Note Spezzo una povera lancia a favore di Sendoh..ho capito che passa per hentai e via dicendo...ma insomma colpevolizzarlo di voler mettere le sue zampe su Ru solo perchè sono a letto insieme è un po' eccessivo Nobu: perchè tu Mitchi lo metti a letto solo perchè ti scaldi le coperte? Niane ^//////////^ è un altro discorso....
Il povero Giocondo porcospino verrà fuori un po' ooc credo.ma mi serve così. Una dedica particolare alla mia stellina: hai ragione tu, su tutto e questa fic è per farti vedere che ho capito. sappi però che mi sa che io sono un
creatura recidiva...per cui...perdonami in anticipo.
X Sara. anch'io ti voglio tanto tanto bene, ma questo non basta a farmi scrivere una Giocondoru o peggio ancora una hanasen( anche se verrebbe fuori un'ottima commedia..due scemi al prezzo di uno.)però una bella vacanza in
Messico a tue spese potrebbe anche fare miracoli ^_^

 


 

L'amore vicino

 

parte II


di Niane




Il silenzio calò nella camera.
"Sendoh, che cosa ci faccio a letto con te?"
Sendoh abbassò gli occhi incominciando a lisciare le pieghe delle lenzuola.
"Potrebbe essere una cosa non molto gentile da chiedere sai? Capisco che non reggi bene l'alcool e che quei cocktail sono davvero irresistibili.però,insomma, almeno un minimo di comprensione." sospirò con una vocetta sottile e lamentosa.
Rukawa impallidì. Non poteva...non poteva aver...... avere.... aver fatto......qualsiasicosa con Sendoh. No, era impensabile......era........
"Comunque per fare un riassunto, sono riuscito a trascinarti a quel nuovopub europeo dove tu hai scoperto l'esistenza dei pink panter( chebuonichebuonichebuoni!!!!NDA ma sono analcolici ^_^Ndsendoh.quelli di Ru no N.d.A.).al terzo eri, come dire diventato molto più loquace.Così io mi sono avvicinato e ti ho abbracciato tu hai appoggiato la testasulla mia spalla e io....." Sendoh tacque chiedendosi quanto Kaede ricordava effettivamente.
Ma Rukawa lo ascoltava immobile, una mano sulla tempia a cercare di allontanare il mal di testa.
Per un attimo le sue labbra avevano sfiorato quelle di Kaede e Rukawa aveva sospirato. Di tristezza.
".....E io ti ho chiesto cosa c'era che non andava e tu mi hai detto tutto."
Lentissimo Rukawa si girò a guardarlo. "Tutto?"
Akira annuì. "Che credi di essere gay. Che in 16 anni oltre al basket non c'era mai stato nessuno di cui ti fossi interessato. Solo che ora non è più così."
<<Quel deficiente è sempre nei miei pensieri, attira su di sé tutta la mia attenzione, peggio di una palla in una partita dell' NBA>> Sendoh riusciva ancora a sentire le sue parole.
"e tu......" biascicò Kaede.
"io ho ordinato un altro giro per festeggiare la tua prima cotta"
"cretino"
"e poi siccome la punta di diamante dello Shohoku, non era capace di reggersi in piedi ti ho portato da me, ti ho fatto fare un bagno e ti sei messo a letto."
Uno sguardo azzurro tagliente come una lama appena affilata lo squadrò attentamente.
"Cosa intendi con ti ho fatto fare il bagno?"
Sendoh sorrise e gli si avvicinò sinuoso, posandogli la punta di due dita su una spalla.
"Vuol dire" sussurrò col suo tono più sensuale " che ti ho aperto l'acqua, dato della biancheria e rinchiuso in bagno DA SOLO. Ma se volevi compagnia, possiamo rimediare subito."
"Hn" mugugnò allontanandolo.
Akira rise forte girandosi supino nel letto.
"Che pensi di fare?" chiese e poi, non ricevendo alcuna risposta si spiegò:
"insomma è mezzogiorno passato e tu sei reduce da una sbronza colossale. Se ti va ti accompagno a casa, ti preparo il rimedio della mia nonna contro il mal di testa e dopo una buona dormita ti sentirai meglio."
"Fammelo subito."
"Cosa?"
"il rimedio per il postsbronza. Devo andare agli allenamenti."
"Sei ridicolo. Il mondo comincerà a girare attorno a te non appena ti muovi, come pensi di fare ad allenarti?"
Rukawa non gli rispose e con un unico movimento scese dal letto. La stanza cominciò effettivamente a ruotare attorno a lui, il soffitto che si allungava in un modo insolitamente buffo.
Akira sbuffò divertito dall'inutile prova di forza che l'altro gli stava presentando.
"sareste proprio una coppia fantastica: lui un Do'hao e tu un testardo fanatico. Lascia che ti aiuti,poi ti accompagnerò a scuola."
"e I tuoi allenamenti?"
"mfh ^___^ anche se arrivo in ritardo non accade nulla" sorrise porgendogli i vestiti.




Shohoku. Spogliatoi del club di Basket.

"AH AH AH Io sono IL tensai! La guida dello Shohoku! Il migliore dei migliori! Visto stupida Kitsune! Sono riuscito a farti canestro! La tua difesa è inutile contro il mio genio!!!" urlò Hanamichi infervorato per aver sconfitto la squadra in cui giocavano Rukawa e Miyagi e soprattutto per l'ottimo slam dunk insaccato a spese del suo più grande rivale.
Rukawa strizzò gli occhi con forza, la cagnara che il do'hao stava facendo gli stava fracassando il cervello.
Una mano gentile e leggera si posò sulla sua spalla stringendola un poco.
"Kitsune?" lo chiamò sottovoce, preoccupato. "Stai bene? Hai una faccia."
"E' sempre la mia idiota" gli rispose brusco.
Sakuragi si allontanò di scatto borbottando qualcosa di incomprensibile sugli iceberg a forma di volpi.
Rukawa scosse il capo, finendo di spogliarsi, per schiarirsi le idee: sentire la preoccupazione nel tono di voce di Hanamichi gli aveva provocato una scossa di gioia che doveva assolutamente evitare.
"Ehilà volpaccia, quei boxer li hai rubati a mago Merlino?" ghignò il rossino, incapace di stare zitto, indicando I boxer blu a stelline che Rukawa indossava ancora.
"Hn. Do'hao. Sono di Sendoh" disse legandosi un asciugamano in vita e dirigendosi verso la doccia.
Lo sguardo di Mitsui intercettò quello di Miyagi ed entrambi scoppiarono a ridere.
"Ragazzi, insomma, magari avete capito male" biascicò Kogure completamente rosso in faccia (sei malizioso pure tu però.NDA).
Sakuragi rimase fermo nello spogliatoio, i calzoncini tolti per metà, la bocca spalancata ed un'espressione di pura incredulità sul volto. Doveva aver capito male. Ovvio. La volpe non poteva aver addosso i boxer del porcospino. Quei due si odiavano..... Insomma erano rivali.......che ci facevano insieme?
Veloce si spogliò infilandosi nella doccia accanto a quella di Rukawa.
"Oi tu! Sai ci è sembrato di sentirti dire che quelle mutande sono di Sendoh." gli disse odiandosi con forza. Perché doveva a tutti i costi avere una conferma? Perché non si crogiolava nel lusso dell'ignoranza? Kaede sospirò: cosa doveva fare uno per poter avere un attimo di pace? Cosa?
"hn" ,mugugnò, "sono suoi me li ha prestati ieri sera ci sono problemi?"chiese.
"NO" fu la lapidaria risposta.
Rukawa si sporse leggermente per sbirciare l'espressione di Hana, ma il rosso gli dava le spalle. Almeno non aveva fatto una scenata da omofobo, era già qualcosa decise uscendo dalla doccia.
Hana l'osservò dirigersi, il corpo ancora gocciolante, verso lo spogliatoio. Girò la maniglia sull'acqua bollente e si lasciò avvolgere dalla nube di vapore. Non poteva essere possibile. La sua volpetta scema e quel coso dai capelli a punta.... No decise, non era possibile.
Eppure due piccole lacrime, incuranti della sua decisione, presero a scendergli lungo le guance arrossate dal calore eccessivo.



