Note: Cavolo sta venendo fuori qualcosa di assurdo!!!! io non volevo farla così!!!!! Maledetti pg che prendono possesso delle
nostre menti!!!! >___<
Dediche: Saluto le mie sorelle, le mie bimbe e bimbi, le mie nipoti e le mie cugine, Ria, Angie, Clanes, Eshtar tesoro mio tvtttb, Neko, Aiko e Naika, Choco e Alexiel, Koibito, Parsifal e Akane, Urd, Kieran, Sakura, e chi più ne ha più ne metta^^ un bacio a tuttiiiiiiiiii (soprattutto ad Arslan)!!!!
L'alleanza parte
III
di Seimei
"Allora... come dobbiamo agire?"
"Non saprei... l'unica cosa certa è che dobbiamo fare in fretta..."
L'intero Shohoku stava guardando sbigottito l'insolita coppia che in quel momento stava varcando il cancello, parlando fitto fitto tra loro, a voce estremamente bassa, nemmeno stessero progettando un attentato.
Ma, in effetti, in un certo senso l'ipotesi di molti era giusta.
I due stavano complottando contro un povero ragazzo che, ignaro di tutto, si stava dirigendo tranquillamente verso la propria classe.
Rukawa e Hanamichi gli passarono accanto, gelandolo con lo sguardo, per poi passare oltre senza nemmeno degnarlo di un saluto.
Mitsui si fermò in mezzo al corridoio, fin troppo conscio del significato di quegli sguardi.
Era così ovvio.
Gli avevano lanciato una sfida.
E lui non si sarebbe certo tirato indietro.
Avrebbe combattuto.
E avrebbe vinto.
In fondo era già in vantaggio, no?
"Tanto più che lui è in vantaggio rispetto a noi..." disse Hanamichi a Rukawa, mentre mangiavano in un angolo appartato della terrazza, per definire meglio il loro piano.
"Sì infatti. Questo rende le cose estremamente difficili. Un conto è combattere contro te che, in quanto a possibilità, sei più o meno sul mio stesso piano, un conto è dover affrontare qualcuno che è già entrato così nel cuore del nostro Akira... Quel bacio in cortile due settimane fa era carico di significati..."
Hanamichi sussultò.
Se ne era dimenticato.
Ma no, non del bacio.
Quello se lo ricordava più che bene.
Si era dimenticato di dire a Rukawa quello che gli aveva raccontato Eichiro il giorno prima, quando gli aveva detto di aver visto Sendo e Mitsui avvinghiati come due polipi sul dondolo.
"Ehm... Kaede..." disse il rossino un po' in imbarazzo.
Rukawa capì al volo quel tono, e si preparerò a ricevere una brutta notizia.
"Cosa?"
"Ehm... qualche tempo fa Sendo e Mitsui sono stati a letto insieme..."
Rukawa strinse forte gli occhi e serrò le labbra, cercando di trattenere un urlo di frustrazione.
Quella dannata guardia!
Le aveva tutte lui le fortune.
L'idea che potesse aver solo sfiorato il suo Akira lo faceva imbestialire.
E lui non era certo il tipo da farsi traviare dalle emozioni.
la giornata era piuttosto calda, e il sole splendeva alto nel cielo d'estate, facendo brillare i fiori dei ciliegi appena sbocciati.
Un vento leggero iniziò a soffiare fra le fronde, spargendo i petali rosati sul cortile della scuola, in modo apparentemente disordinato.
Un occhio molto attento, però, avrebbe notato che gran parte dei petali si erano riuniti in volo in un angolo della terrazza, formando una specie di scia, sotto la quale stavano chiacchierando due ragazzi della squadra di basket, ignari dell'insolito fenomeno che stava prendendo vita sopra le loro teste.
Così come era arrivato, il vento cessò, e Rukawa e Hanamichi si trovarono ricoperti di petali morbidi, le narici invase dal loro dolce profumo.
"Cazzo era?" disse Hanamichi alzandosi e togliendosi di dosso quella nuvola rosa.
"Non ne ho idea..." rispose Rukawa incredulo.
Da quando piovevano fiori?
Dimenticata quella pioggia strana, i due ragazzi rientrarono nella scuola, dirigendosi verso la loro classe.
Da quell'anno erano in classe insieme, il che facilitava molto la loro cooperazione.
Se prima erano ritenuti un pericolo, ora i professori erano fin troppo felici di averli in classe.
Da quando Sakuragi aveva preso posto accanto a Kaede, quest'ultimo aveva smesso di dormire sempre, ed entrambi seguivano le lezioni con meticolosa attenzione.
