Fanfiction di RGVeda scritta da Akari 

Copyright: Clamp/Shinshokan Co.


La promessa del cielo

di Akari

 

Sei stelle cadranno. Stelle oscure che si ribelleranno contro il cielo...

L’ultima profezia di Kuyo.

Una profezia a seguito della quale ho conosciuto la massima felicita’ ed il piu’ profondo inferno.

Gia’, perche’ senza di essa Ashura-o non si sarebbe mai avvicinato a me. E senza di essa io non sarei stato costretto ad ucciderlo.

Si puo’ cambiare davvero il corso delle stelle?

Divenni imperatore celeste solo per mantenere una promessa... Compii stragi indicibili solo per tener fede alla parola data... Non esitai a marchiarmi col segno dell’espulsione dalla grazia divina pur di modificare il destino. Ed alla fine ho capito che tutto era gia’ stato scritto. Ho cercato di oppormi al fato, ma in realta’ l’ho solo assecondato.

Tu sarai l’iniziatore di un destino ormai tessuto. Tu stesso dovrai crescere un bimbo che ti sara’ indicato dalla sua dinastia ormai estinta. Insieme a questo bimbo tu partirai...

 

Yasha-o.

Colui che avrebbe risvegliato il giovane figlio di Ashura-o e dato il via alla distruzione totale. Era solo un bambino quando lo vidi la prima volta: chi avrebbe immaginato che un semplice dio guerriero sarebbe diventato piu’ forte dei generali celesti? Chi avrebbe immaginato che proprio lui sarebbe stato in grado di cambiare il corso del destino? Le sei stelle sarebbero dovute cadere una ad una per risvegliare il dio della distruzione... ma l’ultima e’ rimasta in piedi.

 

L’amore ha una forza che neppure il fato puo’ cancellare.

 

Yasha-o si e’ fidato di Ashura. Gli aveva giurato che l’avrebbe protetto per sempre. E per lui Ashura ha infranto il corso degli eventi.

Io non ho merito in questo.

Ho vissuto solo per tener fede alla mia promessa... ed ora mi rendo conto che non sono riuscito a mantenerla. Avrei dovuto impedire che le sei stelle si riunissero, ed invece e’ stata proprio la mia tirannia a farle incontrare; avrei dovuto uccidere Ashura se si fosse risvegliato, ma sono stati soltanto i suoi sentimenti per Yasha-o a fermarlo.

Ho tradito la fiducia dell’unica persona che abbia mai amato.

Per lui ho provato a contrastare l’ordine del mondo. Per lui ho trasformato il regno celeste in un inferno. Per lui sarei arrivato a distruggere l’universo intero.

 

Non sono pentito.

 

“Taishakuten, tu pensi che il destino si possa cambiare?”, mi chiese quel giorno.

Una domanda sibillina degna del grande Ashura-o.

“Io, pur di ottenere cio’ che desidero, sono disposto anche a cambiare il corso delle stelle.”

Avrei fatto di tutto pur di avere cio’ a cui il mio cuore anelava di piu’: avrei potuto anche trasformarmi in uno di quei demoni contro i quali combattevo, se soltanto cio’ fosse servito al mio scopo.

“Se e’ cosi’... allora mi aiuteresti a cambiare il corso delle stelle?”

Rimasi senza parole: il dio guerriero piu’ forte dell’intero regno celeste aveva bisogno della collaborazione di un semplice comandante? E cosa poteva esserci di cosi’ spaventoso nel suo destino da indurlo a commettere l’empieta’ di modificarlo?

“Se io ti aiutassi, tu mi daresti cio’ che desidero?”

Dovevo osare. Avrei davvero commesso anch’io il sacrilegio di sovvertire l’ordine dell’universo, se soltanto cio’ mi avesse dato la possibilita’ di...

“Che cosa desideri?”

Ricordo ancora il tuo volto rasserenato quando mi rivolgesti questa domanda, Ashura-o... Avevi capito che ti avrei aiutato, ma non avresti mai immaginato cosa stavo per chiederti. La mia mano oso’ accarezzare i tuoi capelli di seta nera e i miei occhi osarono perdersi nei tuoi.

“Desidero te.”

Ero disposto a diventare un demone pur di averti. Ero pronto a perdere tutto pur di stringere il tuo corpo al mio almeno una volta e sentire il tuo profumo. Non stavo forse gia’ cambiando l’ordine naturale delle cose con il mio folle amore per te? 

Lessi sorpresa nel tuo sguardo: avevi creduto che ti avrei chiesto ricchezza e potere, ma pensavo avessi capito che quelle erano cose che sarei stato in grado di ottenere anche senza il tuo aiuto.

Volevo te. 

Avevo sempre voluto soltanto te.

“Se in questo modo riuscirai a cambiare il destino...”

La tua voce fu appena un sussurro, ma basto’ ad accendere il mio corpo ed il mio cuore.

Dicevano fosse precluso a chiunque cambiare il corso delle stelle.

Io l’avrei fatto per te.

Quando sentii finalmente il tuo corpo stringersi al mio e la tua bocca incontrare le mie labbra, capii che nessun sacrificio sarebbe stato troppo grande. A me bastava amarti, anche solo a seguito di un patto. Credevo che non avrei mai potuto avere la tua anima, ma nessuno sarebbe riuscito a sottrarmi cio’ che mi stavi offrendo.

 

Neppure le stelle.

 

Quella notte diventasti mio completamente. Le tue pupille color dell’oro non guardavano che me, le tue mani non facevano che vagare nei miei capelli, la tua bocca non chiedeva che la mia...

Per un attimo pensai che non mi stessi dando solo il tuo corpo. Non avresti potuto rispondermi in maniera tanto appassionata, altrimenti. Ma forse non facevo che illudermi: stavi soltanto mantenendo la tua parte del patto e per me era sufficiente. 

Non sarei mai riuscito a comprare anche il tuo amore.

Eri il mio unico pensiero e la mia unica ossessione, ma per te esisteva solo il tuo futuro figlio.

Mi raccontasti tutto quello che Kuyo ti aveva predetto e il tuo desiderio di far comunque nascere il prossimo re degli Ashura. Esisteva un unico modo per impedire l’avverarsi della profezia e cambiare quindi il corso delle stelle.

Occorreva sovvertire l’ordine del regno celeste. Occorreva che io annullassi ogni cosa.

“Se e’ questo cio’ che desideri, prometto che ti aiutero’”, ti dissi poi, mentre baciavo i tuoi capelli color della notte.

Avrei vissuto solo per quel giuramento. Avrei vissuto solo per non tradire la tua fiducia. 

“Per quanta gente versi il suo sangue o finisca all’inferno, non verro’ meno alla mia promessa. Non permettero’ che tuo figlio, una volta nato, risorga come dio della distruzione.”

Tu eri l’unica persona importante. A te avrei dedicato la mia vita da quel momento in poi.

“Per te... diventero’ imperatore...”

Credevo che soltanto cosi’ avrei impedito la riunione delle sei stelle. Che ingenuo... Come ho potuto non pensare che anche questo era stato voluto dal destino? Non ho cambiato proprio nulla. E ti ho visto morire a causa mia.

Quando ci trovammo l’uno contro l’altro a seguito della mia ribellione, sapevo gia’ che avresti finito col sacrificarti. Ma non credevo avessi ancora un ultimo desiderio. Non credevo che il mio inferno sarebbe cominciato proprio in quel momento.

“Uccidimi... e poi cibati della mia carne.”

Mi bloccai impietrito. Non potevi chiedermi una cosa del genere, non potevo impadronirmi della tua forza in quel modo. 

Ma non mi lasciasti alternative. Volevi essere sicuro che fossi in grado di uccidere tuo figlio, nel caso in cui lui si fosse risvegliato.

Eri di gran lunga superiore a me, ma cio’ nonostante riuscii a batterti. Ti lasciasti trafiggere senza opporre resistenza ed ancora oggi non dimentico il calore del tuo sangue sul mio viso, sulle mie mani, sul mio corpo. Ti afferrai prima che potessi cadere e ti strinsi a me. Anche se ti avevo fatto una promessa, non potevo sopportare che tu mi lasciassi: volevo disperatamente trattenere la vita nel tuo corpo ormai quasi esanime, perche’ in realta’ l’unica cosa che desiderassi era restare al tuo fianco.

 

Ma il corso delle stelle non si poteva mutare.

Ti afferrasti alla mia spalla e ti tirasti su fino a sfiorare il mio viso; sussurrasti il mio nome con voce spezzata dalla fatica ed io ti strinsi a me ancora di piu’. Volevo sentirti mio per l’ultima volta.

“Ti sei mai domandato... perche’ ho cercato il tuo aiuto?”

Non risposi. Non conoscevo il motivo per cui tu ti fossi spinto a chiedere la mia collaborazione e non quella di qualcun altro.

“Perche’ immaginavo che mi avresti chiesto... quello che poi mi hai chiesto. O magari... lo speravo. Ti ho amato anch’io, Taishakuten.”

Appena un sussurro sul mio collo. La mia vita fini’ in quel momento. Raggiunsi l’apice della felicita’ ed un attimo dopo il culmine della disperazione.

“Fammi... tuo... completamente...”

Il tuo ultimo desiderio. 

L’unico modo per averti ancora con me.

L’unico modo per portare a compimento la mia missione.

