DESCLAMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

 

DEDICHE: Questa fic la dedico completamente a Marty, per il suo compleanno e poi perché è la prima persona che mi chiede di scrivere per lei qualcosa... ç////ç sono commossa, non mi era mai successo!!! Ti voglio bene per cui non farmi a pezzetti ç__ç

 

RINGRAZIAMENTI: alla mia sensei Najka che grazie alla sua curiosità mi ha aiutata a portare a termine questo capitolo ^O^, ed a Parsy sperando che non usi la sua spada sacra ^^"", inoltre alla mia gemellina Hie!! Ti voglio bene!!!

 

NOTE 1: è la mia prima AU ^^""" , insomma non so cosa ne verrà fuori, ma se potete commentate.

 

NOTE 2: Ricordatevi, voi volete molto, ma molto bene all'autrice. ^^

Buona lettura!!!^O^

 

 

 

LA FORESTA INCANTATA

 

di Lucy

 

III Parte

 

 

 

Il sole alto nel cielo, riscaldava con i suoi raggi tutta la vegetazione, trapassando tra le chiome degli alberi, illuminando delicatamente due sagome, abbracciate, in un abbraccio totale, un abbraccio carico di promesse e ricordi, un abbraccio ricolmo d'amore.

Ma il sole non poteva permettere ai due di continuare, così l'amico vento soffiò tiepido sui corpi allacciati, richiamandoli in quella realtà, così difficile da accettare.

"Scusami, sono uno sciocco..." mormorò Hana slacciandosi da quella persona che tanto amava, strofinandosi gli occhi, cercando in un modo goffo di togliere quelle lacrime inadatte.

"Non scusarti... mi sei mancato Hana... tantissimo..." rispose Hisashi, trattenendo in qualche modo le lacrime, non poteva permettersi di piangere, lui era felice, allora perchè piangere??

"Come stai?? Dopo che te ne sei andato.... cos'hai fatto???"

Il rossino era davanti a lui, gli occhi carichi di domande, che per troppo tempo avevano atteso una risposta.

"Come vedi sto bene. Subito dopo la mia partenza, beh, ho girato per questo paese, in cerca di un modo per vivere davvero..."

Rispose Hisashi, mentre gli occhi nocciola lo fissavano, desiderosi di sapere.

"Ma quando stavi con me... non vivevi???" chiese titubante, mentre un luccichio si faceva strada nei suoi occhi.

 

 

"Ma quando stavi con me... non vivevi???" quella frase detta con voce tremante, fece perdere un battito al cuore di Kaede.

Il ragazzo aveva cercato di vincere il più veloce possibile, per poi allontanarsi verso il chiosco, ma un mormorio leggero lo portò giusto in tempo per sentire le parole del rossino.

Il moretto però non era pronto a vedere, Mitsui, il teppista, quello che l'aveva picchiato in palestra, abbracciare stretto, stretto Hana.

"No, ma cosa dici... è solo che... non puoi capire... ma sappi che i nostri cuori sono sempre stati legati..." gli sussurrò prima di baciargli dolcemente la fronte.

Kaede era paralizzato, non poteva crederci, che Mitsui, avesse avuto una storia con Hana, eppure le prove ce le aveva proprio davanti a se, quel bacio e poi quel sorriso carico d'amore...

Una rabbia senza paragoni s'impadronì di lui, non poteva e non voleva vedere il rossino coccolato, dalle mani di Mitsui, non voleva vedere come il suo do'aho reagisse a quelle impalpabili carezze.

Senza farsi notare ritornò in dietro, mentre il suo cuore combatteva una cruenta guerra con il cervello, se avesse potuto sarebbe tornato in dietro, e avrebbe portato via il rossino... non poteva, non doveva essere arrabbiato... eppure si sentiva così, odiava il rossino... ma... c'era sempre quel ma... che lo faceva combattere senza tregua.

