Disclaimer: i pg di questa fic non sono
miei ç_ç
Note: l'aggeggio come lo chiama Ru (ossia l'acchiappasogni) non me lo sono
inventata io esiste davvero e la sua utilità dovrebbe essere proprio quella
descritta nella fic.
Naika_fissa_con_aria_corrucciata_quello_appeso_sopra_il_suo_letto: il mio
deve essere rotto ç_ç
L'acchiappasogni
di
Naika
Pow di Rukawa
Fisso questa specie di aggeggio rotondeggiante a cui sono appese delle
piume colorate prima di sollevare di nuovo il viso, un sopracciglio alzato
in moto di sorpresa, per fissare mia sorella.
"Che cosa hai detto che è?" le chiedo perplesso.
Lei sorride radiosa. "Un'acchiappasogni" mi ripete allegra come se fosse
la cosa più normale del mondo.
Ok, che aveva questo nome idiota lo sapevo, mi piacerebbe sapere quall'è
l'utilità di quest'affare stravagante.
Lei sembra intuire dalla mia faccia scettica che ho bisogno di
delucidazioni, anche perchè ormai è un'esperta nell'interpretare le mie
espressioni dato che io parlo il minimo indispensabile anche a casa, così,
con un sospiro su cui carica un'eccessiva esasperazione, si siede accanto
a me prendendo l'oggetto incriminato tra le mani.
"Secondo quanto mi ha garantito il vecchio indiano da cui l'ho comprato,
devi appenderlo sopra il letto e lui intrappola nella rete" mi mostra
l'intricato disegno di fili colorati che si intrecciano all'interno del
cerchio "il tuo sogno".
La fisso alquanto scettico su questa cosa.
Solo mia sorella può credere a quest'immense baggianate!
Lei e le sue pietre magiche, i tarocchi, le vite dopo la morte
eccetera.... eccetera.
Tuttavia, io Kaede Rukawa, ho un solo punto debole.
Questa ragazzina alta un metro e sessanta dai lunghi capelli neri e i
grandi occhi blu scintillanti di mondi fantastici che solo lei vede.
Non posso farci niente.
Sarà perchè vivendo per diciassette anni con me è l'unica che conosce il
vero Kaede, sarà perchè lei non se la prende se sono scorbutico, non si
offende se mi addormento e sa sempre prendermi nel modo giusto, ma io non
riesco mai ad averla vinta con lei.
Lascio dunque che appenda l'aggeggio sopra il mio letto canticchiando una
canzoncina e consigliandomi con una strizzatina d'occhio di non fare sogni
troppo osè.
"Non vorrei mai trovarmi il tuo do'hao che gira per casa, nudo come mamma
l'ha fatto!!" mi sussurra maliziosa scansandosi in fretta prima che io
riesca ad agguantarla per darle la punizione che merita.
Lo scoiattolo, qui, come la chiamo io, non perde occasione di torturami su
questa cosa, anche se poi è anche quella che viene a consolarmi quando per
lo stesso motivo mi arrabbio o mi deprimo.
Lei è l'unica che lo sa.
Sia chiaro, non gliel'ho detto io!
L'ha capito.
Le gioie di avere una sorella che ti capisce meglio di quanto ti capisci
tu!!!
Io ancora inveivo contro di lui convinto di odiarlo e lei già mi cantava
la marcia nuziale.
Peccato che io sia senza speranza.
Sì perchè quell'idiota mi guarda solo per lanciarmi occhiate piene di odio
e mi tocca solo per picchiarmi.
E per quanto Naoko continui a ripetermi che l'odio è l'altra faccia
dell'amore, faccio davvero fatica, tanta fatica a crederle.
Lei svolazza fuori della stanza per tornare nella sua e riprendere a
disfare le valigie per tirare fuori gli altri regalini che ha comprato per
le sue amiche mentre il mio sguardo scivola sull'aggeggio appeso ad una
mensola sopra il mio letto.
Mah....
Lo lascerò lì per un paio di notti e dopo lo metterò nell'armadio.
Tanto quella trottola di mia sorella fra tre giorni già riparte!
Certo che fare l'agente di viaggi le porta via un sacco di tempo.
Io non ci riuscirei mai.
Sempre in giro, sempre a fare e disfare valigie.
