Disclaimer: I pg sono miei dal primo all’ultimo,
quindi la loro triste sorte è in mano mia bwahahahahah ß- risata da delirio di
onnipotenza. L’ Alabaster Angel e tutti i luoghi sono di mia creazione…
tranne la città di Bergen che appartiene alla Norvegia ^^;; Note: Se questa cosa vi fa schifo prendetevela
con Pam che me l’ha chiesta… ma a parte questo.. vi anticipo che sarà una fic
stranissima perché… beh, lo vedrete ^-^ Dediche: A
tutti coloro che hanno bisogno di un raggio di luce in un momento di
oscurità. A Pam, mia luce, colei che ha portato luce e
pace nella mia anima ricreandola e ricostruendola, portandola a nuova vita. LE MIE DUE ANIME PER TE Prologo by Sakuya PROLOGO:
INCUBO Buio. Freddo. Dove sono? Fiamme… tante... dolore senza fine… e poi ancora
buio… un buio così profondo da far rabbrividire, un buio più nero
dell’Inferno… Parole... risa… dolore… Parole... risa... urla… Urla... grida… ancora grida e ancora e ancora,
nella mia mente solo un urlo sordo e straziante, lacerante, lancinante,
insopportabile… il passato... il presente… il futuro... un nodo nella mia
anima, solo questo e nulla più… solo questo… Il mio cuore batte forte… sempre più forte, più
forte ancora… mi martella ancora e ancora, sempre più forte, fino quasi a
scoppiare in un urlo… solo urla mi circondano… solo dolore, morte,
distruzione. Freddo. Ho freddo dentro, nell’anima, se ancora
me ne resta una. Mi hanno strappato, lacerato, fatto a brandelli
e lasciato alla mercè di corvi neri che continuano a lacerare le mie carni e
la mia anima, facendone pezzi così piccoli da poter essere scambiati per
microscopici semi. Sporco, corrotto, umiliato, contaminato,
marcisco al sole e alle fiamme che mi circondano mentre risa sempre più forti
si alzano nelle mie orecchie e io urlo… un urlo silenzioso, che mi spacca il
cuore, un urlo disperato che mi fa piangere lacrime inesistenti. Non avvicinatevi. Sono troppo sporco, provereste
disgusto al solo sentire il mio nome. Non guardatemi. Sono troppo sporco e i vostri
occhi puri potrebbero rimanere feriti alla mia vista. Non toccatemi. Sono troppo sporco per essere
toccato, vi contaminerei. Sta lontano da me angelo, sta lontano da
quest’essere corrotto, non sporcarti toccandomi, non far marcire la tua anima
cercando di salvare la mia. Sta lontano angelo, non sopporterei di farti del
male. Sta lontano piccolo angelo, le tue ali non sono
abbastanza grandi per riparare entrambi, il tuo cuore non è abbastanza forte
per sopportare il dolore di entrambi, la tua anima non è abbastanza… no,
forse solo la tua anima è abbastanza luminosa e pura da poter illuminare
entrambi. Ma no, ti prego va via… ti prego scappa da me.
Ti prego lasciami solo col mio dolore, ti prego non farmi incontrare quei
fantasmi, ti prego non farmi sentire ancora quell’urlo, ti prego non farmi
bruciare di nuovo tra quelle fiamme. Ti prego mio piccolo angelo dalle ali grandi,
perdonami se ti ho sminuito, perdonami se ti ho sporcato sol mio corpo sudicio,
non sono degno nemmeno di guardarti, nemmeno di pensarti… non posso amarti
piccolo angelo, non posso! Il mio cuore è corrotto, la mia anima marcia, la
mia mente contaminata dalla follia… ama solo l’altro me stesso, solo la parte
migliore, ama solo quel poco che si è salvato, quel poco che è ancora
integro… Ama solo lui ti prego, non voglio distruggerti
solo avendoti al mio fianco… piccolo angelo ti prego, salva la tua anima, ama
solo l’altra parte di me, ama solo l’io puro che ero, ama solo l’anima serena
che albergava in me… Non ti chiederò di salvarmi, ma lo vorrei. Non ti chiederò di sorreggermi, ma lo vorrei. Non ti chiederò di purificarmi, ma lo vorrei. Non ti chiederò di accettarmi, ma lo vorrei. Non ti chiederò di stringermi tra le braccia, ma
lo vorrei… e vorrei poterlo fare con te. Non ti chiederò di sfiorare le mie labbra, ma lo
