DEDICA: Alla mie grandissime amiche Rosa e Antea, per avermi prestato i loro personaggi (parlo di Federico, Maddalena, Astore e Seji *_*) 
RINGRAZIAMENTI: Ringrazio entrambe le ragazze di non essersi dimenticate di me e dei miei adorati pucci Alain e Giuliana. 
NOTE: miao Sono tanto felice che piacciano sia Alain che Fede *_*


La maschera di marmo

parte III

di Saya


Capitolo 3: Un Amore Vero

Alain non si era sentito così bene per mesi, mentre Federico sospirò continuando il suo lavoro, il giovane vampiro affondò le mani tra i lunghissimi capelli neri del vampiro più anziano.
"Sei riuscito ad ottenere quello che volevi…"
Il biondo aprì gli occhi guardando il moro che continuava ad accarezzarlo.
"Quello che volevamo entrambi…"
"Mhm… sarai la mia rovina…"
Federico lo baciò sulla pancia sotto l'ombelico e Alain iniziò ad ansimare, mentre il moro scese ancora di più con le labbra. Alain sussurrò tra i gemiti silenziosi:
"Ah… Fede…."
Il moretto arrivò fino al punto da lui prestabilito e iniziò a leccare, facendo si che il biondino inarcasse di nuovo la schiena per avere più contatto. Federico lo sollevò di più passandogli le mani sotto le natiche e cominciò a muoversi su e giù veloce, mentre Alain diventava sempre più vocale infilando le mani tra i capelli lisci del suo amante, sentendo le mani di Federico che gli accarezzavano la schiena e i fianchi. Non riuscendo più a trattenersi gemette:
"Ah…. Fede… ancora…"
Federico estroflesse* i canini cominciando a passare anche essi sul membro duro di Alain, mentre ad un certo punto lo morse portandolo ai limiti dell'estasi, facendo si che il biondino non vedesse più mentre urlava di piacere. Il moro continuò la sua tortura di piacere, mentre beveva il sangue dolce del suo Alain, notò che da quando lui aveva perso la memoria era diventato molto più vocale. Lasciò la sua eccitazione rigirandolo a pancia sotto cominciando a baciargli la schiena. Alain si aggrappò ai cuscini cercando di trattenere i gemiti senza successo e fremendo per cercare più contatto. Federico scese verso le natiche baciandole per lunghi momenti, poi lo sollevò per i fianchi allargandogli le gambe, e invece Alain si posizionò per lasciargli libero passaggio. Il moro lo prese entrando molto umanamente, ovviamente non cercò di non essere troppo brutale nel prenderlo. Il biondo si morse il labbro e una goccia di sangue scese giù per il mento, intanto iniziò a gemere assecondando i suoi movimenti. Federico lo possedeva a lungo senza stancarsi affondando sempre di più, violentemente. Alain ormai non si conteneva più, per lui a questo mondo esistevano solo loro due e il loro amore. Alla fine sfiniti caddero tra i cuscini della stanza nera, tremando di piacere dato e ricevuto. Senza voltarsi e guardare Alain, Federico gli prese la mano, ed il biondino aprì lentamente gli occhi guardando il suo innamorato, in silenzio, quasi per paura di rovinare quel bellissimo momento. Il moro con le dita iniziò ad accarezzare la mano restando con gli occhi chiusi, Alain in tutta risposta si strinse ancora di più a lui, facendo si che Federico gli cingesse le spalle con un braccio. 
"Alla fine hai vinto tu…."
"No abbiamo vinto entrambi…."
"Credi? Sei riuscito a farmi cedere…. Complimenti…."
"Io…. Fede…. io non voglio…. più stare lontano da te…. farò quello che vuoi… solo lasciami stare con te…."
Federico gettò la testa indietro:
"Io…"
Federico scosse la testa:
"…allora vuoi che me ne vada?"
"Per poi tornare ancora? Dovresti dimenticarmi…."
"Se tu vuoi… io ti dimenticherò…"
"…sarebbe meglio…per…per entrambi…"
Alain sconsolato chiuse gli occhi:
"…se lo desideri…"
Federico era rimasto ancora con gli occhi chiusi da prima, ma adesso anche in silenzio.
"Quando vuoi che me ne vada?"
"…dove andrai?"
"Non lo so…"
"Come farai con la tua memoria?"
