La sfida

parte IV

di IrisAlba



 

Gojyo continuò a sparare per tre ore di fila…..si, non avete letto male: TRE ORE DI FILA!!!.

- GOJYOOO!!! BASTA, TI PREGOOOO!!!- lo implorava Hakkai da dietro un albero.

- STUPIDO KAPPA, FERMATIIIII!!!!- gridava Sanzo, che si era imboscato (per salvarsi la vita, ovviamente^__^) dietro un cespuglio.

Finalmente il mezzo demone si accorse del fazzoletto bianco che Hakkai stava timidamente sventolando da dietro l’albero, e smise di sparare. Stremato, si accasciò a terra, tenendo però il mitra di Zenon sempre stretto tra le sue mani.

-Se ne sono andati?- chiese il kappa ad Hakkai, che nel frattempo gli si era avvicinato.

-Da due ore ormai!!! Se ne sono andati quando si sono resi conto che era impossibile anche solo tentare di muovere un passo!!! Comunque è stato anche per merito di Sanzo: ha continuato a sparare ad Homura anche mentre cercava di proteggersi dietro quel cespuglio…-.

Ma il kappa non lo stava ascoltando. Con qualche difficoltà si alzò di nuovo in piedi, per poi gridare: -Che cosa ho fatto!!! CHE COSA HO FATTO!!!- scoppiando in lacrime.

Disperato, Gojyo si gettò tra le braccia dell’amico (tenendo, però, sempre il mitra in mano….) dicendo: -Hakkai, ti prego, perdonami!!! Non capisco cosa mi sia preso!!! So solo che quando ho avuto tra le mani quell’arma non ci ho visto più. Ma non volevo colpire te!!! Gli altri si, ma non teeee!!!!-.

Hakkai, commosso dalle lacrime del mezzo demone, lo abbracciò a sua volta, cercando di tranquillizzarlo.

- Non preoccuparti Gojyo!!!. So bene che non volevi spararmi!!!- gli fece con voce comprensiva.

-Davvero!!! Mi credi, allora??!!!

SNIF ç___ç- gli chiese il kappa, guardandolo con occhioni supplicanti e pucciosi.

-Ma si che ti credo!!! E’ stata tutta colpa dello stress accumulato in questi giorni!!! Povero Gojyo!!!- e, mentre Hakkai sussurrava queste frasi tranquillizzanti all’orecchio del kappa, con le mani cercava delicatamente di strappare il mitra dalla sua presa (non si sa mai…-__- Nd. Hakkai).

-Sono sicuro che non avresti mai potuto colpire me e Sanzo….-

-Si, si, è così: né te né…SANZO??!! A PROPOSITO: DOVE SONO FINITI QUEL BONZO E QUELLA STUPIDA SCIMMIA??!!! PERCHE’ SPARISCONO SEMPREEE!!!!- gridò il kappa mentre si allontanava dall’abbraccio di Hakkai e sollevava nuovamente il mitra.

-Goku non lo vedo da ieri sera, mentre Sanzo…era qui appena un attimo fa!!!- rispose il demone con un briciolo di preoccupazione (per la sua vita, soprattutto!!!) nella voce –Comunque questa volta penso che loro non hanno colpa…-

-NON LO CREDO, HAKKAI!!! NON LO CREDO PROPRIO!!!- ringhiò Gojyo, mentre cercava con lo sguardo la sagoma dei due principali fautori della sua ira.

-Su, Gojyo, calmati!!!. Non prendertela così a cuore!!!. Sanzo sarà sicuramente andato a cercare Goku e quando torneranno gli chiederemo ulteriori spiegazioni, va bene?-. Hakkai aveva parlato con fare dolce e rassicurante, in modo da calmare l’impulso omicida che muoveva Gojyo.

Quest’ultimo tornò a fissare negli occhi l’amico. Ringhiò per un altro quarto d’ora e poi, resosi conto dell’assurdità dei suoi gesti, abbassò l’arma e tornò a sorridere al demone.

-Hai ragione Hakkai!!!. Scusami,  penso che la tensione accumulata in questi giorni mi abbia dato alla testa!!!-.

-Non fa nulla, Gojyo!!! Non fa nulla!!!- rispose il demone, che teneva gli occhi sempre puntati sul mitra di Gojyo, quasi che la faccia del kappa avesse cambiato sede ^__^.

-Che ne dici se ora cerchiamo qualcosa da mangiare? Ormai è mattino!!!- chiese Gojyo, come se appena un attimo prima non stesse inneggiando ad una strage ^__^.

-Dico che è una buonissima idea!!!- rispose Hakkai, che osservava i gesti delle mani di Gojyo fotogramma per fotogramma.

-Allora, andiamo?!!- gli chiese il kappa con fare giulivo, mettendosi il mitra in spalla.

-Andiamo Gojyo. Andiamo-. “E che gli dei me la mandino buona!!!” pensò il demone prima di iniziare a seguirlo.

