Disclaimer: I personaggi di Gundam Wing purtroppo non appartengono a noi ma ai rispettivi creatori.

Saya- io sono pronta a rapirli se necessario! *saya vestita da ladra*

Miyu- io intanto vado a preparare gli attrezzi! *miyu riempie enorme borsone*


La mano del destino

parte VI

di Miyuki & Saya

L’aeroporto di Frankfurt era illuminato dai raggi di un sole di tardo pomeriggio. Wufei, anche se eccitato cercava di nascondere la sua impazienza di abbracciare i suoi migliori amici. Treize, notando lo stato d’animo del ragazzo, gli poggiò la sua mano sulla spalla:
”Arriveranno.”
“Lo so, ma è da molto che non li vedo, specialmente Quatre e Duo.”
Treize sorrise dolcemente:
”L’aereo è appena atterrato, li vedrai tra qualche minuto.”
Non appena pronunciò quelle parole, tra la folla Wufei riconobbe la voce vivace del suo amico.
“Hee siamo in Germania, ci pensi Heero, siamo a Francoforte… oh… li c’è Wufei,… WUUUUUU SIAMO QUI!”
E il ragazzo dagli occhi viola corse verso il cinese lasciando il proprio fidanzato con tutti i bagagli a carico. Saltò addosso il moro, che si era preparato ad incontrare un Duo-tornado e lo prese al volo.
”WU, QUANTO SONO FELICE!”
Disse Duo che ormai era appeso a Wufei come un koala, dando così tempo agli altri ragazzi di raggiungerli. Finalmente Duo si staccò, lasciando pure agli altri tre la possibilità di salutare l’amico. Anche se non era nella indole di Heero e Trowa, i due comunque abbracciarono Wufei. Dopo essersi salutati a dovere, e furono soddisfatti con varie pacche sulle spalle, Wufei guardò i quattro trovando il momento di presentare il suo accompagnatore. Il cinesino sorrise agli amici e poi guardò Treize, al che i quattro notarono un certo cambiamento nel tipo di sorriso che Wufei rivolse al giovane Kushrenada, cambiamento che insinuò il dubbio nelle loro giovani e vivaci menti.
”Vi presento il nipote del mio benefattore, Treize Kushrenada.”
Otto paia di occhi si puntarono sul giovane, che si sentì al quanto esaminato, come una ragazza al ballo delle debuttanti. (… ndTre ^^;;; ehm, ecco… meglio che continuo ndSaya) Duo con passo leggero e felino inizio a girargli introno, mentre Quatre gli si avvicinò porgendogli la mano, che Treize accettò, con il suo sorriso educato.
“E’ un immenso piacere conoscerla signor Kusherenada, Wufei ci ha parlato di voi, e devo dire che aveva ragione… io sono Quatre Reberba Winner… loro invece sono… Trowa Barton…”
Disse facendo segno verso il ragazzo dai capelli castani e una pettinatura al quanto strana, il quale lo salutò con un cenno di capo.
“Heero Yui…”
Il ragazzo della calamità naturale, fissò per qualche altro momento Treize, poi senza cambiare espressione, un “hn” mosse il capo salutandolo… Il giovane con la treccia fermò il biondino, presentandosi da solo:
”Duo Maxwell, e lei è un gran pezzo…”
Ma non riuscì a pronunciare le ultime parole che gli venne prontamente tappata la bocca. Era Heero che provvidenzialmente si era avvicinato al suo koi, sapendo che se ne sarebbe uscito con qualcosa di strano. Treize intanto diede fondo al suo autocontrollo per non mettersi a ridere e fece un leggero inchino.
“E un piacere conoscere gli amici di Wufei, spero che lo diventeremo anche noi.”
Duo liberatosi dalla presa del suo ragazzo rispose:
”Se lei è come Wufei l’ha descritta di certo non ci saranno problemi.”
“Beh allora iniziamo con darmi del tu e chiamarmi per nome.”
“Certo Treize.”
Quello che nella situazione sembrava di più al suo agio era naturalmente l’uragano Maxwell.
“Allora andiamo l’elicottero ci sta aspettando.”
Duo sgranò gli occhi al inverosimile.
“Ci siete venuti a prendere in elicottero?”
Wufei che stava accanto a Heero aiutandolo con i bagagli si girò verso l’amico:
”Certo, per i miei amici solo il meglio.”
Heero invece d’altra parte aveva fissato per tutto il tempo il giovane Kushrenada, per poi girarsi e guardare Trowa che contraccambiò lo sguardo con piccolo cenno di testa. Treize apriva la fila del piccolo gruppo, mentre i cinque ragazzi dietro di lui chiacchieravano di più e del meno, o meglio, Duo parlava, Quatre e Wufei aggiungevano ogni tanto qualcosa, mentre Trowa e Heero che chiudevano la fila se ne stavano in silenzio. Kushrenada sorrise a sé stesso, era la prima volta che vedeva il suo amico così felice, e poi nella sua testa si pose la domanda: come era possibile che cinque ragazzi dai caratteri così diversi potessero andare d’accordo come davano a vedere. Uscirono all’aria aperta dalla parte privata del aeroporto, dove c’era già l’elicottero che li aspettava con le eliche che giravano.
“WAAAAA, MA è BELLISSIMO!”
