Alle writers di EFP e Nocturne Alley, per avermi fatto conoscere e amare questo pairing. E alle readers dei medesimi siti, per gli affettuosi commenti, e per l’incoraggiamento. Il mio grazie più sincero.
Lesson of flight -Scopa, amore & pazzia- By elyxyz
ANGELI CADUTI -
Fuori dal cielo
bevvero l’acqua del Lete
ora non sanno più chi sono
presi nella ruota del tempo mendicano avanzi di luce - curano
le ali spezzate
per risalire nell'azzurro.
(Felice Serino)
Il Parco di Hogwarts è
quasi deserto, oramai. Il frinire delle cicale disturba la quiete cristallizzata di un
tardo pomeriggio di fine estate. La pace si assapora quando viene. Perché non sai quando tornerà. Remus Lupin ne è sempre più convinto, mentre trattiene -a stento- la voglia di mandare al diavolo il ragazzo seduto al suo fianco. Se si sforza, se punta con ostinazione lo sguardo verso il cerchio arancio, se isola il basso ronzio di sottofondo, -no, non le cicale, ma Sirius- allora può quasi riuscire a godersi quell’attimo agognato di pace.
“Ma dai!! Che ti costa??” “La mia sanità fisica e mentale??” replica per l’ennesima volta. “Tzé!! Fifone!” “Oh, guarda.. è perfettamente inutile che tenti di far leva sul mio amor proprio.. ci tengo alla pelle, io.” “Ma è un’esperienza.. è un esperienza.. Cazzo, Remus, è.. è magica!!” “Siamo maghi. E’ ovvio che lo sia.” Lo fredda l’altro. “Non intendevo in quel senso, e lo sai..” si difende Sirius, sgonfiandosi come un palloncino bucato. Rem lo guarda storto. Granitico nella sua scelta. “Se tu mi dessi un’occasione.. una sola! Ti giuro che non te ne pentiresti.. e poi, e poi la ricorderai come una cosa indimenticabile!” “Oh, sì. Come no?!” –polemizza Remie, con sussiego- “Esaltante, sì! La prima lezione di volo popola ancora i miei sogni. I miei incubi! E forse anche quelli di Madama Bump, quando è venuta a ripigliarmi, mentre ero appeso al pennone della Torre di Astronomia..” “Ma eravamo al primo anno.. alla prima lezione!! Poi sei andato alla grande!!” “V Sirius agita una mano al nulla, come a dire che importa poco. “Resta il fatto che il tuo inconscio lavora male, e che è ora di esorcizzare le tue paure.. una bella volata fa passare tutti i mali..” “Ma è questo il-mio-male!!” –sbotta, esasperato. E poi ci ripensa- “E che cos’ha il mio subconscio che non va? Lavora benissimo, lui!” Il moro lo guarda fisso negl’occhi, e poi decreta, serio: “Ti invia messaggi subliminali contraddittori.. Vedi, Moony.. in realtà, tu vorresti salire su una scopa, e sfrecciare di qua e di là come un Abraxas!” “Oh, no! No-no-no!! Io mi sento molto come un Diricawl, e sto bene dove sto! Cioè coi piedi ben piantati a terra!!” “Ma dove cavolo è finito il tuo Coraggio Grifondoro??” lo istiga Black, giocandosi l’ultima carta. “E’ morto e sepolto, in quel giorno lontano.” -Recita teatrale il biondino- “Impiccato sulla Torre Nord di Astronomia.” Ripete. Per consolidare il concetto. Sir sbuffa.
Remus gli ha insegnato
tante cose. E ora vuole
ricambiargli il favore. Perché ne è certo –può giurarci sulla barba
pulciosa di Silente- che Remie apprezzerà quest’avventura. E’ che il suo Rem è un
po’ restio alle novità. Remus dice sempre che
lo ‘convince per sfinimento’. Ma Remus esagera. Ovvio che esageri!! Toujour Pur e tutte quelle menate lì, no? Che gusto c’è a conoscere una delle Gioie della Vita e non poterla condividere col tuo migliore amico? Beh, sì. Dopo James,
ovvio. Wormtail invece è un
Caso Perso. Invece Remie si può
ancora convertire..
