DECLAMERS: Purtroppo anche Mito e Mitsui oltre
che Hana e Ru appartengono a Inoue e non a me. Sigh. Sigh. Sob. Ma un giorno
quando sarò ricca giuro che mi impossesserò dei diritti e allora trasformerò
Slam Dunk in un manga yaoi.
DEDICHE: Questa volta la mia dedica
speciale va a Minako (auguri di buon compleanno piccola, volevo regalarti
qualcosa che ti avrebbe fatto piacere per cui ho scelto il tuo pairing
preferito, la fic in se non è granchè ma almeno con questo piccolo dono
volevo farti capire che ci tengo a te e alla tua amicizia. Sei una ragazza
eccezionale e come ti ho sempre detto crescendo non potrai che diventarlo
ancora di più ed inoltre abbiamo pure il vantaggio che non piacendoci gli
stessi tipi di uomini beh…..non litigheremo mai almeno per amore. Volevo
anche dirti che non voglio più sentirti dubbiosa circa la bellezza delle tue
fic, sono meravigliose, a me piacciono un sacco. Mandandoti due grossi baci
(uno per guancia) ti auguro di trascorrere il più bel compleanno della tua
vita. TVB. Ise)
NOTE: Bhe non ho molto da dire se non che la
fic nasce da una leggenda legata all’arcobaleno che io ho adattato alle mie
esigenze. Spero che un pochino vi piacerà anche se è un pairing non classico
(il fatto è che a me le Mitkog piacciono ma….non riescono mai a convincermi
del tutto per cui Mitsui ce lo vedo bene anche con Mito). Come al solito
commentate, ditemi pure se devo gettarmi in un fosso o sparire dentro un
buco nero con la mia navicella nuova e fiammante. In entrambi i casi
comunque vi liberereste di me se è questo che volete. Un bacione. Ise
L'arcobaleno
parte I
di Ise
POW MITO
Non ci posso credere è questo il mio unico
pensiero cosciente mentre mi appoggio alla porta della palestra dall’esterno
dopo averla chiusa facendo il meno rumore possibile.
Dentro di me c’è solo incredulità e
frustrazione. Ero venuto fino a qui per prendere Hanamichi ed accompagnarlo
fino a casa perché dovevo passargli i compiti scolastici che io avevo fatto
e lui no, ignaro di quello che avrei scoperto quando aprendo la porta della
palestra che era stranamente chiusa ho visto uno “spettacolo” a cui mai
avrei creduto di poter assistere. Il mio migliore amico era disteso sul
pavimento perso in un abbraccio ed in un bacio senza fine con….niente di
meno che Kaede Rukawa alias la volpe artica.
Per qualche secondo sono rimasto a guardarli
senza fiatare ma, poi, quando ho capito che quella situazione sarebbe durata
a lungo dato che nessuno dei due dava segni di cedimento e che anzi le loro
mani erano così insinuanti l’uno sulla pelle dall’altro da precludere che
ben presto avrebbero fatto dell’altro ho deciso di andarmene senza attirare
l’attenzione per poi perdermi in delle inutili riflessioni.
Devo ammettere di essere un po’ deluso, era da
tempo che avevo capito che i rapporti tra il rossino e Rukawa erano
migliorati notevolmente anche se non sapevo fino a che punto. Ho sempre
sospettato che dietro i loro insulti, il continuo ricercarsi in partita si
celasse qualcos’altro che un odio frenetico ma…non posso che essere un po’
stizzito.
Non fraintendetemi non sono geloso di
Hanamichi, per me lui è solo un amico, è sempre stato come una specie di
fratello minore anche se di stazza sembrerebbe il maggiore e abbiamo la
stessa età e sono felice che adesso lui abbia trovato qualcuno di speciale
d’amare sul serio, qualcuno a cui dedicare tutto il suo tempo e la sua
attenzione, qualcuno che sia in grado di apprezzarlo per quello che è e
penso che l’asso dello Shohoku sia adatto per lui. Sembrerebbero avere due
caratteri che urtano tra loro ma in verità sono molto più simili di quello
che si possa pensare. Sono entrambi tenaci, orgogliosi, implacabili e non si
arrendono mai. Inoltre poi hanno il basket che li accomuna. Insieme non c’è
che dire sono proprio una bella coppia.
