suo sostegno e affetto, nonché per le immy che ispirano sempre…*__*

Ad Eny,Auramasda,  elfuccia, Micky N, Elyxyz, Eternity, Reichan, Miky, Masha, Melly, Antares, Hymeko… insomma, a tutte coloro che mi hanno sostenuto e commentato i miei lavori, dandomi la forza di andare avanti anche se a volte il sonno prendeva il sopravvento…

Ovviamente grazie di cuore anche a tutte coloro che mi hanno inconsapevolmente ispirato!

(Hana, hai ancora il numero della banda di Tetsuo? Qua ci vuole una spedizione punitiva…ndRu)

A Leyla Mayfair per le sue stupende tales che non vedo l’ora di leggere tutto d’un fiato fino alla fine…

E non so più…

Se ho dimenticato qualcuno, chiedo venia, siete tutte (più Raphy) nel mio cuore!

Se scrivo è anche per voi!

Vi voglio bene, spero che vi piaccia la mia prima fic in serie!

DISCLAIMERS: I personaggi sono di Takehiko Inoue, io sono sempre la poveraccia senza un soldo bucato che ero quando ho acceso il pc, anzi, ci ho pure sacrificato qualche ora di sonno…

NOTE 01: RuHanaRu forever! Ma adoro anche Mituccio, Hisashi (che è di Yukari ^^)…e chi più ne ha più ne metta!

La storia prende spunto da una serie di canzoni della cantante Syria, la storia verrà accompagnata, sottolineata ed inframmezzata con le sue parole.

Spero vi diano quanto hanno dato a me.

Per qualsiasi commento ( accio ) la mia mail è marty_rurulove@yahoo.it !

NOTE 02: tra gli asterischi i flash back, in corsivo il testo delle canzoni/poesie, i cambi di POV sono segnalati...tutto come sempre insomma! Ah, dato che in ML non si vede il corsivo (non ho mai avuto questo problema, non utilizzando i testi ç_ç) mi limiterò a piazzare le strofe solitarie in mezzo a righe vuote…dovreste capire quali sono ^^

NOTE 03: andate tutti a leggere la saga dell’Iguana Club di Niane!!! È qualcosa di davvero fantastico, e poi qualcosa le devo in cambio del prestito no? ^^

ARCHIVIO: se Ria o Erika o Benni (o chi per loro) la vogliono...la pubblichino pure! Mi faranno solo felice!

Spero vi piaccia!

 

Un baci8 a tutti!

Marty

 

UN PASSO INDIETRO: in questo spazio, metterò il riassunto del capitolo precedente e le mie annotazioni.

Nello scorso capitolo, Hanamichi è uscito con Akira, ma si è reso presto conto che non è con lui che vuole stare. Kaede li ha seguiti, e quando li ha visti entrare in casa di Hanamichi la rabbia ha preso il posto del pentimento, e ha voluto fargliela pagare. In quel momento è passata da quelle parti Haruko, e quando Hana è uscito di casa con l’idea di andare a chiedere perdono al volpino e l’ha visto con lei anche lui ha lasciato che il desiderio di vendetta sopprimesse quello di stringerlo fra le braccia…

 

 

 

Le Syriane

-capitolo undicesimo-

 

- Nella vita di ognuno c’è qualcuno -

 

POV Ru

 

Ti guardo.

Con quella sigaretta mi fai tenerezza.

Hai contenuto a fatica un colpo di tosse, segno evidente che non sei abituato a fumare. Mi fa piacere, non è una cosa positiva per uno sportivo.

Tra noi c’è di nuovo quel baratro gelido di vuoto dei primi tempi.

Ma va bene così.

Gli occhi mi si riducono a due fessure mentre ti fisso.

“Se non hai niente da dire, potremmo anche andarcene. Non startene lì impalato come uno stoccafisso” sibilo.

Deglutisci rumorosamente.

“Ma sì ” dici con tono indifferente “lasciamo le cose come stanno. Perché soffrire per niente?”

I miei occhi scuri si allargano.

Lo pensi davvero?!

Quel poco che mi hai raccontato a pezzi e bocconi quel giorno, quello che ho visto e il profumo diverso dal solito che porti sulla tua maglietta…non riesco proprio a digerire tutto questo.

Ma avrei dovuto essere io quello incazzato, tu che diritto ne hai?!

“Senti, Kaede, non è come pensi…ecco…io…” balbetti, probabilmente hai notato il mio sbigottimento. Poi ti blocchi e ti guardi le scarpe.

Parla, maledetto idiota!

Dì qualcosa!

Convincimi che non sto sbagliando e che senti qualcosa per me, dimmi anche una bugia…ma non restare lì così!

Io mi sento come se stessi morendo.

Affondo lentamente in una pozza di dolore che mi si sta aprendo dentro, e tu non dici niente per salvarmi.

Allora mi salvo da solo. Nell’unico modo che conosco.

“Sai, ti credevo un po’ più intelligente” dico con tono ironico.

“Questa è la resa dei conti, do’hao. Vuoi proprio sentirmelo dire? Ok.

Non ti sopporto più.

NON TI SOPPORTO PIÙ” scandisco con un incredibile sangue freddo.

Riporti su di me il tuo sguardo da belva ferita, e vedo passare un guizzo di terrore nelle tue iridi.

Vorresti fuggire, lontano da me.

“Vattene” continuo, sempre più gelido “vai via, e non voltarti indietro. Sorprendimi, Hanamichi: per una volta, comportati da uomo.”