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Contrariamente alle affermazioni di Hakkai, però, Sanzo non aveva voglia di fornire alcuna spiegazione. Raggiunse i due demoni alcune ore dopo, seguito in silenzio da Goku. La scimmietta camminava a testa bassa, con un’espressione incredibilmente mortificata dipinta sul viso, mentre Sanzo avanzava con un’aria talmente torva e uno sguardo talmente bieco che né Hakkai né Gojyo ebbero il coraggio di fargli qualche domanda.

Mangiarono in silenzio la frutta che i due demoni avevano raccolto e altrettanto silenziosamente si rimisero in viaggio. Anche questa volta, però, le loro rotelline erano impegnate a macinare funesti pensieri….

 

POV Hakkai: “Non possiamo continuare così!!! Non possiamo assolutamente continuare così!!! Il gruppo si sta sfaldando, ormai non dialoghiamo più fra noi se non per monosillabi e i rapporti tra Gojyo e Sanzo sono ai minimi storici!!! Gojyo, inoltre, mi preoccupa: è troppo di buon umore oggi, ha un’espressione troppo allegra e, soprattutto, non mi piace affatto il modo in cui guarda quel mitra. Non so perché, ma prevedo guai peggiori!!! Spero che nel prossimo villaggio potremo riposarci, rilassarci e chiarire tutte le incomprensioni!!! Spero…Spero…O DEI AIUTATECI!!! E anche tu, mia amata Kanan: veglia su quel buongustaio di tuo marito…”.

 

POV Goku: “Ma che ho fatto di male, SNIFç___ç!!!. Cosa ho fatto di male, RISNIFç___ç!!!. Che ne sapevo io che Homura ci stava provando, SNUFç___ç!!!. Non ho mai visto Sanzo così indiavolato: mi ha fatto una tale scenata e mi ha dato talmente tanti colpi di harisen che ad un certo punto mi sembrava di avere i ventagli in testa, o di essere diventato io stesso un ventaglio!!!. Ora chi lo recupera più!!!. Sicuramente mi terrà il broncio per almeno un mese (se tutto va bene….). BUAAAAAAAAA!!! COME SONO INFELICEEEEE!!! E HO ANCHE FAMEEE!!!!!!!”.

 

POV Sanzo: “Ammetto di aver esagerato un po’. Ammetto che questa volta ci sono andato giù pesante, soprattutto quando gli ho detto che è talmente stupido che il mio harisen, confronto a lui, sembra che abbia conseguito la laurea ad Oxford, ma che kakkio!!! Questa volta l’ha combinata proprio grossa!!! Cadere con tale facilità nella rete di quel…quel…quel fricchettone maniaco, di quel damerino che va in giro con un piumone sulle spalle che sembra la coperta di Linus!!!. Capisco l’ingenuità, la purezza, i sentimenti fanciulleschi, ma qui siamo di fronte alla più completa tontaggine!!!.

Nella mia vita, ne sono consapevole, me ne hanno dette tante. Posso accettare l’espressione –bonzo corrotto- perché, ammettiamolo, io per primo non mi sono mai definito uno stinco di santo!!!. Posso accettare di aver fatto in quella locanda la figura del fesso, e in effetti quando è entrata quella vecchiaccia non dovevo avere un’espressione molto intelligente!!!. Posso accettare tutto!!!. Ma che mi debbano far fare la parte del cornuto, no!!! No!!! NO!!!. Come se non bastasse, si è messo in mezzo anche quel kappa pazzoide!!!. Spero di arrivare al prossimo villaggio al più presto e di rilassarmi un , perché inizio di nuovo a sentire una voce, e questa volta è quella della mia pistola….”.

 

POV Gojyo: “Non riesco ancora a spiegare il mio precedente raptus di follia!!!. Non riesco ancora a capire cosa diavolo mi sia preso!!!. Forse è come dice Hakkai: è tutto stress. Forse è colpa della tensione ( anzi, della vera e propria BILE!!! ) che ho accumulato in questi giorni, però…però… però, questo mitra…così possente…così efficiente…così diverso da quel catorcio di arma che ho usato fin’ora…sembra quasi che mi parli…che mi inciti ad usarlo. Sembra che non stava aspettando che me…ed è così, è sicuramente così,  perché lui è venuto da me!!!. E’ mio!!! E’ tutto mio!!! E’ il mio TESSSORO!!!!!!!! (o____O).

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Dopo qualche ora di tragitto giunsero finalmente ad un nuovo villaggio. Dato che ormai si avvicinava il tramonto, decisero di non tergiversare oltre e di cercare subito una locanda, una pensione, un bugigattolo qualsiasi, perché nessuno di tutti e quattro si sentiva molto fresco e arzillo (e ci credo!!!! ^__^).

-Penso però che sarà molto difficile trovare delle camere libere: deve esserci una festa in paese- constatò Hakkai. In effetti tutte le viuzze del villaggio pullulavano di gente e i negozi erano stati per l’occasione riccamente decorati con festoni multicolori.

