La Carica dei 101 V

di Naika

Pow Rukawa

 

“Allora ti muovi?”

La MIA voce mi fa sussultare.

Mi volto e noto incredulo che ci sono tutti i Rukawa assiepati sulle scale.

“Hai intenzione di farlo piangere ancora per tanto?” ringhia un’altro lanciandomi occhiate assassine.

“Va da lui e vedi di consolarlo come farei IO” sbotta un’altro cupo.

 

Bhe lui è me...

 

Sorvoliamo.

Cavoli è come avere 100 coscienze che ti controllano.

 

E va bene...

Diamoci una mossa!

Metto la mano sulla maniglia, l’abbasso leggermente e...

 

.. suona il campanello.

 

Ma porca di quella vacca!!!!

 

*-*-*

 

“Hana.. amore mio dove sei?” sussurrava affranto il Rukawa numero cinquantatre ormai rassegnato a vagare in vano per i secoli a venire.

Non aveva più voluto fermare delle ragazze, non si fidava.

Ora cercava qualcuno che avesse l’aria del giocatore di basket.

Forse avrebbe avuto più fortuna.

Il suono del pallone che rimbalzava sul cemento lo attirò verso un piccolo campetto su cui si stavano allenando due ragazzi.

Erano bravi.

Forse conoscevano l’indirizzo del suo amore.

Mise piede nel campo in tempo per farsi notare dal più basso dei due che si voltò a fissarlo stupito.

“Rukawa?” chiese perplesso.

“Hiro perchè ti sei...” l’altro, un ragazzo dalla strana capigliatura, si volse, notando che l’amico non lo marcava più, per posare poi lo sguardo sul volpino.

“Rukawa!” esclamò a sua volta sorpreso “Che ci fai da queste parti?”

“Sto cercando la casa di Hana-amore” disse deciso.

“La casa di chi-cosa???” chiese incredulo il play maker del Ryonan.

“Ah lo sapevo!! Lo sapevo!!” esultò invece Sendoh “Vedi Hiro che avevo ragione?” disse ignorando Rukawa per voltarsi verso l’amico.

“Tu vedi coppiette ovunque Akira!!” sbottò Hiroaki incrociando le braccia sul petto.

“Ma avevo ragione, vedi!?” disse guardando Rukawa in cerca di conferme “Tu e Hanamichi state insieme, no?”

Lo sguardo del numero cinquantatre divenne deciso e solenne “Certo!!”

“Lo sapevo, lo sapevo, Fukuda mi deve una cena!!” esclamò soddisfatto “Tu Hirokun hai sentito e farai da testimone, vero amore?”

“Non chiamarmi amore in pubblico!!” ringhiò il ragazzo più basso arrossendo.

“Ma lui è dei nostri!” lo tranquillizzò Akira mettendogli un braccio intorno ai fianchi.

“Akira!!” protestò il ragazzo tirandogli una violenta pestata sul piede destro.

“Hn...” cercò di attirare la loro attenzione un Rukawa sempre più perplesso.

“Ah sì!!”  si riprese Sendoh saltellando sul piede sano “Cercavi la casa di Hanachan vero?”

“Meno confidenza!!” ringhiarono in coro Rukawa e Koshino.

Akira li fissò per un momento prima che il suo sorriso si allargasse ancora di più.

“Vi somigliate voi due!” rise divertito.

“Allora?” chiese l’asso dello Shohoku che ormai stava perdendo la pazienza.

“Ah bhe... mi spiace ma non so dove abita Sakuragi!” esclamò candidamente il porcospino.

Rukawa sfracellò a terra.

L’aveva tenuto lì, facendogli perdere un sacco di tempo... E NON SAPEVA DOVE ABITAVA HANAMICHI!!!!

“Inutili!!” sbottò prima di andarsene senza rivolgere loro il saluto.

 

*-*-*

 

Pow Rukwa

 

“Hana, tesoro sono tornato prima!”

Non faccio in tempo ad aprire la porta che questo tizio mi butta le braccia al collo e quasi mi stacca la testa tentando di abbracciarmi senza prima aver posato l’enorme quantità di carte, cartelloni e scatole varie che si porta a presso.

Ma chi cavolo è questo?

E poi che cosa vuol dire ‘Hana tesoro’?

Come si permette!?