Ha solo ventidue anni e già il suo passaporto ha più timbri di quanti ne
hanno quello dei miei.
Io preferisco la tranquillità di casa mia dove ho tutto quello che mi
serve e me ne posso stare a dormire sul divano o decidere di andare a
giocare fuori nel campetto qui vicino.
La mia vita è semplice.
Sonno, basket, sonno, basket...
Ogni tanto mangio o sto un po' con i miei genitori e poi torno a dormire o
a giocare a basket.
Facile no?
Bhe facile prima che quel deficiente dai capelli rossi irrompesse nella
mia vita.
Sorvolando su quelle due o tre ore che passiamo ad allenarci insieme il
problema, grave, è un'altro.
Non so come è successo ma il do'hao si è infilato nei miei sogni.
E comincia ad essere veramente imbarazzante per me svegliarmi tutte le
volte terribilmente eccitato... se non peggio!!
Devo sbrigarmi a diventare il numero uno e poi me ne volerò in America.
Non ho tempo da perdere in stupidaggini.
Non posso pensare alle ragazzine che mi fanno il filo, non ho voglia di
perdere tempo a conoscere gente che poi comunque lascerò e meno che meno
mi farò fregare dalla più grande delle stupidaggini.
Mai e poi mai!
A me l'amore non interessa.
Assolutamente no!
I cioccolatini a san Valentino?
Bha?
Le coccole a lume di candela?
Ri-bha!
I baci in riva al mare?
Non se ne parla neanche!!!
Sono cose per coppiette sdolcinate e romanzetti rosa!
A me non interessano.
Non me ne frega niente se lui fa l'idiota con Harukina cara!
Non mi interessa affatto che con me faccia solo a pugni, chiaro?
Tsè.
Sospiro di questo mio monologo interiore accorgendomi che per l'ennesima
volta una chioma rossa occupa i miei pensieri.
Come sono finito di nuovo a pensare a lui?
E poi perchè ultimamente finisco puntualmente per associare la parola
amore a lui?
No,no,no! Mi rifiuto categoricamente.
Già è un problema desiderarlo.
Mi rifiuto di amarlo!!!!
Saluto con un mugugno mia sorella che mi avvisa che esce per andare a
portare gli altri souvenirs alle sue amiche.
Sono di nuovo solo in casa.
Mia madre e mio padre sono a lavoro e prima delle sette non tornano.
Lanciò un'occhiata all'orologio.
Sono le due.
Ho un sacco di tempo.
Bene.
Un po' di pace.
Mi stendo sul letto osservando distrattamente le piume soffici ondeggiare
a pochi centimetri dal mio volto.
Soffio, osservandole danzare piano nell'aria prima di chiudere gli occhi .
Stupidaggini...
Solo stupidaggini...
Com'è stupido questo mio pensare continuamente a lui che nemmeno mi
guarda....
Lascio che le palpebre si abbassino lentamente mentre le immagini che
ormai conosco a memoria riappaiono nella mia mente, sempre uguali.
Il grande letto matrimoniale dalle lenzuola di seta candide, il suo corpo
nudo rilassato tra le coltri arruffate, i capelli rossi che gli scivolano
sul volto in una leggera carezza sulle gote arrossate e sugli occhi
chiusi.
Ha il respiro ancora leggermente affannoso e tra le sue gambe leggermente
divaricate posso scorgere le tracce di sperma che l'amplesso appena
concluso gli ha lasciato sulla pelle sudata.
E' splendido.
Splendido mentre la luce gli accarezza il petto tornito scivolando su di
lui come una carezza.
Splendido mentre mormora piano il mio nome nel suo sonno innocente
scostandosi un po' sulle lenzuola in modo da permettermi di far scivolare
la mano su di lui.
Sospira prima di socchiudere gli occhi caldi e fissarmi con un sorriso
leggermente imbarazzato.
"Ancora?" mormora con voce un po' assonnata e le guance che si tingono di
un delicato rossore sotto la pelle ambrata.
Gli accarezzo il volto con dita leggere sfiorandogli le labbra gonfie con
le mie.
"Sei stanco?" gli sussurrò attirandolo a me dolcemente infilando una gamba
tra le sue.
Gli sfugge un gemito mentre inarca il corpo contro di me.
