DISCLAMERS: Hana e Ru non
sono miei come del resto gli altri personaggi di Slam Dunk, purtroppo sono
degli aventi diritto.
DEDICHE E RINGRAZIAMENTI: A Leyla per il suo compleanno e a
tutti quelli trovano piacevole questa storia.
NOTE: Questa è una fic senza
grosse pretese, non è molto originale e un po’ frettolosa. Dovrebbe essere
solo dolce e romantica anche se…spero di evitare il melenso. Mal che vada
ricordatevi che non ho i soldi per pagare a tutti le dentiere nuove per
cui….non avetecela con me. Avevo bisogno di una fic così per arieggiare il
cervello in questo periodo assai duro per me e poter riprendere le altre
fic che ho in ballo con maggiore slancio, so che non è bellissima e non è
neanche scritta bene ma spero che a qualcuno piacerà. Se proprio dovesse
disgustarvi ditemelo subito che così eviterò di postare il resto dei
capitoli anche se per me li scriverei lo stesso. Un bacione. Se potete
commentate. Ise
NOTE2: Ormai i personaggi sono partiti per la tangente fanno quello
che vogliono per cui risulteranno OOC per alcune di voi e mi dispiace
moltissimo. Faccio mea culpa. Ise
La coppia
perfetta?
parte
VII
di Ise
MARTEDI – 2° PARTE
Haruko si fermò solo
quando le sembrò di aver trovato un posto tranquillo e appartato. Il rossino
era molto imbarazzato. Cosa voleva dirgli la ragazza? Dopo quello che era
successo il giorno prima la cosa un po’ l'inquietava. Se fosse tornata alla
carica sulla questione Rukawa cosa avrebbe fatto? Non voleva rinunciare
all'amicizia che era nata tra lui ed il volpino. E se, invece, lei si fosse
accorta di essersi sbagliata ieri e voleva dichiararsi a lui perchè si era
accorta di amarlo? Rabbrividì a quell'idea. Se fino a pochi giorni prima
avrebbe toccato il cielo con un dito adesso.....non provava nulla.
Anzi....forse sarebbe stato costretto a rifiutarla. Non l'amava e forse non
l'aveva neanche mai amata sul serio. Era solo una cotta. L'aveva mitizzata
perchè lo aveva avvicinato al basket ma...ora con il suo comportamento degli
ultimi giorni, con gli appuntamenti con Kaede, aveva capito che desiderava
dell'altro per se. Voleva innamorarsi di una persona che lo completasse e lo
stimolasse a migliorare. Voleva vivere la sua vita con qualcuno che
condividesse le sue passioni e le sue paure. Voleva qualcuno di più
disponibile, che lo capisse al volo senza
aspettare una vita per comprendere i suoi sentimenti. Voleva qualcuno che
crescesse con lui e gli desse la forza ogni giorno di andare avanti.
Hanamichi sbuffò. In soli
pochi giorni era cambiato tantissimo. Forse stava crescendo sul serio, pensò
il rossino, e tutto grazie al suo confronto con Rukawa. Non avrebbe mai
creduto che fosse così stimolante parlare e frequentare la volpe. Era un
qualcosa d’inspiegabile il feeling che li stava unendo, con lui si sentiva
bene e completo. Possibile che...
"Mi dispiace Hanamichi se
ti ho separato da Rukawa per qualche istante, immagino non vorresti stare
lontano da lui neanche mezzo secondo, ma…" la voce di Haruko riscosse il
rossino dai suoi pensieri e lo spinse ad ascoltarla. Era confuso, cos'era
quell'inizio? "ma…volevo scusarmi con te per ieri. Sono stata una stupida a
ferirti in quel modo. E per cosa poi? Per un’infatuazione unilaterale che
esiste solo nella mia mente. Ho sempre saputo di non avere speranze con
Rukawa, lui non mi ha mai degnato di uno sguardo eppure...quando ho visto
che qualcun’altro si stava impossessando del suo cuore e che quel qualcuno
non ero io mi sono sentita male"
Il rossino continuava a
guardarla inebetito, cosa diavolo stava dicendo? Stava insinuando che Rukawa
era innamorato di lui e lui di Rukawa? No…doveva essere pazza!
