DEDICHE: Questa ficci è dedicata interamente ad Elfuccia, per il suo compleanno!! Spero che ti piaccia...apprezza almeno il sacrificio che sto compiendo... Auguri stella!! ^________^

DISCLAIMER: I personaggi sono di Inoue (e chi lo vuole Sendo... -.-)



L'anniversario

di Kieran


Sole, mare, relax, il tutto con una persona speciale accanto...cosa si può desiderare di più? Semplice: che la persona in questione ti lasci in pace e la smetta di torturarti! Akira Sendo, io ti amo, sul serio, ma perché non la smetti mai di parlare? Almeno per cinque minuti, potresti provarci!
- Non ci vengo in acqua, Akira!
- Ma perché no? Devi mantenere il fisico, Hisa!
Apro appena un occhio, per sbirciare l'espressione da monello che gli compare sulla faccia quando usa questo tono di voce. È adorabile! Ma ormai non funziona più!
- Solo le vecchie fanno ginnastica in acqua! E poi io non mangio come te! Non ho bisogno di smaltire i grassi!
Mette un finto broncio, ma lo cancella con quello splendido sorriso...falso, che usa quando ha in mente qualcosa! Ahi...Si stringe nelle spalle e si alza dalla sedia a sdraio, andando in acqua da solo; decido di ignorarlo e chiudo gli occhi, pronto a riaddormentarmi, ma dei gridolini e delle risatine mi riportano indietro. Oh, no! Non di nuovo! Mi tiro a sedere con uno scatto e vedo ciò che sospettavo: Akira è l'unico ragazzo in piscina e se prima c'erano solo vecchie, in acqua, adesso è pieno di ragazze! E lui sorride a tutte, finge di non capire come si eseguono gli esercizi per parlare con loro...lo fa apposta! Vuole farmi ingelosire per costringermi ad entrare in acqua! Ma io non cedo, scordatelo! Tanto so che le ragazze non t'interessano e non le...ehi, e quello? Che cavolo...un tipo tutto abbronzato e muscoloso da far schifo è entrato in piscina e si è sistemato accanto al mio...ribadisco, MIO ragazzo! Ma io lo disintegro! E guardalo, Akira, com'è gentile! Stavolta ha passato il limite! Mi fido di lui, so che non mi ha mai tradito e non lo farà mai, quindi non andrò a fargli la scenata che si aspetta! Stavolta la punizione sarà esemplare! Raccolgo le mie cose e torno nella nostra stanza.

***

Credo che stavolta Hisa si sia arrabbiato sul serio! Ma non è colpa mia se quest'anguilla unta mi si è piazzata di fianco! Insomma, io volevo far ingelosire il mio teppista con ragazzine innocue, per convincerlo a raggiungermi! È un bradipo! Si sdraia al sole e chi lo smuove più? Ok, siamo in vacanza, ma io sono un tipo dinamico, non riesco a starmene fermo per dieci minuti consecutivi! Esco in fretta dalla vasca, primo per assicurarmi che Hisa non sia troppo arrabbiato, secondo per scollarmi di dosso questo tonno sott'olio! Torno in fretta in stanza, trovo il suo asciugamano buttato sul letto ma lui non c'è. Accidenti, il villaggio è enorme, come farò a trovarlo? Ci provo comunque, mica mi abbatto per così poco...vediamo...potrebbe essere al bar per rinfrescarsi dalla calura! Ma in questo villaggio ci sono almeno una decina di bar, sparsi in non so quanti chilometri quadrati! No, non funzionerà mai così! Devo farmi perdonare...anche se non ho fatto niente...e riuscirò a farlo! Sono o non sono Akira Sendo? Non posso permettere che il nostro primo anniversario si rovini in questo modo! Con tutti i soldi che ho speso per questa vacanza! Bene, ho deciso: Hisashi Mitsui, preparati, Akira Sendo scende sul piano di guerra!

