Note: Come al solito mi ricordo le cose all'ultimo momento -.-

Dediche: Ad Hana e Ru nel loro bellissimo giorno^__^

 

Le cinque regole

di Seimei


/Vampiro, dentifricio, acqua nel deserto, coppa di frutta, saxofono. Vampiro, dentifricio, acqua nel deserto, coppa di frutta, saxofono.../

Ripeto queste parole come un mantra nella mia testa, mentre cammino per le strade buie di Kanagawa.

Stasera io e la volpe abbiamo la casa tutta per noi, e l'obiettivo è quello di darci alla pazza gioia.
Fino a poche ore fa non ero agitato, stavo davvero bene.
Mi sentivo rilassato e pronto ad affrontare l'unica cosa che, in quattro mesi d'amore, non abbiamo ancora fatto.

Sesso.
Stasera faremo sesso.
E' l'occasione ideale, l'atmosfera sarà quella giusta, nessuna paura che qualcuno possa sorprenderci perchè la casa sarà vuota per due giorni.
Il programma è di trovarci alle nove, cenare e guardare un film dell'orrore, di quelli che lo spaventano da morire.
Un'ottima scusa per stringersi a me, e poi spingersi più in là...

E' un piano perfetto, senza intoppi, nè intralci.
La nostra prima volta, dolce, magnifica, indimenticabile.

Eppure ora sono terrorizzato.
E agitatissimo, oserei dire.
Il Tensai senza macchia nè paura è in ansia da prestazione.

E tutto a causa di una maledetta videocassetta di mio fratello in cui è registrato un programma americano che vediamo via satellite.

Nel telefilm una ragazza chiedeva al migliore amico del suo ragazzo come fare un pompino degno di tale nome.
E lui le dava cinque regole.

1) Vampiro: non bisogna usare i denti, se non per accarezzare. E' la lingua che lavora insieme alle labbra. Succhia e non mordere mai.

2) Dentifricio: Devi usare le mani insieme alla bocca, ma non devi strizzare l'asta del tuo compagno. Limitati ad un massaggio lieve.

3) Acqua nel deserto: senz'acqua non cresce nulla. Ricordati che per una perfetta erezione la tua bocca deve avere una buona dose di saliva, che è eccitante veder colare lungo l'asta fino alle natiche.

4) Coppa di frutta: Non c'è solo la banana, ma anche le ciliegie. Tocca e succhia anche le rotondità del tuo compagno, e vedrai che otterrai un risultato migliore.

5) Saxofono: quando lui inizia ad accelerare la melodia dei suoi gemiti, tu segui il suo ritmo, e quando urla che sta per venire non staccare la bocca, ma pompa con più forza e il suo orgasmo sarà più devastante.


Ecco.
Devo seguire queste regole per fargli un pompino decente o sono tutte cazzate? Devo seguire il mio istinto o ricordarmi questo schema???

AAAAARGH, che palleeeee!!!!
"Vampiro, dentifricio, acqua nel deserto, coppa di frutta, saxofono" urlo al cielo, mentre aumento il passo, fino a trovarmi di fronte alla tana della volpe.

Rukawa mi sta aspettando appostato alla finestra, ed esce di corsa correndomi incontro.

Nel momento in cui lo vedo tutte le mie paure scemano.
E' tanto bello da levare il fiato.

Indossa il maglione blu che gli ho regalato e un paio di normalissimi pantaloni scuri, ma è lo stesso una visione.

Mi salta in braccio e mi bacia nel bel mezzo del giardino, e io non posso fare altro che ricambiare quel bacio con identica passione, anche se quelle dannate cinque regole mi stanno ancora vorticando per la testa.

Entriamo e mi fa accomodare a tavola.
Ha cucinato lui, e devo ammettere che è stato bravo.
Quasi a livello del Tensai.

Nonostante la bontà indiscussa del cibo mangiamo davvero poco, e ci fiondiamo sul divano.

Kaede inserisce la cassetta nel videoregistratore e fa partire il film.

Si accoccola accanto a me sul divano letto aperto per l'occasione, insinuandosi sotto il mio braccio e appoggiando la testa sul mio petto.

Il film non è ancora iniziato e ci stiamo già baciando.

Allungo una mano verso il telecomando e spengo la tv.

Lui afferra quello dello stereo e fa partire una musica conturbante, quasi afrodisiaca.

