tra ******* cambio di POV (si possono trovare il POV dei personaggi e del narratore)
***********************************************************************
LEGEND
by NATSUME&SAKUYA
Capitolo 6: Ricerche
Passi leggeri risuonarono lungo il chiostro di
pietra; Mito osservò la ragazza al suo fianco con sguardo tranquillo,
quasi dolce... il suo sguardo si fermò sui polsi stretti dalle cinghiette
di cuoio, da cui sbucava un anello di ferro vuoto.. per ora... i suoi occhi
si restrinsero leggermente al pensiero del male che le stava facendo... dentro
di sè, sentiva qualcosa di sconosciuto.. mai provato prima... agitarsi
nel profondo, raschiando la patina scura che ricopriva il suo cuore... non aveva
mai odiato così tanto il suo posto come in quel momento... certo, aveva
una posizione elevata ed invidiabile e, anche se non era molto d'accordo con
i metodi usati dal suo signore, li eseguiva senza battere ciglio, ma.. fare
del male a questa ragazzina era qualcosa che andava contro la sua stessa anima
e, pur volendolo, non aveva il coraggio di ribellarsi a questo destino, troppo
impaurito di vederla sfuggire via dalla sua presa... di vederla dilaniata sotto
le lame di tortura.....
La ragazza osservava curiosa le espressioni che passavano sul volto del suo
carceriere, trattenendo a forza il desiderio di colpirlo e fuggire, alla ricerca
dei suoi cari... proprio questo a tenerla bloccata.... la consapevolezza che,
anche una sua più piccola mossa sbagliata, avrebbe arrecato danno al
suo amato fratello... Hanamichi... poteva ancora sentire le sue urla di dolore
rimbombare nella testa... vedere i suoi occhi disperati e sconfitti.. il sangue
e l'oscurità avvolgerlo nelle sue spire... zaffiri stellati a dominare
il tutto, risplendere sopra la sua figura inerme.. un ghigno sadico a deturpargli
il volto..... se chiudeva gli occhi quell'immagine si proiettava repentinamente
nella sua mente, riaprendo ferite.. solo braccia gentili a strapparla agli incubi
che popolavano il suo sonno... una dolce voce a rassicurarla che tutto sarebbe
andato bene.. bugie, solo menzogne e null'altro.. guardò con odio il
suo compagno.. era colpa sua, come osava dire quelle cose pur sapendo di star
mentendo? Come poteva comportarsi così amorevolmente con lei e poi distruggere
la sua anima eseguendo degli ordini che neanche lui condivideva? Perchè!
Perchè tutto questo dolore, tutto questo marciume? A cosa era dovuto,
qual'era il piano di quel diavolo travestito da angelo... domande senza risposta,
che non cambiavano affatto lo stato delle cose.... lei prigioniera, legata con
lacci di ferro e cuoio al ragazzo che le camminava a fianco; il suo fratellone
costretto alle torture più abbiette, soggiocato al sovrano di quelle
terre.. un burattino la cui anima stava andando in pezzi, lo sentiva così
chiaro in lei, così forte da ridurla al silenzio pur di non farlo soffrire
oltre; e Aki... il compagno di giochi, l'amico di sempre... percepiva la sua
anima gridare in silenzio tutto il suo disgusto per quello che era costretto
a sopportare, come il suo Hana... forse la più fortunata era lei, infondo
quel giovane si comportava in modo gentile nei suoi confronti, un vero gentiluomo....
persa nei suoi pensieri non si avvide subito della porta in fondo al corridoio
aprirsi, se non quando un tintinnio di catene e dei passi sicuri, risuonarono
per l'ambiente... alzò gli occhi, davanti a lei progrediva un bel ragazzo,
bardato in un'elegante armatura leggera, la spada, legata al fianco, si muoveva
ad ogni suo passo, il viso virile deturpato da una lieve cicatrice sotto il
mento a sinistra e dietro di lui... dietro di lui.. il respiro le si bloccò
in gola quando lo scorse... il sorriso abbituale scomparso dal suo volto, sostituito
da una linea dura... il bel corpo fasciato in striminziti calzoni di pelle di
un cupo rosso che non lasciavano nulla all'imaginazione, calzandogli addosso
come una seconda pelle, la camicia bianca lasciata aperta sul torace muscoloso
in cui spiccavano lividi e segni violacei, un collarino di cuoio gli cingeva
il collo, la lunga catena da cui partiva, terminava nella mano destra del soldato...
concentrò il suo sguardo sul suo volto... gli occhi spenti, fissi su
qualcosa di indefinito, il sorriso perso nei meandri dei ricordi... senza pensare
troppo alle conseguenze gli corse incontro con un grido di gioia...