vorrei… e vorrei poterlo fare con te. Non ti chiederò di appartenermi, ma lo vorrei… e
vorrei poter essere tuo. Non ti chiederò di amarmi,
ma lo vorrei. Non chiedermi di non amarti, non potrei. Non chiedermi di tenerti con me, ti amo troppo
per sporcarti. Non chiedermi di accettarti, l’ho fatto dal
primo istante. Non chiedermi di possederti... sono troppo
sudicio per ambire a te… Non chiedermi di non essere tuo… non ti
sporcherò, ma ti apparterrò in eterno… Vorrei chiederti di amarmi, stringermi,
baciarmi, appartenermi… vorrei far sparire tutto, vorrei cancellare ogni
cosa, vorrei essere di nuovo pulito solo per poterti abbracciare. Deliri di una mente folle, urla di un cuore
disperato, pianto di un’anima sola… di un’anima attorniata dal buio, di
un’anima che brama la luce… Apro gli occhi di scatto e ti cerco con lo
sguardo, come sempre ho avuto un incubo, ma questa volta… era diverso dal
solito, questa volta era più angosciante. Memorie di un passato lontano mischiate a quelle
di un passato recente, paure e angosce nuove mescolate a quelle antiche di
secoli. Volto la testa appena e ti cerco, ed eccoti tra
le mie braccia, stranamente dormi ancora… Non
ti chiederò di salvarmi, ma lo vorrei. “Salvami.” Mi hai salvato nel momento stesso in cui mi hai
guardato la prima volta. Parlo senza sapere realmente cosa dico, parlo e
parlo ancora, mentre ti accarezzo. Non
ti chiederò di sorreggermi, ma lo vorrei. “Sorreggimi.” Mi hai sorretto dal primo istante, abbattendo
ogni barriera come fosse di carta. Non
ti chiederò di purificarmi, ma lo vorrei. “Purificami.” Non
ti chiederò di accettarmi, ma lo vorrei. “Accettami.” Hai visto oltre le apparenze, hai guardato in me
e mi hai trovato, accettandomi per come sono... per come sono diventato… Non
ti chiederò di stringermi tra le braccia, ma lo vorrei… e vorrei poterlo fare
con te. “Stringimi tra le braccia.” Mi hai stretto a te quando nessuno lo aveva mai
fatto prima, quando a nessuno era stato mai concesso… hai toccato la mia
anima come nessuno aveva fatto mai. Non
ti chiederò di sfiorare le mie labbra, ma lo vorrei… e vorrei poterlo fare
con te. “Sfiora le mie labbra.” Non
ti chiederò di appartenermi, ma lo vorrei… e vorrei poter essere tuo. “Appartienimi… sono tuo.” Ti stringo di più tra le braccia, per impedirti
di andartene quand’anche lo volessi… ma so che non lo vuoi… Non ti chiederò di amarmi, ma lo vorrei. “Amami.” Solo questo… amami… ora,
sempre. Come io amo te, come so tutto il mio essere tende a te, come so la
mia anima vibra per te e il mio cuore immobile batte per te. Allo stesso
modo, tu amami. Non
chiedermi di non amarti, non potrei. “Ti amo.” Non
chiedermi di tenerti con me, ti amo troppo per sporcarti. “Resta con me, ti proteggerò da me stesso.” Potrei sporcarti, ma sei troppo importante e
puro per essere toccato dal mondo intero, quindi ti terrò con me e ti
proteggerò da tutto e tutti, anche da me stesso, da tutto pur di lasciarti
incontaminato come sei… puro come è pura la luce del mattino… Non
chiedermi di accettarti, l’ho fatto dal primo istante. “Sei perfetto.” Non
chiedermi di possederti... sono troppo sudicio per ambire a te… “Sei mio.” Non
chiedermi di non essere tuo… non ti sporcherò, ma ti apparterrò in eterno… “Sono tuo… ora e sempre.” Mi abbasso appena e ti mordo, bevendo il nettare
delizioso che fluisce dalle tue vene… il tuo sangue inebriante sarà per
sempre il mio marchio… il marchio che mi segna: sono un vampiro… sono un
pazzo… sono maledetto due volte… e sono benedetto all’infinito… perché per
l’eternità avrò te, mio piccolo angelo dalle ali candide, dal cuore puro e
dall’anima luminosa. Ti sento gemere di piacere e cercarmi, mi
sollevo e ti bacio, e comincia un’altra notte. Oggi compiremo un altro
passo verso il nostro destino, verso l’eternità che ci attende e che per me
sarà luminosa come un giorno d’estate… un’eternità piena sempre e solo di te
mio angelo. Prologo-Fine |