di Urd

Hanamichi si alzò presto quella mattina.
Non che avesse dormito molto, ma non riusciva proprio a stare a letto, aveva bisogno d'aria.
La sua stanza era diventata improvvisamente così calda e piccola, che a fatica riusciva a respirare.
Correva sempre più veloce incurante della stanchezza.
/Nessuno può fermare il tensai!/pensò cercando di scacciare dalla sua mente il viso di Yoehi.
Non ce la faceva.
Più il tempo passava più si rendeva conto che lui non c'era più...ma non sarebbe dovuto essere il contrario?
Oh,no...si logorava tutti i giorni.
Tutte le ore, ogni momento.
E per evitare di pensare al suo amico,aveva iniziato ad allenarsi seriamente, a studiare con impegno e a fare un sacco di altre cose.
Doveva assolutamente ammazzare il tempo.
Doveva assolutamente tornare a casa stravolto, per riuscire a dormire quelle poche ore che gli servivano e per poi ricominciare.
Doveva...perché se si fosse fermato anche solo un istante...
Scosse la testa.
A cosa poteva pensare?
Si concentrò sul basket.
Sull'ultima partita e sullo splendido gioco di Kaede Rukawa.
Ormai erano settimane che non faceva altro.
Quel ragazzo dai capelli scuri non faceva altro che infilarsi nei suoi pensieri!
Ultimamente poi aveva come l'impressione che volesse dirgli qualcosa.
Si avvicinava,lo guardava, ma poi si voltava e correva via come il vento.

"Tanto tempo fa c'era una persona che non perdeva occasione di aiutarmi...sempre e comunque.Una persona che mi sorrideva, anche
quando era triste...una persona che pensavo non avrei mai perso.Quando l'ho capito, quando l'ho accettato...ho sentito un vuoto dentro di me
incredibile.E' come quando si ha fame, per un certo verso...una strana sensazione che ti prende e ti sbatte in faccia dolore.Un dolore
impossibile, tremendo.Yoehi...è morto.L'amico di sempre...colui che non sono riuscito a salvare.Ed io sono sicuro, che se al posto suo ci
fossi stato io, lui lo avrebbe fatto...mi avrebbe salvato.Ora ad asciugare le mie lacrime, ascoltare i miei discorsi, prendermi in giro...lui non c'è più,
e la cosa che non riesco proprio ad accettare è il non vederlo.Sono sempre stato abituato...ad averlo tra i piedi...che adesso...Potrei definirlo un
enorme campo arido...a chi darò l'affetto che porto nel cuore per te,eh, Yoehi?A chi romperò le palle ogni volta che avrò un casino con un
nuovo amore, con la scuola o il basket?Io non volevo che tu te ne andassi...perché io ora...come faccio?Senza di te è impossibile
stare, non riesco ad immaginarmi la mia vita.Perdere un amico...non ci avevo mai pensato...e così, veloce, la tua vita se n'è andata
con quell'auto...e non ho neppure avuto il tempo di dirti...che sei un traditore,Yoehi Mito!"
Hanamichi ripose la sua penna sul foglio.
Lacrime d'inchiostro avevano pianto su quel foglio parole struggenti...uno sfogo che nessuno avrebbe mai letto.
"Ti voglio bene, Yoehi..."sorrise Hanamichi.
Doveva smetterla di piangersi addosso ed andare avanti.
Ma alcune volte era così difficile, che volentieri si sarebbe buttato contro una macchina per raggiungere il suo amico.
Nessuno dell'armata era più lo stesso...era come se il loro gruppo si fosse sbriciolato.

"Ragazzi, io me ne vado a casa..."disse Okuso abbassando la testa.
"Penso che lo farò anch'io..."aggiunse Noma.
Nessuno di loro, aveva voglia di stare fuori e divertirsi, se mancava lui.

Hanamichi, tuttavia cercava di distrarsi e quel giorno era capitato al campetto da basket.
Con lui non aveva mai giocato.
"Mi insegerai, vero?"gli aveva chiesto.
"Sì...certamente..."
"Ma bada...solo quando sarai diventato il vero numero uno...Quando potrò vantarmi di avere come amico il grande Sakuragi!"
"Baka!Io sono già il tensai!"

Il rossino fissò il canestro.
Da allora non era passato molto...poteva ancora sentire gli occhi di Yoehi su di sé e vedere il suo sorriso radioso.
Il tutto si perdeva nell'aria fredda della sera.
Ricordi di un amico che, purtroppo, se n'era andato.
Ma in quel momento s'immagino Rukawa che andava a canestro.
Eseguiva un perfetto lay up e atterrava sul cemento leggero come una ballerina.
Nessun paragone poteva calzare meglio di quello.
Scosse la testa.
Cosa c'entrava lui?
Ogni tanto, quando proprio non ci pensava, quel ragazzo dai capelli neri sbucava nella sua mente.
"Meglio che io torni a casa...non ha senso rimanere qui a pensare al passato..."e così, uscì dal piccolo parco.

