Questa è la mi prima ficci in assoluto!C’ho messo più di un anno per decidere di inviarla xchè non mi convinceva per niente ^_^”””…spero che non sia poi così male, mi raccomando siate clementi.

L’ho scritta in un momento di tristezza [Si nota -.- NdTutti] quindi se siete un po’ depressi evitate di leggerla ^___-.Aspetto i commenti [Speriamo che siano buoni! ^^’’’ NdTameki Speriamo che ti distruggando dopo quello che mi hai fatto fare >.< NdGoku].

Dedicata al mio Sole ^.^.

 


Legami

di Tameki


 

Acqua. Odio l'acqua. Koryu della corrente, quante volte mi sono sentito chiamare così?

Pioggia. Odio la pioggia. Odio il suo ticchettio monotono. Odio il suo odore. Odio la luce grigia e fredda che s'insinua dalla mia finestra.

Eppure non riesco a smettere di osservarla,

seduto qui, sul mio letto e il solo sentimento che abita il mio animo è l'Odio.Anche la presenza di Goku mi ha dato fastidio, oggi più che mai, l'ho trattato male...credo sia uscito di corsa, mi è sembrato di sentire i suoi passi affrettati e la porta che sbatteva.

In realtà non mi importa, mi interessa solo una cosa…che la pioggia smetta.

 

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Acqua. L'acqua d’l fiume scorre vorticosa davanti al mio viso. Mi ricorda lui. Pioggia. Pioggia che bagna il mio viso, scorre dai miei capelli e inzuppa i miei vestiti.

Ma c'è qualcos'altro, i miei occhi non vedono bene, cos'è quest’ nebbiolina?Alzo una mano come per scostarla, i miei occhi...i miei occhi sono pieni di lacrime.

Perchè ?Cos'ho fatto di sbagliato questa volta?Non sono la stupida scimmia che tutti dicono, anch'io provo dei sentimenti, la mia maschera d'allegri’ in realtà cela solo dolore.

Sanzo.Il mio sole s'è spento…Piove.

All'improvvIso lo sento, non ha fatto rumore ma la sua anima, così simile alla mia mi chiama. Homura.

Mi volto, gli occhi sgranati dallo stupore. Che ci fa qui Homura?La mia mente non reagisce più, i suoi occhi, i suoi occhi di dio della guerra solitamente duri e freddi mi guardano con una tenerezza e una compassione infinita.

Odio la compassione, ma la tenerezza dei suoi occhi mi fa dimenticare tutto il resto.

No!Aspetta!Lui è un nemico, che cosa fa qui?E' forse venuto a deridermi?Ad attaccarmi ora che sono così debole? “Lasciami in pace!Oggi non è giornata!”. Lui mi attacca lo stesso.

Mi reggo a malapena sulle gambe, il mondo gira, non riesco neanche a portare a segno un colpo. Lui sì, e il mio sguardo si offusca.

E i miei occhi più non vedono.

 

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Hakkai è di fronte a me,lui mi capisce. Il suo sguardo è comprensivo, le sue parole pacate, finalmente sono libero dalla schiavitù della pioggia.

Ha ragione, devo reagire, Goku è sparito, c'è pericolo che Homura attacchi e io sono qui che mi sprofondo nei ricordi.

La mia anima lotta con la pioggia, va via!Lui è in pericolo. Lui. L'unica c’sa che ancora mi lega a questo mondo. Ma la lotta è vana.

Hakkai mi lascia, loro andranno a cercare Goku...e io?E io che farò?

Sento la porta sbattere come poco prima, le voci di Gojyo e Hakkai che si consultano sulla direzione da prendere...e io che farò?

Maestro..io che farò?

 

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Apro piano piano gli occhi, la testa mi gira, le orecchie ronzano, dove sono?Una stanza, un salone, che posto è questo?

Ho le braccia legate a catene, provo a muovermi con cautela ma un dolore intenso alla spalla per la quale mi ha sollevato Homura mi paralizza.

Luce. Luce colorata entra dalle finestre a rosone,mi sorprendo ad osservarne i colori cangianti fino a farmi dolere gli occhi, è davvero bella, mi ricorda la luce che entrava nella caverna nella quale ero sigillato finchè Sanzo non è venuto a prendermi.