La ragazza però non
smetteva di parlare "Ieri sera, poi, grazie all'aiuto del mio fratellino
sono riuscita a farmi un'esame di coscienza e ho capito che il mio
comportamento era assurdo. Ieri con la mia crisi isterica ho ferito sia te
che sei il mio migliore amico, che Rukawa, il ragazzo che dicevo di amare
anche se devo dire che quello che provo per lui è più che altro
un'infatuazione da fan. E' stato Takenori a farmelo capire. Dopo di che ho
cominciato a pensare a voi due. Mi sono ricordata di tutte le volte che
dicevi di odiarlo ma, poi, eri il primo ad andare da lui a punzecchiarlo
come a voler attirare la sua attenzione. Mi sono ricordata del modo in cui
con te Rukawa interagisce, sei l'unico con cui lui ha un qualche rapporto ed
allora ho capito. Ho capito che...fra voi due c'è sempre stato qualcosa. Una
scarica elettrica che vi faceva cercare e che quindi siete sul serio la
coppia perfetta. Siete molto carini insieme ed io non sono nessuno per
separarvi. Sono felice che con questi appuntamenti abbiate avuto modo di
capire quali sono i vostri reali sentimenti. Spero che possiate essere
felici. Spero che tu riesca a perdonarmi per il mio comportamento di ieri".
Così Haruko finì il suo discorso. I suoi occhi erano rivolti al rossino,
desiderava solo sapere se l'altro l'avrebbe perdonata o no.
Sakuragi era ancora
perplesso. Haruko aveva frainteso tutto, lui e Kaede non stavano insieme.
Tuttavia non ce l'aveva con lei per ieri, non più almeno. Dopo tutto adesso
lei gli aveva aperto il cuore e s'era pentita del suo comportamento.
Doveva chiarire quella
situazione. Aprì le labbra e sussurrò "Bhe…non preoccuparti Haruko, ieri per
quanto mi riguarda non esiste più però…hai…"
Non riuscì a dire altro
perché la ragazza lo abbracciò di slancio tutta contenta urlando "Sono
felice. Allora siamo ancora amici. Non ho più nient'altro da dirti. Adesso
torna pure dal tuo Rukawa che se no…s'arrabbierà perché ti ho allontanato da
lui per troppo tempo. Siate felici! Spero anch'io di trovare presto qualcuno
d'amare. A domani" e se ne andò senza permettere al rossino di riprendersi
da ciò che era accaduto. Ormai in molti davano per certo che lui e Kaede
stavano insieme. Ma perchè? Possibile che con certi loro atteggiamenti
sembravano una coppia? Ripensò al comportamento che loro due avevano tenuto
quel giorno quando si erano incontrati per caso per i corridoi od erano
stati in terrazza ed arrossì. In effetti...certi loro gesti potevano essere
fraintesi.
Sakuragi raggiunse il
volpino al cancello ancora con questi pensieri in testa. Era molto
imbarazzato. Chissà come Rukawa considerava quelle piccole tenerezze che si
erano scambiati. Sempre ovviamente se le teneva in considerazione in qualche
modo.
Appena fu vicino al
compagno disse "Sono qui" giusto per rompere il ghiaccio.
Il volpino chiese
subito interessato "Cosa voleva?". Non sapeva perché ma gli aveva dato
fastidio vedere Haruko ed il rossino appartarsi. Si sentiva un po’
arrabbiato e non era solo perché la ragazza avrebbe potuto ferire ancora
Hanamichi ma perché vederli insieme lo faceva preoccupare senza una ragione.
Il ragazzo dai capelli rossi era l'unica persona in carne ed ossa che
incontrava tutti i giorni che considerava un amico e come tutte le cose che
gli piacevano detestava dividerla con altri. Tuttavia si rendeva conto che
il giorno prima con la sua banda non era andata così. Era stato piacevole
stare tutti insieme e quello stesso giorno al mattino quando aveva visto il
rosso con Mito e Co. non aveva provato l'impulso di dividerli o di mettersi
in mezzo, perchè il rossino doveva concentrare tutta la sua attenzione solo
su di lui. Ed invece ora.....Cosa gli stava succedendo? Possibile che fosse
geloso di Haruko? Ma perchè? E soprattutto perchè solo di lei? Non aveva
senso. Possibile che si stesse innamorando sul serio di Sakuragi? Ripensò
anche lui a certi episodi avvenuti in terrazzo e si rese conto della loro
intimità cosa che prima non aveva fatto. Cosa stava succedendo a lui ed
Hanamichi? Non stavano diventando troppo affettuosi in un colpo solo? Era
tutto così confuso.
