DESCLAMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

 

DEDICHE: A Seimei per la buona riuscita dei suoi esami!!!^O^ e come sempre alla mia sys telepatica Marty_Mika!!!^^

 

NOTE: Sei-chan avrei voluto dedicarti qualcosa di meglio ç__ç ma non ci sono riuscita!! Ti prego di scusarmi per questa schifezzuola!!!ç___ç E tu sys non farmi a fettine!!!ç__ç

 

 

La partita

 

di Lucy

 

 

Il sole alto splendeva nel cielo sopra al palasport, mentre grida d'incoraggiamento si espandevano in tutta la loro forza. I tifosi cantavano e gridavano slogan per i ragazzi che giocavano i quali, sentivano sulla loro pelle la stanchezza ed il sudore.

La partita era agli sgoccioli.

Tutti tifavano senza ritegno, i loro beniamini dovevano vincere, non potevano perdere dopo tutto il sudore che avevano speso.

Rukawa corse, dribblò i suoi avversari per poi scontrarsi con il suo nemico di sempre.

Sendo lo guardava sorridendo senza mai lasciargli un piccolo spazio, senza dargli tregua, mancavano pochi minuti e se Rukawa non fosse riuscito a far canestro, tutto sarebbe andato perso.

Si guardò attorno per cercare un compagno, ma tutti erano marcati strettamente.

Con una serie di finte si liberò di Sendo, corse a canestro, ma prima di giungervi, Akira gli rubò la palla, correndo velocemente nell'altra metà del campo, per poi passare a Koshino, che fece un bellissimo canestro da tre punti.

Fu il tripudio di urla ed acclamazioni.

Rukawa innervosito si mordeva un labbro, poi distrattamente guardò le tribune della squadra avversaria, solo allora notò un ragazzo dai capelli rossi come il fuoco che seguiva la partita attentamente, mentre un sorriso solare gli increspava le labbra.

I suoi occhi blu restarono incantati da quel sorriso.

La luce che brillava intorno a quel ragazzo era magnifica, calda, quasi bruciante.

Restò ancora qualche secondo ad osservarlo, per poi iniziare a correre verso gli avversari, come aveva potuto distrarsi durante una partita non lo sapeva…

Iniziò a marcare Sendo, per poi soffiargli la palla, e con tutte le sue forze corse a canestro, dimostrando che la sua fama da "Lucifero" era vera.

La palla ritornò nella mani di Koshino che iniziò a correre, mentre tutti scattavano in difesa, dovevano fare ancora un punto per vincere. Ne bastava uno solo.

Marcature strette.

Sudore sui corpi.

Respiri più veloci.

Occhiate per studiare gli avversari.

Lancio della sfera.

Fallo.

Tiro libero per Rukawa.

Gli occhi da volpe si concentrarono sul canestro.

Un respiro profondo.

Lancio.

Canestro.

Corse lungo il campo, grida d'incoraggiamento.

Fischio.

Fine della partita.

 

"Complimenti Ru, sei stato in gamba" sorrise Sendo, stringendogli la mano, mentre il moretto si scostò con un gesto distratto la frangia dagli occhi.

"Nh..."

"Sempre il solito!!"

Così dicendo Akira si ritirò verso i suoi compagni, mentre tutta la squadra di Rukawa festeggiava, gli occhi di quest’ultimo si posarono verso le tribune.

Cercando un certo rossino che, ancora sorridente, chiacchierava con altre persone, l'osservò ancora qualche istante, ma prima di poter fare qualsiasi cosa, il rosso sparì tra le gente.

 

Appena uscì dagli spogliatoi il moretto si incontrò con Akira per andare a prendersi un panino, e poi correre a festeggiare il compleanno di quest’ultimo.

Presero i panini ed andarono in un giardino a mangiarli, giusto il tempo di rilassarsi prima di correre in discoteca a festeggiare.

Il porcospino osservava di striscio il suo amico... voleva chiedergli una cosa.

"Ru... ma prima chi cercavi???"

"NH????"

"Lo sai... non fare il misterioso!! Lo so che prima nella tribuna osservavi qualcuno!!! Dimmi chi!!!" sorrise sornione, sapendo bene che il suo amico non amava molto parlare di sentimenti.

"Nh...." rispose scocciato l'altro sorseggiando della coca-cola.

"Dimmidimmidimmi!!!!"

"E va beneeeee!!! Mi sono soffermato su un tifoso!!!" sbottò un po' irritato, odiava raccontare i fatti suoi agli altri.

Lo trovava davvero insopportabile!

Un sorriso sardonico increspò le labbra di Akira "E.... ti piace???" chiese guardandolo con occhi un po' hentai.

"Nh..."

"Si o no???!!"

".... si...."

"Bene... allora ti aiuterò a trovarlo!!" rispose solenne il porcospino, mentre già pensava  a chiedere a tutti i suoi amici chi poteva essere.

"COSAAA!!??? Aspetta un attimo... io non..." ma Kaede venne interrotto dall'altro

"E com'è?? Per cercarlo devo sapere qualcosa!!!"

"Ha i capelli rossi.... e un sorriso allegro..." sbuffò Kaede, cercando di non farsi beccare troppo felice al solo pensiero di rivedere quel ragazzo.

"Capelli rossi.... ok, allora chiederò al capo degli ultras, forse lui lo conosce!!" disse sfoggiando il suo solito sorriso da bravo ragazzo conquistatore.

"Forza ed ora andiamo!!!" concluse Akira prendendo per un braccio l'altro, trascinandolo con sé verso la discoteca.

 

La musica forte riempiva la pista da ballo, mentre tutti i componenti delle due squadre ridevano e facevano battute sul festeggiato.

Solo Rukawa era immerso in una poltrona ad osservare Akira fare lo scemo con Koshino che, per tenerlo buono, gli tirava certe gomitate che per sfortuna del porcospino andavano tutte  a segno.

Sbuffò per l'ennesima volta e guardandosi attorno scorse il ragazzo dai capelli rossi.

Spalancò gli occhi e come un fulmine corse in pista.

Non poteva perdere quell'occasione!!

L'aveva ritrovato!!

Arrivato in pista lo vide girare e poi sparire.

Si mise a cercarlo, a guardarsi attorno, ma il rossino mozzafiato non c'era... si era dissolto nel nulla... come se fosse stato un miraggio.

Un sogno ad occhi aperti.

Ritornò verso gli altri e sprofondò in una poltrona.

Era mai possibile che se lo fosse immaginato???

Eppure era sicuro d'averlo visto camminare tra la folla.... o forse era stato un sogno???

Non sapeva più niente.

Non capiva più niente.

 

......

 

"Ragazzi osservate attentamente questa squadra!! E' molto forte, ma credo che riusciremo a batterla!!" disse l'allenatore ai suoi ragazzi.

Rukawa sbuffò.

Guardava annoiato la partita, tra le due squadre non c'era paragone.

Si mise più comodo e chiuse gli occhi per ritornare da quel sogno che tanto amava.

 

 

I capelli rossi sparsi sulla candida federa.

Gli occhi socchiusi in cerca del mio volto, le labbra gonfie e rosse per i baci dati e ricevuti, il respiro ansante.

Magnifico.

Poso un dolce bacio sulla tempia sudata.

Assaggio il suo sapore dolce.

Lentamente gli bacio una spalla e piano esco da lui, non voglio fargli male.

Senza lasciare spazio tra i nostri corpi mi stendo accanto a lui, mentre con il mio braccio lo attiro a me.

La sua testa rossa si adagia sul mio torace, i suoi capelli sono una corona vermiglia che fa sembrare più lattea la mia pelle.

Sento le sue labbra posarsi piano sulla mia cute ed un brivido mi percorre tutto il corpo, tanto da farmi interrompere una carezza tra i suoi capelli.

Lo vedo girarsi ed incrociare le sue braccia sul mio ventre mentre i suoi occhi si posano sui miei.

I capelli arruffati e il segno di un mio bacio sul suo collo attirano la mia attenzione... sento il sangue diventare più solido e caldo.

Prima ancora di capire lo vedo avvicinarsi ed appoggiare le labbra sulle mie.

Socchiudo gli occhi.

Gemo piano mentre sento una sua mano posarsi sul mio sesso che si risveglia sempre di più.

Con uno scatto ribalto le posizioni ed inizio a baciarlo con foga, la sua testa sprofonda nel cuscino mentre il lenzuolo scende piano dai nostri corpi, frizionandoli.

Intreccio una mia mano con la sua, la stringo forte mentre le mie labbra scendono lungo il suo corpo.