-Oh, ma non fa nulla Hakkai!!! Dopo tutto, a noi basta solo una camera per tutti e quattro, veeeerooo?!!-  fece il kappa guardando Goku e Sanzo. La scimmietta avrebbe voluto ribattere, ma dato che nelle ultime ore era stata particolarmente a contatto con l’harisen del bonzo, si morse le labbra e preferì tacere, mentre Sanzo, dopo un imprecisato numero di –Tzè-, finì di frugare nelle sue ampie maniche e consegnò a Gojyo la sua carta di credito.

-Perché la dai a me?- chiese il mezzo demone con fare sospettoso.

-Dato che hai preso particolarmente a cuore la questione dei nostri alloggi, vai tu a prenotare la nostra camera!!!- fece Sanzo, che aveva messo sulla modalità ON il suo migliore sguardo che uccide (Hanamichi Sakuragi docet!!! ^___^).

Gojyo, abituato alle occhiatacce del bonzo, conosceva bene quello sguardo, ed era riuscito a leggervi tutti gli insiti messaggi.

Era uno sguardo che diceva –Povero pollo!!! Vai pure a chiedere una camera singola, tanto io quello che devo fare lo farò comunque, ovviamente alla faccia tua!!! Ti ho fregato, Anna dai capelli rossi!!! MUHAHAHAHAHAAAA!!!!-.

“Non hai ancora vinto!!!” pensò Gojyo digrignando i denti e, senza commentare, strappò la carta di credito dalle mani di Sanzo e se la mise in tasca.

Finalmente giunsero in vista di una locanda. Il kappa e Hakkai entrarono, per chiedere se vi fosse una stanza libera, mentre Sanzo e Goku rimasero ad aspettare in macchina.

Goku avrebbe voluto approfittare di questa occasione, dato che da quando erano ripartiti il bonzo non gli aveva ancora rivolto la parola e quando cercava di rivolgergliela lui poco ci mancava che lo mordesse!!!.

Pian pianino si avvicinò alla schiena del bonzo, che stava per accendersi una sigaretta, e gli sussurrò all’orecchio –Saanzo, sei ancora arrabbiato?-

-Secondo te!!!- borbottò il bonzo, impegnato a trafficare con l’accendino.

Sconsolato, Goku pensò che per il momento era meglio evitare qualsiasi approccio.“Altro che un mese!!! Ci vorrà almeno un anno perché gli passi!!!ç____ç” pensò la scimmietta mentre sprofondava nuovamente nel sedile.

Stettero per un po’ in silenzio, mentre attorno a loro continuava il passeggio festoso e allegro delle persone. Improvvisamente, però, da quella folla così vivacemente vestita si fece avanti una stupenda fanciulla, formosa e seducente, che sembrava puntare proprio verso il loro fuoristrada.

Sanzo in quel momento era inca**ato come una zucchina e si sentiva totalmente incapace di relazionarsi al suo prossimo in maniera non violenta, fosse anche per chiedere a qualcuno che ore fossero!!!. Seguì, quindi, con fare sospettoso i movimenti della ragazza, sperando che fino all’ultimo questa cambiasse direzione.

Ma la ragazza ce l’aveva proprio con loro e, una volta avvicinatasi, li salutò con un enorme sorriso.

-Saaaalveee!!!-

-Ciao!!!- rispose Goku, sorridendole a sua volta.

La ragazza li fissò per un attimo, poi, sempre sorridendo, riprese a parlare.

-Non vi ho mai visti da queste parti. Siete stranieri?-

-Si, lo siamo- rispose Sanzo, con una grazia degna di un uomo di Neandertal.

La ragazza, però, non si scompose e, tutta entusiasta, esclamò –DAVVEROOO!!! E siete appena arrivati?-

-Da qualche ora- rispose Sanzo, con la stessa verve di una lastra tombale.

La ragazza però, fastidiosa come una mosca, continuò a sorridere e a far loro domande.

-Immagino che siate qui per la festa di stasera, vero?-

-Noi non….-

-SIIII!!!!- esclamò Goku, anticipando il bonzo, che desiderava levarsi quella sottospecie di pubblicità per il dentifricio dai piedi.

-Oh, ma allora, tenete!!!- e, così dicendo, consegnò loro una specie di deplian.

-Che cos’è?- chiese la scimmietta.

La ragazza, con fare molto professionale, iniziò a spiegare: -Vi sono indicate tutte le manifestazioni che avranno luogo stasera. Tra l’altro, troverete anche le tappe della grande processione che giungerà al tempio lassù in cima- e, così dicendo, indicò un bizzarro edificio che sorgeva al di sopra di un monte.

Che strano edificio” pensò Sanzo. “Si, davvero stano. Non vorrei sbagliarmi, ma sembra avere la forma di una…una…CINTURA DI CASTITA’??!! O___O”.

-Ma che razza….-

-Oh, ma tu guardi il tempio!!!- fece la ragazza a Sanzo, che era quasi rimasto a bocca aperta.

–Quello che vedi è da secoli l’orgoglio del nostro villaggio, il grande tempio della cintura, interamente consacrato all’amore platonico!!!-.

-Amore platonico?- chiese Sanzo, che iniziava ad avvertire un brivido freddo lungo la schiena e strani presagi di sventura nell’aria.

-Si, amore platonico- ripeté la ragazza –Tutto il villaggio è consacrato all’amore platonico e questa sera celebriamo il cinquecentesimo anniversario della fondazione del tempio, in occasione del quale si terrà la solenne processione dei “verginelli da cinquant’anni a questa parte”!!! Sapete, verrà anche un giornalista a fotografare il tutto!!!^___^-.

-OHHHH!!!!- fece Goku, che non aveva capito bene (a differenza di Sanzo^__^) tutta la faccenda.

E dimmi: ci saranno delle bancarelle che vendono roba da mangiare?-.

-Ma certo, mio giovane amico!!! Tra l’altro, avrete la fortuna di gustare alcuni biscottini e dolci tradizionali che riproducono, nella forma, l’immagine del nostro tesoro più grande, del cimelio più prezioso che si trova nel tempio!!!-.

-E quale sarebbe questo cimelio?- chiese Sanzo con un filo di voce.

-Un dono che tanto tempo fa ci consegnarono le nostre divinità: una cintura di castità fatta in acciaio inox superextrastrong, assolutamente infrangibile, capace di resistere al freddo più glaciale e al caldo più bollente!!! MUHAHAHAHAHAHAAAA!!!!-.

“PER TUTTI GLI DEI!!!” pensò Sanzo, con i capelli ritti in testa dal terrore!!!.

-OHHHH!!!- fece ancora Goku, incuriosito da quelle strane e incomprensibili usanze.

-Ti vedo interessato, giovane dagli occhi dorati!!! Allora, verrete alla festa?^__^-.

-SIII!!!- rispose la scimmietta, a cui non interessava altro che farsi una scorpacciata di biscotti.

“Col kakkio!!!” pensò Sanzo con il suo solito garbo “Abbiamo fatto male a fermarci qui!!!”.

La ragazza sorrise loro nuovamente, fece un gentile inchino e si allontanò. Subito dopo, Goku si fiondò su Sanzo e, abbracciatolo forte forte, gli chiese -Saaanzooo!!! Andiamo anche noi a questa festa!!! Ti prego Ti prego Ti prego Ti prego Ti prego….-

Ma nemmeno 20.000 Ti prego avrebbero convinto in quel momento Sanzo!!! Già non lo avrebbero convinto in situazioni normali, figuriamoci ora!!! ^___^.

-Te lo scordi scimmia!!! Non ho intenzione di prender parte ad una cosa talmente stupida!!!-.

-Ma Saaanzooo!!!- piagnucolò ancora la scimmietta –Io adesso mi sono incuriosito!!! Per favore!!!-

-Non se ne parla- tagliò corto Sanzo con il suo tono più categorico –E poi tu non sei incuriosito affatto!!! Ti interessano solo le bancarelle che vendono dolci!!!-

-Non è vero!!!>__<- rispose risentita la scimmietta –E’ che mi interessa questa storia dell’amore plutonico!!!-

-Stupida scimmia!!!- esclamò Sanzo, dando una sventagliata di cultura alla sua saru –Amore platonico, non plutonico!!!-.

-Ahi, che male!!!ç___ç Plutonico, platonico, che differenza fa?

E poi, scusa:

che significa?-.

-Perdite di tempo, scimmia. Sono tutte perdite di tempo. Roba da diabetici e da fricchettoni!!!. Anzi, per evitare ogni possibile tentazione…- e, senza completare la frase, Sanzo afferrò il deplian dalle mani di Goku e lo strappò in tanti piccoli pezzettini.

-Ma Sanzooo!!!-

-Niente ma, scimmia!!!. Questa notte non ti muovi dal mio fianco!!!. Mi è bastata l’avventura della notte scorsa!!!- e, così dicendo, il bonzo pensò che l’argomento fosse chiuso.

Meglio sarebbe stato, però, che Sanzo a quel deplian avesse dato almeno un’occhiatina!!! ^__^.

 

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Per Gojyo e Hakkai non era stato facile riuscire ad ottenere una camera dove passare la notte. Sulle prime, infatti, il padrone della locanda li aveva guardati con sospetto, intimorito soprattutto dal mitra che il kappa continuava cocciutamente a portarsi in spalla ( ci si è proprio affezionato…). Gli era, però, bastato guardare l’aspetto elegante e gentile di Hakkai, gli era bastato sentire il demone parlare con voce delicata e convincente (Hakkai, infatti, sarebbe riuscito a convincere il migliore venditore di enciclopedie porta a porta a vendergli anche l’anima!!!^__^) per convincersi che quelli che aveva di fronte erano proprio due bravi giovani (se sapesse….).

-Non so proprio come ringraziarla, signore!!!- esclamò Hakkai facendo un gentile inchino.

