DEDICA: Alla mia ex moglie, sperando che la lemon di questo capitolo le
piaccia!
RINGRAZIAMENTI: GRAZIE PAM CHAN!
DISCLAMERS: I personaggi appartengono a me, se ci saranno quelli appartenenti a
qualcun altro, ve lo dirò.
NOTE: Cosa succede dopo la morte di Juliette? Per dire il vero niente, ma volevo
fare la drammatica. Oltre a questo mi sono ispirata all’introduzione del manuale
del gioco di ruolo: Vampire The Masquerade, ma solo per questo capitolo sia
chiaro.
La maschera
di marmo parte
VII
di Saya
Capitolo 7: La verità
La notte era ancora giovane, erano passate ormai due settimane dalla
misteriosa morte della dama di corte Juliette La Boisone. Il giovane Alain
era presente a quell’incidente, ed era ancora scosso da quello che era
successo, invece sembrava che quell’evento non avesse dato problemi a
Michel, che aveva guardato la morta disgustato, per poi fissare un uomo,
che Alain non aveva notato perché nascosto nelle ombre. Bussò alla porta
d'entrata delle stanze del Duca, ormai aveva capito che l'uomo si
presentava solo di notte, anche se non capiva il perché. La porta si aprì
come al solito, e come al solito non c'era nessuno che l'avesse aperta, un
po' timoroso il ragazzo dai lunghi capelli neri entrò, e notò una figura
seduta sul balcone, che sorseggiava un bicchiere pieno di liquido rosso...
un bicchiere di vino rosso. Sul tavolino c'erano due bottiglie mezze
piene.(bwahahahahaha ^^ ndSaya -.- ndAla)
"Alain... vieni siediti, fammi compagnia."
Il giovane De Chatlet si avvicinò con un sorriso abbastanza incerto sulle
labbra, ma non si sedette sulla sedia vicina al Duca.
"C'è qualcosa che non va, Alain?"
"No... tutto bene."
L'uomo stava fissando la luna con un sorriso sulle labbra:
"Ho deciso di raccontarti una cosa."
Alain non disse niente, poi Michel si girò e lo guardò nei occhi:
"Inizierò cosi, Juliette è morta... ma lo sono anch'io. L'unica differenza
tra me e lei, è che io sono qui, seduto su questa sedia, sorseggiando la
mia bevanda, mentre ti guardo....no diciamo che io sto molto meglio di
lei."
Ed un ghigno seguì la frase appena detta. Alain lo guardava con occhi
spalancati non sapendo cosa dire, era impallidito improvvisamente.
"Vedo che hai capito di cosa sto parlando, dolce Alain... siediti per
favore, insisto che tu stia comodo."
Michel si alzò guardando il ragazzino che annuì, e si sedette per paura
che le sue gambe non lo reggessero più, cercò di sorridere all’ uomo di
fronte a lui. Guardò poi verso le bottiglie e il bicchiere pulito sul
tavolino.
"Prendi la bottiglia a destra,... il liquido in quella a sinistra, ha...
diciamo un sapore particolare."
Disse Michel sorridendo. Alain annuì e riempì il bicchiere vuoto, i suoi
occhi non si spostavano dal viso pallido del Duca.
"Stasera ti spiegherò tutto sulla vita e la morte,... e stanne certo non
ti piacerà quello che vedrai."
Michel alzò il bicchiere, come per augurare salute al ragazzo che stava
seduto davanti a lui.
"Per prima cosa ti devo dire, che sei veramente fortunato, è veramente
difficile che noi parliamo della nostra esistenza alla vostra razza.
Mettiamola così, negli ultimi trecento anni noi ci nascondiamo dietro ad
una cosa che chiamiamo Masquerade, per non farci scoprire, ma la realtà e
molto più semplice, noi Vampiri non vogliamo che voi mortali sappiate
della nostra esistenza. Prendi il lupo, lui non vuole che la pecora sappia
che lui sta in giro... lo stesso vale per noi. Infatti possediamo i
canini, come ci descrivono nelle varie storie, però i mortali... non
possono vederli...se non siamo noi a volerli mostrare,... in quehto modho.