"Aki..."
Il ragazzo triste per la sua misera condizione si riscosse, alzò il volto
e l'unica cosa che potè fare fu spalancare le braccia ad accogliere quel
bellissimo fardello mentre un dolce sorriso gli rischiarava i lineamenti corrugati...
delle braccia a separarli... mani crudeli si aggrapparono alle fragili spalle
della fanciulla, strappandogliela dal cerchio protettivo in cui l'aveva racchiusa,
per gettarla a terra, la lama affilata della spada contro la gola candida, pronta
per essere immersa in quel delicato corpo di fanciulla.. gli si gettò
contro pronto a colpirlo, mentre un altro essere compariva al fianco della sua
amica, aiutandola ad alzarsi nel momento in cui si ritrovò schiacciato
contro l'alta colonna di pietra, il corpo del suo aguzzino premuto contro, un
fremito di disgusto a scuotergli le membra mentre una bocca voracce si scagliava
sulla sua, rammentandogli la posizione in quella maledetta gerarchia, come il
basso sibilo che uscì da quelle labbra quando, finalmente sazie e dopo
un ultimo morso alle sue martoriate, si scansarono decretando la loro sentezza...
"Sei il mio animaletto, prova a scordarlo o ad ignorarlo un'altra volta
e te la farei pagare molto cara"
Freddi occhi d'onice a scrutargli il volto, per poi soffermarsi sulla lieve
striscia purpurea che lo stava imbrattando e che, lui stesso aveva provocato..
vide il suo viso avvicinarsi di nuovo e si ritrasse spaventato, due mani salde
lo bloccarono dando il via ad una lingua curiosa di bere e sondare il suo sangue
sotto quell'ardente sguardo scuro...
Yohei corse incontro alla ragazza, maledicendo il suo buon cuore per averle
tolto la catena, se questa cosa fosse arrivata a determinate orecchie sarebbero
stati guai seri... chiuse gli occhi un istante e poi le si inginocchio accanto,
proprio nel momento in cui Mitsui fu assalito dal suo schiavo, intervenuto per
proteggere quell'affascinante testa calda.. eppure l'aveva avvertita di non
comportarsi avventatamente.. possibile che non lo stesse mai a senire? Sempre
così cocciuta e intrattabile... ed ecco che stava per cacciarsi in un
nuovo guaio, questa volta coinvolgendo anche lui... repentinamente le pose una
mano sulle labbra sussurrandole contro l'orecchio un 'stai zitta' a dir poco
furioso, guardò la scena che gli si prospettava davanti agli occhi senza
degnarla di un altro sguardo.
Il giovane amico di lei fu lasciato tremante contro la parete, il suo volto
terrorizzato e disgustato la diceva lunga su ciò che stava provando,
come l'odio che rivolse contro il suo compagno d'armi che si girò, un
ghigno soddisfatto sul viso, sostituito da una linea dura quando i suoi occhi
si restrinsero focalizzandosi sulla giovane donna tra le sue braccia...
"Mi dispiace"
Si interpose in quel gioco di sguardi prima che le cose degenerassero ancora
di più.
Hisashi lo guardò, un sopracciglio alzato, lievemente accigliato..
"Perchè non è incatenata?"
"Pensavo di averla domata.. ma credo di essermi sbagliato.. stavo facendo
una prova"
"Hn.. il capo non sarà cotento.."
"Non c'è bisogno di dirglielo"
Le sue precipitose parole lo fecero sogghignare..
"Ah no? - Scosse la testa in segno di diniego. - Mi devi un favore, ricordatelo"
"Non lo dimenticherò, sta tranquillo"
Strinse la presa contro la catena e attirò il giovane contro di sè
per strappargli un ultimo bacio, in sprezzo ai sentimenti dei due giovani prigionieri..
Mito sorrise sollevato quando li vide rimettersi in cammino, un sorriso che
si spense subito appena scorse lo sguardo dipserato e colpevole di Saya quando
le parole chiare e forti di Hisashi si propagarono per il corridoio, seguite
dalla sua risata sguagliata e dal volto intimorito del suo giocattolo..
"Mi è venuta voglia di divertirmi un pochino.. a te non dispiace
vero"
La strinse contro di se, cullandola leggermente, il suo bel volto nascosto nell'incavo
del suo collo, quando fu certo di essere solo, la prese in braccio e la riportò
in camera.. non era stata una bella idea farla uscire, la depose sul letto,
chiuse la porta a chiave per non essere disturbato e si fermò ad osservarla..
era così bella.. un piccolo angelo dai capelli fulvi rannicchiato su
lenzuola di seta celeste, gli si strinse il cuore alle lacrime che solcavano
quelle tenere gote, le si avvicinò con calma, si accomodò sul
letto e la presa tra le braccia, lasciandola sfogarsi finchè le dolci
spire di Morfeo non l'accolsero tra le sue braccia...
