La sfida

parte II

di IrisAlba



 

Sanzo entrò nella camera che divideva con Goku senza nemmeno preoccuparsi di chiudere bene la porta, e iniziò a raccogliere le sue cose.

Improvvisamente la porta si apri alle sue spalle, per poi chiudersi con violenza.

Non si girò nemmeno a guardare chi fosse, dato che una sola persona di sua conoscenza possedeva tutta quella grazia elefantesca!!!.

-Saaaanzo- iniziò Goku, mentre appoggiava la schiena alla porta -Ehi, Saaanzo-

-Cosa vuoi scimmia- chiese il monaco in tono brusco, senza guardarlo.

-Come cosa voglio? Non hai sentito quello che hanno detto Gojyo e Hakkai?- chiese la piccola saru con tono abbattuto.

-Non sono ancora diventato sordo, scimmia- rispose il bonzo continuando a dargli le spalle.

-E a te va bene? Intendo, dormire con quei due?- continuò Goku palesemente deluso.

-Perché non dovrebbe andarmi bene? Ciò che mi importa è solo il riuscire a dormire tranquillo, senza essere disturbato né da quei due, né da te!!!- concluse Sanzo mentre si voltava finalmente a guardarlo.

-Ma se in queste notti sembravi non avere alcuna voglia di dormire!!!- rispose la scimmietta, ma subito il famoso ventaglio del monaco calò violentemente sulla sua testolina bruna.

-Ahia!!! Mi hai fatto male!!! ç___ç -

-Zitto baka saru!!!- lo zittì il monaco  -Con quella boccaccia sei capace solo a far danni!!!-.

Goku lo guardò offeso e deluso, mentre si massaggiava la testa dolorante.

Non poteva immaginare, però, che la rabbia di Sanzo non era rivolta a lui, bensì a quei…quei…

Sanzo non si era mai definito un gentiluomo, così nella sua mente potè lanciare ai poveri Gojyo e Hakkai tutti i più leggiadri epiteti che aveva avuto modo di imparare!!! ^____^

“Brutti figli di @#٪€∞

Schifosi pezzi di °@*§

Con chi credono di avere a che fare!!!

Chi si credono di essere!!!

Calmo. Devo restare calmo!!!

Non darò loro la soddisfazione di ridermi dietro…”e via dicendo.

I diletti discorsi di Sanzo vennero nuovamente interrotti, però, dal petulare di Goku.

-Saaanzo- fece quest’ultimo avvicinandosi al letto su cui il monaco si era seduto –Sanzo, fai qualcosa!!! Io voglio restare con te!!!

SNIF!!! ç___ç-

-Perché ora con chi stai?- gli ringhiò appresso il monaco mentre si accendeva una sigaretta.

-Ma cosa hai capitoooo!!!- continuò Goku arrossendo come un pomodoro.

-Saaanzo- fece la scimietta strattonandogli delicatamente la manica della veste –Io voglio stare con te…la…notte…- disse mentre cercava di nascondere il volto nell’ampio collo della sua maglia.

Sanzo finì finalmente di ringhiare e lo guardò.

Lo guardò attentamente.

Guardò quella mano che stringeva la sua veste.

Guardò quel volto imbarazzato.

Guardò quegli occhi dorati, intenti a fissare il legno del pavimento per l’imbarazzo.

Improvvisamente il sangue incominciò a scorrergli nelle vene con più forza.

Iniziò a respirare con più difficoltà.

Iniziò a far scorrere il suo sguardo gelido sullo splendido corpo di Goku, sui suoi capelli morbidi, sui suoi fianchi, sulle sue braccia; quel corpo che si divertiva tanto a strapazzare e che in circa un mese aveva imparato a conoscere forse meglio del suo.

Portò la sigaretta alle labbra e cercò di distogliere lo sguardo da quella scimmietta timida e imbarazzata, cercò di reprimere l’irrefrenabile impulso di sbatterselo in quel preciso istante senza tanti complimenti, sul quel letto dove ultimamente avevano fatto di tutto, tranne che dormire.

Avrebbe voluto…per tutte le divinità, come avrebbe voluto, ma sapeva che Gojyo e Hakkai sarebbero saliti da un momento all’altro: meglio evitare, quindi, di lasciarsi andare ad azioni che gli avrebbero impedito di negare qualsiasi cosa quei due pensassero.

Strinse con la mano libera il polso di Goku e con il suo miglior tono da orco cattivo gli disse:

–Allora ha ragione Gojyo nel dire che sei una saru lussuriosa!!!. Voglio ricordarti, comunque, che tutto ciò è dovuto alla tua sempre stupidissima boccaccia!!!-.

Goku annuì e continuò a tenere il volto per metà nascosto ma, all’improvviso, alzò gli occhi e con fare furbetto gli disse:

-Non ricordo di averti sentito lamentare quando ieri io….-

Piccolo bastardo!!!!.

_________________________

 

Gojyo e Hakkai avevano finito di fare colazione e, chiavi in mano, si stavano dirigendo verso la loro vecchia stanza per prendere la loro roba.

Camminavano felici della loro trovata, certi che, costringendo quei due a dormire con loro nella stessa camera, sarebbero riusciti a dormire senza che suoni molesti disturbassero il loro sonno.

Hakkai era appena entrato e Gojyo lo stava seguendo, quando dei rumori sospetti provenienti dalla stanza vicina attirarono la sua attenzione.

-Hakkai, vieni qui un attimo- disse Gojyo mentre avvicinava l’orecchio alla porta della stanza di Sanzo.

-Cosa c’è?- chiese Hakkai avvicinandosi e posando a sua volta, dietro l’invito di Gojyo, l’orecchio alla porta.

< Ah….

Ahhh…

Si Sanzo

Siiii

Continua….>.

“Cambiare musica no, vero?”pensò sconcertato Hakkai. Poi rivolgendosi a Gojyo bisbigliò -Gojyo, forse non stiamo facendo la cosa giusta. Non credo che quei due resisteranno, mi sembra che ci hanno preso…come dire… troppo gusto…-

<Oh, si Sanzo!!!

Così!!!

Ancoraaa!!!...>(come volevasi dimostrare…-___- Nd.Hakkai).

-Ma quale troppo gusto!!!- bisbigliò a sua volta il mezzo demone –Se continuiamo così Hakkai sarà la nostra salute a rimetterci, e io non voglio più sentire la notte le loro oscenità!!!- concluse Gojyo con tono da predicatore.

-D’accordo, d’accordo, comunque ora allontaniamoci- fece il demone dagli occhi di giada –Tanto ne avranno ancora per molto!!!-.

 

______________________________

 

“Dei, che serata!!!.

Che serata noiosa!!!”pensava Sanzo mentre cercava di concentrarsi sulla partita a carte che stava giocando con Hakkai e Gojyo.

La giornata non era stata particolarmente interessante. A parte il piccolo “intermezzo” che lo aveva tenuto impegnato con Goku per più di tre quarti d’ora, tutto era proceduto come al solito:

Attacco dei demoni. Pranzo. Attacco dei demoni. Altro attacco dei demoni. Cena.

Era ormai notte, ma Gojyo e Hakkai esitavano ancora ad andare a dormire, dato che il mezzo demone aveva giurato solennemente di battere Hakkai a tutti i costi!!!.

Sanzo aveva abbandonato le carte e guardava la stanza con aria annoiata. Goku, invece, era steso a pancia in giù sul futon che gli avevano assegnato, quello vicino alla finestra, ma non dormiva ancora. In compenso si mordeva le labbra dalla rabbia, pensando ai modi più “costruttivi” con cui lui e Sanzo avevano trascorso le scorse nottate.

“Non sapevo di essere un hentai!!!” pensò Goku arrossendo, non sapendo che Sanzo stava pensando di sé stesso la medesima cosa.

Vedere infatti la sua scimmietta stesa a pancia in giù con addosso solo i jeans e una vecchia camicia, accucciato nell’angolo più appartato della loro nuova stanza, non lasciava certo indifferente la sua fervida, fervidissima immaginazione.

Se solo non vi fossero stati quei due scocciatori, se solo Gojyo non gli avesse lanciato un implicita sfida, a quest’ora sarebbe già stato in preda ai suoi istinti più primordiali!!!.

“Dannati demoni dal sonno leggero” pensò mentre ricominciava a ringhiare come quella mattina.

Finalmente Gojyo si rese conto che avrebbe potuto continuare a giocare tutta la notte, ma non sarebbe ancora riuscito a battere Hakkai. Entrambi, quindi, lasciarono perdere la carte e si prepararono per andare a dormire (dato che avevano MOOOLTE ore di sonno da recuperare!!!).

Gojyo entrò nel suo futon, che era posto vicino a quello di Hakkai sul lato opposto ai giacigli di Goku e Sanzo, quasi con le lacrime agli occhi. Fino alla scorsa notte, infatti, i due hentai a quell’ora erano in piena attività; ora, invece, a parte il ringhiare di Sanzo e i lunghi sospironi di Goku, nella stanza regnava la pace e la tranquillità!!!.