(trad: questo modo ndSaya s'era capito ndAla)"
Michel estroflesse i canini, e il bicchiere di Alain scivolò dalle sue
mani, il ragazzo sgranò gli occhi fissando il viso dell’ uomo... vampiro
di fronte a lui. Il duca ritirò i canini guardando il giovane con il
sopracciglio alzato.
"Uhm,... sei veramente sorpreso come sto notando... basto io a essere
pallido per entrambi."
Alain stava tremando e si alzò di scatto:
"Rimettiti seduto, non provare a scappare, e tanto meno ad urlare, qui è
tutto sotto il nostro controllo, nessuno verrebbe ad aiutarti, nemmeno tuo
padre."
Finalmente si risedette guardando il vampiro preoccupato, che in quel
momento se avesse potuto avrebbe sospirato:
"Alain, no... non intendo farti niente... non pensi che l'avrei già
fatto... visto che io sono un predatore... mentre la tua razza è la mia
preda?"
Il moretto annuì, meno timoroso, in fondo questa cosa lo affascinava, e
sapeva già da prima che Michel non era normale, in fondo al suo cuore
sentiva che era una creatura della notte.
"Nell'altra bottiglia c'è del sangue?"
"Si... sangue freddo... non ha niente a che fare con il sangue caldo, nel
quale si sentono ancora le pulsazioni della vittima."
Alain guardò curioso la bottiglia, e fece sorridere Michel che si sedette
di nuovo sulla propria sedia.
"Comincerò dall’inizio... dalla base... sono stato fatto vampiro nel
lontano 1220, da una persona che conoscevo da quando sono nato, un uomo di
nome Guglielmo Alipandro, che in quel periodo era il principe di
Venezia... mi ha cresciuto per potermi abbracciare..."
Alain lo guardò quasi non capendo cosa stava dicendo:
"Ma sei italiano?"
"Infatti il mio vero nome è Michele Alipandro, ma da quando sto in Francia
mi è stato dato il titolo nobiliare che uso."
"Ah. Senti ma tu bevi il sangue umano?"
"Alain... sono un vampiro è logico che bevo il sangue umano, potrei bere
anche quello animale, ma non sono a dieta grazie. Un vampiro che non beve
per molto tempo, diventa molto pericoloso... come un demone, visto che
l'autocontrollo, diminuisce con il sangue che circola nel corpo. Il nostro
cuore non batte, è la nostra volontà che fa girare il sangue nelle nostre
vene. (Ma guarda questo esaltato si da del noi ndGiu ...non dire cavolate
Giuliana, parla per i vampiri non solo per se stesso... scema ndSaya -.-
ndGiu) Per questo io non ho problemi come i soliti bisogni giornalieri...
e altre cose sgradevoli. La mia pelle è fredda... io con la mia volontà la
riscaldo, usando il mio prezioso sangue..."
"Come ti senti mentre bevi il sangue da qualcuno?"
"Indescrivibile con le parole... immaginati di bere uno champagne molto
prezioso e prelibato... e le sensazioni del fare l'amore nel modo migliore
che tu abbia mai fatto."
Alain a queste parole arross+ e si girò dalla parte opposta del vampiro,
che lo guardò sorpreso:
"Sei vergine?"
Il ragazzo si stava vergognando moltissimo e non sapeva cosa dire, così
annuì lentamente. Quando Michel notò che il ragazzo stava annuendo, non
riuscì a credere alla sua fortuna... (Maniaco ndSaya ma tu mi vuoi bene
cmq ndMich ^^;;; bhe si ndSaya), l'angelo che lui bramava era ancora
intatto. Gli occhi scuri del vampiro osservavano il ragazzo davanti a lui.
Alain si sentì osservato e si girò d'istinto perdendosi in quegli occhi
scurissimi. Michel si alzò avvicinandosi a lui, il ragazzo per poterlo
guardare alzò lo sguardo sorpreso, non capiva che intenzioni aveva il suo
amico. L'uomo alzò una mano e accarezzò dolcemente il viso del moretto con
la mano fredda.
"Mio dolce e innocente Alain…"
Finendo la frase il suo viso era già vicinissimo a quello del ragazzino
seduto. Le loro fronti si toccavano, e il respiro di Alain si velocizzò.