Eccitato, si sentiva scoppiare di desiderio,
si voltò a guardarlo... così grazioso con quell'espressione disperata,
si soffermò sulle sue labbra martoriate.. così caldo il suo sangue...
senza fermarsi a pensare strattonò con forza la catena, un suono soffocato
alle sue spalle, lo sentì incespicare e poi finirgli addosso... si girò
appena in tempo per ritrovarselo tra le braccia.. quel corpo perfetto contro
il suo.. poteva sentirne il cuore battere come un uccellino impazzito, irrigidirsi
quando lo strinse a sè con fermezza, premendogli contro tutto il suo
desiderio.. senza dargli il tempo di protestare lo trascinò con sè
in una stanza, la prima che gli capitò sott'occhio... non poteva aspettare
ancora, chiuse la porta e ve lo sbattè contro, ignorando la smorfia di
dolore che gli si disegnò sul viso, mentre scostava i lembi della camicia
di fine organza per torturargli i rosei capezzoli, li morse con brutalità
finchè non lo sentì urlare e sussultare per il dolore... adorava
quella voce roca, soprattutto il suono gutturale che emetteva quando entrava
in lui con furia.... Introdusse la mano curiosa tra i loro corpi, le carezze
si fermarono in prossimità dei calzoni, lì aprì e vi si
intrufolò dentro, strappandogli un gemito strozzato quando racchiuse
il suo membro in una stretta cattiva, iniziando a muovere la mono su e giù,
con forza, facendolo ansimare e tremare, schiacciandolo con il suo corpo, le
bocche fuse per soffocare tutte le sue proteste, gridare tutto il suo odio,
la sua disperazione... quegli spalancati occhi celesti, furiosi e liquidi per
il piacere di cui si stava impossessando... Si staccò bruscamente, privandosi
del sapore gustoso di quelle labbra, sorrise mentre il corpo sotto al suo, tremando,
si accasciava a terra stremato, dopo aver emesso un lungo gemito d'estasi; fece
un passo indietro, guardandolo con bramosia, la sua sete non ancora placata,
si portò le dita alla bocca, per saggiare il sapore maschio del suo essere...
belllissimo, spettinato e sudato, gli abiti scomposti e stazzonati, il sesso
in bella mostra tra le pieghe dei calzoni slacciati, il petto scosso dal respiro
accelerato, su cui piccoli lividi violacei si stavano formando andandosi ad
aggiungere ad altri più chiari... diede un'occhiata in giro e, il sorriso
che gli piegava le labbra, si allargò ancora di più, si mosse
per la sala chiudendo a chiave le varie porte d'entrata, gli si affiancò
di nuovo e gli si inginocchiò accanto, prendendogli il volto con due
dita, obbligandolo a sostenere il suo sguardo d'ossidiana...
"Spogliati"
Un moto di ribelione nel suo sguardo, subito soffocato da una minaccia insita
nella sua voce, nelle sue parole..
"Un giocattolo molto affascinante la tua amica... Mito mi deve un faovre..
- sguardo indifferente, freddo.. - potrei chiedergli di prestarmela.. non ti
piacerebbe vederla godere?"
Un sopracciglio alzato ad aspettare la sua risposta... senza proferir parola
si alzò in piedi, guardandolo fissò con disprezzo, iniziò
a spogliarsi, togliendosi uno dopo l'altro tutti gli indumenti, rimanendogli
davanti completamente nudo, in tutta la sua fierezza. Un sottile senso di ammirazione
serpeggiò nelle sue membra frementi, un sentimento di orgoglio benevolo
per quel giovane restio a spezzarsi... qualcosa si smosse nelle sue viscere,
torcendosi dolorosamente, qualcosa di sconosciuto che stava minando la sua anima..
il suo cuore, per un istante, i suoi occhi lo guardarono in modo diverso, come
in cerca di non so cosa, ma la passione e il desiderio bruciante di affondare
in lui fu più potente di tutto il resto; un sorrisetto sadico al pensiero
che comunque avrebbe vinto solo la sua volontà...