"Di te?" sussurra con voce roca strusciando il bacino contro il mio e
allungando le braccia per cingermele al collo.
"Mai...." è solo un sospiro prima che io gli chiuda le labbra con le mie,
prima di spingerlo sotto di me e ricominciare ad assaporare il suo corpo.
E' dolce il suo profumo.
E' sensuale il suono dei suoi gemiti.
E' roca la sua voce che mi chiede di più.
E' caldo, così caldo il suo corpo sotto il mio mentre affondo in lui,
mentre spingo dentro di lui con forza strappandogli grida di piacere che
mi scorrono come brividi elettrici lungo la schiena tesa.
Il suono di una voce piuttosto arrabbiata, oltre che stupita, mi riporta
bruscamente alla realtà.
Cazzo l'ho fatto di nuovo!!!!
Il tessuto della divisa scolastica a malapena riesce a trattenere la mia
eccitazione mentre mi guardo confuso attorno.
Sono ancora nella mia stanza.
Di nuovo nella mia stanza.
Niente letto matrimoniale con lenzuola di seta.
Niente luce d'atmosfera e soprattutto...
Niente do'hao!!!.
Lanciò uno sguardo di sfuggita all'orologio rendendomi conto che sono le
tre e mezzo.
Devo essermi addormentato pensando a quell'idiota.
Il mio bellissimo idiota....
Ma un attimo...
Questa voce furiosa...
Sembra proprio....
Mi volto spalancando gli occhi incredulo.
A terra accanto al mio letto che si contorce come un pazzo all'interno di
una rete di fili colorati, un Hanamichi completamente nudo sta inveendo
furiosamente cercando di liberarsi dalla sua prigione.
Pow Hanamichi.
Dunque ricapitoliamo.
Ero a casa.
Stavo guardando la tv dopo aver accantonato i libri scolastici a cui avrei
dato un'occhiata più tardi.
Ero seduto comodo, vestito e rilassato sul mio divano quando puf...
Il mio salotto, scompare, i mie vestiti si volatilizzano e mi ritrovo in
questa stanza che non riconosco rinchiuso in questa specie di rete da
pesca colorata.
"Ma che Diavolo!!!"
Tuonò per l'ennesima volta quando d'un tratto mi accorgo che c'è qualcuno
oltre a me in questa camera.
Mi calmo cercando di voltarmi nella rete da cui ancora non sono riuscito
ad uscire e incontro lo sguardo cobalto dell'ultima persona al mondo che
doveva vedermi in questo stato.
Kaede Rukawa mi fissa con gli occhi spalancati all'inverosimile la bocca
socchiusa dalla sorpresa nel volto un po' più pallido del solito.
Registro quasi distrattamente i suoi capelli spettinati, la divisa un po'
storta, i pantaloni che gli tirano...
Oh cavolo!!!
Arrossisco violentemente mentre per un momento l'imbarazzo prende il posto
della confusione.
"Ma che Diavolo sta succedendo?" esclamo incredulo.
Rukawa pare riprendersi e si alza per cercare di aiutarmi ad uscire da
questa cosa.
Dire che mi sento in imbarazzo è un eufemismo.
Mi ritrovo nella camera della kistune surgelata, che al momento non pare
proprio surgelata, anzi, chissà che stava facendo e soprattutto a CHI
stava pensando mentre lo faceva, legato come un salame e per di più nudo
come un verme.
Mi sento male!
Se speravo di mantenere ancora un filo di dignità con lui, ormai posso
rinunciarci definitivamente.
Già mi considerava alla stregua di uno scarafaggio... figuriamoci ora!!
Le sue dita candide sfiorano la mia pelle nuda mentre cerca in qualche
modo di farmi uscire da questa specie di trappola e io avverto un brivido
traditore serpeggiarmi lungo la schiena.
Supplico l'amico li sotto di non badarci perchè sarebbe davvero difficile
nascondere qualcosa alla kistune nello stato in cui sono.
"Scusami..."
Bhe devo dire che il dubbio mi era venuto...
... ma ora ne ho la certezza!!!
Questa non è kanagawa.
E chiunque sia la persona qui accanto a me non è il mio Kaede Rukawa.
Mio si fa per dire.
Comunque non è lui.
Lui non si scuserebbe mai!
Figuriamoci se la algida kistune si scusa con qualcuno.
