Note: Cavolo sta venendo fuori qualcosa di assurdo!!!! io non volevo farla così!!!!! Maledetti pg che prendono possesso delle nostre menti!!!! >___<

Dediche: Alle parenti e alle amiche

L'alleanza

parte VII

di Seimei


Un suono, un'immagine sfocata.
Questo era stato l'inizio.
Poi piano piano i contorni erano diventati più nitidi, sempre di più, lasciando trasparire unicamente l'inevitabile conclusione.
Era stato tradito.

Mitsui lo aveva tradito.

Il ricordo di quello che aveva visto solo poche ore prima era risalito nitido alla sua mente.

Stava correndo nel parco.
Aveva deciso di cambiare per quel giorno e di non andare sulla spiaggia.
Gli veniva voglia di pescare e questo gli impediva di correre come si deve.
Quindi era andato dritto al parco giochi del suo quartiere, percorrendo i sentieri di cemento grigio, che staccavano netti con il verde perlato dei fili d'erba.

E poi il flash.

Su una panchina, seminascosti dalle fronde del salice piangente, in riva al laghetto con i cigni c'erano loro.
Mitsui e Jin.
Avvinghiati l'uno all'altro, in un bacio focoso e ardente.
Passione unica.
Sapeva di non essere mai stato baciato a quel modo da Hisashi.

In quel momento capì che i suoi sospetti erano più che fondati.

Era stato solo un ripiego.
Anzi no.
Un tappabuchi.
Un giocattolino, con il quale divertirsi e fare del buon sano sesso.

Si era accasciato senza forze sulla panchina sulla quale anche ora si trovava, in preda allo sconforto più totale.
Gli occhi sbarrati, le labbra contratte.... sembrava in stato catatonico.
Solo il lieve sbattere discontinuo delle ciglia rivelava il suo stato di coscienza.

Erano passate ore da quando li aveva visti.
Ed era ora di reagire.
Non poteva starsene lì a piangere se stesso.
Quel bastardo di Mitsui gliel'avrebbe pagata cara.
Nessuno può permettersi di farsi beffe di Akira Sendo e di passarla liscia.

Si alzò di scatto e si diresse verso casa di Mitsui, pronto a compiere la propria vendetta.



Delenius guardò il ragazzo con aria soddisfatta.
Aveva fatto davvero un buon lavoro.

Era seduto poco lontano da dove Sendo si era accasciato non appena il suo incantesimo aveva avuto effetto.
il ricordo che gli aveva innestato il giorno prima era apparso un paio d'ore prima, costringendo il ragazzo a sedersi per non cadere.
E poi la magia aveva fatto il resto.

Sorrise soddisfatto di sè, abbassando appena lo sguardo sulla videocassetta nera che teneva fra le mani.
Era ora di andare a trovare un certo Minessius.
Sperando che il video fosse venuto come lui sperava.



"Arrivoooooooooo" 
Mitsui uscì di corsa dalla doccia, si cinse i fianchi con un asciugamano e si precipitò giù per le scale, per andare ad aprire.

Non appena girò la chiave nella toppa, la porta si spalancò contro di lui, e un Sendo decisamente alterato lo investì in pieno, entrando di prepotenza in casa sua.

Akira era deciso a tutto.
L'avrebbe insultato, umiliato, rovinato.
Gli voleva spaccare tutte le ossa in pezzi così sottili che le avrebbero scambiate per farina bianca.

Entrò di getto e si voltò per urlargli contro tutto quello che pensava di lui quando...


Un campanello d'allarme suonò nella mente di Delenius.
Lo sapeva!
Sapeva che sarebbe finita così.
Maledetti umani.
Così attaccati ai loro sentimenti da resistere alla magia.
Abbandonò l'idea di raggiungere Minessius e si diresse verso casa di Mitsui.
Doveva rimediare, o addio cassette.
E lui ci teneva.
Era l'unico modo per far sì che il ragazzo che amava tornasse quello di una volta.
Voglioso, dolce, tenero, innamorato...
Ecco.
Sentimenti umani li aveva anche lui.
Per un nanosecondo l'idea di lasciar perdere tutto si fece avanti nel suo cervello.
Non era giusto distruggere quell'amore tanto forte.
Ma un esper che recede dalla parola data viene condannato pesantemente.
Se poi si contava che lui stava agendo ai limiti della legalità..
Insomma...
Rischiava di non vederlo più il suo Minessius.
E così prese la sua decisone, raggiungendo la casa del numero 14 dello Shohoku.