"Giù"
Il secco ordine risuonò per la vuota sala d'armi (volevo metterci delle
guardie a godersi la scena, ma poi ci ho ripensato, povero Aki sai che vergogna
dopo >///<), seguito da quelle lunghe gambe piegate al suo volere, dita
affusolate sorsero a sciogliere i lacci dei calzoni, scoprendo il membro pulsante...
gemette quando la bocca vellutata si chiuse sulla carne fremente, le mani affondate
nei suoi capelli, strette tra le morbide ciocche scure (i capelli gli stanno
giù, non ha trovato il gel, povero ciccio u.u), accompagnando il va e
vieni della testa, mentre veniva trasportato in un mondo d'estasi dai piaceri
indescrivibili... si sciolse con un grido in quell'antro caldo, trattenendogli
il volto contro il pube, quasi a soffocarlo con la sua irruenza... lo lasciò
andare, osservandolo accasciarsi a terra come una bella bambola rotta, una mano
sulla gola in cerca d'aria, gli occhi spiritati pieni di lacrime... si mosse
portandosi alle sue spalle e, con poche mosse, lo fece mettere carponi, una
mano stretta a circondargli di nuovo il suo sesso, riprese ad accarezzarlo,
questa volta con dolcezza, l'erezoine a giocare con la piccola apertura nascosta
tra i solchi sodi.. un movimento secco del bacino e sprofondò nell'anfratto
stretto e bollente, con un singolo, fluido movimento, strappandogli un lungo
singulto di dolore, per poi subito muoversi con forza, in una danza senza tempo,
in quel dolce canale, in cerca di un piacere sempre maggiore.... squassarlo,
piegarlo, lasciandolo stordito e tremante, sul freddo pavimento di pietra, in
lacrime.....
Una sensazione strana.. nuova... più lo guardava e più si sentiva
in colpa, come se.. come se avesse rotto qualcosa d'importante... senza neanche
accorgersene gli si inginocchiò accanto di nuovo, allungo una mano a
sfiorargli la fronte, scoprendo le acquamarine tristi dalle ciocche scure che
le ricoprivano.. lo vide ritrarsi spaventato ed intimorito.. esitò un
istante prima di stringerlo a sè con dolcezza, senza fargli alcun male...
lo lasciò solo per prendere un mantello da una delle armature che abbellivano
la sala, con il quale gli circondò le spalle tremanti, lo prese tra le
braccia e lo sollevò delicatamente, portandolo nella loro camera... lo
depose sul letto togliendogli il collare intorno al collo, vi passò sopra
un panno bagnato per refrigerare la pelle secca, mentre i suoi occhi lo seguivano
assonati ed impauriti in ogni movimento intrapreso, lo coprì gentilmente
con le lenzuala, osservandolo scivolare nelle spire di Morfeo... rimase lì,
fermo ed immobile, ad osservarlo con un'espressione di dolcezza negli occhi
scuri, mentre le dita distrattamente accarezzavano le setose ciocche corvine....
Un sorriso malizioso gli si disegnò sul
viso quando si accorse delle manovre del suo comandante, povero ragazzino impaurito..
si allontanò senza far rumore, dando ordini perchè nessuno entrasse
nella sala a disturbarli... non che Hisashi si sarebbe interrotto, ma gli avrebbe
dato fastidio essere osservato in certe situazioni... soprattutto lasciar esposto
ai cupidi sguardi il suo 'animaletto' .. ne era così geloso... un po'
come lui, con il suo amante.. non sopportava che lo si osservasse con troppa
insistenza.. come durante le udienze, quando faceva le veci del loro sopravo
insieme a Mito.. tutti quegli occhi puntati su di lui, alcuni più maliziosi
di altri... un piccolo urlo soffocato si intromise tra i suoi pensieri.. il
sorriso si allargò ancora di più, il capo ci stava dando dentro
a quanto pare.. mmm... da quant'è che non vedeva il suo koi? Quattro/cinque
ore? Sempre troppo per i suoi gusti.. con passo deciso si diresse verso lo studio
del suo ragazzo, pregando la sua buona stella affinchè non fosse troppo
indaffarato da negargli un po' di coccole...
Bussò alla massiccia porta di legno senza ricevere risposta, aprì
piano l'uscio e si fermò ad osservare l'ambiente; i suoi occhi si soffermarono
sul posteriore del suo ragazzo, chinò sul tavolo... gli si avvicinò
senza far rumore, abbracciandolo da dietro e premendogli contro la sua erezione
incipiente... lo sentì sussultare spaventato finchè, avvicinatosi
al suo orecchio, non iniziò a parlare..
"Che stai facendo di bello?"
Un sussurro contro il lobo tenero prima di racchiuderlo tra i denti in un lieve
morso.
