DESCLAMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

 

DEDICHE: Questa fic la dedico completamene a Marty, per il suo compleanno e poi perché è la prima persona che mi chiede di scrivere per lei qualcosa... ç////ç sono commossa, non mi era mai successo!!!

 

RINGRAZIAMENTI: a questo punto sono proprio doverosi, anche se li metto sempre,comunque ringrazio tantissimo Najka-sensei che ha sempre commentato tutte le mie fic, Caska perché è sempre gentilissima, Urd per le sue parole, Soffio perché non mi ha linciato dopo il capitolo 8, Parsy per non aver ancora usato la sua spada sacra, Seimei perché mi fa ridere con le sue e-mail, a Marty perché è merito suo se ho deciso di scrivere questa fic, Ely, Masha e Rosatea perché hanno commentato questa fic, dandomi così la grinta per finirla, inoltre un grandissimo grazie va alla mia gemellino Hie, che mi fa sempre ridere anche quando va tutto male!! Grazie mille ragazze, vi voglio bene!!!!^^

 

NOTE 1: Finalmente siamo giunti all'ultimo capitolo, spero che vi sia piaciuta questa fic, e che vi siate divertite e divertiti nel leggerla. Per quanto mi riguarda T__T per il momento mi dedicherò solo a fic brevi, poiché ^^ sinceramente per me questa è stata una lunga battaglia! Soprattutto questo capitolo, ç__ç non mi è venuto bene, quindi leggetelo e portate pazienza.

 

NOTE 2: Questo capitolo inizia con l'arrivo di Hana e Ru alla sala del trono.

 

Buona lettura!!^O^

 

 

 

LA FORESTA INCANTATA

 

di Lucy

 

IX Parte

 

 

 

In pochi attimi giunsero nella sala del trono, dove Hana vide a terra sanguinante il suo amato fratello, subito accanto Kiminobu cercava di tamponare la ferita che apriva senza pietà un fianco di Hisashi, dall'altra parte della sala, Yohei giaceva contro un muro infilzato da una lancia di ghiaccio, alla spalla, per bloccargli ogni via di fuga.

 

E sul rialzo, dove il torno faceva bella mostra di se, c'era suo padre, l'uomo che l'aveva amato e protetto, con in mano una grossa spada pronta per colpire Kogure, che non curante continuava a piangere silenziosamente e curare la ferita del suo ragazzo, mentre tutta la sala era ricoperta dio frammenti, terra e sporcizia, ma ciò che stupì il rossino, era l'aria.

 

Un'aria ricolma di odio e risentimento, ma anche di una infinita tristezza.

 

"PADREEEE!!!" gridò Hana non appena lo vide impugnare la sacra arma per trafiggere alle spalle Kogure, l'uomo alzò gli occhi verso il figlio e si specchiò in due polle tristi.

 

"Hana, lasciami fare...." rispose con calma, Kaede rimasto per tutto il tempo in silenzio si mise di fianco al rossino e presa la sua mano gliela strinse.

 

Hana si fece coraggio e parlò con voce calma ma anche timorosa, guardando quell'uomo che vestito con una tunica argentea e con dei pantaloni neri, si stava accingendo ad attaccare.

 

"Ti prego, lasciali andare... non fargli del male" sussurrò intimorito dallo sguardo duro che gli riservò suo padre.

 

L'uomo guardò i due ragazzi, e solo allora vide che si tenevano per mano, abbassò l'arma e con un solo passo fece tremare l'intero castello, mentre una luce rossa e una azzurra si univano al suo cospetto.

 

"Hana, vieni da me... tu non mi lascerai, tu resterai qui con me..."

 

"Tzè, che pretese..." mormorò Rukawa che con un passo si mise davanti al suo do'aho "Hana verrà con me".

 

Gli occhi neri si trasformarono in due polle, cariche di odio, quel ragazzino,quel moccioso, aveva risposto ordinando, una forte energia si sprigionò dal suo corpo.

 

"Ma bene, ne sei sicuro? Davvero credi di potermi portare via Hana??"

 

"Nh!! Lui verrà con me!!" rispose Kaede slacciando la sua mano da quella del rossino, mettendole entrambi sui fianchi, come a prepararsi per lo scontro che tra breve sarebbe arrivato.

