Last Christmas

di Francine


 

Last Christmas

I gave you my heart

But the very next day you gave it away

 

E anche quest’anno siamo arrivati a Natale!

Onestamente non capisco tutta quest’agitazione! In fondo il Natale è una festa cristiana, no? La maggior parte dei giapponesi è shintoista, buddhista al massimo… che ce ne cale, a noi, del Natale?

Forse, anche se toglierei quel “forse”, è solo un’altra stupida festa consumistica importata dall’occidente, come San Valentino e Halloween.

Già, fa chic riversarsi nelle strade come pazzi esaltati per fare incetta di regali, voluti e dovuti: alla mamma, al papà, al fidanzato, al capufficio, alla segretaria…

ODIO il Natale!

Con tutto il cuore.

Perché, anche se stai morendo dentro, devi sorridere ed essere felice.

Perché solo adesso ci si ricorda delle persone che stanno peggio di noi, dei clochard che muoiono stroncati dal freddo, come se durante tutto l’anno diventassero invisibili.

Perché adesso io mi ricordo di te, Kaede.

Tu, freddo e chiuso, amavi salire in soffitta per prendere quel vecchio scatolone pieno di cianfrusaglie: festoni, luci colorate, ghirlande, palle di vetro multicolori. Una volta abbiamo anche fatto l’albero insieme, ricordi?

E ricordi anche che ho distrutto quel bellissimo puntale dorato sedendomici sopra?

Era lo scorso Natale, quando ti ho donato me stesso ed il mio cuore, alla fioca e romantica luce di due candele dorate.

Forse non era abbastanza per te, l’idolo della popolazione femminile della Prefettura; hai calpestato il mio cuore, l’hai frantumato in mille pezzi e sei passato oltre, come se avessi messo nelle tue mani un pezzo di carbone che si può gettare via.

Che si DEVE gettare via, altrimenti ci si sporca le mani, vero Kaede?

Vorrei tanto sapere che ti è passato per il cervello, almeno per soddisfare una legittima curiosità, non credi?

 

This year

To save me from tears

I'll give it to someone special

 

 

Mi hai detto che avresti donato te stesso ed il tuo cuore solo a qualcuno di veramente speciale.

Grazie, sei sempre stato un tipo diretto, tu!

Hai mai pensato che potessi soffrire per questa tua decisione?

Hai mai pensato che, forse, potevo essere IO quel qualcuno di speciale?

Mi sono illuso che tu potessi ripensarci: ti saresti presentato alla mia porta, con il cuore in mano, chiedendomi di riprovarci.

Dicendomi di amarmi.

E ci saremmo amati, illuminati solo dalla luce della luna piena, o da quella terribile, quanto meravigliosa, dei lampi. Devo smetterla di guardare film romantici!

Nei film d’amore si torna sempre insieme, peccato che la vita vera non sia affatto così. Per una coppia che si ritrova, quante altre se ne perdono?

Quante raggiungono il cielo e quante altre, invece, hanno la triste sorte di cadere nel nero della notte?

Il tempo ha avuto ragione di noi, Kaede, inutile illudersi, lo so. Tu hai il tuo amato basket, le tue ammiratrici e il tuo sogno di andare in America: che tu possa tornare con me è possibile come il fatto che nevichi blu. Ed è inutile illudersi, non faccio altro che ferire il mio cuore fino a farlo sanguinare…

Ma non posso fare a meno di pensare che tu sei ancora parte di me, Kaede.

Non ci riesco.

 

 Once bitten and twice shy

I keep my distance

But you still catch my eye

 

Sono rimasto al club di basket, nonostante questo mi faccia male. Vederti ogni giorno agli allenamenti, durante la pausa pranzo, mi fa impazzire, sai?

Sì, lo sai da te, per questo resti sempre oltre l’orario degli allenamenti, per evitare un confronto con me, sotto la doccia, da solo a solo, sul parquet lucido della palestra.

Hanamichi, lo so di averti fatto soffrire da cani, ma non ho visto alternativa all’amore che era più grande di noi.

Che è più grande di noi.

Pensaci: che cosa accadrebbe se qualcuno ci scoprisse? Guarda in faccia al realtà, Hana, ci sbatterebbero fuori da scuola e dal club e io non me la sento di accollarmi questa responsabilità, amore mio; ti distruggerei la vita, lo sai, e impazzisco al solo pensiero.

Adesso ci starai da cani, e anche io non è che faccia i salti di gioia; ma è meglio così.

Mi dico che è la cosa giusta, che devo metter su la mia proverbiale  maschera di freddezza e comportarmi come se tu non esistessi, come se tutti i baci, le carezze e le promesse che ci siamo scambiati non fossero mai esistiti.

Devo far finta di non essermi mai svegliato nello spogliatoio del palazzetto dello sport e di non aver mai sentito la tua voce, oltre la porta a vetro delle docce, proclamare il tuo amore per me.

Se solo quella volta avessi dormito di più!!!!

Adesso non soffriremmo come cani, lacerando le nostre anime con il ricordo del nostro amore.

Hana, non so come spiegartelo… ho provato a mettere delle distanze, anche fisiche tra noi, ma tu ancora mi cerchi, lo so, lo sento. Sento i tuoi occhi corrermi sulla pelle durante ogni singolo allenamento, e a volte devo fare a pugni con me stesso per impedirmi di fissarti con un’espressione inequivocabile.

Non riesco a fingere con te, amore mio; te ne sei accorto anche tu, durante la prima partita giocata contro lo Shoyo, che il mio “ mi dispiace, sul serio” era dettato da qualcosa che andava oltre la solidarietà fra compagni di squadra.

La mia metà della mela… Hana, lo ammetto, senza te mi sento incompleto, vuoto, come una scatola senza il coperchio, o una porta senza maniglia.

Ma anche se io tornassi sui miei passi, non credo che il tuo orgoglio accetterebbe le mie scuse così facilmente, vero? Come posso darti torto?

Ho sbagliato, è vero, avrei dovuto parlarne con te, come una coppia dovrebbe fare; invece ho deciso io per entrambi. E te l’ho detto con una sola, singola parola.

“Basta!”

 

 

Tell me baby

Do you recognize me?

Well

It's been a year

It doesn't surprise me

 

Kaede, chissà se ancora ti ricordi di me?

A scuola sei sempre il solito freezer su due gambe, durante gli allenamenti ti lascio stare, pur senza perderti di vista, ma non ti ho più rivolto la parola.

Pensi mai a me, a noi?

A quello che c’è stato?

Lo so, mi illudo; probabilmente mi hai cancellato con un colpo di spugna, come una macchia sul vetro. Eppure non dovrei sorprendermi, in fondo sei stato tu a lasciarmi, sotto quell’acero del parco di fronte alla stazione. “Basta!” mi hai detto, fissandomi con uno sguardo freddo, privo di vita che mi ha gelato il sangue nelle vene. E ad ogni mia legittima domanda, cosa rispondevi?

“Basta!”

Quella parola, quell’intonazione mi ha tormentato per quasi sei mesi, lo sai?

Mi sveglio ancora in piena notte, dopo aver rivissuto in sogno il momento della nostra separazione. Il paesaggio attorno a me è freddo e buio, finché non arrivi tu, portando con te un raggio di luce. Luce che svanisce non appena tu dischiudi le tue pallide labbra dicendomi ancora quella parola, tagliente come mille e mille coltelli.

“Basta!”

Mi sveglio urlando, tanto che mia madre vuole portarmi da uno psicologo: forse mi farebbe bene, anche se sono convinto che non esiste cura all’amore. Cavolo, è passato un anno, perché non riesco ad estirparti dalla mia anima?

Rientro in casa, scrollandomi di dosso la neve che cade silenziosa su tutta la città.

Tu amavi osservare la lenta e ipnotica danza della neve, vero volpacchiotto?