"Mmm... - riconoscendolo gli si addossò contro con movenze feline
- stavo controllando delle stupide carte... ma credo sia ora di prendersi una
pausa"
"Bene.. - intrufolò una mano sotto la corta tunica senza maniche
che copriva il petto glabro, andandogli a stuzzicare un capezzolo - ti dispiace
se ce la prendiamo insieme"
"..ah.. n..no.. mm.."
Cercò di girarsi per poterlo guardare in viso, ma la ferrea stretta glielo
impedì, emise un flebbile mormorio di protesta, spezzato dal gemito che
gli sortì dalle labbra quando una mano abbronzata si inserì nei
suoi calzoni, toccandogli il sesso, mentre un vistoso rigonfiamento si strusciava
contro i suoi glutei coperti dalla stoffa leggera..
"..Shi.. ah... Shin'ichi.."
Le dita bronze smisero di torturarlo provocanto un suo gemito di protesta mentre
si spostavano per occuparsi dei suoi calzoni..
"Questi non ci servono a niente ora"
Con un secco gesto li tirò giù, abbassandosi lentamente per sfilarglieli
del tutto... la testa castana si mosse lungo la sua schiena fino a ritrovarsi
all'altezza dei globi scoperti, vi depose un bacio prima di risalire e riaddossargli
contro..
"Ahh.. Ma..Ma-chan.."
"Shhh! Fai piano tesoro, qualcuno potrebbe sentirci e venire a controllare"
"Mmm.."
Una mano corse di nuovo a torturare i capezzoli ancora coperti, mentre l'altra
si abbassava in mezzo ai loro corpi, per scoprire l'erezione ormai incipiente,
prese a strusciarsi di nuovo contro il suo ragazzo, finchè il suo membro
non si ritrovò a stuzzicare la piccola apertura nascosta; con la parte
superiore del corpo lo costrinse a piegarsi in avanti, Kyota allargò
leggermetne le gambe, concedendogli più spazio per sistemarsi, la testa
mora che si muoveva a scatti per la superfice lignea.. si distese su di lui,
le labbra incollate alla pelle serica della nuca, una mano a giocare col suo
sesso, l'altra corse a tappargli la bocca mentre, portando indietro il bacino
per prendere più potenza, lo penetrava in un unico movimento...
"MPPFFF!!!!"
Il grido di dolore si scontrò con il suo palmo, soffocandolo, mentre
iniziava a muoversi in lui senza dargli respiro o modo di adattarsi a quell'intrusione...
Si stava divertendo già da un po', dalle labbra del suo koi ora uscivano
gemiti soffocati di piacere, quando un rumore lo distrasse, facendogli interrompere
la tortura intrapresa sul collo candido di Nobu; alzò il votlo e si rispecchiò
negli occhi azzurri del loro re, che li osservava con espressione accigliata...
si fermò di botto, emettendo un basso mormorio di sopresa, tolse la mano
dalle labbra del suo ragazzo e si scostò, sfilandosi da lui, provocandogli
un gridolino di dolore e di protesta...
"Ah..mm.. Shin-chan.. perchè ti sei ferma..."
Le parole gli morirono in gola quando, sollevando il volto, vide Rukawa fermò
sulla soglia, che li guardava con malizia nelle iridi chiare.. si sentì
arrossire sino alla radice dei capelli mentre si sollevava cercando in qualche
modo di nascondere il suo stato discinto (ma esiste 'sta parola?), cosa per
altro impossibile da fare...
"Nobu... rivestiti e vieni con me, abbiamo del lavoro da sbrigare se non
ti ricordi"
"S..si.. mio.. si.signore"
"E tu - il blu cobalto dei suoi occhi si posò nelle iridi marroni
del suo capo delle guardie - non hai altro da fare? Oggi è in programma
un esercitazione, che ci fai qui?"
Senza dargli modo di rispondere si girò e fece per uscire, non prima
di aver dato una stoccata finale ai due amanti...
"Sbrigati, non ho tempo da perdere io..."
La porta si chiuse alle sue spalle, Nobu diede un bacio veloce al suo 'capitano'
prima di seguirlo..
"Continuiamo questa sera amore.."
***********************************************************************************
Finalmente sono riuscito a liberarmi di quello
scocciatore di Kyota... certo che è davvero zelante come primo ministro!!
Anche se a dire il vero... potrebbe anche evitare di farsi trovare in certi
atteggiamenti... proprio da lui poi!!
Questo travestimento è perfetto... quella pozione era perfetta.