Finalmente questa specie di groviglio di spaghi si scioglie e io sono
libero di alzarmi dal tappeto su cui ero finito.
Mi alzo e mi sento morire.
Ora che non sono più attorcigliato in quell'affare e che quindi posso
distendere le membra mi accorgo che sono accaldato e non per la lotta con
gli spaghi.
Tutta la mia pelle formicola e poi quest'odore, questa sensazione umida
tra le gambe.
Oddio....
No, no, fa che non sia quello che penso ti prego...
Però lo sguardo che mi lancia il volpino è più che mai eloquente.
A riconferma che quello che ho davanti non può essere assolutamente Rukawa
vedo un lampo di desiderio sfrigolare nei suoi occhi blu mentre si
abbassano inevitabilmente a fissare le mie gambe...
O meglio TRA le mie gambe.
Sento il volto infiammarsi violentemente cosciente del mio sesso che si
sta inturgidendo nonostante io cerchi di pensare a tutto meno che alla
situazione in cui mi trovo.
A tutto tranne ai suoi occhi che scivolano roventi su di me.
A tutto tranne al tocco leggero delle sue dita sulla mia pelle.
A tutto tranne le tracce candide che macchiano inequivocabilmente le mie
gambe...
non devo, non devo, non devo....
Pow Rukawa
Non voglio sapere cos'è successo.
Non m'interessa.
Tutto quello che so è che lui è qui , nudo, davanti a me.
Il volto in fiamme e gli occhi dorati confusi.
E' eccitato e il suo corpo proprio come nel mio sogno e ricoperto da un
leggero strato di goccioline d'acqua che lo accarezzano sensuali, mentre
tra le gambe... tra le gambe ha ancora le tracce del nostro precedente
amplesso.
Quello che abbiamo avuto solo nel mio sogno.
Prima quando l'ho visto così incavolato nella rete mi sono lasciato
sfuggire una parola di scusa.
Mi rendo conto che è confuso e che dovrei spiegargli come stanno le cose,
per quanto anch'io faccia dannatamente fatica a capirlo, il problema è
connettere il cervello con il resto del corpo quando i miei occhi non
fanno che catturare frammenti di muscoli dorati, il suo respiro
leggermente affannoso per l'imbarazzo, le sue guance arrossate, i suoi
occhi scuri.
Non mi accorgo neanche di quello che sto facendo.
Il mio copro si muove prima ancora che la mente abbia la facoltà di
comandarlo.
Allungo due dita e gliele faccio scorrere sul sesso teso in una carezza
appena sfiorata.
Lui sussulta saltando indietro e fissandomi con occhi increduli,
spalancati.
Lentamente incatenando il suo sguardo al mio, porto le dita alla bocca e
le lecco, assaporando le tracce di lui che la mia corsa sul suo corpo ha
raccolto.
Vedo il suo viso diventare scarlatto mentre le sue labbra si socchiudono
piano.
Passo la lingua sui miei polpastrelli come un bambino goloso che non vuol
perdere nulla, nemmeno un pezzetto, del suo dolce preferito.
E sorrido tra me quando avverto l'ansito che questo gli strappa.
Lo fisso tendendo la mano umida verso di lui in un muto gesto d'invito.
Mi guarda con occhi sgranati.
Adorabile, è assolutamente adorabile.
"Vieni qui" gli ordino suadente piegando le dita facendogli cenno di
avvicinarsi.
Pow Hanamichi.
Non è Rukawa.
Me lo ripeto per la milionesima volta mentre si avvicina a me con sguardo
bruciante.
La kistune surgelata non ha questi occhi famelici.
Lui non mi guarderebbe mai così, lui non...
Mi sfugge un grido soffocato mentre balzo indietro.
Lo fisso con occhi sgranati, incredulo.
Lui...
Lui mi ha toccato.
Mi ha messo una mano tra le gambe e mi ha accarezzato.
Adesso muoio.
Giuro che adesso muoio!!
Il mio cuore ha decisamente un battito poco normale.
Alzo gli occhi su di lui e so per certo che la mia fine è vicina.
Il mio cuore non batte più quindi sono morto, giusto?
Sì perchè questo stupido organo che ho nel petto ha perso il battito
quando ha visto il volpino portarsi le dita candide alla bocca.
Ha allungato la lingua rossa accarezzandosi piano i polpastrelli,
facendoci scorrere sopra le labbra prima di infilarseli in bocca.
Ho visto quelle labbra carminio accarezzare la pelle candida, leccare le
tracce del mio sperma sulle sue dita.
Socchiude gli occhi blu senza tuttavia smettere di fissarmi mentre sento
tutto il mio corpo gemere, come se non stesero scivolando sulle sue dita,
ma su di me.
Non mi ricordo più come si fa a respirare.
Tende la mano umida verso di me incatenando il suo sguardo al mio mentre
mi invita a raggiungerlo.
Mi sento male.
"Vieni qui"
La sua voce è bassa, roca, impastata dal desiderio o forse... dal mio
sapore...
Anche volendo non potrei disubbidirgli.
Ma non c'è niente, niente, che io vorrei di meno.
Con gambe tremanti faccio i pochi passi che ci separano e lui passa
delicatamente una mano tra i miei capelli quasi a studiare il contrasto
delle mie ciocche rosse con le sue dita sottili.
L'altra mano me la fa scivolare su un fianco e poi più indietro su un
gluteo, mentre abbassa il capo per cercare la mia bocca.
Non capisco più niente.
Niente a parte la sua mano che spinge il mio ventre teso contro il suo.
Niente a parte la sua lingua calda che accarezza le mie labbra forzandole
finchè con un gemito non gli concedo l'accesso.
Pow Rukawa
Lo spingo delicatamente fino al letto e lui non fa resistenza mentre le
miei mani vagabondano sulle sue forme sode scivolando sui muscoli
strappandogli gemiti rochi contro le mie labbra che lo spingono ad
inarcare la schiena sotto di me facendo strofinare le nostre virilità.
L'ho sognato così a lungo che ora ho il terrore che mi sveglierò
nuovamente, sudato, nel mio letto vuoto.
Ma mi basta avvertire il calore bruciante sotto di me per rendermi conto
che questa volta non è un sogno.
Che lui è davvero qui, sotto di me che geme piano e invoca il mio nome.
Gli libero la bocca scivolando verso il basso con le labbra, succhiando la
pelle dorata in modo da lasciargli tanti piccoli segni del mio passaggio,
del mio possesso. Ogni centimetro della sua pelle è mia.
E mio il suo viso, è mia la sua gola in cui avverto il battito furioso del
suo cuore, sono miei i suoi capezzoli scuri, e mio ogni piccolo muscolo
dei suoi addominali che guizza sotto le mie labbra e i miei denti mentre
si agita in preda al piacere sotto di me, è mio il suo sesso su cui
scivolo con la lingua lentamente tenendogli ferme le gambe con le mani per
permettermi meglio di giocare con lui. Geme inarcando la schiena,
ansimando pesantemente mentre continuo imperterrito a leccarlo ed
assaggiarlo con le labbra.
"Kaede!!" grida, e il mio nome non è mai stato così bello tra le labbra di
qualcuno.
La sua voce rauca, esasperata dal desiderio accarezza ogni sillaba e la
invoca mentre comincio ad accoglierlo nella mia bocca per dare sfogo al
suo desiderio.
Faccio scorrere le labbra su di lui piano mentre mi artiglia i capelli
ansimando senza ritegno, trema spingendo il bacino verso di me e io lo
libero dalla mia bocca perchè non voglio che venga così.
Scivolo sul suo corpo sudato mentre mi fissa con occhi bagnati di lacrime
di frustazione, gli accarezzo le labbra gentilmente mentre una delle mani
che usavo per tenergli il bacino inchiodato al letto scivola sui suoi
glutei per infilarsi poi tra essi.
Spalanca gli occhi per poi stringerli con forza spingendo la testa sul
cuscino quando affondo un dito dentro di lui.
Comincio ad accarezzarlo dolcemente spingendo sempre un po' di più mentre
i suoi ansimi si spezzano in fretta. "Rilassati" gli sussurrò contro
l'orecchio baciandoglielo piano, tirandogli il lobo con i denti
delicatamente mentre un'altro dito comincia a premere contro di lui prima
di farsi spazio e insinuarsi dentro quell'anfratto caldo che si tende,
sulla mia pelle, che si stringe come a volermi rifiutare prima di
allargarsi di nuovo quando comincio a massaggiare con forza.