***

Sono riuscito ad evitare Akira per tutto il pomeriggio ma non è stata un'impresa difficile, visto quanto è grande il villaggio! Sono tornato in stanza, mi sono fatto una doccia e mi sono cambiato per la cena, il tutto senza incontrarlo...mi starà cercando. Spero! Perché se lo vedo con il tizio muscoloso, giuro che butto entrambi in acqua! Ma non in piscina! Direttamente nell'oceano! Manca poco all'ora di cena e Akira non si decide a tornare...mi sto innervosendo sempre di più! Non era così che doveva andare questo viaggio! Doveva essere perfetto, il perfetto anniversario! Ed invece mi ritrovo con una rabbia ed una gelosia crescenti...proprio un ragazzo bellissimo ed espansivo dovevo trovarmi? Ma perché non mi sono messo con Rukawa? Ehm...no, per carità! Suona il telefono e rispondo con tono vagamente arrabbiato, ma la ragazza dall'altro capo del filo sembra non accorgersene.
- Il signor Mitsui?
- Sì!
- Volevo avvertirla che questa sera è atteso per la cena nel ristorante Corallo, ala ovest.
Guardo la cartina del villaggio appesa sopra il letto: il ristorante in questione è contrassegnato di rosso.
- Giacca e cravatta, dunque?
- Sarebbero gradite.
- E chi mi attende?
- Non saprei, signore. La cena è alle 20.00.
- Grazie.
Attacco sbuffando: so perfettamente chi mi aspetta! Mi cambio di nuovo, manca poco all'ora dell'appuntamento; cammino lentamente, scansando ragazze che nei corridoi cercano di allungarsi verso di me...sembra di essere una preda in un safari! Arrivo puntuale al ristorante Corallo ed immediatamente il mio sguardo è catturato da una figura in piedi poco oltre l'ingresso: Akira! Indossa uno smoking nero, perfetto indosso a lui, i capelli sono liberi dal gel e ricadono morbidi intorno al suo viso. Mi accoglie con il suo sorriso più dolce ed abbozza un inchino allungando poi una mano verso di me; io esito e mi guardo nervosamente intorno. Siamo in un posto abbastanza affollato, non mi sembra il caso di ostentare la nostra relazione! Ma Akira non demorde e rimane fermo in quella posizione, fissandomi dritto negli occhi; è stupendo, sento un vuoto improvviso allo stomaco pensando che stiamo insieme e che lui è mio. Dovrei essere arrabbiato...ma non ricordo più perché. Mando al diavolo i guardoni e stringo le dita del mio ragazzo seguendolo al tavolo.

***

Hisa non sembra più arrabbiato, ma non per questo abbandonerò la mia intenzione di farmi perdonare. Ci sediamo al tavolo che sono riuscito a prenotare facendo gli occhi dolci alla responsabile; anche se poco fa sembrava imbarazzato dal mio gesto diretto, ora Hisa sfida con lo sguardo coloro che ci guardano con disprezzo. E tutti, uno dopo l'altro, abbassano gli occhi! Eh sì, è impossibile non temere il mio adorabile teppista quando ha quell'espressione! Il menù è già stato scelto personalmente da me, spero che Hisa si accorga che ho ordinato ogni suo piatto preferito, dal primo all'ultimo. Mangiamo con gusto, io chiacchiero come sempre, evitando di proposito l'argomento principale, lui si limita a rispondermi fingendo di essere ancora arrabbiato. Ma non ha ancora capito che mi basta un'occhiata per sapere con certezza cosa sta pensando? In ogni modo, la cena scorre liscia e, dopo un dessert di panna e fragole, ci alziamo ed usciamo dal ristorante. Mi fermo quando mi accorgo che Hisa si è chinato verso un uomo che non ha fatto che fissarci per tutto il tempo...oh-oh! Spero che non sia un tipo litigioso, perché si preannuncia una rissa. - Allora, piaciuto lo spettacolo? - sibila il mio ragazzo fissandolo minaccioso; l'altro distoglie lo sguardo, arrossendo, ed io scoppio a ridere: lo adoro quando fa così! Per scongiurare qualsiasi rischio, gli prendo una mano e me lo trascino appresso, guidandolo fino alla nostra prossima meta. Lui mi segue senza protestare, ma non ricambia la stretta...fa il sostenuto! Ma sarà ancora per poco! Cammino lentamente gustandomi la sua vicinanza, la sua presenza, cui ormai non potrei più rinunciare. Mi sento così in pace ed appagato solo quando siamo insieme e credo che lui questo lo sappia; d'altronde, anch'io so che lui è molto più tranquillo quando sta con me, piuttosto che quando è da solo. Non ha mai picchiato nessuno di fronte a me...mentre so che ha preso parte ad un paio di risse insieme a Sakuragi e la sua armata...però mi ha assicurato che è sempre stato provocato e che ha evitato finché ha potuto. Ed io gli credo, perché ha fatto una promessa al suo vecchio allenatore, il coach Anzai, e la sta mantenendo. Perso nei miei pensieri, non mi sono accorto che ora la sua presa è forte e che ha lo sguardo rivolto verso il cielo stellato: è una notte splendida e romantica, sarà perfetto!