Gridò Duo. Heero lo spinse in avanti e pochi minuti dopo, il gruppo e i bagagli erano ai loro posti. L’elicottero si alzo in volo, mentre Duo aveva il viso stampato sul finestrino osservando il panorama, finalmente zitto. Il volo passò in silenzio, i quattro amici di Wufei stavano ammirando il paesaggio verde che si prostrava sotto di loro. Nessuno dei quattro viveva in campagna. Non erano abituati a tutto quel verde. Finalmente l’elicottero si poggiò sulla terra ferma facendo uscire i passeggeri. Ci avevano messo solo una decina di minuti, con la macchina ci sarebbe voluta almeno un ora. I quattro ragazzi per la seconda in meno di mezz’ora rimasero senza parola osservando lo spettacolo che gli si presentava di fronte. Duo si leccò leggermente le labbra mentre i suoi occhi viola scintillavano finché non si girò verso il compagno dicendo:
”Io farò la principessa, tu il mio principe…”
Disse preso dall’enfasi del castello, facendo sopprimere una risata a Treize e uno sguardo quasi confuso di Wufei… solo il giovane Maxwell poteva uscirsene con una frase del genere. Heero gli lanciò un occhiata commentando con un suo solito:
”Hn…”
mentre Quatre continuava ad osservare il bellissimo palazzo che si presentava di fronte a loro: rimasto stregato dalla gigantesca villa a due piani in stile gotico, con una serie infinita di finestre con relative stanze ed un enorme scalone in pietra affiancato da due statue di leoni che conduceva alla porta d’entrata. Poco lontano si potevano chiaramente distinguere delle stalle tutt’ora ancora in uso.
”E’ stupenda…”
Sussurrò il ragazzo biondo con uno sguardo incantato, guadagnandosi un’occhiata sfuggente e dolce dal suo ragazzo al quale gli si incresparono le labbra in un mezzo sorriso.
”Sono felice che vi piaccia… in fondo rimarrete qui per una settimana…”
Disse Treize compiaciuto dalla reazione dei due ragazzi più espressivi, sapendo che anche gli altri due trovavano il posto bello. Finalmente il giovane Kushrenada fece un segno ai ragazzi di entrare… varcarono la soglia… e questa volta tutti e quattro rimasero a bocca aperta…
Lampadari in cristallo, statue in marmo, bellissimi quadri appesi alle pareti. Tutto era così luminoso e splendente che quasi abbagliava. Sembrava di essere entrati in una di quelle favole per bambini con principi e principesse. Da una porta d’ebano uscì un uomo in età avanzata e si avvicinò al gruppetto che ancora osservava tutti i splendori della casa in cui erano entrati. Wufei si avvicinò al nonno e poi guardò verso i suoi amici d’infanzia:
”Ragazzi… voglio presentarvi una persona che ha fatto molto per me… Ludvig Kushrenada…”
”Wufei quante volte ti ho detto di chiamarmi nonno…”
Il cinesino arrossì:
”Si nonno…”
Facendo ridacchiare Duo che si avvicinò al uomo porgendogli la mano:
”Duo Maxwell… signor Kushrenada…”
”Oh oh… un piacere conoscervi ragazzi… ma anche voi potete chiamarmi nonno…”
Heero fece un leggerò inchino e con la sua voce ferma rispose:
”Non per mancargli di rispetto… ma mi sentirei più a mio agio chiamarla Signor Kushrenada.”
”Ah per me non ci sono problemi nonno…”
Aggiunse il fidanzato di Yui, facendo fare una smorfia al proprio ragazzo… intanto anche Quatre aveva porto la sua mano al vecchio (non sono vecchio ndL su via… sono tutti meno ai 30 anni lì… ndSaya va bene…ndL):
“La ringrazio della vostra ospitalità signor Ludvig Kushrenada… io sono Quatre Reberba Winner… è un piacere conoscere il benefattore del nostro Wufei…”
Disse con tono formale, poi si girò verso Trowa presentando anche lui:
”Questo invece e Trowa Barton…”
”Piacere di conoscerla signor Kushrenada.”
Disse con il suo tono di voce inespressivo, mentre Yui si avvicinò al gruppo porgendo anche lui la mano al uomo:
”Heero Yui, piacere…”
”Beh Wufei, sono dei ragazzi molto ben educati e simpatici… ma credo sia meglio che tu mostri loro le loro stanze non credi?”
Il cinesino sorrise e annuì, facendo un cenno ai quattro di seguirlo. I ragazzi seguirono l’amico ma molto presto si fermarono, guardando ammaliati i giochi di luce che si stavano formando sulle pareti a causa dei raggi di sole che trafiggevano le vetrate. Iniziarono lentamente a seguire Wufei che sorrideva, ricordandosi ancora molto bene la prima volta che aveva salito quelle scale… sapeva anche esattamente dove si sarebbero fermati Duo e Quatre non appena sarebbero giunti in cima… infatti i due ragazzi posarono le mani sulla balaustra ammirando i giochi di forme delle piastrelle del pavimento del pianoterra. Alzarono lo sguardo e si misero a fissare il lampadario di cristallo che, grazie alla luce che filtrava dalle finestre, creava dei splendidi effetti arcobaleno sulle pareti circostanti. Infine seguirono il cinesino per il lungo corridoio che portava alle loro stanze… si fermò davanti alla prima porta:
”Questa stanza è vostra.”