Il problema è un altro sono amareggiato con me
stesso perché per la prima volta non sono riuscito a capire cosa passasse
per la testa del mio migliore amico, non sono riuscito a leggere dentro di
lui com’ero abituato a fare, non sono riuscito ad intuire che Hanamichi si
era innamorato di Kaede Rukawa e che con lui ora formava una coppia. Da
chissà quanto tempo dura e io non ci ho mai fatto caso. E si che c’erano
innumerevoli indizi, Hanamichi ultimamente diradava le uscite con l’armata,
preferiva allenarsi fino a tardi con Kaede da soli e al mattino non aveva
nessuna escoriazione di sorta, segno che non erano passati alle mani in
un’ennesima rissa, inoltre Hana e Rukawa sono diventati molto affiatati in
campo, fanno uno splendido gioco di squadra e quando uno dei due fa un
canestro i loro sguardi s’incontrano e nonostante l’insulto che parte
“Do’aho” “Baka kitsune” nei loro occhi dietro la maschera di freddezza di
uno e quella di tracotanza dell’altro c’è solo dolcezza. Come ho fatto a non
accorgermi che c’era del tenero. Sono stato uno stupido. Sto perdendo colpi.
Se lo avessi saputo avrei potuto …avrei potuto fare cosa?
E qui in me parte un’altra sensazione. Sono
anche arrabbiato con Hanamichi, perché non me l’ha detto. Non aveva
abbastanza fiducia in me e si, che ci conosciamo da una vita e sa che sono
sempre stato pronto ad aiutarlo, a dargli dei buoni consigli.
Ma cosa vado ad arrabbiarmi a fare, è inutile.
Conosco Hanamichi e so che dietro questo suo comportamento c’è solo paura.
La paura inconscia dovuto al fatto che sta volta si è innamorato di un
ragazzo e non di una ragazza. La paura nell’aver scoperto che i suoi
sentimenti sta volta erano sul serio profondi ed erano ricambiati. La paura
che il dire tutto avrebbe potuto rovinare il rapporto che si era instaurato
tra lui e il suo ragazzo a causa delle prese in giro dato che dopo cinquanta
rifiuti si diventa prudenti per necessità. La paura di essersi scoperto gay
e che questo avrebbe potuto cambiare le cose tra noi.
Sospiro, è praticamente il solito do’aho. Come
se le cose potessero cambiare fra noi solo per questo. Io gli voglio bene
per quello che è e non per le sue tendenze sessuali. Quando da bambini lo
vidi per la prima volta in prima elementare capii subito che dietro la sua
aria da duro, che si divertiva a fare il bulletto in giro c’era un ragazzo
che nascondeva un buon cuore e fu per questo che gli divenni amico. Gli
voglio bene per il suo animo gentile e per la sua allegria disarmante. Gli
voglio bene perché è lui. Tant’è poi che Rukawa mi sembra più interessante
delle innumerevoli ragazzine per cui sbavava le volte passate. Ha avuto più
ottimo gusto se è riuscito a mettersi insieme a lui, se non altro lo potrà
stimolare come nessun altro. Spero solo che il volpino non lo faccia
soffrire visto che nessuno dei due ha un carattere facile altrimenti dovrà
vedersela con me.
Dovrò decisamente parlargli domani e dirgli
che so tutto e che non deve temere perché non lo giudico. Non voglio che
roviniamo la nostra amicizia per questo.
Sbuffo capendo che ormai non è il caso che io
lo aspetti. Chissà quanto durerà la sua sezione speciale di allenamento con
il suo ragazzo. Mi sa a lungo, Hanamichi non ha mai mezze misure per le cose
che gli piacciono.
Sorrido fra me e
m’incammino. Esco dal cancello della scuola e mi accorgo che il cielo fino
ad allora sereno si è fatto nuvoloso e non riesco a non sentirmi un po’
triste mentre incrocio per la strada giovani coppie abbracciate o gruppi di
amici che discutono animatamente di qualche passione comune. In fin dei
conti anche se accetto il fatto che Hana adesso ha una parte della sua vita
di cui io sono escluso un po’ mi dispiace. Non posso fingere anche con me
stesso e fare e sempre e solo il buon samaritano.
Domani quando lo
affronterò e gli dirò di lui e la volpe anche se i sentimenti che ci
uniranno saranno sempre uguali un po’ il nostro rapporto cambierà. Lui non
dovrà più salvare le apparenza con me per cui le uscite con l’armata
diventeranno ancora meno di adesso. Il basket ce lo ha portato via per tutto
il pomeriggio, lo stare insieme con Rukawa di nascosto per tre sere alla
settimana e ora per quanto? Sei o addirittura sette? Uscirà ancora con noi?
Chissà come la prenderanno Takamiya, Okusu e Noma. Perderanno il loro
passatempo preferito ovvero lo prenderlo in giro. Ormai non è più il re dei
due di picche è diventato l’asso di cuori. Che bel cambiamento!