***

Akira ha ordinato tutti i miei piatti preferiti ed è stato un ospite perfetto ed amabile; non ha mai parlato del motivo per il quale ci siamo evitati tutto il pomeriggio, ma so che se ha organizzato questa serata è per farsi perdonare. Gli lascerò fare quello che vuole, fingendo di essere ancora arrabbiato, anche se mi è passato tutto nel momento stesso in cui l'ho visto, in piedi in mezzo al salone. Mi piace questa serata, è tranquilla, romantica. Non ho mai visto tante stelle tutte insieme! Forse, però, a renderla speciale è la presenza del mio adorabile, pestifero ragazzo. Akira si ferma di fronte ad una stanza che riconosco essere quella con la piscina riscaldata e due vasche idromassaggio; c'è una ragazza sorridente sulla porta che ci lascia entrare. Dentro non c'è nessuno e lei richiude la porta a chiave; inarco un sopracciglio e guardo il sorriso angelico del mio ragazzo.
- Cos'hai dovuto pagare per avere la stanza?
- Ehm...niente...un paio di moine...
Scuoto il capo sorridendo rassegnato: è incredibile, ottiene sempre quello che vuole! Mi conduce verso il bordo di una vasca e mi fa sedere, poi mi s'inginocchia di fronte e prende le mie mani fra le sue, sorridendomi con dolcezza.
- Hisashi, tu sai perché ho fatto tutto questo, vero? Volevo farmi perdonare per quello che è successo questo pomeriggio.
- Hn... - faccio il sostenuto, ma ormai dovrebbe aver capito che non sono più arrabbiato.
- Allora, sono perdonato?
M'interrompo prima di rispondergli di sì: perché non approfittarne?
- Non del tutto.
La mia risposta lo spiazza e per un secondo il suo sorriso vacilla; però poi scorge l'espressione maliziosa del mio viso e riprende il controllo della situazione.
- Non del tutto...e cos'altro dovrei fare per farmi perdonare?
Mi tiro indietro ed appoggio braccia e schiena alla panca.
- Comincia a spogliarti, poi deciderò.
Inarca un sopracciglio, però si raddrizza e, fissandomi negli occhi, comincia a sciogliere il farfallino; non c'è bisogno che gli dica nulla, Akira sa perfettamente come muoversi. Piano, le sue mani scendono a sbottonare la camicia bianca, sfiorando la pelle sottostante che so essere molto calda. Mi sento già eccitato, devo impormi il fermo divieto di agitarmi e muovermi. Sfila giacca e camicia, lanciandole accanto a me sulla panca, poi con i polpastrelli traccia i contorni dei propri muscoli e si sposta fino a stuzzicare i capezzoli scuri. Geme piano leccandosi il labbro superiore ed io devo deglutire per ritrovare un po' di salivazione. Vorrei costringerlo a velocizzare i movimenti, ma in fondo la sua lentezza è ancora più eccitante. Finalmente scende verso i pantaloni e si toglie la fascia nera prima di sbottonarli; risalgo lungo il suo corpo, soffermandomi sulle labbra umide piegate in un sorriso sensuale e provocante, per poi proseguire e perdermi nei suoi occhi scuri...vorrei tracciare questo stesso percorso con la lingua, ma devo resistere! Le sue dita s'infilano sotto la cintura dei pantaloni e lentamente li fanno scivolare lungo le sue gambe tornite; seguo il movimento e la pelle che si scopre, coperta da leggera e morbida peluria. Il suo membro preme contro i boxer, ora troppo stretti ed attillati, ma lui sembra non soffrire l'ansia dell'eccitazione, perché, sempre con estrema lentezza, si sfila tutto ciò che indossa rimanendo completamente nudo di fronte a me. Ok, basta...faccio per alzarmi ma incrocio il suo sguardo vittorioso. Sa che non posso resistergli, sa che quando me lo trovo di fronte in queste condizioni, dimentico qualsiasi cosa e penso solo a quanto è caldo il suo corpo. È una sfida, questa? D'accordo, Akira, allora l'accetto! Mi rimetto comodo e vedo la sua perplessità; allungo una mano e prendo la sua, continuando a fissarlo negli occhi. Appoggio le sue stesse dita sul suo membro teso, poi sento che un sorriso affamato si allarga sul mio viso.