 

Dopo 10 minuti anche gli altri due erano tronati, e fingevano di essersi appena conosciuti.

 

Hana e Rukawa dopo averli salutati, si allontanarono nella stessa direzione, anche se il rossino cercava in tutti i modi di intavolare un discorso, Rukawa era con la testa fra le nuvole, mille domande vorticavano nella sua mente.

"Beh, ci vediamo kitsune!!!!" disse Hana arrivato davanti ad una farmacia, grattandosi la nuca in segno di disagio e imbarazzo.

"Nh..."

Sorrise dolcemente al volpino, che a quel piccolissimo gesto si sentì morire, mentre i suoi occhi vedevano correre quel ragazzo che era riuscito a distruggere la sua corazza di indifferenza.

 

Il cielo nero, era coperto da delle nuvole cariche di pioggia, nessun rumore proveniva dalla strada, solo alcuni miagolii facevano da sotto fondo in quella notte. Tutti i lampioni formavano un unico scintillio, e nell'ombra del grande albero del giardino di casa Rukawa, un paio di occhi fissavano attenti la finestra della stanza di Kaede.

Il ragazzo, si rigirava nel letto, non riuscendo a dormire, ogni suo pensiero era per la scena vista quel giorno... ogni attimo, lo riviveva sempre più lentamente, odiando Mitsui che aveva osato toccare il rossino, ed odiando se stesso poiché non si capiva. Poi finalmente il sonno lo venne a prendere, per portarlo nel regno dei sogni.

Come a percepire che Morfeo era andato a prenderlo, un lampo passò in quelle iridi viola, facendo brillare il suo sguardo calmo, così senza far rumore sparì nelle ombre della notte.

 

 

Come ogni giorno Rukawa si stava recando, nel suo angolo preferito, quando passando davanti un bar, vide Kogure e Mitsui scambiarsi sguardi carichi d'amore e affetto. Nuovamente la rabbia ritornò a trovarlo, era stanco di quella situazione, eppure non poteva far a meno di provarla. Per quasi tutta la notte aveva lottato contro se stesso, per sfuggire a quel "qualcosa" che gli faceva battere il cuore. E per la prima volta aveva perso, lui, era stato colpito da un colpo di fulmine.

Quando passò davanti al campetto sentì la voce di Sendo parlare allegro a Koshino.

"Non puoi neppure immaginare, uno vero schianto e poi quei capelli rossi..."

"Tzè, me ne vado...."

"Aspetta Hiro-chan..."

Akira prese Koshino per un braccio e lo giro verso di se, ma prima che potesse esprimere la sua, la bocca sapiente di Sendo, era calata sulla sua.

Rukawa guardò i due, e si sentì felice per il suo vicino di casa.

"Aki...."

"Hiro-chan, sai ci ero quasi riuscito... volevo dire a Rukawa, che ora sono felice...."

"Tzè... non mi importa, basta che tu sia con me..." mormorò il ragazzo più basso mentre un rossore calava sul suo volto.

"Ma è la promessa che gli ho fatto quando ero bambino... e ci tenevo che lo sapesse...."

"Baciami stupido....."

Nuovamente i due ragazzi si baciarono, la quiete di quel momento fece capire a Kaede, che a lui gli mancava quel profondo silenzio carico di dolci promesse.

 

Si mise a correre verso la cascata, doveva vedere il do'aho, ora aveva la risposta alla sua rabbia, che in realtà era solo gelosia.

Corse con tutto il fiato che aveva in corpo, il più veloce possibile, fino a giungere alla cascata dove un rossino si stava divertendo con delle farfalle che allegre svolazzavano, tra i suoi capelli.

Il suo sorriso sincero, il sole che giocava con i suoi capelli rossi, incendiandoli, accendendo nel suo cuore la fiamma della passione. Fu un attimo, ma vide attorno a lui, delle scintille, rosse come il fuoco, ma un secondo è ciò era sparito, pensando che era solamente un illusione, fece un passo in avanti.