-Forse questo è l’inizio del nostro ritorno alla normalità, vero Hakkai?-

-Penso proprio di si, Gojyo. Buonanotte^__^-

-Buonanotte^_____^-.

Ma per gli altri due soggetti che alloggiavano in quella stanza quella notte si sarebbe potuta definire in vari modi, ma buona proprio no!!!.

Goku, infatti, si stava sforzando in tutti i modi, ma non riusciva proprio a dormire.

Si voltava e si girava.

Si girava e si voltava.

Niente!!!!.

Guardò allora in direzione di Sanzo, sperando che anche lui fosse sveglio, ma lo vide pacificamente addormentato come al solito.

Si lasciò scappare un altro sospirone lungo e languido, poi si alzò piano piano e uscì dalla stanza per dirigersi nelle cucine della locanda, dove sperava di sgraffignare qualcosa.

Arrivato al piano di sotto, cercò di fare meno rumore possibile. In punta di piedi superò la sala da pranzo ed entrò in cucina, dove iniziò a frugare in cerca di qualcosa da mangiare, impresa affatto facile, dato che aveva lasciato le luci spente.

Stava ancora frugando nella credenza quando, all’improvviso, sentì una mano che gli tappava la bocca e un braccio che gli circondava il busto e lo sollevava sino al tavolo della cucina.

La figura che lo aveva issato a sedere sul tavolo spostò quasi subito la mano dalle sue labbra per poi fargli allargare le gambe, in modo da potersi posizionare in mezzo.

Non aveva bisogno di fare domande: conosceva benissimo, infatti, la persona a cui apparteneva quell’odore di incenso e tabacco, così come sapeva benissimo a chi apparteneva quella furia mista a irrefrenabile desiderio. Artigliò le braccia dell’ombra che lo sovrastava, mentre il viso di quest’ultima si avvicinava sensualmente al suo orecchio.

-Speravo di non doverti più sorprenderti a rubare, scimmia- gli disse Sanzo a un soffio dal suo orecchio.

-Non stavo rubando…- rispose Goku mentre appoggiava la fronte alla spalla del monaco.

-Davvero? A me non sembra- continuò Sanzo mentre iniziava ad insinuare le lunghe dita sotto la camicia del demone –Comunque non preoccuparti: ti aiuterò ad espiare la tua colpa…- e gli morse con violenza il lobo dell’orecchio.

Come per un tacito accordo, a seguito di quel semplice gesto, entrambi smisero di pensare coerentemente.

Sanzo incominciò a seguire con una serie di piccoli baci continui la linea della mascella di Goku, per poi alzare un po’ il viso e raggiungere finalmente le sue labbra morbide e semi aperte.

Goku, nel frattempo, si divertiva ad accarezzare i biondi capelli del monaco, mentre con uguale passione rispondeva al suo bacio. Sentiva le mani di Sanzo sotto la sua camicia, sulla schiena nuda. Le sentiva scendere, seguire la linea della spina dorsale, addentrarsi dentro i suoi jeans.

Goku ansimò e si strinse maggiormente a Sanzo, mentre quest’ultimo stringeva con violenza il suo morbido sederino tra le mani.

La schiena della scimmietta si inarcò, le sue labbra iniziarono ad emettere gemiti inarticolati e seducenti, musica per le orecchie di Sanzo, che sadicamente aveva iniziato a succhiare il lobo dell’orecchio della sua saru.

Quest’ultima, come al solito, aveva ormai perso qualsiasi freno inibitorio, mentre iniziava a muovere il busto verso il corpo di Sanzo, ora stretto saldamente in mezzo alle sue gambe.

-Sanzo…ti…prego…- lo implorava Goku, e il monaco pensò che fosse ora di passare al momento culminante della loro performance.

Proprio mentre stava pensando queste cose, però, sentì la porta che si apriva. Vide una luce che si accendeva e un’anziana signora (alias la padrona della locanda) che prima li guardò con gli occhi spalancati (si badi, Sanzo aveva ancora le mani nei jeans di Goku e quest’ultimo gli era ancora appiccicato addosso!!!^__^) e poi si mise a gridare con tutte le sue forze

-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!-.

