DESCLAMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

 

DEDICHE: Questa fic la dedico completamene a Marty, per  il suo compleanno e poi perché è la prima persona che mi chiede di scrivere per lei qualcosa... ç////ç sono commossa, non mi era mai successo!!!

 

RINGRAZIAMENTI: come sempre alla mia sensei Najka, a Soffio che spero tanto le piaccia la parte MitKo, a Masha per la sua e-mail che mi ha  dato incoraggiamento, a Rosatea sperando che le piaccia il nuovo capitolo, a Urd per il suo aiuto, Parsy per la sua gentilezza e naturalmente a Caska sperando che scriva il nuovo capitolo de “il fuggitivo”.^^

 

NOTE 1: è la mia prima AU ^^""" , insomma non so cosa ne verrà fuori, ma se potete commentate altrimenti io non la finisco!!!^^

 

NOTE 2: in corsivo troverete i pensieri dei personaggi ^^

 

 

Buona lettura!!!^O^

 

 

 

LA FORESTA INCANTATA

 

di Lucy

 

VI Parte

 

 

 

Mitsui si girò verso il drago appena arrivato.

 

Gli occhi blu, il corpo robusto e proporzionato color del cielo, le ali azzurre con striature argentee, questo era Acquarius il signore di tutte le acque.

 

"Aries, io mi oppongo...."

 

Il drago rosso posò i suoi occhi su quelli dell'altro, e ciò che vi lesse, lo rattristò con un piccolo sospiro, replicò.

 

"Acquarius... nei tuoi occhi che un solo sentimento... io non posso obbligarti..."

 

"CI MANCHEREBBE!!! ANCHE SE SIAMO FRATELLI, IO NON VOGLIO A CHE FARE  NIENTE CON I REALI, SONO SOLO DEI GRANDI EGOISTI!!!" ruggì, senza mai togliere gli occhi dal fratello.

 

Hisashi capì subito, che si riferiva a lui, per come si era comportato molti anni prima, ma ora lui, non centrava, Acquarius doveva aiutarli, almeno per Hana.

 

"Sei un codardo..." sussurrò ben forte, da farsi sentire dal dragone marino.

 

Acquarius si girò verso il ragazzo, e per la prima volta i loro occhi si scontrarono, com'era successo molto tempo prima, quando il piccolo Hisa si era presentato a lui, come suo allievo.

 

"Come osi, anche se sei stato il mio allievo e protetto, non ti permetto..." ma fu liberamente interrotto da Hisashi che con uno scatto abile, si alzò in volo.

 

"Non vuoi aiutarci perché quella volta sono scappato da qui!!! Sei solo un vigliacco...." disse il giovane senza più la tunica, mentre attorno a lui un'aura blu brillava.

 

"Come ti permetti..." ringhiò il drago che con un colpo della coda colpì il ventre del ragazzo, mandandolo a sbattere contro le rocce che galleggiavano attorno ai cinque castelli.

 

Mitsui si rimase in posa da combattimento, non poteva perdere ne andava della felicità del suo piccolo Hana, per lui avrebbe vinto e convinto Acquarius ad aiutarlo.

 

Levitando fino al drago, Hisa mi se la mani a coppa, mentre la sua voce si scioglieva morbida nell'aria che tiepida lo colpiva.

  

"Sorgente di vita eterna...." e nelle sue mani una piccola pozza d'acqua apparve "vieni in mio aiuto.." un vortice iniziò a muovere l'acqua, "dammi la tua forza..." il vortice si alzò come un ciclone verso il cielo "tempesta argentea!" gridò Mitsui mentre il vortice si scatenò in una impetuosa tempesta, colpendo in pieno il Acquarius che si rinchiuse nelle sue ali, mentre tutto attorno a lui si quietava.

 

Quando la forza della magia scomparve, Acquarius guardò il ragazzo, con un ghigno si preparò per il prossimo attacco, ma una un pensiero colpì in pieno il suo cuore.

 

 

Vi prego, basta....

 

 

Si girò di scatto a cercare chi fosse quella creatura che lo supplicava  in quel modo, poi un altro pensiero...

 

 

Hana... giuro che ti troverò... non posso permetterti di lasciarmi...

 

 

Acquarius si girò verso il moretto, lo guardò attentamente, mentre un piccolo sorriso si formò sul suo volto sempre burbero. In cuor suo sapeva che quello strano ragazzo, amava veramente il rossino, e poi capì chi era stato a supplicarlo.

