Disclaimers: come ormai ho già
detto, non sono io che detengo i diritti sui personaggi ( peccato! Y_Y ).
Attenzione: anche questa parte si svolge nei
meandri della mente contorta di Rukawa ^_^
Se volete chiedermi qualcosa o semplicemente
esprimere le vostre opinioni sarò lieta di rispondervi.
E come sempre...... Buona lettura
La
scommessa Parte
IV: Are you My Sensei?
di Yurika
Spogliatoio.
Tra poco cominceranno gli allenamenti,
finalmente. È stata una lunga attesa, ma credo che dopotutto ne valga
sempre la pena. Mentre ci cambiamo noto che oggi il do’aho è
stranamente silenzioso. Ogni tanto scambia un’occhiata con Mitsui e poi
abbassa immediatamente lo sguardo. Del resto, cosa mi importa? Forse ha
cominciato ha capire qual’è il suo posto. Forse.
"Salve a tutti!!!!!! Non credete che
oggi sia una splendida giornata? Non ho mai visto una giornata più
bella!"
"Ci saranno si e no 2 gradi fuori e
in cielo ci sono dei nuvoloni bassi e pesanti. Sicuramente comincerà a
nevicare prima di stasera, mi spieghi che cavolo ci trovi di tanto bello,
Miyagi? Non ne posso più di questo tempo, voglio rivedere il sole."
Ecco fatto, tace un mentecatto e ne
spunta fuori subito un altro! Per fortuna che Mitsui ha frenato sul
nascere il suo entusiasmo.
"Hai ragione Mitchy, ma devi
ammettere che anche la neve ha il suo fascino. E poi è così
romantica!!!" e qui parte un sospiro del nostro play maker, mentre la
sua espressione assume le caratteristiche tipiche della triglia bollita.
"Ehi, Ryo-chan! Oggi sembri proprio
allegro. Si può sapere cosa ti è successo?"
Grazie Sakuragi, ci mancavi giusto tu con
la tua stupida mania di non farti mai gli affari tuoi! Si vedeva lontano
un miglio che Miyagi aspettava solo l’occasione di poter riversare su di
noi una valanga di parole per descrivere cosa ha reso così rosea la sua
esistenza!
"Allegro, amico mio? Dì pure
strafelice!!! Ma prima di raccontarvi tutto dimmi di te. Non mi sembri
particolarmente in forma."
Cambiamento di espressione. China il
capo, lo sguardo rivolto a terra, sospira leggermente. Questo è il tipico
atteggiamento che assume quando vuol far credere di avere un dolore
represso al quale, ormai, è rassegnato. Sono proprio curioso di sentire
quale nuovo capitolo si aggiungerà alla ‘saga Sakuragi’. La nonna che
sta male? Il padre è stato licenziato? Gli è morto il gatto? Quale sarà
il motivo che lo spinge a un’altra grande interpretazione del ‘ se
stesso con un animo dolce e sensibile’?
"E’ inutile nascondervelo, tanto
tra poco lo sapranno tutti. Mito e Haruko si sono messi insieme."
Faccio finta di niente. Immaginavo che
fosse una motivazione sciocca e banale, ma qui si sfiora il ridicolo! Ora
c’è persino il momento straziante in cui il protagonista rinuncia alla
sua amata perchè si è accorto che anche il suo migliore amico è
interessato a lei. Degno di una telenovela di serie C!
Il sorriso raggiante stampato sulla bocca
di Miyagi si spegne in un lampo.
"Ma Hanamichi..... e a te sta bene
così?"
"Non preoccuparti per me Ryo-chan!
In fondo cosa potevo fare? Sarebbe stato inutile e crudele cercare di
tenere separati quei due. Si amano ed è giusto che stiano insieme. E poi
lo sai che sono abituato ad essere rifiutato. Vedrai che fra meno di una
settimana sarò tornato come nuovo."
"E già, il grande tensai non si
lascia abbattere tanto facilmente, giusto?"
"Certo che no! Il genio Sakuragi può
affrontare qualunque situazione a testa alta! AH AH AH AH AH!!!!!"
Rabbrividisco ogni volta che sento questa
risata. È talmente finta che non capisco come gli altri non facciamo ad
accorgersene.
"Piuttosto, Ryota: non ci dici
qual’è il motivo della tua grande felicità?"
"Ah..... ma no! Non è niente di
importante, te lo assicuro. Stavo solo pensando che la nostra squadra ha
fatto passi da gigante ultimamente e che quindi saremo noi a vincere il
torneo invernale. Tutto qua!"