 

"Ru... kawa... stai... att... attento..." sussurrò Mitsui che a fatica si stava tirando a sedere, mentre Kimi faceva appoggiare la sua schiena al suo petto, per farlo stare più comodo, anche lui ora temeva per Rukawa, se quell'uomo aveva potuto combattere contro suo figlio, cosa avrebbe potuto fare a Rukawa??

 

"Papà... ti prego, lasciami andare, io lo amo..." disse il rossino, stupendo non poco Yohei e tutti gli altri, eppure suo padre non sembrò dargli ascolto.

 

"Ragazzino... questa me la paghi, hai osato toccare mio figlio, nel profondo..." e caricando la mano lanciò su di loro una sfera argentea che andò a fermarsi sopra Hana, allontanandolo dalla volpe.

 

"Papà, lasciami andare ti prego... non fargli del male!!" gridò il rossino bloccato a mezz’aria.

 

Ma il sovrano era troppo intento a combattere con quel ragazzino, non poteva permettergli di portargli via Hana, se anche lui se ne fosse andato, cosa avrebbe fatto lui??

E poi c'era anche quel sogno, il sogno che aveva fatto prima della nascita del figlio... no, non poteva che la sua vita dipendesse da quel ragazzo dagl'occhi di volpe.

 

Fece un respiro, e si preparò al combattimento, non gli avrebbe permesso di far soffrire Hana, proprio per questo, quando Hisashi se ne andò, non fece nulla per fermarlo, anche se sembrava un padre cattivo, lui doveva proteggere Hana... solo questo contava, e non gli importava se sarebbe stato definito, malvagio, ma non poteva far avverare quel sogno, che ancora oggi lo tormentava.

 

"Sei pronto a morire??"

 

"Papà ti prego, non farlo!!!" gridò, ma l'uomo fece finta di non sentirlo, fece un passo in avanti ma una fiammata azzurra lo bloccò.

Lentamente si girò verso il suo primogenito, che tremolante si reggeva appena in piedi, grazie al sostegno del suo compagno.

 

"Cosa vuoi?? Non ti basta essere ferito??"

 

Hisashi lo guardò duramente "io proteggerò Hana, non ti permetterò di farlo soffrire!! Dimmi gli hai detto la verità??"

 

Tutti i presenti non capirono, poi il sovrano guardò duramente il suo piccolo Hisa, mentre un sorriso amaro gli disegno il volto, che però ritorno subito una maschera di collera.

 

"Cosa, significa??" domandò Hana, che anche se era rinchiuso poteva sentire perfettamente ogni parola.

 

Mitsui guardò il fratello, e poi chiudendo gli occhi disse "nostro padre... è stato lui a dirmi di andarmene, è sempre fu lui, a non cercarmi, perché gli ero di intralcio!!" gridò l'ultima parola con una tale intensità di odio che anche i muri vibrarono, assorbendo nel loro interno quel sentimento tanto negativo.

 

"Papà... tu... mi avevi detto... che... l'avevi cercato... perché?" chiese il rosso mentre lacrime cristallizzate uscivano dai suoi occhi.

 

"...."

 

"Semplicemente... perché la mamma... mi aveva insegnato cos'è la libertà!!" sussurrò abbastanza forte "quando me ne sono andato, avevo litigato con papà perché lui, voleva ad ogni costo farmi ereditare il trono... io non volevo, per cui scappai alla ricerca di qualcosa di più..." mormorò con i sensi annebbiati, mentre si stringeva più forte al suo Kimi-chan.

 

Il tempo si cristallizzò, nessuno poteva credere che un padre, avesse potuto fare ciò.

Hana chiuse gli occhi, come a togliere quelle perle dal suo volto, poi guardò quell'uomo.

 

"Mi dispiace, Hana ma...." ed estraò una lunga lancia "perdonami... ma..." e si scagliò su Rukawa.

 

A tutti i costi avrebbe salvato Hana, non poteva più tirarsi indietro, ormai non aveva alcuna scelta.

 

Kaede riuscì a schivare l'attacco, e nuovamente un'onda di fuoco, cercò di colpire, ma con un balzo veloce a sinistra, riuscì a salvarsi, fiamme di fuoco e acqua bagnavano il pavimento della sala, e Rukawa riusciva sempre a salvarsi.

All’ennesimo attacco, però il soffitto della stanza crollò, andando a colpire Kaede e il sovrano che per combattere si erano ritrovati vicini, ed aveva iniziato una rissa, rotolandosi a terra.

 

"NOOOO!!!!!" gridò Hana nel vedere le persone che amava venir travolte dall'intonaco, cercò di liberarsi, ma purtroppo la magia in suo possesso era troppo debole per sovrastare quella di suo padre.

 

La polvere, si espanse per tutta la sala, l'oscurità l'avvolse, come a proteggere i superstiti da quel scempio, lentamente il rossino aprì gli occhi, lentamente si passò un pezzo del suo vestito sul volto, pulendolo e quando aprì definitivamente gli occhi, si ritrovò davanti ad un cumulo di macerie.

 

Tutto il soffitto era crollato, così come alcune pareti, Hana chiuse gli occhi e cercò di calmarsi, non poteva essere accaduto nulla di male, tutti stavano bene, dovevano stare bene. Si rialzò con fatica, fece un passo e provò a parlare, ma la sua voce non gli usciva, se la schiarì e riprovo con tutta la forza della sua disperazione.

 

"STATE BENE!!!!!??? RISPONDETEMI!!!!!" gridò ma nulla, neppure un più piccolo segno di vita "vi prego..." sussurrò infine, mentre una cappa di sofferenza e angoscia lo stritolava il suo cuore, la certezza che tutti erano morti, lo faceva star male, non voleva credere che tutti erano morti, gli era inconcepibile.

 

Cadde in ginocchio, mentre il peso di ciò lo schiacciava e lo faceva chinare in avanti la testa.

 

"Ha...Hana" un sussurrò che squarciò il velo di disperazione, rialzò il viso, quella voce, non poteva essersi sbagliato.

 

"Hisa..."

 

"Si, stiamo bene... tra poco le guardie del castello verranno, non temere..."

 

Quella piccola rassicurazione gli fece passare un po' la paura, ma che fine aveva fatto Yohei, suo padre, e la SUA kitsune??

 

"Ka... Kaede..." pigolò come un micino che non riesce a scendere da un albero.

 

Ma nessuna risposta arrivò,si fece forza sulle gambe e si rialzò.

 

"KAEDEEEEEEEEEEE!!!" gridò con tutta la sua forza, mentre una fiamma rossa si sprigionava dal suo corpo, avvolgendo tutto, ma senza bruciare. Il fuoco intorno al suo corpo si fece più forte, mentre con un urlo sovrastò quel silenzio "KAEDEEEEEE!!!" e questa volta, una luce argentea si sprigionò dalle rovine.

 

Quella luce così candida, si fece sempre più grande, mentre il suo calore avvolse le rovine, per poi alzarle lentamente in aria. Tutti i frammenti di soffitto e di pareti si alzarono, lasciando più spazio per camminare, mentre l'intensità di quella luce permetteva di vedere.

 

Ormai tutta la stanza era avvolta da quella luce, anche le guardie che era sopraggiunte si erano fermata a tale spettacolo, tutto galleggiava per aria, mentre quella luce si intensificava, come a voler proteggere e salvare.

 

Hana chiuse gli occhi, infastidito da tale lucentezza, lentamente il socchiuse e notò in un angolo della sala, Hisashi e Kogure che abbracciati si stavano rialzando, si guardò attorno cercando la sua volpe e suo padre, ma di loro non c'era nulla, si girò appena una mano si posò sulla sua spalla.

 

"Yohei, stai bene??"

 

"Si,sono solo un po' ammaccato!!"

 

"...."

 

"Non preoccuparti, sono sicuro che stanno si sono salvati." disse Yohei, che notando lo sguardo triste dell'amico cercò subito tranquillizzarlo.

Un piccolo spostamento della ciocche rosse, fece capire a Yohei che Hana aveva risposto di si, purtroppo, neppure lui, sapeva se... no, non poteva pensarlo, DOVEVANO essere tutti salvi.

 

Sentì il rossino irrigidirsi.

