DESCLAMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene ogni tanto me li presta!!

DEDICHE: Auguro a tutti un buon San Valentino.

DEDICHE SPECIALI: alla mia sys per la persona fantastica che è, a Najka-padrona-sensei per avermi dato l’idea, a Caska per aver accettato la mia idea, alla piccola Kimi per il suo aiuto, a Guia e Carol per avermi fatto compagnia mentre ero ammalata. Alla dolcissima Masha (ricordati che io sto aspettando fic!!!ç.ç), ad Aimi per il prezioso dono, a Silene per augurarle buoni esami. Ed infine ma non meno importanti Eliana (picì aspetto fic ç.ç), Seimei e Enli per le quali lascio un nota: fatevi sentire tesori!! Ghy per rallegrarmi con le sue e-mail, Ely per la persona dolce che è, a Mel per aver scritto fic così dolci, ad Hymeko per avermi dato la voglia di scrivere una drag, e alla mia gemellina Hie per essermi sempre accanto.

Grazie di tutto, vi voglio bene ragazze!!!^^

RINGRAZIAMENTI: questa fic è nata da un'e-mail di Najka!!^O^ E lo sfruttata, ti ringrazio mia padroncina, nonché sensei!!!!^^

NOTE: questa fic doveva essere dolce ^^""", purtroppo per un ricatto di Ru... T.T è diventata così... quindi prendetevela con lui >.<

 

 

 

LA FESTA DEGLI INNAMORATI

 

di Lucy

 

Quella mattina era il giorno più importante del mese.

Era il 14 febbraio.

Ed ogni ragazza che si rispettava aveva preparato il proprio cuore di cioccolata, per donarlo assieme al suo amore al ragazzo del suo cuore.

Le ragazze correvano rapide per le scale, alla ricerca della persona amata, mentre le più timide mettevano i loro dono nell'armadietto del ragazzo.

Gli alberi ormai spogli accoglievano i studenti che ben incappottati si recavano a scuola, un ragazzo in particolare camminava con l'aria di chi avrebbe voluto restare a casa.

Le gote rosse dal freddo spuntavano da sotto alla sciarpa che tenera avvolgeva il giovane, le mani in tasca per salvarsi dal freddo pungente mentre un berretto lasciava fuori alcune ciocche rosse.

Così Hanamichi Sakuragi si apprestava ad iniziare la sua giornata.

Con passi dolenti entro a scuola e si cambiò le scarpe.

Senza togliersi la sciarpa e il resto si incammino verso la sua classe... ma una cosa lo stupì, per tutti corridoi c'erano ragazze piangenti.

Non capiva, ma cos'era successo???

"Hanaaaa!!!"

Il rossino si voltò alla voce del suo migliore amico il quale, gli correva incontro con in mano il giornale scolastico.

"Hai letto???" disse Mito dandogli il giornale.

"No, cosa???" chiese alzando il volto dal dolce tepore della sciarpa.

Prese il giornale in questione e restò shoccato.

Gli occhi sbarrati e le guance rossissime.

"Quella maledettaaaa!!" gridò Hanamichi correndo verso la redazione.

Per tutto il tragitto fu accompagnato da piagnistei, occhiatacce furibonde e di istinti omicidi.

Ma non gli importava.

Ora doveva trovare quella.... QUELLA e fargliela pagare!!!

Aprì di colpo una porta.

"LUCYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" gridò avvicinandosi ad una castana con gli occhiali, che comoda stava davanti al computer.

Il sorriso della ragazza si ampliò.

"Ciao Hana!!!"

"Ciao Hana un cazzo!!!!" urlò il rossino gettandole sulla scrivania il giornale in questione.

"Io... io... ti ho fatto delle confidenze e TU...... TU  NEI HAI TRATTO UNA FAN FIC!!!!!!!!" gridò furibondo, mentre la ragazza iniziava a sudare freddo.

"Calmati..." ma venne interrotta dalla voce sempre più alta e cupa del rossino.

"CALMARMI??? MA COME FACCIO A STARE CLAMO??!!! ORA TUTTI SANNO DELLA MIA PRIMA VOLTA CON KAEDE!!!!"

Gli occhi scuri si rattristarono.

"Io... io...." mormorò affranta.

Non le piaceva litigare con Hanamichi.

"Tu cosa????" chiese una voce cupa e bassa dietro al rossino.

I tre ragazzi si voltarono, trovando Rukawa davanti a loro.

"Questo!!" rispose Hanamichi dandogli il giornale.

Kaede osservò la prima pagina, dove campeggiava in caratteri cubitali:

 

RUHANA LOVE

 

E il sopraciglio di Rukawa si alzò pericolosamente....

 

La neve cadeva lenta dal cielo grigio, ormai il brutto tempo aveva colpito tutto il Giappone e le giornate di sole erano solo un vago ricordo.