Si materializzò davanti alla finestra del salotto, e vide esattamente la scena che si aspettava.
Schioccò le dita e il tempo si fermò.
Cercò un varco nella mente di Akira, occupata da pensieri non proprio casti e puri, e fece riaffiorare il ricordo fittizio.
Tornò all'esterno della casa.
Nell'attimo stesso in cui scomparve il tempo riprese a scorrere.

Sendo aprì di scatto gli occhi.
Era abbandonato sotto il corpo di Mitsui, sul divano, nel salotto del ragazzo.
Quando era entrato in casa, poco prima, era intenzionato ad ucciderlo ma... quando l'aveva visto...
Quei muscoli perfetti, resi lucidi dall'acqua, e quel sorriso stupito, quella sua cicatrice tanto sexy...
In un minuto solo si era ritrovato avvinghiato alle sue spalle forti, la lingua sprofondata nell'anfratto morbido della sua bocca.

Poi, all'improvviso, le immagini di ciò che era successo al parco erano ritornate di prepotenza alla sua mente, impedendogli di continuare quella piacevole lotta dei sensi.

Spinse violentemente via da sè il suo futuro ex ragazzo, che cadde dal divano, mentre gli occhi gli si allaragavano per lo stupore.
"Che ti prende, sei impazzito?"

Akira aveva deciso di fare le cose con calma, ma la rabbia prese il sopravvento.

Si alzò dal divano, e raccattò i propri abiti, rivestendosi con la stessa velocità con cui si era spogliato.

"Non sono impazzito" urlò contro ad uno sconcertato Mitsui, che non capiva cosa stesse succedendo.
"Vi ho visto sai? Tu e quel... quel.. quel bellimbusto con la faccia d'angelo! Ho visto come lo baciavi, come ti facevi toccare da lui... E sulla nostra panchina, nel nostro parco! Come ti sei permesso??? Come hai potuto prenderti gioco di me a quel modo?"
"Ma veramente io..."
"Zitto! Non hai scuse! Non cercare di difenderti. Sai quanto me di essere in torto, quindi facciamola finita. Pensavo che mi amassi e invece... mi fai schifo Mitsui. Me ne vado, e non cercarmi mai più!" urlò uscendo dalla casa e sbattendo con violenza la porta.

Mitsui rimase steso a terra, con il volto paonazzo, incredulo di fronte a ciò che era appena successo.
Cosa gli era preso?
E con chi si sarebbe baciato lui?
Ma se non era nemmeno uscito quel giorno?
Sperava di vedere Akira quel giorno, e di stare con lui a coccolarsi e invece...
Invece lui era piombato a casa sua, gli era saltato addosso e poi lo aveva accusato di averlo tradito e se ne era andato.

Si alzò con fatica dal pavimento, cercando nella sua testa una spiegazione logica a quegli avvenimenti, ma non gli venne in mente niente.

Per un attimo aveva pensato che Hanamichi o Rukawa gli avessero raccontato una balla, ma lui aveva affermato di averlo visto...

Non ci capiva niente.

Si accasciò sul divano e raccolse le gambe al petto, poggiando al testa sulle ginocchia.

Poi, in silenzio, le lacrime presero a solcare il suo viso contrito.


Nel frattempo a casa di Rukawa lui e Hanamichi avevano appena finito di girare la seconda videocassetta.

Non l'avevano ancora estratta dalla telecamera che già Delenius era apparso di fronte a loro.

"Sendo ha ricordato. E ha lasciato Mitsui" disse l'esper.

I due ragazzi si guardarono sorridendo, e poi si girarono per ringraziarlo, ma sul volto dell'uomo non vi era traccia di gioia o felicità per la riuscita del piano.

"Che succede?" chiesero i due all'unisono.

Delenius scosse la testa.

"Lo scoprirete molto presto" disse prima di scomparire lasciando i due amanti più perplessi che mai.

Owari capitolo 7

Mitsui: Ma sei scema????
Seimei: Mi dispiace tanto Mitchy....
Mitsui: E ci credo che ti dispiace! Ora mi manca solo che Akichan vada con Hana e Ru e poi sono a posto!
Seimei: Ehm...
Mitsui: No! Questo no!!!
Seimei: Ma mi serve!!!!!
Mitsui: HO detto no!
Seimei: Vabbè arrangiati! Vorrà dire che scriverò una MitsuiHaruko!!! (Scusa Eli NDSei)
Mitsui: Ehm.. Hana, Ru... venite che dovete recitare!!!!
Seimei: /me bastarda come poche^^



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