La Rosa nera dell'Abbandono

parte III - Sosta a Dollet

di Sky_Almasy


Finalmente dopo aver percorso infinite miglia i ragazzi si trovarono di fronte ad una città, avevano già fatto una sosta poco tempo prima, si trattava di Dollet, la città dove avevano combattuto per la qualifica SeeD.

"Ehy! Ma... Ma... questo significa che... abbiamo percorso tutta questa strada inutilmente! In pratica abbiamo fatto un assurdo girotondo! Squall... come cavolo facciamo a trovare Esthar? Sappiamo solo che si trova in mezzo alle montagne e... nient'altro!" l'espressione di Zell era esausta mista a disperazione. Non ce la faceva più a camminare, anche se quello era il dovere dei SeeD ma loro continuavano a percorrere sempre le stesse strade.

"Gallinaccio idiota, non lamentarti! Ti è servito ad aumentare di livello, siamo arrivati qui con Lv. 5, adesso sei a livello 43! Vorrà dire qualcosa?" Seifer non lo sopportava più, era un lamento continuo. E lo odiava ogni giorno di più.

"Ops... Hai ragione ma... BASTA! Voglio Esthar!" Non gli importava di Seifer per il momento. Aveva solo voglia di mangiare e dormire.

I ragazzi, entrarono nella città. I cittadini erano tranquilli come sempre, anche se nel loro volto c'era un velo di tristezza. Selphie l'aveva notato, ricordava dell'attacco dei Galbadiani, in cui era stata messa a rischio la pace di quella città. Già avevano perso la torre di trasmissione, figurarsi se perdevano anche la serenità.

"Ragazzi! Ma l'ultima volta che siamo venuti qua l'hotel era chiuso! Non è che..."

"Zell! Ma perchè pensi sempre al peggio! Forse l'avevano chiuso per le invasioni...!" Squall era sempre abbastanza tranquillo con Zell, da un lato gli dispiaceva sgridarlo. Era sempre gentile con lui, anche perchè era il suo migliore amico.

"Zell... è aperto!" Irvine urlò di gioia, lui non vedeva l'ora di imbroccare qualche ragazza. Anche se Selphie era nel suo cuore. I SeeD entrarono nell'hotel, prima era all'antica ma per colpa degli attacchi da parte di Galbadia era stato tutto rinnovato.

Zell subito si buttò sul letto. Era stanchissimo, infatti si addormentò di botto.

"Ma guardatelo! Che carino. Si è impegnato tanto, adesso merita il riposo" Quistis era sempre stata molto attaccata a Zell, anche da piccoli erano molto uniti.

"Beh, bisogna ammettere però, che sembra che questa missione la stia prendendo un po' troppo alla leggera però..." Selphie voleva un po' attirare l'attenzione.

" Alla leggera? Ma sei fuori? Tu non sai nemmeno minimamente cosa stia passando Zell, quindi stai zitta! La sta prendendo anche fin troppo sul serio! Lui ce la sta mettendo tutta per far vedere quanto vale, quanto è forte e quanto ci tiene al mondo. Quanto ci tiene al Garden. 'Quanto ci tiene a Seifer' Lui forse è quello che ha più volontà di tutti noi" [Povera Selphie! NdSky ...NdSelhie] Rinoa aveva svuotato il suo cuore, aveva dimostrato quanto teneva a Zell, in quel poco tempo che si conoscevano, aveva imparato a capirlo sempre, gli voleva un bene dell'anima, e il fatto che lo difendeva sempre lo dimostrava. Intanto Selphie era corsa via, aveva detto una cosa orribile della persona che amava, e soprattutto aveva parlato senza conoscere, ora si sentiva in colpa.

"Forse sei stata troppo dura con lei"

"Lo so Irvine, ma lei non sa. Come può..."
"Calmati Rinoa. Appunto perchè non sa nulla è meglio che la lasci perdere" Irvine era dispiaciuto per il comportamento di tutte e due le ragazze. Non era il caso che Rinoa le si rivoltasse contro a quel modo, però Selphie aveva detto una cosa orribile su un suo grande amico. Forse era il momento di andare dalla sua amica, sapeva che era innamorata di Zell, ma non gli importava, anche se ci stava male, non ci aveva rinunciato e tra sè pensò (La speranza è l'ultima a morire). Così uscì e si diresse nella piazza con la fontana.

"Mi domando se alla fine Irvine riuscirà a conquistarla... Però dovrebbero darsi una mossa quei due!"

"Ma non credere Quistis, è Selphie che è fissata col dormiglione laggiù. Non l'hai capito?" battute scherzose fra amici rieccheggiavano in quella stanza. E intanto, ogni istante che passava a Seifer cresceva la rabbia che aveva dentro di sè.

"Ma insomma! La volete smettere di starnazzare come oche? E anche tu Squall, mi deludi, che razza di caposquadra sei? Dovremo cercare un modo per trovare Esthar! E voi state li a chiacchierare, e quello stronzetto se ne sta lì a dormire! Non ne posso più..." Forse il motivo della rabbia del ragazzo era un altro però...

"Perchè non vieni con noi? Insomma Seifer, siamo in squadra insieme, unisciti a noi e..."