Hanamichi s'inarca mandando il suo bacino a sbattere contro il mio.
Non ce la faccio più.
Mi alzò liberandomi in fretta della maglia, dei pantaloni e dei boxer.
Lo sguardo mi cade sul letto e resto senza fiato.
Hanamichi ha gli occhi chiusi, il capo abbandonato sul cuscino del mio
letto, le ciocche rosse che scivolano sulla pelle dorata, sudata, che
porta impressa in ogni angolo i segni dei miei baci, la luce che entra
dalla finestra socchiusa gli accarezza i muscoli torniti, scivolando sulle
sue gambe lunghe, sul suo corpo eccitato mentre le lenzuola sfatte sotto
di lui sembrano allungare mani vogliose sui glutei sodi, la schiena
leggermente arcuata mentre il petto si alza e si abbassa in fretta a causa
del respiro affannoso.
Come nel mio sogno.
Meglio che nel mio sogno.
Mi stendo sul suo corpo strappando un gemito ad entrambi quando i corpi
nudi vengono a contatto. Mi strofino contro di lui costringendolo ad
aprire le gambe per posizionarmici nel mezzo. Gli alzo le braccia perchè
mi cinga le spalle prima di far scivolare le mie mani lungo la schiena,
sui fianchi e poi sui glutei separandoglieli per poi inarcare il corpo e
affondare con forza dentro di lui.
Grida arcuando la schiena, spalancando gli occhi dorati che cercano
improvvisamente i mie colmi di confusione e lucidi di lacrime.
Glieli accarezzo con la bocca dolcemente, sussurrandogli parole che
credevo non avrei detto mai, mentre aspetto che si abitui al mio corpo nel
suo.
Piano comincia a ricambiare i miei baci, quasi con incertezza dopo la
passione che ci ha appena travolti, mentre muove lentamente il bacino
contro il mio.
Lo lascio fare.
Voglio che sia lui a decidere quando e quanto posso spingere.
Infondo è la sua prima volta e l'ultima cosa che voglio è fargli male.
Bhe è anche la mia prima volta ma su questo particolare sorvolo.
Adesso è più importante che lui si abitui a me.
Oh sì do'hao, perchè dovrai abituarti ad avermi dentro di te.
Dopo aver assaggiato il tuo calore, la tua passione e questa tua calda
innocenza che mi manda in estasi i sensi non credo proprio che potrei
accontentarmi di sognarti.
Mi sfugge un gemito dalle labbra quando il tuo movimento diventa più
deciso, comincio ad accompagnare i tuoi fianchi contro i miei con le mani
mentre prendo a muovermi dentro di te.
Spero che tu sia pronto amore perchè io non ce la faccio più.
Le prime spinte gli strappano ancora qualche lamento di dolore ma, man
mano che affondo dentro di lui, avverto i suoi gemiti crescere d'intensità
e i suoi fianchi cercare i miei.
Faccio scivolare una mano tra i nostri corpi cercando il suo sesso
ricominciando il lavoro che avevo interrotto con la bocca.
Ci basta poco, pochissimo prima che il mondo si trasformi in un grido roco
che ci scioglie in luce.
Pow Hanamichi.
Io... io...io...
Non so.
Non so più niente.
Non so chi sono, dove sono, come ci sono finito.
Mi muovo piano tra le braccia di Kaede, oddio volevo dire Rukawa... cioè
bhe...adesso credo di poterlo chiamare Kaede no?
Kami sama abbiamo davvero fatto l'amore.
Due occhi blu mi fissando dolcemente e io sento le guance andare in
fiamme.
"Tutto bene?" mi chiede scostandomi una ciocca di capelli dal volto.
Mi sento a pezzi, mi fanno male i fianchi, il mio cuore ancora batte
scoordinatamente in petto e ho il respiro affannoso, ma sì....
... non sono mai stato meglio in vita mia!!
Annuisco piano non fidandomi della voce e lui mi bacia le labbra con
dolcezza.
Incredibile...
Decisamente questo non è Rukawa.
Rukawa non sarebbe mai tanto gentile con me.
"Chi sei tu?" mi sfugge dalle labbra prima ancora che io riesca a fermare
la mia voce.