Ryonan. Palestra di Basket.


"FINITO!" urlò l'asso del Ryonan nella palestra praticamente destra.
"e meno male, che lento che sei", brontolò Koshino che, seduto contro il muro stava aspettando che l'amico finisse i 200 tiri di punizione che Uozomi gli aveva appioppato come punizione per il ritardo.
"Io sono stanco! Ho fatto le ore piccole stanotte,sai? E ieri sera ho anche bevuto un pochino troppo!"
"E in questo modo hai perso il test di storia e ti sei beccato la punizione dal capitano. Bravo." Sbadigliò annoiato Kosh.
"Sai Hiro, mi sa che ti porterò nello stesso posto dove ho portato Kaede ieri, chissà che magari ti addolcisci un pochetto anche tu."
"Kaede? E' una nuova questa? Non mi sembrava ci fosse nel tuo elenco."
Akira fissò l'amico per un istante; aveva bisogno di parlare con qualcuno.
Michiru sapeva tutto di lui, erano cresciuti insieme come fratelli, ma scoperto alla fine degli allenamenti che avrebbe dovuto trattenersi per i tiri extra, aveva chiesto a Fukuda di riaccompagnarla a casa. Kosh invece l'aveva aspettato, come sempre. Era bella l'amicizia che lo legava al piccolo playmaker.
Riuscivano a leggere uno nella mente nell'altro e non solo sul campo. C'era un affiatamento tra di loro,una sintonia di idee e pensieri che non aveva mia trovato con nessun altro. Bastavano mezze parole ed un intero discorso era compreso. E poi i loro caratteri erano complementari. La serietà di Hiro smussavano un poco la leggerezza con cui Akira prendeva la vita. E la sua allegria smorzava l'atteggiamento musone di Kosh......o almeno sperava.
Però....però. Era stato così facile parlare con Michiru.Era una ragazza e leggeva quelle storiellette yaoi; si era semplicemente esaltata quando le aveva confessato di provare una certa attrazione per i ragazzi.
Ma Koshino....Hiroaki era un maschio. Poteva rischiare di aprirsi con lui?.
E se poi avesse incrinato quel rapporto meraviglioso? Se Hiro l'avesse abbandonato.....avrebbe perso l'unica altra persona a cui voleva un bene dell'anima. Lui era suo Amico. E per questo non poteva nascondersi dietro la
solita facciata del 'va tutto bene' 'è tutto ok' 'sono un latin lover'. No Kosh aveva il diritto di sapere. E di decidere se mantenere l'amicizia o meno. E, soprattutto, lui aveva bisogno di parlare con qualcuno.
Con il suo solito sorriso, forse un po' più teso del solito, si avvicinò all'amico scivolando lungo il muro fino a sederglisi accanto, spalla a spalla.
"Kosh."
"......."
"posso parlarti?"
"perché c'è un modo per farti stare zitto?"
"Direi di no. Se io ti dicessi che un nostro amico è gay, tu cosa mi diresti?"
" E a te che te ne frega?"
"No dai, voglio saperlo.."
"Cretino, quella era la mia risposta. Non mi interessa cosa dice o fa la gente, almeno fino a che non tocca direttamente me o le persone a cui voglio bene."
Sendoh sospirò, non c'era modo di procedere con cautela
"Ok, e se io ti dicessi che penso di essere gay?"
Koshino si irrigidì leggermente accanto a lui. "Pensi o ne sei sicuro?"
"Bhè, ecco, ieri sera sono uscito con Rukawa, Kaede Rukawa, e bhè, ho provato l'impulso di baciarlo".
Koshino fischiò. "Aki....probabilmente tu provi l'impulso di baciare tutti.Non ti puoi basare solo su quello. Quante cavolo di ragazze, hai baciato per poi fermarti quando le cose si facevano più....ehm....." arrossì.
