Disclaimer: I
personaggi di Gundam Wing purtroppo non appartengono a noi ma ai rispettivi
creatori.
Saya- io sono pronta a
rapirli se necessario! *saya vestita da ladra*
Miyu- io intanto vado
a preparare gli attrezzi! *miyu riempie enorme borsone*
Nota1: è una AU.
Nota2: vi avverto
ancora prima di cominciare….io a Francoforte non ci sono mai stata quindi se
scrivo castronate, cosa certa, durante la descrizione della città…cercate di
perdonarmi ok?^^;;;;; Ho dovuto improvvisare! NdMiyu
La mano del
destino
parte III
di Miyuki & Saya
La mattina seguente,
come stabilito, Wufei e Treize si diressero verso Frankfurt per iniziare
la loro visita della città. Tutti i dettagli del loro viaggio erano già
stati sistemati la sera precedente dal giovane Kushrenada ed in teoria
tutto sarebbe dovuto filare liscio…ma come in ogni viaggio che si rispetti
erano saltati fuori i contrattempi…uno in particolare.
Wufei.
Il ragazzo infatti non
sembrava avere nessuna voglia di svegliarsi.
I due si erano dati
appuntamento in sala da pranzo per la colazione alle 9….ma alle 9.15 del
cinesino non si era ancora vista traccia. Così Treize aveva chiesto alla
servitù se il ragazzo era stato svegliato ed avvertito, ricevendo in cambio
una risposta affermativa. Allora, non spiegandosi la strana assenza di Wufei,
aveva deciso di andare lui stesso a controllare che non fosse successo nulla
di grave.
Una volta arrivato
difronte alla porta della sua camera bussò, senza però ottenere risposta.
Bussò di nuovo ma nessun suono o rumore si levò dall’interno della stanza.
(non è che l’hanno rapito? NdSaya- ma nooo!! le uniche autorizzate ai
rapimanti siamo noi!^_^ NdMiyu) Alla fine decise di entrare. Aprì la porta e
notò che dentro regnava il buio totale.
Le tende della camera
erano ancora tirate nel disperato tentativo di tenere lontani i raggi del
sole, che facevano appena appena capolino da una fessura tra i due tessuti
lavorati. Un respiro regolare sembrava provenire dal letto.
Treize, avanzando a
tentoni nell’oscurità, riuscì ad arrivare dall’altra parte della stanza ed
aprire le tende, facendo entrare di colpo tutta la luce. Poi si girò verso
l’enorme baldacchino e la scena che gli si prestò davanti agli occhi lo fece
sorridere teneramente, senza poterlo evitare.
Wufei giaceva ancora
bello e addormentato al centro del materasso, con le braccia avvolte attorno
al cuscino (sta dormendo come me!*_* NdSaya) che stringeva al petto e
un’espressione serena sul volto. I suoi lunghi capelli neri erano tutti
spettinati e ricadevano un po’ ovunque sulle lenzuola smeraldo. Sembrava un
piccolo cucciolo arruffato.
Treize non riuscì a
staccargli gli occhi di dosso da quanto carino e tenero sembrava il ragazzo.
(bacinoooo!! su dai bacinooo!!*.* NdMiyu&Saya) Si avvicinò al letto e gli
spostò una ciocca di capelli dal viso. Wufei a quel gesto mosse leggermente
infastidito il naso e Treize non trattenne una piccola risata. Era quasi un
peccato svegliarlo, però doveva farlo…altrimenti non sarebbero più partiti.
Così cominciò a scuoterlo
dolcemente e a chiamarlo fino a quando due occhioni neri non si aprirono e
si puntarono su di lui ancora assonnati. (sembra un cucciolo!*_* NdSaya-
siiii!!!*_* NdMiyu)
Quando Wufei si accorse
di quello che aveva fatto, ovvero di aver dormito in eccesso, cominciò
subito a scusarsi piombando giù dal letto per prepararsi. Non lo aveva fatto
di proposito. Era solo che non aveva mai dormito così bene in vita sua e
quando la servitù era andato a chiamarlo, si era limitato a mugugnare
qualcosa nel sonno per poi ripiombare completamente tra le braccia di
Morfeo.
