Desclaimers: I personaggi di questa fic appartengono
ad Inoue, non vi sono scopi di lucro!
=La
vera anima=
prologo
di
Urd
Silenzio.Tutto
taceva.
Hanamichi sentiva solamente il suo respiro, affannato, dopo lo Slam
Dunk, appena eseguito.
Sentiva il dolore alla schiena, sentiva il sudore lungo tutto il corpo.
Sentiva caldo, il cuore scoppiare...la divisa rossa dello Shohoku
bagnata e appiccicata al corpo.
Rukawa lo fissava.
Entrambi si stavano fissando,si avvicinarono e, sotto gli occhi di
tutti, si diedero il cinque.
Erano riusciti ad eseguire un'azione perfetta, che li aveva portati
alla vittoria.
Poi, l'esplosone di gioia del pubblico dello Shohoku.
"Abbiamo vinto!!!"escalmarono gli altri componenti della
squadra.
Passarono i giorni...loro
avevano vinto contro il Sannoh, certo, ma, purtroppo, non il campionato.
Hanamichi sedeva sulla spiaggia, come al solito.Leggeva una delle
lettere di Haruko, e in quel momento passò Kaede, che stava
facendo jogging.
Quella stupida volpe!Era stato ammesso alla Nazionale Juniores...tsé
"Rukawa ti odio!Hanno scelto te, soltanto perché io non
ero disponibile a causa dell'incidente alla schiena!!"urlò
il rossino.
Poi, notò il volpino fermarsi a contemplare il mare.
In quel momento il ragazzo si voltò verso di lui.I capelli
neri erano scompigliati dal vento.
Rukawa avrebbe voluto dire qualcosa...Voleva complimentarsi, voleva...Ma
non ne ebbe l'occasione, dato che l'infermiera
chiamò l'ex compagno di squadra per la terapia.
Da quel giorno
Kaede se ne stava sulla spiaggia, aspettando di vedere Hanamichi,
per potergli parlare...Sì...lo avrebbe fatto.
/Hanamichi, un esaltato, un pazzo,un irritante cretino, un idiota
nel vero senso del termine...[questo è quello che ho sempre
pensato, ma non
potevo certo immaginare di cambiare così in fretta idea, e
soprattutto, a causa di una persona che prima odiavo...]/pensò
il volpino
stringendosi le gambe al petto.
Sentiva il freddo dell'aria di inizio inverno.Lo sguardo perso nel
guardare l'orizzonte.
/Quando gli ho passato la palla e ha segnato...quando ci siamo dati
il cinque...Ho, finalmente, capito che lui non è così
male.
Si comporta da idiota, è vero.E' irritante...è dire
poco...Però, ha stile, ha voglia di vivere, ha grinta, sicurezza...Ed
è un
bravo giocatore, non posso che ammetterlo.Ed ho capito, che noi due
siamo una squadra...noi due siamo lo Shohoku.../
Erano tre giorni
che non vedeva Hanamichi sedersi sulla spiaggia...solitamente, quando
faceva jogging, lo scorgeva da lontano, e aspettava
che rientrasse per evitarlo.Per evitare i suoi"Rukawa ti odio...",
"Rukawa vaffanculo!"...
Adesso più che mai, facevano male...tanto.Ogni "ti odio!",
valeva mille ferite al cuore.
Ma adesso, aveva preso il coraggio a quatro mani e aveva deciso di
parlargli.
Quella mattina,
però, lo vide...camminava zoppicando.Indossava una tuta da
ginnastica nera, lo sguardo serio, mentre stringeva un'altra di quelle
lettere odiose(agli occhi di Rukawa).
Il rossino notò la presenza di quest'ultimo, ma si sedette
proprio accanto a lui, sorridendo come uno scemo.
"T'oh...Rukawa!Che ci fai seduto qui?Già terminate le
energie?Ah,ah,ah!Ovvio non hai la resistenza del genio!Ovvio,ovvio..."
"Sei proprio un idiota!"
"Come ti permetti?",poi il rossino sventolò in faccia
al volpino la busta che teneva in mano."Guarda!Guarda qua!!Questa
lettera è
di Haruko!E' l'ha spedita a me!A ME!!!AL GENIO!AH,AH,AH!"
Rukawa non proferì parola.Tornò a guardare l'orizzonte,
mentre Hanamichi apriva la busta con cura per non rovinarla.
Cominciò dunque a leggerla nella mente:
"Caro Sakuragi,
come va?Lo so...è sempre la stessa domanda, ma che vuoi farci...Vorrei
che tu guarissi in fretta, per rivederti presto...