Lo bacio sul collo, piano, senza fretta assaggiando la sua pelle che piano piano si sta riscaldando, senza aspettare oltre succhio avidamente il pomo d'Adamo.

Lui geme sempre più forte.

La mia mano scende lungo il suo corpo, sfiorando i capezzoli turgidi dove le dita s'impadroniscono di un bocciolo, stuzzicandolo, invogliandolo... poi la mia bocca corre da lui, si posa piano sulla punta rosea, mentre le dita si spostano per lasciare più spazio alla mia lingua che inizia a tormentarlo sempre più lentamente.

Gioco con questo sassolino scuro.

La mia mano libera scende languida dal suo fianco per poi correre decisa lungo la sua coscia, accarezzandola piano, facendolo vibrare come una corda di violino.

Arrivo dietro al ginocchio, comincio a giocare con la sua pelle delicata, i suoi occhi si spalancano mentre piega di scatto la sua gamba, imprigionando la mia mano che lenta continuava il suo giocare.

Alzo il volto e mi perdo sul suo viso arrossato dal piacere.

Sento la sua erezione spingersi vittoriosa contro i miei addominali, piano gli lascio il capezzolo e lui apre di più le gambe tanto da consentirmi di mettermici in mezzo.

Appena sento che la presa della sua gamba si fa più lenta ricomincio ad accarezzare la sua pelle sensibile, facendolo ridere a crepapelle.

"Dai smettila Kaede.... dai.... ha ha ha ha...ti pre...haaaa...go!!"

Lascio il ginocchio per risalire rapido sulla sua coscia mentre le mie labbra baciano la sua pelle tesa. I denti graffiano la sua muscolatura ed ogni tanto la lingua lascia una scia umida e con questo giochino arrivo alla meta agognata.

Vedo il suo membro svettare glorioso.

Appoggio le labbra....

 

 

"SLAM DUNK!!!!!!"

Il moretto aprì gli occhi di scatto.

Vide il giocatore scendere al  suolo mentre gli applausi si facevano sempre più forti.

Un sogno!!

Niente letto.

Niente pelle bollente.

Ma soprattutto niente rossino mozzafiato!!!

Più scuro in volto si mise a sedere normalmente.

Il suo sguardo annoiato si posava rapido da una parte all'altra della palestra quando all'improvviso i suoi occhi si sgranarono.

Dalla parte opposta c'era il rossino che tanto agognava.

Non poteva sbagliarsi, anche se l'aveva visto solo due volte era certo che quello fosse lui, si alzò dal suo posto e senza dire nulla agli altri iniziò a salire per i gradini.

Doveva sbrigarsi, non poteva perdere quell'occasione!!

Uscì dalla palestra e con velocità si diresse verso l'altra scalinata, non poteva sprecare questa opportunità!!

Le sue gambe iniziarono a correre per il lungo corridoio, mentre la luce entrava forte dalle finestre e l'accecava.

 

Con il fiato corto percorse velocemente la scalinata che presto l'avrebbe portato tra i tifosi, varcò gli spalti e la luce dei neon gli fece chiudere gli occhi un attimo.

Si guardò attorno.

Il suo sguardo girava irrequieto su tutto il pubblico.

Poi vide la sua testa rossa, iniziò a scendere i gradini, ma proprio quando mancavano pochi metri per arrivare alla sua meta... la partita terminò.

Tutto il pubblico scattò in piedi iniziando a gridare euforico e lui, per la prima volta, venne bloccato tra tutti quei fans che festeggiavano la vittoria dei loro beniamini.

Cercò di farsi spazio tra tutta la folla, di raggiungere il rossino che, incurante di lui, si stava allontanando.

Spintonò più che poté per farsi largo, ma niente servì, ormai aveva perso di vista la testa rossa.

Strinse gli occhi in una smorfia minacciosa mentre il sangue gli ruggiva nelle vene, l'aveva nuovamente perso!!

Dannazione!!!

Gridò nella sua testa cercando di scovare il suo rossino, ma niente da fare, era come sparito dalla circolazione.

 

I giorni passarono, ma per Rukawa fu come se si trattasse di anni infiniti.

 

"Allora Kaede!! Come va???" chiese Sendo, posando il bicchiere con la coca-cola sul tavolo del bar davanti alla palestra.

"Nh..." sbuffò seccato il moro.