Si passò la lingua sulle labbra, sapendo che l'avrebbe baciato come quella
sera, ed infine le labbra fredde del vampiro catturarono in un bacio pieno
di passione le labbra innocenti del ragazzo. Alain sgranò gli occhi, e
aprì la bocca, il che diede piena accessibilità alla lingua del vampiro,
che ingaggiò un duello senza fine con la sua. Lentamente gli occhi del
moretto si chiusero e si lasciò trasportare dalla passione che il duca gli
stava trasmettendo. Senza accorgersene, alzò le braccia intorno al collo
della creatura maledetta attirandola più a se, giocando con i suoi
lunghissimi capelli neri come la notte, che sembravano di seta. Alain non
poteva credere, che solo un bacio potesse fargli perdere completamente la
calma, ma quando Michel si staccò da lui, il suo viso era arrossato e il
suo respiro pesante. Non sapeva che dire, ne cosa fare, un’unica cosa era
certa, non importava cosa voleva fargli, a lui andava bene, era da tempo
affascinato da lui. Michel sorrise e lo fece alzare, Alain si strinse
nell’abbraccio del moro, e si lasciò andare completamente in balia di quel
mostro. Il vampiro lo prese tra le braccia e lo portò in camera da letto,
poggiandolo sul grande letto a baldacchino. Il ragazzino lo eccitava dalla
prima volta che aveva posato gli occhi su di lui, e visto che Armand gli
aveva dato il permesso di prenderlo come ghoul, intendeva possederlo e
renderlo suo in tutti i sensi... tra le sue braccia Alain avrebbe
dimenticato la sorella. I grandi occhi rossi fuoco di Alain osservavano i
movimenti lenti del moretto, che si stava chinando di nuovo su di lui,
aveva bisogno di sentirlo il più vicino possibile. I due corpi aderirono
perfettamente come due pezzi di un puzzle. (Saya… -.- smettila di ridere,
sei tu che scrivi ndAla ^\\\^ ndSaya) La bocca di Michel si posò sul collo
morbido del ragazzo. Passò la lingua lentamente sulla pelle rosea,
trattenendosi dal morderlo. Alain iniziò ad ansimare lasciandosi andare,
arrendendosi ai tocchi delicati dell’uomo. Le dita esperte di Michel
iniziarono a lavorare sulla camicetta di Alain, slacciando i lacci che la
tenevano legata, scoprendo la pelle chiara del corpo del giovane che
mugolava sotto le sue attenzioni. Il vampiro alzò lo sguardo velato
dall’eccitazione verso il ragazzino. Lo eccitava la sola idea di bere il
sangue colmo di passione e di tensione sessuale. Alain respirò
pesantemente, sentiva che qualcosa di nuovo si stava svegliando dentro di
lui.
"Michel…"
L'uomo alzò lo sguardo malizioso, incontrando quegli occhi di fuoco,
velati dall’emozione e dall’eccitazione:
"Si, Alain?"
"Ho… caldo…"
Disse il ragazzo tra i gemiti.
"Non ti preoccupare, ci penso io…"
Michel sorrise e tolse la camicia di Alain. Le sue labbra fredde seguirono
una scia precisa soffermandosi sul primo capezzolo. Lecco l'anello
intorno, per prenderlo in bocca e stuzzicarlo con i denti.
"aaaah…"
Le mani fredde trovarono i lacci dei pantaloni e freneticamente li
slacciarono, strappandoli via quasi con forza. Michel si staccò
completamente da Alain fissando e ammirando il corpo nudo del ragazzo. Si
leccò le labbra nell’anticipazione di assaggiarlo completamente e renderlo
suo in tutti i sensi. Alain guardava il movimento lento e sensuale di
Michel che si toglieva i vestiti. I loro sguardi si incontrarono
sostenendosi a vicenda. Il corpo di Michel era perfetto, nessuna cicatrice
vistosa. La sua pelle era di un pallore malato. Alain sospirò di
anticipazione, Poi il vampiro si sporse di nuovo su di lui catturando le
sue labbra in un bacio pieno di passione. Michel poggiò leggeri baci sul
corpo di Alain arrivando al punto dove si era fermato prima. Prese tra le
labbra anche l'altro capezzolo torturandolo finché non lo sentì indurito
sotto la propria lingua. Tracciò una scia umida soffermandosi un attimo
sull’ombelico di Alain scoprendo la sensibilità notevole visto che al suo
primo tocco il ragazzo gemette più forte. Sorrise a se stesso alzando il
suo sguardo senza mai smettere di torturarlo. Il viso di Alain era rosso
di piacere, le sue labbra erano socchiuse e, bagnate, risplendevano
accarezzate dai raggi lunari. Michel si soffermò ad osservare quella
creatura divina che si prostrava davanti a lui reagendo ad ogni sua più
leggera carezza. Passò le mani sul corpo caldo della sua preda, la sua
bocca scese ancora di qualche centimetro incontrando la virilità dura del
ragazzo. Alzò gli occhi posandoli sul viso di Alain, che nel momento in
cui la bocca umida di Michel avvolse il suo membro, si contorse in estasi,
dando all’uomo una carica in più. Michel passò la lingua sull’eccitazione
del marchesino sfiorando i punti sensibili facendo urlare il giovane.
Succhiò delicatamente la punta per poi riprenderlo in bocca fino alla
radice. Alain inarcò la schiena, spingendo il bacino verso la bocca del
duca gemendo vocalmente:
"Michel!"
disse con voce spezzata di piacere Alain. Le labbra del vampiro si
curvarono in un mezzo sorriso, mentre la sua bocca avvolgeva ancora la
virilità del ragazzo. Le dita sottili di Michel passarono leggermente in
un tocco fantasma sui testicoli di Alain che si morse il labbro inferiore
a sangue. Michel si staccò di scatto dall’eccitazione della sua preda, non
poteva lasciarsi sfuggire un’occasione simile, così catturò le labbra
tinte di sangue, assaggiando quella linfa vitale tanto bramata e così a
lungo sognata. L'adrenalina si impossessò del corpo del Vampiro che guardò
la propria preda con uno sguardo sensuale facendo gemere Alain solo alla
vista di quegli occhi scuri che brillavano di eccitazione.
"Ti voglio Alain."
Disse il moro con voce resa roca dalla passione. Alain fissò l'uomo
davanti a lui, il suo sguardo contemplava le labbra del vampiro che erano
ancora bagnate dal suo sangue, dentro di lui scattò qualcosa e con una
mossa fulminea attirò a se Michel leccandogli le labbra, assaggiando il
proprio sangue su di esse. Michel per la prima volta gemette, i loro corpi
nudi si strusciavano ed il vampiro finì sotto il ragazzino che in una
strana frenesia iniziò ad esplorare il corpo dell’amante. La lingua
frenetica e calda del ragazzo iniziò con la sua scoperta dal collo, dove
torturò la pelle pallida aiutandosi con i denti, mordicchiandolo. Michel
chiuse gli occhi, mentre il ragazzo provocava in lui sensazioni ormai da
tempo dimenticate. La lingua curiosa continuò la propria strada e Alain
imitò in modo frenetico le mosse di Michel, giocando con i capezzoli
aiutandosi con la lingua, mentre le dita del vampiro giocavano con i
lunghi capelli ormai sciolti del ragazzino. Il giovane non ne aveva mai
abbastanza, baciando e leccando ogni piccolo pezzo di pelle si avvicinò
alla virilità dura della creatura sotto di lui e senza pensarci due volte
lo prese in bocca succhiando e leccando, con occhi semi chiusi. Michel
stava per impazzire alla visione di fronte a lui. Alain stava con il
sedere per aria mentre continuava a giocare con la sua eccitazione. Il
vampiro si morse il labbro, per poi staccare Alain per un attimo da lui,
facendo in modo che anche lui potesse continuare la scoperta della pelle
morbida e calda del ragazzo. (bravi un bel 69 ndSaya -.- volgare… ndAla)
Il ragazzo riprese in bocca il membro di Michel, come se fosse un dolce
continuò a leccarlo, mentre sentiva che anche la sua virilità si stava
perdendo nella bocca del duca. Intanto la mano di Michel si bagnò nel
liquido vicino al letto (dì chiaramente sangue freddo ndAla) e portò le
dita all’apertura vergine di Alain. Il tocco freddo scosse il ragazzo che
gemette con il fallo in bocca ma senza mai staccarsi. Il dito bagnò
l'anello muscolare dell’apertura per poi insinuarsi lentamente dentro di
lui, facendo finalmente staccare Alain dalla sua preda:
"AAah… MICHEL!"
