i pg non sono
miei...tranne Mitchi che è il mio amante e Nobu che mi sta per
sposare^_^ e la povera Michiru che invece mi appartiene di diritto(
anche se lei non vuole.....)
L'amore vicino
di Niane
parte I
Una mano dolce gli scostò i capelli dalle palpebre pesanti che lottavano
strenuamente per aprirsi.
Kaede percepì chiaramente l'esercito di arcieri rilasciare le corde e
scaricare intere faretre contro le pareti sofferenti della sua testa. Con un
grugnito si affrettò a richiudere gli occhi, allontanando l'invadente luce
del sole di mezzogiorno.
La mano tornò ad accarezzargli leggera il viso, mentre il ragazzo accanto a
lui ridacchiava sottovoce.
Piano, poco alla volta, Rukawa riaprì un occhio .
"Akira?" biascicò, la voce roca ed impastata che suonava insolita anche alle
sue stesse orecchie.
"Buongiorno, come ti senti?" gli chiese il moretto.
Rukawa fissò perplesso il giocatore del Ryonan che sedeva sul grande letto
accanto a lui, coperto solo da un paio di boxer rossi.
"Uno schifo" borbottò cercando di capire cosa ci facesse in quella che
doveva essere la camera di Sendoh (dato che di sicuro non era la sua) e,
soprattutto a letto con Sendoh.
"Ti porto un caffè" si offrì premurosamente l'altro sgusciando fuori dalle
coperte ed uscendo dalla stanza cercando di sistemarsi alla bel e meglio i
capelli che, privi di impalcatura di gel, cadevano in morbide ciocche
spettinate sulle spalle. Kaede si mise a sedere.
La stanza attorno a lui iniziò a vorticare furiosamente mentre il sangue
invadeva con forza la sua testa sbattendo infuriato contro la scatola
cranica, percuotendola con tutta la violenta disperazione di un rinoceronte
(Ehm.è il primo animale che mi viene in mente in simili situazioni.NDA) che
cerchi di uscire dalla gabbia che lo imprigiona. Con violenza scostò le
coperte per raffreddare il suo corpo improvvisamente bollente.
"Interessante" mormorò osservando i propri boxer: molto carini, blu notte
con tante piccole stelline e lunette dorate che parevano muoversi davanti ai
suoi occhi non proprio saldi; molto carini davvero, peccato solo che quelle
mutande non fossero sue. La camera di Sendoh. Il letto che avevano
sicuramente condiviso come confermavano le lenzuola sgualcite su entrambi i
lati e il cuscino che ancora portava impresso lo stampo della testa
dell'altro ragazzo. E i boxer di Sendoh addosso..
"Tieni" gli mormorò sottovoce Akira, porgendogli la tazza fumante di caffè
nero e dolce e scompigliandoli ancora una volta I capelli con affetto.
".zie" biascicò in risposta.
"cosa ti ricordi di ieri?" gli chiese tornando a stendersi accanto a lui e
tirandosi le coperte sulle gambe.
Kaede sorseggiò piano la bevanda. Già, cosa si ricordava del giorno prima?
Il prof. Di matematica che l'aveva interrogato invece di lasciarlo dormire.
Sakuragi che, per guardare Harukina cara e stupida si schianta contro il
tabellone. Lui che l'insulta e il rosso che risponde e lo getta a terra.
Loro due avvinghiati che rotolano e lui che finalmente riesce a portarsi
sopra di Sakuragi. Sakuragi affannato sotto di lui... sua distrazione... e
il rosso ne approfitta per mollargli una testata.
Casa vuota. Noia. Il campettino di basket e l'allenamento extra serale.
Già, il campettino di basket.
Una risatina sgorga dalla gola di Rukawa infilzandogli la testa. Il giorno
prima è stato molestato sul suo campetto di basket. Molestato e poi salvato
da Akira Sendoh.
Avrebbe voglia di ridere, ma qualcosa dentro di lui l'avverte sulle
possibili, drammatiche dolorossime conseguenze di un'azione così avventata.
Lentamente si stende sul cuscino
"E' tutto chiaro fino a quando mi hai salvato,poi però." ammette.
Alla parola 'salvato' Akira sorride.
Flash back
Il centesimo tiro da tre batté contro il ferro ed il pallone rotolò a terra.
Rukawa osservò il canestro con un cipiglio assassino, poi improvvisamente
sorrise leggermente.
"WOW! Sei proprio uno schianto quando sorridi, sai?"
Sussultando per la sorpresa il ragazzo si girò a destra, verso la voce.
