Sento le voci. Mentre ti avvicini a me, sento le
voci. Cantano una musica dolce e spassionata, la maggior parte della gente
la definirebbe smielata. Beh, questa musica è proprio così, dolce e dorata
come l’oro delle api. Tu sei l’oro mio.
Dio, come
mi sembra strano!
Tutto
questo mi sembra così impossibile. L’averti qui, il poterti stringere
forte a me in ogni momento in cui ne sento il bisogno. È banale, lo so.
Dirti che mi sembra irreale è banale, è qualcosa da telefilm
adolescenziale, ma è la pura verità.
Quando ti
ho conosciuto l’ho subito capito: io ero.. sono stato creato con l’unico
scopo di compiacerti, ma l’averti… l’averti era così lontano dai miei
pensieri, che… ora sei così vicino…
Un bacio.
Un bacio.
Un bacio.
Le mie
labbra sulle tue come una farfalla su un fiore. Un semplice gesto d’amore
universale, che sta ad indicare quanto vicini vogliamo stare.
Quanto?
Tanto,
veramente tanto.
I miei
lineamenti si perdono nei tuoi e creiamo una nuova figura che si specchia
sul muro.
Gli
ultimi raggi di un sole al tramonto ci fanno da cornice in questo regno
abitato da noi.
Vuoi?
Sì. Il
tuo sguardo annuisce, mentre il tuo fiore si posa sulla farfalla.
Un bacio.
Un bacio.
Un bacio.
Paolo.
Non so cosa dirti. Non so cosa dirti. Per dimostrarti il mio amore, non so
cosa dirti. Posso solo donarmi.
Mentre le
mani tolgono i vestiti, sento le voci alzarsi di tono. La melodia comincia
ad incalzare ed io inizio a sentire.
Le foglie
si accarezzano in una magia rossa d’autunno. Le nuvole si abbracciano in
un’unione che ha del surreale.
Anche noi
siamo surreali.
In questo
tempo così moderno, noi veniamo intrappolati nell’inferno. La gente
accetta la possibile esistenza di forme di vita aliene, ma non tollera il
nostro amore così scandaloso.
Un motivo
in più per unirci del tutto.
Siamo
nudi dentro ad una goccia di sale.
Noi diamo
sapore alle nostre vite e ci fondiamo in questa consapevolezza.
Baci
ardenti abbandoni sul mio ventre infuocato. Una scia di piacere lasci
dietro di te, mentre assistiamo alla nascita di un altro bacio.
Sento il
tuo corpo strofinarsi sul mio. Sento l’energia che si espande senza limite
alcuno. L’eccitazione così profana tra due corpi uguali sale, sale, sale e
non si vuole fermare.
La musica
infastidisce il vicinato perché la melodia smielata, in pura energia si è
trasformata.
Esplosione.
Alluvione.
Terremoto.
L’amore riempie il vuoto.
È un
temporale senza precedenti quello che sta scoppiando tra noi. Sai che se
cederemo, rimarremo per sempre legati.
Ci
guardiamo.
Blu.
Verde.
Rosso.
Unione e
creazione di ogni colore.
Ok,
rimarremo legati per sempre perché, in fondo in fondo, noi lo vogliamo. In
silenzio accettiamo.
Affondi.
Affondi.
Affondi.
Armi mie
ed armi tue. A colpi di ormoni e passione ci combattiamo senza difenderci.
Vogliamo rimanere sotto assedio ed esser catturati dalle legioni del
nemico.
Porgiamo
l’altra guancia al fine di vederla anch’essa arrossire.
Vogliamo
avvampare nel fuoco dell’altro e ci regaliamo gemiti gratificanti.
Baci.
Carezze.
Movimenti di bacino.
Entriamo
e usciamo dal corpo dell’altro. Niente dolore. Solo piacere. Ci vediamo
volare e il nostro ultimo desiderio è quello di atterrare.
Ansimiamo. Sudiamo e all’unisono ci muoviamo.
La fine e
l’inizio. L’acqua e il fuoco. La carne e l’anima. La religione e la
politica.
Di nulla
ce ne frega, se non di noi due.
Vogliamo
stare assieme e ci stiamo riuscendo. Vogliamo vivere e stiamo morendo.
Stiamo morendo l’uno sull’altro, in un gioco che risulta spietato. Una
decina di minuti ed è tutto finito.
Un grande
botto.
Un mescolamento di fluidi ed è tutto finito… no… tutto è
appena ricominciato.
Stiamo
rinascendo per la prima volta ed ogni volta ci desidereremo di più.
Ti amo.
Questo lo sai, ma voglio regalarti un’altra certezza.
Oggi ti
ho donato il mio corpo, perché la mia anima era già tua da un pezzo.
Ci
guardiamo e sgoccioliamo per la fatica ben ripagata.
Non
diciamo niente, ma mentre la canzone rimette in riga le note, arriviamo
alla conclusione che ci ameremo per sempre
e che chi ben comincia è a metà dell’opera. Avevamo iniziato alla grande e
il nostro fonderci è stata una consacrazione.
Ti amo
oggi e ti amerò per sempre, senza esitazione.
-Fine-
DISCLAIMER:
questa
storiella è completamente mia… attenzione ai miei diritti d’autore…
Special thanks:
Ok… allora… un grande grazie va a Joanne Harris, grandissima scrittrice,
forse troppo poco apprezzata… il titolo mi è stato ispirato dal suo
romanzo “La donna alata”… poi un thank a Lene Marlin che con la sua voce
mi ha accompagnato durante la stesura del racconto… e infine… un grazie a
Elyxyz, colei la quale rende possibile tutto questo… grazie!
Ciao!