 

 “Bhe non saluti il tuo zietto?” mi chiede perplesso, deponendo a terra due gabbiette per gatti.

In una un grosso gatto grigio sta facendo il diavolo a quattro cercando in tutti i modi di uscire dalla sua prigione, l’altra invece è vuota.

 

“Hemm...” cerco di trovare le parole per spiegargli che non sono suo nipote mentre lui si guarda in giro.

“Però Hana... sono stato via un giorno solo ma sei cambiato tanto sai?”

“Sarà perchè io non sono Hana?” gli chiedo ironico.

 

Questo qui sarà anche l’inventore del secolo ma è tutto svitato!

 

“Non sei Hana?” chiede fissandomi con attenzione.

“Oibò e chi sei allora?”

 

“Kaede, Kaede Rukawa” mi presento tendendogli la mano.

“Oh piacere!” esclama lui staccandomi quasi il braccio dalla spalla nel stringerla.

Ma chi è questo???

 

Meglio tenere le distanze di sicurezza.

 

“E il bel giovane alle tue spalle chi è?” chiede osservando uno dei tanti cloni.

Poi pare notare gli altri e il suo sorriso si allarga.

Temo che abbia capito.

 

“Certo che la tua è una famiglia numerosa, siete tutti gemelli?”

 

Hemm.. ok, come non detto....

 

“Z..zio...”

la voce incerta di Hanamichi giunge da in cima le scale ancora roca di pianto.

 

Kami ha tutti gli occhi rossi.

 

Lui sfugge il mio sguardo mentre si avvicina allo zio.

L’uomo non appena lo riconosce lo stringe forte tra le braccia e devo dire che sento quasi distintamente il crack con cui probabilmente gli ha rotto qualche costola.

 

“Co.. come mai già a casa?” ansima Hanamichi massaggiandosi la schiena dolorante.

L’uomo lo guarda per un momento.

 

Gli occhi castani così simili a quelli del nipote, decisi e fieri.

I capelli neri, spettinati.

Il fisico imponente ben diritto.

 

E poi... scoppia a piangere come una fontana.

 

“Mi ha traditooooooo!!!!!!” geme tra le lacrime mentre Hanamichi lo fissa perplesso e io sto seriamente prendendo in considerazione l’idea di chiamare la neuro.

 

“Ti ha tradito chi?” chiede il do’aho giustamente perplesso.

“Evelina!!” singhiozza l’uomo affranto.

 

Evelina chi cavolo è?

Fisso Hanamichi che quasi distrattamente borbotta “...la macchina...”

 

“Non è solo una macchina!!!” si infervora immediatamente lo zio di Hanamichi balzando in piedi.

“E’ il clonatore numero uno!” dice puntando il dito verso il cielo “Il mio miglior prototipo!!” sentenzia con voce possente.

 

“Hemm... zio...” borbotta il rossino interrompendolo.

Oddio non vorrei essere in lui.

Mi risulta che di ‘Evelina’ resti ben poco.

 

“Sì Hana caro?” chiede lui fissandolo.

“Bhe ecco... vedi... hemmm... c’è stato un problemino...” mormora il rossino.

 

Chiamalo problemino...

 

“Problema?” chiede lo zio perplesso.

“Sì... ecco... è esplosa” sussurra Hanamichi con un filo di voce.

 

Alla faccia del tatto do’aho!!

 

“E... esplosa?” ansima l’inventore spalancando gli occhi.

 

“Sì, sì...” dice Hanamichi, annuendo con il capo.

 

“Esplosa nel senso che è saltata per aria?” chiede il poverino che sembra far fatica ad accettare i fatti.

 

“Tanti pezzettini..” conferma Hanamichi “...piccoli, piccoli...” si sente in dovere di aggiungere.

 

“Pezzettini?” chiede ancora lo zio incredulo.

 

“Praticamente polvere...” conferma nuovamente Hana.

 

“Oh...” mormora l’uomo sorpreso.

 

Adesso lo ammazza.

Lo squarta come minimo.

 

“MERAVIGLIOSO!”

 

EHHH???

Anche Hana sembra perplesso.

Meno male credevo di essere l’unico a non capire questo tipo!

“Co.. come meraviglioso!?” chiede il do’aho incerto.

“Te l’ho detto che non funzionava, no?” ride entusiasta.

“Mi hai risparmiato un sacco di tempo! