Disclaimers: I pg sono tutti miei. Serie:
original, fantasy Legenda: Shina: pietra sacra Shita: pianeta Ankya: città blu Atum: città rossa Aru: città viola Alya: città verde Malti: città dei mondiali acquatici Kusho: città natale di Yu (il mondo terrestre è diviso in tre continenti)
La leggenda dell'Oceano parte I di Kary_chan
Pow Shu Oceano. Un oceano profondo. La mia caduta verso gli abissi sembra non avere fine. A lungo ho provato a resistere, a oppormi a questa forza che lentamente ma inesorabilmente mi trascina verso il basso. Ormai sono in acqua da parecchi minuti, il mio fiato sta per finire, anche se sono sempre stato un ottimo nuotatore e ho una capacità polmonare di poco inferiore al detentore del record di apnea di Shita non potrò resistere ancora a lungo, non mi sono preparato. Eppure sono tranquillo, il mio cuore batte rilassato, non provo angoscia per la mia fine imminente. Anzi, ho una strana sensazione nostalgica. Soprattutto la luce che ogni tanto mi avvolge. E’ stata proprio questa luce ad attrarmi, a spingermi oltre il parapetto della nave, per godere meglio del suo colore azzurro. Come uno sciocco mi sono proteso per cercare di capirne la provenienza e mi sono stupito quando ho visto che la fonte erano gli abissi. E come un ricordo ancestrale ho visto una città sommersa, sfavillante nelle sue mura di corallo rosso e in un palazzo maestoso, più alto di un grattacielo c’era una statua enorme con in mano una pietra rossa come il fuoco. Ed eccomi qua, sprofondo nell’acqua senza timore del mio destino, perché so che oggi qualcosa è cambiato. L’ossigeno nei miei polmoni è ormai finito, la superficie è lontana. Chiudo gli occhi e mi sforzo di ricordare i particolari della statua, così familiare eppure sconosciuta. La vita si sta lentamente spegnendo, il battito decelera mentre la temperatura si abbassa sempre di più. Tonf Il mio corpo si adagia sul fondo sabbioso, mi guardo attorno e vedo poco distante da me sulla mia destra un pezzo di pietra che emana una luce azzurra. Allungo una mano per prenderla. Sento che è importante. Nello stesso istante in cui la mia mano si chiude attorno alla pietra mi sento riempire di un’enorme energia, i miei polmoni si riempiono di ossigeno….sto respirando sott’acqua. Com’è possibile? Guardo la pietra con attenzione e mi accorgo che è divisa perfettamente a metà. Mi alzo e comincio a cercare l’altra metà, potrebbe essere qua vicino. Dopo qualche passo inciampo su quella che a prima vista sembra una roccia normalissima, tranne un piccolo particolare: una luce blu si intravede sotto la sabbia. Scosto velocemente la sabbia e una lastra di corallo intarsiato con lettere a me sconosciute si mostra ai miei occhi. Le lettere si accendono e si spengono a intermittenza, quasi a suggerire un ordine di lettura. Presto mi rendo conto che il messaggio cambia di volta in volta, le lettere non si ripetono metodicamente. Spostando lo sguardo mi accorgo del foro ottagonale sul fondo della lastra. Istintivamente poggio la pietra al suo interno. La pietra occupa metà del buco, probabilmente da intera era incastonata lì. Sento che la pietra è come la chiave per aprire qualcosa ma non capisco perché ne sono convinto. Mi chino e afferro nuovamente la pietra. Una luce cobalto mi abbaglia. **** La città è in subbuglio. Il rumore delle esplosioni attutito dall’acqua si spande per tutti gli oceani. Metà dei palazzi sono cumuli di macerie. Il re di Ankya siede impotente sul trono. La statua del dio Kisu lo guarda con freddezza e disappunto. Alla sua destra e alla sua