Il sorriso di Sendo divenne molto furbo e malizioso.

"Ed io che ho alcune notizie fresche fresche……"

Gli occhi di Kaede si spalancarono mentre tutto il suo corpo si raddrizzava sulla sedia.

"Allora???"

"Ma come mai sei così curioso???"

"Smettila! E dimmi, sai qualcosa su di lui???"

 

Altro sorriso ed il volpino iniziò ad innervosirsi.

"Certo... allora stando a quello che mi hanno detto i tifosi, il tuo rossino" e calcò sulla parola ‘tuo’ "è la prima volta che lo vedono, insomma non è dei tifosi ne né della mia squadra ne né della tua."

"Nh...."

"Mi dispiace, ma è tutto quello che so!!" riprese, cercando di mettere più distanza possibile tra lui ed il moretto che intanto era ritornato nel suo stato comatoso.

"Forse è meglio che vai agli allenamenti!!"

"Nh..."

Entrambi si alzarono.

Akira camminava di fianco e poté notare che il suo amico aveva la stessa energia di un trota lessa! Gli sembrava incredibile che il glaciale Rukawa si fosse innamorato, un colpo di fulmine lo aveva preso in pieno.

Sendo non sapeva come aiutarlo e mentre il morettino andava a cambiarsi, si sedette sulla panchina intanto che tutti gli altri giocatori si allenavano.

I suoi occhi osservavano il campo senza vederlo realmente, la sua mente viaggiava alla ricerca disperata di una soluzione al problema di Kaede.

Era la prima volta che vedeva il suo amico così sottosopra, e l'unico motivo era quel rossino introvabile.

Chi era veramente??

Esisteva realmente?

Oppure era solo la fantasia di Kaede ad aver creato quel ragazzo?

Perchè altrimenti non si potevano spiegare le sue apparizioni e sparizioni, alle quali solo il suo amico assisteva?

Eppure credeva che Rukawa l'avesse visto, sapeva che il suo amico era troppo serio per inventarsi cose del genere, quindi l'unica soluzione era quella di trovare quel fantomatico ragazzo.

 

"Sendo!!"

Il ragazzo girò il capo verso il coach di Kaede, l'uomo si avvicinò e posando il suo sguardo da despota su di lui disse.

"Mi sai dire cosa succede a Rukawa???"

"Nulla, perché???"

"Non me la racconti giusta!! Se non vuoi parlare almeno guardalo giocare!!" replicò l'allenatore indicandogli il moretto mancare, per la prima volta, il canestro.

"MA....!!!!???" saltò in piedi Akira con gli occhi fuori dalle orbite!!

Non poteva crederci!!

Aveva sbagliato un canestro!!!!

"E' da giorni che è così... se non si riprende perderemo la prossima partita!!" sospirò.

Gli occhi del porcospino si posarono sull'amico.

Non sapeva come aiutarlo, non aveva la minima idea su come ritrovare il rossino sconosciuto che gli aveva fatto perdere la testa.

Passarono due ore poi la voce del coach si librò nella palestra decretando la fine degli allenamenti.

"Sbrigatevi a prepararvi!! Dobbiamo andare a studiare i nostri prossimi avversari!!!"

In pochi minuti tutti furono pronti ed andarono al Pallacanestro, dove si sarebbe tenuto l'incontro tra il Yokima e il Takazako.

 

La partita si rivelò al quanto alquanto noiosa.

Le due squadre erano in parità e non c'era nulla da fare per cambiare la situazione di stallo.

Rukawa guardava i giocatori annoiatissimo, i suoi occhi stavano per chiudersi... ma prima di farlo si alzò ed andò a prendersi da bere, seguito dalle grida del suo coach.

Con passo mezzo assonnato arrivò davanti alla macchinetta.

 

Le mani in tasca, gli occhi socchiusi che si aprirono di scatto mentre si posavano su una lattina rossa...

Rossa... come i capelli del suo rossino...

Mise una monetina e schiacciò il pulsante, almeno si disse: avrò baciato il mio rosso... cretino!!

Con la lattina in mano fece la strada a ritroso, per venire poi scaraventato a terra da qualcuno.

Purtroppo il suo corpo perse l'equilibrio così si ritrovò a terra con un peso sul proprio torace.