Un sorriso amaro si dipinse sul viso pallido del vampiro:
"Non ho più niente,… non voglio essere duca … non voglio essere quello che ti ha fatto soffrire… non la voglio la memoria… ho tutto quello che mi serve… ricordarmi di te."
Federico si alzò a sedere di scatto, mentre Alain riaprì gli occhi.
"Invece è l'unica cosa che avresti fatto meglio a non ricordare…"
"Preferisco te che tutte le altre cavolate che ho avuto… si quelle che hai detto tu, la terra, l'eredita…"
"… sai che hai una sorella…"
Anche Alain si sedette guardando con interesse Federico.
"Dove?"
"Non so adesso dov'è… ti cercava…"
"…."
"Si chiama Giuliana ed è un'Assemita …"
"Assemita?"
"Si, anche se è considerata da tutti come una Giovanni…"
"Giovanni?"
"…"
"Cosa sono?"
"Eh?"
Alain guardava Federico con un volto molto perplesso.
"Come cosa sono… i clan…"
"I clan?"
"Tu sei un Lasombra….Alain sei un vampiro… te lo ricordi questo?"
"Me l'ha detto la signorina Maddalena prima…"
"… vuoi dire che non ti ricordi dei clan?"
Il biondino scosse la testa come per dire no…
"E di tutto ciò che concerne essere un vampiro?" 
Per la seconda volta il giovane vampiro scosse la testa… Federico si passò una mano tra i capelli e poi poggiò la testa sulle ginocchia, mentre Alain lo guardava.
"Non ti ricordi davvero nulla?"
"Nulla…" "è assurdo, come puoi andartene in giro così…."
"La signorina Maddalena mi ha gentilmente spiegato che sono vampiro e che dovevo presentarmi al principe, che dovrebbe essere il più forte e se non c'era lui a te, che sei il custode, anche se non capisco di cosa…"
"Non puoi andartene in giro finché non ricorderai tutto quello che concerne noi vampiri…"
"Cioè?"
"Ci sono molte cose che bisogna sapere, per esempio questo è un elisio è di questo che sono il custode. Gli elisi sono delle zone franche in cui sono vietati gli scontri…"
Alain annuì, era estremamente tenero visto che era nudo ed ascoltava con l' attenzione di un bambino…
"Però tu puoi…"
Federico si girò a guardarlo:
"Io sono io, ed essendo comunque il custode posso fare cose che gli altri non possono fare…"
"Oh… capisco"
"…. Resterai qui… con me… finché non ti avrò rispiegato tutto…"
Sentendo le ultime parole di Federico, Alain non riuscì a trattenersi e si lanciò intorno al suo collo abbracciandolo.
"…"
Il moro rimase un po' sorpreso però poi si mise ad accarezzargli i capelli, mentre il biondino sussurrò un grazie, accoccolandosi ancora di più tra le braccia dell'amato. Federico sbuffò grugnendo qualcosa, iniziando ad accarezzargli la schiena nuda.
"Da oggi sei sotto la mia tutela…"
Alain annuì ascoltandolo:
"Quindi mi obbedirai in tutto…"
"Si,…"
"Bene… guai a te se non sarà cosi…"
"Tutti quello che vuoi, basta che possa rimanere vicino a te…"
"mmm… vedremo"
"…"
Federico gli passò una mano tra i capelli e Alain gli regalò uno dei suoi sorrisi più dolci. Il moro rimase serio, riprendendo ad accarezzare lungo il collo e scendendo sul petto. Alain socchiuse gli occhi mentre stava felicemente seduto nell'abbraccio del suo amante. Federico continuò ad accarezzarlo posandogli di tanto in tanto un bacio sul collo dietro l'orecchio o nell'incavo della spalla. Poi Alain sussurrò ad un tratto:
"…Ti amo…"
"mmm… sei pazzo"
"di te…."
Federico lo stese di nuovo tra i cuscini riprendendo a baciarlo, Alain d'altronde contraccambiò con passione. Il moretto lasciò scivolare le proprie mani su tutto il copro del biondino, tanto che quest'ultimo iniziò ad ansimare, visto che Federico sembrava conoscere ogni suo punto sensibile. Alain si inarcò verso Federico e si staccò dal bacio sussurrando a fior di labbra:
"Voglio farti godere…"
"Mh?"
Federico lo guardò accarezzandogli il viso.
"Vuoi?"
Alain lo guardò con occhi rossi pieni d'amore.
"Va bene…"