Le strade candide erano diventate il campo giochi dei bambini, mentre le auto non potevano muoversi se non avevano le catene alle ruote.

E la neve cadeva fioca dal cielo per suggellare un dolce segreto con terra, per suggellare l'arrivo della primavera. Per dare l'opportunità a fratello inverno di donare giorni freddi agli esseri umani i quali, poco propensi a tal freddo si chiudevano sempre più spesso in casa.

Riscoprendo le piccole cose.

Le piccole dolcezze nel stare coperti sul divano, le coccole davanti al camino o il dolce sapore di cioccolata appena calda.

Questo era il dono dell'inverno: riscoprire le piccole cose.

Sotto a quel freddo un ragazzo ben imbacuccato si stava recando agli allenamenti di basket, mentre nella sua testa si formavano epiteti poco gentili verso il suo capitano.

Ma ciò che lo infastidiva di più era nello stare al freddo, senza la dolcezza della sua volpe.

Sospirò a quel pensiero.

Ultimamente era diventata più fredda e distaccata.

Se lo cercava non c'era mai.

E quando lo vedeva lo trattava con distacco.

All'ennesimo sopirò si portò su la sciarpa con i denti, coprendosi meglio il viso.

Ancora pochi passi ed arrivò in palestra.

"Sakuragi!! Vatti a cambiare!!!" gridò il gorilla appena lo vide.

Il rossino non curandosene gettò un'occhiata veloce all'interno della palestra.... ma della sua volpe non c'era traccia.

Forse non era ancora arrivata.

Si disse per convincersi.

Con aria fiacca si diresse in palestra, lasciando intontiti i suoi compagni che almeno si aspettavano una sparata da tensai.

Quando rientrò Rukawa ancora non c'era.

Ci restò malissimo.

Senza darlo a vedere iniziò con la sua sceneggiata di allegria.

Tutti compagni vedendolo così tirarono un sospiro di sollievo, pensando che non era successo nulla di male.

Per tutto l'allenamento Rukawa non si fece vedere.

Tutti rimasero sconcertati, mai Kaede Rukawa-vivo-solo-per-il-basket aveva saltato un allenamento.

Con quel pensiero si diressero agli spogliatoi.

Hanamichi però preoccupato si vece una veloce doccia per poi vestirsi con la sua tuta bianca, ed uscire alla ricerca della volpe.

Camminò sotto il freddo per molte ore.

Andandolo a cercare in tutti i campetti da basket, in tutti i luoghi che sapeva Rukawa amasse.

Ma niente.

La sua kitsune era sparita.

Come ultimo tentativo andò a casa sua, ma notò subito che non c'era nessuno.

Dove diavolo era finito???

Si domando stanco ed infreddolito.

Prese il cellulare e compose il numero del suo ragazzo, ma la voce metallica lo avvertì che al momento non era raggiungibile.

Ormai senza più voglia di cercare si incamminò verso strade a lui sconosciute, fino a giungere in una zona residenziale mai vista.

Si guardò attorno spaesato.

Dove diavolo era finito??

Stava per ritornare indietro quando un voce lo fermò.

"Grazie Ru!!"

Si avvicinò verso quella voce mentre un sospetto si stava trasformando nella sua mente.

Si nascose dietro ad un angolo e fisso lo specchietto appeso ad un palo.

Era Sendo e... il suo Kaede.

Il respiro gli si mozzò nei polmoni.

"Nh... lo fatto volentieri..."

"Già ma stai attento a Sakuragi...." disse l'asso del Ryonan con una sfumatura di dolcezza "....se sospettasse qualcosa, beh, mi farebbe a pezzi!!" finì allegro.

E il suo cuore perse un battito.

"Nh.... è troppo do'aho per accorgersi di qualcosa!!" sbuffò Rukawa con tono gelido.

Sakuragi restò immobile osservando i due dallo specchio.

Per sua fortuna il palo era messo in modo da far vedere solo la direzione opposta alla sua, e così almeno si sentì protetto da quelle parole.

"Non dire così... ma quando gli dirai di noi??!!" mormorò il porcospino passando un braccio attorno alle spalle delle volpe.

Il rossino serrò le mani in pugni spasmodici.

"Nh... devo trovare le parole giuste..." sussurrò il volpino, dando il colpo di grazia al povero cuore di Sakuragi.

Di corsa il rossino si allontanò.

Non poteva restare....

.... stava male.... troppo male!

Corse per tutta la strada fino a giungere in centro, solo lì si fermò a camminare.

Gli occhi vacui e tristi.

E con lui la neve cadeva triste sulla strada, come se stesse cercando di cancellare con la sua nivea purezza i suoi tristi pensieri.

Passeggiò sotto la neve per molte ore, fino a giungere a casa del suo migliore amico.

L'unico a sapere di lui e di Rukawa.

Infreddolito suonò il campanello, dopo alcuni istanti la porta si aprì.