Il dito continuò a muoversi dentro di lui, provocando sensazioni
indescrivibili al ragazzo, molto presto si dimenticò dell’intrusione
sentendo il gioco dei denti sulla sua eccitazione. Michel passò la lingua
sui testicoli del giovane per poi succhiarli ed infine aggiungere un
secondo dito al primo, muovendoli al ritmo prestabilito. Alain ansimava e
gemeva senza vergogna ripeteva il nome del vampiro come un mantra. Quando
Michel aggiunse anche il terzo dito, ormai Alain aveva perso la ragione
impalandosi con forza, così il duca decise che era pronto per riceverlo.
Tirò fuori le dita e il ragazzo in tutta risposta mugolò di dispiacere
fissandolo con i suoi occhi rossi fuoco offuscati dal desiderio di essere
posseduto. Il vampiro lo attirò a se baciandolo con passione e fermandolo
sotto di se. Gli allargò le gambe alzandole senza mai staccare lo sguardo
da quello del marchesino. Poggiò sull’apertura il proprio membro indurito…
poi spinse con violenza dentro il corpo caldo di Alain, facendolo urlare
di piacere e dolore nello stesso tempo. Il corpo del ragazzo lo accolse
arrendevolmente e il vampiro si iniziò a muovere in un ritmo ben
prestabilito. Teneva alte le gambe del ragazzino per avere più accesso
alla grotta dell’amore. Si sporse verso il ragazzo, lasciando che le gambe
cadessero ai suoi fianchi e lo baciò con sentimento. Alain lo abbracciò
con le gambe intorno alla vita, facendogli cambiare angolatura, e
permettendogli di premere con ogni spinta al suo punto magico, che lo
faceva urlare di piacere. Michel avvicinò le labbra al collo del ragazzo,
baciandone la superficie per poi estroflettere i canini e affondarli con
forza nella pelle chiara succhiando con il sangue la passione che provava
il ragazzo. In quel momento Alain raggiunse l'estasi sentendo i propri
sentimenti mischiati e uniti a quelli di Michel. La mano del vampiro si
intrufolò tra i loro corpi prendendo nella mano il membro pulsante del
ragazzo e iniziando a muoverlo allo stesso ritmo con cui si muoveva dentro
di lui, lo stesso ritmo delle pulsazioni frenetiche del sangue di Alain
che avvolgevano entrambi. Il marchesino non resistette più e con un urlo
venne addosso alla mano di Michel e ai loro stomachi.
"MICHEL!"
Il vampiro si fermò ancora con le sue zanne conficcate nella gola del
ragazzo e gli occhi chiusi. Lentamente estrasse i canini dalla giovane
pelle e leccò le ferite provocate, che sotto il leggero tocco della sua
lingua si rimarginarono senza lasciare traccia di quello che Michel aveva
fatto. Mai aveva assaggiato un sangue così pieno di vita e passione, tra i
vari sentimenti assaggiò anche l’amore. Senza sfilarsi fuori da Alain,
alzò la testa fissandolo negli occhi, si morse il labbro a sangue senza
mai distogliere lo sguardo. Si avvicinò alle labbra morbide del giovane
toccandole delicatamente finché Alain non lo attirò in un bacio profondo
assaggiando per la prima volta il sangue vampirico. L'uomo si spostò
osservando la lingua di Alain che continuava a cercare ancora il suo
sapore sulle proprie labbra. Una cosa estremamente sensuale e anche
ipnotica. Scivolò lentamente fuori dal ragazzo abbracciandolo stretto a se
e coprendo entrambi con il lenzuolo di seta. Alain nascose il viso vicino
all’incavo del collo del vampiro chiudendo gli occhi, mentre l'uomo
continuava ad accarezzare dolcemente il corpo del giovane:
"Adesso mi appartieni in tutto e per tutto."