Così, dopo quel piccolo
contrattempo i due riuscirono finalmente a partire. Il viaggio dalla tenuta
dei Kushrenada fino al centro di Frankfurt lo fecero in elicottero. Quando
Wufei lo vide non potè non trattenere la propria meraviglia.
Lui fino al giorno
precedente non aveva mai messo piede su un aereo ed ora gli veniva proposti
di salire addirittura su un elicottero. Era decisamente un sogno.
“Allora, ti piace?”
chiese Treize mentre sorvolavano la città.
“Se mi piace!? Eccome!”
disse Wufei euforico, fissando fuori dal finestrino incantato “Non avrei mai
pensato di poter assistere ad uno spettacolo del genere!”
“Sono felice di averti
fatto provare anche questa ebrezza…” sorrise “…e poi se avessimo viaggiato
in auto ci avremmo messo un sacco di tempo ad arrivare in centro.”
“Già, l’ho notato ieri.
Dove atterreremo?” chiese incuriosito.
“All’aeroporto. Lì ci sta
già aspettando una macchina per cominciare il nostro giro turistico.”
“Non vedo l’ora. Da
quello che posso vedere da qui deve essere una città meravigliosa.”
“Lo è. Immagino che tu
non abbia visitato molti luoghi oltre a Los Angeles, vero?”
“Purtroppo è così, era
già tanto se ci lasciavano uscire da quel maledetto orfanotrofio.” disse
triste “Mi sarebbe piaciuto visitare qualche museo o mostra ma non è stato
possibile.” (ma povero cuccioloo! lui voleva vedere il museo!ç_ç NdSaya)
“Beh, adesso ti potrai
rifare. Basta che mi avverti ed io ti procurerò qualsiasi biglietto tu
voglia, che sia una mostra, museo o anche concerto.”
Wufei alzò lo sguardo
verso il ragazzo, quasi incredulo da tutta quella generosità. Erano passati
solo due giorni da quando era stato adottato e doveva ancora farci
l’abitudine….anche se dubitava che si sarebbe mai abituato completamente.
“Grazie mille…non so
davvero cosa dire…”
“Non devi ringraziarmi.
Per me è un piacere poter realizzare i tuoi desideri.” disse sinceramente il
giovane Kushrenada.
Wufei non potè evitare di
arrossire leggermente a quell’affermazione e, imbarazzato, portò di nuovo lo
sguardo verso il finestrino. Si poteva intravedere l’aeroporto ormai.
Infatti cinque minuti
dopo il loro elicottero atterrò in una pista riservata ed i due ragazzi
scesero, dirigendosi verso l’uscita dovi li stava aspettando la loro auto,
ovvero una mini limousine. Così il loro tour turistico potè cominciare a
tutti gli effetti.
Per prima cosa la
macchina si diresse verso il centro e mentre giravano per le strade, Wufei
potè notare i differenti stili architettonici con cui erano costruite le
case. C’erano edifici rossi con i tetti a punte, altri bianchi e squadrati,
alcuni moderni…per non parlare poi dei grattacieli. Forse furono quelli a
colpirlo di più.
In teoria, venendo
dall’America, quel genere di edifici non avrebbero dovuto sorprenderlo così
tanto. L’unica differenza era che alcuni di quei grattacieli erano rivestiti
completamente in vetro e creavano uno straodinario gioco di lui e colori,
che variava dal giallo, all’arancio e al rosso. Erano davvero uno spettacolo
e Wufei li fissò fino all’ultimo momento con la bocca spalancata.
La seconda tappa fu il
teatro dell’opera e la sala concerti. Treize, avendo intuito facilmente che
Wufei era un grande appassionato dell’arte in ogni sua forma ed un accanito
studioso, da quello che gli aveva detto il nonno, gli propose di andare ad
assistere assieme a qualche rappesentazione o concerto. Il cinesino sprizzò
nuovamente gioia da tutti i pori ed il giovane Kushrenada trovò stranamente
appagante il fatto di riuscire a rendere felice quel ragazzo.
Poi visitarono il Museo e
vi rimasero dentro per minimo un paio d’ora. Treize aveva fatto visitare a
Wufei ogni stanza, soffermandosi più volte ad illustrargli la storia di un
quadro o a raccontagli piccoli aneddoti, ed il ragazzo pendeva letteralmente
dalle sue labbra senza stancarsi mai.
Alla fine arrivò l’ora di
pranzo, così si diressero verso un ristorantino molto carino, non lontano da
dove si trovavano. Si sedettero ad un tavolo e diedero le loro ordinazioni
al cameriere.
“Allora Wufei, ti stai
divertendo?”
“Non mi sono mai
divertito tanto in vita mia! (e ci credo, vivevi in un orfanotrifio!-_-
NdSaya- non infierire!-____- NdWu) Frankfurt è davvero una città
meravigliosa! Ci sono un sacco di posti da visitare! Per non parlare del
museo, era enorme! Ci sarei rimasto dentro tutto il giorno!”
“Spero di essere stato
soddisfacente come guida. L’ultima volta che sono entrato là dentro sarà
stata due anni fa.”
“Sei stato bravissimo.
Non avrei mai pensato che potessi sapere tutte quelle cose, sei una persona
molto colta ed informata.” (Treize, non so se prenderlo come un complimento
o insulto… NdSaya- tutto quello che esce dalle labbra del mio Wufei per me è
un complimento!^__^ NdTreize- sii! e poi è tanto dolce!^+^ NdMiyu- ok, se lo
dite voi!¬_¬ NdSaya)
“Grazie, a me piace molto
leggere e studiare..lo trovo rilassante.” disse sorridendo mentre
sorseggiava il suo bicchiare di vino “Ma noto che anche tu sei attratto da
questo genere di cose. Per quanto bravo possa essere stato come guida, tu lo
sei stato altrettanto con la tua attenzione ed interesse.”
Wufei cadde nuovamente in
un profondo imbarazzo, non era abituato a sentirsi fare tutti quei
complimenti.
“Piuttosto, hai qualche
preferenza per la rappresentazione?”
“Come scusa?”
“Ricordi che ho detto che
ti avrei portato a teatro, no? Quale rappresentazione teatrale ti piacerebbe
andare a vedere?”
“Oh…beh…io non ci sono
mai stato, non me ne intendo quindi, credo che lascerò scegliere a te….”
“Mm…vediamo….se non
ricordo male tra qualche settimana c’è in programma il Faust. La compagnia
che lo propone è molto brava….pensi che ti possa interessare?”
“Certamente!”
“Perfetto! Provvederò al
più presto per i biglietti.” disse con una profonda nota di soddisfazione,
poi il suo sguardo cadde sull’entrata del locale e notò una persona a lui
famigliare.
Si alzò in piedi e attirò
l’attenzione del nuovo arrivato, con un sorriso amichevole sulle labbra.
“Ehi Zechs! Quaggiù!” (sbaaaav!*ç*
NdSaya)
Wufei si voltò e vide un
ragazzo alto e dai lunghi capelli biondi avanzare tra i tavoli fino ad
arrivare da loro. Subito Treize racchiuse in un caloroso abbraccio il
biondino, che ricambiò energicamente il gesto.
“Ehilà Treize! Quanto
tempo! Come stai?”
“Bene e tu?”
“Tutto ok. Sono sempre
occupato con il lavoro ma tiro avanti.”
“Già ti
capisco…oh….scusami, non ho ancora fatto le presentazioni!” disse il giovane
Kushrenada allontanandosi da Zech e sorridendo in direzione di Wufei, che li
fissava attentamente in silenzio. “Wufei…ti presento Milliard Peacecraft,
conosciuto anche come Zechs. E’ un mio carissimo amico di lunga data.
Abbiamo fatto assieme tutto il college.” poi rivolto al biondino aggiunse
“Zechs….questo invece è Chang Wufei, il nuovo membro della famiglia
Kushrenada adottato da mio nonno.”
“Ah, tu saresti il
ragazzo di Los Angeles! Treize mi ha parlato di te! E’ davvero un piacere
conoscerti” e porse la mano.
“Il piacere è tutto mio”
disse il cinese stringendogli educatamente la mano.
“Cosa ci fate di bello
qui a Frankfurt?”
“Sto facendo fare un giro
della città a Wufei, gli faccio conoscere i dintorni…ma su, siediti con noi!
Così possiamo chiaccherare in tranquillità. Non sei di fretta vero?”
“No…ho un paio di ore
libere prima di tornare a casa.
“Quale delle due?”
“La tenuta”
“Ah capisco…il dovere
chiama, eh?”
“Già…”
“I tuoi come stanno? E’
da parecchio che non li vedo.”
“Bene, anche loro
indaffarati come sempre…..piuttosto Wufei, come ti sembra Frankfurt?”
“Stupenda! E’ così ricca
di storia e di posti meravigliosi” rispose euforico.
“Devi sapere che abbiamo
appena finito di visitare il museo.” spiegò Treize.
“Ahh…hai trovato un altro
appassionato come te! Ciò significa che non sarò più costretto ad ascoltare
le tue numerose lezioni fingendomi interessato…sono salvo!” disse ridendo il
biondino.
“Grazie della
considerazione” rispose il giovane Kushrenada fingendosi offeso.
“Figurati….però Wufei,
anche Los Angeles deve essere una città molto affascinante. Io ci sono stato
solo una volta ma l’ho trovata molto bella.”
“Senza dubbio…però a noi
non era permesso uscire spesso dall’orfanotrofio, e di certo non per andare
a visitare mostre o robe simili…credo cha tra tutti i ragazzi di quell’istituto
fossi io l’unico interessato a questo genere di cose…”
“Mi sembra di capire che
non ti piacesse molto vivere là.”
“Già…diciamo che i miei
compagni non erano tra i più cordiali, ma preferivo essere evitato piuttosto
che rimanere in loro compagnia….e poi il direttore Gordon era una persona
odiosa per non dire incompetente e …ah!” si portò di colpo una mano alla
bocca, ricordandosi solo ora che Ludvig Kushrenada era il magior benefattore
dell’orfanotrofio “Ecco..io…non intendevo…”
Treize rise leggermente
vedendo lo sguardo colpevole e dispiaciuto del ragazzo.
“Non ti preoccupare…dì
tranquillamente quello che pensi! Non mi offendo mica! Tanto so benissimo
che tipo di uomo è Gordon, anche se l’ho visto solo un paio di volte, e poi
il nonno continua a ripetere che è un grosso idiota senza cervello. Se non
fosse per i ragazzi che vivono nell’orfanotrofio non darebbe a quell’uomo
neanche un centesimo.”
Wufei sorrise a quelle
parole e tornò a rilassarsi. L’ultima cosa che avrebbe voluto era offendere
quella famiglia che era stata così gentile con lui.
“Beh…direi che la
descrizione fatta gli calza a pannello…”
“Già…ma piuttosto….hai
detto che i tuoi compagni ti evitavano, come mai?” chiese Treize tornando
serio. Non capiva come un ragazzo intelligente e gentile come lui potesse
non piacere alla gente.
“Per nessun motivo
particolare. Non gli andavo a genio perché sono di origine cinese e perché
secondo loro ero ‘strano’.” disse semplicemente Wufei.
“Strano?”
“Si…per loro ero troppo
serio e taciturno e poi non partecipavo mai ai giochi degli altri perché li
trovavo inutili….preferivo starmene seduto da qualche parte a leggere in
tranquillità. In oltre non mi lasciavo intimidire dai soliti bulletti di
turno e questo, di certo, non mi rendeva tra i più popolari dell’istituto.”
“Quindi non avevi amici?”
chiese Treize dispiaciuto.