sinistra i suoi due guerrieri più potenti e consiglieri fidati sono feriti mortalmente, invano si non opposti ai guerrieri Atum, la pietra è distrutta. “ Dio Kisu..ti prego salva il mio popolo” Un sorriso beffardo increspò le labbra della statua “Tu, stolta creatura, tu che hai portato il tuo stesso popolo alla rovina per la tua sete di potere mi chiedi ora di salvarti?” “No…non me, il mio popolo. Ti offro la mia vita in cambio” “La tua vita? Che valore ha la vita di un vile?La vita di un uomo che per ottenere più potere ha sacrificato molte vite? Hai rotto l’equilibrio tra gli oceani solo per un tuo capriccio e pretendi di essere salvato? Hai voluto riunire ciò che io avevo diviso e la distruzione è ciò che meriti.” “Perdonami…perdonami ti prego, salva il mio popolo” “Il tuo popolo? E che dici dei popoli che hai massacrato? Lo scopo dei pochi sopravvissuti è riuscito, la città è distrutta, la pietra è distrutta. Il tuo destino è compiuto.” Un giovane dai capelli rossi come il fuoco, con gli occhi dorati si fece avanti. Il braccio sinistro ferito, grondante di sangue. Il braccio destro teso a sorreggere una pesante spada. Con ira puntò la spada alla giugulare del sovrano di Ankya. “Finalmente la tua tirannia è giunta alla fine.” “Iku!!!!!!!Che hai fatto? Perché l’hai ucciso?? Non avresti dovuto macchiarti di questo omicidio” Il ragazzo che aveva urlato era molto alto con dei lunghi capelli azzurro cielo e due splenditi occhi color ghiaccio “Dio Kisu. Salva il mio popolo e tutti gli altri regni del mare. Ti supplico…Ti offro la mia vita” Il sorriso sarcastico del dio si dissolse per lasciare spazio a un sorriso genuino. “L tua vita non è sufficiente a cambiare le vostre sorti, siete destinati a morire tutti. Ora che la pietra è distrutta l’equilibrio di Shita è completamente spezzato, presto sarà un pianeta desertico privo di vita. La tua offerta non è sufficiente a cambiare il corso delle stelle, ma il tuo cuore puro mi spinge a darvi un’altra opportunità. Non una, ma due vite vi saranno tolte fino….” *** Cos’era? Un sogno? Perché quel ragazzo dai capelli rossi mi è così familiare? In un certo senso mi somiglia. -------- Molto lontano un ragazzo dai capelli corvini si svegliò di soprassalto, qualcuno aveva sbloccato il primo sigillo. Il momento era arrivato, presto i popoli del mare saranno liberi dalla prigione del tempo. Pow Yu Sul comodino la mezza pietra illumina a intermittenza la stanza. Sono due anni che aspetto questo momento. Dal giorno in cui ho trovato Shina, la pietra magica degli oceani. Ogni notte lo stesso sogno, la distruzione, le grida, i cadaveri di Alya e Aru. Sempre nitidi come se fossero davanti a me. E lo erano davvero, solo molto, molto tempo fa. In un’altra vita, in un altro tempo. E poi l’ultima battaglia ad Ankya; il giorno in cui tutto finì e tutto iniziò. *** “…fino a che i sigilli non saranno sciolti. I popoli del mare saranno ripristinati al loro massimo splendore, prima della guerra per la supremazia, e si addormenteranno in eterno consapevoli del loro passato e ignari del loro futuro. Il loro destino sarà deciso da due giovani puri di cuore. Se costoro riusciranno a sciogliere i sigilli riuniranno i popoli del mare in un unico popolo protetto dalla sacra pietra. Se falliranno condanneranno tutti all’oblio eterno” Il corpo privo di vita del ragazzo dai capelli azzurri si accasciò al suolo, seguito a breve distanza da quello del rossino, mentre i loro spiriti furono assorbiti da Shina. La pietra sfavillò spezzandosi poi a metà. I regni dal mare risorsero