 

"Smettiamola, non posso farti del male, c'è qualcuno che ti aspetta va da lui, Hisa..." il ragazzo con la cicatrice si girò verso il punto indicatogli dal drago, rimase basito nel vedere il suo Kimi in lacrime, si avvicinò a lui e gli posò un dolce bacio in fronte, stringendolo a se mentre le parole le parole di Acquarius si insinuarono nella sua mente.

 

 

Ora ho capito, cosa ti mancava....

 

 

La battaglia era finita, ora Kaede voleva assolutamente andare dal suo rossino, così si eresse sulla schiena candida di Yue.

 

"Mi aiuterete???" chiese senza staccare i suoi occhi da Aries e Acquarius, i due interpellati acconsentirono con un gesto del capo.

 

"Ascoltami Kaede, tu dovrai convincerlo del tuo amore..." la kitsune guardò il Aries senza capire, in che senso convincerlo del suo amore??

 

"Hana non sa cosa sia l'amore, essendo cresciuto lontano da esso, dovrai dimostrargli il tuo amore... dargli la prova che tu l'ami sul serio, ma solamente LUI potrà cambiare il suo destino... solo lui" rispose il  drogo rosso, facendo un po' chiarezza nei suoi pensieri, ma lo stesso non capiva, come poteva dimostrargli il suo amore?? E poi cosa significava che lui, non conosceva l'amore??

 

Acquarius guardò il volpino, poi dolcemente incrociò la sua lunga coda argentea con quella rosso cupo, e dalla unione di esse, un fascio si scaturì andando ad avvolgere Rukawa, che sentì in se una nuova forza.

 

"Così potrai andare da lui" rispose semplicemente Acquarius, sciogliendo la sua coda, per poi volare verso il suo castello, imitato da Aries che senza aggiungere altro se ne andò.

 

Yohei, che per tutto il tempo era stato in disparte guardò Mitsui e Kogure, capendo finalmente le parole che gli ripeteva sempre sua madre.

 

"Forza, Yue, andiamo!!!" gridò Yohei, ed il drago scese verso il basso, volando a un pelo dall'acqua cristallina.

 

Kaede non capiva, cosa volevano dire quelle parole??

 

Perché Hana non sapeva cos'era l'amore???

 

Yohei si spostò una ciocca, pensieroso come non mai, forse Rukawa era davvero la persona giusta, forse lui avrebbe risvegliato quell'amore che Hana non conosceva.

Il drago volava sempre più veloce, anche lui sentiva che tutto sarebbe finito, o meglio iniziato, era sicuro che il ragazzo dagl'occhi di volpe sarebbe riuscito ad aiutare il principe.

 

"Senti ma cosa significano la parole...." chiese Kogure a Yohei che per tutta risposta si girò verso Hisashi e il moretto, con un gesto fluido della mano si spostò dal viso una ciocca viola, sorrise dolcemente e con altrettanta dolcezza rispose.

 

"Alla nascita di Hana, il drago supremo, volle proteggere Hana dal dolore, così fece in modo da sigillare il suo cuore dall'amore... per questo quando sei scomparso, Hanamichi è riuscito a sopportare la tua lontananza..."

 

"Cosa?? Ma perché il supremo..."

 

"Ma chi è il supremo??" domandò Kiminobu senza capirci niente.

 

Kaede si mise in ascolto, e così Yohei, decise di raccontare, quello che lui aveva saputo dai vari draghi della foresta.

 

"Subito dopo la nascita di Hana, la regina Taiyuo* morì, lasciando così i suoi figli e il suo amato... il supremo, allora decise di salvare Hana, dal dolore profondo della perdita della madre, sigillando il suo cuore, o meglio l'amore che poteva provare..."

 

"Ma non è giusto!!! Non può aver fatto una cosa tanto meschina!!!" lo interruppe Kogure, stringendo una mano a Hisashi, il quale non sapeva  nulla di quella storia.

 

"Forse, ma almeno Hana non ha sofferto più del dovuto... infondo è stato abbandonato dalla madre e poi... e poi anche dal fratello, cosa avrebbe potuto fare se non ci fosse stato quel sigillo???" chiese Yohei con sguardo duro, mentre i suoi occhi neri, diventavano viola, ammetteva che forse l'incantesimo era stato usato in malo modo, ma se ripensava, alle lacrime del rossino, la sua rabbia cresceva.