Assomiglio in tutto e per tutto a lui... persino la voce, il colore degli occhi...
uttto... nessun particolare è diverso... e ormai... so bene quale sia
il suo comportamento, qui di non mi riesce affatto difficile imitarlo.
Io sarei scoppiato a ridere se avessi visto quei due in quella posizione...
magari non davanti a loro certo, ma... non avrei trattato così duramente
due persona che si amano...
Ma del resto lui cosa ne sa dell'amore?
Comunque ora non è il momento per stare a pensare.
Devo sbrigarmi, lui reterà fuori ancora per poco e di certo vorrà
delle spiegazioni convincenti al suo ritorno...
Da una parte è un bene anche lui abbia cominciato a le ricerche... per
fortuna ho ottenuto quelle informazioni sul vecchio Anzai prima di lui.
Adesso devo solo sbrigarmi e verificare che le notizie che mi ha dato Kyota
sono esatte.
Esco e prendo il mio cavallo... no, non posso... Passo accanto allo stallone
binaco che porta il nome di Mercurio, quello che nella mitologia era il più
veloce tra gli dei dell'Olimpo e gli accarezzo con una mano il muso.
Lui mi riconosce nonostante il mio aspetto e nitrisce come per salutarmi, per
dirmi che gli manco... o almeno lui manca a me, quindi sarebbe bello se fosse
anche il contrario....
"Tornerò presto vedrai... non temere..." guardo il mio caro
cavallo per un altro istante ancora e alla mente fluiscono tutti i ricordi di
un passaato che sembra ormai così lontano...
Ma non devo e non posso mettermi a ricordare i tempi che furono proprio ora...
anche se vorrei... vorrei con tutto il cuore poter rivivere quei giorni sereni...
ma so bene che il passato non torna e io... non credo che avrò mai un
futuro per poter vivere ancora giornate e anni come quelli...
Sello il primo cavallo nero che trovo e esco a tutta velocità.
Devo trovare una grotta nei pressi del fiume, una grotta di quelle che ci divertivamo
a perlustare da bambini... Anzai dovrebbe essere tenuto prigioniro lì..
non credo ci siano guardie, lui non vuole che nessuno parli con lui, e da quello
che so è visitato di tqanto in tanto da un servitore sordo che gli porta
anche da mangiare... ma sinceramente ho paura delle condizioni in cui posso
trovarlo...
Cavalco senza preoccuparmi di niente, voglio
solo arrivare il più in fretta possibile... Devo tornare anche da Hanamichi
se ci riesco...
Perlustro tutta la zona circostante il tratto di fiume che Kyota mi ha indicato
e alla fine, coperta dalla fitta boscaglia, trovo un'apertura, l'ingresso ad
una grotta...
E' tutto troppo buio e quindi ricorro al mio potere per accendere una torcia
che sembra essere messa apposta per i visitatori all'entrata... MIguardo attorno
con circospezione, potrei incontrare chiunque e quindi devo stare attento al
mio modo di parlare e alle parole che pronuncio.
Prima di addentrarmi ancora di più, scorgo un piccolo bivio e seguo la
stradina sulla sinistra che sembra quella più battuta e dopo poco...
Di fronte a me trovoi una priigione ricavata dalla roccia, con sbarre di metallo
conficcate nel terreno e nell'arco del soffitto... ricorda spaventosamente le
celle del castello...
E poi... rtra sacchi di provviste e due giare di acua.. eccolo... il mio vecchio
insegnato... il consigleire di mio padre...
L'anziano si avvede solo ora dellamia presenza e mi guarda con un sorriso bonario,
uno di quelkli che non vedevo da talmente tanto tempo che mi sento mancare il
fiato per lacontentezza... E' molto più magro dicome me lo ricordo, ma
il viso è per fortuna ancora tondo e rosa come una volta...
"Oh oh oh.... e così sei venutoa trovarmi Kaede..."
"Volevo vedere se eri ancora vivo vecchio."
"E non potevi fartelo dire da quel brav'uomo che mi prota le provviste
una volta al mese?"
Già.... probabilmente lui si fa dare notizie da quell'uomo...
"Lui si è svegliato... Devi confermarmi delle notizie..."
"Oh oh oh.... se fossi davvero lui mi avresti già frustato..."
Il sangue mi si gela nella vene... come è possibile che lui se ne sia
accorto... Ci ha visti crescere... ha visto tutto quello che è successo...
"Credi che se ne accorgano anche gli altri?"
"No, forse solo suo padre... devi stare attento a non incortrarlo..."
"Da quello che so vive lontano dal castello... ma aci sono alcune cose
che nemmeno a me è dato sapere..."
"Hiroaki?"