Una lacrima ti brilla all’angolo dell’occhio, e io devo stringere i pugni fino a farmi entrare le unghie nelle carni per non venire ad asciugartela con la lingua.

“Ma io…non voglio andare via…” mormori “Io…tu…noi…”

Io ormai però ho deciso. Non posso perdonarti. Ti avevo concesso il dominio sui miei pensieri e sui miei sentimenti, e l’hai calpestato.

Ti rivolgo uno sguardo indifferente. E  il tuo orgoglio si risveglia. La rabbia ti fa tremare la voce, mentre mi parli.

“Nella vita di ognuno c’è qualcuno, nessuno è destinato a restare solo. E io pensavo che saresti stato tu a dividere la mia vita con me, e io con te la tua…”

“Dì pure ‘il tuo divano’; era quella l’unica cosa che condividevamo” ribatto seccamente.

Mi guardi con sufficienza.

“Ma certo, guarda, lasciamo tutto così. Hai ragione. Uno come te non ha sentimenti. Scommetto che neppure hai mai sentito niente quando ti possedevo: sei talmente freddo che anche solo guardarti mi fa venire i brividi. Sei pietoso.”

Ti volti e fai per andartene.

Ma credi davvero che ti lascerò andare dopo questo affronto?!

 

POV Hana

 

Con la morte nel cuore faccio per andarmene, come mi ha “teneramente” invitato a fare Kaede.

Come vivrò da domani in poi?

Perché diavolo ho capito di amarlo proprio quando avevo fatto di tutto per perderlo?

Non piangere Hanamichi! Resisti fino a che sarai lontano da lui!

Ma a quanto pare lui la vede in modo diverso.

Mi afferra per la spalla e mi sbatte contro il muro.

Poi mi pianta in faccia il suo sguardo profondo.

“Non ho sentito niente, vero?” sibila fra i denti, mentre mi trascina al suolo.

Vorrei ribellarmi, ma sono ancora troppo debole e non riesco a togliermelo di dosso.

“Non hai una qualche sensazione di deja-vù, do’hao?” mi domanda beffardo mentre mi spoglia leccandomi e mordendomi il collo.

E io non riesco ad evitare di eccitarmi.

Kaede si strofina contro il mio bacino, mandandomi scariche elettriche su per la schiena e io annaspo cercando di respirare.

Una sua mano candida si è infilata nei miei pantaloni ed ora sta stuzzicando i miei glutei, mentre il suo proprietario si sistema meglio fra le mie gambe.

“Ho fatto pratica anch’io, sai?” mi dice “Vediamo se pensi ancora che io sia gelido dopo questo…” e senza preavviso inizia a penetrarmi lentamente.

Non riesco a urlare perché ho la sua bocca premuta sulla mia che soffoca la mia voce.

Kuso, è un dolore insopportabile!

Mi si spacca il corpo in due, e sento un calore bruciante invadermi con prepotenza.

Piango, senza controllo, mentre Kaede si spinge dentro, più dentro, ancora di più fino a riempirmi completamente col suo corpo.

Poi le sue mani mi afferrano i fianchi per muovermi al suo ritmo e io inizio ad avvertire guizzi di piacere in questo inferno.

Ma prima che riesca ad afferrarli e tramutarli in qualcosa di diverso lo sento tremare e poi il suo seme mi si spande dentro.

Ricade esausto su di me, che non riesco ad arrestare le lacrime, e poi esce dal mio corpo.

Sento qualcosa di caldo scivolarmi lungo le cosce.

So che è il mio sangue.

Mi sembra di essere un rubinetto rotto, che perde.

Drip drip drip.

Ha preso la mia verginità, senza dolcezza, senza parole d’affetto. Senza farmi sentire al sicuro come avevo immaginato.

Si alza mentre si riveste velocemente e mi scocca uno sguardo vuoto.

“Vedi, Hanamichi? Non ci si può amare senza dirsi niente.

E non pensare che io sia spietato e senza cuore.

Questo è ESATTAMENTE quello che hai fatto tu a me.

Ogni singola, MALEDETTA volta.

E non osare mai più definirmi insensibile, chiaro?”

Io non riesco a parlare, un po’ per il dolore lancinante e un po’ perché sono distrutto dalle sue parole.

Davvero io gli ho fatto questo?

Ma che mostro sono?

“L’amore è una fregatura” aggiunge il volpino mentre se ne va “e sono contento che ce lo siamo risparmiato.”

Resto lì, semisdraiato a guardare l’angolo dietro cui l’ho visto sparire.

Non lo sopporto.

Che diritto ha di farmi sentire così male?!

“TI ODIO!” grido con tutta la voce che ho in gola, mentre le mie lacrime, gelate dalla dolorosa scoperta di pochi istanti prima, riprendono a scorrere copiose.

Stavolta non solo per me ma anche per lui, per il dolore che gli ho causato senza saperlo, e per noi, che abbiamo bruciato la nostra unica possibilità di far parte l’uno della vita dell’altro.

Sorprendermi?

Sì, c’è riuscito.

E ha mandato a puttane la mia esistenza.

Mi alzo a fatica, gemendo appena, e a fatica mi dirigo verso casa mia.

Un po’ più vecchio di quando ne sono uscito.

 

*tsuzuku*

 

ehehehehe…

ma quanto son bastarda?!

^__^

commentate, gente!

Al prossimo!

Marty