Sono passati sei mesi
dall’inizio delle superiori eppure ne sono successe di cose. Affermo con un
sarcasmo che non sapevo di possedere e mi arrabbio nuovamente con me stesso
perché in fin dei conti se mi sento frustrato per la sua mancanza non è
colpa di Hana ma di me che non ho mai fatto niente per riempire le mie
giornate facendomi bastare il bighellonare con l’armata o parlare con lui.
La mia vita è vuota e senza senso, non ho nessuno sport a cui dedicarmi ,
nessun amore da vivere e questo è solo colpa mia. E’ colpa del fatto che
nonostante la maturità che ho sempre creduto di avere, nonostante il mio
carattere analitico che riesce sempre a vedere oltre le apparenze,
nonostante il fatto che ho sempre creduto nell’amicizia e per lei avrei
sacrificato ogni cosa mi sono sempre accontentato di quello che avevo, delle
mie giornate da semi teppista con l’armata, delle risse a cui prendevo parte
senza un vero significato, dei voti alti che prendevo a scuola senza bisogno
di studiare troppo, di ridere con Hana e gli altri, di mangiare fuori tutte
le sere per poi arrivare a casa tardi dove mia madre mi aspettava per
sgridarmi. Non ho mai ascoltato le prediche dei miei genitori credendomi
superiore e già adulto. Loro avrebbero voluto per me una carriere luminosa,
l’intelligenza ce l’avevo bastava solo che mi fossi applicato a qualcosa che
mi piaceva e forse avevano ragione. Perché non ho fatto il corso di
fotografia che volevo fare due anni fa? Perché in quel periodo dovevo andare
in vacanza al mare con l’armata ecco perché. Non ho mai fatto niente per
realizzare i miei sogni accontentandomi del mio quieto vivere.
Pensavo che la mia vita
potesse reggersi così per sempre e invece mi sbagliavo di brutto e ora
finalmente me ne rendo conto. In fin dei conti invidio Hanamichi perché si è
dimostrato superiore a me in questo. In fin dei conti il più immaturo sono
io e non lui. Immaturo non nel carattere in se ma nelle opportunità. Sono
stato un bifolco e ora me ne pento. Ora mi è tutto chiaro, il mio amico mi
ha aperto gli occhi. Lui si è separato da me e dall’armata per crescere, per
formarsi come persona, per non essere prigioniero di un’amicizia perché
amicizia non è morbosità ma è libertà. Perché rimanere relegati alle proprie
abitudini certe volte è solo vigliaccheria ed incapacità di lanciarsi verso
il mondo adulto. Hana ha cominciato la sua crescita con il basket, va bene
all’inizio lo ha fatto per una ragazza ma dopo ha cominciato ad amare quello
sport e quando se ne è reso conto è diventato più uomo e allora ha capito
che voleva ancora qualcos’altro, che voleva qualcun altro e così velocemente
si è ritrovato con la strada spianata. Soffrirà ancora è naturale ma adesso
ha la consapevolezza e qualcosa per cui lavorare. Ha la sua carriera nel
basket, ormai tutti infatti lo considerano una speranza e ha conquistato il
cuore dell’unica persona che avrebbe potuto condividere con lui appieno quel
sogno nello sport ovvero il volpino. Hanamichi sta davvero crescendo, invece
io rimango sempre me stesso.
Mi rendo conto che anch’io
ho bisogno di cambiare, di trovare la mia strada ma quale sarà?
Qualche goccia d’acqua s’abbatte su di me.
Bene presto le gocce si trasformano in un acquazzone ed entro in un bar per
ripararmi dalla pioggia. Ordino una cioccolata calda con panna e mentre
l’aspetto guardo fuori dalla finestra senza pensare e vedere effettivamente
nulla.
Solo quando una cameriera
molto formosa mi porta la mia ordinazione e mi sorride ammiccante, io
ritorno in me. Mi accorgo di non riuscire a rispondere al suo tentativo di
approccio e che anzi lo trovo disgustoso e si che quella ragazza è davvero
carina e giovane. Comincio a pensare a quel mio strano comportamento e mi
rendo conto che io non mi sono mai preso una cotta per nessuna ragazza da
quando sono entrato nell’adolescenza. E questa è una cosa molto strana se
consideriamo il fatto che dovrei avere gli ormoni a cento. Se poi considero
che il solo Hanamichi prima di scoprirsi gay si è dedicato a 51 inutili
ragazze e che Noma, Okusu e Takamiya ci provano con tutte quelle che
incontrano bhe allora io sono davvero anormale. Un attimo ho detto inutili
ragazze, ma lo erano davvero? Bhe qualcuna di loro era anche carina ed
intelligente eppure io non sono mai riuscito a provare nessun trasporto
sessuale nei loro confronti. Mi divertivo ad assistere ai tentativi di
Hanamichi ma io personalmente non ci ho mai provato con nessuna. Anche
quando tutta l’armata usciva con lo scopo di trovare qualche donna bhe io
facevo sempre l’asociale non tentando di conquistarne nessuna. Per me le
donne sono come dei bei animaletti, non le considero molto come vere ed
effettive compagne di vita. Questo significa allora che non ho mai vissuto
il primo amore? Sono peggio di Kaede Rukawa e a pensare che tutti pensavano
che fosse lui l’iceberg. Ma dai è impossibile, io ho sempre pensato di
essere un ragazzo normale. Ci deve essere stata una persona per cui io ho
provato qualcosa di speciale, un sentimento simile all’amore in questi anni.