Un leggero sussurro prima di cadere vittima di Morfeo, per assicurare a
Michel d'aver capito:
"Tuo…"
Michel sorrise, adesso doveva solo parlare con Jean della questione "Marie".
Però poteva permettersi di riposarsi prima che arrivasse l'Assamita in
questione.
Jean lasciò la stanza dove fino a poche ore fa aveva dormito con Julien,
che ormai era partito in viaggio per Londra per accompagnare la sua dolce
figlia a casa. Michel gli aveva detto di venire in camera sua per parlare
della questione che due settimane prima non erano riusciti a risolvere
grazie a quel cretino che adesso era solo cenere e nient'altro. Bussò
leggermente sulla porta e questa si aprì come sempre senza che nessuno la
toccasse. Si guardò in giro cercando il Lasombra con cui doveva parlare.
Michel emerse dalla parete dove si trovava la sua stanza segreta, chiuse
la parete dietro di se.
"Jean gradisci qualcosa?"
Il vampiro osservava l'altro con un sopracciglio alzato:
"Ti sei dato alla pazza gioia vedo."
"Come se tu non ti dessi ad essa quando c'è il tuo dolce Juju."
"Julien detesta quel nomignolo. Alla fine…"
Jean sorrise notando lo sguardo freddo di Michel:
"Alain è mio… adesso sta dormendo di là."
"Significa che dobbiamo fare un brindisi."
"Anche se il sangue freddo fa schifo, si dobbiamo farlo."
"Alla salute e all'eternità."
Michel alzò il bicchiere ed Jean imitò le sue mosse, si guardarono negli
occhi entrambi con un ghigno sulle labbra.
"Allora di cosa dovevi parlarmi?"
"Io tra qualche anno parto portando con me Alain, partiremo appena mi sarà
dato il permesso di renderlo vampiro
"Lo vuoi allontanare dalla Francia?"
"Si per almeno cinque sei anni… se restassimo qui rimarrebbe legato alla
sua vita, qui entri tu in gioco…"
"Mhm?"
"Quando partiremo, quando lo riterrò necessario ti manderò la lettera con
dentro il mio piano e tu dovrai distruggere la famiglia De Chatlet che
starà nella villa dei De Chatlet, ma non tu personalmente usa qualcuno, se
per caso Marie rimanesse viva, fate in modo che lei e Alain non si
incontrano mai più."
"Devo ucciderla?"
"Fai quello che vuoi Jean, solo non la voglio tra i piedi."
"Non vuoi che la uccida?"
"Jean… non mi pare il caso di farsi problemi del genere, non credi?"
"Bhe si mancano parecchi anni, vedrò allora cosa mi sentirò di fare. O la
ammazzo o faccio qualcos'altro."
"Antea sta meglio?"
"Si sta meglio, è stata scelta come la rappresentante dei Giovanni a
Londra, rimarrà lì da sola, ormai è abbastanza grande, inoltre le
invieranno il suo ghoul personale e quando arriverà il tempo lo
abbraccerà."
"Questione Giulio?"
"Non si sa niente, non hanno certo tempo adesso di cercare un ghoul, e
Antea si è messa il cuore in pace che ormai... Giulio è morto."
"Capisco."
"Allora ti sei divertito?"
Michel sorrise guardando l'amico e annuì:
"Quel ragazzo, quando si tratta di rapporti sessuali è una vera furia, poi
il suo sangue assume un sapore dolcissimo e pieno di carica sessuale, dopo
anni ho goduto anch'io."
--------*Owari 7*-----------------
Saya:
Alain: o.O Ma io non sono così maniaco
Saya: ah no?
Michel: *fumando una sigarettina sdraiato sul letto*
Saya: Guarda sei riuscito a… l'hai rifatto con Michel? Ma non pensi a
Fede?
Alain: ç_ç ma per chi mi hai preso
Saya: Ormai per un Hentai!
Alain: Poi Mich è cattivo con me e mia sorella
Saya: Anche Fede è cattivo con te e tua sorella, masochista di un Lasombra
Alain: Quello lo sono sempre stato
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