Il fatto è che sono passati due mesi e ancora non sono riuscita
a venire a trovarti. Yohei, mi ha detto che stai meglio...Ne sono
felice!E' un bravo ragazzo e ti vuole bene, davvero...Se potesse per
te farebbe di tutto...Dico sul serio...Mi chiedo perché mi
sia innamorata di
Rukawa e non di lui.Oddio...Cosa ti vengo a dire...Beh, è questo
il problema...forse mi piace Mito..."
Gli occhi del
rossino si riempirono di lacrime a quell'ultima frase, cosa che al
volpino non sfuggì.Il ragazzo ricacciò indietro la voglia
di piangere.
"...No, in
realtà è proprio così: mi piace!Questi mesi mi
è stato molto vicino e abbiamo finito per diventare amici...poi
è così dannatamente carino e dolce!!Ma parlando d'altro,
la squadra fa progressi, insomma va tutto bene...Ora ti saluto, scusami
se ho scritto
poco, ma ho da fare...Haruko"
In quel momento
ad Hanamichi non si strinse il cuore per la tristezza, solo sentì
una forte rabbia, tanto che strinse la lettera fino
a stroppicciarla completamente.
Rukawa alzò
un sopracciglio.
"Che succede?La tua Harukina si è trovata un altro?Non
mi stupirei..."
Ma il volpino, che si aspettava un urlo o un pugno, rimase basito,
quando non ricevette alcuna reazione da parte del rossino.
Il ragazzo si era semplicemente alzato e aveva cominciato a guardare
il mare, stringendo sempre più forte tra le mani quella lettera.
Non ce l'aveva con Yoehi, ce l'aveva con lei.Ne era stufo.Possibile
che non capisse?Tutte quelle lettere e lei non faceva che parlargli
di Rukawa e adesso di Mito.Ma che se ne andasse a fare in culo!Ecco,
ne aveva abbastanza!Perché doveva struggersi, per una che non
capiva
un cazzo di quello che provava lui?
"Brutta stronza!"esclamò ad alta voce, prima di strappare
in quattro pezzi la lettera, darla a Rukawa e rientrare in clinica.
Kaede, che fino a quel momento si era limitato a guardare le mosse
del 'rivale', ricompose sulla sabbia la lettera e la lesse.
/Indubbiamente ha ragione...una cosi è proprio stronza!/pensò
il volpino irritato, strappando quei fogli ancora di più, per
poi lanciarli
in pasto al vento e al mare.
Poi, anche lui entrò in clinica.Doveva parlare al rossino.
Hanamichi camminava
per il corridoio, fin quando non sentì la testa girare, si
appoggiò al muro.Sorrise amaramente.
"Yoehi, ma come diavolo fai?"sussurrò.Gli veniva
quasi da ridere.
Lui voleva bene a Mito, non gli dava per nulla la colpa. Lo aveva
sostenuto fin troppe volte, lo aveva aiutato sempre quando aveva bisogno.
La sua amicizia valeva più di ogni altro amore.Almeno, lui
aveva quasi diciassette anni non aveva intenzione di struggersi d'amore
ancora
a lungo.Dopotutto, aveva tutto il tempo che voleva...mentre l'amicizia
va coltivata molto più dell'amore.
"Sakuragi..."si sentì chiamare.Si voltò ed
incrociò lo sguardo di Rukawa.
"Che hai da dirmi, kitsune?Che cosa CAZZO VUOI?"aveva urlato
chiudendo gli occhi e stringendo i pugni per fare appello a tutto
il suo autocontrollo per non riempire la faccia del volpino di pugni.
"La Akagi è una stronza."fece atono, al ché
il rossino spalancò gli occhi per lo stupore."Sta con
Mito...La lettera è di una settimana
fa, quando ancora non stavano insieme..."
/E no.Adesso basta!Vuole rigirare il coltello nella piaga?Accusare
così Yoehi di avermi tradito!Ora lo pesto.../
"Kitsune...perché non la smetti, per una buona volta.Non
ho voglia di discutere, mi sento male, anche emotivamente, per quello
che puoi
saperne tu, io HO dei sentimenti.E CAZZO PER UNA VOLTA POTRESTI CAPIRE
CHE STO SOFFRENDO!"
"Sakuragi...non ti sto mentendo.E' la verità."Kaede
era serio e sempre più freddo.
Hanamichi comprese che, forse, non stava dicendo una cazzata.Comprese
che poteva essere vero.
E qualcosa s'insinuò nella sua mente.Tradimento.Non gli veniva
in mente che altra parola, sentiva un odio, diverso da quello che
aveva per Rukawa.Sentiva un odio profondo, molto profondo...e ancora
una volta non era per Yoehi, ma per Haruko.Non se lo
spiegava, ma era così.Possibile che la linea tra amore ed odio,
fosse così sottile?