Il tuo corpo divenne il mio nutrimento e per amor tuo diventai un essere piu’ infido di un demone. Ma io ero gia’ morto. Morii quel giorno insieme a te, nonostante le stelle continuassero a vagare sempre nella stessa orbita.

La profezia si sarebbe compiuta cosi’ come la stessa Kuyo aveva annunciato.

 

Ci sara’ pero’ un essere sceso nella dimora dell’Oscurita’ che potra’ controllare il corso degli astri. Egli manipolera’ le stelle oscure assieme alle stelle divine. Quell’essere, nemmeno dalla mia costellazione puo’ essere identificato...

 

Kujaku.

Un profeta con le caratteristiche di un demone. Un bambino segnato a vita per una colpa non sua.

Tutti adoravano il vecchio imperatore e nessuno avrebbe mai potuto immaginare che si fosse reso colpevole di un misfatto tanto grave: Kujaku e’ l’incarnazione dei suoi empi desideri, cosi’ come Ashura non e’ altro che la personificazione del peccato di Ashura-o. Due esseri uniti dallo stesso fato. Due bambini non voluti, la cui esistenza avrebbe arrecato sventura. Quanto grande e’ il fardello che ognuno di noi puo’ sopportare?

“Volevo proprio vedere se il cuore umano e i suoi legami avrebbero potuto cambiare il corso delle stelle.”

Intrecciasti nell’ombra le trame del destino solo per questo, Kujaku: volevi essere sicuro che l’amore fosse in grado di modificare anche cio’ che era stato gia’scritto. Volevi che qualcuno ti dimostrasse che nessuna vita e’ inutile. 

Nemmeno la tua.

Ed ora sei qui, fermo alle mie spalle, silenzioso come al solito.

E cosi’ Yasha-o sta ancora aspettando? Da quando Ashura si e’ riaddormentato, e’ rimasto sempre li’, in attesa di un risveglio che forse non avverra’ mai.

Anche lui ha fatto una promessa alla persona che ama e manterra’ la parola fino in fondo, perche’ solo in questo modo puo’ avere l’illusione di continuare a vivere insieme a colui che gli e’ piu’ caro.

Ma io... ci sono riuscito? Posso davvero morire consapevole di non aver rotto la mia promessa, Ashura-o?

 

La fiamma sfolgorante che tu alleverai ridurra’ in cenere le forze del male. Insieme le sei stelle si imporranno su tutti e sara’ impossibile trattenerle. Infine voi diventerete la distruzione che annientera’ il cielo.

 

“Sinceramente, quella volta... avresti voluto che Ashura ti uccidesse, vero?”

Che razza di domande mi fai, Kujaku... Sei in grado di capire i sentimenti di qualcuno prima ancora che questi possa parlare. Che senso avrebbe se ti mentissi? Sai bene che il mio compito era quello di ucciderlo, ma sai ancora meglio che, se lui invece avesse posto fine alla mia vita, niente avrebbe potuto darmi piu’ sollievo.

“Vivere in un mondo in cui l’amato e’ assente e’ una condizione troppo triste.”

Nessuno dovrebbe provare lo strazio che ho provato io... 

Per questo ho impedito che Soma desse il suo sangue a Kendappa-o. 

Per questo ho ucciso Karura-o. 

Per questo capisco Yasha-o che, nonostante tutto, continua ancora a mantenere il suo giuramento.

“Sarebbe piaciuto anche a me vivere un amore cosi’ coinvolgente...”

Kujaku...

“...ma mi basta aver capito di non essere stato inutile... E mi basta aver conosciuto persone che abbiano saputo amare. Grazie ad Ashura...”

Alla fine ti sacrificherai per lui. Credi troppo nel sentimento tra Yasha-o ed Ashura per permettere che venga sprecato.

E’ cosi’ che deve andare. Sono stati loro a cambiare il corso delle stelle, non io.

Ashura-o, perdonami...

“...e grazie anche a te.”

 

Cosa?

“In effetti, se non ci fosse stata la tua tirannia, tra quei due non si sarebbe mai formato un legame cosi’ stretto... quel legame che ha salvato il cielo...”

Ridi nel tuo solito modo, come se avessi detto la cosa piu’ naturale di questo mondo. 

Eppure hai ragione. 

Il dio della distruzione non si e’ risvegliato e cio’ che temeva Ashura-o non si e’ verificato. 

In fondo, l’unica cosa che conti davvero per me e’ aver esaudito il suo desiderio, in un modo o nell’altro. Dovevo mantenere la mia parola e l’ho fatto fino in fondo. 

Ora ho di nuovo voglia di sorridere.

Non ho piu’ paura della morte che si avvicina: e’ troppo doloroso continuare a stare senza di te, Ashura-o.

Adesso posso davvero morire.

 

Non ho infranto la mia promessa.

 

 

FINE.



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