Disclaimer: Naturalmente i personaggi non sono miei ma di quelle grandissime zxxxxxe delle CLAMP... io non ci guadagno niente e blablala... i personaggi sono tutti maggiorenni e non sono realmente esistenti (?) ma bensì delle semplici rappresentazioni grafiche.




Lawful Dream (ovvero delirio illegale)

parte I

di GreenWitch


Specchi.
Un labirinto di specchi.
Mille riflessi, mille bagliori mi disorientano nel mio disperato tentativo di uscire, di sfuggire a un pericolo che non conosco. Scappare da un inseguitore ormai vicno, un inseguitore sconosciuto, un inseguitore fin troppo familiare. Riflessi del mio corpo, nudo, ovunque ovunque dettagli della mia persona si affacciano e mi disorientano.
Capelli neri, un tatuaggio sulla spalla... ma questo non è il mio corpo...
Un bagliore! Un bagliore rosso come il sangue!
Appoggio la mano al muro nella speranza di trovare l'uscita (perchè è così, no? Ce l'hanno insegnato a scuola.. è così! Appoggia la mano al muro e troverai l'uscita. Non pensare, agisci!)
E all'improvviso più niente, solo il fragore dei vetri infranti, gli specchi che, spezzati da un invisibile forza, cadono al suolo in un turbinio di luci, di bagliori e di riflessi rossi come il sangue.
Un richiamo, lontano portato dal vento "..kuo!... Him...vieni da me...Ri..."
"Non capisco" mi sento urlare "ripeti, ti prego, non capisco! Per colpa del vento non ho capito cosa hai detto! Rispondimi!"
Ma è solo il silenzio che mi ha ascoltato...
Il centro del labirinto... come faccio a sapere che questo è il centro? Non lo so, ma so che è così.
Qualcuno è disteso in mezzo ai vetri rotti, noncurante, angelico. Dorme. Sento il suo respiro... lento e regolare, così diverso dal sospiro tremante della morte, lento, quasi ipnotico...
MI avvicino lentamente (slowly, slowly....) e il mio cuore (...my heartbeat...) batte all'impazzata, sempre più veloce (...grow faster, faster...) nell'ironia del riconoscimento... quei capelli, quei lineamenti, quello sono io, ma non sono io.
Io sono qui e io sono disteso per terra... se la persono distesa sono io vuol dire che io non sono veramente io... ma neanche la persona che giace a terra non sono io, non sono veramente io... è solo la percezione di me stesso all'interno di qualcun altro... ma se io non sono io, allora forse io non sono.
Non ci capisco più niente.

Mi avvicino ancora sino a sfiorare le altre mie guance con la punta delle dita... mi sveglio.
Rimango perplesso nel vedere il mio stesso corpo muoversi, ma ormai non sono più io a muovere il mio corpo, né quello in piedi né quello disteso. Mi vedo abbassarmi per sfiorare il mio corpo nudo steso al suolo, impietrito dalle attenzioni dell'altro. Le mie labbra prendono a vagare per il mio corpo depositando minuscoli e impalpabili baci ovunque... poi la mia attnezione si rivolgeai "miei" piedi, li prendo tra le mani, li accarezzo, li bacio delicatamente e senza sosta, senza un attimo di tregua. Nel frattempo sento le reazioni del mio corpo alle sollecitazioni dell'"altro", sono vittima e carnefice, preda e cacciatore... sento la mia pelle serica sotto le labbra e avverto la morbida carezza sulle gambe mentre l'altro me stesso risale seguendo le linee sinuose dei muscoli del mio polpaccio. Sento il calore del mio respiro quando l'altro oltrepassa lentamente il mio sesso. Sento il dolore squisito quando i miei denti affondano dolcemente nella mia carne del mio collo. Sento la morbidezza della mia lingua quando tento di entrare nella mia bocca, tentando di aprire le mie labbra per incontrare le mie labbra. Sento il calore del mio respiro quando pronuncio al mio orecchio il mio nome "Kazahaya..."

"Kazahaya!"
"Kazahaya!"
"Stupido di un Kazahaya, svegliati!"
"Stupido?!? Tu, stupido Himura, pensi di poter dare dello stupido a me?"
"Beh, non sono io quello che si è di nuovo addormentato nel letto di qualcun'altro..togliti che voglio dormire!"

"Cos'hanno da litigare di prima mattina, eh Kakei? È successo quello che ti aspettavi?"
"Sì, ma Kudo non ha ancora capito... nonostante abbia visto i sogni di Himura..."
"Quindi è per questo che mi hai detto di metterlo a dormire nel letto di Himura, quando ieri sera è crollato sul divano?"
"Sì, visto che stanotte Himura doveva fare un lavoretto di quell'altro genere, era il giorno ideale... vabbè Kudo lo capirà anche troppo presto..."