- Toccati. - dico roco; lui è sorpreso e per un attimo sembra non comprendere. Però poi arrossisce di colpo.
- Co...cosa?
- Hai capito...toccati da solo.
- Hisa, io...
- Vuoi farti perdonare, no?
Serra le labbra e per un attimo non si muove; poi la sua espressione cambia, accoglie la mia sfida. Le sue lunghe dita si chiudono intorno al suo sesso e piano cominciano a muoversi avanti ed indietro; i miei occhi vengono catturati da quel movimento, le mie orecchie, ora, sentono i suoi bassi gemiti. Guardo il suo viso: ora è reclinato all'indietro, gli occhi serrati, la bocca socchiusa incapace di trattenere il piacere che lui stesso si sta procurando. Per un attimo esiste solo questo...e la mia eccitazione che furiosa preme per liberarsi degli indumenti. Poi lui abbassa il capo con uno scatto e mi fissa con occhi incandescenti; non ferma la mano, anzi, i suoi movimenti si fanno più decisi; però allunga l'altra verso di me e m'infila un dito in bocca. Succhio, chiudendo gli occhi ed immaginando che sia qualcos'altro...poi lui toglie il dito ed io lo guardo riuscendo a stento a trattenere il gemito di disappunto. Ma quando capisco cosa sta per fare, sgrano gli occhi e subito mi rendo conto che presto resterò senza fiato...ma cosa mi è saltato in mente? Mai sfidare Akira Sendo! Con il dito che prima mi ha infilato in bocca, comincia a tracciare arabeschi immaginari sul proprio petto, sfiorando prima un capezzolo, poi l'altro; scende lungo gli addominali, termina la sua corsa sulla punta del suo membro, sfiorandolo, gemendo più forte. Poi abbozza un sogghigno e sposta la mano lungo il fianco, avvicinandosi alla sua fessura. Ed io non ce la faccio più! Mi alzo e con uno scatto lo atterro, finendogli sopra; incollo le labbra alle sue, succhiandole con forza, mentre le nostre mani lavorano frenetiche nel tentativo di battere ogni record di spogliare un uomo. Scendo lungo il suo collo mentre resto a petto nudo; accolgo il suo membro nella mia bocca mentre i miei pantaloni scivolano lungo le gambe. Ora sono cavalcioni sopra di lui, il suo sesso che scivola fra le mie labbra, il mio che svetta di fronte al suo viso; e finalmente anche lui decide di darmi appagamento. Comincia a leccare, succhiare tutta la lunghezza, mentre con dita leggere mi sfiora l'apertura senza mai penetrarla; io impazzisco, aumento i movimenti del capo, lui s'inarca, lo sento fremere. Finalmente accoglie il mio membro nella sua bocca, gemendo, muovendosi al mio stesso ritmo; all'improvviso, però, mi abbandona e si lascia cadere sulla schiena, gridando: sta venendo ed io non ho intenzione di perdermi una sola goccia del suo seme. Si calma dopo qualche istante, ma ha ancora il fiatone mentre giace con gli occhi chiusi ed il petto che si solleva velocemente; mi volto e mi stendo sopra di lui, baciandolo con tutto l'amore che provo per questo porcospino monello che riesce a farmi arrabbiare ma che sa farsi perdonare in modo esemplare. Mi cinge le spalle con le braccia, mentre solleva le gambe e le allaccia intorno alla mia vita; non mi faccio pregare, so cosa vuole e sono al limite. Così lo penetro, piano, cercando di non fargli troppo male, violentando me stesso nella pretesa di non