Il rossino mormorò un
quasi impercettibile "Voleva scusarsi per ieri"
L'altro lo guardò
dubbioso "Solo questo?"
"Sì" rispose Sakuragi.
"E tu l'hai perdonata?"
"Certo! Non avevo motivo
di continuare ad essere arrabbiato" esclamò noncurante il rossino.
"Ed il fatto che ti ha
ferito mentre a te piace è poco?" chiese sarcastico il volpino. L'idea che
Haruko ed Hanamichi fossero tornati amici, non gli piaceva proprio. Il fatto
che il rossino potesse ancora avere speranze di conquistarla e ci fosse
questo dietro il suo perdono gli dava fastidio. Stava proprio diventando
ridicolo. Ma allora cosa provava sul serio per Hanamichi? Amicizia o amore?
Sbuffò esasperato. Per lui tutto questo era così nuovo. Non era abituato ad
aver a che fare con certi sentimenti. Non poteva fare altro che lasciarsi
andare ed aspettare che il destino seguisse il suo corso. Solo il tempo gli
avrebbe detto cosa provava.
Sakuragi guardò il
compagno sorpreso. Rukawa sembrava alterato e stizzito per quella storia. Se
non l'avesse conosciuto bene, avrebbe creduto che potesse essere geloso e la
cosa stranamente gli avrebbe fatto piacere, ma un fatto del genere era
impossibile. Loro due non si amavano… oppure sì…..ormai non ci capiva più
niente di quella storia. Non riusciva a capire ne i suoi sentimenti ne
quelli di Kaede. Era tutto così complicato. Il rossino si decise che alla
prima occasione, non appena fosse stato solo, avrebbe analizzato il suo
rapporto con il volpino per capire cosa provava per lui. Ora come ora non
arrivava a nulla. Alzò le spalle e rispose sinceramente "E' acqua passata.
Mi sono accorto di non essere innamorato di Haruko. E' una buona amica ma
solo questo. Per me voglio dell'altro"
Fu la volta di Rukawa di
stupirsi, il rossino sembrava avere le idee chiare, possibile che avesse
trovato qualcun’altro da amare? "E cioè cosa vuoi per te? Hai già una nuova
fiamma?"
Il rossino arrossì
guardando negli occhi il compagno "No" disse subito di getto, poi però si
corresse con un "Sì" inconscio ed alla fine dovette ammettere "Non lo so. Ho
bisogno di riflettere ma adesso non è il momento. Andiamo dai tuoi amici che
sono curioso di conoscerli. Ti va?"
"Ok! Andiamo…ma in
effetti i miei amici tu già li conosci ma capirai quando vedrai" acconsentì
il volpino abbassando lo sguardo. Dall'arrossamento di Hanamichi, Kaede
aveva capito che anche nel suo compagno c'era in atto un'analisi dettagliata
del proprio io per capire cosa provava per lui ma si rendeva anche conto che
nessuno dei due era ancora pronto a fare un discorso serio in merito a
questo. Dovevano pensarci su, non potevano fare colpi di testa.
"Chi sono i tuoi amici?"
chiese Sakuragi curioso ma l'altro non rispose, s'incamminò facendogli
strada.
Camminarono per un po’, intrufolandosi nel parco cittadino. Hanamichi si
rese conto che lui quella strada la conosceva, l'aveva già fatta parecchie
volte. Ma dove lo stava portando? Non poteva condurlo al campetto d basket
vero? Non aveva senso! Cos'erano gli amici di Rukawa anche loro patiti per
il basket? Bhe...visto il tipo poteva anche essere ma...e se questi amici
non fossero state persone ma bensì.... Il volpino era tipo da queste cose e
così si sarebbe spiegato anche perchè Iria li aveva definiti "particolari".
In effetti non lo aveva mai visto con qualcuno che non fosse se stesso, il
walkman, la bici ed il pallone da basket ne a scuola ne fuori. Tuttavia non
voleva crederci, non poteva essere come sospettava, era stanco, non aveva
voglia di giocare.