“In verità ne avevo
quattro. Erano dei ragazzi fenomenali ed ovviamente facevano anche loro
parte del gruppo degli esclusi.” sorrise “Si chiamavano Heero, Duo, Trowa e
Quatre. Eravamo inseparabili, facevamo tutto assieme. Poi però furono tutti
adottati, uno alla volta, e alla fino sono rimasto solo io là dentro. Però
mi sono sempre mantenuto in contatto con loro.”
“Ah! Sono i ragazzi a cui
hai scritto quelle lettere, ho indovinato?”
“Esatto!”
“Beh…un giorno li devi
invitare da noi, così li potrò conoscere!” disse Treize nuovamente col
sorriso.
“Sarebbe magnifico!”
In quel momento arrivò il
cameriere con le loro ordinazioni, e su insistenza del giovane Kuschrenada
anche Zechs ordinò qualcosa e pranzò con loro.
La conversazione proseguì
senza problemi passando da un argomento all’altro. Wufei scoprì che i
Peacecraft mantenevano da generazioni il lavoro di ambasciatori e Zechs
veniva spesso mandato in giro per il mondo come porta voce dei suoi
genitori, occupati in relazioni con altri paesi. La sua famiglia aveva una
tenuta fuori da Frankfurt, non paragonabile a quella dei Kushrenada ma
decisamente imponente, anche se il ragazzo preferiva vivere per conto suo in
un attico in centro città. Aveva anche una sorella più piccola di nome
Relena (non nominiamola nemmenooo!! per carità!>__< NdSaya- su su nipo,
pensa a quello che le potremo combinare più avanti!^^ NdMiyu- si dai!
tortureeee!è__é NdSaya- ^_^;;; NdMiyu), con la quale sembrava andare
abbastanza d’accordo, anche se aggiunse di trovarla spesso irritante.
Wufei ovviamente parlò
dei suoi quattro amici e di tutte le situazioni assurde e divertenti in cui
si erano trovati….e così il tempo volò velocemente. (non è che avete fatto
le orge senza dirci niente? ¬_¬ NdSaya&Miyu- non vi rispondo nemmeno!-__-
NdWu)
I tre finirono di
pranzare e si separarono. Zechs doveva andare dai suoi genitori per
discutere di un nuovo incarico mentre Treize e Wufei dovevano visitare
ancore un paio di posti prima di tornare a casa. Però strapparono al
biondino la promessa di andarli a trovare uno di questi giorni.
Così i due ragazzi
salirono nuovamente in macchina e si diressero verso il Palmergarten, uno
stupendo parco dai tratti decisamente esotici, per finire poi alla
passeggiata in riva al fiume Rhine, dalla quale Treize voleva mostrare a
Wufei lo scoglio della Leggenda di Lorelei.
Il cinesino rimase per
molto tempo a fissare incantato il fiume e lo scoglio appena visibile in
lontananza mentre il giovane Kushrenada approfondiva utleriormente alcuni
dettagli della leggenda.
Con questo terminò il
loro giro turistico della città e tornarono alla villa con il solito
elicottero. Quando arrivarono era ancora piuttosto presto così Treize decise
di fare una proposta.
“Senti Wufei….ti andrebbe
di andare a fare una passeggiata a cavallo?” chiese mentre varcarono la
porta d’entrata. (cavalluccio cavalluccio cavalluccioo NdSaya
canticchiando- nipo che fai?^^;;; NdMiyu- ehm…scusate!^///^;;; NdSaya)
“Cavallo?” ripetè
sorpreso.
“Si, ovviamente se non
sei stanco! Non voglio di certo metterti fretta (in che senso Trezzy!^___^
NdSaya- non è che inizi già a fare pensieri sconci vero? NdMiyu- noooo, non
potrei mai!*_* NdTreize- a davvero?-_- NdMiyu&Saya), ci saranno molte altre
occasioni per andarci se non vuoi adesso. Però avevo pensato…visto che
mancano almeno tre ore prima di cena, che magari sarabbe stato interessante
passarle nelle scuderie. Che dici?”