Disse guardando Quatre e Trowa con un sorriso:
”La mia è quella con il dragone sopra, così se vi serve qualcosa…” ma Duo non gli lasciò il tempo di finire.
”Basta che mettano a posto la loro roba… e poi veniamo tutti nella tua stanza così ci raccontiamo un po’ dei fatti nostri.”
Wufei sorrise annuendo.
”Allora vi aspetto nella mia stanza.”
Quatre era rosso in viso mentre continuava a fissare il cinesino e finalmente riuscì a fare la domanda che gli ronzava nella mente da quando Wufei aveva detto che quella era la loro stanza:
”Ma come… tu…”
Al che Wufei si mise leggermente a ridere rispondendo.
”L’ho capito parlando con te e Trowa al telefono…non potete nascondermi nulla lo sapete.”
I due ragazzi sorrisero entrando nella cameretta mentre gli altri tre proseguirono di tre passi e Wufei li guardò.
”Questa invece è la vostra.”
Disse guardando gli amici, e Maxwell senza farselo ripetere due volte schizzò dentro a controllare. Heero guardò per un attimo l’amico e annuì.
”Lo faccio calmare poi veniamo da te…”lo avverti con tono apatico.
Wufei scosse la testa mentre Yui si chiudeva la porta dietro le spalle, chissà come avrebbe calmato il loro amico dal sorriso perenne. Poi se ne andò in camera sua sedendosi sul terrazzo, aspettandoli in piena tranquillità.
Intanto Heero si appoggiò alla porta chiudendola a chiave di nascosto mentre osservava un frenetico Duo che aveva iniziato già a cercare cosa mettersi addosso. Senza farsi troppi problemi il ragazzo dai capelli corti gli passo vicino togliendosi la maglietta.
”Vado a farmi una doccia…”
Disse passando dietro al ragazzo con la treccia che si immobilizzò guardando la porta, che naturalmente rimase aperta, dov’era scomparso il compagno. Sentì il rumore del acqua che il suo compagno aveva aperto e continuava a fissare verso quella porta, distolse per un attimo lo sguardo e fissò i suoi vestiti, prese al volo dei boxer e con un sorriso si diresse nel bagno, mentre la sua mente anticipava l’immagine di Heero nudo sotto il getto d’acqua. Quando entrò si fermò ad osservare la figura nella doccia per poi sfilarsi velocemente i suoi vestiti:
”Oi Heero,…”
Il giovane si girò e fecce un mezzo sorriso d’invito all’altro ragazzo che colse l’attimo entrando nella doccia con lui, lasciandosi accarezzare dalle goccioline d’acqua e le mani esperte del compagno. (e ci risiamo io e la doccia ç_ç ndSaya su continua che a me piace ndDuo) Le loro labbra si incontrarono e le loro lingue iniziarono a giocare in un dolce e sensuale ballo di seduzione. Le mani di Heero passarono leggermente sulla schiena fino ad arrivare al sedere sodo del compagno accarezzandolo. Poi le sue dita accarezzarono la lunga treccia fino ad arrivare alla punta e slegarla, liberare quei capelli che lui tanto adorava in quel ragazzo. Si staccarono uno dall’altro e Heero continuò ad accarezzargli i capelli mentre lo appoggiava con la schiena sul muro e scivolava in ginocchio di fronte a Duo. Occhi viola lo seguirono con anticipazione scritta nello sguardo. Heero si lecco le labbra e poi lentamente prese in bocca l’eccitazione ormai risvegliata del compagno. Duo iniziò a respirare più profondamente quando senti la lingua vellutata del compagno passargli su tutta la lunghezza del suo membro per poi prenderlo in bocca e giocarci, succhiare leggermente la punta per poi farlo arrivare fino alla gola. Il ragazzo dai lungi capelli chiuse gli occhi, non riusciva a pensare, si sentì perdere dentro quella cavità così calda e non ci volle molto che Duo si svuotò tra le labbra invitanti di Heero, il quale non si lasciò sfuggire nemmeno una goccia. Risalì lentamente il corpo baciandolo delicatamente per poi catturare di nuovo le sue labbra in un bacio di passione, dove Duo assaggiò sé stesso mescolato al sapore intossicante del suo ragazzo. Alzò le braccia introno al suo collo era sfinito per via delle sensazioni che gli aveva fatto provare Yui, e Heero sapeva che era così, passo le mani sul suo corpo leggermente lavandolo, mai staccandosi dal bacio. Chiuse la doccia e prese duo in braccio uscendo dalla cabina e cercò degli asciugamani, ne trovò uno e avvolse in esso il suo compagno per poi portarlo sul letto e appoggiarcelo sopra. Duo lo guardò con occhi socchiusi e sorrise dolcemente:
”Ti amo Heero.”
Il ragazzo dai capelli corti annui:
”Anch’io…”
Poi si girò andando a prendere altri due asciugamani… uno per i capelli di Maxwell e l’altro per se, infine tornò da lui sedendosi sul letto e iniziò ad asciugargli i capelli con delicatezza, facendo in modo che Duo si perdesse nel mondo dei sogni. Heero per un attimo lo guardò, lo coprì con il lenzuolo e poi si rivestì. Uscì dalla stanza e si guardò un po’ in giro, per trovare anche Trowa uscire silenziosamente dalla sua stanza. I due si guardarono annuendo, e poi bussarono sulla porta di Wufei che gli invitò dentro:
”Duo e Quatre?”