Un calore intossicante che passava attraverso la tuta gli riscaldava la pelle, il un respiro veloce gli sfiorava il lobo dell'orecchio, mandandogli brividi traditori lungo la spina dorsale, mentre un corpo sodo e muscoloso era premuto contro il suo.

Aprì gli occhi lentamente fissandoli in quelli del suo aggressore.

Un mare di cioccolato.

"Do'aho" bisbigliò freddo.

Quelle polle scure si accesero d’orgoglio.

"Come osi, baka!!!" gridò il ragazzo alzandosi di colpo, mentre il suo pugno si sollevava per colpire l'altro che ancora lo fissava negli occhi.

Il giovane si mise in piedi di scatto seguito da Rukawa che sentiva il sangue ribollirgli nelle vene. Il moretto si mise in posizione di difesa, ma solo allora si accorse di chi aveva davanti.

Gli occhi di cioccolata lividi di rabbia, la pelle abbronzata e quei meravigliosi capelli rossi... rossi... era davvero lui!

Se da lontano gli era sembrato stupendo adesso gli sembrava un dio della guerra.

Il rossino gli scagliò contro un pugno, ma venne prontamente bloccato dalla mano candida della volpe che, con uno scatto, ribaltò le posizioni.

 

Kaede sospinse il ragazzo contro il muro, portandogli la mano accanto alla sua testa rossa, il pugno che ancora cercava di liberarsi, mentre la gemella era bloccata dalle altre dita che la stringevano forte al polso, inchiodandogliela vicino al viso.

 

"MA CHE DIAVO..."

 

Il rossino non poté terminare la frase poiché due labbra fresche si posarono rapide sulle sue, sigillandole in un bacio passionale. Spalancò gli occhi, cercando di mordergli la lingua che perlustrava con maniacale attenzione ogni millimetro della sua bocca... ma quando il corpo del moretto aderì completamente contro il suo iniziò a rispondere timidamente al bacio.

In un barlume di lucidità cercò di porre ancora resistenza, ma niente.

Non riusciva a liberarsi.

Sentiva il corpo dell'altro strusciarsi sul suo, una mano che scendeva rapida sul suo petto, accarezzando ogni muscolo, saggiando con delicatezza la sua pelle fremente.

Il bacino del moro accarezzò quello dell’altro che, appena sentì l'erezione dura premere contro di sé, allargò un po' le gambe, lasciando un piccolo spazio.

Rapido Kaede infilò una gamba fra le sue per sentirne il calore, ma non gli bastava. Una mano scivolò veloce giù per il fianco, andando a posarsi dietro al ginocchio che tirò su facendo appoggiare alla sua vita la gamba.

 

"Hanaaaa, vieni presto!!"

 

Una voce chiamò il ragazzo che si staccò subito da Rukawa, tirandogli un ponderoso pugno nello stomaco. Kaede rispose con uno alla mascella, così iniziò la rissa.

Entrambi si colpivano.

 

"Hanaaaa, ma vuoi che ti lincino!!??" disse un moretto con un dolce sorriso.

"Scusa Yohei, ma è stato questo qui!!" rispose il Hana, correndo via con il suo amico, non badando più alla volpe.

Kaede li osservò andarsene.

Non trovava la forza per seguirli, e poi anche se l'avesse fatto cosa avrebbe potuto dirgli??

Nulla, perché si era innamorato di quella testa rossa.

Si passò la lingua sulle labbra ancora piene del sapore dell'altro, sorrise maliziosamente, non l'avrebbe lasciato andare: Hana era suo!!!

Con passi lenti ritornò dal suo coach infuriato per la sua scomparsa, per non parlare poi di cosa disse nel vedere il suo labbro spaccato.

Lui però non se ne curò e si rimise a dormire, mentre la partita continuava.

Lo avrebbe ritrovato ed allora sarebbe stato suo per sempre.

 

 

Le partite del torneo si susseguirono molto velocemente.

Il coach dello Shohoku era felice che la matricola d’oro fosse tornata ad una forma perfetta! Sorrise nel vederlo scaldarsi i muscoli.

Rukawa si mise a posto la fascetta nera, guardando sugli spalti, sperava con tutto sé stesso che ci fosse il suo rossino.

Sorrise interiormente ricordando il suo nome, 'Hana' l'aveva chiamato il moretto, chissà se era il suo nome oppure un diminutivo... voleva vederlo!!

