DEDICHE unt RINGRAZIAMENTI: alla mitica Niane, che mi presta il locale “Iguana club” (*ç*) come ambientazione per uno dei capitoli!

Senza di lei questa fic non avrebbe potuto esistere!^^

(uhm…ora so chi devo uccidere…ndHana)

altro immenso grazie alla dolce Najka,che mi ha dato lo stimolo giusto per diventare una fic writer…

(altro cadavere che cammina…hn…ndRu)

ovviamente non dimentico Yukari, la tenera fanciulla che mi ha fatto appassionare alle fic commedia e che scrive le uniche fic SD etero che leggerò mai…

Grazie!

E un bacio speciale ad Ise, Lal, sys Lucy e sys Silene tutte mie coautrici…

A Saya che mi ha ispirato LA MOTO…*ç*,

Alla sua ex moglie con cui condivido la grande passione per Feel 100%…

A Seimei e al suo pestifero fratello…

A Raphael, per il cui ciomply mi sono sbizzarrita…

A Soffio d’argento, dolcissima fanciulla…

A Yvae, per il suo sostegno e affetto, nonché per le immy che ispirano sempre…*__*

Ad Eny,Auramasda,  Elfuccia, Micky N, Elyxyz, Eternity, Reichan, Miky, Masha, Melly, Antares, Hymeko… insomma, a tutte coloro che mi hanno sostenuto e commentato i miei lavori, dandomi la forza di andare avanti anche se a volte il sonno prendeva il sopravvento…

Ovviamente grazie di cuore anche a tutte coloro che mi hanno inconsapevolmente ispirato!

(Hana, hai ancora il numero della banda di Tetsuo? Qua ci vuole una spedizione punitiva…ndRu)

A Leyla Mayfair per le sue stupende tales che non vedo l’ora di leggere tutto d’un fiato fino alla fine…

E non so più…

Se ho dimenticato qualcuno, chiedo venia, siete tutte (più Raphy) nel mio cuore!

Se scrivo è anche per voi!

Vi voglio bene, spero che vi piaccia la mia prima fic in serie!

DISCLAIMERS: I personaggi sono di Takehiko Inoue, io sono sempre la poveraccia senza un soldo bucato che ero quando ho acceso il pc, anzi, ci ho pure sacrificato qualche ora di sonno…

NOTE 01: RuHanaRu forever! Ma adoro anche Mituccio, Hisashi (che è di Yukari ^^)…e chi più ne ha più ne metta!

La storia prende spunto da una serie di canzoni della cantante Syria, la storia verrà accompagnata, sottolineata ed inframmezzata con le sue parole.

Spero vi diano quanto hanno dato a me.

NOTE 02: tra gli asterischi i flash back, in corsivo il testo delle canzoni/poesie, i cambi di POV sono segnalati...tutto come sempre insomma! Ah, dato che in ML non si vede il corsivo (non ho mai avuto questo problema fino ad oggi, non utilizzando i testi ç_ç) mi limiterò a piazzare le strofe solitarie in mezzo a righe vuote…dovreste capire quali sono ^^

Spero vi piaccia!

!



Le Syriane

prologo

di Marty

 

- Sei tu -

 

POV RU

 

ci sono giorni anche d’inverno con un po’ di sole

che ti va di uscire e camminare

 

Pensate tutti che questa sia la mia stagione.

Pensate che per una persona come me, non sia affatto un problema affrontare un po’ di gelo…

Quel gelo che ti entra sotto la pelle…

Che ti fa sentire come morto dentro…

Davvero pensate questo di me?

Anche…

…Tu?

I ragazzi qui al ritiro cercano di fare amicizia, di coinvolgermi nelle loro uscite, di farmi raccontare qualcosa di me…

Ma come posso raccontare qualcosa di qualcuno in cui non mi riconosco affatto?

Per questo non mi importa del freddo, del vento, della solitudine.

Prendo il cappotto ed esco.

Non so dove andare, non so cosa fare, non so nulla se non che voglio stancarmi, per poter finalmente dormire senza rivedere come flashback sconnessi tutti i momenti passati con te…

 

ed il sangue è così caldo dentro le mie vene

anche se fa freddo vado al mare


Mi ritrovo sulla spiaggia, come ogni giorno.

E come ogni giorno, penso a te.

E al fatto che quel sole spento non scalda neanche lontanamente come quello dai capelli rossi che mi si è piantato in testa.

Pensate tutti che io sia freddo e vuoto, vero?

Che non senta emozioni.