"Ma certo che saremo noi a vincere,
ricordati che in squadra ci sono io! Vedrai, con l’aiuto
dell’invincibile basketman stracceremo qualunque avversario AH AH AH AH
AH AH AH AH!!!!!!!!!!!!"
"Idiota!" detta la mia battuta
esco di scena ignorando gli insulti che mi seguono fino in palestra.
Cavolo, se continua ad urlare in questo modo lo sentiranno fino in Cina!
Devo ammettere, però, che quel nanetto
con l’orecchino è stato gentile. Qualunque fosse il motivo del suo
straripante entusiasmo ( e non era sicuramente quello che ha spiegato a
tutti, persino il do’aho deve essersene accorto!) ha preferito tenerlo
per sè, in modo da non deprimere ulteriormente il suo amico. Se questo
genere di cose potessero toccarmi, immagino che ne sarei rimasto colpito.
Ma in realtà non me ne frega niente.
Purtroppo anche per oggi l’allenamento
è finito. Quell’idiota di Sakuragi è stato intrattabile tutto il
tempo. Non so più quante volte siamo arrivati alle mani. Pensavo che una
volta liberatosi di quell’oca dell’Akagi avrebbe pensato seriamente a
concentrarsi esclusivamente sul basket, ma evidentemente mi sbagliavo.
Probabilmente non ha ancora capito. C’è ancora qualcosa che lo distrae
e in qualche modo deve essere collegata a Mitsui perchè ogni volta che io
e Hanamichi litigavamo lui si avvicinava e sussurrava qualcosa a quella
testa rossa. Qualunque cosa gli dicesse sembrava avere un effetto calmante
su di lui perchè si tranquillizzava subito e si allontanava senza dire
una parola. Mi sbaglierò, ma una volta o due l’ho visto persino
arrossire. Bè, che importa! A me basta che quella scimmia smetta di
prendersela con me disturbando i miei allenamenti. Non posso tollerare
alcun elemento di disturbo!
E ora perchè il protagonista di questi
miei ultimi pensieri mi si avvicina? Avrà di nuovo intenzione di attaccare
briga? E perchè Mitsui ci guarda con quel sorrisetto dipinto in volto?
Che vadano tutti a cagare!
"Senti Rukawa, avrei un favore da
chiederti."
Ho sentito male. DEVO aver sentito male.
Lo fisso.
"Guarda che non è facile per me
dirti certe cose! Almeno potresti fare un cenno tanto per far capire che
hai sentito quello che ho detto."
Ho sentito bene. Sakuragi vorrebbe un
favore da me. È impazzito, non c’è altra soluzione. Continuo a
fissarlo.
"E va bene, se la metti così non se
ne fa più niente! Sei solo un cubetto di ghiaccio! Anzi, sei il RE dei
cubetti di ghiaccio!!! Stupida volpe, prega di non aver mai bisogno
dell’aiuto del grande tensai perchè per te non sarò MAI disponibile,
chiaro?"
Che cavolo gli è preso? Io nemmeno gli
ho parlato! Avevo ragione prima, è impazzito definitivamente.
Mi volta le spalle e comincia ad
allontanarsi mentre continua a inveire contro di me. Quando, però,
incrocia lo sguardo con Mitsui, rimasto fermo a guardarci tutto il tempo,
si blocca. Rimangono a guardarsi per qualche istante, poi Hanamichi
distoglie gli occhi da quelli del compagno e torna lentamente verso di me.
"Scusa per la mia reazione di prima
Rukawa, ma certe volte il tuo comportamento mi fa proprio saltare i
nervi."
Che scherzo è questo? Ora si sta
addirittura scusando! Tutto ciò non mi tranquillizza per niente.
"Ti andrebbe di aiutarmi con degli
allenamenti supplementari al termine di quelli regolari? Non c’è
bisogno di farli tutti i giorni, direi che due volte alla settimana
potrebbero essere sufficienti. Potremmo chiedere al gorilla il permesso di
rimanere in palestra più a lungo. Allora, che ne dici?"
"...."
"...."
"Perchè lo chiedi a me?"
Rimane per un po’ a guardarmi,
probabilmente è indeciso sulla risposta da darmi. Poi risponde in un
sussurro, tanto che faccio fatica a capire ciò che dice.
"Lo sai perchè."
Ho sussultato. Per un attimo devo aver
perso la mia maschera di indifferenza e lo stupore si è posato come un
velo sul mio viso. Ma è stato solo un attimo e poi sono tornato quello di
sempre. Almeno fuori. Dentro di me sentivo svolgersi una vera battaglia.
‘E’ uscito allo scoperto? Intende
forse dire che ha capito che i suoi e i miei obbiettivi sono gli stessi?
Che entrambi possiamo vivere solo per e grazie al basket? Che vuole me
vicino perchè io ho già percorso la strada che si è deciso ad imboccare
a sua volta?’ Questi ed altri mille pensieri mi vorticano per il
cervello ad una rapidità spaventosa. Per un attimo, per un altro attimo,
sono quasi felice. Ma la felicità è un’illusione.
"Tu sei il migliore – anche se mi
rode ammetterlo. E per poter migliorare sul serio è giusto prendere
lezioni dal migliore, non ti pare?" Lo dice abbassando lo sguardo.
Non ha capito un accidente! Altro che
riconoscimento, altro che ‘noi due siamo uguali’. Quello è solo uno
stupido idiota, lento di comprendonio!!! Ma non importa. Del resto a me
non importa di nulla. Il do’aho vuole migliorare? Molto bene, forse
sotto la mia guida potrebbe anche imparare qualcosa. E diventare più
furbo. Più intelligente no, i miracoli ancora non sono riuscito a farli!
Ma forse può PERSINO arrivare a capire che la sua vita è legata
indissolubilmente alla pallacanestro e che, quindi, sarà meglio che si
impegni molto di più di quanto ha fatto finora.
"Quattro volte la settimana. Verremo
un’ora prima degli allenamenti mattutini e ci fermeremo dopo quelli
pomeridiani. Sono io che insegno a te, perciò non voglio discussioni.
Farai tutto quello che ti dico senza protestare, alla prima lamentela ti
pianto in asso. Sono stato chiaro?"
E’ infuriato. Ha i pugni stretti pronti
a scattare, la mascella serrata e un muscolo del viso gli si contrae a
intervalli regolari di tempo. Sono pronto a difendermi. Invece di colpirmi
si volta. "Allora cominciamo da domani" e si allontana.
Ha accettato. In fondo era quello che
voleva, no? È normale che abbia accettato. Ma io perchè sono disposto a
fare tutto questo? La risposta è semplice. Amo il basket. Amo tutto del
basket. Per cui se qualcuno mi propone di aumentare le ore che già
normalmente gli dedico non posso che accettare. Pure se quel qualcuno è
il do’aho. Non posso proprio farne a meno. Questa è la ragione. Non ce
ne sono altre. Non – ci – sono – altre – ragioni.
Esco dalla palestra. Mitsui aveva
ragione. Ha cominciato a nevicare. Mi piace il freddo. Mi piace la neve.
Mi piace tutto quello che non mi ricorda l’estate. Odio l’estate. Ho
troppi brutti ricordi legati ad essa. Se potessi andare in letargo,
preferirei rimanere sveglio durante l’inverno e dormire durante
l’estate. Sarebbe meraviglioso! Purtroppo non è così. Almeno quando fa
caldo posso rimanere fuori al campetto di basket nel parco fino a tardi.
Rimango lì finchè non tramonta il sole. In questo modo evito di pensare.
Evito anche di ritornare in quella casa triste e silenziosa. Non mi piace
starci. Anche quella casa è piena di brutti ricordi.
"Ohi, volpino! Vedi di stare attento
nel tornare a casa in bici. Per strada si sta formando il ghiaccio e se ti
addormenti – come il tuo solito – rischi di schiantarti contro un
palo."
"Immagino che in tal caso ne saresti
molto addolorato, vero?"
Bene, ci sono riuscito. L’ho di nuovo
fatto arrabbiare. Ma è giusto così. Oggi era troppo strano, troppo
gentile. Gli stavo permettendo di avvicinarmisi e questo non è un bene.
Per nessuno dei due.
"Certo che no, Mr. Iceberg! Sono
solo preoccupato perchè non vorrei che, con la scusa di un incidente, ti
ritirassi dagli allenamenti che mi hai promesso."
Se ne va senza aspettare una risposta.
D’altronde non gliela darei. E così è preoccupato che possa saltare
gli allenamenti, eh? Un lieve sorriso mi increspa appena gli angoli della
bocca. Forse c’è meno lavoro da fare di quanto mi aspettassi.
Esco dai cancelli della scuola. Non
smette di nevicare. Sarà meglio portare la bici a mano o rischio sul
serio di spalmarmi contro un muro! Davanti a me un ragazzo e una ragazza
camminano tenendosi per mano. Il ragazzo è piuttosto basso e porta un
orecchino all’orecchio sinistro, la ragazza ha lunghi capelli mossi che
le cadono morbidamente sulle spalle. ‘Allora era questa la grande
notizia, vero Miyagi?’
FINE QUARTA PARTE
===============================
Nota:
sensei in giapponese vuol dire
maestro.
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions |
|