Davanti a lui c'era una ragazza, non molto alta in realtà, sicuramente meno
di un metro e settanta, dai lunghissimi capelli neri di una bellezza davvero
notevole, anche per l'algida kistune che le donne neppure le vedeva.
La ragazza gli sorrise facendo ruotare su un dito il pallone da basket che
aveva recuperato.
"Hn" le rispose allungando la mano per riprendersi il pallone.
"E giochi anche davvero bene sai? Le tue movenze sono eleganti e sinuose,
sembri quasi un ballerino" disse lei, ignorando la mano di lui ed iniziando
a girargli attorno. "per di più sei carino. Io credo che ti permetterò di
invitarmi a prendere un gelato, sei contento?" gli chiese sorridendo
maliziosa e cercando con i suoi brillantissimi occhi verdi quelli blu notte
di Rukawa.
"La palla" commentò lapidario Rukawa.
"Si." sussurrò civettuola la ragazza facendoglisi più vicina e sorridendogli
dolcemente.
"Ridammela"
La moretta socchiuse un istante gli occhi fissandolo intensamente prima di
esibirsi in un piccolo broncio che avrebbe potuto stendere al tappeto molti
ragazzi. "Forse non mi hai sentito...ho detto che puoi invitarmi a mangiare
un gelato"
"Non mi interessa il gelato. Io devo allenarmi. La palla."
La ragazza ridacchiò "Come sarebbe a dire che non ti interessa uscire con
me? E dovrei crederci? Sono una delle più belle ragazze di tutta Kanagawa,
ho anche vinto il concorso di 'bellezza dell'estate' organizzato dalla
prefettura. Allora? Andiamo?"
Rukawa si allungò per strapparle la palla di mano, ma la ragazza, con uno
scatto fulmineo avanzò di un passo e la portò dietro alla schiena, facendosi
praticamente abbracciare dal ragazzo.
"Prima di abbracciarmi in questo modo potresti anche presentarti, sai?" gli
mormorò contro il petto.
Rukawa sollevò irritato un sopracciglio prima di scostarsi piano.
"L-a-p-a-l-l-a-p-e-r-f-a-v-o-r-e" sibilò piano "non mi interessa minimamente
chi sei o cosa hai vinto. Mi devo allenare."
"Ti do la palla solo se esci con me." ribadì lei avvicinandosi di nuovo.
"Tientela" e con questa glaciale parola Rukawa le girò la schiena.
"Ma come sei scontroso" brontolò lei cingendogli la vita con le braccia e
schiacciando tutto il suo esile corpo contro quello alto e più robusto del
ragazzo "ed estremamente affascinante. Ma non serve che tu faccia il
difficile con me...mi hai già conquistata. Daiiiii ora usciamo" cinguettò
ignara dell'espressione infastidita della sua preda.
".."
"Tanto non ti mollo fino che non cedi"
Per un istante Rukawa pensò di girarsi e mollarle un pugno in faccia, ma
sapeva anche di non poterlo fare. Picchiare una ragazza. Oh, certo, quella
lo stava molestando, ma...era pur sempre una ragazza di 20 cm più
bassa di lui. Sarebbe stato poco onorevole. Oh, se solo al suo posto
ci fosse stato quel demente di Sakuragi si sarebbe girato e l'avrebbe
picchiato fino all' ultimo sangue. Una piccola parte del suo cuore si mise a
sghignazzare ricordandogli che, se mai, Sakuragi l'avesse abbracciato così a
lui probabilmente sarebbe venuto un infarto per la troppa felicità.
"Mhhh andiamo?" insisté la ragazza accarezzandogli il petto.
Rukawa si irrigidì: quello era troppo..
"Michiru!?"
I due ragazzi si voltarono piano verso la voce nota ad entrambi.
"A.Akichan.come mai qui" sussurrò la ragazza che si sentiva stranamente
senza fiato per parlare.
"Io passavo.e tu perché non la pianti di molestare I ragazzi?" chiese col
suo solito sorriso indelebile.
"Non lo stavo molestando, gli stavo solo dando l'occasione per uscire con
me."
Sendoh osservò il viso arrossato di Michiru e quello infastidito di Rukawa.
"Certo, certo..un doppio appiovramento con incollatura alla sanguisuga come
la tua..sai potrebbe denunciarti per molestia" ridacchiò.
"Uffaaaa" brontolò allungando la mano per consegnare a Rukawa la palla.
Il moretto afferrò il pallone e, con un cenno si saluto all'indirizzo di
Sendoh, lasciò il campetto.
"Michan..."sussurrò teneramente il campione del Ryonan posando una mano
sulla spalla della ragazza "perché?"