Che non sappia ridere, o piangere.

Con il tempo, me ne ero convinto anch’io.

In fondo, è impossibile che tutti si sbaglino no?

E invece era proprio così.

Mi sono specchiato nelle pagliuzze dorate dei tuoi occhi e tutto il mio mondo perfetto si è infranto.

Il mio cuore, che credevo ormai compromesso, ha ricominciato a pompare con forza quel sangue che ruggiva nelle vene come volesse raggiungerti ad ogni costo.

 

e sto bene con me stesso nella mia tranquillità

non c’è vento che mi porta via

 

Una volta, non avevo bisogno di niente, stavo bene solo, non cercavo altro.

Ancora oggi ogni tanto ho bisogno di estraniarmi per un po’ da quello che mi circonda e stare da solo con me, dirmi quella verità che i vostri occhi leggerebbero se non la nascondessi con una maschera impassibile che, però, è così fragile da vibrare pericolosamente quando ti avvicini.

Le mie gote hanno ritrovato quel colore che non vedevano da anni, nei miei occhi si è riaccesa la luce di chi ha un desiderio che da solo non può realizzare.

Anche questi momenti di solitudine, ormai, sono pieni di te.

Perché sei tu l’unica domanda e contemporaneamente l’unica risposta.

 

e fa quasi male agli occhi questa luce che ci sta

 

È questo che mi ha sconvolto più di tutto, la consapevolezza di avere un bisogno disperato della tua luce.

La certezza che senza di te non sarò mai felice

A Kanagawa, a Los Angeles, a San Benedetto del Tronto (-.- ndRu) non importa.

Se non sarai al mio fianco niente potrà illuminare la mia vita.

Io, che ho sempre vissuto nell’ombra, che non ho mai conosciuto il calore di un affetto vero!

Mi ritrovo come uno scemo ad avere bisogno della luminosità dei tuoi occhi e della luce che solo tu tiri fuori dal mio cuore.

Mi fai splendere.

 

Eppure all’improvviso è buio in questa anima mia

 

Ed ecco di nuovo il mio essere riaffiorare senza pietà.

Ecco l’angoscia stringermi in una morsa.

Io, Kaede Rukawa, l’asso, il mito, l’invincibile, ho paura di perdere.

E, paradossalmente, la prima sfida il cui risultato è dubbio ha in palio tutta la mia vita.

Se tu non dovessi ricambiarmi.

Dovessi disprezzarmi.

O anche solo compatirmi.

Dio, non sopporterei una luce di comprensione pietosa nei tuoi grandi occhi.

Ne morirei.

E allora continuo a fingere che non m’importi di te, che sei solo uno scemo che disturba i miei allenamenti, quando basterebbe una tua parola a farmeli dimenticare completamente.

Sono messo male.

E torno a chiedermi cosa c’è, perché sei così importante per me, cos’hai più di me che ti renda così indispensabile…

 

Sei tu che mi manchi

 

La risposta è facile ed ovvia.

Sei semplicemente tu, Hanamichi Sakuragi, il do’hao, il casinista, il teppista.

Tutto vero.

Ma sei anche Hanamichi Sakuragi, il ragazzo generoso, forte, fiducioso e con il cuore grande.

La persona su cui si può sempre contare.

Con te accanto, non mi sentirei mai più solo.

Me lo sento.

Tutto sarebbe sopportabile, se sapessi che nella mia casa vuota ci sei tu ad aspettarmi, che il tuo sorriso sarà la prima cosa che vedrò al risveglio.

Mi basta sapere che ti vedrò per trovare la forza di alzarmi dal letto e correre a scuola, sapere che con gli altri matti della squadra uscirai anche tu per aggregarmi a loro con aria infastidita mentre il mio cuore fa le capriole.

E adesso, sono solo quattro giorni che non ti vedo e mi sembra di avere un buco nero nell’anima.

 

Sei tu che mi stanchi

 

Lo sai che per colpa tua dormo pochissimo?

Ti sogno sempre, e quando non ti sogno ti penso.

Ho due occhiaie spaventose, non mi reggo in piedi, eppure sono assurdamente contento di averti impresso a fuoco sulle pupille.

Sento meno la tua lontananza, è un po’ come se fossi sempre qui accanto a me.

A volte mi volto di scatto e dico “do’hao” da solo, soltanto perché sono abituato a ripeterlo ad intervalli regolari…

Certo, ammetto che lontano da te riesco ad allenarmi di più e con più concentrazione, ma a cosa serve se poi non ho i tuoi occhi incollati addosso?

