Stavolta ho un paio di dedicuccie da fare: BUON COMPLEANNO KARA!!!!!!!( E scusami tantissimo per il ritardo con cui ti faccio questi auguri.perdono^^") NAIKA!!!!!! Spero che tu guarisca presto!!!!!!!!!!!!!!
 



L'amore vicino

 

parte VII

 

di Niane

 

"Wow bambola! Ma sai che credo di non aver mai visto nulla di così bello camminare nemmeno per le strade del Paradiso? Posso offrirti un gelato, un caffè, quello che vuoi? Ti supplico!" pregò il ragazzo.
Michiru l'osservò distrattamente: uno studente dell'università, primo  o secondo anno uno tra le sue prede preferite. Le piaceva un sacco essere corteggiata da loro, essere portata nelle caffetterie più in e mangiare a sbafo. Era divertente e la sua vanità femminile ne usciva rafforzata; ma non in quel momento.
"Forse quando i maiali balleranno il tip tap sulla luna, togliti cagacazzo" sibilò piano e freddamente, tanto che il ragazzo rimase fermo immobile  per almeno mezzo minuto, incapace di credere che una simile eterea  bambolina fosse capace di una simile crudeltà.
Vanità femminile! A cosa serviva essere belle e spiritose se poi tanto sarebbe finita a casa ad aspettare il rientro di un marito incapace di degnarti di uno sguardo? A che serviva essere un angelo del paradiso se poi un tappetto moro si portava via l'unica persona che...che..
"Merda" sibilò calciando un piccolo innocente sassolino scuro che si abbatté con un tonk sordo contro un bidone dell'immondizia.
"Siamo di buon umore eh?" chiese una voce fastidiosamente allegra di fianco a lei.
"Perchè non eri agli allenamenti deficiente?"
"Sono stato a pensare in un parco"
"Perdi sempre tempo in cose inutili tu. Senti un po' signor filosofo, ma  che vi prende a voi maschi ultimamente? Siete spaventati dalle donne? Vi sentiti inferiori che siete tutti presi dal virus della frocità?"
Akira sghignazzò "Ma guarda, dimmi un po' qualcuno ti ha dato buca? Ti sei presa il primo due di picche della tua vita? Guarda che non è detto che uno debba essere per forza gay per dirti di no"
"Con quante donne è uscito quel tanghero di Koshino?"
"Hiro? E che c'entra?"
"CON QUANTE?" urlò
"Nessuna credo....."
"Senti un po', io non gli permetterò di portarmi via Kitcho, chiaro? E' mio e non me lo ruberà, anche se dovessi scuoiarlo o andare a Casablanca e  diventare un uomo. Capito?"
"Cosa stai dicendo?"
"Sto dicendo, sotto specie di demente, che il tuo amico Koshino se ne sta  romanticamente andando a bere qualcosa stretto incollato con una doppia dose di superattak al mio uomo!"
Akira la fissò un attimo sorridendo e passandosi una mano sulla tempia: "Michichan.non ti capisco." ammise.
Lei sbatté le palpebre una volta. Poi un'altra e un'altra ancora. Infine sospirò sconsolata piegando le spalle e mordendosi il labbro inferiore.
"Ero venuta a prendere te e Kitcho per andare a bere qualcosa in spiaggia, ma tu non c'eri e lui....lui mi ha detto di no. No perché doveva andare a bere qualcosa con Koshino. Ma non era la solita uscita. Lui....Kitcho ha passato un braccio attorno a Koshino e se l'è tirato contro....io credo che tra loro ci sia qualcosa..."sussurrò mentre una piccola lacrima scivolava solitaria sulla sua guancia.
"Kosh e Fuku? Ma non dire scemenze! Hai mai visto qualcuno meno gay di quelli?"
"Tu"
Akira tacque, incapace di trovare le parole ed anche il suo sorriso.
"Michi ma tu.tu e Fuku..."
"Non c'è nulla solo che...solo che non mi va che qualcuno se lo porti via. Io.....vado a casa Aki, scusami" mormorò correndo via.
Akira osservò la figuretta esile fare slalom in mezzo alle persone che si accalcavano sulle strade fino a quando non la perse di vista. Era allibito. Conosceva la cugina da  quando erano nati e Fukuda da quasi altrettanto e non aveva mai sospettato nulla..
Kaede invece....dopo solo dieci minuti aveva visto quello che a lui era sfuggito e ora veniva pure fuori che Koshino e Fukuda... ecco perché Hiro non si era scandalizzato quando gli aveva detto della sua presunta cotta per Rukawa. Bhè, sperava almeno che l'amico fosse felice, davvero anche se non ce lo vedeva uno sensibile come lui con quell'orso di Fukuda.
Hiro e Fukuda, la bella e la bestia.....improvvisamente la sua mente gli proiettò l'immagine di un bell'Hiroaki vestito di giallo che danzava sotto la luce delle candele con un Fukuda in frac  blu notte e Akira scoppiò a ridere piegandosi a metà, ignaro dei passanti che lo squadravano con occhi critico.
Hiro e Fukuda, no, non poteva essere, doveva vederli decise arrancando ancora piegato in due dalle risate.
Aveva gli occhi arrossati dal troppo ridere quando giunse davanti alla porta in legno lavorato del pub vicino al faro: era un locale che amavano, fresco e semplice e le cameriere erano sempre pronte a mettere in conto una o due bibite in meno.
"Canestro!" sussurrò vedendoli seduti al solito posto con la loro solita coca-cola e la cedrata davanti.
Non ridevano però. E Fukuchan non molestava la cameriera come al solito. No, erano seduti fianco a fianco, Fukuda aveva usurpato il suo posto a destra di Hiro sulla parte più esterna della panca. Teneva il braccio sinistro allungato dietro lo schienale di Hiro, la mano che  pendeva verso la spalla del ragazzo. Si guardavano in faccia, troppo vicini e
sussurravano piano.
Hiroaki si morse il labbro ed abbassò la testa, distogliendo lo sguardo da quello di Fukuda che allungò la mano per accarezzargli la guancia.
Sendoh si scoprì incapace di muoversi, paralizzato all'entrata, lo sguardo fisso sulla coppietta, la mente vuota e uno strano senso di malessere che serpeggiava lungo tutto  il suo corpo. Aveva voglia di far scorrere del sangue. Sì, aveva voglia di aprire Fukuda a metà..
Kitcho si piegò verso Hiroaki sussurrandogli qualcosa all'orecchio e Hiro....Hiro si alzò con gli occhi luccicanti di pianto trattenuto, con un sorriso divertito, passò un braccio attorno alla vita di Fukuda e....Sendoh chiuse gli occhi si girò su se stesso  e lasciò quell'orribile posto a passi lenti.
Aveva bisogno di farsi una doccia.