 

Mentre questi tristi (e imbarazzanti) eventi accadevano, Hakkai e Gojyo continuavano a dormire tranquilli nei loro futon. Hakkai sognava di essere ancora nel suo vecchio villaggio, in classe tra i suoi alunni, il pensiero che già correva al suono della campanella, al ritorno a casa, alla parmigiana di melanzane di Kanan; Gojyo, invece, sognava di essere un falso eunuco a cui un potente sultano aveva designato la custodia del suo immenso harem (provate a immaginare come procedeva il sogno!!! ^__^).

Questo momento idilliaco, però, venne interrotto da una porta che si apriva violentemente e due figure che altrettanto violentemente la richiudevano, dopo essersi precipitate nella stanza.

-Ma che kakkio succede!!!- esclamò il kappa mentre tornava, frastornato e spaventato da tutto quel baccano, alla realtà.

Nessuno gli rispose. Vide soltanto Sanzo che raccoglieva disordinatamente la loro roba, tutto trafelato e con la parte superiore della sua veste sacerdotale calata. Goku, invece, era rimasto incollato alla porta e cercava di mantenerla chiusa, mentre fuori dalla loro camera si scatenava un putiferio di schiamazzi, pugni e calci.

-Goku, resta lì e non farli entrare!!!- gridò Sanzo all’indirizzo della scimmietta, mentre questa si limitava ad annuire.

-Ehm..Sanzo!!! Si può sapere che sta succedendo?- chiese Hakkai, che nel frattempo era stato svegliato da un Gojyo frastornato dai rumori e dal sonno.

Ma Sanzo non aveva voglia di concedere loro spiegazioni: -Muovetevi voi due!!! Dobbiamo andarcene!!!- fece rivolto ai due demoni ancora mezzi infilati nei loro futon.

-Saaanzooo, hai finito? Questi sono peggio del gruppo di Kogaijiii!!! - gridò Goku che, essendo il più vicino alla porta, si godeva meglio degli altri i colorati epiteti a loro rivolti dalla padrona dell’albergo e da coloro che erano accorsi al suo urlo:

-BRUTTI PERVERTITI!!!-

-RAGAZZACCI SCOSTUMATI!!!-
-GIOVINASTRI!!!-

-FARABBUTTI!!!-

-HENTAI!!!-

-Sanzo, muovitiiii!!!- gridava la scimmietta disperata.

-Ma che succede? Ci attaccano i demoni?- riprese a chiedere Gojyo.

-Qualcosa del genere…Hakkai!!!- gridò Sanzo

-Dimmi- fece questo accostandosi al monaco

-Hakuryu si trova fuori, vero?-

-Proprio sotto la nostra finestra. Ha detto che voleva godersi questo venticello serale…-

-Bene- lo interruppe il monaco- Salta fuori dalla finestra e metti subito in moto!!!-

-COSAAA?!!-

-Hai sentito bene!!!. Dobbiamo andarcene subito. TU!!!- fece rivolto a Gojyo –Prendi la nostra roba e riponila in macchina!!!- e così dicendo, lanciò verso Gojyo lo zaino con dentro tutta la loro roba.

-SAAANZOOO!!!!- sbraitò la piccola saru ormai in preda ad una crisi di panico.

-Abbiamo finito scimmia!!! Preparati a saltare in macchina….COSA CREDI DI FARE TU!!!- gridò rivolgendosi a Gojyo, che si stava dirigendo verso la porta.

-Mi sembra logico, no? Abbiamo ucciso centinaia di demoni fin’ora, perché scappare??!- e con il solito impertinente sorriso si dirigeva già verso la porta.

-Stupido kappa pervertito, FILA IN MACCHINA!!!...no…NON APRIRE QUELLA PORTA….stupida scimmia, SCAPPA!!!!- e con quest’ultimo grido i due raggiunsero Hakkai in macchina, mentre Gojyo si poneva spavaldamente di fronte alla porta.

-FATEVI SOTTO, CORAGGIO!!!- gridò rivolto a quelli che pensava fossero demoni inferociti. Quando la porta venne sfondata, però, si trovò di fronte ai vecchi proprietari della locanda e ai loro altrettanto vecchi clienti, armati di bastoni, scope, matterelli e altri oggetti certamente non pericolosi come l’arma del mezzo demone, ma che fanno comunque molto, MOLTO MALE.

-Ma che kakkio succede!!!- esclamò Gojyo per la seconda volta.

-BRUTTO PERVERTITO!!! DOVE SONO GLI ALTRI!!!-

-RAGAZZACCI CON LA MENTE PIENA DI SCONCERIE!!!-

-ADDOSSOOO!!!-

-A MORTEEE!!!!-.

E così Gojyo, prima di riuscire ad afferrare gli estremi della situazione, venne utilizzato come pallina anti-stress da un’orda di vecchietti bigotti e puritani.