“Dai! Dai! DAI!!”
ritenta; com’era quella cosa dello sfinimento? Moony strabuzza
gl’occhi, perché ha quasi esaurito le scorte, stasera. Ma perché quell’idiota
deve sempre rovinare ogni santo momento di pace, che lui riesce a
racimolare insieme con tanta fatica?
“Allora, mi darai ripetizioni anche di Trasfigurazione?” Lupin si volta,
stralunato, a guardare l’amico di fianco a sé. Beh, a dirla tutta,
abbondantemente stravaccato su di sé. “Allora?” l’incalza il moro, in palese attesa. “S-sì..” è la replica
stranita. “Ok. Allora il patto è fatto.” Decreta Sirius con solennità, allungandogli una mano aperta. Remie si ritrova a stringergliela piano, più per riflesso condizionato da anni di buona educazione, che per reale convinzione. E, forse, (ma questo non può, non vuole ammetterlo) perché ogni pezzo di Black lo attira come una calamita. “Qua-quale patto?” mormora, mentre il suadente canto dell’imbroglio sussurra mellifluo al suo raziocinio. “Quello che abbiamo appena stipulato, no?!” esclama il giovane Black, ghignando a tuttotondo e facendogli l’occhiolino. Lo sguardo vacuo di
Remus deve fargli un pochino pena. “Hai presente.. quando due persone si danno la mano.. hai presente? è per stipulare un accordo.. hai presente?” lo canzona, trattenendosi a malapena dallo scoppiare a ridergli in faccia. “Sì. Ho presente
questa parte.” E “Beh, la parte prima riguarda i termini del contratto.. il nostro compromesso.” Rem sussulta a quella parola: “Che compromesso??” Sirius ha il buongusto
di non infierire, data la delicatezza del momento catartico. Mentre il corpo di Lunastorta freme, gli occhi dorati s’imbruniscono appena, segno palese dell’indignazione per il raggiro subìto. Per tre secondi –solo per tre secondi- il dubbio d’aver esagerato sfiora la mente di Sirius Black. Ma è subito accantonato. Non è da lui sprecare il proprio tempo così. “Tu… TU!! Come hai
osato, TU!!” -è il farfuglio sconnesso di Remie, uno degli insoliti
momenti in cui sta perdendo le staffe. “Nessuno ti ha
costretto a stringermi la mano, prima..” è la replica calma, controllata.
“Beh, ma che c’entra!! Io non avevo capito, io non..” è la patetica difesa del biondo, che sente il sudore freddo scorrere a rivoletti giù per la schiena. Sirius gli dà una pacca
amichevole sulla spalla rigida, poi si risolleva con uno scatto di reni, e
si spazzola il retro dei pantaloni dall’erba e dalla terra con un paio di
manate distratte. E Rem ne è certo: la sua voce non è mai stata così definitiva. Ormai non ha più
nemmeno il coraggio di ribellarsi. “Ok. Allora è deciso. Domani mattina, dopo colazione. Io adesso vado a scontare la punizione con la McGranitt.” E Sirius fa per incamminarsi, dopo avergli offerto una mano per sollevarlo da terra. Lunastorta vede
l’ultima, disperata possibilità volteggiare due metri sopra la sua testa. “Ma neanche di no..” è la sfacciata risposta di Paddy, contornata con un ammiccamento sexy, mentre s’indirizza alla volta del Castello. La disperata
possibilità è sfarfalleggiata altrove. Due metri sopra la sua testa, ora
c’è solo la sera incalzante. E la sua disperazione. -Dannazione a quel cane spelacchiato!!- ..riuscirà mai a dirgli di no?
****
Quando il giorno inizia ad albeggiare, Remus Lupin è già da un pezzo seduto sopra la tazza del water con la faccia affondata tra le mani, e un lento ma costante uggiolio di sofferenza che fa da contraltare al soffuso russare che giunge dalla camera affianco. Ci ha pensato e
ripensato un sacco. Non gliene frega un
accidente di venir tacciato come codardo. Remus scuote la testa,
esalando l’ennesimo gemito. Ma questo delirio è
quasi confortante. Almeno gli fa evitare di sognare di lui che cade
miserevolmente dalla scopa, con tutta la scuola che gli ride dietro. Se
il suo peggior Molliccio non fosse la luna piena, Remie è certo che assumerebbe la forma di
una scopa. Con le fauci spalancate e tanti denti-legnetti aguzzi sporgenti
a fare “CRACK-CRACK” mentre si aprono e chiudono con scatti di cesoie, e
poi con tanti rametti vorticanti a mulinello, pronti a cavarti gli occhi. Merlino Santo, come si è ridotto… e affonda ancor di più nel suo sconforto.