I miei pensieri vagano nei miei ricordi ed ad
un tratto mi ritrovo specchiato in due occhi blu che mi guardano provocanti
dall’interno di un vagone della metropolitana. Io avrò fatto la seconda
media ed ero fermo sulla battigia, l’altro era un ragazzo bellissimo con due
occhi blu intensi, uno sguardo fiero ma anche tanto triste, era alto e aveva
il fisico asciutto di uno sportivo. Era circondato da tre energumeni che
sembravano minacciarlo. I nostri occhi s’incontrarono per un attimo che
sembrarono secoli mentre il mio cuore batteva all’impazzata giusto prima che
un pugno si abbattesse su di lui colpendolo al mento. L’anello del teppista
che lo aveva colpito gli provocò un taglio da cui cominciò ad uscire del
sangue. Io stavo per muovermi per andare ad aiutarlo quando la metropolitana
partì. L’ultima cosa che vidi furono altri ragazzi tra cui un tipo
corpulento dai capelli ricci che accorreva in aiuto del ragazzo che
sanguinava e dopo ci fu solo il vuoto. Chissà che fine aveva fatto quel
tipo! Mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio. Mi perdo un attimo in pensieri
rosati pensando a quel giovane quando mi riscuoto. Oddio se quello era il
mio primo e forse unico amore allora anch’io sono gay. E così tornerebbe
anche perché le donne non mi piacciono. Ma come ho fatto a non rendermene
conto prima? Sono più stupido e cretino di quello che credevo. Scusate lo
sfogo interiore ma quando ci vuole, ci vuole.
Sento un bel calore accarezzarmi la guancia
esposta alla vetrina, guardo fuori dalla finestra e devo chiudere gli occhi
perché un raggio di sole me li ferisce. E’ tornato il sereno, l’acquazzone è
passato. Finisco in fretta di bere la cioccolata calda, mi alzo in piedi,
pago la consumazione ed esco dal bar. Uno spettacolo meraviglioso mi si
staglia davanti, un arcobaleno gigantesco sovrasta l’intera Kanagawa.
Sorrido al ricordo di quando io ed Hanamichi
tentavamo di raggiungere la sua fine per trovare la pentola d’oro nascosta
dai folletti. Non abbiamo mai capito se effettivamente quella leggenda era
vera o meno. La fine dell’arcobaleno non siamo mai riusciti a raggiungerla.
Quel tesoro era un mio sogno, lo desideravo per comprarmi tanti dolci e
giocattoli da dividere con chi amavo.
Guardo l’orologio e visto che è presto mi
decido a rivangare il passato e provare a trovare il tesoro ora, se
riuscissi a trovarlo almeno qualcosa di buono nella mia vita l’avrei fatto
ed inoltre avrei realizzato almeno uno dei miei sogni.
Inseguo il mezzo ponte che sembrerebbe finire
sulla spiaggia ed intanto torno a pensare a quello che potrei fare nella
mia vita. Se trovo il tesoro giuro che cambio. Do un calcio alla mia vita
brada con Okusu, Takamiya e Noma e mi dedico a qualcosa che mi possa
scaldare il sangue nelle vene, che mi possa far crescere e consiglierò pure
al resto dell’armata di farlo. E' il momento di abbandonare le
spensieratezze di quando si è bambini e diventare adulti anche se è
difficile, anche se è doloroso. Comunque tornando a noi è meglio se prima mi
trovo un amore oppure un attività a cui dedicarmi? A che club potrei
iscrivermi? Chissà se lo Shohoku ha un club di fotografia, la mia prima
passione e sinceramente è ancora una cosa che mi piace molto. Potrei
diventare un fotografo sportivo e così immortalare la gloria o le brutte
figure del genio. Non sarebbe una brutta idea, così io ed Hanamchi avremo
ancora un punto di contatto. Si, la trovo un’idea eccezionale. E’
incredibile mi sento di buon umore di nuovo e già pronto ad iniziare la mia
nuova vita, forse perché dopo tanto tempo sto pianificando qualcosa per me,
qualcosa di cui un giorno potrò vantarmi con gli altri ma che fa leva solo
sul mio io.