"Hana cosa ci fai qui???" domandò il moretto facendolo entrare.

Il rossino si tolse le scarpe e l'equipaggiamento invernale.

"Yohei... temo che Ru mi tradisca...." bisbigliò affranto, cercando di trattenersi nel dare pugni alle pareti. Il dolore era davvero grande e difficile da sopportare, ma non poteva fare a pezzi la casa del suo migliore amico!!

Mito l'accompagnò in camera sua e lì l'adorabile scimmietta raccontò tutto.

"Sendo e Rukawa... da quello che mi dici, sembrerebbe proprio che i due... beh, si... stiano insieme..." mormorò, guardando in sottocchio Hanamichi.

"Lo credo anch'io...." sbottò sconsolato.

"Anche se..."

Ma prima di finire la frase si senti gridare dall'atrio "QUANTO LO ODIO QUELLO!!!!! MA CHI SI CREDE DI ESSERE PER VENIRE A DARMI DEGLI ORDINI!!!"

Hanamichi sbiancò di colpo.

Quella era la voce di... di... Yumeko.

La temibile sorella maggiore di Yohei.

Di colpo si alzò da terra, si guardò attorno ma l'unica via di fuga era bloccata dall'arrivo della ragazza.

"Yohei nascondimi!! Se quella mi trova..." sbiancò ancora di più.

Il moro si morse il labbro e dopo un attimo aprì l'armadio della sua camera.

"Forza entra qui dentro!!!"

"OK!!"

Il rossino si chiuse nell'armadio ed aspettò la sua salvezza o la sua fine.

All'improvviso l'intero appartamento divenne silenzioso, solo il leggero crick dei passi sul palchè risuonavano tenebrosi. Ad ogni passo un rumore mentre il cuore dei due ragazzi batteva a mille, incombente su di loro il fato maligno.

Poi nel silenzio interrotto dalla sinistra camminata una voce.

"Ucci ucci sento odor di Hana-pucci!!"

Entrambi sapevano di perdere.

Era inevitabile.

La porta si spalancò mentre una ragazza alta, capelli scuri a caschetto entrava nella stanza guardandosi attorno alla ricerca del rossino.

"Ciao sorellona!!" disse Yohei cercando di stare calmo.

"Dimmi dov'è!!"

"Chi???" mormorò titubante.

"Beh, allora lo scovo io!!" rispose la ragazza iniziando a guardarsi attorno ripetendo come in una litania "ucci ucci sento odor di Hana-pucci!"

Così dicendo aprì l'armadio trovando il ragazzo.

"C...ciao Yume-chan!!"

"HANAAAA!!!!" gridò la moretta gettandosi addosso al rossino per abbracciarlo stretto stretto.

Una mano ad accarezzare i morbidi fili rossi mentre l'altra si prodigava in carezze sulla schiena. Dall'altra parte Hanamichi si tentava di svincolare da quella presa ferrea, ma senza risultati decenti, così restò abbracciato alla ragazza per diversi minuti.

"Mi sei mancato tanto Hana!!!"

"Se…se...se... ti sono mancato per le tue torture!!" sbottò alterato mettendosi a posto una ciocca caduta sulla fronte.

Gli occhi chiari si fermarono incantati al rossino il quale, ebbe un brivido di freddo.

"Cosa c'è???"

"Ti andrebbe di farmi da cavi....ehm.... ehm... modello???" disse tutto ad un fiato Yumeko fissandolo con occhi dolci.

"Ma sorellona... non credo che sia il caso di...." ma Yohei venne nuovamente interrotta dalla risposta brusca della ragazza.

"Taci!! Devo fare alcune prove.... ti va?? Così almeno ti tiri su di morale!!" propose raggiante.

Infatti aveva capito che c'era qual cosa che non andava nel rossino. Infin dei conti aveva badato a lui e Yohei fin da quando era bambina, essendo la più grande, così aveva imparato a capire quando i due stavano male o quand'erano negli pasticci.

"..... va bene...." sospirò esasperato Hana.

 

Sperando in cuor suo di cancellare almeno per un po' i suoi problemi.

"GRAZIEEE!!!" gridò afferrando i due ragazzi per un braccio e trascinandoli in camera sua.

Yohei cercava di non farsi fregare, non voleva essere la cavia di sua sorella!!

"Suvvia Yo-chan non ti farò niente..." disse intuendo che il suo adorato fratellino non era d'accordo "non ti credo!!!" gridò aggrappandosi ad un angolo del muro.

"Te lo prometto!! Mi serva solo una mano!! Dai!!!" rispose la ragazza sorridendogli dolcemente, e lì, il grande Yohei Mito accettò.

Infatti il moretto non aveva mai saputo dire di no alla sorella, se poi c'era di mezzo QUEL sorriso... ancora meno!

La porta della stanza della tortura si aprì.