 

"Ciao, kitsune!!!"

"'ao..."

 

Il rossino lo fissò, per un istante interminabile, le gocce di sudore che imperlavano il volto perfetto, i capelli corvini baciavano la fronte, mentre un soffio gentile spostò quelle ciocche che delicate accarezzavano il suo collo, come incantato Hana seguì la linea di quel collo, per poi scendere sulle spalle larghe e muscolose, giù verso i pettorali scolpiti, messi in risalto da una maglietta bianca, che copriva quel torace come una seconda pelle...

 

Anche Rukawa, si soffermò molto volentieri sul corpo del rossino, le gambe muscolose ricoperte da un paio di jeans verde bosco, a vita bassa dalla quale si poteva intravedere la linea perfetta dei fianchi, la vita stretta, e un ampio petto dove spiccavano dei capezzoli da mordicchiare, mentre i raggi del sole giocavano sapientemente con quella pelle dorata, rendendola bronzo fuso... risalì e si specchiò in due occhi nocciola, caldi e profondi, quelle labbra...

 

Con scatto felino saltò addosso al rossino.

 

Lo spinse sotto l'acqua della casata, tuffandosi su quelle labbra calde e saporite, all'inizio fu solo un semplice contatto, poi senza riflette iniziò ad accarezzarle con la punta della lingua, disegnando i contorni, assaporando per la prima volta il sapore di quei petali di rosa.

 

Con dolcezza spinse il suo corpo contro la roccia fredda, mentre i loro corpi si incastonavano perfetti come due pezzi di puzzle, un gemito da parte del rossino e le porte del paradiso furono schiuse. Lentamente la sua lingua entrò, iniziando una esplorazione dettagliata di quella cavità orale, che sapeva di miele, cercò la sua lingua e senducemente l'accarezzò con la propria, una scarica corse per i loro corpi a quel piccolo contato.

 

Hana iniziò a muovere la lingua dolcemente contro quella del volpino, alzò le braccia e gli cinse il collo stringendolo, tenendolo più forte, per non doversi staccare da quel sogno.

Sentì le mani che gli cingevano la vita muoversi pellegrine per la sua pelle, lambendola, toccandola e sfiorandola, senza mai fermarsi per poi posarsi una sulla sua schiena e l'altra dietro la sua testa, bloccandogli ogni via di fuga.

 

L'acqua scorreva rapidamente,sempre più forte, bagnando i corpi uniti dei due ragazzi, che sprofondati nel loro mondo personale non si accorsero di uno sguardo dolce e di un debole sorriso, così lasciò soli i due sparendo tra gli alberi.

 

Parecchi minuti dopo, Kaede si staccò da Hana e lo guardò: i capelli bagnati cadevano splendidi sul volto arrossato, lo sguardo dolce e stupito, le labbra socchiuse in cerca d'aria, il suo corpo rilassato tra la sue braccia... posò un bacio delicato sulla bocca gonfia, per poi asciugare dolcemente con la lingua, un filo di saliva che scendeva birichina sul mento del suo do'aho.

 

Solo allora si accorse che il suo inguine si trovava tra le cosce di Hana, il quale resosi conto della loro posizione arrossì furiosamente.

 

"Do'aho... ti amo..." sussurrò con voce dolce, senza mai interrompere il contatto con gli occhi dell'altro, che a quelle parole non seppe cosa dire.

L'acqua dolce accarezzava i due ragazzi, Kaede con delicatezza si separò dal corpo caldo ed accogliente di Hana, lasciandolo colpire in pieno dall'acqua fredda che arrivava ad abbracciare desiderosa ogni particella dei loro corpi.

 

Prendendolo per mano lo trascinò lontano dalla casca, la quale era testimone di quel bacio carico d'amore.