E io ti raggiungevo con due fumanti tazze di cioccolata calda alla finestra, cingendoti dolcemente le spalle ed appoggiando il viso nell’incavo del tuo collo.

Ho ancora il tuo profumo addosso, Kaede: muschio e sandalo, come potrei dimenticare il tuo odore ed il tuo sapore fresco?

Entro in camera, crollando esausto sul mio letto, il viso ad abbracciare la federa fresca di bucato.

Vorrei sprofondare nell’oblio, senza accorgermi di nulla, ma devo ancora disfare la borsa e mettere a lavare l’uniforme e i vestiti che indosso durante gli allenamenti.

Avanti, Hanamichi, facciamoci coraggio e apriamo questa borsa.

Ma che è questo foglio stropicciato?

Chi mai….

Oddio… non è possibile!

 

I wrapped it up and sent it

With a note saying "I love you"

I meant it

Now I know what a fool I've been

But if you kissed me now

I know you'd fool me again

 

Spero tu non abbia dato alle fiamme quel biglietto che ho inserito di nascosto nella tua borsa.

Non so come io abbia potuto scriverti due righe, con quale coraggio abbia preso quel foglio di quaderno e ti abbia detto cosa provi ancora per te.

Non mi stupirei se entrassi qui da un minuto all’altro e mi riempissi la faccia di pugni. Ne avresti tutto il diritto!

Come ho potuto anche solo pensare che tu sia disposto a perdonarmi, Hanamichi? Ho fatto di tutto per allontanarti da me, persino flirtare con la sorella del capitano sotto i tuoi occhi; Mito, però, mi ha battuto sul tempo, e mi ha portato via Haruko. Mah, non me ne frega nulla di lei, lo sai, era solo un deterrente affinché tu ti allontanassi da me e mi odiassi dal profondo del cuore.

Guardo la neve cadere silenziosa davanti ai miei occhi: come vorrei che tu apparissi e mi portassi ancora una volta una tazza di cioccolata calda.

Posso solo sperare.

Sperare che tu interpreti correttamente il mio pensiero e che la tua risposta sia positiva.

Io ti amo.

E sono stato un pazzo ad aver buttato via il tuo cuore meraviglioso per via della mia maledettissima arroganza. Ma se solo tu annullassi la distanza che c’è fra di noi, con un solo semplice bacio… impazzirei di nuovo, ma stavolta per te.

Immagino che tu mi darai la tua risposta questa sera, alla festa della scuola.

Non riesco ad aspettare, mi torco le mani e persino la neve non ha più alcun potere calmante su di me. Il ritmo del mio cuore è quello di un tamburo di guerra, che batte forsennatamente all’interno del mio petto.

Brucia.

E il solo balsamo che potrebbe avere qualche effetto è quello delle tue labbra, amore mio.

Come vorrei che fossero già le sette!

 

(Happy Christmas)

A crowded room

Friends with tired eyes

I'm hiding from you

And your soul of ice

My god I thought you were

Someone to rely on

Me?

 

La palestra riluce nel buio di questa serata magica.

Generalmente, Babbo Natale passa a mezzanotte con la sua slitta carica di doni; quest’anno ha fatto un eccezione, passando nel primo pomeriggio.

Dio, Kaede, non sai quanto vorrei correre da  te e rispondere con un bacio mozzafiato al tuo biglietto.

Tu mi ami ancora. La tua anima non è tornata preda del ghiaccio, posso ancora sperare di sciogliere il gelo che è calato tra di noi.

Ammetto che in un primo momento ho pensato ad uno scherzo dei miei amici, tanto che ho confrontato la calligrafia del biglietto con quella di una pagina strappata dai tuoi appunti di inglese.

Non c’è alcun dubbio, non occorre un perito calligrafico per riconoscere un inequivocabile segnale di te nel modo in cui verghi il nigori o il “fu”.

Quando ho realizzato cosa stesse accadendo, mi sono preso a schiaffi, credendo si trattasse di un sogno. Poi, volevo riempire la tua, di faccia, di pugni, per aver agito come un idiota!