La camera sembrava una semplice stanza: un letto all'occidentale con un comodino a lato, due armadi, una libreria con vari fumetti messi ordinatamente sugli scaffali, peluke, uno specchio intero. Sulle pareti alcuni poster di manga e un quadro, rappresentante una foresta con un unicorno sdraiato.

Sembrava una camera qualunque.

Appunto sembrava.

"Bene ed ora via!!!" gridò la ragazza iniziando a prendere tutto il necessario per il suo esperimento.

Aprì un armadio e tirò fuori una scatola di trucchi, una di pettini vari, degli asciugamani, delle mantelline per poi fiondarsi ad aprire i cassetti che erano in bassa tirando fuori pantaloni, gonne, magliette, camicette.

"Yohei vammi a prendere il phon e il latte detergente!!" ordinò mentre faceva accomodare il rossino sul sedia davanti alla scrivania.

Yumeko si inginocchiò davanti a lui e con le mani appoggiate alle ginocchi lo guardò dolcemente.

"Ora ti tirerò su di morale!!"

"....grazie...." mormorò sorridendole piano.

Un'altro sorriso ed ebbe inizio l'operazione rossino!

Dopo un'ora circa la ragazza chiuse il mascara con un sorriso luminoso.

Yohei osservò l'amico e si chiedeva se i loro amici e compagni lo avrebbero riconosciuto vestito così.

Dall'altra parte Yumeko si diede una spazzolata hai capelli e tutta sorridente disse:"bene ed ora andiamo a divertirci!!"

"COSA???!!!" gridò il rossino saltando in piedi.

"Ovvio!! E poi nessuno ti riconoscerebbe vestito così!! Coraggio andiamo, fidati di me... sono la migliore truccatrice del Giappone!!" così dicendo prese per il braccio Hana , con l'altra mano buttò fuori Yohei dalla sua camera.

Nell'atrio diede ad Hanamichi delle scarpe nere che facevano un figurino con i pantaloni del medesimo colore, per poi aiutarlo a vestirsi con un capotto nere a trequarti.

Così uscirono.

Pronti per la grande avventura!!!

 

Rukawa alzò gli occhi dal giornale per fissare Lucy che tutta sorridente lo stava sfidando a girare la pagina.

Così la girò e ritornò alla lettura.

 

Per tutta la strada che fecero si sentirono gli sguardi puntati addosso.

Sguardi vogliosi scivolavano sui tre amici che allegri scherzavano tra loro, ricordando le più belle marachelle che avessero mai fatto da bambini. Anche Hanamichi si sentiva più tranquillo così, più felice e rilassato... anche se gli sguardi che gli lanciavano i ragazzi lo imbarazzavano tantissimo.

Per qualche attimo si chiese se davvero conciato così era bello.

Una folata di vento lo fece stringere nel suo cappotto, mentre le foglie turbinavano per terra creando giochi bellissimi da vedere.

"Ecco siamo arrivati!!" mormorò Yumeko indicando una porta di un bar.

Yohei aprì la porta e fece passare Yumeko e Hana per poi seguirle già per una scala che portava all'entra del locale. Appena messo piede dentro i tre furono accolti da un piacevolissimo calore, così si tolsero i cappotti.

Le luci soft del bar erano bellissime e la musica di sottofondo era tranquilla e rilassante.

Sia Hanamichi che Yohei restarono colpiti dalla preferenza di quel locale da parte di Yume-chan. Non potevano crederci che una ragazza così alla moda, allegra ed esuberante poteva amare un luogo del genere.

Tutti e tre si sedettero al bancone ordinando tre cappuccini caldi.

Hana si osservava attorno incantato fino a quando i suoi occhi non si posarono su due ragazzi da lui conosciuti.

Cosa ci facevano insieme Sendo e Rukawa??

Sospirò ottenendo l'attenzione dei due fratelli i quali, capirono subito il problema.

"E' per colpa del ghiacciolo che stai male??"

"Si, Yume-chan..." bisbigliò Hana stringendosi le mani alle braccia.

La ragazza gli mise una mano sulla spalla, cercando di fargli coraggio.... di fargli capire che lei ci sarà sempre, gli darà sempre una mano.

Ma l'attimo di silenzio creatosi tra i due venne spezzato dalla voce flebile di Yohei.

"Ore 6 in avvicinamento!!"

Entrambi guardarono il riflesso dello specchio, infatti i due ragazzi si stavano avvicinando.

Yumeko disfiorò con il proprio gomito quello di Hanamichi, per attirare la sua attenzione, quando l'ebbe avuto bisbigliò.

"Ricordati di parlare in falsetto!!"

"Si, non preoccuparti!!" e le fece l'occhiolino.

Per lui era facile, infin dei conti era stato costretto fin da bambino a imparare!

Rukawa e Sendo si avvicinarono al banco.

".... purtroppo tutte le ragazze non sanno regge l'alcool!! E poi non sanno cosa si perdono in una sfida!!" disse allegro come sempre.

"Nh... può essere..." rispose il volpino sedendosi vicino al porcospino.

Sendo sorrise ampliamente.

Quanto era irritante quel sorriso per Hanamichi il quale, stava per scattare ma non ce la fece poiché Yumeko lo fece prima di lui.

"COME TI PERMETTI!!!!??? LE DONNE SANNO BERE ALCOLICI SENZA PROBLEMI!!! ANZI IO VI SFIDO!!!" gridò battendo un mano sul ripiano levigato.

"Ne sei sicura?? Tu e la tua amica dovrete darvi da fare per batterci..." rispose Akira osservando le due ragazze ed il ragazzo che le stava accompagnando.

"Tu sei Mito!" disse Sendo fissandolo per poi cercare Hanamichi, non trovandolo chiese "ma dov'è Sakuragi??"

Il rossino sorrise tra se.

Perfetto nessuno l'aveva riconosciuto così.

Beh, chi poteva??

Yumeko l'aveva trasformato proprio bene, si annotò di ringraziarla quando tutto sarebbe finito.

"Hana, non è qui. Non ti conviene accettare la sfida di mia sorella e della sua amica!!" mormorò cupo fissando Rukawa negli occhi.

"Ma dai!! Sono sicuro che crolleranno!! Comunque il mio nome è Akira Sendo, questo bel ragazzo..." disse indicando il volpino "è Kaede Rukawa! E accettiamo la vostra sfida!!"

"Nh..."

"Io sono Yumeko, e lei è la mai amica Han...." ma stava per dire il nome del rossino quando pronto il ragazzo rispose per lei.

"Hanya.. piacere!!" rispose con un sorriso.

Sendo osservò Hanya.

Era una ragazza bellissima.

I capelli lunghi e neri, due occhi nocciola espressivi, un volto dolce e molto aggraziato. I modi di fare molto femminili, anche se alta era un vero splendore. La maglia nera le fasciava il seno prosperoso, mentre il colletto della camicia bianca traboccava da sotto la maglia.

Una meraviglia davvero.

"Con cosa iniziamo??" parlò Yumeko, cercando dal trattenersi dallo ridere, era buffissimo il volto di Sendo nell'osservare la sua AMICA!

"Io direi con della birra!!" propose Sendo.

La gara iniziò.

Entrambi i ragazzi dovevano bere a turno il boccale tutto ad un fiato, che crollava per primo perdeva. La sfida iniziò con Yumeko, poi Hanya ed infine Sendo e Rukawa.

Durante la sfida Mito se ne andò, troppo scocciato dal vedere quei cretini sfidarsi.

Così dopo aver salutato le due ragazze ritornò a casa.

Per tutta la sfida Hanamichi si sentì gli occhi di Rukawa sulla sua pelle, non capiva il motivo... perché lo guardava così? Perché divorarlo con lo sguardo??

"Arrend....hic...detevi.... belle....he he he he he" propose Akira tenendosi sul bancone con una mano, e l'altra che faceva da appoggio alla testa, che altrimenti ciondolava troppo.

"Scordatelo ragazzino!!" brontolò Yumeko ancora abbastanza sobria.

"Nh... mi sembra che la tua amica non ce la faccia...." mormorò Rukawa guardando Hanya, che brilla rideva.

"Ha ah ha ha ma senti chi parla?? Ma pensa per te...." rispose la ragazza in questione per poi passarsi una mano tra i capelli.

"Nh... non ti reggi in...hic... piedi.... forza ti accompagno..." così dicendo Rukawa si avvicinò alla ragazza e la tirò su per un braccio.

"Ci vediamo Yume-chan!!" rispose Hanamichi seguendo Rukawa.

"Okeyyyyyyyyy!!!" gridò la moretta per poi traccanare giù il trentesimo boccale.

Sendo spalancò gli occhi.

Ma quella tipa era una spugna???

Rukawa e Hanya nel frattempo zigavano per le vie della città.

Non riuscivano a stare in piedi, e quindi il volpino appoggiò una mano alla vita della ragazza tirandola nel suo abbraccio. Riscaldandola e proteggendola dagli sguardi vogliosi di alcuni ragazzi.

Dopo venti minuti si ritrovarono davanti alla villa di Rukawa.

"Dove...hic... siamo??"

"Entra..." mormorò il volpino facendola accomodare sul divano.

Hanamichi non era proprio ubriaco ma solo tanto brillo, e quando si ritrovò accanto Kaede capì la situazione. La volpe lo aveva portato a casa sua.... cosa significava a dire???

"Ma cosa facciamo ora??" domandò Hanya.

Un lampo malizioso illuminò lo sguardo del volpino.

"Nh... iniziamo così..."

Così dicendo bacio quelle labbra rosse, per poi far scendere le mani attorno alla vita esile della ragazza.

Dall'altra parte Hana si irrigidì.