Sanzo. Sanzo mi ha scacciato il malo modo da camera sua, quando?Non ricordo, ma il dolore brucia ancora come le lacrime che premono per uscire. Sanzo. Abbasso la testa, non posso sopportare quella luce che mi ricorda la mia luce, il mio sole: Sanzo.

All'improvviso ancora quella sensazione, ma questa volta non è minacciosa, alzo piano piano lo sguardo. Homura.

 

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Eccolo lì, la creatura eretica che nessuno voleva, la creatura che è stata sigillata là dove era nata: nella madre terra. Son Goku.

Non credo che abbia ancora avvertito la mia presenza, è così debole, così indifeso. La testa china come per nascondersi da qualcosa, i bei capelli castani che luccicano sotto la luce del rosone, anche legato in quel modo sento il mio cuore sobbalzare quando lui alza lo sguardo su di me: occhi dorati, occhi di eretico, una forma di vita non voluta, rigettata da tutti.

Storco il viso in una smorfia amara. Goku sono io e lui è me, che cosa saresti diventato se non fossi stato sigillato  mio fragile ed indifeso Goku?I tuoi occhi dorati mi fissano spaventati, i tuoi occhi da cucciolo indifeso, non ho protezione dai tuoi occhi mio piccolo demone.

Mi avvicino,il rumore delle mie catene si mischia con quello delle tue mentre cerchi di liberarti. Ti prego, resta fermo ancora un poco, lascia che io possa ammirarti ancora.

So che non capisci quando ti parlo di Nataku, di Konzen, di quando sei stato sigillato, il tuo viso esprime dubbio e timore, ma i tuoi occhi sono incantevolmente ribelli e io sono loro prigioniero.

Lascia solo che li possa ammirare da più vicino. Il mio viso è a un palmo dal tuo, sento il tuo respiro debole e affrettato come quello di un animale in gabbia. Alzo le mie braccia e poso le mie mani sulle tue braccia seminude, sento i tuoi muscoli fremere, sei così giovane eppure così vecchio, lentamente ti accarezzo, vorrei non averti fatto così male prima, tu soffrivi già.

Strattoni le catene ma una smorfia di dolore compare sul tuo viso, la spalla deve dolerti ancora. La massaggio piano e con un colpo secco la sistemo. Un grido soffocato.

Non volevo farti male. Per calmare il tuo dolore massaggio la tua schiena e bacio lievemente il tuo collo, il tuo debole no non è abbastanza per fermarmi ora che ho assaggiato la tua pelle dorata.

Tiri più forte sulle catene ma sei troppo debole e le catene che ti trattengono non sono solo fisiche, tu soffri per Sanzo.

 

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Mi alzo dal letto e vado verso la finestra, imperturbabile la pioggia cade, niente sembra fermarla. Mi volto scocciato e osservo al camera mentre ascolto la casa silenziosa.

Il tavolino è buttato per terra, la candela è spenta. Colgo uno strano bagliore metallico, la stanza è in penombra ma quel qualcosa riesce comunque a catturare la poca luce che c'è, nonostante tutto mi

incuriosisco e mi avvicino. Pesche. Pesche sciroppate. All'improvviso il tuo viso si fa strada nella mia memoria: il tuo viso sorridente e preoccupato mentre posi questa scatola di pesche sul tavolo.

Ti sei preoccupato per me, pensavi fossi malato e sì, lo ero, ero malato nell'anima. Nessuno si era mai preoccupato così per me, solo il mio venerabile Maestro. Le pesche sciroppate mi ricordano la tu pelle ambrata,il tuo  sorriso disarmante, la tua voce gentile.

Che stupido, penso. L'immagine di Goku mi perseguita, come un pazzo mi lancio fuori, incurante della pioggia.