Solo quando ha la ferma convinzione che le sue chiappe stiano dando avvio ad un processo di fusione molecolare con la porcellana della tazza, decide che è ora di uscire da lì.
La camera da letto è
avvolta nella penombra, ma Remus percepisce distintamente il lento ronfare
proveniente dal letto di Black. Un istante, un istante
appena, ma Rem non può impedirsi di provare una marea di emozioni
contrastanti che lo soverchiano. E sospirando afferra il tomo di Pozioni e si dirige verso la scala a chiocciola.
****
Il sabato è di
sicuro il giorno della settimana che Sirius Black ama di più. Gasato come non mai,
scende dal suo letto alla volta di quello del suo reticente licantropo. Ma niente può turbare
il suo stato di atarassia, oggi. Remus è lì. E poi oggi è un giorno TROPPO bello, per perdersi in seghe mentali.
S’avvicina di
soppiatto, sguainando un sorriso malandrino, lancia un’occhiata attorno,
giusto per avere la certezza che siano soli.. s’accuccia all’altezza del
bracciolo destro, si sporge piano verso la testa ciondolante, raccoglie il
fiato e.. Quando gli si stravacca
addosso nel parco, sì. Ma averlo lì,
addormentato, caldo e profumato è un’occasione che non va sprecata. Strusciatina? Remie mugola in risposta, accostandosi inconsciamente verso quel calore. Ma Sirius sa che è ora di rompere l’idillio. Sospira, e riprende
fiato. “MOONY! SVEGLIA!!” è il grido che risuona per tutta la Sala Comune, dopo aver perforato il timpano del povero addormentato. Lupin si riscuote di
colpo con un piccolo gridolino di sorpresa, spalancando occhi e braccia. Con una mano si
massaggia la tempia, come a contenere un’emicrania incipiente, e con
l’altra si strofina l’alluce contuso. Ma Felpato ghigna. “Buongiorno, Moony.. Hai intenzione di surclassare l’Unticcio anche in Pozioni?” e lancia un sapiente sguardo schifato al volume a terra, come se fosse la testa di Severus Piton. “Ma io, io veramente..”
Remus farfuglia, cercando di raccapezzarsi almeno un po’. “Andiamo!” Sir è già bello che pronto ad issarlo dal suo confortevole giaciglio. “Andare… dove?” chiede, sospettoso. “A fare colazione, no?! Lo sai che oggi è una giornata campale!!” –e quasi lo abbraccia, la gioia trattenuta a stento- “Andiamo. Muoio di fame!” “A me invece è passata del tutto.” Biascica Rem. -Lo stomaco gli si è chiuso completamente, al drammatico ricordo di ciò che deve accadere di lì a poco.- “E devo ancora fare testamento..” si scusa, diniegando l’invito dell’altro.
Ma Padfoot lo trascina
verso l’uscita. “Io? Abbondante? Vomiterò tutto!! No, asp... PRE-PRENOTATO??!!” Felpato scrolla le spalle, come se fosse un’ovvietà: “Sì che ho prenotato! Di solito, al sabato ci si allena, no? Ma l’Arena serve a noi, quindi..” Rem inchioda sul colpo,
le suole stridono sulla pietra: “Ma gli altri.. gli altri ci verranno a
vedere?” ansima inorridendo, mentre la paura diventa certezza. “Oh, sì! Come no?? magari anche un Oblivion, giusto per non turbare le loro fragili menti!!” gracchia Remie, con una punta d’isterismo nella voce. Sirius si ferma, lo
afferra per le spalle, e conficca i propri occhi chiari in quelli dorati
dell’altro: “Promesse da fattucchiere..” borbotta il biondo, che non crede neppure per un istante a questo proposito irrealizzabile. ‘Prudenza’ e ‘Sirius
Black’ sono due termini inconciliabili anche solo in un pensiero
astratto.. figurarsi nella realtà! Intendiamoci: Remus
conosce i limiti di Sirius! Remie lo guarda.