A che serve saltare più in alto di tutti se non ci sei tu a guardarmi?

 

È per questa insicurezza che mi dai

 

Sei la prima persona al mondo ad aver minato le mie sicurezze.

Già, perché ho costantemente il terrore che arrivi qualcuno che ti porterà via da me, ho paura di non essere abbastanza bello per te, ho paura che tu possa stancarti di avere intorno una faccia indifferente…

E cerco disperatamente di cambiare.

 

A ogni nuvola che passa te ne vai

 

Ma tu sembri non accorgertene, e continui a comportarti come sempre.

Anzi, direi che quasi quasi mi eviti ogni volta che incrocio il tuo sguardo e se per sbaglio i nostri corpi vengono a contatto scappi via come un indemoniato.

E poi bastano due parole che non ti stanno bene per farti infuriare e rinchiudere in un ostinato mutismo.

Tu!

Muto!

Sembra fantascienza…

 

Ma io guardo avanti perché sono momenti

 

Ormai però ho capito che i tuoi cambiamenti d’umore così repentini fanno parte del carattere che mi ha fatto innamorare, e quindi aspetto solo pazientemente che torni ad essere il solito Hanamichi.

 

Se tu fossi un cielo azzurro forse io non ci starei

Perché in fondo quel che voglio è che resti come sei

 

Ma non cambierei una virgola di quel carattere.

Non saresti più tu senza quelle mille sfaccettature che mescolano perfettamente difetti e pregi, rendendoti unico ed insostituibile nel mio cuore.

Se non fossi così casinaro non mi sarei mai accorto di te…

Se non fossi così passionale ed istintivo non avresti quell’immenso talento che ti ha portato a confrontarti alla pari con campioni come Sendoh e Maki dopo solo quattro mesi di allenamenti…

Se non fossi così suscettibile non potrei avvinghiarmi a te così spesso con la scusa delle zuffe…

E se non fossi così fiducioso con la  gente non piaceresti a tutti, da subito.

Io amo te, con tutti i pro e i contro.

E maledizione, ormai è ora che te lo faccia capire!

 

********************************************************************************

POV HANA

 

Ci sono notti con la luna che non vuoi dormire

E ti va di scrivere e pensare

 

Un’altra notte insonne.

Kuso!

Ma è possibile mai?!

Mi sto lasciando sconfiggere da un sogno stupido e senza significato?

Perché è così, quel sogno non vuol dire niente.

Non mi interessa se sono quasi due mesi che si ripete ogni notte sempre uguale.

E non mi interessa se ormai ci ripenso anche da sveglio.

Di che sogno si tratta?

Beh, io e un ragazzo facciamo l’amore.

Sì, un ragazzo, proprio così caro Dany!

So che non te lo saresti mai aspettato da me…

Mi conosci meglio di chiunque altro al mondo, per questo ti confido anche questo segreto.

Tanto sono sicuro che nessuno lo verrà mai a sapere.

La tua chiave la porto sempre con me, e cambio il tuo nascondiglio a giorni alterni.

Nessuno dovrebbe riuscire a trovarti.

Sono un Genio!

D’altro canto, il ragazzo di mia sorella, quello che studia psicologia, dice che sintetizzare pensieri ed emozioni attraverso la scrittura è salutare.

Quindi eccomi qua!

Devo stare attento a non fare troppo casino o quell’arpia della caposala verrà a rimproverarmi.

Sigh!

Forse non riesco a dormire anche perché dormo troppo!

Non mi fanno fare mai niente!

Sono in riabilitazione, per la miseria, non in fin di vita!

Vabbè, tornando al sogno.

Tu, caro diario, crederai che ciò che mi sconvolge sia lo scioccante cambio di vocale finale per definire l’amante, eppure non è così.

Avevo capito da un pezzo che di Haruko non mi importava un bel niente, ma quando ho ricevuto la sua lettera d’amore è stato tutto troppo chiaro per continuare a fingere.

E poi ammettiamolo: mi perdevo in apprezzamenti poco oggettivi sui nostri avversari, e tu ne sei pieno…

Vediamo…

Ad esempio…

“Maki ha il fascino dell’uomo maturo, Jin quello di una rosa in boccio”…

Ma come diavolo ho fatto a scrivere una cosa simile?!

Oddio!

E guarda quest’altra:

“Sendoh è un hentai!

Mi ha palpato mentre entravo nella doccia dopo la nostra amichevole!