E per quanto riguarda l’altra parte: un
amore, a chi potrei fare il filo? Passo in rassegna i miei conoscienti e
comincio a spulciarli, certo che le abitudini di Hana hanno fatto sentire il
loro effetto visto che sono tutti giocatori di basket se escludiamo
ovviamente Noma, Takamiya Okusu per cui sicuramente mai potrei perdere la
testa. Sono miei amici ma credo essendo carino di poter pretendere qualcosa
di più.
Allora cominciamo da quelli delle squadra
avversarie allo Shohoku. C’è Sendo, è carino ma a parte il fatto che mi
sembra molto legato a quel suo compagno di squadra che risponde al nome di
Koshino beh non mi dice niente di buono. Mi sembra molto vanesio e
rischierei di spaccargli la faccia se dovesse tenere sempre quel sorriso
stampato sul volto anche nei momenti di maggiore tensione per una coppia.
C’è Uotsumi ma lo lascio ad Akagi se lo vuole e lo stesso vale per Fukuda,
c’è già Jin per lui. Passo allo Shojo Kenji mi sembra che ormai faccia
coppia fissa con Hanagata o almeno è quello che la giornalista Aida ha
scritto nel suo giornale. Hasegawa e gli altri due manco li prendo in
considerazione. Passiamo al Kainan, Jin è occupato, Muto non va bene,
Takesago nemmeno, Maki no, mi sembrerebbe di uscire con mio padre e Kyota
beh a parte che è cotto del suo capitano è troppo simile ad Hanamichi, non
voglio un suo surrogato.
E ora passiamo allo Shohoku, c’è Akagi che non
mi interessa, Hana e Rukawa che sono da escludere, stanno già insieme fra
loro. Ryota che è stra cotto di Ayako, lui si che è etero, c’è Kogure che mi
sembra molto spesso mia madre da quanto è apprensivo, forse potrebbe tentare
di portare via Maki a Kyota così farebbero i miei genitori spiaccicati. E
poi bhe ….il ricordo di due occhi blu. Mitsui non ci avevo mai fatto caso
anche perché mi ero dimenticato di quell’episodio ma…quell’ex teppista
assomiglia moltissimo al ragazzo della metropolitana.
Arrossisco e se fosse lui, i conti
tornerebbero, la cicatrice, la sua vita da teppista, il tipo riccioluto che
l’ha aiutato infatti avrebbe potuto essere benissimo Tetsuo no….ma che vado
a pensare. Quel bel ragazzo che mi ha colpito non può essere Mitsui è un
controsenso. E’ come unire il diavolo e l’acqua santa, l’altro era più…più
cosa, ma se potrebbero sembrare due gocce d’acqua. Eppure mi rifiuto di
crederlo. Io ho pestato Mitsui senza avere il benché minimo dubbio, nei
suoi occhi c’era si un gran tormento ma non la tristezza e la tenacia che vi
avevo scorto quella volta. Non voglio e non posso credere che Mitsui e quel
ragazzo siano la stessa persona. Ma perché mi accanisco così tanto contro
questa idea? Dovrei essere felice di aver trovato quel ragazzo se fosse sul
serio lui.. C’è qualcos’altro sotto? Si, devo ammettere che c’è. Ed è la
paura che lui dopo il pestaggio mi possa odiare, la paura di dover
cancellare quel ricordo prezioso che ho appena ricordato perché l’attrazione
che provavo per quell’angelo è già sparita visto che non ho esitato a
colpirlo. La paura che forse l’uomo che potrei amare è più vicino di quello
che credevo e non so come conquistarlo.
Mi accorgo solo in questo momento che sono
arrivato sulla spiaggia, l’arcobaleno finisce in un promontorio, lo
raggiungo e li come evocato dai miei pensieri vi trovo Mitsui.
Dunque è sul serio lui il mio tesoro?
FINE 1° CAPITOLO
Scusami Minako se non sono riuscita a finire
la fic in una one shot e ho scritto pochino ma…in questo ultimo periodo sono
stata molto impegnata e non ho saputo fare di meglio.
Se ti è piaciuto questo capitolo giuro che ti
scriverò il resto per la prossima occorrenza importante (Natale, onomastico,
quando vuoi?).
Scusami ancora. Ciao. Ise
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