 

 

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Devo essere svenuto. Homura se ne è andato, ripenso al suo bacio, un soffio appena, sul mio collo e un brivido mi percorre la schiena. Il suo profumo mi ricorda qualcosa e anche i suoi occhi mi sono familiari. Qualcosa dentro di me si agita, qualcosa di lontano, come una voce che mi parla di un luogo bellissimo dove c’era sempre il sole, dove la persone avevano espressioni dolci e serene, un posto che, nella mi anima, sento di odiare con tutto me stesso. La figura di un ragazzo di spalle, l’immagine di una processione, ricordi confusi di una vita ancora più confusa si agitano dentro di me.”No!”alzo gli occhi angosciato e davanti a me c’è ancora lui che mi osserva in silenzio, mi sorride dolcemente, deve aver notato la mia angoscia. Chi sei tu che conosci in questo modo la mia anima?

La tua voce persuasiva mi rimanda ad epoche lontane e sigillate dentro di me.Di cosa mi stai parlando?Quasi cedo quando mi dici di stare dalla tua parte, i tuoi occhi magnetici non abbandonano i miei, sento la testa che gira ancora…desidero sono tutto me stesso che tu mi baci. Baciami.

 

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Son Goku, riuscirò mai a liberare la mia anima dalla tua immagine?Mentre mi fissi con occhi grandi per il terrore mi accorgo che c'è qualcosa dentro di me. Qualcosa di caldo. Io, il principe dio della guerra, sono innamorato di te Son Goku.Ma nello stesso istante in cui capisco questo e le lacrime cominciano a rigare le mie guance mi rendo conto che non potrò mai averti, per quanto simili io non potrò mai essere il tuo sole, tu hai già un sole, un sole che brucia così tanto da scottare, un sole che mi impedisce di arrivare a te, un sole di nome Konzen. Non posso tenerti con me, per quanto lo desideri con tutto me stesso, tu non mi appartieni, tu appartieni ad un altro, se

anche se ti strappassi a lui tu non mi apparterresti mai. Guardo il tuo viso, i capelli sono scarmigliati e ricadono a ciocche bagnate di sudore e pioggia sul tuo viso, le tue guance sono rosse come le pesche in primavera, i tuoi occhi dorati come il sole a cui appartieni sono vecchi come il mondo, sono occhi che mi parlano della tua anima e del tuo amore,un amore per me ormai irraggiungibile, perchè io sono il dio della guerra, il dio che porta morte e distruzione, non sarò mai il sole. Ti prendo il mento tra le dita e delicatamente lo sollevo, non opponi resistenza come se fino ad adesso non avessi aspettato altro, i tuoi occhi mi chiamano, la tua bocca mi chiama, il tuo respiro è irregolare e affannato, mentre le lacrime scorrono sul mio volto ti bacio. Dolcemente passo le mani tra i tuoi capelli e poi sulla schiena stanca, sulle braccia e stringo le mie mani alle tue mentre il bacio diventa più profondo, il tuo sapore si mischia al sapore delle lacrime. Non avrei mai dovuto portarti qui Son Goku questo non farà che farci soffrire entrambi. Lentamente apro le tue catene.

 

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Mi sta baciando.Le sue labbra che prima tanto desideravo sono appoggiate sulle mie, eppure, nello stesso istante in cui si sfioravano io ho sentito una scossa.”No,non voglio!” ma le parole non mi escono e il corpo non si muove. Poi qualcosa di abbagliante mentre le mani di Homura mi sfiorano appena:luce. Una luce dorata. Il sole forse?No, sono capelli, lunghissimi capelli dorati, ho quasi paura di scottarmi mentre allungo la mano per toccarli. Un viso, un viso che mi sembra di ricordare, occhi viola. Poi una voce “Diventerai il sole di questo moccioso Konzen”.Il viso di Sanzo si sovrappone a quello appena visto. Sanzo. Sanzo. Sanzo.Scioccato apro gli occhi, sento le mani libere, afferro per le spalle Homura e lo allontano brutalmente. Sento ancora il suo sapore, mischiato al sapore delle lacrime.

Ma ora non lo desidero più, Homura torna ad essere il mio nemico. Nessuno potrà mai allontanarmi dal mio sole.