 

Alzò lo sguardo verso il punto dove Hana, guardava e restò senza fiato.

 

In mezzo a tutte le macerie, due corpi galleggiavano, il ragazzo con gli occhi da volpe, aveva lo sguardo assente, come se non fosse lì in quel momento, era in piedi e tutto il suo corpo splendeva come una stella mentre una sua mano stringeva il polso del re, che svenuto si lasciava portare da lui come se fosse una piuma mentre una scia di sangue usciva dalla sua fronte, disegnando fiori rossi per terra.

 

Hanamichi fece un passo in avanti, è guardò il ragazzo solo allora notò che al centro del suo petto, un petalo di ciliegio fatato faceva bella mostra di se.

 

Kaede sentendosi osservato posò il suo sguardo su di lui, lentamente appoggiò a terra l'uomo poi scese anche lui, mentre i suoi occhi ritornarono quelli che tanto amava Hanamichi.

Fu un attimo e la luce si fece accecante, e tutti furono costretti a chiudere gli occhi per non ferirsi, quando quel calore si dissolse, tutti riaprirono gli occhi, notando che tutto era tornato al proprio posto come se non fosse successo nulla.

 

Hanamichi fece un passo verso Kaede, e poi un altro ancora fino a correre per gettarsi su di lui ed abbracciarlo stretto, mentre gli ultimi riflessi del giorno illuminavano la sala, baciandola e bagnandoli con i suoi ultimi attimi di vita.

 

Hisashi guardò il fratellino stringersi a Kaede, e in cuor suo sapeva che tutto si era sistemato, passò un braccio attorno alla vita di Kimi, per poi posare delicatamente un tenero bacio sulla guancia, sussurrandogli "ti amo" con un tono dolce da far invidia al cioccolato.

 

"Ma come...."

 

Quel sussurrò fece voltare le due coppie verso il re, che alzatosi da terra si guardava attorno stranito, fece un passo verso Hana ma per poco non cadde, per fortuna Yohei lo sostenne, mentre le guardie circondavano Hana e Ru, che si tenevano in un caloroso abbraccio.

 

"Hana... ascolta..." disse l'uomo guardandoli, ma prima di riuscire a dire altro, il rossino blocco la sua frase "papà, non fargli del male, ti prego... io l'amo..."

 

Quella frase detta con franchezza e semplicità, fece male all'uomo che dopo pochi attimi disse autoritario.

 

"Vattene..." poi il suo tono si affievolì "il tuo cuore desidera restare con quell'umano... anche se ti costringessi a diventare mio erede, il tuo cuore non vuole esserlo... Oggi dovevi perdere il tuo essere umano, per diventare per sempre fatato, ma se io ti costringessi a farlo, tu moriresti... ed io non

voglio... quindi..." si sciolse dalla presa di Yohei.

 

"Addio..." con un gesto concentrico circondò tutte e due le coppie, per poi farle sparire in una bolla di fuoco.

 

"... e si felice..." sussurrò quando furono scomparsi.

 

Si sedette al suo trono, buttò in dietro la testa, chiuse gli occhi e sospirò.

 

"Mio signore... non sapevo che per essere incoronati si doveva desiderarlo"

 

"Yohei..." e sorrise malinconicamente, mentre silenzioso l'uomo ombra lasciava il suo sovrano, mentre un pensiero si formò nella sua mente, come aveva fatto Rukawa ad usare il potere del petalo incantato? Come??

 

Silenziosa una lacrima scese sulla sua guancia, mentre candide mani si posavano sulla sua pelle, lambendola, e poi un sussurro leggero portato forse dal vento.

 

"Hana è guarito..."

 

"Sì, Hana a pianto lacrime vere..."

 

 

***

 

Mitsui e Kogure aprirono lentamente gli occhi, per un'interminabile attimo si specchiarono nelle loro iridi, poi lentamente socchiusero gli occhi, allungando i propri volti fino a sfiorare le labbra dell'altro, in un candido gesto pieno di amore e fiducia.

 

Le lingue si incontrarono dolci e ansiose, si attorcigliarono, si sfioravano mentre mani si cercavano e toccavano i corpi caldi, come ad accertarsi che tutto fosse reale, che tutto era passato.