Chiese sorpreso, al che rispose Trowa:
”Il viaggio ha stancato molto Quatre, si è messo a riposare…”
(seee...il viaggio ha stancato molto...a chi la raccontano!! Nd Miyu ^^;;; ehm ndSaya -.- ndTro *fischett* ndWu)
”Hn, anche Duo aveva bisogno di riposarsi…”
Wufei alzò il sopraciglio è annuì invitandoli sul terrazzo facendogli vedere il panorama e facendo una leggera descrizione di cosa sta dove.

Dopo che i ragazzi si erano svegliati, li aspettò una cena buonissima in compagnia di Ludvig e Treize, dove si divertirono tutti un mondo. Duo scoprì di avere affinità con il nonno di Wufei, Quatre intanto aveva scoperto che era facile parlare di tutto con Treize, mentre Heero e Trowa rimasero per tutto il tempo in silenzio ascoltando i vari discorsi che gli altri cinque avevano iniziato, senza mai dire una parola, a meno che il ‘hn’ di Heero si possa contare come parola… infine si alzarono, dovevano fare ancora la bella chiacchierata che si erano persi quel pomeriggio, così tutti è quattro dopo essersi messi il pigiama finirono nella stanza di Wufei sul suo grande letto a quattro piazze che in realtà poteva sopportare molte più persone di quattro. I cinque ragazzi erano seduti sul letto in cerchio, guardandosi…e naturalmente fu Duo il primo a prendere la parola:
”Sono passati anni da quando siamo stati tutti insieme, questo è veramente un miracolo.”
”Il miracolo è come Hee riesce a sopportarti Duo…”
Disse Wufei guardandolo, ma naturalmente Maxwell non se la prese in contrario, abbracciò il suo ragazzo facendogli la linguaccia:
”Potrei pensare che inizi a fare delle avance al mio ragazzo, Wu…”
Rispose facendogli un occhialino, il che fece ridere Quatre e Trowa lo guardò incantato…dando motivo a Duo di intromettersi di nuovo.
”Io sono ancora arrabbiato con voi due che non mi avete detto niente… ho dovuto scoprirlo da solo.”
”Duo, sta zitto…”
Intervenne Heero, scuotendo la testa:
”Ma Hee-chan, erano cattivi noi l’abbiamo detto subito a tutti.”
”Tu… l’hai fatto…”
Al che il ragazzo con la treccia sgranò gli occhi che si riempirono di lacrime e il biondino intervenne:
”No, Duo, Heero intendeva che per lui non è importante che gli altri lo sappiano, per lui basta che siate voi due a saperlo…”
Maxwell guardò Yui, che sbuffo incrociando le braccia al petto, e poi il sorriso del suo ragazzo tornò a posto.
”Wufei l’ha capito senza fare domande…”
”Sul serio Wu?” chiese Duo guardandolo.
”Si, una volta quando li ho sentiti al telefono, poi li ho visti dal vivo, ho fatto due più due… e sono arrivato alla conclusione…”
”Oh… a proposito Wu, Treize e veramente un gran bel pezzo…”
”Duo, smettila di usare certi termini.”
”Che fai? Il geloso?”
Si girò Maxwell verso Yui che rispose:
”No…”
”Si, sei geloso…”
Il discorso durò ancora qualche minuto, poi i quattro iniziarono a raccontarsi come hanno vissuto dalle famiglie che li avevano adottati. Quatre sembrava avere un fiume di sorelle maggiori, che lo coccolavano e riempivano di regali. Dall’altra parte Trowa che è sempre stato bravo con i giochi da circo, era stato adottato da due trapezzisti che non potevamo permettersi di stare fermi per più di nove mesi…ed aveva un suo numero di lancio di coltelli. Heero era diventato figlio di un direttore di una ditta d’informatica molto popolare, e ormai nessuno era bravo come lui al computer, al che Duo si lamentò che Heero non andava da nessuna parte senza il suo laptop. Infine Duo Maxwell era stato adottato da una famiglia che non poteva avere figli, per via della malattia della madre e il carattere di Duo fu la cosa migliore che potesse capitarle, rallegrandole la vita, mentre suo padre lavorava come dipendente della società del padre adottivo di Heero. Poi quattro paia d’occhi si fermarono su Wufei che sorrise dicendo che negli ultimi mesi aveva imparato la lingua tedesca, che aveva scoperto un immensa biblioteca nella villa, dove passava la maggior parte della sua giornata quando non stava con i tutori o cavalcava… Quando nominò i cavalli Duo si alzò in ginocchio fissandolo sorpreso chiedendo dei cavalli e Wufei gli rispose che avevano un maneggio non poco lontano e che avevano splendidi esemplari di cavalli.
”E poi visto che non sapevo ballare, Treize mi ha insegnato anche quello…sapete…per la festa di domani…”
Disse come ultima frase con estrema calma, Duo alzò un sopraciglio guardandolo, mentre Quatre tentò di sopprimere una risatina:
”Fammi capire Wu… Treize ti ha insegnato a ballare…”
”Si…”
”E ti teneva stretto stretto?”
”Si…”
Solo dopo aver risposto, si rese conto della situazione arrossendo, mentre Maxwell lo guardava sorridendo… girandosi verso gli altri notò che anche i visi apatici di Heero e Trowa mostravano un mezzo sorriso:
”COSA?”