Per sua
sfortuna e per confermare i pensieri del numero 10 dello Shohoku, Rukawa si
fermò proprio davanti al campetto da basket. Non guardò dentro, si fece solo
da parte e con la mano indicando l'interno,
il volpino esclamò "Eccoci arrivati! Questo pos…."Non riuscì a dire
nient'altro perchè Hanamichi lo interruppe dicendo "Sono Sendo e Koshino i
tuoi migliori amici?"
Il rossino aveva guardato
all'interno del campetto ormai rassegnato al peggio, ma perché Kaede era
così fissato? Come poteva aver fatto di una palla ed un canestro i suoi
migliori amici? Quando però aveva visto chi occupava il campo di gioco aveva
avuto sia un motto di disgusto che di sollievo. Il porcospino ed il suo
amichetto non erano il massimo come amici ma almeno erano persone.
Kaede dopo l'ultima
domanda di Hanamichi si era girato sorpreso mormorando "Cosa stai dicendo?
Io Sendo non lo sopporto figurati se è mio amico. E' questo luogo che è il
mio migliore amico". Quando vide però in mezzo al campetto il ragazzo dai
capelli sparati in aria che palleggiava e giocava con il suo compagno di
squadra che rispondeva al nome di Hiroaki Koshino capì perché il rossino
aveva frainteso. Che ci faceva lì Akira Sendo?
Il rossino
sospirò rassegnato quando sentì la risposta di Rukawa. Era proprio da lui,
non si smentiva mai. Comunque se non altro adesso aveva un gusto migliore
per gli amici,
dopo tutto aveva lui. Hanamichi ridacchiò dentro di se, presto avrebbe fatto
capire a Kaede che gli amici in carne ed ossa, erano 10.000 volte meglio di
quelli inanimati. Lo sport doveva essere solo il suo sport, il suo futuro
forse,
ma...non la sua ragione di vita, per quello c'erano gli affetti. Tuttavia
ora era meglio concentrarsi su dell'altro. Doveva scoprire il perchè Sendo
era li, il volpino sembrava sorpreso di vederlo.
Hanamichi e Kaede
scostarono il cancello semi aperto che faceva d'entrata al campetto e si
diressero verso i due ragazzi che già giocavano.
Il primo a scorgerli fu
Koshino che avvertì Sendo "Akira! Sono arrivati!"
Come sono arrivati?
Pensarono contemporaneamente il rossino ed il volpino. Li stavano
aspettando?
"Ciao ragazzi" salutò
tutto sorridente Akira quando li vide.
"Salve" gli fece eco
Koshino per non essere maleducato. In verità, però, il suo volto era scuro,
sembrava non aver molta voglia di essere li.
"Ciao" rispose Hanamichi
anche se in modo brusco.
"Hn" fu invece l'unico
saluto che uscì dalle labbra di Kaede.
"Era ora che arrivaste"
continuò a dire Akira “Cominciavo un po’ ad annoiarmi a fregare Hiro"
"Akira" urlò
l'interessato "Non sarò bravo a giocare a basket come te ma…non serve che lo
spifferi a tutta Kanagawa. E, poi, ….."
"E poi cosa?" chiese il
porcospino divertito.
"E poi…se mi tratti male
è peggio anche per te. Potrei stancarmi di te e decidere che qualcun’altro
merita un primo della classe del mio calibro"
"Hiro-kun" addolcì il suo
tono di voce il porcospino "Non è giusto che tu mi ricatti. Non vuoi che mi
bocciano vero?"
"Lo meriteresti" ribadì
l'altro alzando le spalle stizzito.
"Ma come? E se non
dovessimo più essere in classe insieme, non sentiresti la mia mancanza? dopo
tutto mi vuoi bene"
"Mi troverò qualcun altro
a cui volere bene" affermò il play maker del Ryonan stizzito.
"Sei crudele" piagnucolò
l'altro.
"No! Solo realista" lo
raggelò l'altro.
Sendo allora si decise a
partire all'attacco. Si avvicinò al compagno, lo abbracciò cominciando ad
accarezzargli la schiena dopo di che appoggiò le sue labbra su quelle
dell'altro. Con la lingua chiese all'altro l'accesso di quell'anfratto e
Hiroaki dopo i primi tentativi di rifiutare capitolò.
Si baciarono con
trasporto per un po’ facendo aderire i loro corpi in modo sensuale,
shockando le due matricole dello Shohoku che li guardavano perplessi. Anche
quei due stavano insieme? Ma…..cosa c'era a Kanagawa il virus delle
coppiette gay? Boh…….