 

Si staccarono, solo allora si accorsero che si trovavano nel campetto da basket.

 

Kogure si guardò attorno per poi osservare incantato la luna, era splendida nella sua veste argentea, era magnifica.

Due braccia si strinsero a lui, facendo aderire la propria schiena contro il torace di Hisa, mentre le mani le mani si congiungevano sulla sua vita.

 

Entrambi rimasero in silenzio, per attimi, minuti.

 

"Ti ricordi??" chiese in un sussurro Kiminobu, stringendo di più le mani del suo ragazzo.

 

"Si... come potrei dimenticare?? Questo è il luogo dove ti ho confessato il mio amore..."

 

"Già..."

 

Silenzioso un soffio di vento gli fece stringere di più, mentre mano nella mano si recavano a casa loro, dove finalmente due anime si potevano congiungere e diventare una sola.

 

 

***

 

Hana socchiuse gli occhi, si sentiva bene e protetto in quell'abbraccio, si strinse di più al suo volpino, mentre tenera una bocca si posava sulla sua fronte.

 

"Ti svegliato??"

 

"Si... ma cosa è successo??"

 

Kaede passò una mano tra i capelli rossi, spostandoli dolcemente, mentre l'altra mano cercava quella del suo ragazzo, per stringerla e portarsela alla bocca, per poi posare un delicato bacio.

 

"Quando ho aperto gli occhi, ti ho trovato svenuto..."

 

"Grazie per il bellissimo risveglio.." sussurrò alzando di poco la testa per specchiarsi in quelle iridi "è tutto come ieri, solo che ora c'è la luna..."

 

"Nh..."

 

Hana sorrise benevolo a quella risposta, ma doveva ancora dirgli una cosa.

 

"Kaede... ti amo..."

 

"Do'aho..."

 

"Cosa vorrempf..."

 

Le labbra di Kaede chiusero quella bocca impertinente, senza fretta fece scorrere la sua lingua contro quella dell'altro, assaporando quella bocca, che stava per perdere accarezzando senza remore il corpo del suo ragazzo, come aveva fatto quel giorno così vicino eppure così lontano.

 

La natura osservava rapita i due ragazzi, la grande cascata incantata cercò di rallentare il suo scorrere, lasciando posto a quell'amore puro, mentre tutto taceva per non disturbarli, la luna si specchiava nel riflesso dell'acqua lasciando luccichi sulla superficie, mentre migliaia di lucciole, iniziavano la loro danza, felici nel vedere che il loro amore aveva vinto, si, vinto contro un destino strano che ancora sarebbe tornato, cercando di separarli, ma che ora sconfitto non gli restava che guardarli invidiandoli.

 

 

 

 

FINE

 

 

 

La RUbricHANA

 

 

Lucy: O__O l'ho finita...?? si, L'HO FINITAAAAAAA!!!!^O^

Anzai: oh oh oh ^O^

Lucy_si_guarda_attorno: ma Hana??? ^^

Anzai_che_le_fa_cenno: oh oh oh ^O^

Lucy: ç__ç gnooo, tutti si stanno sbacciuchiando ç__ç sighhh, anche all'ultimo capitolo non si sono fatti vivi ç__ç

Anzai: oh oh oh

Sendo: ^________^ ma hai lasciato in sospese molte cose!!!^___^

Lucy: stai zitto!!!é__è per il momento non si sono accorti di nulla!!!!>.<

Sendo: a quando la continuazione ^______^

Lucy: O___O ma… parlo arabo!!!???>___<

Sendo: ^___________^

Lucy_vede_Yohei: Yo-chaaaan ç___ç

Yo: ^__^ dai non piangere, ci sono io con te!!! Coraggio ringrazia tutti e poi andiamo a mangiarci un bel gelato, ok?? ^_____^

Lucy_che_a_gelato_si_è_ripresa: Ok, ^_______^ ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto con i loro commenti, altrimenti credo che non mi sarei mai sognata di continuare sta fic!! Bene io vi saluto!!!

Lucy_prende_Yohei_per_un_braccio: Andiamooooooooooooooo!!!

Anzai: oh oh oh ^O^

Sendo: ^________^