Ma come c’è finito così..? C.V.D. Black sogghigna angelicamente, grattandosi con
noncuranza, e poi lo strappa dai suoi pensieri, e dal pavimento,
conducendolo a viva forza verso la tavolata dei Grifoni. “Cos’è? la lista della spesa?” s’interessa Moony,
mentre “Ma che sciocchino.. è il tuo ultimo pasto, no?!” ci scherza su il moro, facendogli l’occhiolino. Remus può avvertire distintamente le proprie budella contrarsi in un modo doloroso. Il Cardias e il Piloro accordarsi per un movimento simultaneo: ammutinamento. In questo momento sente che potrebbe rinnegare
persino il pudding di sua nonna Berta; il che, in termini dialettici,
filosofici e religiosi, è un’eresia.
****
A RISALIRE I VORTICI
A specchio di cielo
cuore
a risalire vortici
di vita dispersa
(d’ore ubriache)
vorresti tuffarti
nell’azzurro fonderti con la luce.
(Felice Serino)
Mentre si avvicinano al capanno delle scope, Lupin si
sente come un condannato al patibolo. “Com’è che sei tutto rosso?” -lo distrae l’oggetto
dei suoi pensieri.- “Di’ la verità: sei agitato, eh?!” No. decisamente no.
Con un “Alohomora!” e due spinte ben assestate, la
porta del ripostiglio si apre, cigolando. Stranamente, non c’è nemmeno un filino di polvere lì
dentro, e le ramazze sono ordinatamente impilate in fila, come le stecche
da biliardo del prozio Barny. Sirius fa ritorno, raggiante, col suo glorioso mezzo in mano. “Ogni uomo dovrebbe sedersi su un manico di scopa, per sentirsi un dio.” ‘L’unica cosa che può sentirsi sono le emorroidi, credo.’ Realizza Rem, con compatimento. “Beh, no. Quelle no.” “Oddio!! Non dirmi che l’ho pensato ad alta voce..” “Beh, sì. Direi di sì.” E scoppia a ridere, per la faccia sconcertata di Remus.
Moony vorrebbe solo sprofondare. Una volta in più.
Oggi è decisa la sua fine.
Alza gli occhi al cielo. I primi uccelli migratori
si
preparano a svernare al sud. “Non ci riuscirò mai, davvero.” -E’ il sommesso piagnucolio- “Ed è una cosa molto brutta..” “Solo perché sei un secchione, e il Volo non si studia ma si applica, non vuol dire che fa schifo.” “Mai detto questo. Però..” “Però?” “Si dice ‘faccia’, non ‘fa’.” Lo corregge, puntiglioso come sempre. Padfoot strabuzza gli occhi, in un moto di esasperata
rassegnazione. Ma non cede. “Non fa per me. Ecco.” Si schernisce. “Tutto fa per te, Rem. Basta che tu lo voglia.” Remus lo guarda, occhi spalancati dallo stupore. Sirius lo guarda, come quando deve copiare un
compito, e non sa neanche da che parte cominciare, e Remie gli appare come
un faro in mezzo alla tempesta. Ma il momento, com’è venuto, passa. E Sir dona tutta la sua attenzione alla femmina della sua vita. “Questa scopa è come un fulmine!! E’ la versione
potenziata, sai? Come si fa ad essere gelosi di una ramazza? La sua parte razionale gli sussurra malevola che è un idiota, ma non riesce a staccare gli occhi fissi su quelle mani che vagano lente, sensuali, sul legno levigato, in una carezza.. Carezza. Le mani di Sirius su di lui. ..e provocare? Rem scuote la testa con enfasi, come a snebbiarsi la mente, e caccia a spintoni quei pensieri molesti –Merlino! E pericolosi- che hanno deciso di accamparsi al limitare della sua libido.
Distoglie lo sguardo dal compagno e lo direziona in
alto, verso un meraviglioso cielo terso. Una sbirciata a Sirius. Ancora a coccolare quella dannata pertica malcresciuta!! Uccelli. Ma a un metro da terra qualcos’altro vorrebbe spiccare il volo. Dannati uccelli!