“Beh…sarebbe magnifico ma
io…ecco…non so andare a cavallo…” rispose imbarazzato. (ma non ti
preoccupare Wu-baby…ti insegna lui tutto…è molto esperto!*_* NdSaya)
“Lo so, ma non è un
problema. Ti insegno io, vedrai è facilissimo…allora ti va?” chiese di nuovo
con un sorriso incoraggiante.
“Certamente! Ma vado bene
vestito così…oppure devo andare a cambiarmi?” disse indicando il paio di
jeans scuri e la maglietta rossa.
“Tranquillo, vanno
benissimo, dovresti cambiarti solo le scarpe. Sono preferibili gli stivali
alle scape da ginnastica per cavalcare.”
“Ok, allora vado su,
metto gli stivali e torno subito, sempre se non mi perdo prima!” e
sorridendo contento corse verso le scale per dirigersi in camera sua.
Treize lo fissò
dolcemente mentre si allontanava, di nuovo soddisfatto con sé stesso per
averlo reso felice. Era bello veder comparire sulle sue labbra quel sorriso
sincero ed innocente che gli faceva brillare pure gli occhi.
“E’ un vero spettacolo
quel ragazzo, non trovi Treize?” (ha occhio il nonnino eh?^_^ NdSaya-
ovvio….è un vecchietto in gamba!^__^ NdMiyu)
Il giovane si voltò verso
uno dei corridoi e vide avanzare il nonno, seguito dal maggiordomo.
“Salve nonno, già tornato
da lavoro?”
“Si, oggi è stata una
giornata tranquilla. Voi vi siete divertiti?”
“Moltissimo. Wufei è un
ragazzo davvero straordinario. Non ho mai conosciuto una persona con un tale
passione in corpo…dovevi vedere come si stava divorando con gli occhi le
opere del museo.” ridacchiò rievocando quelle scene.
“Immagino, immagino. L’ho
capito fin dal primo momento che era un ragazzo molto speciale. Decisamente
sprecato in un posto del genere.” disse con un’espressione di
auto-approvazione sul volto.
“Ora che l’ho conosciuto
di persona non posso che darti ragione. Già dal racconto del vostro incontro
avevo capito che era un tipetto particolare….ma vederlo io stesso è stato
una piacevole sorpresa.”
“Già…so a cosa ti
riferisci…voi due avete molte cose in comune.” (ma che, prevede il futuro?
NdSaya- non che ci volesse una cima a capirlo…NdMiyu)
“Lo ha detto anche Zechs
qualche ora fa.”
“Oh Zechs! Come sta?”
“Bene. Lo abbiamo
incontrato al ristorante ed abbiamo pranzato assieme.”
“Oh, spero che lo abbiate
costretto a promettere di venirci a trovare! E’ da un po’ che non vedo quel
ragazzo.”
“Ovviamente, ne
dubitavi?”
“Bene bene….tornando a
Wufei te lo affido, Treize. (sei sicuro di lasciarlo in buone mani nonnino?
a me sembra un po’ maniaco.. NdSaya- ma cosa dici mai!^___^ NdTreize- oh oh
oh^o^ NdLudvig) Aiutalo ad ambientarsi al meglio…non spreco neanche parole a
dirti di essere cortese con lui perché vedo che andate già d’amore e
d’accordo.”
“E come non potrei andare
d’accordo con lui.” sorrise “Scommetto quello che vuoi che la zia Katrine
impazzirà quando lo conoscerà.”
“Lo credo anche io”
ridacchio il vecchio.
Improvvisamente si
sentirono dei passi provenire dalle scale e poco dopo comparve Wufei con ai
piedi un paio di stivali neri nuovi di zecca, uno dei tanti indumenti
comprati a Los Angeles prima di partire.
“Eccomi, scusa se ti ho
fatto aspettare..oh! Signor Ludvig…salve!” disse avvicinandosi ai due.
“Ciao Wufei, sono felice
di vederti così allegro….ma per favore, non darmi del lei, ormai sei anche
tu della famiglia.”
“Ehm…si ma come…”
“Chiamami pure nonno!”
rispose il vecchio Kushrenada tutto allegro “E’ sempre un piacere sentirsi
chiamare così!”
Il ragazzo arrossì,
leggermente imbarazzato. Non era certo che sarebbe mai riuscitò a chiamare
l’uomo ‘nonno’…gli sembrava una grande scortesia. Era vero che ormai faceva
parte della famiglia, però non gli sembrava di avere ancora il diritto di
chiamarlo in modo così affezionato.
“Ci proverò…” rispose
infine.
“Bravo ragazzo! Ora
scusatemi ma mi ritiro nel mio studio. Se non sbaglio voi avete una
cavalcata in programma no? Andate pure, ci rivedremo a cena!”
“A dopo nonno” disse
Treize trascinando Wufei di nuovo fuori dalla porta.
I due raggiunsero in
breve tempo le stalle dietro la villa e vi entrarono. Ci saranno stati
almeno una trentina di box con rispettivi cavalli là dentro. Tutto era
perfettamente ordinato ed ogni attrezzo era al proprio posto. Tre stallieri
erano tutti intenti ad accudire gli animali ed a sistemare il fieno e
l’acqua negli appositi recipienti.
Treize li saluto
cordialmente mentre proseguivano la loro avanzate nelle stalle.
“Non ti fanno paura
vero?” chiese riferendosi ai cavalli.
“No, a me piacciono molto
gli animali.”
“Bene…allora non sarà
difficile insegnarti a cavalcare. La paura è la prima cosa da eliminare.
Molti si spaventano per le dimensioni di certi cavalli ma in realtà sono
delle creaure molto dolci e mansuete. E poi sono dolcissime!” disse
accarezzando il muso di un cavallo che spuntava dal box accanto a loro.
“Questo qui per esempio è Jusper. E’ un gran mattacchione, adora aggrapparsi
ai vestiti delle persone….solo che i vestiti non sempre sono felici di
queste sue attenzioni.”
“Conosci i nomi di tutti
questi cavalli?” chiese Wufei colpito.
“Certo, li ho scelti
tutti io accuratamente e mi dedico molto a loro. Ma questo è nulla…aspetta
che ti presenti il cavallo che ho scelto per te! Lo adorerai!” disse con un
sorriso soddisfatto.
I due avanzarono ancora
un po’ fino a quando non si fermarono circa a metà della scuderia.
“Eccoci arrivati! Ti
presento il mio amico Shadow!” disse fermandosi davanti ad un box che
conteneva un meraviglioso stallone nero “E’ il mio preferito, l’ho
addestrato personalmente.”
L’animale allungò il muso
e diede un colpetto alla guancia del suo padrone, in un gesto di affetto e
rispetto. Treize ricambiò accarezzandogli il collo e giocherellando con la
lucida criniera.
“Ti vuole molto bene
vedo” disse Wufei sorridendo alla scena.
“Già, non sembra dal suo
portamento maestoso e quasi severo ma è un coccolone.” disse voltandosi
nella direzione opposta, avvicinandosi al box di fronte “Infine ti presento
Cassandra, la compagna di Shadow. Monterai lei…vedrai che ti troverai bene.
E’ un ottimo cavallo ed ha un carattere splendido.”
Wufei avanzò lentamente
verso l’animale con sguardo rapito. Cassandra aveva uno splendido manto
grigio mentre la sua chioma era di un marrone scurissimo. I suoi occhi erano
fissati su di lui e lo fissavano dall’alto della sua statura con fare
perplesso.
Il ragazzo alzo un
braccio senza mostrare alcuna incertezza ed il cavallo, dopo un attimo
ancora di studio, abbassò il muso e si lasciò accarezzare, annusando a sua
volta interessato la mano.
Wufei sorrise
apertamente.
“E’ bellissima.”
“Sapevo che ti sarebbe
piaciuta. Ora vieni, ti insegno come brigliarla e sellarla e poi portiamo i
nostri due amici nel recinto d’addestramento.”
Così Treize recuperò il
materiale necessario e spiegò a Wufei come fare a preparare Cassandra, prima
mostrandoglelo con Shadow e poi lasciandolo provare a sua volta sulla
compagna.