"Eddai volpaccia apri la bocca e fai ahhhhh" supplicò Sakuragi facendo volteggiare una ricca tartina alla crema di mascarpone davanti al viso disinteressato del suo ragazzo.
"Scordatelo"
"Daiiiiii fai contento il tensai e fatti imboccare..."
"Sono perfettamente capace di mangiare da solo" si rifiutò afferrando un altro  stuzzichino dal vassoio e mangiandolo in un solo boccone.
"Senti un po' volpe frigida! Un minimo di romanticismo per diavolo! Ho perso mezz'ora per prepararti queste tartine ed evitare che tu mi morissi di fame, ora almeno  accontentami!"
Rukawa sorrise e Hanamichi deglutì: era un sorriso pericoloso che gli faceva ribollire il sangue nelle vene in modo indecoroso appesantendogli il respiro.. .insomma che diavolo, un minimo di decenza, in fondo aveva solo sorriso!
"Dunque sarei frigido?" sussurrò sfiorando con l'unghia il petto di Hana.
"Certo! Frigido, brutto completamente a-sexy e pure antipatico" rincarò rauco spostando il vassoio che teneva sulle ginocchia sopra il tavolino.
"Hn...capisco" sussurrò Kaede trascinando con lentezza il proprio dito verso il basso superando l'elastico degli shorts, scivolando leggero sulla stoffa sottile che ricopriva la coscia, sulla striscia di pelle nuda sopra il ginocchio, sulla tela
ruvida del divano per premere con indifferenza sul pulsante on del telecomando.
"Volpaccia" grugnì Hana fissandolo imbronciato.
"Dimmi tesoro che c'è?" gli rispose serafico l'altro iniziando a 'zappingare' tra gli insulsi programmi in onda.
"Che pensi di fare?"
"Tv"
"Volpettina" miagolò, cambiando tattica e strofinando sensualmente il proprio viso contro la pelle candida e morbida del collo di Kaede.
"Smettila do'hao; preferisco guardare la tv, io sono una persona priva di istinti sessuali" mormorò cambiando canale e gettando la testa all'indietro.
"Hum..." mormorò succhiandogli dolcemente il lobo destro: la volpaccia voleva fare la sostenuta? Benissimo, il tensai degli amanti l'avrebbe costretto ad implorare pietà  decise scendendo a coprirgli la gola con un nugolo di bacetti umidi.
Kaede cambiò ancora canale, ma chiuse gli occhi inarcando il collo sotto le labbra calde del rosso che gli procuravano piccoli brividi lungo tutta la colonna vertebrale.
Era così bello lasciarsi andare a quelle sottili attenzioni, abbandonarsi senza remore a quelle mani che lo sfioravano senza mai saziarsi. Si morse un labbro per trattenere un gemito mentre le dita di Hana schiudevano I piccoli bottoni della sua camicia lasciandola  svogliatamente aperta sul petto. Le labbra calde gli sfioravano la pelle e il cotone leggero, mosso dal respiro caldo del ragazzo ondeggiava sul suo corpo con una carezza impercettibile.
"Come sei buono" mugugnò Hana leccando con lenti gesti circolari la punta tesa del capezzolo rosato, stringendolo tra le braccia nel momento stesso in cui Kaede s'inarcò contro di lui  gettandogli le braccia attorno al collo per attirarlo con forza verso di sé. Di più chiedeva il suo corpo, più vicinanza, più contatto, più pelle contro pelle, fino ad essere
un'unica cosa ed Hana gli passò le braccia dietro la schiena, sulla pelle morbida dei fianchi, stringendolo contro di sé, accarezzandolo freneticamente mentre le sue labbra scivolavano zigzagando verso il basso.
"Chepalle..."gemette Kaede ed Hana si interruppe.
"Cosa vuoi dire volpe" chiese, lo sguardo fiammeggiante di passione e di ira.
"Il telefono do'hao"
Per alcuni attimi Hana lo fissò perplesso continuando ad assaporare il gusto della sua pelle che gli permeava le labbra; poi lo sentì: un orrido lungo noiosissimo trillo.