Hiro... come glielo dico adesso?? C'è anche questo problema.. quella
pozione dura un solo mese e se ionon riuscissi a distruggerlo in tempo...
"Hiroaki... lui è morto... o almeno così credono tutti..."
"...Cosa??"
"Sì.. lui... ha tentato di ribellarsi e... e... Rukawa... lo ha
torturato... sono riuscito a guarire le sue ferite e ho preparato uan pozione
che lo mostri agli occhi di tutti morto... solo io e il prescelto possiamo salvarlo..."
"Il prescelto?? allora lo avete trovato?? Mitsui era così preoccupato
per quella missione che..."
"Acolta... Mitsui... non è più lo stesso... Adesso... è
uno dei suoi più fedeli servitori..."
Vedo Anzai impallidire e con la mano apro la serratura della cella e mi sieo
al suo fianco per fargli forza, magari anche con la mia sola presenza... Mitsui
era il suo pupillo...
"Capisco... è stata una suaa scelta?"
"Oh no!! Sai che non lo avrebebe mai fatto! Gli ha fatto un incantesimo
per far prevalere la sua parte negativa... "
Chiude gli occhie e tira un soispiro di sollievo, sa davvero Hisashi lko avesse
seguitro di sua volontà, per il nostro vecchio maestro sarebbe stato
un duro, durissimo colpo...
"Dimmi del prescelto..."
"E' un ragazzo.... si chiama Hanamichi Sakuragi... ha capelli rossi come
il fuoco e occhi nocciola... Il suo potere è immenso, solo che ancora
non si è risvegliato... e lui si diverte a torurarlo..."
La mia voce diventa improvvisamente dura e quasi sibilante... dovrà pagarmela
cara per tutto quello che ha fatto a lui, ai miei amici e anche a me stesso!
"Tu devi agire..."
"Sì lo so... Koshino mi ha detto del corpo..."
"Sì, è ancora intatto..."
"Ma... a cosa serve?"
"E' sempre stata un'idea di suo padre... credeva che un giorno o l'altro
gli sarebbe potuto servire..."
"Ma.... cosa devo fare?"
Assumo la freddezza che era una delle mie doti principali e ascolto con attenzione
il mio ex-maestro per scoprire il modo migliore per agire.
"Tu lo stai ancora limitando... la tua sola presenza serve da sigillo...
ma se potesse impossessarsi dell'energia del prescelto allora sarebbe tutto
perduto..."
"Questo lo so..."
"Allora cerca di risvegliare il potere del prescelto e con lui combattilo...
rimani nell'ombra, fagli credere che il tuo potere non è abbastanza forte
da contrastarlo, lascia che suo padre agisca come meglio crede... lavora nell'ombra,
e poi quando lui sarà tranquillo... sarà sicuro di aver tutto
in mano.. allora agisci, esci allo scoperto e schiaccialo come si fa con un
insetto!"
Guardo con un sopracciglio sollevato Anzai... non è da lui parlare così..
ma del resto la prigionia non è certo la più consona delle condizioni...
è ovvio che abbia reso più cattivo anche un bonaccione come lui...
"Oh oh oh... lo so cosa stai pensando... ti conosco fin troppo bene!!"
"Già... credo sia così..."
"Adesso va... devi andare dal prescelto... ricorda cosa devi fare..."
"Sì, certo lo so... sei sicuro che posso lasciarti?"
"Ma certo, oh oh oh!"
La sua risata mi da almeno un po' di serenità... so che è vivo
e sta bene... adesso devo solo fare quello che mi ha detto...
Mi alzo e esco dalla cella seraandola di nuovo faccio due passi ma mi volto
e lo guardo.
"Ce la faremo..."
"Sì, lo so....Adesso va'..."
Mi sorride e io non faccio altro che riprendere la torcia che avevo poggiato
prima e uscire da qui e dalla grotta... devo, tornare in fretta da Hanamichi...
Sono riuscito a tornare a palazzo senza che nessuno
mi scorgesse, senza che anche una sola persona potesse vddermi.. devo ritenermi
fortunato... o almeno credo...
Comincio a caminare come se fossi lui lungo questi corridoi che mi porteranno
alla stanza di Hanamichi, ma poi mi fermo e penso che forrùse prima dovrei
riuscire a fare un'altra cosa...
Cambio bruscamente direzione e mi dirigo nell'ala del palazzo riservata ai comandanti
e ai consiglieri.
Mi femro di fronte ad una porta e sento che dietro di essa ci sono due persone..
Una dorme, mentre l'altra è sveglia... vigile come sempre.