"Rukawa...perché sei venuto in spiaggia, oggi?"chiese
Hana, cercando di calmarsi e mantenere un comportamento decente.
"Volevo dirti, che non sei così male come pensavo, nel
basket..."
"Ah,ah...ammetti la tua sconfitta?"
"-__-' Veramente ho solo detto che non sei male..."
Hanamichi sorrise, senza dire nulla.Era il suo modo di dire: 'grazie,
so che è stato difficile per te dirlo'...
"Ci vediamo kitsune..."e si voltò andandosene.
Rukawa rimase lì, come ipnotizzato, guardando i moviementi
lenti di Sakuragi.Un passo dopo l'altro.E il cuore
gli batteva forte, come non mai.
Poi un suono.Era
fastidioso e rimbombava all'ingresso.Entrambi i ragazzi si voltarono
posando lo sguardo sul telefono della reception.
Entrambi avevano sentito qualcosa.
Una donna rispose.
"Sì?Clinica ****!Sakuragi?Ehm...sì, un attimo."la
donna si voltò verso il rossino."Sakuragi, è per
te...una ragazza.Sta piangendo.Dice di
chiamarsi Ayako, la conosci?"
"Ayako?!"esclamarono all'unisono i ragazzi e Hanamichi strappò
di mano il ricevitore alla donna.
"Pronto?"
"Hanamichi..."
"Ayako, cosa succede?Si può sapere, perché diavolo
stai piangendo?"
"Hana...si tratta di Mito...ha avuto un incidente..."
"CHE COSA??????E-e adesso come sta???Ti prego dimmi che non è
grave..."il rossino sentì un forte dolore infondersi in
tutto il
suo corpo,dentro di sé pregava che tutto fosse solo un incubo.
"Hana..."la voce di Ayako era rassegnata.
"No...Ayako, non è divertente!Se è uno scherzo
è fin troppo stupido!"
"Non è uno scherzo...Mito...è..."
"No...non ci credo, mi rifiuto di crederti..."
"So che è tremendo, e non sai quanto mi dispiace..."
"No...no..."mormorò il ragazzo trattenendo il più
possibile le lacrime.Sentì Ayako dire solamente:
"Mi dispiace..." e riattaccò.
Si voltò, guardando Rukawa con occhi sbarrati, privi della
luce che li caratterizzava.Spenti, tristi e pieni di lacrime.
Hanamichi gli si avvicinò e lo strinse forte cominciando a
piangere e singhiozzare forte.Il volpino rimase un attimo fermo non
sapendo bene cosa
fare o cosa fosse accaduto, poi strinse forte il rossino.In quel momento,
l'odio era stato messo da parte, perché Hanamichi aveva bisogno
di
qualcuno...Qualcuno che lo sringesse forte e gli dicesse che sarebbe
andato tutto bene.
Rukawa sedeva
sulla spiaggia assieme al rossino.Quest'ultimo fissava un punto imprecisato
davanti a sé, con sguardo perso.
"Ti va di parlarne?"chiese il volpino.
Hanamichi si voltò a fissarlo.
"Non credo ci sia molto da dire...lui era il mio migliore amico...ma
la cosa che mi fa più male è l'ultimo pensiero che ho
avuto di lui...
ho pensato che fosse un traditore...Ma so bene che non è affatto
così...Dopotutto se Haruko non mi ha mai considerato più
di un amico,
non era certo colpa sua.E se lui poteva renderla felice, andava bene
lo stesso...Se lei aveva scelto Yohei e non me, non potevo farci
proprio niente..."sorrise amaramente.
"Non prendertela con te stesso...non è colpa tua."
"Lo so, ma non posso fare a meno di pensare che l'ultimo pensiero
che ho avuto di lui, prima di sapere che era morto, sia stato che
fosse un
traditore.Non lo meritava."il rossino si alzò, infilandosi
le mani in tasca."Kitsune, torna alla tua corsa...è meglio.Sicuramente
gioverà di più
al tuo fisico da atleta, che lo stare a sentire i discorsi di un cretino..."
Rukawa si accigliò.
"Che farai adesso?"
"Credo che andrò a trovare sua madre...E poi tornerò
qui, un po' più triste di prima..."
I due non si salutarono neppure e il volpino comprese per la prima
volta il vero essere di Hanamichi, mascherato con quel suo comportamento
da
spaccone.
/Tornerò a correre...però...un po' mi dispiace per lui.../pensò
la kitsune, alzandosi.
.Fine prologo.
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