Baciarlo come aveva fatto.

Sospirò.

Era già passata una settimana dal loro incontro e ad ogni partita lo cercava tra il pubblico, ma non l'aveva più visto.

Si chiese se l'avrebbe incontrato quel giorno.

Le urla dagli spalti lo risvegliarono dal suo sogno proibito.

"YOKIMA!! YOKIMA!!"

Kaede si girò verso la squadra appena entrata in campo ed i suoi occhi si spalancarono, una testa rossa parlava allegramente con un suo compagno di squadra.

Era lui!

Il suo rossino tutto pepe!!

‘Bene, bene’ si disse interiormente Kaede, cercando di non saltare addosso a quella statua greca.

"Hanamichi!! Muoviti che inizia la partita!!!" gridò un ragazzo con le sembianze di un gorilla.

"HA HA HA AH AH HA!!! SONO IL GENIO INDISCUSSO DEL BASKET!!!"

 

SBONK!

 

"ITE!!!Ma gori perché??" chiese il rossino, massaggiandosi la testa dove un bel bernoccolo spuntava.

"Smettila di fare l'idiota!!" e lo tirò in campo per un orecchio.

Kaede restò un attimo stordito dalla personalità esuberante, pagliaccesca ed idiota del ragazzo, forse aveva sbagliato persona.

Eppure... anche se l'aveva visto per pochi attimi tutte le volte era sicuro che si trattasse di lui!!

Sbuffò seccato: si era innamorato di un vero do'aho!! Proprio di un ragazzo strano e... do'aho!!!

Si mise in posizione.

L'arbitro fischiò.

La palla fu subito del Yokima che iniziò il suo gioco veloce e fatto di passaggi perfetti.

Questo modo di giocare lasciò un attimo turbato Rukawa, ma come succedeva sempre si riprese in un nano secondo.

All'ennesimo passaggio il volpino riuscì ad impossessarsi della sfera ed a correre a canestro. Appena arrivato di fronte saltò, ma davanti a se sé una splendida tigre si mostrò in tutta la sua forza e bellezza, bloccandolo.

Perse la palla, ma come toccò il suolo, i suoi occhi si posarono su due iridi cariche di voglia di vincere e di rivalsa. Notò ancora una cosa.

Sulle guance di Hanamichi si era posato un rosso velo traditore.

 

(Dalle mie esperienze precedenti T___T vi lascio immaginare la partita Nd Lucy)

 

Mancavano circa trenta minuti alla fine della partita e le due squadre erano sempre in parità, appena una faceva canestro anche l'altra l’imitava.

Kaede e Hanamichi si guardavano sempre di sfuggita, si controllavano e quando dovevano marcarsi si sfioravano, accaldandosi sempre di più.

Rukawa vide il rossino saltare per un rimbalzo e allora l'idea: saltò anche lui, più in alto che poteva.

Non ce la faceva più!!

Vederlo così determinato, fiero e dolce lo faceva impazzire così, appena la sua mano toccò quella del rossino, si spostò in avanti per poi atterrare con un bel capitombolo, ritrovandosi così sopra il suo Hana.

 

Le gambe si intrecciarono tra di loro, congiungendo i due corpi come se fossero uno solo. Le cosce si premevano l’une contro le altre, una gamba del volpino si trovò in mezzo a quelle di Hana e, con una piccola pressione del ginocchio, il rossino si inarcò leggermente, facendo aderire ancora di più i loro toraci dove i loro cuori battevano velocemente. Il respiro caldo di Kaede sfiorava il lobo dell’altro e le pelli sudate a contatto mandavano scariche elettriche lungo i loro corpi desiderosi di essere soli.

 

"Ti voglio"

 

Un sussurro dolce sfiorò l'udito delicato del volpino che, a quelle parole guardò il ragazzo sotto di lui,.

Per un solo attimo i loro occhi si studiarono.

Kaede lo guardò ed annuì mentre una luce maliziosa brillava nelle sue iridi.

 

"Ragazzi, come state???" chiese una voce alle loro spalle.

L'arbitro aveva fermato il gioco per accertarsi che i due non si fossero fatti niente.

"Nh..."

"Credo bene!!" rispose il rossino, sentendosi perso senza il calore di Rukawa sul proprio corpo, con calma si mise seduto imitato dal volpino.