affondare velocemente in questo anfratto stretto e bollente. Copro con un bacio la smorfia di dolore che deforma quelle splendide labbra, mentre finalmente entro in modo completo; aspetto un attimo, e quando lui comincia a muoversi, allora non mi trattengo più. Entro ed esco velocemente, perché ormai ciò che voglio è solo quel piacere completo e totale che il mio amato ragazzo più darmi; ora anche lui geme, sento che il suo membro sta reagendo allo sfregamento con il mio corpo, ma non riesco a pensare ad altro. L'orgasmo mi coglie all'improvviso, violento, ed io grido inarcando la schiena, affondando più forte; sembra non finire mai, ma alla fine mi lascia senza forze, tanto che mi accascio sul petto di Akira, ansimando senza respiro. Non ho neppure la forza per uscire dal suo corpo, ma lui non sembra infastidito e mi accarezza piano i capelli.
- Allora, perdonato? - chiede con il riso nella voce; io annuisco baciandogli lievemente il petto. Esco lentamente da lui e mi sollevo guardandolo negli occhi e baciandolo con dolcezza e passione; ci separiamo dopo alcuni istanti ed io mi rialzo porgendogli la mano, poi mi dirigo alle docce per rinfrescarmi e cancellare il sudore che tutto quel movimento mi ha causato. Akira mi segue e s'infila nella doccia accanto alla mia senza guardarmi; io apro l'acqua e lascio che il getto caldo mi ricopra completamente...ma mi irrigidisco quando sento due braccia forti cingermi la vita. Volto di poco il capo e scorgo il viso di Akira, concentrato a mordicchiarmi una spalla.
- Cosa fai? - chiedo piano; lui allunga la lingua sfiorandomi la pelle bagnata.
- Tu hai perdonato me...ma io non ho perdonato te. - mormora sensuale.
- E di cosa dovrei farmi perdonare?
- Di non fidarti di me...
- Ma io... - le parole mi muoiono in fondo alla gola: la sua mano si è mossa veloce ed ha imprigionato il mio sesso stanco fra le sue dita. L'altra, nel frattempo, è salita alle mie labbra e di nuovo, come prima, lecco e succhio i suoi polpastrelli...però non credo che abbia ancora intenzione di penetrarsi da solo. Ed infatti, sento un'intrusione fastidiosa nel mio corpo, quando infila il primo dito...che poi, cosa me lo ha fatto leccare a fare? Siamo completamente bagnati! Le dita diventano due ed io mi inarco cercando istintivamente di allontanarmi, ma la sua mano sul mio sesso mi riporta indietro, mentre la sua lingua s'infila nel mio orecchio. Gemo, lo chiamo, o almeno cerco di farlo con quel poco di voce che mi è rimasta, poi lui toglie le dita e sento che il suo membro preme per farsi strada nel mio corpo; appoggio le mani alla parete della doccia, chinandomi un poco per facilitargli l'accesso. Il movimento della sua mano diventa frenetico e brividi cominciano a scendermi lungo la schiena...brividi che preannunciano un altro orgasmo. Poi mi penetra con un movimento fluido e per un attimo m'irrigidisco per il dolore; ma lui comincia a muoversi e finalmente il piacere mi sovrasta. Mi spingo contro di lui, verso la sua mano, lui appoggia la fronte alla mia nuca, mentre il suo respiro pesante, mescolato a gemiti di puro piacere, mi sfiora il collo. Poi viene, urlando il mio nome, ed io lo seguo pochi secondi dopo aggrappandomi con forza al suo braccio; mi accorgo appena che sta uscendo dal mio corpo, sento ancora brividi che mi attraversano. Poi lui mi abbraccia e si appoggia alla mia schiena, mormorandomi all'orecchio.
- Ti amo, non devi mai dubitare di questo.
- Lo so...
Mi volto e lo tiro contro di me, baciandolo lentamente, mentre l'acqua ci avvolge.