-Non ringraziarmi ragazzo!!!- replicò gentilmente il padrone della locanda –Anzi, mi fa piacere vedere ogni tanto gente nuova in questo paese!!!- e, così dicendo, consegnò a Gojyo la chiave di una camera –L’unica cosa che mi dispiace, però, è che la vostra camera dà proprio sulla stradina che porta al grande tempio sulla montagna!!!-

-E allora?- chiese il kappa incuriosito.

Il proprietario ridacchiò -Eh, si vede che siete stranieri!!! Dovete sapere che oggi si celebra il cinquecentesimo anniversario della fondazione del nostro grande tempio della cintura…-

-Tempio della cintura?!!- chiese Hakkai, che pensava di non aver capito bene.

-Si, tempio della cintura!!! E’ quella superba costruzione che sorge proprio al di sopra del monte…- e, così dicendo, indicò ai due demoni, attraverso la finestra, il punto dove guardare.

-QUELLO E’ UN TEMPIO?!!!- chiese Gojyo con gli occhi fuori dalle orbite.

-Si!!!- rispose tutto fiero il vecchietto –Quella è la gagliarda costruzione da secoli dedicata, come tutto il nostro villaggio, all’amore platonico!!!-

-AMORE PLATONICO?!!- chiese Gojyo che, malgrado gli slanci ascetici degli ultimi giorni, rimaneva pur sempre un kappa pervertito!!! ^__^

-Si ragazzo mio!!! E purtroppo, malgrado la vostra stanza si affacci su di una viuzza secondaria, quella è l’unica strada che conduce al nostro amato tempio. Sentirete un po’ di rumori stanotte!!!-

-Oh, ma noi ci siamo abituati, signore!!!- esclamò Hakkai e, ringraziato ancora il proprietario, si allontanò con un Gojyo ancora intontito per andare a chiamare Sanzo e Goku.

-Ma che razza di posto è questo?!!- chiese il kappa al colmo dell’incredulità.

-Io trovo che questo luogo sia perfetto, Gojyo- ridacchiò Hakkai –Soprattutto per quei due allupati che abbiamo lasciato in macchina!!!-.

-Non nego di aver pensato anch’io ciò che hai detto, però…-

-Però?- incalzò il demone dagli occhi di giada.

-Non lo so…non mi sento tranquillo- affermò il mezzo demone.

-Pensi che quei due ci combineranno qualche guaio?- chiese Hakkai, che ora aveva iniziato a preoccuparsi.

-Ah, su questo non ho dubbi!!! Però, questa volta, non avranno vita facile!!! Ci penseremo io e Peppinello a fermarli!!! MUHAHAHA!!!-.

-Peppinello?!!- chiese Hakkai che, per la seconda volta in quella sera, pensava di aver capito male.

-Carino come nome, vero?!! ^__^ Ho deciso di chiamare così il mio mitra!!!- esclamò Gojyo con tono da neo papà.

-PEPPINELLO?!!- ripeté il demone al colmo dell’incredulità.

-Perché fai quella faccia?- chiese il kappa offeso –Se Sanzo ha chiamato la sua pistola Shorejyu o come cavolo si chiama, non vedo perché io non debba chiamare il mio mitra Peppinello!!! Anzi, è un nome molto più simpatico!!!- esclamò Gojyo con gli occhi pieni di brillantini multicolori.

Hakkai ci mise qualche minuto per riprendersi. “Coraggio, Hakkai, non mollare!!! Sei tu l’unico sano di mente nel gruppo!!! Non puoi mollare!!!” pensò il demone per farsi forza. Quando, finalmente, riuscì a riaversi dalla sorpresa si fermò di fronte a Gojyo e gli parlò con voce decisa.

-Sha Gojyo- iniziò il demone –Io ti voglio bene!!! Tu per me sei più di un amico, sei un fratello!!! Sei una persona importantissima!!! Però…-

-Però?- chiese il kappa, che non aveva ancora capito dove quel discorso volesse andare a parare.

-Però…SPERO CHE NON TI DEBBA MAI TROVARE NELLA SITUAZIONE DI DARE UN NOME A TUO FIGLIOOO!!!-.

-COOSAA?!!! >__<- esclamò Gojyo, ferito nel suo orgoglio di futuro padre di famiglia.

 

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Non solo i due demoni si erano preoccupati di cercare una camera per la notte ma, una volta trovata, vollero assolutamente (e sottolineo, ASSOLUTAMENTE) disporre i futon senza l’aiuto di Goku e Sanzo.

Terminati i preparativi per la notte, Gojyo si mise a dormire proprio di fronte alla porta, con Peppinello tra le braccia, in modo che ai due elementi vivaci del gruppo (usiamo questo eufemismo ^__^) non venisse in mente di rifarsi una passeggiatina per le cucine della locanda. Hakkai, invece, dormiva poco lontano da Gojyo, in modo da formare una doppia barriera impenetrabile tra la porta e il centro della stanza.

Goku aveva guardato tutti questi preparativi con sguardo umiliato e offeso, ma ogni volta che cercava di protestare veniva zittito dalle occhiate sornione del kappa e dalla vista dell’harisen di Sanzo, che la scimmia ormai considerava il suo più mortale nemico!!!.

Sanzo, invece, aveva guardato divertito le fatiche dei due demoni. Lui era G.S. Oshi e ciò che doveva fare lo faceva e basta. G.S. Oshi: un nome, una garanzia (di cosa, poi, è meglio che lasciamo stare…-__-).

Anche questa volta il giaciglio di Goku era stato posto sotto la finestra, e anche questa volta la scimmietta non riusciva a dormire. Per qualche minuto si fermò a guardare la schiena di Sanzo, fasciata da quel malizioso top nero che faceva venire a Goku pensieri non propriamente in tono con il suo spirito puro!!!. Lentamente, si sporse al lato estremo del futon, in modo da poter sfiorare con la mano la spalla del bonzo.

-Sanzo!!! Ehi, Sanzo!!!- chiamò a voce bassa la scimmietta.

-Che vuoi?- chiese il monaco, perfettamente sveglio.

-Devo dirti una cosa- fece Goku sempre a voce bassa –Girati!!!-.

-Me la dici domani, stupida scimmia- concluse Sanzo, che sapeva benissimo cosa volesse dirgli la sua saru.

-Sanzo, ti prego!!! Poi ti lascio stare!!!-.

Resosi conto che solo in questo modo sarebbe riuscito ad ottenere un po’ di pace, il bonzo si girò, per poi trovarsi faccia a faccia con Goku.

-Allora?- chiese Sanzo con tono spazientito.

Goku non parlò subito. Rimase per un po’ a guardarlo con quei suoi grandi occhi dorati, per poi liberarsi dalle coperte, scivolare morbidamente vicino al bonzo e abbracciarlo.

-Sanzo, ti prego, perdonami!!!- e, così dicendo, baciò il bonzo leggermente sulle labbra.

Sanzo però, essendo bastardo dentro come pochi a questo mondo, avrebbe voluto tenere la sua scimmietta ancora un po’ sulle spine. Non cercò in alcun modo di rispondere al bacio del ragazzo e, quando quest’ultimo si allontanò da lui, lo guardò con uno sguardo poco convinto. Quando, però, vide che Goku aveva iniziato a strusciarsi languidamente contro il suo corpo, a mordicchiargli delicatamente il collo, ad insinuare una gamba tra le sue gambe, iniziò a scartare ogni proposito punitivo e, ebbro di desiderio, si precipitò sulle sue labbra.

Come al solito, Sanzo non volle perdere tempo e, dopo pochi minuti, un bacio lento e sensuale si era trasformato in una danza erotica e violenta. Cercò di far sedere Goku su di sè e quando finalmente le ginocchia del ragazzo si trovarono ai lati dei suoi fianchi, iniziò con impazienza a slacciargli i bottoni della camicia, in modo da poter finalmente saziare le sue mani, bramose di sfiorare con violenza la pelle della sua scimmietta.

Goku divorava le labbra di Sanzo con ferocia, sforzandosi al tempo stesso di fare meno rumore possibile. Con le mani, vagava febbrilmente al di sotto della maglia nera del bonzo, sul suo torace muscoloso, sui suoi capezzoli, sui suoi fianchi affusolati. Contemporaneamente sentiva le mani di Sanzo dappertutto, mentre afferravano i suoi capelli, mentre vagavano sulla sua schiena, mentre stringevano le sue cosce, mentre cercavano di slacciare la cintura dei suoi jeans; impresa quasi impossibile, perché Goku aveva iniziato a muovere senza pudore, sempre più velocemente, le sue anche verso quelle di Sanzo, in modo da sfiorare quelle del bonzo, impegnate a compiere lo stesso movimento.

Prima però di rischiare di svegliare Gojyo e Hakkai, Goku si staccò dalle labbra di Sanzo e cercò di parlargli.

-Sanzo…- iniziò la scimmietta

-Sanzo…senti…-

-Che c’è?- chiese il bonzo, per poi tornare a succhiare uno dei capezzoli scuri della sua saru.

-Sanzo…Ah….non…Ahh…non qui…-

-E dove, allora?- fece Sanzo, che a quanto pare si era dimenticato di non essere solo in camera.

-Fuori…in macchina…non ci vede….Ah….non ci vede nessuno…-

-Va bene- fece Sanzo a malincuore, desideroso solo di riprendere al più presto da dove si erano interrotti.

Hakuryu era parcheggiato proprio sotto la loro finestra. Dato che si trovavano al primo piano dell’edificio, non fu difficile per i due temerari balzare giù, nella stradina buia ed isolata posta alle spalle della locanda.

Dopo aver minacciato il loro fuoristrada di morte se solo avesse provato a spifferare qualcosa riguardo la performance alla quale, involontariamente, si sarebbe trovato ad assistere, Goku e Sanzo si spalmarono sul sedile posteriore e, in un groviglio di braccia e gambe, tornarono al “discorso” che stavano facendo prima. All’improvviso, però, Goku alzò la testa di scatto e si mise ad ascoltare qualcosa che il suo finissimo udito aveva captato.