I due, infatti, erano impegnati a prendere appunti con una foga tale da sembrare quasi innaturale.
Questo almeno era quello che traspariva dal loro comportamento.
In realtà i due non facevano altro che schematizzare, ideare, scrivere e riscrivere il loro piano di battaglia.
Su quei fogli, accanto alle mosse da compiere, erano leggibili chiaramente frasi del tipo: 'Akira ti salveremo', 'Mitsui sei finito', 'Sendo sarai mio' e amenità del genere.
Insomma, si stavano dando da fare.
La campanella suonò, segnando la fine delle lezioni, ed entrambi si diressero in palestra.
Quell'anno i loro armadietti erano uno in fianco all'altro.
Si fermarono e li aprirono per posare i libri.
Dentro entrambi gli armadietti c'era una lettera, chiusa in una busta rosa pallido, striato di bianco.
Nessun mittente.
"Ma cosa?" disse Rukawa prendendo la lettera.
I due ragazzi aprirono le loro buste.
All'interno c'era lo stesso biglietto.
"VI ASPETTO DOPO GLI ALLENAMENTI DIETRO LA PALESTRA. VI DEVO PARLARE CON URGENZA."
Hanamichi fece per buttare il biglietto, ma Rukawa glielo impedì.
"Per me è stato Mitsui" disse con aria seria "dobbiamo andare a vedere cosa vuole"
Sakuragi rifletté un attimo.
C'era qualcosa che non tornava nelle parole di Hanamichi.
Perchè Mitsui avrebbe dovuto fare una cosa del genere?
Non poteva parlargli direttamente in palestra, o negli spogliatoi?
Espose i suoi dubbi a Rukawa, che però seppe dare una spiegazione logica per
ognuno di essi.
In palestra c'erano anche gli altri, e negli spogliatoi idem.
Quello che doveva dir loro, supponendo che fosse davvero lui il mittente, non era certo cosa che poteva essere divulgata.
Hanamichi sospirò, ancora poco convinto, e seguì il compagno in palestra.
Gli allenamenti si svolsero in tutta tranquillità, dato anche che non c'era più il gorilla a rompere, e che Miyagi era molto più flessibile di lui.
Alla fine, però, erano comunque stanchi morti.
Rukawa e Hanamichi si attardarono a fare ancora qualche tiro, mentre gli altri andavano a cambiarsi.
Mitsui, uscendo, li guardò con aria che a loro sembrò decisamente eloquente, tanto da far scemare tutti i loro dubbi.
Si fecero una doccia veloce, e uscirono in cortile.
Andarono dietro la palestra, ma di Mitsui nessuna traccia.
All'improvviso si alzò un vento simile a quello della mattina, e videro di nuovo i petali dei ciliegi prendere vita sopra di loro.
Si riunivano in un unico punto, sospinti da quel vento magico, che diventava sempre più freddo.
Rukawa, che da sempre temeva le cose sovrannaturali, si strinse d'istinto ad Hanamichi, che gli passò teneramente un braccio attorno alla vita, portandoselo più vicino.
I petali, intanto, continuavano a riunirsi sopra di loro, formando quella che era, inequivocabilmente, una figura umana.
Il vento scemò e la figura formata dai fiori si adagiò al terreno, schiudendosi come una crisalide.
Al suo interno era celato un ragazzo estremamente bello.
Lunghi capelli d'argento gli cadevano morbidi sulle spalle.
Gli occhi chiusi e la bocca semi aperta davano il senso del dormiveglia, ma non era così.
Quegli occhi si spalancarono di colpo, rivelando essere di un blu cupo e vivo, pieno di qualcosa di indefinibile, comparabile forse solo con la profondità dell'universo stesso.
"Salve, io sono Delenius. E sono qui per farvi una proposta"
Owari capitolo 3
Seichan: Eh eh eh
Sorelle&Co: Chi è questo?
Seichan: Delenius^^
Sorelle&Co: -_____- questo era ovvio.
Seichan: Non c'è altro da dire!!!
Sorelle&Co: Magari se ti sforzi un attimo...
Seichan: è inutile che mi sforzi... Non lo so proprio che è... devo ancora decidere^^
Sorelle&Co: Ma noi cosa abbiamo fatto di male???
Hana&Ru: Voi? E noi invece? Finiamo sempre nei casini!!!!!
Seichan: Ma è solo il capitolo 3!
Hana&Ru: E' questo che ci preoccupa!!!
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