E il moretto gli passò la mano tra i capelli. Alain sorrise e iniziò a baciargli lentamente il collo per poi scendere sul petto. Federico socchiuse gli occhi e lo accarezzò dietro la nuca. Il biondo iniziò a giocare con il primo capezzolo mentre l'altro lo prese in bocca stuzzicandolo con i denti e anche i canini. Il moro sospirò rilassandosi e godendosi la sensazione che il suo amante gli dava. Alain continuò il suo viaggio verso la meta desiderata, baciandogli ogni parte sensibile del corpo per poi arrivare al membro duro del compagno. Il biondo non lo prese subito in bocca ma scese lentamente dandogli baci per tutta lunghezza e poi iniziò a leccare e mordicchiare i testicoli. Federico si inarcò leggermente passandogli le mani tra i capelli.
"…ah Alain…"
Alain si alzò continuando a baciare l'eccitazione per poi prenderla in bocca iniziando a muoversi su e giù massaggiando i testicoli con una mano, cercando di imitare la stessa cosa che gli aveva fatto Federico, estroflettendo i canini e usandoli come oggetto di piacere. Il moro soffocò un gemito di piacere reclinando la testa di lato, mordendosi un labbro. 
"mmmm"
Alain iniziò a muoversi più velocemente, per poi trovare un ritmo adatto, grattando le ghiandole genitali maschili nella sua mano, succhiando con ferocia il membro dell'amante. Federico di tanto in tanto si lasciava sfuggire qualche gemito accondiscendendo con i movimenti del biondino dando voce al piacere che provava, stringendolo a se. Alain si fermò e lo guardo con lo sguardo intenso:
"Posso?"
"…"
Federico lo guardò e con un sospiro annuì. Alain gli allargò le gambe posizionando il suo fallo duro, spingendo lentamente dentro il moro, che chiuse gli occhi mordendosi il labbro. 
"..mh…"
Il biondino iniziò a muoversi lentamente e dolcemente, ma non resistette a lungo e velocizzò il ritmo. Federico gettò la testa all'indietro e soffocando un grido si causò una ferita al labbro, dalla quale scivolò una goccia di sangue. Continuando i suoi movimenti Alain iniziò a baciargli il collo per poi arrivare al labbro e leccare il sangue appena sceso da esso, facendo si che Federico lo baciasse con passione. Con atti del corpo violenti e rapidi penetrava il corpo forte e robusto del compagno. Federico lo strinse forte a se circondandolo con le braccia spingendolo ancora più affondo dentro il proprio corpo. Alain non dandosi per vinto assecondò i suoi movimenti impalandolo per bene con passione… Il moro urlò stringendosi al biondo affondando il viso tra i (acuisci). Alain diede le ultime potenti spinte prima di cadere esausto su Federico, che lo accolse tra le braccia altrettanto sfinito e restò tremante con il viso affondato sul collo dell'innamorato. Il biondino sorrise stanco uscendo dal corpo del moretto e sdraiandosi vicino a lui. Federico iniziò ad accarezzarlo rimanendo con gli occhi chiusi. 
"Sai… ho la sensazione… che l'abbiamo già fatto… in passato…"
"…sensazione giusta"
"Voi dormire con me questa… questo giorno?"
"He he… sarai tu a dormire con me…"
"Intendevo quello…"
Federico gli fece segno di poggiarsi su di lui e Alain lo fece contento con una pace interiore immensa. Il moro gli fece mettere la testa sul petto e cominciò ad accarezzargli i capelli, facendo sorridere il biondo che chiuse lentamente gli occhi soddisfatto. 
"Dormivamo molto spesso insieme… e facevamo spesso sesso…"
"Allora le mie sensazioni erano giuste…"
Il moro sussurrò un tenero si. Alain accarezzò il petto di Federico con occhi chiusi, sentendo che il moro gli intrecciava i capelli tra le dita.
"Ti insegnerò parecchie altre cose."
"Sai sono le uniche sensazioni belle che ho provato…"
"Fa il bravo e le proverai spesso."
Alain annuì lentamente mentre Federico abbozzò finalmente un sorriso, che Alain per sua sfortuna non vide e continuò ad accarezzargli il petto. Il moro lo strinse a se facendo si che il biondino si addormentasse lentamente seguito da Fede che lo stringeva per paura di perderlo di nuovo. 