Lei alzò gli occhi e si strinse nelle spalle "E' carino,giocava bene e poi
faceva finta di fare il duro con me, come se non sapessi che sarebbero
bastate un paio di moine per farlo cedere. In fondo è un ragazzo no?".
Akira l'abbracciò, cercando di colmare con il suo affetto quel dolore
sommerso che la totale atonia delle parole della ragazza rivelava.
"Non avrebbe ceduto. Non tutti cedono. E poi lui è gay."
Michiru si scostò per scrutare bene il viso del gigante al suo fianco.
"Gay? Cosa intendi per gay? Gay gay o solo gay come te?"
" Omosessuale in senso stretto direi"
"insomma a lui le donne non interessano neanche di striscio? Bhè, ora
capisco perché era così scorbutico con me..Però insomma quelli come lui
dovrebbero essere rinchiusi o..perlomeno andare in giro con un cartellino al
collo."
Sendoh spalancò gli occhi "COSA?" chiese; per una volta il suo viso era
estremamente serio.
"No, dico, ma l'hai visto? E' più bello del peccato! Sono pronta a giurare
che ci sono stuoli di ragazze che gli muoiono ai piedi,innamorate in ogni
angolo,ecchecavolo! Noi donne siamo animi sensibili e ci illudiamo in
fretta..almeno diteci subito che non ci sono speranze!!!!"
"Tu..saresti un animo sensibile?" rise Sendoh "ma se un cubetto di ghiaccio
ha più sentimenti di te!"
Michiru appoggiò la spalla contro il petto largo del ragazzo e gli cinseil
collo con le braccia, alzando il viso verso il suo "Akichan" cominciò con
una voce più dolce e smelassosa del miele "non mi parlare così..potrei
raccontare in giro il tuo segreto."
Akira le strinse la vita e ridacchiò " E anche se fosse? Io sono l'asso del
Ryonan e i miei amici mi conoscono e mi accettano per la persona che sono.
Mi piacciono ANCHE i ragazzi...forse per loro sarà un trauma all'inizio,ma
io non intendo infastidirli e poi,le voci si calmeranno,il grande hentai
Sendoh che ama indistintamente donne e uomini,la mia fama di amatore
crescerà e basta."
Michiru rideva tra le sue braccia. "infatti io non pensavo di dire questo
pensavo proprio di rovinare la tua fama in eterno raccontando la verità."
Sendoh la guardò perplesso "quale verità?"
"Che tu sei ancora vergine."
"MIIIIIIIIIIIIIIIIIIICHan.NON PUOI!" urlò. "se tu facessi una cosa simile...io...Fukuda
mi prenderebbe in giro in eterno...le mie fans si metterebbero in testa di...di...
Mi....ti prego"
La ragazza rideva ormai senza ritegno e, come ogni altra volta, Akira si
trovò a pensare che era davvero bella quando riusciva a far cadere quella
maschera che indossava così spesso.
"Michan..siamo parenti ricordi? E la famiglia viene prima di tutto."
"Come per gli yakuza" annuì lei sciogliendosi dall'abbraccio.
"Sarà meglio, mio stupido cugino che tu vada a raccattare quel bel moretto
di prima e che cerchi di ...bhe, darti una mossa, così non avrò altre armi
con cui ricattarti. Ed inoltre ricordati che il mio silenzio è stato
comperato con una cena a base di carne alla griglia!". Lo baciò sulla
guancia e trotterellò via.
"Rukawa?" disse ad alta voce Sendoh, mentre una luce scintillava nei suoi
occhi nocciola.
"Kaede Rukawa..." Ripeté mentre correva verso la casa del moretto.
Fine Flash Back
"...Ricordo anche che poi ci siamo incontrati di nuovo per strada e che mi
hai trascinato con te in un bel locale. Solo che poi."
Il silenzio calò nella camera.
"Sendoh, che cosa ci faccio a letto con te?"
Hana: scusa..ma cosa ci fa Kacchan col porcospino.
Niane ^_^ ehmmmmm bho.
Hana come BHO!? Tu non puoi mettreli insieme, capito?
Niane.perché no? tu cosa offri?
Hana( che tiene in braccio un Mitsui svenuto e con un gran bernoccolo in
fronte) :lui.
Niane *_____*
Sendoh: bhe se metti Ru con me io ti do Nobunaga.e non è nemmeno svenuto
Niane **________**
Akagi: e se lo metti con me ti do il permesso di uccidere Aruko
Niane@__________________@
Ruhanasen: akagi.ma tu che vuoi? Niane tu non penserai di.
Niane (che ha buttato via il corpo di Haruko,ha messo in una camera
mitsui
, nobuchan si sta chiudendo dentro con loro)
Non posso.sono impegnata.la fic finisce quiiiiiii hihihi
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