Kaede lanciò un'occhiata alla foto attaccata al muro.
Era lui da piccolo.
Non rideva.
Come in nessuna sua foto.
Ma adesso...gli veniva veramente da ridere.
Era uno stupido!Aveva trattato il ragazzo che amava come uno zerbino, dicendo cose che una persona che ha appena perso un amico non
si merita.
"Ah!"esclamò nascondendo la testa sotto il cuscino.
/Di scusarmi non se ne parla neanche!Come potrei?Dopotutto...io e lui abbiamo sempre detto di odiarci.E così è...io lo odio, perché
è entrato a prepotenza nel mio cuore!Cazzo!/
Si alzò di scatto e scese in cucina, dove trovò sua madre che sfogliava una rivista.
"Oh, Kacchan...come va?E' tutto a posto?"
"Hn...sì..."mormorò lui.
/Se mangio mi distraggo...non riesco più neppure a dormire per colpa di quel...quel cretino dagli splendidi capelli rossi.../
"Uffa!!!!!!"urlò tirando una manata contro la porta del frigorifero.
"Che c'è?"chiese sua madre.
"Mamma..."il ragazzo si voltò e fissò sua madre."Perché le persone si innamorano?"
La donna rimase spiazzata da quella domanda.
"Beh...perché senza amore...che vita sarebbe...?"
"Una vita migliore..."
"Kaede....questo non è affatto vero!"
Il ragazzo rivolse uno sguardo annoiato a sua madre.
"Mamma...l'amore che dici tu...è quello corrisposto...se Hana mi amasse la mia sarebbe un'altra vita!"e detto questo se ne andò, lasciando
sua madre ancora una volta con un palmo di naso.

Hanamichi aprì l'ombrello.
"E che cavolo!Ma ultimamente non smette mai di piovere!Cos'è?E' il tempo, questa volta, che si adegua al mio umore?"
Mentre camminava sotto la pioggia la sua attenzione fu catturata da un ragazzo che se ne stava seduto per terra davanti al cancello di una delle casette
a schiera.
Stava lì, a gambe incrociate tenendo stretto un pallone da basket; i capelli neri gli scendevano sugli occhi, grondando acqua.
"Rukawa..."mormorò il rossino avvicinandoglisi.
Il volpino si voltò lentamente verso di lui e sussultò.
"Sakuragi..."rispose, senza tuttavia alzarsi.
Hanamichi avrebbe dovuto odiarlo ancora più di prima, dopo ciò che aveva detto, ma non poteva...non voleva.
Non aveva senso.
La morte di Yoehi lo aveva fatto cambiare.
"Permetti la domanda,volpe?"disse avvicinandosi ancora all'altro ragazzo per coprirlo con il suo ombrello
"Che cosa fai qui fuori sotto la pioggia?"
Kaede si sciolse letteralmente per il sorriso che Hanamichi gli regalò.
Lui non se lo meritava proprio.
"Aspettavo che smettesse di piovere..."
"Ah, capisco, per andare a giocare a basket...ma non potevi stare dentro casa?"
"Qui è più bello...è più triste...come mi sento io..."
Perché stava dicendo quelle cose?Si era forse rincoglionito tutto d'un botto?No...era lui a farlo sentire così...
Era quell'adorabile rossino...
Hanamichi annuì.
"Già è triste la pioggia..."
"No...ora non più..."
"Perché?"
"Perché adesso ha smesso di piovere...ed è arrivato il sole..."
Hanamichi si inginocchiò davanti a Kaede e lo guardò negli occhi.
Si accorse solo in quel momento di quanto fossero intensi e profondi.
Lasciò che l'ombrello gli cadesse dalle mani, che la pioggia lo schiaffeggiasse.
"Cosa vuoi dire?"chiese cercando di capire.
"Non avrei dovuto dire quelle cose su Yoehi.Mi dispiace..."
Kaede abbassò la testa, sentendosi morire, chiedendosi perché stava facendo tutto ciò.
Non riusciva più a capire se stesso e questo gli faceva paura.
Aveva azzardato una frase di troppo.
"Sei perdonato..."disse Hanamichi, sollevandogli il volto per guardarlo di nuovo negli occhi"Ma perché...hai detto quella frase...?"
"Perché...è così..."Kaede spostò lo sguardo sulla bocca dell'altro ragazzo.
La voleva assaggiare.
Avrebbe voluto buttarsi fra le sue braccia e baciarlo con foga...lì, sotto la pioggia, davanti a casa sua.
"Tu...sei il sole...no?Io...la luna..."
Hanamichi sorrise nuovamente, poi chiuse gli occhi sfiorando le labbra dell'altro con le sue in una timida e dolcissima carezza.
Nella sua mente non vi era alcuna domanda.
Ora, comprendeva ciò che Yoehi gli disse prima di morire.
***Hana...non è Haruko che vuoi...e lo sai meglio di me...smettila di mentire a te stesso!Cosa devo fare per fartelo capire?Mettermi con lei?***
Era così, che tutto era cominciato...Yoehi si era messo con Haruko, non solo perché la amava [No!!!ç___çNdAngy][>___<Scusami Angy,
ma se avessi scritto che Yoehi non la amava, lo facevo passare per stronzo...ndU][ç_________________çNdA],
ma anche perché sapeva la verità...e lo aveva capito prima di lui...
In quei giorni Hanamichi, era stato così preso dagli eventi che si erano susseguiti, dimenticandosi del compagno di squadra che tanto lo faceva
penare.