Ora sono sopra di lui, e la mia lingua fa scintille nella sua bocca.

Muovo le mie mani fredde sul suo ventre bollente e lui si inarca verso di me, gemendo.

Lo spoglio lentamente, millimetro per millimetro, succhiando ogni lembo di pelle scoperta, fino a che non levo di mezzo quell'inutile ingombro di stoffa.

Scendo con la lingua e le mani lungo il suo petto, assaggiando i capezzoli, annusando la sua pelle, inebriandomi del suo odore e del suo sapore.

Raggiungo i pantaloni, e li levo piano, mangiando le sue cosce, leccando il cavo popliteo, succhiando i polpacci, fino a che i calzoni non cadono abbandonati sul pavimento.

Ne approfitto un momento per spogliarmi, e ora siamo nudi uno sull'altro, solo la stoffa sottile dei boxer a separare le nostre eccitazioni.

Mi muovo su di lui con foga, ritornando alla sua bocca.
Le nostre virilità chiedono di essere liberate, ma non è ancora il momento, voglio assaporare tutto attimo per attimo, e in casi come questi è la calma a farla da padrona.

Il mio koibito segue i miei movimenti con tutto il corpo, cercando disperato il contatto, e io lo soddisfo, premendo con forza i miei fianchi contro i suoi, facendolo urlare.

Ripercorro di nuovo il suo petto muscoloso e il suo ventre, mentre le mie dita lo liberano dai boxer, lasciandomi di fronte alla sua eccitazione tesissima, che si presenta sull'attenti, pronta ad essere succhiata.

Bacio il suo ventre, e poi l'interno coscia, succhiando con avidità, mentre lui geme di frustrazione.
Vorrebbe che glielo toccassi, ma non è ancora il momento.

Tengo bloccate le sue mani in modo che non si possa toccare, e inizio a baciare il suo inguine con perizia millimetrica, mentre i suoi fianchi si inarcano sempre di più verso la mia bocca, che ancora non vuol dargli soddisfazione.

Un mio dito sfiora la sua asta tesa e lo sento letteralmente fremere sotto di me, scosso da una potente scarica di brividi.

Arrivo sulla sua punta e lecco appena il meato urinario, per poi passare alla cappella scoperta, e l'asta, seguendo le vene e i vasi ingrossati.

E' duro il mio amore.
Così duro che fa male a guardarlo.

E così lo prendo in bocca.

Vampiro.
Succhio avido, lasciando che la lingua e le labbra percorrano la loro strada, mangio e assaggio, pompando con quanta forza possiedo.

Dentifricio.
Le mie mani si uniscono alla mia bocca, e mentre la lingua accarezza la cappella, le dita giocano con l'asta. I suoi urli toccano il soffitto e rimbalzano nelle mie orecchie, facendomi eccitare sempre di più.

Acqua nel deserto.
Sento la mia saliva colare lungo il suo membro, e l'accompagno con le dita fino alla sua fessura, che penetro piano, strappandogli un grido di puro piacere.

Coppa di frutta
Abbandono per un attimo l'asta, e succhio i suoi testicoli, mangiandoli e leccandoli, per poi passare alla sua fessura, di cui assaggio per un attimo i bordi rugosi, per poi tornare a pompare quel membro teso e pulsante.

Saxofono.
Le sue urla aumentano, e con esse le mie pompate, che si fanno più veloci, come le sue grida, che si infrangono su di me, facendomi solo venir voglia di farlo gemere di più.
Le sue mani premono sulla mia testa, e mi urla che sta per venire, e allora io pompo, lecco, succhio, assaggio, lo penetro, stavolta con due dita, lasciando che i suoi fianchi si sollevino completamente dal letto, per poi inondarmi con il suo succo dolce amaro, riempiendomi di lui.

Cade spossato fra le lenzuola, gli occhi inumiditi di lacrime.
Sembra stanco, e appagato.

"D-dove hai imparato?" mi chiede senza fiato, mentre risalgo per baciarlo e fargli assaggiare il suo ottimo sapore.

"Ho solo seguito le regole base" gli rispondo, strappandogli una risata.

Le nostre labbra si incontrano ancora, fondendosi in qualcosa di unico, che mi fa sembrare impossibile che fino a poco tempo fa fossimo quasi due estranei.

Come ho potuto rinunciare per un anno a tutto questo?