"Zitta! Sei proprio deficiente a credere che io mi metta a parlare di cavolate con voi... forse l'unico sano per il momento è il Gallinaccio, proprio perchè sta dormendo non spara stronzate!" intanto il diretto interessato aprì lentamente gli occhi, vide Seifer che era accanto a lui, che senza neppure farci caso, si era seduto sul suo letto. Zell, sorrise di gioia, anche se sospettava che non lo aveva fatto di proposito. [Adesso! Seifer SBATTIMI AMORE! NdZell Ehm ehm... la storia la scrivo io! NdSky Perchè fai la cattiva con me quando Seify non c'è? NdZell No, dico solo la verità! TI AMO! NdSky]

Pensava a ogni volta che il ragazzo più grande lo aveva picchiato, o a quella famosa volta in cui Seifer gli aveva provocato quell'orribile ferita. E a quando erano piccoli, non riusciva a ricordare se c'era mai stato un segno di affetto da parte del ragazzo della sua infanzia. E questo gli fece venir su le lacrime. Aveva voglia che qualcuno gli tirasse un pugno, così che avrebbe pensato al dolore fisico, perchè il dolore morale è una brutta bestia. Voleva distrarsi, ma come? Ogni cosa che pensava lo riportava a momenti tristi. Se pensava al passato, gli veniva in mente Seifer che lo picchiava, se pensava al presente, la stessa cosa. Non gli era possibile pensare ad altro, era talmente inutile anche cercare qualcosa che lo distraesse. Infine si alzò dal letto. Ignorando le voci degli altri, uscì dall'hotel e se ne andò alla spiaggia, mentre camminava, non vedeva la strada che aveva di fronte, vedeva tutto sfuocato. Aveva gli occhi del tutto appannati. Le lacrime cadevano sul terreno ascigandosi immediatamente per via del caldo afoso di quel giorno. Però, non capiva perchè piangeva così tanto per Seifer, eppure, era un amico... mica il suo ragazzo! Si fermò a riflettere su quell'ultima parola. Mentre scendeva le scale, notò che era tutto distrutto. Perchè? Galbadia aveva distrutto anche quello splendore di spiaggia. Ricordava che da piccolo vi ci correva felice, non badando a nessuno. Invece era tutto cambiato.

"Se noi riuscissimo a distruggere la strega cambierebbe tutto di nuovo. Tutto ritornerebbe come un tempo" Pensò a voce alta, era un sogno che sarebbe potuto diventare realtà.

"Già, hai indovinato. Ma dovresti darci una mano anche tu invece che star qui a piangerti addosso, cretino!" Era Seifer, il tono era duro, ma se ascoltavi bene era anche dolce, nella dolcezza di Seifer s'intende. Zell era rimasto pietrificato, Seifer per la prima volta non l'aveva rimproverato. Il ragazzino seguì l'altro con la felicità che brillava nei suoi occhi color smeraldo, adesso sarebbe rimasto così per tutto il giorno.

"Seifer? Ma..."

"Che vuoi?" Il tono era sempre duro, ma non era come prima, era tornato quello di sempre.

"Ma tu... pensi che ce la faremo a battere Artemisia? Io..." Zell era titubante, aveva paura della reazione del ragazzo più grande, come ne aveva sempre avuta.

"Certo! Ma lo eri convinto anche prima! Perchè adesso sei incerto?!"

"Cioè, te lo stavo domandando, e io credo di non essere del tutto sicuro della mia forza..." Al momento che Seifer si volto, Zell strinse gli occhi. L'impatto dello schiaffo era stato accusato malamente, proprio perchè era stato Seifer. Ma quello sembrava lo schiaffo tirato da un amico. Perchè Seifer era un po' più gentile di sempre?

"Senti... Dici questo perchè... cioè... È per colpa mia vero?" C'era anche il voler sapere negli occhi di Seifer.

"Cosa? No... Io... Si, Seifer non capisci che è tutta colpa tua? Già è difficile venire picchiato ogni volta, ma poi c'è anche il fatto che ti conosco da una vita! Tu... magari a te non te ne fraga nulla, ma io... io ho un carattere diverso dal tuo! Lo vuoi capire? E adesso che te l'ho detto... mettiti pure a ridere!" Zell non voleva vedere l'espressione del ragazzo, bella o brutta che fosse. Aveva solo paura, che il rapporto sarebbe diventato peggiore di quello che era. E non voleva assolutamente. Rientrò a corsa nell'hotel, dove ad attendere i due ragazzi c'erano tutti.

"Ehi! Zell, dobbiamo andare. Prima passiamo dal Junk Shop!"

"Ok Caposquadra!" un sorriso, già aveva anche i suoi amici.

Usciti dal negozio in molti avevano modificato l'arma. Zell aveva adesso i Gauntlet, Squall la Twin Lance e Rinoa il Cardinal. Adesso erano pronti per ricominciare a cercare Esthar.

 

*Owari 3*

 

Sky: Piaciuto questo capitolo? Me lo auguro!

Seifer: Finche noi non scopiamo, non sarà così bello! ><

Zell: VERO! RAGIONE!

Sky: Mi sembri Fujin se parli così!! Beh addio! Alla prossima!

Fujin: TSK! ZITTA!