E dopo il bacio mormorò.

"Ma...."

"Ti desidero do'aho...." sussurrò Kaede nell'orecchio del rossino, per poi togliergli con una mano la parrucca nera. Scoprendo finalmente quei meravigliosi capelli rossi.

"Kit... ma come hai fatto a capire...???" chiese allegretto il Hanamichi nessuno l'aveva mai riconosciuto.

Kaede gli sorrise dolcissimamente per poi farlo stendere sul divano e a sua volta sedersigli sull'inguine, una mano sul petto ora morbido e l'altra a trattenergli un fianco.

"Conosco ogni tua mossa...." sussurrò accarezzandogli il fianco da sopra la maglia, assaggiando la consistenza dei muscoli.

"....riconoscerei tra mille il tuo sorriso..." mormorò al suo orecchio tirandolo dolcemente, facendolo gemere piano.

Mentre la mano libera saliva ad accarezzargli i capelli rossi, l'altra si infilò piano sotto la maglia, toccando la stoffa leggera della camicia nivea.

".... i tuoi occhi sono qualcosa di speciale: libri del tuo cuore...." sussurrò appoggiando le labbra contro il collo e distendendosi con il busto su di lui.

Baci infuocati sul collo profumato, mano esploratrice sotto la camicia e l'altra in profonde carezza tra le fiamme in terra. Le labbra si incontrarono e si salutarono, accarezzandosi per poi impazzire d'amore. Una piccola pressione e le lingue si scontrarono, una lenta schermaglia dolce e possessiva faceva bene hai loro cuori.

Le mani abbronzate si chiusero prepotentemente sulla testa del moro, giocando con quella seta morbida e serica... lentamente accarezzarono il collo, le spalle, la schiena per poi posarsi sui glutei di marmo. Iniziandoli ad accarezzare, blandire piano... saggiando la loro soda perfezione.

Un piccolo gemito di Kaede interruppe il bacio.

Si guardarono ansanti.

"...conosco ogni tua posa..." bisbigliò il moretto per poi risedersi sull'inguine teso del suo ragazzo, togliendosi il maglione nero per rivelare il suo torace perfetto. Piano prese la maglia dell'altro e con il suo aiuto gliela sfilò, stessa sorte toccò alla camicia ma questa fu sbottonata di solo tre bottoni e tirata via. Non aveva tempo da perdere in asole assatanate, aveva bisogno della sua pelle calda... voleva toccarla, baciarla, leccarla come nessun altro avrebbe fatto mai.

Appena compiuta l'azione restò sbalordito... il suo rossino, il suo do'aho, il suo Hana... era rimasto con un reggiseno di pizzo bianco. Sbatté incredulo le palpebre.

"Dai... smet…smettila di guardarmi così!!"

Sbottò il ragazzo disteso, risentito da quello sguardo indecifrabile.

Era forse disgustato dalla sua biancheria intima??

Ma ogni su idea svanì non appena vide il sorriso malizioso di Kaede.

"Interessante...." mormorò prima di appoggiare le labbra sulla spallina e tirarla dolcemente con i denti calandola, piano leccò quella pelle  sempre più calda, quasi ustionante. Le mani intanto giocavano pazzamente con gli addominali scolpiti, e la cintola dei pantaloni che sempre più stretti rendevano il respiro difficoltoso ad Hanamichi.

"Kae..."

"Shhh.... lasciami fare..."

Detto ciò si avvicinò al collo e iniziò a torturare la gola, per poi scendere con una scia di baci verso l'altra spallina, per poi passare la lingua sotto di essa per leccare le goccioline di sudore. Senza smettere una mano si posò dietro la schiena per slacciare il reggiseno, tirò con i denti la spallina e poi glielo sfilò totalmente.

Lasciando un rossino sempre più accaldato ed in eccitante disordine.

Si leccò le labbra mentre sentiva su di se le mani abbronzate accarezzare la sua schiena, i suoi muscoli... doveva calmarsi... voleva divertirsi ancora un pochino. E doveva farlo in fretta prima di perdere il suo prezioso sangue freddo...

Seguendo l'istinto iniziò a succhiare ogni parte del corpo scultoreo di Sakuragi che iniziò a dimenarsi senza sosta, sentiva caldo e quel piacere pazzesco rendeva il suo sangue lava.

Alzò il bacino, sfregandolo a quello di Kaede che emise un gemito di puro piacere.

Strinse forte le mani ai pantaloni e glieli sfilò, stando ben attento che il pizzo non si rovinasse, infatti intricati disegni abbellivano quei pantaloni. Solo allora si accorse che erano stati imbottiti per donare al suo ragazzo una linea più invidiabile, si alzò  e li gettò a terra.

Kaede restò incantato davanti a quella visione: il suo Hanamichi indossava ora solo degli slip neri.

Hanamichi arrossì di brutto, notando Kaede portarsi l'indice della mano alla bocca.