Chiese quasi esasperato, e quattro teste tutte insieme vennero scosse:
”Niente, niente…”
Disse Duo sorridendo, poi continuò:
”C’è qualcosa che non ci stai dicendo Wu?”
”Cosa vuoi dire Duo?”
”Su via Wufei, siamo tuoi amici…”
Si aggiunse Quatre che si era appoggiato a Duo guardandolo con quei suoi grandi occhioni.
”Di cosa state parlando?”
Wufei ormai sapeva che i due avevano in mente qualcosa, e quando si girò a guardare Trowa e Heero per chiedere aiuto, uno dei due leggeva un libro, l’altro era perso a giocare con il suo laptop… non aveva via di scampo e tanto meno sapeva cosa cavolo volevano sapere i suoi due amici che lo stavano interrogando.
"Oh insomma ragazzi! Lo sapete che io odio i segreti!!" protestò Wufei fissando i due ragazzi che lo fissavano ancora sorridendo.
"Segreti? Stiamo per caso nascondendo qualcosa Quatre?" chiese Duo fissando l'amico.
"Assolutamente niente...." rispose il biondino
"Ma dicci Wufei...Treize....ballava bene?" dando una strana enfasi alla parola 'ballare'. Wufei guardò i due poi pensò un attimo.
”E’ un ottimo ballerino, mi ha spiegato i passi e…”
Si fermò a guardare le espressioni quasi deluse dei due ragazzi.
”Cosa?”
”Sul serio avete solo fatto lezioni di danza?”
Chiese Quatre mentre si intromise Duo.
”Su a noi puoi dircelo, siamo i tuoi migliori amici, no?”
Finalmente il cinese capì dove stavano parando i suoi due amici e divenne più rosso di un pomodoro.
”Vi sbagliate, io e Treize siamo solo amici…”
”Bella barzelletta…”
”Cosa vuoi dire Duo?”
A rispondere fu Quatre:
”Duo sta dicendo che per come guardi Treize Kushrenada, tra voi non c’è solo amicizia…”
“E nemmeno da parte di Treize…”
Giunse la voce di Heero, che non aveva nemmeno alzato lo sguardo dal suo laptop.
”Non dite cose assurde ragazzi…”
I quattro fecero spallucce scuotendo la testa e poi prima di cambiare il discorso.
”Quando te ne renderai conto, sai dove trovarci…”
In quel momento Wufei li fulminò tutti indignato con lo sguardo, girandosi e dandogli le spalle…li ignorò… gli altri quattro lo guardarono per un momento per poi tornare a fare quello che stavano facendo. Heero sul suo laptop, Trowa con il libro mentre Quatre e Duo chiacchieravano, fino a che il sonno non li catturò e si addormentarono lì vicino al loro amico.

Quando la mattina dopo Treize vedendo che i ragazzi non erano ancora scesi andò a svegliare Wufei, per incitarlo a svegliare anche gli altri…e quando entrò nella sua stanza si trovò di fronte un immagine al quanto strana. Sul grande letto di Wufei c’era il cinesino che era appoggiato al ragazzo dai capelli lunghi, il quale era poggiato sul petto del suo ragazzo. Heero in oltre stava mezzo sdraiato su Trowa che aveva la testa poggiata in grembo al ragazzo biondo, il quale teneva per mano Wufei. Li guardò per un attimo e li venne quasi da ridere. Si avvicinò alla massa di ragazzi:
”Uhm ragazzi… la colazione è pronta…”
Quatre aprì leggermente gli occhi fissandolo…e poi sorrise:
”Buon giorno…”
Sentendo che il biondino parlava si sveglio anche Trowa, e da li partì la reazione a catena, finché non erano tutti svegli e auguravano un buon giorno a Treize che li guardava molto divertito. Scosse la testa:
”Vi aspettiamo giù, svegliatevi e venite, la colazione aspetta.”
Quando Duo sentì la parola magica saltò dal letto correndo nell’altra stanza a lavarsi e poco dopo con passo calmo lo seguì Heero dicendo che sarebbero tornati appena pronti. Quatre fece un leggero inchino a Treize e prese Trowa per mano e se lo trascinò nella loro stanza, facendo rimanere Wufei e Treize da soli.
”Avete fatto una piacevole chiacchierata?”
Chiese il giovane Kusherenada, mentre Wufei cercava cosa mettersi, prima di entrare in bagno:
”Si avevamo molte cose da dirci… non ci vedevamo tutti insieme da anni.”
”Capisco…”
Intanto Wufei entrò nel bagno e si fece una doccia veloce uscendo vestito in un paio di jeans e maglietta. Il ragazzo dai lungi capelli neri, aveva completamente rimosso le parole dei suoi due amici.
Finalmente i sei si trovarono di fronte la porta della stanza di Wufei, tutti vestiti e pronti per la colazione. Quando entrarono nella sala da pranzo trovarono un grandissimo tavolo apparecchiato in modo molto sfarzoso, a capo tavola c’era seduto Ludvig che stava leggendo un giornale, accanto a lui si sedettero Treize e Wufei… e vicino a loro c’erano posti per i quattro ragazzi.
”Buon giorno ragazzi, dormito bene?”
Chiese il vecchietto guardandoli con una luce divertita nei occhi.
”Certo nonno… il letto è talmente morbido che ho dormito veramente bene…”
Rispose Duo che si era già messo a suo agio ed aveva iniziato a mangiare, e gli altri seguirono il suo esempio in modi molto più moderati… dopo qualche minuto dall’inizio della colazione entrò il maggiordomo annunciando.
”Signori, sono arrivati il signor Marquese accompagnato dalle signorine Von Kaisser.”
Il gruppo si girò verso la porta mentre Treize si alzò andando incontro ad un sorridente Zechs che era entrato accompagnato da due ragazze che si guardarono introno. La bionda, che teneva Marquese per mano, era una ragazza alta e aveva i capelli lunghi, due occhi azzurri e un sorriso dolce sulle labbra, portava una lunga gonna nera e una maglietta attillata dello stesso colore. L’altra ragazza che era entrata insieme a loro era pure abbastanza alta, aveva lunghi capelli neri, occhi scuri ed era vestita più sportiva della bionda… un paio di jeans e una maglietta attillata rossa. Mentre Treize e Zechs si salutavano le due ragazze scrutavano i presenti con un espressione apparentemente innocente. Finalmente il ragazzo dai lunghi capelli biondi si girò verso le due.
”Ecco a voi Treize Kushrenada…”
Poi si girò verso di lui:
”Questa è la mia fidanzata Karoline di cui ti ho parlato, e questa invece è sua sorella minore Ana…”
La bionda sorrise porgendogli la mano la quale Treize accettò.
”E un piacere conoscerla finalmente signor Kushrenada… Zeky mi ha parlato molto di lei.”
La mora invece si mise quasi a ridere, quando notò il leggero rossore sulle guance del futuro cognato, dopo che Karoline aveva usato il suo nomignolo. Treize fece un leggero inchino.
”Il piacere è mio…”
Intanto si era alzato anche Ludvig.
”Oh Zechs che piacere averti qui, e finalmente possiamo vedere di persona la tua splendida futura moglie.”
Disse guardando Karoline che sorrise facendo un leggero inchino, poi si girò guardando Ana.
”Ma non mi avevi detto che la sorella era bella quanto la tua dolce metà.”
”Oh lei mi lusinga signor Kushrenada…”
”Mi chiami Ludvig…”
”Certo Ludvig, ma lei mi deve chiamare Ana…”
Disse la ragazza facendo l’occhiolino al signore che le offrì il braccio che lei accettò volentieri e la portò a tavola presentandole i presenti. Karoline scosse la testa:
”Sempre la solita…”
”Tu le vuoi bene proprio perché è così aperta con le persone, no darling?”
”Volete venire a sedervi anche voi?”
Offrì l’uomo portando a tavola anche Zechs e Karoline.
Quando tutti si presentarono, si formarono tre gruppi di conversazione, o meglio dire due gruppi di conversazione, visto che Trowa e Heero continuavano a stare in silenzio ascoltando quello che dicevano gli altri. Si decise che dopo la festa i tre appena arrivati sarebbero rimasti a dormire alla villa, e forse sarebbero rimasti anche qualche giorno di più. La colazione durò molto più a lungo del previsto.
Il resto della giornata volò spensierato e molto presto si trovarono tutti ad andare nelle proprie stanze a vestirsi. Come da copione anche questa volta si aveva saltato il pranzo visto che la festa organizzata dai Kushrenada iniziava presto e aveva anche un bufet piuttosto ricco.
Quatre, essendo stato cresciuto dopo l'orfanotrofio da una famiglia ricca, era abituato a queste feste in grande stile...quindi sapeva bene come comportarsi e prepararsi. Non ci mise molto a scegliere un abbagliamento adatto all'occasione ma di suo gusto. Indossò un completo in stile arabo, come effige della famiglia Raberba Winner, composto da un paio di morbidi pantaloni bianchi, una camicia in seta azzurra dalle maniche lunghe ed abbastanza trasparente. Sopra ad essa mise un gilet di una tonalità di blu molto profondo che complimentava alla perfezione i suoi occhi.
Heero, Duo e Trowa, non avendo alcuna tradizione da rispettare come nel caso di Quatre, scelsero un semplice smoking nero....classico ma elegante....Duo non stava più nella pelle....non vedeva l'ora di farsi vedere così agghindato dalla gente, a lui le feste lo mettevano sempre di un umore più euforico del solito.
Tra tutti, quello che si sentiva più nervoso era Wufei. Lui non era abituato a questo genere di balli, era la prima volta che vi partecipava ed aveva paura di fare brutta figura...soprattutto perché era lui l'ospite d'onore della festa. Aveva passato l'ultima mezzora a frugare nell'armadio senza trovare nulla di suo gradimento...ed ora stava lì, con addosso solo i boxer, a fissare un mucchio di vestiti inutili. Alla fine, ad attirare la sua attenzione fu un vestito cinese che Treize aveva insistito assolutamente che comprasse la settimana scorsa, durante una delle loro gite in città. Il compagno aveva detto che era fatto apposta per lui quando lo aveva visto uscire dal camerino con quello addosso...e così lo avevano pagato e portato a casa.
Lo studiò alcuni istanti...e poi decise che quel completo avrebbe fatto al caso suo. Era elegante ma allo stesso tempo aveva quel non so ché che sembrava esprimere una parte della personalità di Wufei....la parte passionale che doveva ancora venire completamente alla luce.
L'abito era formato da pantaloni in seta rossa, color del sangue, e da una lunga casacca nera dello stesso materiale, con il collo un po’ alto e l'allacciatura all'orientale con alamari dello stesso colore dei pantaloni. La casacca in oltre era finemente lavorata con dei motivi floreali in filo rosso ed oro, tra cui il motivo principale era quello di splendidi fiori di pesco....a concludere il tutto stava una cintura nera con un fermaglio raffigurante un artiglio di drago. Wufei si guardò allo specchio con occhio critico e si ritenne soddisfatto del risultato...si lasciò pure sciolti i capelli, perché l'effetto era migliore....anche se a lui davano un po’ fastidio perché tendevano sempre ad andargli sugli occhi.
Wufei fu venuto a chiamare dai suoi quattro amici e tutti assieme scesero al piano di sotto dove i primi invitati sarebbero arrivati a momenti. Il gruppetto scese allegramente le scale, Duo non smetteva un attimo di parlare esaltato com'era....alla fine, sull'ultima rampa il cinesino rimase quasi folgorato da una visione. Treize stava a qualche metro da loro a parlare con Zechs...entrambi i ragazzi erano vestiti in alta uniforme...e dire che stavano splendidamente era un eufemismo. Treize sorrise a Zechs e poi si girò verso le scale dove Wufei lo stava guardando incantato e sgrano gli occhi vedendolo vestito in quel modo con i capelli sciolti… i momenti passavano ma i due non dissero niente continuando a guardarsi… mentre i loro amici cercavano di capire cosa stesse succedendo, per infine scuotere la testa e Zechs mormorò.
”Testone…stasera vedrai…”
E sorrise, in quel momento, mentre Treize e Wufei erano persi uno nell’altro, scesero anche le sorelle Von Kaisser… allungò una mano verso la sua fidanzata, che aveva i capelli legati in una pettinatura stretta lasciando solo due boccoli ad accarezzarle il viso. Il corpo era avvolto in un vestito scollato azzurro chiaro che metteva in risalto i suoi occhi azzurri, mentre uno spacco al altezza della coscia mostrava le sue gambe perfette… la biondina sorrise al suo fidanzato prendendo la mano con classe per poi girarsi verso Treize e Wufei e scuotere la testa lanciando un occhiata alla sorella che già li guardava con un sorriso pericoloso sulle labbra. Ana aveva i capelli sciolti che le cadevano liberi sulle spalle scoperte, il suo vestito era elegante ma sportivo come si addiceva al carattere della ragazza, il viola e il nero si scambiavano in un gioco di colori che faceva esaltare gli occhi scuri… che in quel momento sembravano viola. Finalmente i due tornarono in sé e Treize si avvicinò a Wufei sorridendo.
”Ti sta una meraviglia…”
Disse osservandolo, mentre il cinesino arrossiva leggermente sulle gotte… deglutì e rispose.
”Anche tu stai bene in uniforme…”
Ignari di essere osservati da vicino da sette paia d’occhi e sette cervelli che stavano i elaborando piani più assurdi per farli cadere uno nelle braccia del altro. In quel momento si avvicinò Ludvig facendo prima i complimenti alle due ragazze, per poi sorridere anche ai ragazzi:
”Ah oggi potrò vantare di avere alla festa sette stupende persone…”
Disse amicando con un sorriso, poi si girò verso Wufei.
”Sei pronto a essere presentato Wufei, come parte della famiglia Kusherenada?”
Il cinesino annuì abbastanza nervoso, ma non si sarebbe di certo tirato indietro. Ludvig offrì il braccio ad Ana che fece un leggero inchino accettando e seguendolo nella sala, che molto presto si sarebbe popolata tra parenti vari ed invitati. Subito dopo i due ci furono Zechs e Karoline seguiti da Heero e Duo, che a loro volta erano seguiti da Quatre e Trowa… per ultimi si guardarono Treize e Wufei. Il giovane Kusherenada fece un leggero inchino e gli porse il braccio che il cinesino con mani tremanti accettò:
”Hai paura?”
Chiese gentilmente, Wufei alzò lo sguardo annuendo leggermente.
”Non ti preoccupare, mica mordono, solo ricordati che ci sono due tipi di persone nella nobiltà, una… sono quelli a cui non importa di niente e di nessuno, tranne dei soldi… sta attento a quelli e poi ci sono quelli che non si direbbe quasi che sono nobili, che si comportano gentilmente e sono gentili sul serio, non fingono di essere qualcun'altra per poi pungalarti alla schiena… prendi l’esempio di Zechs, i suoi non sono molto felici che sia fidanzato con Karoline, lei non è una nobile… intanto la madre l’ha accettata come futura moglie di Zechs, mentre il padre sembra non essere molto d’accordo… ah poi c’è la terza categoria di nobili… quelli che pensano di poter avere tutto quello che desiderano… non ho esempi da darti, visto che frequento poco giri del genere…”
(Dillo che pensavi a Relena ndSaya u_u;;; colto nel segno ndTr)
Pochi minuti dopo i maggiordomi iniziarono ad annunciare gli invitati, furono presentati i Von Schwarzburg, seguiti dai coniugi Müller, una giovane coppia sposata da poco. Poi il maggiordomo annunciò I Peacecraft e Zechs sospirò.