Al suo sapore, alla sua voce, ai suoi occhi che spazzano via ogni mio dubbio sul fatto che questo sia vero amore.

Lui mi guarda implorante, e so quello che vuole.
Anche se è la prima volta per entrambi, anche se non ho mai sperimentato nulla in prima persona sul sesso, il mio istinto sa cosa devo fare, e il mio pene così eccitato da farmi male e già lì, pronto, vicino alla sua entrata.

"Prendimi" sussurra, allacciando le sue braccia esili attorno al mio collo, e chiudendo gli occhi.

Entro piano, e le sue labbra si aprono in un urlo di dolore.

Asciugo con le labbra una lacrima sfuggita alle sue ciglia serrate, e continuo ad affondare.

"Ti amo Kaede" gli dico, mentre con una spinta decisa entro completamente dentro di lui.

I suoi occhi si spalancano, e il suo urlo di dolore mi invade i timpani.
Le sue dita si stringono convulse alla mia schiena e il suo labbro inferiore è stretto nella morsa dei suoi denti serrati.

Rimango fermo in questa posizione qualche secondo, fino che non sento che il suo corpo si muove contro il mio, e allora inizio a spingere.

Penetro completamente dentro di lui, fino a poi quasi uscirne, per poi entrare di nuovo, fino in fondo, colpendo sempre lo stesso punto, finchè non lo sento gridare e pregare di muovermi più velocemente.

"Più veloce Hana, più veloce"

Le sue gambe si sollevano di più, e i suoi polpacci modellati premono ora sulla mia schiena.

Un altra spinta, un altro urlo.
E la mia ragione svanisce.

Inizio a spingere con forza inconsulta, sempre più velocemente, affondando di più ad ogni colpo.
Lui geme e si contorce, il suo bacino si inarca e la sua schiena si solleva.

Esco da lui e cambiamo posizione.
Ora l'ho di schiena davanti a me, mi offre il suo sedere in una muta richiesta, e io mi affretto a rientrare in lui, in quel posto dove è caldo, e dolce, e dove so mi sentirò sempre a casa.

Questa nuova posizione lo fa urlare più forte e la mia eccitazione continua ad aumentare, così come le mie spinte.
La mia mano avvolge il suo pene eccitato, e inizio a massaggiare e a muovermi al ritmo delle spinte, dandogli una doppio stimolo, che lo fa gridare ancora più
forte.

Le sue pareti strette, il suo calore in continuo aumento, e quel suo muoversi sotto di me, così sensuale, così dolorosamente eccitante, mi fanno venir voglia di farlo godere come mai ha goduto prima.

Esco di nuovo da lui, e lo prendo in braccio, lasciando che si impali sulla mia virilità, le gambe appoggiate sul letto, le braccia sulle mie spalle, la sua bocca nella mia.

Inizia a muoversi, cercando di darsi e darmi più piacere possibile.

La mia eccitazione aumenta e così le sue e le mie spinte, che si assecondano, in una danza erotica che non ha pari, più forte, e ancora, con ansia sforzo e voglia, un bacio, una spinta, un massaggio sul suo pene chiuso fra i nostri ventri e io vengo, e lui viene, insieme, uno nell'altro, uno sopra l'altro, chiedendoci soltanto se questo piacere non possa durare per sempre, sancendo, infinita, la nostra unione.

Si libera di me controvoglia, e ci stendiamo uno accanto all'altro fra queste lenzuola che ora profumano di sesso e di noi.

"Ti amo tanto Hana" mi dice stringendomi forte.
"Ti amo tanto Kaede" rispondo, affondando il viso fra i suoi capelli, e abbeverandomi a quella grande felicità che stasera ho dato e ricevuto grazie a cinque strane regole e questo mio piccolo, dolcissimo, meraviglioso amore.

Owari

Sei: lo so che fa schifo, ma sono tre anni che mi scordo l'HanaRu day e ho al
massimo dieci minuti per rimediare -.-
HanaRu: Ti perdoniamo solo perchè è una lemon
Sei: Voi non fate testo...
HanaRu: Perchè???
Sei: Bhe... a voi basta farlo per essere contenti no?
HanaRu: In effetti^^
Sei: E allora fatelo e lasciate stare me, che sono da sempre in assenza di ispirazione... mi sa che su voi due ho scritto troppo -.-
HanaRu: Ci sa anche a noi...


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