Remus sente che non è solo la sua Speranza ad essere espatriata, ma anche il suo Cervello che si è infrattato di frodo, tra le penne di quei pennuti, ed è già emigrato ai tropici, per gustarsi il caldo e le meritate ferie. Honolulu, arrivo!!* Moony chiude gli occhi con forza. Uno. Due. E tre. Ma del suo confortevole lettuccio nemmeno l’ombra. Gli uccelli svolazzano ancora sopra di lui. Oh, cazzo!! Altro, Rem, pensa ad altro! E Remus s’impone –Santa Morgana, prega per me- di non
pensare ad altro. Remie si nasconde il viso tra le mani. Può
distintamente avvertire le gote riscaldarsi. L’uccello di Sirius no!!
..E la biologia, si sa, è biologia.. Remus J. Lupin si accascia a terra, -‘fanculo anche i
pantaloni puliti!- e cerca di nascondere, come può, un certo gonfiore
imbarazzante.
Per misericordia della Sorte, il giovane Black,
intento con il primo amore della sua vita, sembra non accorgersi di
nulla.. Deve solo pensare a qualcosa di neutro. Internamente, Rem esulta per un istante: ha ripreso
parziale potere delle sue facoltà mentali. Funziona!! “Che cos’ha la McGranitt?” s’interessa Black, avvicinandosi a lui con sguardo stranito. “Eh?” Remie interrompe il borbottio del suo proficuo mantra e ricambia lo sguardo, cadendo dalle nuvole. “Lascia stare. Ti presento la mia piccola ‘Sgresenda’!!” dichiara Sirius, tutto fiero, gonfiandosi come un tacchino. Gli occhi del biondo si sgranano, registrando il
contenuto dell’affermazione. Padfoot appare come un fidanzato ringallunzito: “Devi sapere che –al nostro primo incontro- quando l’ho sfiorata.. lei mi ha subito dimostrato il suo temperamento focoso..” Lunastorta lo fissa, scettico, e l’altro riprende, quasi a confidare un Segreto di Stato: “Mi si è piantato un frammento di legno nella mano.. ed è stato subito amore!!” “Per me, sarebbe stato qualcos’altro, comunque..” lo contraddice, indispettito. “Aspetta!! Mica è finita.. il garzone straniero che lavorava lì, mi ha detto che nel suo dialetto la scheggia si chiama ‘sgresenda’.. e io ho pensato fosse un Segno del Destino.. è un nome così importante!.. e così..” e fa vorticare le mani, come a dire che una cosa tira l’altra.. “Non sapevo.. beh, non sapevo che avesse un nome..” replica, con un tono un po’ risentito, che cerca di camuffare come sorpreso. “Oh, sai.. la chiamo così solo nell’intimità..” gli confida, con un’occhiata eloquente. Questo è troppo per Remus. Soprattutto quella parola, ‘i.n.t.i.m.i.t.à’, è molto p.e.r.i.c.o.l.o.s.a!
Paddy lo sta fissando. Sa che deve dire qualcosa.
Qualsiasi cosa.. “Sì che ti perdona! Non è mica cavillosa come te, lei!” la difesa a spada tratta parte automatica, con una piccola carezza di accompagnamento. Rem deglutisce, pregando tutti i maghi che conosce
che quella tortura finisca presto.
Mentre pensa questo, Sirius si mette a cavalcioni del
manico, e poi attende che Moony si risollevi dall’erba su cui è seduto. Sanno perfettamente entrambi che finora –in qualche
modo- hanno scherzato.
Padfoot s’avvicina goffo, con il passo del
pinguino.