-Che succede scimmia?- chiese Sanzo con mal celata impazienza.

-Mi è sembrato di aver sentito qualcosa…-

-A quest’ora della notte?- chiese il bonzo che, data la posizione un po’ isolata della locanda, aveva finito per dimenticarsi completamente che in quel paese c’era una festa, quella sera.

E una processione…

-Davvero Sanzo, sento dei rumori!!! E non sono neanche tanto lontani!!! Forse dovremmo tornare indietro…-

-E mi dici come diavolo facciamo?- chiese Sanzo, piuttosto infastidito dalle paranoie della scimmia. E ke kakkio!!! Tante storie per qualche rumore lontano!!! Si stava agitando come se stava per passare una processione….

PROCESSIONE!!!

-Oh kakkio…-

-SAAANZO!!!- esclamò Goku, che era stato folgorato dallo stesso terribile pensiero.

Stavano quasi per alzarsi, quando videro una folla radunarsi all’estremità anteriore della stradina. La guidava un uomo curiosamente vestito, che molto probabilmente rappresentava la massima autorità religiosa del luogo.

-E ora accendete i riflettori!!!- gridò l’uomo –Affinché la luce rischiari la strada che conduce al tempio della purezza!!!-.

Un tripudio di applausi seguì la sua esclamazione. Poi si sentì un rumore strano, simile ad una lampadina che si accende.

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!- gridarono Sanzo e Goku che, a causa della tensione, erano ancora rimasti nudi e avvinghiati tra loro.

Ma ormai era troppo tardi.

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Quelle due povere anime di Gojyo e Hakkai erano nel frattempo ancora completamente immerse, con un’espressione soddisfatta dipinta sul volto, nel mondo dei sogni. All’improvviso, però, vennero svegliati dall’urlo sovraumano di Goku e Sanzo e quasi accecati da un enorme fascio di luce, che illuminò la loro camera come se fosse già giorno.

-PER TUTTI GLI DEI!!! HAKKAI, CHE DIAVOLO SUCCEDE?!!! CHI HA GRIDATO!!!- chiese il kappa con voce spaventata, mentre già si disponeva con Peppinello in posizione di battaglia.

-Non lo so Gojyo!!!- rispose il demone, ugualmente spaventato –L’urlo proveniva da fuori…-.

Hakkai non ebbe bisogno di concludere la frase. Guardò assieme al mezzo demone in direzione dei futon di Sanzo e Goku. Non trovandoli, entrambi si precipitarono verso la finestra, mentre Gojyo esclamava, ormai esasperato –CHE AVRANNO COMBINATO QUESTA VOLTAAAA!!!-.

Spalancarono assieme la finestra e si trovarono di fronte ad uno spettacolo incredibile, che a confronto la resurrezione di Gyumao sembrava un telefilm di terza categoria!!!.

Sanzo e Goku erano seduti sul sedile posteriore del loro fuoristrada (al quale, dall’imbarazzo, la carrozzeria era diventata rossa!!!), non molto vestiti, non molto lontani l’uno dall’altro, mentre guardavano increduli una folla di fricchettoni che recavano in processione cinture di castità adorne di fiori!!!.

Per qualche minuto nessuno parlò: né i casti e puri abitanti del villaggio, né i non molto casti e puri Goku e Sanzo, né i due demoni affacciati alla finestra, che guardavano l’intera scena immobilizzati dallo shock, quasi che li avessero impagliati.

All’improvviso il silenzio tombale che si era creato venne interrotto da un uomo vestito ancora più bizzarramente di tutti gli abitanti del villaggio. Questo si staccò dal gruppo della folla incredula con espressione rapace e si avvicinò al fuoristrada dove erano rimasti incollati Goku e Sanzo. Uscì, quindi, da una borsa uno strano oggetto e, dopo esserselo posizionato di fronte agli occhi, fece

-Dite…. CHEESE!!!-.

Se non si era capito, quello era il fotografo invitato dagli abitanti del villaggio ^__^.

 

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Alcune settimane dopo….

 

Gojyo e Hakkai erano stravaccati entrambi sull’enorme divano della loro camera, e stavano ricordando assieme gli eventi che si erano succeduti in quella strana notte.

Ricordarono il fotografo che si era avvicinato per fotografare Sanzo e Goku in quell’imbarazzante posizione; ricordarono Sanzo che, nudo come la mamma lo aveva fatto, si alzava e afferrava il fotografo per la gola, e le urla scandalizzate degli uomini, gli svenimenti delle donne del villaggio dopo che Sanzo si era alzato dal fuoristrada in tutta la sua “gloria virile”!!!. Ricordarono la furia ceca degli abitanti di quel luogo bizzarro, gli sforzi sovraumani fatti per sottrarre quei due hentai da un sicuro linciaggio, la fuga disperata verso la foresta, con Peppinello impegnato a sparare a raffica.