Faticosamente riuscì a guadagnare l’uscita (dopo che un attacco aveva colpito i due vecchietti che lo avevano acciuffato per le gambe) e a catapultarsi in macchina. Poi quello che le sue orecchie, martoriate dalle paternali di quei vecchiacci, riuscirono a sentire fu il rumore del motore di quel povero Hakuryu, lanciato a tutta birra da Hakkai verso la foresta. 

 

_______________________________

 

-Tutto a posto Gojyo?- gli chiese gentilmente Hakkai la mattina seguente. Si erano accampati da poco nelle vicinanze di un ruscello. Goku si sentiva ancora un po’ sottosopra per la nottata trascorsa, ed era andato a fare due passi. Dopo una mezz’oretta Sanzo era andato a cercarlo, per assicurarsi che non si fosse cacciato in qualche guaio (aveva detto lui); per accertarsi che Homura non spuntasse nuovamente dal nulla per fare delle avances alla sua scimmietta (aveva pensato Hakkai).

-Gojyo, ti senti bene?- gli ripeté Hakkai, mentre gli porgeva una tazza di caffè.

-Si, grazie Hakkai- rispose il mezzo demone.

-Sanzo non ha voluto dirmi che cosa è successo esattamente ieri- riprese a dire il demone.

-A si? A SI?!!!- gridò il kappa alzandosi di scatto in piedi.

-Dov’è quel bonzo corrotto e quella stupida saru-

-Si sono allontanati da un’oretta- gli rispose Hakkai mentre cercava di farlo calmare.

-Davvero?! Spero che tornino subito, perché dovranno spiegarmi cosa diavolo hanno combinato ieri sera nella cucina di quella sottospecie di casa di riposo!!!- continuò a sbraitare il kappa  –Anche se, conoscendoli, posso IMMAGINARE cosa diavolo hanno combinato!!!-.

-Suvvia Gojyo!!! Li stai dipingendo come due lussuriosi, insaziabili, hentai senza pudore, incapaci di tenere le mani apposto anche solo per una sera!!! MA IO LI AMMAZZO!!!- gridò Hakkai alzandosi in piedi.

Gojyo posò una mano sulla spalla del suo amico e lo guardò con fermezza.

-Questa storia deve finire, Hakkai!!!. Non possiamo continuare così. Siamo ridotti a due stracci, le borse che abbiamo sotto gli occhi sono sicuro che ormai avranno SUPERATO l’ovest, e ora dobbiamo pagare anche le conseguenze delle loro turpitudini. QUESTA STORIA DEVE FINIRE!!!- gli disse Gojyo, quasi circondato da un alone di santità.

-Si…si  Gojyo- gli rispose Hakkai, colpito dal carisma e dalla determinazione dell’amico.

-Noi no ci arrenderemo, vero Hakkai? Ci riprenderemo la nostra tranquillità!!! Ci riprenderemo le nostre nottiiii!!!- gridò, sentendosi ormai quasi una sorta di Pietro l’Eremita.

-Si…si Gojyo- ripeté Hakkai, che guardava l’amico quasi fosse un profeta.

Il kappa annuì. Spostò poi con delicatezza la mano dalla spalla del demone e si avvicinò ad una grossa quercia. Poi gridò: -Genjo Sanzoooo!!! Sappi che non mi arrendooo!!! Torneremo a dormire come prima, alla faccia tua e di quella saru in calore!!! Io ti sfidooooo!!!!-.

La La La Laaa

La La La Laaa

La Laa La La Laaa

La LAAA La LAAAAA (se non si fosse capito, questa è la musica che si sente a “Via col vento” quando la protagonista si avvicina a quell’albero enorme^___^).

 

TO BE CONTINUED!!!

 

P.S.S. di IrisAlba: ecco il secondo capitolo di questa che doveva essere una storia dai toni sensuali e vagamente noir e si è trasformata in una ficcina pseudo comica^___^ Spero che i personaggi non siano troppo OOC, soprattutto Gojyo (che sembra un frate francescano!!!. Sanzo invece, a dire il vero, mi ha sempre dato l’aria di uno che cova idee hentai!!!^___^).

Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo, che leggeranno questo e che vorranno continuare a leggere stò ciambotto. In modo particolare ringrazio la mia sorellina IrisAtra, che a causa di attacchi masochistici accetta di leggere tutto ciò che scrivo DI SUA SPONTANEA VOLONTà!!!o___o

Kiss&Bises ^*^

 

  




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