Entro senza nemmeno bussare e mi ritrovo davanti Mitsui che scatta sull'attenti
credendo di trovarsi daventi il suo signore.
Mi guardo attorno e capisco che Hisashi era seduto su di una poltrona, accanto
alal finestra... credo che stesse pensando... e poi...
Il paravento semi chiuso mi permette di vedere la persona distesa nel letto,
un ragazzo profondamenteaddormentato... e adesso ricordo il suo nome... Akira
Sendo... l'ho visto nella mente di Hanamichi... è il suo migliore amico...
e ricordo anche che lui ne ha fatto dono ad Hisashi... mentre ha dato la gemella
di Hanamichi a MIto... dovrò parlare anche con lui prima o poi...
Hisashi segue il mio sguardo e vede cosa i miei occhi fissano tanto intensamente,
si sposta e apre comletamente il paravento.
"Perdonatemi signore... non vi aspettavo..."
"Guardami Hisashi...."
Lui si volta a guardami e c'è stupore nel suo sguardo.. credo di aver
usato un tono di voce che non si addice molto a un sadico, perfido bastardo
come lui...
"Agli ordini signore..."
Chiudo gli occhi un istante e lascio fluire il mio potere verso le mani... so
che questo lo farà tornare di corsa, ma... non saprà mai cosa
ho fatto.. e soprattutto a chi...
Riapro gli occhi e le mani mi brillano di una intensa luce blu... le appoggio
sul petto di Hisashi e lui non sa che fare... non sa come muoversi., è
troppo impaurito e anche sorpreso per reagire...
"...Arikan samiesh ethàn... svegliati.... torna da noi Hisashi....."
Lui chiude gli occhi ed è come se il suo mondo si annullasse... sento
che prova paura... ma anche calma e tranquillità... adesso si trova in
un posto buio, un posto in cui lui nn sa chi è... nonsa qual'è
il suo passato e non conosce il suo io presente...
"... arithien amulhin rueksh...."
Una luce lontana... come un bagliore... il sole che sta per sorgere... e nel
suo cuore... un sentimento... uqalcosa che il precedente incantesimo ha cercato
di rovinare e distruggere facendolo agire in maniera orribile... qualcosa che
doveva essere uccisa non appena nata...
"... vieni Hisa.... ricordati tutto... e....Akira ti sta aspettando...
lo senti?"
Posso leggere chiaramente una piccola scintilla di serenità che prima
non c'era... forse non dovrei usare il sentiemnto che Hisashi comincia a provare
per quel ragazzo per 'svegliarlo', anche perché non se lui potrà
mai ricambiarlo, ma... devo usare tutto quello che ho in mano per farlo tornare
quello di sempre...
Hisashi apre lentamente gli occhi e finalmente vedo quella luce che era come
spenta, quella che lo ha sempre caratterizzato.
"Ben tornato Hisa...."
"Ma..."
"Sh... ti sembra che se fossi lui ti avrei liberato da quellpincantesimo?
"..... No, ma... io credevo che tu fossi morto e poi... sembri lui..."
"Ho creato una pozione per cambiare il mio aspetto e la mia voce... e no,
purtroppo per tenon sono morto...."
"Ehehehe meglio così...."
"Adesso però io devo andare..."
"E lui? Come farai con lui??"
"Tu non preoccupare... ci penso io... tu continua acomportarti come sempre..."
"Ma... tu non sai quello che ho fatto... delle cose orribili..."
Il suo sguardo diventa così triste che mi si stringe il cuore, ma adesso
non abbiamo tempo.. adesso dobbiamo essere lucidi e freddi, almeno fino a quando
non avremo trovato una soluzione... almeno fino a quando lui non sarà
morto....
"Hisa.... ritrova la tua freddezza.... mi servi adesso più che mai..."
"Sì... certo...."
"Bene.... allora... mi fido da te.... adesso.... vorrei andare dal prescelto
ma ormai.. lui sta per tornare lo so...."
".... cosa posso fare per te?"
"Solo far finta di niente..... e vegliare sul prescelto quando io non posso....."
"Bene... allora lo farò.... Ah.... sai... hai saputo di Hiro vero?"
Il suo sguardo si rattrista ancora di più ma io faccio un legero sorriso.
"Starà bene.... non ti preoccupare..... "
"Ma..."
"Sh... non posso dirti altro.... fidati di me, ok?"
"L'ho sempre fatto..."
"Lo so..."
Ci guardiamo un'ultima volta, con uno sguardo d'intesa e poi esco da questa
stanza per tornare al mio posto.
La nostra battagòlia per la libertà è finalmente cominciata.
*************************************************************************
Continua............