Succhiò piano il dito per poi farlo scorrere lungo il mento, sul colle per poi stringere piano un capezzolo teso. Lentamente la mano giunse al bordo dei jeans e li sbottonò, per poi lasciarli scivolare dalle sue gambe assieme alla biancheria.

Nudo ritornò dal rossino.

Gli si stese sopra ed iniziarono a baciarsi.

I corpi accaldati erano una dolce tortura per entrambi.

Come se fosse la cosa più naturale le mani candide si posarono sopra all'elastico degli slip e stando ben attente glieli tolsero.

Purtroppo per togliergli del tutto si dovette staccare, alzarsi...

 

"Kae...aaaahaaaa...."

 

Gemette triste il rossino cercando di abbracciare a se Rukawa che con mossa fulminea gli tolse gli slip per poi ritornare a baciarlo.

Passione, amore, lussuria.

Questi i sentimenti che inondavano i loro cuori.

 

"Hana.... allarga un po' le gambe....." mormorò con poco fiato mentre i suoi fianchi strusciavano su quelli dell'altro, che a quella richiesta si allargarono permettendo al volpino di far combaciare le loro virilità.

Gemettero entrambi.

 

"Sei pronto???"

 

Domandò il moro ottenendo un tremulo 'si'

Baciò ogni parte della pelle accaldata, facendo sempre di più gemere e contorcere dal piacere il rossino. Leccò avidamente l'ombelico per poi penetrarlo più volte con la lingua ricevendo come regalo singulti e lamenti d'amore.

Scese fino a giungere alla virilità tesa dell'altro.

La guardò incantato.

Si leccò le labbra e si sporse a leccare lentamente la punta.

 

"Ahaaaaaaaaaa.... Kae... di più.... dai....."

 

Un sorriso malizioso illuminò le iridi blu.

Senza aspettare altro iniziò a suggere piano la punta, stringendola piano per poi passarci sopra la lingua che ustionante faceva gemere sempre più la vittima.

Di colpo il mondo esplose.

"AHAAAAA...." gridò il rossino reggendosi alla stoffa del divano, tirandola con tutta la sua forza.

Ma il piacere che provava era immenso.

Non gli bastava la stoffa del divano per non perdere la ragione...e poi perché trattenersi??

Iniziò a gemere sempre più forte, muovendo i fianchi, cercando il calore di Kaede quando questi si allontanava. Sentì lievemente un dito farsi largo in lui, ma il piacere era immenso e quella piccola intrusione lo faceva gemere ancora di più, non si accorse neppure dell'aggiunta di altre due dita. Sentiva solo il piacere crescere hai movimenti di quelle dita e di quella bocca che lo accoglieva.

Ma proprio quando stava per giungere ai cancelli del piacere, la volpe lo lasciò libero.

 

"Noooo... dai... ti prego... Kae... continua...."

 

"Shh calmati.... piccolo...."

 

Bisbigliò affannato Kaede.

Anche lui era al limite, non ce la faceva più... aveva sotto di se il suo amore tremante di eccitazione, caldo... piano si posizionò contro la sua fessura ammorbidita... un calore ustionate per quel contatto minimo.

Aspettò pochi secondi e lentamente entrò in Hanamichi che da subito iniziò a trattenersi.

Quel dolore era insopportabile, si sentiva aperto in due... era sgradevole quella sensazione e poi quel bruciore impadronirsi del suo corpo... bruciava e faceva male... solo questo sentiva, dolore... mentre alcune lacrime gli sgorgavano dagli occhi.

Il moretto giunse fino in fondo e a quel calore ustionante gemette estasiato.

 

"Ahaaa... come sei caldo...e...stre...tto...."

 

Socchiuse gli occhi e vide la dolce sofferenza sul volto dell'amante, cercando di non muoversi si allungo a lui per poi baciarlo dolcemente, cercando di assaggiare il suo dolce sapore. Piano portò una mano alla virilità tesa e iniziò ad accarezzarla.

Non gli piaceva vederlo teso e dolorante.

Quando senti i muscoli rallentarsi, si mosse piano.

Altro gemito di dolore.

 

"Pia...piano... fa male...."

 

Bisbigliò il rossino che si strinse maggiormente a lui.

Kaede sorrise.

Lentamente ondeggio.

E la tenebra negli occhi nocciola si dissolse alla luce del piacere.

 

"Fallo di... nuovo...."

 

Ansimò.

Altro movimento.

Piacere assoluto.

 

Notando che l'amante iniziava ad assecondare i suoi movimenti, si spinse in profondità facendolo suo per poi riprendere a spingere sempre più veloce, alternando spinte profonde con spinte delicate.

La mano candida portò presto il rossino al piacere assoluto.

 

"Kae...deeee....si.... più forte...dai...siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!"

 

Gridò Hanamichi raggiungendo l'orgasmo per poi sentire il grido di Kaede mentre si riversava in lui.

