Rapida (spero) introduzione: nelle mie fic in serie siamo arrivati all’estate, c’è stato il campionato nazionale e quindi è agosto…però sotto Natale non posso non scrivere una HanaRu natalizia!!! ^^ quindi ecco un piccolo ‘salto in avanti’ e penso che lo farò anche per il compleanno del mio Kaede, passate le feste riprenderò il time-line interrotto. Il Natale che viene ricordato è quello della mia fic dello scorso anno "A Christmas’s tale" ^^. I personaggi sono miei ormai, un piccolo regalo di Inoue ^_^…invece la canzone "Last Christams" è di G. Michael e degli Wham.

Per Calipso, Greta , Ria e Dream: un augurio di un vero Buon Natale.


Last Christmas

di Nausicaa

 

Guardo l’ora e penso che tra un po’ sarà bene iniziare a mettere in tavola la cena.

Osservo per bene il salotto che fa la sua scena, con tutte le decorazioni in oro e in rosso che lo addobbano e penso che stavolta ce la siamo cavata proprio alla grande: abbiamo organizzato tutto per tempo, non come l’anno scorso…

Come? Di cosa sto parlando?

Be’, è la vigilia di Natale…la sera della vigilia per la precisione…

Non so se vi ricordate cosa fosse successo lo scorso dicembre: io mi ero ridotto all’ultimo per comprare il regalo al mio amore…cioè, il volpacchiotto ha dei gusti moooooolto difficili (ma buoni, visto che ci rientro anche io!) e questo aveva creato qualche problema perfino ad un tensai come me, preferisco metterla così!

Comunque in quella sera del 24 dicembre me ne stavo a vagare come un disperato da un negozio all’altro del centro commerciale più vicino a casa e ci avevo messo un sacco di tempo per decidere di regalargli un berretto e dei guanti sul blu, ma poi la serata aveva acquistato un nuovo senso quando, cercando l’uscita, mi ero scontrato proprio con la mia kitsune: lì per lì avevo provato un momento di panico pensando che lui si sarebbe arrabbiato per la bugia che gli avevo detto, ma poi ognuno di noi aveva notato che l’altro aveva un pacchetto in mano…

Alla fine avevamo cenato in un locale lì vicino…un posticino carino e non troppo grande, adattissimo per una cenetta noi due soli…se ripenso alla faccia stupita della cameriera, quando le abbiamo fatto capire che volevamo un tavolo in disparte!!!! Non chissà quanto nascosto, insomma, uno di quelli d’angolo, più riparati, per stare più tranquilli…e poi lo sapete che Kaede non ama avere gli estranei troppo vicini!!!

Eravamo stati bene: le luci non erano forti, avevamo mangiato piatti ben cucinati, avevamo chiacchierato…io avrò detto quattro o cinque volte a Kaede che era merito della fortuna del tensai se avevamo trovato un posticino rimasto non prenotato!!! Ok, forse sarò stato un po’ ripetitivo sull’argomento, ma ero così emozionato…

Sapete, era il mio primo appuntamento natalizio.

Quando facevo le medie, ovviamente in coincidenza con la mia impressionante sfilza di rifiuti, mi sono preso anche i miei bravi ‘no’ natalizi! Cioè, a dicembre abbinavo dichiarazioni e inviti, proprio per evitare doppi rifiuti, visto che dopo il dodicesimo avevo iniziato a intuire che tutta la faccenda si sarebbe rivelata più difficile del previsto.

Rimetto a posto uno dei fili dorati dell’albero di Natale, che deve essere stato tirato da uno degli stupidi gatti, e penso che adesso è facile riderne, ma che allora non era stato molto piacevole, anche se poi mi ero divertito lo stesso andando in sala giochi con Yohei e gli altri, che (bisogna ricordarlo!) a dispetto delle loro prese in giro non stavano meglio di me!!! Anche perché lo so benissimo che i loro scherzi li facevano proprio per quello.. se non fosse stato così, non si sarebbero mai permessi! Sembriamo teppisti, ma in realtà siamo sensibili! Eheheheheh… e quindi alla fine stavamo tutti insieme e quando tornavo a casa c’erano i miei genitori, solo che poi…poi non è stato più così…non è stato più come prima…

Ok, ho divagato abbastanza, e tutto sommato non mi va di pensarci troppo: il Natale dello scorso anno ha spazzato via tutto!!! Ricordo che nel locale avevano messo un sottofondo di musica natalizia in tono con la ricorrenza e con l’atmosfera, che mi metteva allegria e Kaede era così bello…così rilassato, sereno…

Al ritorno, poi, c’era una bella aria di aspettativa fra noi mentre attendavamo alla stazione l’arrivo del treno: sapevamo che una volta a casa ci sarebbero stati dei regali da scartare e delle coccole da scambiarci, tutti raggomitolati sul divano!! E Kaede si raggomitola veramente bene, sapete? In quei momenti sembra un gatto!!!

Mi volto verso di lui, che sta finendo di decorare la stanza sistemando delle Stelle di Natale sul davanzale della finestra, e sorrido vedendolo indossare il maglioncione bianco che gli ho regalato io qualche settimana fa: gli sta un po’ grande, le maniche quasi gli coprono le mani…ehm…non è che non sappia la sua taglia, ovviamente!!! L’ho comprato apposta più grande, mi sembra che gli tenga più caldo…
Anche lo scorso Natale indossava un maglione morbido, avvolgente…

 

Lo scorso Natale avevamo addobbato solo l’albero: lo avevamo sistemato nell’angolo del salotto dal quale si sarebbe visto meglio e lo avevamo riempito di palline dorate e rosse.

E poi… poi c’era stato quel pomeriggio al centro commerciale alla ricerca dei regali e la nostra prima cena natalizia insieme, ma non è quello il momento che ricordo con più affetto di quella giornata, è il ritorno a casa…

Perché c’erano ancora quelle buste con dentro quei bei pacchetti e noi le sbirciavamo, soprattutto la mia testa rossa, e si avvertiva benissimo la nostra curiosità di aprirle, neanche fossimo dei bambini!!! Ma forse eravamo giustificabili: erano pur sempre i primi regali di Natale che ci scambiavamo…

Ricordo che ci eravamo seduti proprio sotto l’albero, con un sottofondo di canzoni natalizie, e che non avevamo acceso la luce centrale della stanza, preferendo quella più bassa della lampada; sono pronto a giurare che il mio adorato do’aho abbia vissuto un autentico dramma, dovendo decidere se scartare lui per primo il suo pacchetto o voler vedere subito la mia espressione alla vista di ciò che lui aveva scelto per me!!!

"E se aprissimo i regali contemporaneamente?" era stata la sua soluzione.

E alla fine avevamo fatto così, ognuno impegnato a scartare, ma anche a osservare di sottecchi l’altro, il suo volto, il suo sguardo; mi sento ancora nelle orecchie la sua risata allegra mentre si rigirava fra le mani la calda e avvolgente sciarpa che gli avevo comprato, e anche a me era venuto da sorridere, vedendo i guanti e il berretto blu, perché significava che avevamo fatto lo stesso ragionamento nel cercarli!

Hn.

Mi sarei dovuto preoccupare all’idea di aver fatto lo stesso ragionamento del do’aho!!! Invece no, ero così contento…e poi ci eravamo provati i rispettivi doni…

I guanti erano proprio della misura giusta, la lana calda e morbidissima, non mi procurava quel fastidioso pizzicore come talvolta succede, Hanamichi doveva aver tenuto conto di questo…

"La lana non ti dà fastidio, vero? Me li sono pure provati per assicurarmi che non pizzicassero…" mi aveva sorriso, infatti.

Io gli avevo restituito il sorriso, assicurandolo che erano perfetti e poi mi ero infilato il berretto.

"Come mai hai scelto anche questo?" gli avevo chiesto, visto che io non porto spesso berretti.

"Per riparare dal freddo quella tua testolina da kitsune!!!- mi aveva prontamente risposto il mio do’aho, per poi aggiungere ridacchiando- E anche per poter fare questo!!!!" e poi mi aveva calato il berretto sulla faccia, con una delle sue rapide mosse ‘da tensai’, come dice lui, o ‘da do’aho’ , come dico io.

Ecco, ricordo di aver pensato che NON avrebbe dovuto farlo!!!! E poi si era messo a ridere dicendo che con i capelli tutti così arruffati gli ricordavo tanto un gattino di quelli con il pelo spumoso!!!!

Hn…non poteva restare ‘impunito’, vi pare?

Quindi io avevo preso la sciarpa dalle sue mani e avevo iniziato ad avvolgercelo dicendo tranquillamente: "Anche tu non devi lasciarti ingannare dall’apparenza del regalo…quando l’ho scelto, ho pensato in prospettiva, ho tenuto conto della sua possibile utilità…".

"Che sarebbe?" mi aveva chiesto lui, visibilmente insospettito.

"Imbavagliarti per non dover sentire le tue scemenze!" gli avevo spiegato, sollevandogli il bordo della sciarpa fino a coprirgli la bocca!

Vi lascio immaginare le sue proteste, i suoi ‘mai detto scemenze in vita mia!!!’, i miei ‘hn’… ma non era durato molto il battibecco, non la vigilia di Natale: alla fine, la mia testa rossa aveva sistemato dei cuscini per terra, accanto all’albero, e ci si era sdraiato sopra e io mi ero accoccolato contro di lui, con il viso nell’incavo della sua spalla.

La stanza era quasi in penombra e i riflessi delle palline colorate dell’albero erano luminosi ma anche quasi riposanti, non abbaglianti; la mano di Hanamichi accarezzava i miei capelli e poi, dopo un po’ di silenzio, mi aveva chiesto, un po’ esitante: "Pensi che arriverà il momento in cui non vorrai più sentire le mie scemenze?".

Io avevo accentuato la mia stretta: "Mai…voglio restare per sempre così…" una frase che non gli dico spessissimo, ma quella notte, con quella atmosfera… ed era vero allora come lo è anche adesso.

"Anche io, Kaede. Buon Natale, amore…".

"Buon Natale…do’aho!".