Kaede trascinò il rossino sotto un salice, si sedette con la schiena sul tronco, fece accomodare tra le sue gambe l'altro ragazzo. La schiena del rossino sul suo torace mentre delicate le sue mani si posavano sulla vita di Hana, che ancora incapace di parlare restava immobile tra le braccia candide.

"Kit..." sussurrò quando una mano posata sul suo volto lo girò, una bocca dolce si posò sulla sua, incapace di resistere a quel tocco delicato, socchiuse le labbra lasciandosi docilmente invadere dalla lingua volpina.

 

...

 

"Kami Kaede..." mormorò Hana dopo essersi staccato, si girò e con gli occhi puntati verso la cascata iniziò a parlare.

"Kitsune... io... non so se ti amo..."

Quella frase fece stringere di più le braccia nivee attorno alla sua vita, sentiva il cuore di Kaede battere più veloce.

"Tu... mi piaci... ma... non so se... ti amo..."

Kaede strinse gli occhi e preso un bel respiro, chiese con voce decisa e fredda, come se non avesse mai confessato il suo amore a quella adorabile scimietta.

"E' per Mitsui???"

Il moretto sentì il rigidamento di Hana, strinse gli occhi mentre con rabbia glaciale "Ami lui???!!"

Hana si girò nel suo abbraccio, sedendosi sulle proprie ginocchia, guardando quegl'occhi blu come il mare mentre lentamente le sue mani si posarono sulle spalle dell'altro.

"No, Hisashi non centra... ma tu come sai di..."

Nuovamente la sua bocca venne chiusa da Kaede, mentre le candide mani iniziarono ad accarezzare dolcemente l'ampia schiena, deliziandosi di quella pelle ancora un po' umida, ma allo stesso tempo calda.

Si staccarono e solo allora Rukawa rispose in uno sbuffo: "Vi ho sentito quel giorno... e sono geloso... non voglio sapere cosa c'è stato tra voi, ma io non rinuncerò mai a te!!"

Le ultime parole furono dette con una tale determinazione che Hana si chinò verso di lui, ed iniziò a baciare la fronte bagnata, le lunghe sopracciglie, gli occhi, i zigomi, le guance, il mento per poi posarsi anche sulle labbra.

"Questo ti basta??? Tu mi piaci, ma non so se sia amore..."

"Nh... va bene, ma resterai con me, infondo devi capire se mi ami, giusto??" chiese malizioso, mentre passava la lingua sulle proprie labbra, per cercare ogni traccia del passaggio del rossino, il quale arrossì furiosamente a quel piccolo gesto.

"Si..." sorrise dolcemente il rosso, posando il volto sul torace della kitsune, mettendosi su un fianco per appoggiare il proprio corpo contro quello di Rukawa.

 

Una mano posata lungo il proprio fianco mentre l'altra sfiorava gli addominali di Kaede, il quale con una mano accarezzava quella del rossino che era lungo il fianco, la gemella invece si dilettava in tenere carezze in quel mare rosso.

 

 

 

 

 

Continua.....

 

 

 

 

 

La RUbricHANA

 

 

Ru: FINE vorrai dire!!é___è

Lucy: uwè!! Che vuoi?? é___è solo io posso iniziare a parlare per prima!!! Siamo nel mio siparietto!!! é___è

Hana: che bella ^//////////^, la scena della cascata ^//////^

Lucy: grazie Hana ^O^, comunque ci saranno ancora alcuni capitoli...

Hana_sbianca: co... cosa??? STAI SCHERZANDO?? O_O

Ru: tzè do'aho...

Hana:come osi...

Ru_parla_all'orecchio_di_Hana

Hana: ^/////////////////^

Ru: Lucy, ok... noi andiamo...

I_due_si_dileguano

Lucy: meno male, ^^ se ne sono andati, spero che vi sia piaciuta!!!!^O^ Aspetto commen... é___è arghhhhhhh ma quella è la mia cameraaa!!!!