Stremato il moretto cadde su di lui.

I respiri e i corpi ancora uniti.

Kaede si sporse e baciò il suo ragazzo e accarezzandogli i capelli uscì da lui.

Solo un piccolo gemito di protesta ruppe la sua dolce voce.

Il moretto si sdraiò e preso il plaid coprì entrambi.

Il calore del coperta riscaldava le loro membra mentre un dolce abbraccio riscaldava i loro cuori.

In un silenzio ovattato Hanamichi si ricordò di Sendo e di quel pomeriggio..

Si strinse al ragazzo e piano mormorò.

 

"Perché??"

 

L'altro alzò un sopracciglio.

Cosa significava???

 

"...oggi ti ho visto con Sendo..."

 

Irrigidimento da parte di Kaede.

 

"....cosa significava il vostro discorso???"

 

Chiese trattenendo le sue lacrime.

Aveva paura... si era appena concesso e il suo ragazzo amava un altro.

Le dita candide si posarono sulla chioma tizianesca, l'altra mano si appoggiò alla sua guancia, lentamente fecero alzare il capo per poter specchiare i loro occhi.

 

"...è per questo che eri tanto triste oggi...."

 

Un'affermazione.

Un dolce sorriso comparve sul volto perfetto del volpino.

 

"... sto aiutando Sendo con l'inglese, ma siccome so che sei molto geloso di lui non volevo dirtelo..."

 

Bisbigliò dolce.

 

"...sul serio??"

 

"Si, e poi Sendo è già innamorato cotto di un suo compagno di squadra!"

 

"Allora... è me che ami??"

 

Domandò titubante il rossino.

 

"Si..."

 

"Ma perché mi stai sempre alla larga e... sei sempre freddo??"

 

Gli occhi blu si accesero di luce maliziosa.

Attirò a se il volto dell'altro e sussurrò su quelle belle labbra.

 

"...non preoccuparti non accadrà più... ora ho avuto ciò che mi spingeva a comportarmi così..."

 

Hanamichi sul momento non capì quella frase.

Dopo alcuni attimi divenne porpora come i suoi capelli.

 

"Baka kitsune!!"

 

Sbottò stringendosi a lui.

Era felice e niente e nessuno sarebbe riuscito a distruggere la loro felicità.

 

                                                           Lucy

 

 

Rukawa alzò lo sguardo sul suo ragazzo.

"Allora cose le facciamo per vendetta??" sbraitò Hanamichi ancora furente per aver scritto sul giornale della scuola cose intime!

Il moretto si avvicinò a Lucy che pronta stava già sul piano di guerra.

"Cosa vuoi!!!???" brontolò senza paura.

Il volpino si avvicino e le posò una mano sulla spalla per poi parlare.

"Il prossimo articolo deve essere più esplicito e dettagliato sulla scena d'amore! E poi purché non metti un paio di disegni??"

Gli occhi della ragazza brillarono.

"Per me va bene!! Chiederò alle mie amiche di aiutarmi..."

"Bene"

Rispose Rukawa sedendosi sulla scrivania e incrociando le braccia al petto mormorò.

"Ed ora scriverai la seguente scena..."

"Ok!!"

Lucy si mise in postazione: le mani sulla tastiera e il blocco a portata di mano.

Hanamichi e Yohei guardarono i due strabiliati.

Per la prima volta andavano d’accordo!!

"Cosa vorresti fare Kae??!!"

Mormorò confuso il Hanamichi non capendoci nulla.

"Ovvio, sto progettando al meglio il nostro futuro!!" disse semplicemente continuando con la sua dettatura.

"...allora mi piacerebbe avere Hana con un completino di pelle nera, legato al mio letto..."

Poi una voce flebile.

Ma allora è vero…” mormorò una voce odiatissima per Lucy.

Tutti si voltarono.

Haruko pallida teneva tra le mani il giornale…

Nh… Lucy andiamo avanti!! Mettici anche delle candele e delle manette…” riprese Rukawa non calcolando la babbuina che a quelle parole cadde a terra svenuta.

Ma nessuno le aveva dato ascolto.

Hanamichi osservò lo schermo, per poi esplodere rosso in volto.

 

"KITSUNE HENTAIIIIIII!!!!!!!!!!!!"

 

“Zitto do’aho!! Sta sera ci divertiremo…” sussurrò Rukawa lanciandogli un’occhiata maliziosa che fece diventare rosso oltre ogni limite Hanamichi.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

La RUbricHANA

 

Lucy: meno male sono riuscita a seminare Ru ^^""". Quel ragazzo è davvero un genio per le lemon, ma ora basta!!^O^

Ru: tzè è_é ora dici così!! Ma preparati, voglio parecchie lemon!! è__é

Lucy: ç__ç uffa!! Solo perché mi sono dimenticata di fargli gli auguri ç__ç