dalle loro ceneri, le due metà della pietra furono mandate in luoghi diversi, il tempo si fermò e l’accesso ai regni del mare fu bloccato a chiunque da un sigillo. I sovrani di Akya, Atum, Aru e Alya colpevoli di aver portato i loro regni alla distruzione furono sepolti in un enorme monumento al centro dei mari, in ricordo della tremenda guerra che aveva imperversato per parecchi anni. La ruota del destino aveva cominciato a girare (^____^ hi hi, rg veda. Era una vita che volevo inserire questa frase in una fic.) *** Lo spirito di Sky mi ha raccontato molte cose. Siamo una cosa sola, io so tutto di lui, lui sa tutto di me. Due vite, un corpo, un solo futuro. Dopo aver trovato la pietra ho cominciato a fare strani sogni e un giorno ho finalmente capito che non erano solo sogni ma ricordi, ricordi di un’altra persona. Una persona che vive in me, con me. Il primo sigillo è stato sciolto. Presto salveremo i nostri popoli Iku. Ti troverò, ovunque tu sia. Mi accoccolo meglio sul cuscino e sento un nuovo ricordo farsi strada nella mia mente. Senza oppormi mi lascio cullare e sprofondo in un sonno profondo. *** “Sei sicuro di quello che hai deciso Sky?” “Si Iku” “Stai per attaccare il tuo stesso popolo, ti stai ribellando a tuo padre” “Quello è solo un assassino, non mio padre. Il piano è perfetto. Non ci saranno morti. Alcuni seguaci fedeli spingeranno i civili a lasciare la città prima dell’alba. L’unico modo per metter fine alla guerra è distruggere la pietra. Una volta riunite le pietre sacre non possono più essere separate.” “E se qualcosa va storto?” “E’ tutto programmato alla perfezione. Ho già aspettato troppo. Avrei dovuto intervenire prima.” “Non incolparti per cose che hanno fatto gli altri. Tu hai fatto tanto per aiutare Atum e i popoli del mare. Hai fatto tanto…per me.” “….” “Ti prego…non andartene, resta con me stanotte. Potrebbe essere l’ultima.” Sky stava per andarsene
ma quando sentì la sua richiesta si voltò lentamente verso l'altro
ragazzo. Iku aveva gli occhi chiusi, aspettando un suo gesto,e un lieve
rossore si era diffuso sulle guance. Era delizioso nella sua impudenza e
allo stesso tempo innocenza. Si avvicinò lentamente a lui. Appoggiò una
mano sulla spalla destra del rosso che a quel contatto rabbrividì,
lentamente per saggiare ogni centimetro di quella pelle morbida come il
velluto la fece scivolare dietro la nuca del ragazzo e lo attirò a sè.
Ora i due corpi erano a contatto. Con la mano sinistra incominciò ad
accarezzare le palpebre chiuse del ragazzo...il naso...la bocca. Ogni
parte era poi assaggiata dalla lingua curiosa di Sky che si fermò sulla
bocca che a lui aveva sempre ricordato una fragola, rossa e succosa, da
assaggiare e da mordere. Iniziò ad accarezzarne i contorni ma presto fu
fermata dalla lingua dell'altro ragazzo che iniziò un bacio profondo e
languido. "pregami" "NO! non ti allontanare, ti prego entra...entra!" Iku aveva ormai le lacrime agli occhi tanto era forte il suo desiderio dell'altro. Soddisfatto lo penetrò con una sola spinta. Le spinte divennero subito violente. Iku lo sentiva sempre più a fondo dentro di sè finché lo sentì toccare quel punto particolare che lo faceva impazzire. Lo attirò a sè baciandolo cercando di trasmettergli tutto l'amore che provava per lui. L'orgasmo sommerse i loro corpi come le onde di un oceano infinito. Il ghiaccio si fuse con il fuoco. Ora tutto di loro era unito e sentiva che niente, neanche una guerra...neanche la morte li avrebbe potuto separare. Continua…..
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