Dopo quella notte avevano deciso di lasciar perdere i villaggi per un po’ e di darsi al campeggio nella foresta, in attesa che lo scandalo suscitato dalla notizia di un bonzo di alto rango sorpreso ad amoreggiare con un giovane demone scemasse.

Dopo alcune settimane comunque, Sanzo aveva finalmente deciso di farla finita con la wild life e tutti e quattro poterono tornare a dormire in una locanda.

Per festeggiare questo ritorno alla normalità, il bonzo non aveva badato a spese: prenotò, infatti, due camere nell’albergo più lussuoso del villaggio, di cui una con mega morbidoso lettone  matrimoniale, vasca idromassaggio e armadietto contenente il “kit del perfetto sadomasochista” (frustino incluso)!!!!.

Prima di recarsi in camera sua, però, Sanzo aveva chiamato Gojyo in disparte e, senza dirgli una parola, gli mise tra le mani una scatolina tutta infiocchettata.

-Che cos’è?- chiese il kappa incuriosito.

-Un regalo- rispose il bonzo, per poi dirigersi verso la sua stanza.

-E che regalo!!!- esclamava ora Gojyo mentre, seduto sempre assieme ad Hakkai sul soffice divano della loro camera, osservava al colmo della gioia i tappi per le orecchie che Sanzo aveva donato a lui e al demone!!!.

-Penso che questo regalo ci sarà molto utile, vero Gojyo?!!-

-Verissimo Hakkai!!!- esclamò il mezzo demone –Ah, finalmente questo brutto capitolo della nostra vita si è concluso!!!-.

-Già, è vero!!!. Però un pochino mi dispiace: avevo quasi iniziato a divertirmi!!!-

-Ma per favore Hakkai!!! L’unica cosa divertente in tutta questa storia è stata la foto che quel giornalista ha scattato a quei due!!!-

-Già, è vero!!!- ripeté Hakkai mentre soffocava una risatina.

Comunque non pensavo che Goku fosse un esibizionista così sfacciato!!!- constatò il kappa -Quando quel giornalista gli ha fatto quella foto ha avuto pure il coraggio di mettersi in posa e sorridere….-.

-In effetti è incredibile!!! Per non parlare, poi, della faccia che aveva Sanzo…-

-Un vero capolavoro!!!- esclamò Gojyo, che ancora rideva al ricordo della faccia che Sanzo aveva fatto quella sera.

Rimasero ancora un po’ a parlare, poi Hakkai si alzò e si diresse verso il bagno per iniziare a cambiarsi. Gojyo lo seguì con lo sguardo e, attraverso la porta semi aperta del bagno, si soffermò ad osservare, senza che lui stesso sapesse perché, i movimenti lenti e sensuali che il demone compiva per spogliarsi.

“Certo che Hakkai è proprio un bel ragazzo!!!” pensò il kappa mentre Hakkai si privava della sua casacca, mettendo a nudo la parte superiore del suo splendido corpo.

“Certo che Hakkai non mi dispiace proprio!!!” pensò il mezzo demone, mentre Hakkai offriva alla sua vista anche le sue gambe snelle e affusolate.

“Certo che Hakkai…STA PROPRIO BONO!!!!” pensò Gojyo mentre Hakkai, completamente nudo, si legava un asciugamano ai fianchi e si preparava ad entrare nel box doccia.

Con la gola diventata stranamente secca e le gambe che gli traballavano pericolosamente, Gojyo percorse lo spazio che separava il divano dal bagno, spalancò la porta e si posizionò proprio di fronte ad Hakkai.

-Hakkai…senti…- iniziò il mezzo demone.

-Dimmi pure Gojyo!!!- gli fece gentilmente l’amico.

-Ti ho mai detto….- farfugliò il kappa –Ti ho mai detto….-

-Ti ho mai detto cosa?- lo incalzò Hakkai

-Ti ho mai detto che hai….hai….

DEGLI OCCHI STUPENDI?!!! ^_________^-

-COOOOOSAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!! O_____O- esclamò Hakkai, mentre il monocolo, dalla sorpresa, precipitava a terra con un rumore vitreo.

 

THE END.

 

P.S.S.S.S. di IrisAlba: non mi sembra vero!!! Non riesco ancora a crederci!!! Ho finito la mia prima ficcina yaoi su Sayiukiiii!!! Tripudio e gaudio!!! Gaudio e tripudio!!! ^____^.

Ovviamente non me ne vado prima di aver nuovamente ringraziato (andiamo in ordine^__^) :

-chi ha pubblicato questa fan fiction

-chi ha letto questa fan fiction

-chi ha commentato questa fan fiction

-chi mi ha incoraggiato a scrivere questa fan fiction (ovvero quel mago della grafica di IrisAtra!!!).

Kiss&Bises e ricordate

PENITENTIAM  AGITE!!!

MUHAHAHAHAHA!!!!!!!

 




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