Certo, devo dire che non mi è dispiaciuto e soprattutto che con quella luce maliziosa negli occhi è di un figo pazzesco”…

Argh!

Ma allora lo sapevi già!

Anche uno stupido quaderno capisce le cose prima del sottoscritto…

Sto messo male!

Ma appunto, come ti dicevo, non è tanto il sesso dell’amante il problema.

No.

E non è un problema neppure che questo fantomatico amante abbia i capelli neri (tra l’altro di una setosità sconvolgente, almeno nel sogno!), né tantomeno che abbia gli occhi blu.

Non mi preoccupa affatto la sua pelle pallida o il suo apollineo posteriore.

E assolutamente non mi soffermo sulle labbra di pesca.

L’unica cosa che mi manda in bestia è che questo amante…

SOMIGLIA SPAVENTOSAMENTE A RUKAWA!

 

L’orologio gira lento dentro questa stanza

L’alba prima o poi dovrà arrivare

 

Non ci avevo mai fatto caso fino a due giorni fa, quando l’ho visto passare correndo sulla spiaggia che costeggia il Centro.

Il sole stava ancora sbadigliando e lui era già lì, pronto, bellissimo…alt! Bellissimo no!

Vincente.

Ecco, sì, vincente.

E così lo guardo ogni mattina allenarsi incurante del fatto che io sia qui a pochi metri da lui.

Aspetto l’alba con impazienza, sperando che non manchi al nostro appuntamento (di cui fra l’altro non sa nulla ^^).

Insomma, tutto tranquillo.

Fino a ieri.

Giorno nefasto in cui il maledetto volpino ha deciso di farsi due bracciate.

Ed io ho scoperto l’incredibile somiglianza tra lui ed il ragazzo del mio sogno.

Mi sbaglio vero Dany?

Non è lui, vero?

Recupero la calma.

Se non mi faccio domande, non mi devo dare risposte.

Perfetto.

 

E sto bene con me stesso perché colpe io non ne ho

 

In fondo anche se ne fossi innamorato (E NON E’ COSI’) non farei del male a nessuno oltre che a me stesso.

Già, non posso certo aspettarmi che Mr. Perfezione mi ricambi!

Sarebbe contro natura!

Quindi mi crogiolo sereno nel sentimento che mi sta nascendo dentro, dato che ho smesso di cercare di fermarlo.

È una bella sensazione, nuova, mai provata, ma decisamente mi piace.

 

Forse quella di volere te

 

Poi però rifletto sul mondo che ci circonda e realizzo che sarà impossibile per me vivere questi sentimenti alla luce del sole.

Anche il giorno in cui dimenticherò Rukawa e troverò un bravo ragazzo più alla mia portata, la società condannerà la nostra storia bollandoci come disgustosi pervertiti.

E questo non è giusto.

 

È che quando c’è da dare io do tutto quel che ho

E poi all’improvviso arriva il vuoto dentro me

 

Io sono sempre stato generoso, forse anche un po’ fregnone se vogliamo, ma non mi sono mai tirato indietro se c’era da aiutare qualcuno che aveva bisogno di me.

Tutto quello che mi preoccupava passava in secondo piano, ed io mi accollavo tutti i problemi e le sofferenze dei miei amici.

E ora che io avrei bisogno di aiuto, sono solo.

Non c’è nessuno accanto a me per consigliarmi, sostenermi, consolarmi quando sarà tutto finito.

Mito è ormai bell’e fidanzato con Hisashi e non mi viene mai a trovare, mi chiama a singhiozzo ed ha sempre da fare.

E la mia anima è lacerata dalla solitudine.

Mi sono spesso chiesto come facesse Rukawa a vivere sempre solo e a sopraffare il buco nero che si spalanca dentro quando si è soli.

Poi ho capito.

Semplicemente, ha smesso di lottare contro di lui e si è lasciato inglobare.

E guardandomi riflesso nella finestra, penso mestamente che farò lo stesso.

 

Sei tu che mi manchi

 

Ma so bene che la solitudine ha il suo volto, i suoi sguardi, le sue mani.

So bene che mi basterebbe stargli vicino per non avere bisogno di nient’altro.

Ma guarda che scemo sono!

Mi sto misantropizzando, e tutto a causa di quell’aringa surgelata!

Rukawa…

non lo vedo da quattro giorni ormai.

Che voglia ho di prenderlo a pugni…

 

Sei tu che mi stanchi

 

Ormai sono stufo di questa pagliacciata.