Sendoh annuì: era vero, era uscito con molte ragazze e tutte belle. Alcune di loro, e non solo quelle più grandi di lui, gli avevano fatto capire, quando non avevano direttamente agito , che erano pronte a fare di più. Molto di più. Eppure lui si bloccava. Era facile uscire con loro, quello che non riusciva a fare era vederle come persone. E non gli
andava di fare l'amore con qualcuno che non stimava, rispettava,considerava. Non parlava di amore, quello vero quello che....bhè, a quello non sapeva bene se credere, però doveva esserci almeno qualcosa in più. Il problema stava nel fatto che non sapeva cosa.
E tutto questo Kosh lo sapeva.
"Solo che poi Kaede era troppo ubriaco per tornare a casa e io l'ho portato da me, l'ho fatto dormire con me." buttò lì tutto d'un fiato
Gli occhi di Koshino si spalancarono diventando grandi come due piattini da te.
"Avet...voi." cercò di dire, ma la voce gli rimase dolorosamente soffocata in gola.
"No, che hai capito.......abbiamo solo dormito, ma...."
"Ma benché I tuoi siano fuori città e tu avessi la casa libera l'hai messo nel tuo letto, ci hai dormito assieme e ora ti chiedi se magari......"
Sendoh annuì.
"E frequentalo idiota, dov'è il problema? Scopri se lui è gay e...."
Sendoh l'interruppe. Non c'era nessun sorriso sul suo viso.
"E' gay."
"E allora......"
"Ed ama Sakuragi"
" E Sakuragi? Lo ama? Stanno insieme? Fai qualcosa Kami! Se davvero sei interessato a lui agisci! Credi di potertene stare seduto davanti alla playstation aspettando che l'amore bussi alla tua porta dicendo 'ciao io sono l'uomo della tua vita?'"
"Bhè, Squall Rinoa non l'ha cercata."
Koshino gli tirò un pugno, piccolo piano piano, ma era comunque un pugno che centrò l'asso del basket in pieno viso.
"come puoi pretendere di innamorati se non mostri mai quello che sei, se vaghi per il mondo con una maschera in faccia tenendo tutti lontani con la tua simpatia.Ma non ti senti falso a volte?"
Akira sorrise, un sorriso dolce e triste.
"Aki.. sei stato TU a sgridare Michiru per il suo comportamento così leggero. TU le hai detto che non troverà mai nessuno pronto ad amarla per quello che è finchè non mostrerà alla gente quello che è. Nessun legame può essere creato sulla maschera che indossa; nessun legame può fiorire se evita di mostrarsi al mondo per la persona dolce ed insicura che è. Per la persona spaventata dall'amore che è.
Queste sono tue parole. E valgono per lei così come per te. Conosci Rukawa e permetti a lui di conoscere te."
"Hiro a volte mi chiedo cosa farei mai senza di te" sussurrò abbracciandolo con forza.
Kosh chiuse gli occhi restituendogli l'abbraccio "tu vivresti benone, sarebbe il mondo che avrebbe dei grossi problemi se non ci fossi io a metterti del sale in quella zucca vuota. Aki....." gemette allontanandolo con forza da sè, un'espressione disgustata sul viso "maledizione Sendoh, puzzi come una capra, che schifo, almeno lavati prima di abbracciarmi!"
"Agli ordini capo" rise correndo verso lo spogliatoio.
Koshino appoggiò il mento sul ginocchio godendosi il piacevole silenzio della palestra.
Quei due cugini erano due idioti; cercavano l'amore in ogni persona senza però essere mai disposti a scoprirsi. Cercavano un amore slegato da qualsiasi tipo di complicità emotiva.
Due idioti che non vedevano ad un palmo del loro naso.
E lui stesso forse era ancora più scemo di loro.

 

      

  

 


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