Perché, quando lo chiamo ‘do’aho’, è come se gli dicessi che lo amo.

Ricordo che poi, dopo qualche minuto, il mio Hanamichi si era alzato un attimo per prendere il plaid che sempre teniamo sul divano in inverno e poi era tornato a sdraiarsi accanto a me, coprendo entrambi. Ci eravamo addormentati così…
Lo scorso Natale…

 

Quest’anno sarà un po’ diverso.

Come vi ho detto, abbiamo fatto le decorazioni per tempo, e poi c’è una notevole differenza: ceniamo a casa e mia madre starà con noi, anzi volendo dirla tutta è già in cucina a preparare la cena!!! Ho proposto io questa serata più familiare e il volpacchiotto è stato subito d’accordo, addirittura quando mi sono proclamato tensai per la miliardesima volta non ha avuto da ridire!!!

Sapete, Kaede non lo avrebbe mai detto esplicitamente, ma io so che idea ha lui del Natale e non c’entra molto con le coppiette che cenano al ristorante: cioè, so benissimo che l’anno scorso era stato contento, che non sminuirebbe mai i momenti così dolci che abbiamo avuto quando ci siamo coccolati sotto l’albero, però…la famiglia, ecco il punto!!! La vigilia di Natale passata con la famiglia, o comunque con le persone a cui si vuole bene: la cena tutti insieme, le musiche natalizie, l’apertura dei regali, l’attesa della mezzanotte, anche se qui non suoneranno le campane…

Ok, è una visione più occidentale di questa festa, che infatti per noi è straniera, ma so che a lui piace, lo sento distintamente, anche se a parole non l’ha mai detto, il mio angelo silenzioso…

Volevo regalargli una vigilia di Natale che non aveva ancora avuto; e poi, volevo festeggiare anche io sia con lui che con la mia mamma. Con la mia famiglia, insomma.

Guardo con una certa soddisfazione i pacchetti già ben disposti sotto i rami più bassi dell’abete: le carte luccicanti, i nastri dorati tutti belli arricciati!!! Facendo un rapido conto dovrebbero essercene sei, visto che ognuno dei presenti avrà due doni. Uno…due…un momento!!! Uno, due, tre…no, sono proprio sette!!!!! Cos’è quello scatolone che mi era sfuggito?! Che si prospetti un triplo regalo per il tensai?! Be’ potrebbe anche…no, fermi tutti! E se fosse un pacco arrivato per Kaede, se fosse un regalo NON MIO per lui?! Ci sono solo due persone che potrebbero pensarci…ok, sono più di due, ma quelle che poi oserebbero farlo davvero sono due!!!

"Kaede, cos’è quel pacchetto in più?" mi decido a chiedergli, prima di scoppiare.

 

Sono seduto sul divano e mi godo la faccia bieca di Hanamichi, che sta fissando uno dei regali come se dovesse celare chissà quale congiura ai suoi danni!

Io gli faccio cenno di venire a sedersi accanto a me e devo dire che non se lo fa ripetere, in due secondi mi è vicino e io mi stringo contro di lui, che mi passa subito un braccio intorno alle spalle.

"Ti è arrivato un regalo da parte di qualcun altro?" mi chiede, un po’ teso, ma io gli tiro i capelli e gli spiego: "Hn…do’aho! Quello è il mio regalo per i miei gatti!!!".

Lui sbuffa ma senza riuscire a nascondere il divertimento: "Ah! E certo, come ho fatto a non pensarci?! E cosa hai comprato per quelle palle di pelo?".

"Un bustone doppio di croccantini speciali: sai, quelli più morbidi…".

Hanamichi ridacchia, ma la sua stretta diventa più forte ed entrambi ci voltiamo ad osservare le due ceste in cui si sono sistemati i miei cinque gatti, che stanno sonnecchiando tutti aggrovigliati fra di loro.

Dalla cucina comincia a raggiungerci un buon profumo e sentiamo rumori di stoviglie e di posate.

E io penso che questo 24 dicembre, questa sera del 24 dicembre ha davvero qualcosa di speciale, perché è il mio, nostro, primo Natale nella nostra nuova famiglia.

"Forse dovremmo andare ad aiutare Midori-san" suggerisco.

"Uhm…altri cinque minuti di coccole e poi andiamo" mi mormora Hana all’orecchio e io sono d’accordo. So che quest’anno ha organizzato la vigilia di Natale in questo modo soprattutto per me…perché potessi vivere qualcosa che finora avevo potuto solo ‘vedere’ e che, mio malgrado, avevo rimpianto…

"Ragazzi, fra cinque minuti sarà pronto!!!" ci avverte, facendo capolino dalla porta, Midori-san. Anche lei è contenta, forse avevamo bisogno tutti e tre di questa serata da passare insieme…

"Ok! Oi kitsune, mettiamo su un cd natalizio?".

Sorrido ad Hanamichi e annuisco.

Lo scorso Natale è stato bello, ma so che, quando l’anno prossimo penserò a questo come allo ‘scorso Natale’, il ricordo avrà il sapore di qualcosa di ritrovato…

 

Fine ^^


 

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