“Ti fidi di me?” -Rem scruta pensieroso quella mano tesa.- “Ti fidi di me?”** ripete, serio. Remus ama un ignaro Sirius Black, e farebbe di tutto
per stare un po’ con lui, ogni momento utile. Ed è lì che Remus John Lupin capitola. Davanti ad una mano tesa. Afferra quella mano, buttando fuori l’aria che ha trattenuto, e inforca il bastone salendo di dietro. “Uhm..” esala, di primo acchito. “Che c’è?!” chiede Sir, curioso. “Uhm.. non.. non la immaginavo così comoda..” ammette, riluttante. Il moro ghigna. “E’ tutto merito dell’Incantesimo Imbottito!!” è la semplice spiegazione. “Ah! Oh! E adesso?” “E adesso ti aggrappi a me, che facciamo un giro di prova..” “Solo questo??” puntualizza, per sincerarsi. “Solo questo.” Concede, magnanimamente, l’erede dei Black. Merlino bastardo!! Poteva anche dirlo subito e lui avrebbe evitato tutti quei patimenti e le scenate!! Ma Sirius sta già organizzandosi al decollo. Remie inghiotte un bolo d’aria, e annuisce. “Conto fino a tre. Quando te lo dico, spicca un salto e tieniti forte, ok?” Rem non ha nemmeno il tempo di prepararsi spiritualmente che.. “Tre!!” E via. -prima cosa da non rifare- E si stringe, per riflesso, un po’ di più a Sir.
Remus chiude gli occhi. “Ehi, Moony!..” Remie spalanca le palpebre ma le richiude di scatto, cercando di sentire cosa l’altro gli dice, tra una ventata e l’altra. “Che ne dici??” “Che preferisco il mio stomaco al suo posto, non in gola!!” gli grida di rimando. Ma Sirius sorride, perfettamente fuso nel suo elemento naturale. Sì, Sirius doveva nascere uccello. James sarà pure un mago a cavallo di una scopa, ma Padfoot ci è nato sopra. “Prova ad aprire piano gli occhi, e non guardare giù..” è il consiglio che gli giunge. Un po’ tardi per dirlo adesso, eh? E ci prova. E in fondo non è poi così male, se poi uno ci fa
l’abitudine.
D’improvviso, il loro mezzo si ferma. “Moony..” –Sirius lo chiama- “Moony, se resti aggrappato, poi guardare..” gli consiglia, cauto. L’arena è molto piccola, e molto lontana, vista da
lì. -seconda cosa da non rifare- Stanno fluttuando nel nulla!!!! Sir, in tutta risposta, stacca le mani dal manico e allarga le braccia. “CHE DIAVOLO FAI??!!” s’allarma Remus, stringendosi di più a lui, quasi per compensazione. Padfoot gira la testa e una parte del busto all’indietro: “Ti fidi di me?” le stesse parole di poco prima. Certo che si fida di lui! Altrimenti, col cavolo che veniva lassù!! Il biondo annuisce. Teme che la voce gli manchi. “Allunga le tue mani verso le mie..” Black però attende, senza mettergli fretta. Sa che lo farà. Fa arrampicare le dita lungo la maglia, Sirius
sobbalza leggermente per il solletico.. Sirius cattura le sue dita con le proprie, in una stretta salda, sicura. “Non era poi così difficile, no?” cerca di tranquillizzarlo, sdrammatizzando. 10 minuti d’agonia? “E adesso viene il bello!!” è la sibillina anticipazione. Remus non ha tempo di organizzarsi, non ha il tempo
di fare niente. “Sono il re del Mondoooo!!!”*** E’ catartico. Lo ammette. Il morso è sganciato, no?
La discesa finisce e loro risalgono piacevolmente,
ondeggiando un po’. Sente la voce di Felpato uscirgli direttamente dai polmoni: “E allora?” “Bello!!” confessa, reprimendo un sorriso
imbarazzato. E’ quasi felice di essere lì. Ma Sirius inizia a scartare avversari immaginari, oscillando un po’ troppo, per il suo stomaco. Mai essere felice di qualcosa finché non è finita. -terza cosa da non rifare- “Adesso vedrai come ci si sente in partita!!” E lui scuote la testa per rifiutare, ma Black non lo nota, o fa finta di non vedere.. si sa quanto è cocciuto quel sacco di pulci!! E può solo rafforzare la stretta, pregando che
finisca presto. Un paio di piroette, un testacoda. Di nuovo, Sirius si ferma a mezz’aria. “Sono andato troppo forte?” “Fo-FORTE??!!” strilla, infiammandosi tutto. “Di’ la verità: ma non ti senti come un Golden Snidget?” Lupin lo fissa stralunato. “Certo che lo so!!” –replica il moro, scandalizzato- “L’ho letto nel volume ‘Il Quidditch attraverso i secoli’.. Lo sai che è la mia Bibbia!!!” Lupin scuote la testa rassegnato. Già. Ovvio che lo sapesse.. in nome del Quidditch, cosa non farebbe?