E meno male che ero IO, l’Idiota…

Dovrò farti un bel discorsetto, volpastro, circa lo stare in coppia con qualcuno!!!! E dovrai anche pagarmela cara… ho già un paio di idee in mente sul come.

Ho passato tutto il pomeriggio davanti allo specchio, cercando di migliorare la mia immagine per te. Voglio apparirti splendido, stasera, quando ti porterò con me sul retro della palestra e ti darò la mia risposta.

Arrivo con un largo anticipo, per ora ci siamo solo io, Yasuda e Mitsui. Lo sfregiato fischia il mio ingresso con cenni d’approvazione per la mia mise: total look in nero. Chissà se tu riconoscerai il dolcevita che mi lambisce le spalle? Sono stato fin troppo buono ad indossarlo, sicuramente intuirai da te il tenore della mia risposta.

Mi avvicino con noncuranza al tavolo del buffet, versandomi dell’aranciata in un bicchiere.

Devo fare un paio di rimproveri all’imbecille che ha organizzato il rinfresco: senza alcolici, come potrò brindare al mio rinato amore con il volpastro?

Pazienza, ho una bottiglia in frigorifero: non sarà il Moët Chandon, ma è sempre meglio di niente.

Piano piano arrivano tutti quanti, e tu fai il tuo ingresso per ultimo, bello come un dio, sulle note di una vecchia canzone di George Michael. Dio, il mio cuore si ferma quando ti vedo arrivare, accompagnato da una folata di vento gelido.

Ancora un po’ e festeggiavamo senza di te!

 

I guess I was a shoulder to cry on

A face on a lover with a fire in his heart

A man under cover but you tore me apart

 

Entro con passo sicuro in palestra, dribblando educatamente i compagni di squadra che non si aspettavano la mia presenza. Poso il cappotto di panno cammello al guardaroba improvvisato e mi dirigo in un angolo, scrutando la situazione.

Ti ho visto, Hanamichi, parlare con Ryota e Kogure dall’altra parte della sala: sei stupendo, brilli di luce propria, calamitando la mia attenzione su di te in modo quasi ossessivo.

Mi ignori, come se io non fossi mai entrato o non fossi mai esistito.

Ayako mi raggiunge, sommergendomi di chiacchiere e scatenando la gelosia di Miyagi, che ti molla e si dirige di gran carriera verso la manager, fissandomi con sguardo truce.

Tu e Kogure vi avvicinate e ci fissiamo negli occhi per pochi istanti, che ti sono sufficienti per incenerirmi con un solo sguardo.

Lo vedo, amore mio, il tuo cuore ardere e minacciare di bruciarmi. Che altro potevo aspettarmi, dopo come ti ho trattato?

Le luci si abbassano, è arrivato il momento del brindisi. Sento la tua voce che mi sussurra qualcosa all’orecchio. Il cuore si ferma un istante.

“ Vieni SUBITO sul retro della palestra, volpastro!”

Il tuo è un tono che non ammette repliche, né è tantomeno conciliante.

Ma allora per quale assurdo motivo si è riaccesa la speranza?

Annuisco svogliatamente e ti seguo senza dare nell’occhio  all’esterno dell’edificio. Cammini senza voltarti verso di me, sicuro di sentire il mio passo seguire il tuo.

Ragioniamo: se tu non volessi tornare con me, perché mai ti saresti messo il dolcevita nero che ti ho regalato io stesso?

Vendetta?

Sarebbe troppo crudele da parte tua, e io so che tu non sei affatto tipo da azioni simili: quello sono io.

Ti fermi in un angolo appartato, sempre dandomi le spalle, le mani nelle tasche del cappotto.

“ Idiota”

“ Prego?” ti chiedo avanzando impercettibilmente verso di te.

“ Sei un idiota, Kaede!” mi urli, quasi, voltandoti ed abbracciandomi insieme.

“Hana…” sussurrò carezzato dei tuoi capelli rossi, prima che tu incolli le tue labbra alle mie in un bacio che vuole recuperare tutto il tempo sprecato.