"Ok, allora possiamo continuare!!" gridò l'uomo portandosi il fischietto alle labbra, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa vide il rossino traballare.

"Ahi..." mormorò Hana, accucciandosi nuovamente a terra, stringendosi una mano sulla caviglia.

"Sakuragi, ti fa male la caviglia???"

"Sì..."

"Portiamolo in infermeria, presto!!!" il capitano portò il suo compagno alla panchina e da lì a poco fu trasportato in infermeria, mentre la volpe riprendeva a giocare.

Gli occhi di Kaede però si posarono per un breve attimo sulla schiena di Sakuragi....

.... e brillarono....

 

 

"Non è niente di grave ragazzo!! Solo una piccola storta!" disse l'uomo sulla quarantina, fasciando il piede del ragazzo.

"Meno male, così potrò tornare a giocare..."

"No,no,no!! Ora tu devi restare qui e riposarti!!!" brontolò il medico, vedendo Hana con la scarpa in mano "Devi stare fermo per riprenderti altrimenti non guarirai tanto presto da questa storta!! Ed ora cerca di dormire io vado a vedere la partita!!" e così l'uomo uscì dalla stanza.

Hanamichi si distese sul letto, le braccia incrociate dietro la testa e gli occhi chiusi.

 

Il tepore del sole entrava dalla piccola finestra, illuminando e riscaldando tutta la stanzetta e le grida dei tifosi si udivano per tutto l'edificio.

Un piccolo raggio di sole si mise a giocare lentamente con le ciocche sanguigne accendendole di riflessi sempre più caldi, come se quei capelli potessero bruciare. Il viso rilassato era accarezzato da una ciocca in particolare che, birichina, solleticava appena la pelle dorata.

Il torace si muoveva piano, al ritmo dolce e lento del cuore, mentre la spallina della canottiera scivolava languida sulla pelle scoprendo un lembo di cute da baciare.

 

Ed un paio di labbra fresche lo fecero.

Piano, un dolce incontrarsi che fece socchiudere gli occhi nocciola per farli specchiare in un mare blu.

"Tu...??" bisbigliò pianissimo il rossino, guardando il volto da volpe del ragazzo chinato su di lui.

"Nh... sono venuto appena ho potuto..." sussurrò Kaede, sedendosi sul letto per poi posare le proprie labbra su quelle del rossino.

Un tocco dolce.

Caldo come una carezza del sole primaverile.

Tutti e due chiusero gli occhi.

Per alcuni attimi restarono così, solo le labbra si toccavano poi, lentamente, iniziarono a sfiorarsi dolcemente. Un piccolo sospiro da parte di entrambi e le loro bocche si unirono indissolubilmente, una lenta schermaglia per il piacere di conoscersi meglio, per dare la possibilità di essere felici per molto tempo.

Le mani abbronzate si posarono sulla nuca del moretto spingendolo contro di se sé, per approfondire quel contatto magico che lo rendeva felice e lo faceva sentire bene con se sé stesso.

Senza smettere di baciarsi Rukawa si sdraiò sul letto, appoggiando il proprio torace contro quello dell'altro, posando gli avambracci sul cuscino per sorreggersi, mentre una mano lambiva le ciocche scompigliate.

Gli occhi socchiusi velavano il loro sguardo luccicante, mentre le mani si perdevano per i sentieri dei corpi, iniziando a conoscere il ragazzo che era stato destinato loro.

Senza fretta le labbra si separarono, mentre negli occhi lampeggiava una sola parola: ancora.

Kaede posò una cascata di dolci baci sul volto arrossato, assaggiando il suo sapore, imprimendoselo nella memoria per ricordarsi per sempre di lui.

Lentamente un sospiro sfuggì dalle labbra tremanti del rossino.

Bastò quel tremolante respiro per mandare in tilt Kaede che, lentamente iniziò a marchiare come sua proprietà la gola dorata di Hana, leccando piano per poi morderla dolcemente, suggendone infine  la giugulare, facendo scappare tanti altri sospiro al ragazzo steso che, con calma, iniziò a strusciarsi contro la volpe.

Piano, senza fretta, il rossino schiuse le sue cosce lasciando entrare in contatto i loro bacini che, impazziti, dettero vita ad una dolce danza, fatta di strusciatine fugaci e profonde, mentre le mani abbronzate si dedicavano ad accarezzare la schiena umida del volpino, toccando la pelle sempre più accaldata, sfiorandola ed assaggiando il suo sapore misto al sudore.