Un lampo malandrino attraversa lo sguardo del suo
interlocutore e Remie sente la pelle del collo accapponarsi. “A fare che?” gli occhi dorati diventano due fessure sospettose. Il giovane Black scuote le spalle, sbuffando come se
avesse a che fare con un bimbo scemo. Rem lo esamina. Esamina la scopa al di là delle
spalle del moro. E’ un bel contrasto, pensa irragionevolmente. “La scopa sente se hai paura..” gli sussurra Padfoot, il corpo lievemente ricurvo schiacciato dal suo. “Io.. io non ho paura.” Ammette, come se quella frase fosse la conferma delle sue sensazioni. “Pigia il manico senza esitare, ma con gentilezza, e lei farà tutto ciò che vuoi..” Remus sa che non è tempo di filosofare, ma non può non chiedersi cosa farebbe James, se fosse al suo posto, lì sopra.. “Quel segaiolo cornuto di Ramoso non ha mai toccato la mia Sgresenda!” –ma gli legge nella testa o ha parlato senza accorgersene?- “Sa, che se vuol vivere non ci deve nemmeno provare..” decreta Felpato, molto serio. Come mai.. Un fiotto d’orgoglio sgorga da qualche recesso
interno che ignorava d’avere. “Mo-oony.. sveglia!! Impugna. Gentilezza. Direziona.” Lo incita, come un paziente istruttore. Remus esegue, scrupoloso, un po’ intimorito, ma
funziona. Si lascia scappare un “Urca!!” di soddisfazione, giusto quando Sir scioglie le loro mani, ed è solo lui a pilotare.
****
Nel giro
di una luna ti sognerò levarti
da orizzonti
di fuoco su cavalli
d’aria dipingere arcobaleni
coi colori dell’amore.
(Felice Serino)
Il cielo terso è ancora più terso, visto da
lassù. “Non te la cavi male, sai?” “Dici?” “Dico, dico!! Con un po’ d’allenamento, entro un mese potrei quasi farti fare le selezioni per i nuovi acquisti della squadra..” “Non se ne parla nemmeno!” Lo fredda, serio. “Giuro, Moony.. c’è del talento, in te!!” Remus, che c’ha preso gusto, volteggia in modo
circolare per assaporare il piacere di questa neonata libertà. Se vuol essere onesto con se stesso, non esclude di
ripetere l’esperienza, ma da qui a.. no. Selezioni? Oh, no. “Sarei orgoglioso di farti da personal trainer..” si propone Paddy, quasi scodinzolando. “Sarei orgoglioso di camminare ancora sulle mie gambe, quando scenderò.” E’ la replica ghiacciata.
L’occhiataccia di compatimento di Sirius è un palese: ‘Tu stai delirando..’ seguito a ruota da un più consono: ‘Ma io ti riporterò sulla retta via!’ Ma Lupin non se ne cura. Forse è colpa dell’adrenalina, già. Dovrebbe essere
illegale.. Quando ti ricapita una cosa del genere?? Raccoglie fiato e coraggio (e un pizzico di sana
pazzia), poi si avvicina all’orecchio di Sirius: “CivieniconmeadHogsmeade??” Sirius si volta a guardarlo sconvolto, facendogli perdere il contatto con il manico. Dalla faccia che fa, forse Remie ha sbagliato il suo azzardo. “Puoi ripetere?” chiede atono, acquisendo il controllo del volo. Rem affonda i denti nella guancia. “Ti ho chiesto se verrai con gli altri ad Hogsmeade, alla prossima uscita..” cerca di aggiustare il tiro come può, aggiungendo particolari per confondergli i ricordi. “Sir lo fissa, diffidente: “Non mi sembrava avessi detto questo..” Il biondo scatta sulla difensiva. Piano immediato: mentire. Mentire. Mentire. “Sì che l’ho fatto!!” “No!” “Ti dico di sì-ì..” insiste, cocciuto. Ma Sirius non abbocca. Padfoot lo sa bene, ma forse si è dimenticato
di spiegarlo a quel licantropo ingessato. Quando poi non lo fai da molto tempo, è più o meno
una droga. Forse, ‘Sentirsi Dio’ ti dà un’idea sfumata del concetto.