Ti stacchi da me solo per sussurrarmi a fior di labbra un invito non proprio casto.

“ Vieni a casa mia, Kaede…”

Come posso dire di no? Con te al mio fianco, andrei anche in capo al mondo!

 

Now I've found a real love you'll never fool me again

 A face on a lover with a fire in his heart

A man under cover buy you tore him apart

 

Apro la porta di casa, sicuro del fatto che mia madre è andata a lavorare in ospedale. Fare il turno di notte la Vigilia di Natale è triste, lo so, ma per una volta sono grato agli dei che mi abbiano permesso di avere casa a disposizione.

Faccio accomodare il mio Kaede in casa e gli tolgo personalmente il cappotto da dosso, spogliandolo con lo sguardo; le nostre pupille restano incatenate le une nelle altre, mentre ci scambiamo un bacio tanto dolce, quanto famelico.

“ Piano…” ti sussurro a fior di labbra, facendoti impazzire e guidandoti dolcemente verso la cucina.

Apro il frigorifero, estraggo una busta scura e prendo un vassoio con due bicchieri posato in precedenza sul tavolo.

Ti lasci guidare docilmente in camera mia, mentre io accendo una candela dorata sulla scrivania e poso il vassoio sul comodino, accanto al mio letto.

Apro la busta, estraendone del fragolino nero, che so piacerti da pazzi; ne verso un po’ nei bicchieri e te ne porgo uno, accompagnando il mio gesto con uno sguardo che non lascia spazio ai fraintendimenti.

“A noi due, Kaede” brindo avvicinando la coppa alla tua.

“ A noi due, Hanamichi…” mi rispondi con un fremito nella voce.

Il vino scende giù per la gola come fosse nettare, ma non mi accorgo che un po’ di liquido cala sul mio collo; e sia mai che Kaede Rukawa non approfitti di questo, vero?

Infatti ti avvicini e dicendomi “ ti sei sporcato…” posi le tue labbra e la tua lingua sul mio collo. Me l’hai fatta anche stavolta! Poso il bicchiere e ti cingo le spalle con le braccia, avvicinando i nostri corpi.

“ Dovrei ammazzarti di botte, lo sai?” ti sussurro sui capelli neri, inebriandomi del tuo profumo.

“ Non ho mai smesso di amarti, Kaede…” ti dico alzandoti il viso e specchiandomi nei tuoi occhi blu.

“ Anche io, amore… se ho agito così è stato solo perché…” inizi a dire, quando ti fermo con un bacio casto sulla bocca.

” Abbiamo tutto il tempo per analizzare ciò che ci è successo, volpacchiotto… adesso, festeggiamo…” e scendo a baciarti il collo, mentre le mie mani ti accarezzano la schiena.

 

Maybe next year I'll give it to someone

I'll give it to someone special

 

Non ci credo: sto facendo l’amore con Hanamichi!

Non è un sogno, sto realmente baciando la sua pelle dorata, mentre le sue labbra avide si stanno prendendo cura della mia virilità. Mi sento ardere dal desiderio di averlo ancora una volta, di farlo nuovamente mio, come se questa fosse la nostra prima volta.

Inverto le posizioni e ti carezzo il corpo con tutta la mia pelle, strusciandomi contro di te. Ti sento gemere di piacere, quando le nostre nudità si sfiorano ed entrano in contatto.

“ Ti prego… Kaede..” mi implori stringendomi le spalle e mordendomi una spalla. Porto un dito sulla tua bocca, che avida, accoglie quel dito dentro di sé. Fremo al solo vederti così, rassegnato e completamente inerme nelle mie mani: so che avresti voluto fare tutt’altro, te lo leggo negli occhi… ma abbiamo tutta la notte davanti, tutta la vita davanti a noi. Lascia che adesso io ti ami, come ho sempre sognato di fare da un anno a questa parte; sii mio, ed io sarò tuo per tutta la vita.

Non chiedo che il tuo cuore… il mio lo possiedi già.




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