Non sopporto più lo stress di declamare un odio inesistente, di lasciarmi trasportare dall’ira e suonargliele di santa ragione per mordermi poi le mani quando arrivo a casa, preoccupato di avergli fatto male.

Sono stufo di vantarmi di essere ciò che non sono invece di chiedere aiuto a chi qualcuno lo è davvero.

E sono stufo di sorridere sempre, come se tutto andasse bene, anche se internamente grido disperato.

 

È per questa insicurezza che mi dai

 

Non voglio portare questa maschera per sempre!

Non voglio rischiare che non venga più via, come è successo a lui.

È la causa del mio crescere, del mio maturare, del mio pormi nuovi limiti e superarli, cercando costantemente di essere se non alla sua altezza, almeno degno della sua considerazione…

Mi accontenterei di uno sguardo, un complimento, una parola priva di quel ghiaccio che fa male.

E quando puntualmente tutto questo non arriva, mi sento un fallito e mi ributto a capofitto per migliorare ancora, mirando di nuovo a quella considerazione che anelo da sempre, in un cerchio senza fine.

 

A ogni nuvola che passa te ne vai

 

Basta così poco per allontanarlo!

Uno sguardo di troppo, una parola non soppesata, qualunque cosa che possa considerarsi un’invasione alla sua libertà: alza i tacchi e se ne va’.

Senza contare che ultimamente è molto strano, sembra che cambi con le fasi lunari.

E questo mi spaventa, perché sta alternando i suoi consueti silenzi e momenti di estraniamento ad uscite con la squadra; mi ha fatto addirittura un complimento dopo la partita contro lo Shoyo!

Quel complimento che ho cercato disperatamente è arrivato proprio quando ormai ci avevo rinunciato.

È mutevole, anche se dal suo volto non si direbbe, ed io ho sempre paura di dire o fare qualcosa di sbagliato di cui potrei pentirmi.

 

Ma io guardo avanti perché sono solo momenti

 

So che comunque il giorno successivo avrà già dimenticato quello che l’aveva fatto arrabbiare, e quindi dopo un po’ di sano nervosismo mi rilasso e aspetto l’alba.

Un altro giorno in cui dovrò (anzi, tutti dovranno) dividerlo con i suoi momenti di solitudine la cui frequenza, fortunatamente, sembra essersi diradata.

E poi anche quello è Kaede Rukawa no?

 

Se tu fossi un cielo azzurro forse io non ci starei

Perché in fondo quel che voglio è che resti come sei

 

Mi sono innamorato del volpino freddo ed insensibile, con gli occhi vacui e l’espressione vuota, con la voce atona ed un mondo tutto suo.

Mi sono innamorato del ragazzo che insegue i suoi obiettivi senza sosta, che crede solo in se stesso e non si arrende mai, che ha la forza di spronarmi quando tutto sembra perduto, che cade e si rialza.

Mi sono innamorato del suo incedere elegante, dei suoi movimenti fluidi, delle sue mani affusolate, della sua voce modulata.

Mi sono innamorato di Kaede Rukawa.

E lo conquisterò, com’è vero che mi chiamo Hanamichi Sakuragi!

 

* OWARI *

 

*__*

Hana ci sei?

Lo conquisterò…

Zi zi ^^

Hn…e io glielo farò capire…

Zi zi ^^

E questa è un’HanaRu

Zizi ^^

E tu quando fai una promessa la mantieni sempre vero?

…Zi   >__<

Allora…in questa fic scriverai finalmente la LEMON!

Ehm…

Cosa?

Ci hai ripensato?

Ti rimangi la parola data?!

No…

Glom…

È che non ne scriverò una sola…

*_____________*

Ehm…

Ma non saranno tutte HanaRu…

*__* RuHana…

Gno…

Nemmeno…

E allora come?

Diccelo, diccelo, non tenerci sulle spine!

Sorpresa!

-.- ndHana&Ru

Rukawa riuscirà a farsi capire? (-.- ndRu)

Hanamichi dovrà cambiare nome? (-.- ndHana)

La situazione si evolverà in qualche modo? (-.- ndHana&Ru)

Ma non doveva essere una storia seria e magari un po’ drammatica?

Che so ‘sti siparietti scemi? NdMmph (autrice imbavaglia ospite misterioso)

Zitto tu!

Non deve sapere nessuno che sei qui, sennò mi rovini la ficci!

Vatti a nascondere subito!

Uff…

Per un pelo…

Vi aspetto al secondo capitolo, “Cento giorni”!

Marty