”Che succede?”
Chiese preoccupata Karoline guardandolo.
”Come tu lo sai io usò il cognome di mia madre da nubile… sta entrando la mia famiglia.”
La ragazza annuì capendo le preoccupazioni del suo fidanzato, non voleva di nuovo litigare con il padre.
”Günter, Maddalena e Relena Peacecraft…”
I due si guardarono intorno con fare altezzoso, mentre la signora cercò con gli occhi il figlio con la fidanzata, quando si avvicinò Ludvig insieme a Treize per salutarli. Wufei stava in un angolo con i suoi amici, la festa era cominciata ma non erano ancora arrivati tutti. Duo stava mangiando uno stuzzichino mentre si guardava introno ammirando i vestiti dei presenti, Heero era appoggiato al muro osservando il suo ragazzo quando si avvicinò una ragazza dai lungi capelli e gli sorrise. Era vestita in un vestito rosa confetto pieno di sbuffì di tessuto strani, Yui naturalmente la ignorò come tutto, ma questa ragazza non sembrava volersi staccare da lui, gli si era presentata come Relena Peacecraft ed aveva iniziato a parlare senza fermarsi, il che gli stava cominciando a dare sui nervi. L’unica persona che parlava troppo e non gli dava sui nervi era Duo, che quando vide Heero con questa si zittì, e iniziò a demoralizzarsi, come ogni tanto capitava, quando pensava che lui per il suo ragazzo era solo un passatempo, e che quando avrebbe trovato la ragazza giusta l’avrebbe abbandonato… senza che nessuno se ne accorgesse scivolò fuori dalla sala nel momento in cui ci fu un altro annunciarono.
”Lucrezia Noin del casato dei Deutschtirol”
La ragazza appena arrivata salutò Ludvig e Treize per poi andare a salutare anche Zechs e Karoline, una delle sue migliori amiche. Mentre erano indaffarati a ricevere anche Rosamunda Une, Ana notò una figura che stava sul terrazzo ad osservare il parco e gli si avvicinò.
”Maxwell se non erro…”
Disse guardandolo con un sorriso, al che il ragazzo si girò annuendo.
”Chiamani Duo…”
”Solo se tu mi chiami Ana…”
Il ragazzo annuì ma non aggiunse nient’altro.
”C’è qualcosa che non va?” chiese preoccupata la ragazza.
”No niente…”
In quel momento guardò verso Heero che stava li ad ascoltare le inutili chiacchiere di una ragazzina viziata.
”Ho capito… sei innamorato di Yui…”
”E il mio ragazzo…”
La ragazza si mise a ridere.
”E allora riprenditelo…”
Duo guardò di nuovo verso il parco.
”Allora aspetta qui…”
Dicendo questo entrò e con passo sicuro si avvicinò verso Heero e Relena, Duo nemmeno si era accorto che se n’era andata…
”Heero Yui… la tua principessa ti aspetta in terrazzo…” disse sorridendo, il ragazzo dai occhi blu squadrò Ana annuendo e senza nemmeno salutare Relena andò dal suo ragazzo. Fece solo un cenno col capo alla mora mentre Ana con soddisfazione guardava la Peacecraft.
”Solo una stupida non capirebbe che quel bel principe ha già la sua bellissima principessa…”
La festa procedeva bene, ormai erano arrivati tutti tra i più importanti e quelli che facevano parte della famiglia, così Ludvig Kushrenada salì sul podio dove c’era l’orchestra, prendendo un microfono e rivolgendosi a tutti i presenti.
”Cari amici, famigliari, miei invitati… questa festa per me è importante e per questo sono felice che tutti voi siate venuti a parteciparvi. Come dicevo questa festa è un evento speciale, perché stasera qui di fronte a tutti, voglio presentarvi un nuovo membro della famiglia…”
Treize sorrise spingendo sul podio vicino al nonno Wufei, a cui si arrossirono leggermente le gotte e tremava leggermente dal nervosismo.
”Wufei Chang, ormai fa parte della famiglia Kushrenada da qualche mese. Non volevo metterlo sotto lo stress appena arrivato, volevo farlo abituare a vivere in Germania per questo ho aspettato a presentarlo ufficialmente… spero che tutti… lo accetterete come un Kushrenada…”
Sul tutti ci fu un accento, mentre guardava verso una parte della propria famiglia. Si alzò un applauso e poi la vera festa iniziò, quando la banda intonò il Walzer Ludvig fece un leggero inchino di fronte alla sua partner di ballo che sorrise rispondendo con un inchino… ed iniziarono a ballare. Zechs porto in mezzo al podio la sua Karoline e iniziarono a volteggiare come dei cigni sulla superficie d’acqua. Wufei uscì fuori sul terrazzo abbassando lo sguardo notando i suoi due amici passeggiare mano nella mano nel giardino, poi alzò lo sguardo verso le stelle.
”Sono belle, non è vero?”
Wufei si girò di scatto e poi sorrise a Treize:
”Molto belle…”

-fine 6-

Saya: O_O
Duo: mazza quanta gente
Heero: devo ringraziare Ana d’avermi liberato da quella idiota
Quatre&Trowa: *abbracc*
Zechs: ma non succede niente
Saya: mi dispiace
Treize: *ammira Wufei*
Wufei: *ammira Treize*
Tutti: -.-;;;;;


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