Entrambi non capivano più nulla, pretendevano soltanto più contatto tra i loro corpi caldi ed eccitati.

Il moretto tolse una mano da quel fuoco che gli scioglieva l'anima, per poi lambire piano un capezzolo teso, come a richiamare la sua attenzione. Le labbra scesero lungo il collo, successivamente si posarono piano sulla clavicola, cercando disperatamente di strappare quella stoffa maledetta che non gli lasciava baciare totalmente quella pelle dorata.

Hana nel frattempo posò, senza falso timore, una mano sulla natica perfetta di Kaede, rubando a quest'ultimo un gemito roco. Il moretto lasciò il capezzolo e corse direttamente verso la virilità tesa del suo rossino, sì, suo, perché ora che l'aveva assaggiato non avrebbe più potuto fare a meno di lui.

Lentamente superò l'elastico dei pantaloncini………

 

"Kaedeeeee!!!" l'urlo disumano di un certo porcospino interruppe il magico momento, facendo trasalire i due che si staccarono di colpo.

Hanamichi, rosso come i suoi capelli, cercava di nascondere le proprie condizioni sotto il leggero lenzuolo, invece Kaede si sedé accavallando strettamente le gambe, senza però riuscire a nascondere l'evidente erezione.

"Ma..." bisbigliò Sendo "... ragazzi, non si fanno certe cose qui!!!" disse sorridendo sornione, notando un succhiotto sulla gola dorata del rossino che ormai si poteva scambiare per un camaleonte.

"Che vuoi!!??" ringhiò Kaede, cercando di fargli distogliere l'attenzione dalla pelle del SUO rossino.

"Ti ricordo che c'è ancora una partita!! Quindi ora fila!! Il coach si sta preoccupando, dovevi solo farti medicare quel piccolo taglio in fronte!!"

"Cosa??" gridò allarmato Hana, scostandogli una ciocca dalla viso e notando una piccola ferita che macchiava la pelle pallida del suo ragazzo.

"Nh... non è nulla" e scostò un ciocca rossa dal volto allarmato dell'altro "sono caduto apposta per venire da te..." disse, abbassando lo sguardo per non fargli vedere il leggero rossore per quelle parole dette pianissimo.

"Ne sono felice..." rispose l’altro, stringendo a se sé una mano candida.

I due si guardarono negli occhi, lentamente le palpebre si abbassarono, i volti sempre più vicini...

 

"Come siete romantici!!" bisbigliò estasiato Sendo con gli occhi colmi di luccichii.

Allarmati si allontanarono.

Si erano proprio scordati di lui!!

"Andiamo, Akira!!!" ringhiò Kaede, spingendo fuori il porcospino che ora assomigliava ad una ragazzina al cinema, ma prima di andarsene tornò indietro e posò un bacio veloce sulle labbra del compagno.

"A dopo, do'aho!!"

"Baka kitsune!!!Do'aho a chi!!!??!!" brontolò oltraggiato il rossino, alzando un pugno e muovendolo in direzione della volpe.

"Dopo... continuiamo, vero???" disse tutto malizioso Kaede uscendo dalla stanza, lasciando un Hanamichi inebetito a fissare la porta.

Restò così per vari secondi per poi gridare.

"KITSUNE HENTAI!!!!"

 

Kaede entrò in campo pronto a giocare gli ultimi minuti.

Finalmente era felice e poteva giocare come si doveva per dedicare la vittoria al suo amore, anche se... beh, forse il suo rossino tutto pepe avrebbe preferito la sua sconfitta!!!

Sorrise impercettibilmente e saltò a canestro.

Ora era tutto perfetto e presto avrebbe avuto tutto da quella pazza testa rossa di cui per sbaglio si era andato ad innamorare.

 

 

FINE

 

 

La RUbricHANA

 

 

Lucy: ç__ç più schifo di così non poteva fare!!!

Ru: concordo!!!é__è almeno potevi metterci la lemon e sarebbe stato perfetto!!*________*

Hana: ^//^ Kaede dai non mi fissare così!!!>/////<

 

Ru_prende_per_un_braccio_Hana_e_sparisce

 

Lucy: ç__ç non ho voglia neppure di arrabbiarmi!! Ci sentiamo alla prossima fic!!