Quando Sendo e Koshino si
separarono, il primo ridacchiando disse "Quindi sei realista eh? A me non
sembra! Non riesci a stare senza di me"
"E' perché ti amo,
stupido" rispose Hiro con il broncio.
"Lo so! E ti amo anch'io
mio piccolo, adorato e burbero Hiro"
Dopo quelle dichiarazioni
stavano per ribaciarsi sta volta con più tenerezza quando dei colpi di tosse
li riscossero.
Il rossino imbarazzato
era intervenuto, mentre Kaede in silenzio continuava a guardarli come se
fossero stati degli animali rari. Quei due erano senza ritegno, si baciavano
e strusciavano in pubblico senza nessuna attenzione nei confronti di chi li
guardava.
"Ah sì. Ci siete anche
voi" esclamò il porcospino "Me ne ero quasi dimenticato"
"Abbiamo notato" affermò
il rossino arrossendo.
Il volpino
allora prese la situazione in pugno "Si può sapere che ci fate qui? Questo
parco non è poi così vicino al Ryonan ed, inoltre, da quel che ci avete
detto,
sembrava che ci stesse aspettando"
"Iria" fu l'unica
risposta di Hiroaki per far capire agli altri due come stavano le cose.
"Vuol dire che Iria ha
chiesto anche a voi due di sorvegliarci?" chiese il rossino furioso. Ma
perché proprio Sendo doveva essere un controllore? Ne lui ne la volpe lo
reggevano poi più di tanto.
"Bhe…si è stata Iria a
chiedermi di controllarvi" ridacchiò il porcospino "Visto gli amici strambi
di Rukawa" e segnò il canestro che sovrastava il campetto con fare ironico.
Quel ragazzo era proprio malato di basket, come poteva averlo fatto divenire
il suo migliore amico? "Ha pensato che... il suo antagonista numero uno
sarebbe stato perfetto per sorvegliare il vostro appuntamento. Sfidandoci in
un due contro due avremmo potuto controllare la vostra affinità"
"Maledetta" ringhiò fra i
denti Rukawa pentendosi di non averla colpita più forte all'ora di pranzo
quando lo aveva svegliato "E per accettare cosa vi ha offerto?"
"Visto che
ho già Hiro che pensa alla mia promozione con le sue ripetizioni, per
accettare tutto questo,
Iria mi ha offerto gratis la gita scolastica di quest'anno a Kyoto. Io, poi,
ho esteso l'invito anche a Hiro-kun visto che non potevo che portarmelo
dietro in questa occasione data la gelosia che prova nei vostri confronti.
Pensa che ci provi con voi ogni volta che c'incontriamo ma si può essere più
idioti"
"Akira! Vuoi smetterla di
mettere di pubblico dominio le mie debolezze!"
"Ok! Ok! Ma non ti
scaldare va bene? Sai però che la tua gelosia è immotivata. Io voglio bene
solo a te" lo calmò l'altro sorridendo.
Il volpino ed il rossino
erano perplessi. Ma perché Iria si metteva sempre in mezzo? In questo modo
finiva sempre per farli innervosire. E questa volta aveva pure toccato il
fondo. Sendo non era il massimo per farli stare tranquilli, per entrambi era
l'attuale uomo da battere per dimostrare di essere i migliori. Comunque
visto che c'erano, non potevano che fare quello che dovevano. Avrebbero
giocato con Sendo e Koshino e, poi, avrebbero archiviato anche quella
brutta serata in compagnia del porcospino. Via il dente, via il dolore.
"Sentite volete smetterla
di fare gli svenevoli" mormorò indispettito Rukawa "Visto che siete qui per
giocare, giochiamo che è meglio"
"Ok. Giochiamo! Facciamo
una partita di street basket con un unico canestro?" propose Sendo.
"Si! Va bene!" accettò il
volpino anche per Sakuragi.
"Ovviamente le squadre
sono composte da me ed Hiro e da voi due. Ci state?"
"Certo. Anche se basta
solamente il genio del basket per battervi, visto che è un due contro due mi
tocca tenermi anche la kitsune" biascicò il rossino carico.
"Bhe…allora dato che è
tutto chiaro, adesso lancio la monetina per sapere chi inizierà l'attacco.