A malincuore e con uno sbuffo si sciolse dall'abbraccio per raggiungere il tavolo su cui il dannatissimo apparecchio squillava; sperava solo che non fosse sua madre che l'avvertiva di preparare la cena anche per lei perché tornava prima. Sorrise distrattamente mentre sollevava il ricevitore, era la prima volta in tutta la sua vita che sperava che sua
madre non rientrasse dal lavoro.
"Sakuragi" disse al ricevitore cercando di evitare di posare lo sguardo su Kaede che si stava facendo scivolare la camicia dalle spalle con gesti deliberatamente lenti e sensuali.
"Sono io Hanamichi. Chi parla?" chiese sentendo la voce tremare un pochettino mentre le mani della sua volpe dispettosa scendevano a sfiorare I capezzoli su cui lui aveva appena posato le sue labbra.
"Co...Come hai fatto ad avere il mio numero?" domandò irritato socchiudendo gli occhi e stringendo tra le dita il filo attorcigliato del telefono. Rukawa si interruppe, forse, prima di continuare era meglio scoprire se la telefonata era o no importante.
"Non sono l'unico sull'elenco..ah.si capisco. Che vuoi porcospino? Sarei impegnato in questo momento. No. Cosa? Si, d'accordo solo due minuti però.."
Gli occhi di Kaede divennero due sottilissime fessure. Porcospino, da quanto ne sapeva lui esisteva un solo porcospino ed era lo stesso che gli aveva confessato di essere innamorato di Hanamichi ed ora quel do'hao ci parlava pure al telefono.
Tornò a sedersi sul divano abbassando la televisione e inserendo nello schermo il segnale orario: Hana aveva detto due minuti e due sarebbero stati.
Ma dopo cinque minuti buoni di conversazione, anzi a giudicare dal silenzio del do'hao, di monologo da parte di Sendoh, Kaede decise di aver perso la pazienza; era meglio che Hanamichi Sakuragi si rendesse subito conto di una cosa fondamentale: non gli piaceva essere messo in disparte e quando una cosa non gli andava a genio, bhè, diventava vendicativo.
Si alzò dal divano ed afferrò il vassoio con le tartine, andandosi ad appoggiare sul mobile, proprio di fianco al telefono. Hanamichi gli sorrise dolcemente, quasi per scusarsi, ma non disse nulla per accelerare la fine di quella telefonata.
Anche Kaede gli sorrise leggermente in risposta afferrando una tartina su cuifaceva bella mostra di sé una montagnola di crema bianca sormontata da una piccola olivina nera.
Senza distogliere gli occhi da quelli di Hana Kaede titillò voluttuosamente con la lingua il piccolo frutto prima di prenderlo tra I denti. Hana deglutì sentendo una vampata di calore salirgli al viso e scendere velocemente fino al ventre incendiandolo tutto; i suoi occhi saettavano veloci da quelli blu che lo fissavano con ostentazione, alla piccola
lingua rosa  che serpeggiava lenta a lambire piccole porzioni di crema al mascarpone Ma Kaede aveva appena cominciato.
Con un sorriso cattivello afferrò una nuova tartina e tolta l'oliva la spiaccicò contro la bocca di Hanamichi, tirando il triangolino di pane in modo da sporcargli per bene anche il naso e il mento.
Partì dal baso, pulendo con la sola lingua il mento, salendo fino alla provocante fossetta sotto il labbro inferiore e saltando poi al naso, succhiandolo e mordicchiandolo piano  prima di ridiscendere per pulire le labbra carnose. Hanamichi chiuse gli occhi sentendo le gambe iniziare a tremare sotto quel dolce assalto. Sentiva la lingua calda di
Kaede percorrere imperterrita tutto il contorno delle sue labbra e, dimentico di Sendoh che ancora gli parlava
all'orecchio, la cercò con la propria. Le loro lingue si abbracciarono per un istante ed Hana si protese alla ricerca di un bacio più consistente che però gli venne negato.