Wufei imparò alla svelta
e non ebbe problemi nel sellare il proprio cavallo, così si ritrovarono
presto all’aperto con i due animali.
“Bene, ora cominciamo la
lezione. Per prima cosa impariamo montare ok?” (Treize! non ti sembra di
correre troppo!*_* NdSaya- nooo, i miei sono tutti pensieri casti e puri!^^
NdTreize- allora perché te lo stai mangiando con gli occhi^^ NdMiyu- ehmmm…NdTreize)
“Ok” rispose Wufei
seguendo attentamente le sue parole.
“Allora…afferra le redini
con una mano ed appoggiala al pomello della sella. Poi metti il piede
sinistro nella staffa ed ti tiri su, capito?”
“Si” il ragazzo fece come
gli era stato detto e salì senza troppi problemi.
“Bravo, vedo che sei
molto agile ed hai un ottimo equilibrio.” disse con approvazione.
“Grazie, forse è perché
pratico le arti marziali.” rispose con modestia.
“Davvero? E di che tipo.”
chiese colpito.
“Un particolare tipo di
kong-fu tramandato nella mia famiglia da generazioni. In oltre so combattere
anche con la spada.”
“Ma è meraviglioso! Anche
io! Sono stato capitano della squadra di scherma della mia università e
campione nazionale per ben due anni (ora non credi di esagerare zia?-_-
NdSaya- no, non mi sembra perché? io mi sto divertendo tanto!^_^ NdMiyu- si
vede!^^;;; NdSaya), la pratico da quando ero ragazzino. Prima o poi dobbiamo
fare un duello noi due!” disse al massimo dell’entusiasmo.
Era incredibile. Quei
avevano davvero un sacco di cose in comune. Sembrava veramente destino che
si incontrassero. Quante possibilità ci potevano essere che due persone, mai
incontratesi fino a quel momento, fossero così compatibili? Se c’erano,
erano davvero pochissime.
“Sarebbe bello…ma non
credo di essere alla tua altezza…”
“Sciocchezze! Il nostro
non è mica un duello all’ultimo sangue! E’ solo uno scontro amichevole! E
poi, se proprio non sei bravo come dici, per me sarà un piacere insegnarti
qualche mossa!”
“Beh…allora d’accordo….ma
tornando alla lezione di cavallo che devo fare ora che ci sono sopra?”
“Ah si,
scusa…allora…tieni le redini con entrambe le mani ma non troppo tirate, se
no il cavallo s’infastidisce…ecco così, morbide….” e così via. Treize passò
circa una ventina di minuti a dargli tutte le istruzioni necessarie ed a
farlo girare un po’ nel recinto prima di uscire.
Passeggiarono per un paio
d’orette a passo lento, visto che Treize non aveva voluto accelerare troppo
i tempi e saltare le tappe. Per quella volta Wufei aveva imparato abbastanza
sui cavalli…il trotto ed il galoppo erano stati rimandati ad un altro
giorno.
L’importante era che
Wufei si fosse divertito e che i due avessero cominciato a conoscersi
meglio ed a provare una profonda stima reciproca.
Fine Terza Parte
Saya- bellissimooo
capitoloooo!!*__*
Miyu- grazie grazie!^_^
Duo- susu ragazze! quando
compariamo noi!?
Miyu- più avanti…per ora
non ci servite!
Duo- Heerooo mi stanno
trattando male!ç___ç
Heero- hn
Duo- ç_______ç
Zechs- perché sono
apparso così poco?
Saya- non sei tu il
protagonista…
Miyu- cmq ci servirai più
avanti…gne gne…..^_^
Duo- ma perché tutti vi
serviranno più avanti? non vorrete mica fare un orgia!
Miyu- nooooo!! non
oseremmo mai separare quei due puccini per fare una cosa del genere!*_*
Saya- ma se non stanno
ancora insieme!
Wu- infatti,
sbrigatevi!!!è__é
Miyu&Saya- ^^;;;;;;;;
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