"Tu...mi fai terribilmente incazzare..."mormorò Hana sulla bocca dell'altro.
"Anche tu..."rispose Kaede, cingendogli il collo con le braccia e baciandolo con passione.
La pioggia, intanto continuava la sua corsa, mentre i due si scambiavano baci e carezze.
Le lingue che si toccavano, scivolando nelle loro bocche in lotte quasi violente...Come se per loro quella fosse la salvezza
da una morte certa...
"Sei fradicio..."sussurrò Hanamichi accarezzando i capelli del compango.
"Anche tu..."
"Ehi, volpe...non sai dire altro?"
Hanamichi scoppiò a ridere.
Era una situazione assurda, se ne rendeva conto solo ora, ma non gli importava...per la prima volta dalla morte di Yoehi, si sentiva
bene.
Kaede lo fissava in silenzio, con sguardo non più freddo, ma dolcissimo cercando in tutti i modi di non arrossire.
"Vieni..."mormorò il volpino alzandosi e prendendo l'altro per mano.
"Cosa...?"
Kaede lo fece entrare in casa sua.
"Ti do un cambio."disse trovando la sua espressione più fredda e distaccata possibile.
"Beh,grazie..."
In quel momento si fiondò all'ingresso la signora Rukawa tutta preoccupata.
"Kaede!Sei uscito con questa pioggia!Guarda come ti sei ridotto!Solo tu puoi pensare di poter giocare anche quando fuori il tempo è..."
Lo sguardo della donna si posò sull'altro ragazzo che si stava togliendo le scarpe e arrossì.
"Mamma!"il ragazzo diede una gomitata a sua madre"Ho incontrato Sakuragi...e...il suo ombrello si è rotto..."
La donna sorrise maliziosa al figlio, che prontamente la fulminò con un occhiataccia, poi si voltò verso Hanamichi.
"Mi dispiace disturbarla signora..."
"Eh?Ma no!Figurati Sakuragi, sei sempre il benvenuto...e adesso su!Correte a farvi un bagno caldo, o volete prendervi un malanno?!"
Il volpino si voltò nuovamente verso sua madre sconvolto,poi scosse la testa rassegnato.
"Che donna..."mormorò mentre lui e Hana salivano le scale.
Il rossino seguì in silenzio l'altro ragazzo, fin quando non arrivarono nella sua stanza.
Kaede prese per mano Hanamichi e lo attirò a sé chiudendo la porta a chiave.
"Ho freddo..."mormorò abbracciandolo stretto e sorridendo sulle sue labbra.
"Baka kitsune...tua madre ha consigliato di farci un bagno e non mi sembra una cattiva idea..."
Il volpino sembrò non ascoltare quella frase iniziando a baciare con dolcezza il suo compagno.
In quel momento un brivido freddo scosse il rossino che iniziò a tremare sempre più forte.
"Hana..."
"Kaede...prometti...che mi scalderai, ascolterai...e...non mi tradirai mai..."
Hanamichi non resse e scoppiò in lacrime.
Singhiozzi sempre più forti che sembravano risuonare in un eco triste e malinconico.
Kaede lo strinse fra le sue braccia sussurrando al suo orecchio.
"Certo amore...te lo prometto...ti scalderò, ascolterò e non ti tradirò mai e poi mai..."si staccò da lui giusto per guardarlo negli occhi,
pieni di lacrime e scostargli un ciuffetto di capelli rossi dal viso.
"Che cosa ti prende?Avanti...a me lo puoi dire..."

Fine parte 3^

Urd:^_^
Ru:Oh, finalmente si combina qualcosa...nella prossima parte si tromba vero?
Urd:-_-;;Ma non pensi ad altro te?
Ru:Certo...al basket...
Urd:^_^;;;;;;
Hana:E io chi sono?Babbo Natale?
Ru:Ti dona il rosso, sai?
Hana:ç____ç
Urd:^_____^Scrivetemi in tanti, ci tengo!^_=

 

 

 

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