Veloce la bocca di Kaede si spostò sul suo zigomo risalendolo fino all'orecchio "non mi puoi baciare se devi parlare al telefono, do'hao" lo canzonò la volpe soffiandogli le parole nell'orecchio.
"Co..cosa? Si certo che ci sono Akira, dove vuoi che sia?" chiese senza vedere l'espressione irritata di Kaede.
Akira? Ora il porcospino era diventato Akira? Bhè, forse era anche giunto il momento che AKIRA si rendesse conto di quanto stava rompendo decise succhiandogli la pelle dolce del collo.
Senza una sola parola si portò davanti ad Hana slacciandogli velocemente la camicia verde scuro e facendola cadere per terra prima di disegnare, con il mascarpone, una lunga linea che dal collo gli scendeva dritta fino al bottone del pantaloni
Un brivido attraversò Hanamichi, che si appoggiò pesantemente al mobile, quando Kaede si allungò a leccare la morbida spuma, partendo dall'alto e scendendo con una lentezza  massacrante, con piccoli colpetti sinuosi che raccoglievano la crema e sfioravano appena la pelle, lasciando una scia bruciante dove si appoggiavano.
"Akira scusa.uhm..solo secondo" biascicò al telefono, coprendo la cornetta con una mano ed afferrando con l'altra la chioma corvina del suo ragazzo, tirandolo verso l'altro, violentandogli la bocca con la propria, per un bacio lungo ed asfissiante che lo torturò più delle sottili carezze della volpe.
"Kacchan.smettila" supplicò.
"Di fare cosa Hana?" chiese con voce insinuante leccandogli le labbra "Io sono innocuo. Io sono frigido, ricordi? Sei tu che sei un maniaco" sussurrò girandogli attorno fino ad essere alle sue spalle, tra lui e il mobile che lo sosteneva.
"Akira..ecco senti, cosa ne dici se ti richiamo io dopo"
"Do'hao.." Gli sussurrò il moretto da dietro "non ce n'è bisogno, continua pure, non ti preoccupare per me. Io sto benissimo così..." .
"No, va bene. Aki ho ancora due minuti..si dimmi." borbottò.
Aki? Pure aki lo chiamava ora?
"Do'hao" brontolò sottovoce Kaede mordendogli piano una spalla e lasciando che le proprie mani scivolassero sul petto muscoloso del rosso e stuzzicassero i capezzoli duri.
"Hai..hai... mai...uhmmmm pensato di parlargli?" riuscì a dire inarcandosi all'indietro e sfiorando con le natiche il membro duro di Kaede che premeva da sotto i pantaloni della tuta.
"Se..ahhhhhh a volte..serve sai" gemette strusciandosi con forza contro il corpo teso dietro di lui.
Kaede soffocò un lamento contro il collo di Hana: si stava stancando di giocare, cominciava a volere di più. Molto di più. E se lo sarebbe preso. Senza preavviso le sue mani superarono in un solo colpo l'elastico dei pantaloncini e
dei boxer di Hana, stringendosi attorno al suo membro ardente di desiderio.
"Kami!" urlò Hanamichi iniziando a muovere il bacino sotto quelle mani calde, contro quella pressione attenuata che gli si sfregava tra le natiche.
"Siiiiii..NO..cioè..... insomma Akira! No_non_è_normale! Prendilo_e_scopalo..noo ciohhhè.volevo dire scoprilo! Insommaahhhh" mugugnò allontanando, appena in tempo per coprire il gemito, il microfono dalla bocca : Kaede gli aveva abbassato  pantaloni e boxer e gli stava diabolicamente stuzzicando con le dita la punta bollente del sesso.
"Chi è che deve scopare chi do'hao?" sussurrò Kaede penetrandogli l'orecchio con la lingua con fare insinuante
"Siii anche.....anche Kaede ed io abbiamo parlato" biasciò mordendosi le labbra ed allungando una mano dietro di sé cercando il viso della volpe.
"Che ridi idiota. Abbiamo anche parlato..certo lui è un maniaco...."riuscì a dire prima che le dita stuzzicanti di Kaede abbandonassero il loro giochetto per iniziare a masturbarlo con movimenti lunghi e decisi. "parlagliii"