Per lo stupore di tutti, fu proprio la volpe che parlò senza alcuna intonazione, anche se nel suo cuore un dolore sordo lo faceva soffrire, solo Yue sentì quel dolore, ma ne fu felice, perché presto Hana sarebbe stato felice.

 

"Probabilmente, si sarebbe consumato dal dolore per la perdita della madre... e se fosse riuscito a superarla, avrebbe lo stesso sofferto, molto di più quando Mitsui lo lasciò... avrebbe potuto..." e in un sussurro leggero completò il suo pensiero ".... morire..."

 

Il silenzio calò nel gruppetto.

 

Solo la mente di Kaede, lavorava senza fermarsi, mille domande e perché si susseguivano nella sua testa, ma quella più importante, era se ce l'avrebbe fatta a salvare il suo do'aho.

Lui amava quel ragazzo casinista, che si era fatto strada nel suo cuore in pochissimo tempo, dove nessuno si era mai permesso di arrivare, e non poteva sopportare l'idea di perderlo.

 

Hanamichi era suo, e anche il rossino presto l'avrebbe capito,loro erano fatti per stare insieme.

 

Yue restò in silenzio, pensando a come il moretto capisse così bene Hana, comunque anche lui come tutti i draghi si chiedeva come mai, il sommo avesse aiutato il rossino, loro non si conoscevano, era impossibile, visto che il ragazzo era appena nato, eppure il sommo l'aveva salvato

da una vita piena di rimorsi.

 

Senza accorgersene sussurrò " ... il supremo è il drago più potente di tutta la foresta incantata, è l'autorità massima, ogni essere vivente di questa foresta deve tener conto di lui, purtroppo sono secoli che il  supremo è scomparso..." Kogure ascoltò con interesse "scomparso?? Ma se..."

 

"Aiutato Hana? E' questo che è strano, il spremo è morto da secoli, eppure alla nascita del bambino, una luce l'avvolse... Aries era lì, è stato proprio lui a dire che quel potere era del supremo..." rispose Yohei al posto del drago, gli era stata raccontata mille volte quella storia ma sempre si chiedeva cosa ci fosse sotto.

 

"Siamo arrivati" disse Yue infrangendo così il silenzio in cui erano caduti i suoi passeggeri.

 

I ragazzi scesero e rimasero affascinati.

Se da lontano sembrava solo un cumulo di polvere rossa, da vicino quel luogo era magnifico.

 

Il grande castello era maestoso, le torri più alte svettavano fino al cielo, sfiorando con le punte le nuvole nivee, la roccia in cui era costruito brillava come una fiamma, sembrava fuoco vero, bruciante, mentre la brillantezza dei muri catturava tutti i raggi del sole, brillando ancora di più, come a voler dimostrare che lì il fuoco faceva da padrone.

 

Gli alberi secolari circondavano l'enorme castello, come a proteggerlo dagli attacchi, i fiori dai colori più vivi e dalle forme più strane, crescevano in piena libertà senza essere tagliati, se per caso si posavano sul sentiero bianco, mentre piccoli animali correvano in piena libertà, giocando sull'erba smeraldina, rincorrendosi e divertendosi senza dare neppure uno sguardo ai passanti.

 

Con pochi passi giunsero di fronte alla grande entrata, dove face bella mostra di se, un alto arco dove campeggiava una scritta in strani caratteri, lavorati in argento.

 

Eppure se all'inizio sembrava tutto così colmo di calore per Kaede, quel castello rilasciava un freddo atroce.

 

Come si poteva vivere in un luogo dove l'amore era solo n ricordo??

Dove ogni piccola parte ricordava un passato triste, da dover dimenticare???

E lui ce l'avrebbe fatta a portare via Hana da quel luogo, tanto bello ma anche tanto freddo??

 

Con queste domande si fermò davanti all'entrata.

 

 

 

 

Continua...

 

 

 

La RUbricHANA

 

 

Lucy: ^^ vi piace??? Spero di non avervi annoiato, ma ci tenevo descrivere il luogo... anche se ^^""" la fic si sta allungando sempre più e complicando anche, dato che ^^ non dovevano esserci tutti questi personaggi ^^"""

Anzai: oh oh oh ^O^

Lucy: T_T ma cos'ho fatto di male???

Anzai. oh oh oh ^O^

Lucy_guarda_Anzai: per meritarmi anche questo??? ç__ç Alla prossima!!!^^

 

 

 Noticina finale:

 

*Taiyuo: sole