 

 

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Corro. Corro sotto la pioggia, sono bagnato fradicio ma non mi importa, la mia veste è inzaccherata di fango, ma ho una sola immagine in testa ed è questa che mi sprona ad avanzare, ho paura che sia in pericolo. Sento delle voci, rumori di combattimento, devono essere Gojyo e Hakkai, rallento, ho il fiato corto maledette sigarette!Poi una voce familiare...Homura.Avanzo lentamente, tenendo a portata di mano la mia pistola, arrivo in una radura, i miei compagni stanno combattendo contro Shien e Zenon e di fronte a me ho Homura, sembra così diverso dal solito, quasi avesse chiuso ad ogni sentimento il suo cuore. Punto la pistola e lascio partire un colpo, logico che non gli faccia niente ma io non tollero il suo sguardo.

Dov'è?Dov'è?Dov'è?Per quanto mi sforzi non riesco a vedere Goku, poi Homura me lo indica. E' appollaiato su un ramo giusto dietro di me, sento il cuore più leggero anche se noto dei lividi sui suoi polsi. Ma non voglio che noti tutto questo, non davanti agli altri. Gli volto le spalle mentre ascolto Homura che cerca di provocarmi, sembra più spietato e letale del solito.

Poi come se niente fosse decide di andarsene, non capisco il perchè e la situazione mi sembra assurda. Mi volto e incrocio lo sguardo di Goku.Scendi dall'albero tenera scimmia, lascia che passi la mia mano tra i tuoi capelli.

 

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Ecco Sanzo, sapevo che sarebbe venuto, anche se in cuor mio speravo che non venisse, forse così Goku avrebbe potuto odiarlo almeno un po' questo sole inzaccherato da testa a piedi. Io ti odio Konzen...io ti invidio Konzen.Hai trovato un motivo per restartene qui sulla terra e abbandonare quel misero mondo celeste dal quale provieni. E quel motivo è appollaiato dietro di te su un ramo e ti guarda con occhi teneri e con tanto affetto. All'improvviso mi sento vuoto, all'improvviso ogni forza mi abbandona, se neanche con un bacio sono riuscito ad offuscare il tuo sole Son Goku allora è meglio che io impari ad odiarti e a considerati un nemico. All'improvviso ho solo voglia di andarmene. Me ne vado. Vorrei parlarti ancora Son Goku.Ma quanto ci rivedremo la prossima volta non ci saranno più baci tra noi, sarai il mio nemico e ti userò anche a costo di farti soffrire.

 

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Sanzo. Sanzo.La mia mente sembra non conoscere altre parole. Sanzo ascoltami. Sanzo perdonami. Non abbandonarmi ancora in una caverna in cui non riesco a vedere il sole. Mi chiami. Come'è la tua voce?Non riesco a capirlo e così ho timore quando scendo dall'albero e non oso guardare i tuoi profondi occhi viola -gli occhi della visione- con i quali mi stai guardando.

Non toccarmi. Non guardarmi. Il bacio e le carezze di Homura bruciano ancora su di me, non sono degno di guardarti. Vorrei sparire dalla vista di quegli occhi indagatori.

 

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Ehi, stupida scimmia guardami!Non abbassare lo sguardo, lascia che mi specchi ancora nei tuoi dolci occhi. All'improvviso la tua voce.

 

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"Sanzo, scusa!Non volevo farti arrabbiare.." e poi...quante cose vorrei aggiungere, ma sento le tue dita che sollevano il mio viso e accarezzano le mie guance, guardo nei tuoi occhi e capisco che sono stato perdonato, anzi, capisco che non ho nessuna colpa da espiare. Piango, ma questa volta dalla gioia.

 

 

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Piccolo demone allegro. I tuoi occhi raccontano cose che la tua bocca non vuole rivelare, non importa cosa sia successo, non importa cosa ci sia nella tua anima che si agita in quel modo, ma ti prego, torna a sorridere.

Senza volerlo passo le mie dita tra i suoi capelli e poi giù sulle sue spalle, cingo i suoi fianchi e lo attiro a me, lui sorride proprio mentre il primo sole dopo la pioggia illumina il suo volto "Ero di cattivo umore per la pioggia scimmia, ora non devi preoccuparti" e mentre finalmente anche i suoi occhi tornano a brillare bacio quel sorriso radioso come il sole.