"D'accordo. Grazie Hanamichi" disse chiudendo il ricevitore e trascrivendo sulla propria  agenda il numero di telefono del rosso. Era il terzo Sakuragi dell'elenco: era stato anche fortunato; anche se temeva davvero che la sua dose di buona sorte fosse terminata.
Parlare con Hiro. Per dirgli cosa poi? Ah, bel mistero.
Ok, certo, aveva appurato che non era assolutamente normale provare il desiderio di scuoiare un tuo compagno di squadra solo perché se ne sta seduto troppo vicino ad un tuo caro amico, ma allora? Cioè, insomma non voleva dire nulla no? Suo padre aveva fatto a botte per sua madre, finendo una settimana in ospedale, ma se ne era andato comunque via di casa con una sua studentessa quando lui non aveva nemmeno 9 anni. E sua madre..sua madre poco c'era mancato che avesse fatto una festa.
Dov'era quell'amore eterno di cui tutti parlavano?
Bha..lui stava troppo bene così, senza legami, senza vincoli e senza il timore che qualcuno a cui voleva bene se ne andasse improvvisamente via. Si, gli piaceva la sua vita, così com'era e non aveva intenzione di complicarla decise
infilandosi tra le coperte.
Fu solo verso le due, quando si svegliò sudato ed ansimante per un incubo che non  ricordava, che si rese conto che per tutto quel tempo si era mentito. Non era vero che era privo di vincoli. Non era vero che non c'era nessuno che potesse ferirlo



Niane: io mi sarei anche rotta le scatole in realtà....
Ru: scusa, ma io che ti ho fatto di male perchè tu ti interrompa sempre così?
Niane: sta fic ormai è noiosa-___-
Ru:Ma mancano due capitoli e io voglio una lemon intera >_<
Aki:anche io!!!^__^
Niane chestress, ma fa caldo!!!
Kosh ?__?io voglio sapere che ne sarà di me...
Niane *_*Kosh va bene scrivo
Ru: LEMON!!!!!!

 

 

      

  

 


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