DESCLAMERS:
I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!
DEDICHE:
Questa fic la dedico completamene a Marty, per il suo compleanno e poi perchè è la prima persona che mi chiede di
scrivere per lei qualcosa... ç////ç sono commossa,
non mi era mai successo!!!
NOTE: è la
mia prima AU ^^""" fantasy, insomma non so cosa ne verrà fuori,
ma se potete commentate.
Buona
lettura!!!^O^
LA FORESTA INCANTATA
di Lucy
I Parte
L'acqua scorreva rapida tra le rocce,
passando per boschi carichi di alberi di tutte le speci, assaporando la vita di
quel luogo, per poi giungere a valle formando una cascata.
Per la gente del paese era fonte di vita, infatti
oltre all'acqua fresca e limpida, molti turisti si fermavano per l'encomiabile
bellezza di quella valle.
Però nessuno sapeva che più a est, vicino alla
"Foresta incantata", esisteva un'altra casca di encomiabile bellezza.
Un luogo lontano dal paese, dove pace e
tranquillità regnavano incontrastate,come a proteggere la foresta da possibili
intrusi, nessuno in tanti anni, si era mai permesso di mettere piede nella
foresta, poiché la leggenda narrava che fosse abitata da demoni e mostri, certo
nessuno credeva a ciò ma si sa le leggende raccontano sempre un briciolo di
verità.
La grande cascata che costeggiava la foresta
imperiava tra alberi secolari, mentre sulle sponde salici piangenti dominavano
incontrastati l'acqua.
Proprio lì, tra le fronde di un salice, un ragazzo
dormiva pacifico. La schiena appoggiata al tronco, la testa china e le mani in
grembo... un sonno tranquillo,vegliato dalla brezza che dolcemente scompigliava
i capelli corvini della fronte, per svelare un viso androgino.
La quiete regnava.
La natura attorno al giovane incantava il suo inno
di vita e d'amore, gli uccellini cantavano allegri intonando la loro allegra
melodia.
"EVVIVAAAAA!!!! CI SONO RIUSCITOOOO!!!!"
un grido risuonò per tutta la valle, contaminando tale bellezza.
Due occhi si socchiusero per lo spavento, il
giovane si avvicinò al nuovo arrivato.
"Non perdono chi disturba il mio
sonno..."
Il nuovo arrivato si voltò e ricevette un pugno in
pieno volto, quasi cadde per il colpo ricevuto ma subito rispose, il moretto
riuscì appena in tempo a mettere a fuoco per schivare un pugno, ma ne ricevette
lo stesso uno con l'altra mano.
Poi ci fu rissa generale.
I ragazzi si rotolavano sull'erba, mentre le
lepri, le marmotte, i procioni, tutti gli animali guardavano straniti i due
giovani che si menavano, senza più badare a loro.
Dopo l'ennesimo pugno, il moretto si ritrovò
disteso a terra, con un dolce calore sopra il suo corpo.
Aprì gli occhi e si trovò davanti un ragazzo con i
capelli rossi come lingue di fuoco, e due occhi nocciola intensi e vivi, che
cercava di riprendere fiato seduto sul suo inguine come se fosse un divano.
"S-si... può... anf anf... sapere....
perchè...anf anf anf..." vece un bel respiro "... mi hai
colpito???"
"Nh... do'aho spostati..." disse il moro
cercando di spostare il do'aho.
"COSAAAAA????" gridò "ma io....
io...." strinse gli occhi e con un sospiro "non ho voglia di
litigare... io sono Hanamichi e tu??" chiese con un caldo sorriso,senza
mostrare la minima intenzione di alzarsi.
"Tzè... come fai ha sapere di questo
luogo???"
"EHI!!! Non è educato rispondere ad una
persona con un'altra domanda!!!"
".... nh...."
Hana si alzò e cercò di calmarsi, per non riniziare
a picchiare il ragazzo, si mise seduto accanto a lui ed iniziò a parlare.
Certo non era gratificante parlare con quel
musone, ma cercando ogni briciolo del suo poco autocontrollo riuscì a passare
un bel po' di tempo senza arrabbiarsi.
"Insommaaaaaa!!!!!!!" gridò il rosso,
quando notò che l'altro si era appisolato.
"Si può sapere perchè ti comporti
così!!!"
Lo sconosciuto si sedette a gambe crociate, ed
iniziò a fissare quello strano ragazzo, notando per la prima volta in vita sua,
la bellezza di un'altra persona.
"Nh... come fai a sapere di questo
posto???"
Domandò il ragazzo con occhi freddi e voce atona,
come se non gli avesse chiesto nulla.
Il rossino resto perplesso, infatti non aveva
sentito la sua domanda poichè si era incantato a guardare quei due occhi blu.
Resosi conto che l'altro aspettava una risposta si distese, e con gli occhi
verso il cielo iniziò a parlare.
"Lo conosco da molto tempo, anche se non
potevo venirci per impegni, ma oggi sono riuscito a liberarmene... ma tu, non
hai paura della leggenda???"
"Tzè... solo frottole..." rispose acido
il moretto cercando di non guardare quel volto solare che lo fissava,
facendogli provare uno strano rimescolamento allo stomaco.
"... eppure tutti hanno paura della
foresta..."
"Tzè.... solo balle....non esisto i demoni o
mostri, sono solo leggende..."
"Allora, ci sei entrato??" gli domando
il rosso sedendosi e guardandolo dritto negl'occhi.
"Non mi interessa..."
Il moretto si alzò dall'erba, si diede una pulita
ai jeans e con passo assonnato se ne andò.
"Ma dove.... Baka kitsune!!!!!"
Hana stava per raggiungerlo e picchiarlo
nuovamente ma il suono della voce del moretto lo lascio stupefatto.
"Kaede Rukawa... do'aho!!"
Il rossino lo guardò ancora un attimo con la
mandibola a terra, ma poi gridò:
"Ci vediamo Ru!!!"
Hana sorrise radioso e guardò la cascata che
allegra cantava la sua gioia, il rossino si avvicinò ad un albero ed iniziò ad
accarezzare una lepre, si sentiva bene, si era fatto un nuovo amico, con il
quale divertirsi senza per forza dover comportarsi diversamente dal suo
carattere.
"Hana...."
Il sorriso del ragazzo scomparì, mentre si girava
verso quella voce, dietro ad un albero, un ragazzo lo stava fissando e
aspettando. L'ombra non permetteva di distinguere nulla, solamente la voce
bastò ad Hana per capire di chi si trattava.
Il rossino sbuffò e con passi lenti se ne andò con
l'altro.
Rukawa
arrivato in paese, andò dritto al campetto da basket e si mise a giocare, non
voleva pensare al rossino eppure ogni suo pensiero lo portava a due occhi nocciola,
caldi e lucenti.
Non capiva ma quando pensava a quegl'occhi si
sentiva sotto sopra.
Iniziò a correre per l'intero campetto da basket,
arrivato davanti al canestro fece un perfetto Slam Dunk, poi fu solo un
susseguirsi di finte, tiri da tre punti e altri grandiosi slam dunk...
"Ehilà Rukawa!!!"
Il moretto si girò sbuffando.
Era mai possibile che ogni volta se lo ritrovava
tra i piedi, quella iena ridens???
Sembra proprio di si, infatti davanti alla sua
solita freddezza c'era Akira Sendo, un suo compagno di squadra ed anche,
purtroppo per lui, vicino di casa.
Insomma non se lo levava dai piedi, non lo
sopportava con quei assurdi capelli a porcospino, e con quel sorriso da presa
per il culo.
"One on one??"
"Tzè... devo andare..."
"Ohi, Rukawa... ma si può sapere che ti
piglia??? Hai paura di perdere??"
Kaede tornò indietro ed iniziò lo scontro.
.... (siccome non so scrivere bene, le partite
^^"" vi lascio alla vostra immaginazione NdLucy)
I due ragazzi si equivalevano, ma Rukawa essendo
più veloce si smarcò e con grazia felina andò a canestro, decretando la sua
vittoria!!
Come se nulla fosse accaduto si diresse fuori dal
campo, ma Akira lo fermò.
"Senti ti va di mangiare insieme???"
"Nh...."
"E' un si???" chiese allargando il suo
sorriso e passandosi una mano tra le punte indurite dal gel.
"Sendo... sparisci..." sussurrò
minacciosa Kaede lasciando un al quanto scontento porcospino.
"Rukawa... prima o poi mi ascolterai..."
mormorò tra se il ragazzo mentre si dirigeva a casa.
Casa Rukawa.
Il ragazzo andò dritto in camera senza salutare
nessuno, e con un tonfo si gettò sul letto, prese il cuscino e se lo mise sopra
la testa. La schiena si muoveva ritmicamente, anche se non aveva corso, sentì
il cuore corrergli all'impazzata.
Con un sospirò si girò e si mise a guardare il
soffitto della sua camera.
I suoi pensieri passavano rapidi dal basket, la
sua ragione di vita, ad un paio di occhi nocciola caldi e luminosi.
Non capiva, si chiedeva come mai quella scimmia,
si era impossessata dei suoi pensieri, come aveva fatto in un ora ad entrargli
nella testa???
Certo, aveva un bel fisico....
Sgranò gli occhi, per la prima volta aveva ammesso
la bellezza di qualcuno... angosciato da ciò, chiuse gli occhi mentre il sonno
si faceva sentire, ricordandosi per un attimo che quel pomeriggio non si era
addormentato ascoltando quella scimmia urlatrice.
La notte arrivò lenta ed inesorabile, portando con
se i ricordi del giorno, scie luminose costellavano il cielo, mentre una falena
corteggiava leggiadra la luce di un lampione, interrottamente decantando il suo
amore eterno.
La strada era illuminata per nell'unico cono
d'ombra un paio di occhi viola fissavano la finestra di Rukawa.
Continua....
La
RUbricHana
Lucy: ^O^ sono felice, ho terminato il
primo capitolo!!!
Hana: fa schifo -___-, e poi
>_____< CHE COSA VUOLE IL PORCOSPINO DALLA MIA KITSUNE???!!!>___<
Sendo: ^___________^ mi farò la volpe...
^_______________^
Hana: Tu prova solamente sfiorarlo e ti riduco
cibo per i porcospini é_______è
Ru: zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.........zzzzzzzz
Lucy: ^^"""" ehm... lasciamoli
stare... aspetto commentini. Alla prossima ^O^