***

La nostra vacanza sta per terminare, ma in fondo non mi dispiace: in questo villaggio non ci sono campi da basket e più di una volta Hisashi si è lamentato di non poter giocare a pallacanestro con me. Anche a me mancano le nostre partite particolari, nel campo dietro casa mia...quello dove ogni punto subito bisogna togliersi un indumento! Vincerei ogni volta, se lui non mi fregasse con i suoi tiri da tre, che valgono doppio...beh, comunque, il resto del soggiorno è trascorso in modo meraviglioso, ci siamo così appiccicati da sembrare due polipi! Se avessi visto qualcun altro in atteggiamenti simili, avrei vomitato! Ma Hisa ed io possiamo permettercelo! Però, ora, sono stanco di starmene seduto sulla sdraio...voglio muovermi!
- Hisa, andiamo a fare il bagno?
- No.
- Eddai!
- Vacci da solo!
Uffa, sempre la solita storia! Bradipo! Mi alzo e mi avvicino alla piscina e già un'orda di ragazze salta in piedi, pronta a seguirmi...sarà perché non ho il gel sui capelli, ma da quando sono qui mi sento una preda braccata! Eppure credo che ormai sia più che chiaro che sto con Hisa. Mah... Entro in acqua con un tuffo e nuoto in apnea per un attimo, ma quando riemergo mi trovo di fronte una brutta sorpresa: il tonno mi ha seguito. Accidenti, se Hisa se ne accorge sono guai! Mi volto con uno scatto e purtroppo le mie paure sono confermate: la sedia a sdraio di Hisa è vuota, deve averci visto e si è arrabbiato di nuovo! Ma io questo tipo lo ammazzo!
- Ehi! - esclama una voce dura; guardo alle mie spalle e rimango sorpreso: Hisashi è accucciato sul bordo della vasca e sta guardando in cagnesco il merluzzo tinto e unto.
- Senti un po', forse sei così tonto da non averlo ancora capito, ma questo è il mio ragazzo, quindi vedi di girare al largo!
- Credi di farmi paura, moscerino?
Oh-oh...qui le cose si mettono male...conosco quello sguardo di Hisashi! Urge rimettere tutto a posto prima che succeda l'irreparabile.
- Non preoccuparti, Hisa, esco subito: da quando è entrato in acqua anche lui, mi sembra di nuotare nell'insalata!
Esco con un balzo e circondo le spalle del mio ragazzo, lanciando occhiate eloquenti sia al merluzzo che alle esaltate che mi seguono qualsiasi passo faccia. E loro sembrano capire; Hisashi guarda ancora in cagnesco il biondo finto, però si lascia guidare verso la nostra stanza. Ed io non posso evitare di sorridere di fronte a quell'espressione minacciosa che adoro tanto!
- Amore...ti fidi di me, no? - chiedo piano; lui mi guarda e finalmente si rilassa.
- Certo! È di quel tipo che non mi fido!
- Stai tranquillo, cosa vuoi che faccia in una piscina piena di gente?
- Hn...
Camminiamo in silenzio per alcuni secondi, poi sorrido malizioso.
- Tu non credi che io possa difendermi da solo... - mormoro; lo sento irrigidirsi per la sorpresa, poi guardarmi quasi colpevole. Ho fatto centro! Lo guardo fingendomi offeso e lui cerca di addurre una spiegazione, ma io lo lascio ed incrocio le braccia al petto voltando il viso in modo che lui non possa guardarmi.
- Aki, tu non sei abituato a fare a botte... - mormora ed io sbuffo.
- Mi credi debole!
- No! Ma...voglio proteggerti...
- Mi hai offeso, Hisashi!
- Perdonami! Non volevo...
- C'è un solo modo per farti perdonare! - lo interrompo; non parla e temo che non abbia capito, così volto di un poco il capo e vedo che mi sta sorridendo sornione. Gli sorrido a mia volta e lui scuote piano il capo.
- Sei un hentai. - mormora; io mi stringo nelle spalle e mi chino per sfiorare le sue labbra.
- Sì...ma solo con te.

FINE


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