Lui solleva un sopracciglio sorpreso prima che gli torni quell'espressione
strana che usa in campo quando mi guarda prima di rimproverarmi.
"Do'hao" sussurra alzandosi su un gomito e poggiando la testa alla mano
per guardarmi cupo.
Occavoli allora questo è davvero Rukawa!
Però se questo è davvero Rukawa e questo non è un sogno...
COME CAVOLO SONO FINITO QUI?????
Lo fisso confuso e lui mi indica uno strano aggeggio attaccato sopra il
suo letto come se mi avesse letto nel pensiero.
Bhe, ormai non mi stupirei più nemmeno se fosse davvero così!
"Cos'è?" chiedo non riuscendo a capire.
Lui mi sorride, lasciandomi senza fiato per un momento, prima di parlare.
La sua voce profonda è ancora roca e ha un tono così sensuale che faccio
fatica a seguire il senso delle sue parole.
"Un'acchiappasogni" mormora prima di guardarmi di nuovo.
"Un acchiappa che?" gli chiedo sempre più confuso.
"Si appende sopra il proprio letto e lui intrappola nella sua rete il
sogno che tu stai facendo" mi spiega.
Lo guardo incredulo per un secondo incerto se ridergli in faccia o meno.
Poi il mio sguardo cade sulla rete colorata che è ancora aggrovigliata sul
tappeto.
Oh Kami!
Ma... un attimo!!!
La mia mente lavora a ritmo forsennato.
Se quest'aggeggio funziona davvero e ha intrappolato il sogno di Rukawa...
Vuol dire che lui stava sognando me!
L'intuito del tensai è incredibile!!
E anche la memoria del genio non sbaglia.
Ricordo perfettamente lo stato dei pantaloni del volpino quando sono
piombato qui!!!
Lo fissò incredulo e lui mi sorride sornione lasciandomi senza fiato.
"Volpaccia hentai!" grido.
Lui mi scivola sopra imprigionandomi le braccia contro i cuscini.
Cerco di ribellarmi al suo giogo non perchè mi dispiaccia ma perchè, al
contrario, mi piace fin troppo.
"Si può sapere che razza di sogni facevi con il sottoscritto!!" tuono
cercando di trattenere un gemito quando il mio agitarmi porta i nostri
sessi in contatto.
"Se vuoi te li illustro uno per uno" mormora lui con uno scintillio negli
occhi che mi fa scorrere brividi violenti lungo la schiena.
"Fratellinoooo!!!" sussultiamo entrambi quando una bella ragazza dai
capelli neri entra nella stanza di Kaede spalancando la porta senza
ritegno.
Per fortuna che dopo aver fatto l'amore la volpe ci ha coperto con il
piumino!!!
Non che la situazione sia meno imbarazzante così.
Nonostante le coperte che coprono i nostri corpi, le spalle di Kaede e le
mie sono chiaramente nude, i nostri capelli terribilmente scompigliati,
per non parlare dei suoi vestiti sparsi per la stanza e del letto
distrutto.
Senza contare naturalmente che lui è disteso sopra di me e che il suo viso
è a due centimetri dal mio!!!
Pow Rukawa
"NAOKO FUORI DI QUI!!!!!" grido scarlatto in volto mentre Hanamichi volta
il viso di scatto dall'altra parte cercando in qualche modo di nascondersi
allo sguardo luccicante di mia sorella.
Lei passa gli occhi curiosi dalla rete accartocciata a terra all'acchiappasogni
che ora è solo un cerchio vuoto a cui sono appese le piume.
"Accidenti avrei dovuto comprarne due!!" esclama prima di uscire dalla
stanza ridendo inseguita da un cuscino che le lancio contro ma che si
abbatte contro la porta chiusa.
Bhe dopotutto forse non erano tutte stupidaggini....
Fine
^_^'' fa tanto schifo?
Koi mi perdoni vero?
Zuuuu dai!!!!
Me non ha avuto molto tempo ^^'''
Vabbè ho capito, mi do all'ippica ^__^''''
Domani vi posto l'ultimo capitolo di You are my Blood 2, è già finito però
non vi potevo postare due fic lo stesso giorno vi pare? ^__-
Bhe per ora è tutto (Miiiii sembro un'annunciatrice televisiva qualcuno mi
spari subito!!)
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