E Sirius ghigna. Potrebbe essersi sbagliato, certo.
Rem, per sua natura, non si sarebbe mai sbilanciato così tanto. Un’idea gli nasce balzana. E’ un po’ bastarda, lo
ammette. Ma il fine giustifica i mezzi, no? Lo sguardo chiaro di Sirius Black non promette nulla
di buono. E cadono. Remus s’aggrappa con le unghie e coi denti al suo
compagno. “Gridalo!” gli urla Sirius, controvento. “COSA??!!” “GRIDALOOO!!” Lupin non riesce a tenere gl’occhi aperti senza
lacrimare fiumi in piena. Sa che è solo una sfida. Sa che vuole solo
spaventarlo.. sa che non succederà niente. Ma non gli dirà la verità. “AD HOGSMEADE CON ME, DANNAZIONE!!” “PERCHÉ?” Ok, cazzo!! Che ha da perdere?? “TI AMOOOOOOOOO!!!”
Sirius barcolla, perdendo l’equilibrio a pochi metri
dal suolo. Ha deragliato di testa. non c’è altra spiegazione. ..E -di molto- anche le sue più rosee aspettative.
Black non l’aveva programmato, ma il contraccolpo
della notizia rende l’atterraggio assai poco dolce. Lupin stramazza a terra, ansimando pesante. Remie ringhia. Lo bacia. Moony non sa come. Ma ha le labbra di Sirius premute
contro le sue. E lo punirà –Oh, sì! E Merlino solo sa come- lo
punirà! Ci ha rimesso 10 anni di vita, un microinfarto, e la
reputazione.
Paddy scioglie di poco il loro contatto, incatenando
i loro sguardi tra gli ansiti. Remus arrossirebbe, se potesse ancora farlo. “Ti odio.” E’ il suo bisbiglio profondo. Sir sorride. E lo bacia di nuovo.
Nel giro di una luna, cavalcheremo il mondo.
-Fine-
Disclaimers:
Né la storia né i
personaggi di Harry Potter sono miei; così pure i versi delle poesie, che
appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna
forma di lucro, da parte mia. Note: La spiegazione su gli animali è presa dal volume ‘Gli animali fantastici: dove trovarli’, di Newt Scafandro, con prefazione di Albus Silente. Avvincino: demone acquatico, vive nei laghi ed è di color verde. E’ pericoloso sia per i maghi che per i Babbani. Abraxas: particolare specie di Cavallo Alato; è un palomino gigante, immensamente potente. Diricawl: uccello grassoccio, incapace di volare, è molto bravo a sfuggire i pericoli; svanisce e ricompare a suo piacimento. I Babbani lo conoscono col nome di ‘Dodo’, e credono che sai estinto, ma in realtà non è così. Fwooper: uccello dal piumaggio molto colorato. Benché all’inizio risulti piacevole, il canto del Fwooper porta l’ascoltatore alla pazzia. Chi ne acquista uno, dev’essere munito di uno speciale patentino, perché queste creature vanno maneggiate in modo responsabile. Golden Snidget: è un uccello raro e protetto. Velocissimo in volo, cambia direzione a suo piacimento con grandissima abilità. In passato, veniva usato al posto del Boccino d’Oro, nelle partite di Quidditch. La spiegazione sulle scope è presa dal volume ‘Il
Quidditch attraverso i secoli’, di Kennilworthy Whips, con prefazione di
Albus Silente. Gli Auspìci (da non confondere con gli Arùspici)
(da aves-spes) erano ‘indovini’ che predicevano il futuro
osservando il volo degli uccelli, il loro canto o il modo di mangiare.
Sacerdoti tipici del periodo arcaico, anche durante l’impero romano
accompagnarono le legioni in battaglia. *Celebre frase recitata da Merlino nel cartone
animato ‘La spada nella roccia’. A titolo informativo, l’uso delle lettere maiuscole, delle minuscole e la punteggiatura in generale di questa fic, non sempre rispetta le regole imposte dalla Lingua Italiana. E’ una scelta consapevole, la mia, per assecondare una sorta di armonia interiore.... chiamatela “licenza poetica”, oppure ignoratela... Si ringrazia:
La Hennè Production per le
correzioni e la consulenza irrinunciabile. Grazie (_ _) elyxyz
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