Testa o croce?"
"Testa" gridò Sakuragi.
"Croce" sussurrò la
volpe.
Le due matricole dello
Shohoku si guardarono in cagnesco. Nessuno dei due voleva cedere la propria
posizione. "Testa" ribadì di nuovo Hanamichi. "Croce" confermò Kaede.
Stavano di nuovo
litigando, dopo tutto entrambi erano orgogliosi e difficilmente cambiavano
idea. A loro sembrava che cedere fosse da deboli e loro non lo erano e mai
lo sarebbero stati.
Sendo vedendo l'ostilità
che si stava creando fra i due ragazzi decise d'intervenire "Ragazzi non
serve litigare. Hiro-kun visto che loro non riescono a mettersi d'accordo
decidi tu, testa o croce?”
"E va bene. Croce"
affermò il piccoletto.
Akira lanciò la monetina,
la quale andò in alto, fece qualche giro su se stessa e dopo ricadde sulla
mano tesa del ragazzo. "Croce" dichiarò, poi, Sendo facendo ammirare la
moneta a tutti "Iniziamo noi in attacco"
Kaede sbuffò "Visto do'aho
chi è che aveva ragione?"
"E' solo fortuna Kitsune
e non rompere ma difendi il campo che Sendo ha già la palla in mano"
In effetti lo scontro
stava già avendo inizio. "Si arriva a venti" urlò Akira "Si comincia" Sendo
oscillò il bacino e cominciò a rimbalzare, fece qualche finta e dopo si
lanciò in attacco. Kaede fu preso alla sprovvista e venne superato.
Hanamichi subentrò nella difesa ma il porcospino allargando il sorriso lo
fregò passando ad Hiroaki che incassò un canestro con un ottimo lay up.
I due giocatori del
Ryonan si diedero il cinque mentre Hanamichi e Kaede arrabbiati davano la
colpa l'uno all'altro del punto preso.
Dopo toccava loro ad
attaccare. Kaede prese il pallone e provò ad andare a canestro da solo.
Purtroppo però Sendo riuscì a colpire il pallone prima che lo lanciasse e la
palla s'allontanò. Tutti la rincorsero ma l'afferrò il rossino che
egoisticamente tentò di forzare da solo la difesa di Koshino e Sendo con
pessimi risultati. Akira coadiuvato da Hiroaki riuscì ad impossessarsi dal
pallone e velocemente a fare un nuovo canestro. I due del Ryonan erano già
in vantaggio 4 a 0 e le due matricole d'oro dello Shohoku continuavano a non
capire i loro errori. Erano arrabbiati fra loro, giocavano un uno contro due
e non un due contro due quando avevano il pallone in mano. Non riuscivano a
fare delle azioni di gioco decenti perchè l'unità di gioco degli altri due
li sorprendeva. Erano allo sfascio. Come coppia d'attacco loro due avevano
potenzialità superiore ad Hiro ed Akira tuttavia non riuscivano ad entrare
in partita. Erano troppo egoisti ed esibizionisti per cui finirono con il
perdere 20 a 10. Era una disfatta!
Kaede era sorpreso e sconvolto. Come aveva
potuto perdere in quel modo? Ovviamente la colpa non poteva che essere di
Sakuragi. Lo guardò rovente e con fare accusatorio.
Il rossino nel contempo era davanti a Sendo e
gli stava chiedendo una rivincita. Lui e la volpe non potevano aver perso in
quel modo. Era impossibile! Lui era un genio. E la volpe non se la cavava
poi così male nel basket doveva ammettere.
Il porcospino dopo aver guardato l’orologio
constatando che era presto accettò la proposta del rossino.
Fu in quel momento che Sakuragi si girò verso
Rukawa per dirgli di prepararsi e si scontrò con il suo sguardo
incandescente.
Subito accusò il colpo senza proferire parola
ma dopo entrò sulla difensiva. Cosa voleva fare il volpino accusare solo lui
della sconfitta? Bhe…non ci stava! Il rossino alzò la voce e gridò “Cos’hai
da guardarmi in questo modo baka kitsune?”
“Indovina do’aho?” esclamò l’altro. L’unità e
la complicità degli ultimi giorni era stata accantonata, ora c’erano l’uno
di fronte all’altro ancora i due ragazzi orgogliosi e pronti alla critica
dell’inizio del loro rapporto.