------*qualche mese prima da Astore*--------------

Giuliana era entrata salutando Astore come sempre, con un bacio sulla guancia.
"Caro papà ti trovo bene…"
"Grazie piccola…"
"Novità?"
"Oltre al fatto che Sandor e Rosen fanno le ricerche sullo scomparso?"
"Si"
"E' scomparso anche Federico…"
La mora fece una faccia esasperata come per dire "che dementi hanno litigato di nuovo…
"Chi?"
"Alain e Federico… chi è la coppia che litiga di più?"
"A quello che ne so io… si erano lasciati…"
"Infatti…"
Giuliana lo guardò facendogli capire che non le andava proprio di parlarci.
"Intendo, nel senso… che facciano quello che vogliono… io li avevo avvertiti…. Però devo ammettere che mi preoccupa molto Alain…"
"Di Federico abbiamo perso le tracce dopo che ha lasciato Napoli…"
"Uno più genio del altro… che cavolo sperano di ottenere scomparendo…"
Astore non rispose essendo un signore, però Giuliana notò che era molto seccato.
"Ehm… scusa…."
"No… non per te… per Federico…"
"Ah… comunque credo che ha più colpe mio fratello di lui… è sempre stato un genio nell'amore… anche da umano…."
"Si, vabbè, ma Federico alla sua età…"
"Bhe… Alain fa esasperare…"
"…"
"Credo che riuscirebbe a mandare in manicomio anche Caino in persona…"
"Su questo sono d'accordo…"
La mora sorrise:
"Federico ritornerà… quello che invece mi preoccupa è mio fratello… quello ne combina di tutti i colori…"
"Già… ma ora dov'è?"
"Ma ti rendi conto, la sorella più piccola si deve preoccupare per lui… non lo so… è scomparso anche lui…"
La ragazza sospiro e continuò con la faccia annoiata:
"Se non lo trovano presto…. Dovrò sparpagliare i miei fedeli a cercarlo."
"Bhe, con gli anni che abbiamo l'età conta poco… speriamo bene…"
"Eh già…."
"…"
"Senti sei ancora arrabbiato per la questione di Seji-kun?"
"Ovvero?"
"Cioè la mia relazione con lui…"
"Relazione…"
"Vabbè se si può definire così…"
"Tu che intenzioni hai?"
"Ho paura che anche lui venga colpito dalla mia maledizione…"
"Eh? Di che parli?"
"Sai… sono morti in tre per colpa mia…"
"Tre?"
"Jean, Julien e Jade…"
"Tu non centri con la morte di Jade."
"Ma se è diventato cenere tra le mia braccia…"
"E' capitato per qualcosa che è successo molto lontano da te…"
"Se lo dici tu…"
"Lo sai anche tu che è così…"
"Lo so, ma è morto comunque…"
"Giuliana…"
"Mhm?"
"E' stato un caso e tu sei stata sfortunata…"
"Bene… tre volte… spero non la quarta…."
"Non ci sono maledizioni… ma per la quarta è di per sé un grosso guaio…"
"Eh… solo perché è un mage?"
"Solo? Ti pare poco?"
Se avesse potuto la moretta in quel momento sarebbe arrossita…
"Sai bene che ho i gusti strani…"
"Giuliana … io l'ho visto una sola volta… ma quello non è solo un mage…"
La ragazza lo guardò perplessa con i suoi occhi rossi.
"In che senso?"
"è strano... come se ci fosse qualcos'altro ... e poi, ha uno strano alone di negromanzia…"
"… in parole povere?"
"Non so …. Esattamente…. Ma tu stai attenta…. Per ora non posso dire niente… ci è anche stato utile…"
"Sai che sono sempre attenta…"
"Si… va bene…"
"E poi se mi succedesse qualcosa… tu ne soffriresti e io non posso permetterlo."
I due si sorrisero a vicenda:
"Brava…"
"Vedi sto diventando più responsabile…."
"Lo spero… è facile dirlo, ma tu sei sempre stata capace…"
"Eh eh, lo so… infatti ho detto sto diventando…, non che lo sono…."
Giuliana abbracciò Astore dolcemente:
"Cercherò di diventare una figlia esemplare…"
Astore sorrise accarezzandole i capelli:
"Giu, io non ho mai avuto motivo di lamentarmi…"
"Non è vero, ne faccio anche io di guai…."
"Vorrei solo capire che intenzioni hai con quel Seji-qualcosa…"
"Ehm, papà e Seji Onibara… o Seji-kun…"
"kun?"
"Bhe in Giapponese…"
"Eh?"
"E' per una persona…amica… per le ragazze si mette dietro chan… come dire Giu-chan sarei io…"
La ragazza dai capelli neri cercò di spiegare la cosa con scarso successo…
"Ah… ho capito…"
"Meno male, io sono una frana a spiegare… meglio combattere… a proposito di combattere… senti ti dispiace se continuiamo questo discorso un'altra volta, e l'ora che io vada in ronda per la città…"
"Vai piccola … e sta attenta…"
"Si…"
Astore poggiò un delicato bacio sulla fronte della figlia che gli sorrise ed uscì dalla stanza. Non gli piaceva per niente l'idea che quel mago gironzolasse intorno a lei.


-----*fine capitolo 3*----

*estroflettere i canini = i vampiri non girano con i canini sempre fuori,… hanno il potere di nasconderli e quando li tirano fuori si chiama estroflettere i canini =3 miao
Alain: Da dove cavolo hai tirato fuori ghiandole genitali maschili?
Saya: … dai sinonimi? C'era questo… oppure coglioni o palle… mi sembrava più carino… no? 
Alain: Fallo?
Saya: non potevo usare solo eccitazione e membro… ehm….
Alain: Atti di corpo?
Saya: ^\\\\\^ ehm….



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