“Tu vuoi darmi la colpa per la sconfitta in
questa partiva vero? Bhe…scendi dal podio. Non è a causa mia se abbiamo
perso, tutt’al più è colpa tua e del fatto che Sendo ti frega ancora come un
pollo due volte su tre”
Quello per il volpino era un brutto tasto
d’affrontare. Il moretto fece spallucce ed alterato disse “Bhe…se è per
questo il “genio” del basket si fa fregare tre volte su tre, per cui di chi
è più colpa se abbiamo perso?”
“Intendi dire che non so giocare? Non mi
sembrava che ieri eri dello stesso avviso quando mi hai difeso con Nobunaga”
esclamò il rossino diventando di nuovo insicuro e titubante circa le sue
capacità.
“Bhe…ieri era ieri ed oggi è oggi. Finalmente
dopo un’analisi attenta di questo due contro due posso ben dire che forse
aveva ragione Kyota….non sai giocare” dichiarò ancora furibondo il volpino
senza considerare il peso delle sue parole. Aveva parlato senza ragionare,
ancora arrabbiato perchè il rossino aveva messo in dubbio la sua bravura.
Hanamichi sbiancò. Non avrebbe mai creduto che
le parole di quella stupida volpe avrebbero potuto ferirlo così tanto
eppure….ora si sentiva affranto, deluso e…non sapeva dire come ma solo
che…si sentiva male. Si sentiva vicino ad un baratro senza fine. La volpe
non poteva considerarlo in quel modo altrimenti a cosa sarebbero serviti
quei giorni passati insieme, le loro piccole tenerezze, la loro neonata
amicizia, il forte sentimento che aveva cominciato a provare per lui? Non
poteva tutto finire in quel modo. Non l’accettava! Eppure se Rukawa pensava
sul serio le cose che gli aveva detto, voleva dire che la volpe si era resa
conto che per lui il rossino non contava niente. No! Non poteva essere vero!
Sakuragi si rese conto
che non riusciva più a reggere quella situazione. Non sopportando più lo
sguardo di sufficienza di Kaede si voltò in modo da dare le spalle al
compagno.
Si obbligò a stare
calmo mentre le lacrime cominciavano a farsi largo nei suoi occhi. Era
diventata così importante per lui la volpe che una sua sola parola riusciva
a buttarlo nel baratro della disperazione? Era frustrante.
Con voce atona disse
“Bene! Se la pensi così non abbiamo più niente da dirci. Me ne vado ci
vediamo domani a scuola” e correndo se ne andò.
Rukawa capì di aver
esagerato e si sentì un verme. Aveva ferito il rossino e a torto. Tutto
sommato non si era discostato molto dalla realtà quando gli aveva detto che
era anche per colpa sua se avevano perso. Stava compromettendo l’amicizia
tra lui ed il do’aho solo per una stupidata del genere? Era un cretino!
Il volpino ebbe un
fremito. Da quando una sfida di basket era diventata una stupidata? Da
quando aveva cominciato ad uscire con Hanamichi ed aveva capito l’importanza
dell’amicizia e dell’amore si scoprì a rispondere.
Doveva fermarlo e così
si gettò all’inseguimento mentre Akira ed Hiroaki si erano limitati a
guardare la scena in silenzio perplessi.
FINE MARTEDI' –
2° PARTE
Per la regola che voglio che i capitoli di
questa fic non siano tanto grandi mi fermo qui. Va bene in questo modo
divido il martedì in tre parti invece che due, in questo capitolo non
succede quasi niente anche se i due puccini cominciano l’avvicinamento
finale ed il prossimo capitolo potrebbe essere più corto anche se più
affettuoso di questo ma non posso fare altrimenti. A voi la lettura ed a voi
i commenti. Spero presto di scrivere il resto. Un bacione. Ise
L’ANGOLO DI
ISE
La fic è tratta da una puntata di Pelsia ovvero Evelyn
e la magia di un sogno d’amore.
A me come plot era piaciuta molto e ho voluto
sfruttarla per questa fic. Ovviamente ci saranno le dovute modifiche visto
che la trama io la sfrutto come piace a me seguendo la mia sensibilità.
Spero che un po’ questa fic vi piaccia. Alla prossima. Un bacione.
Denise.
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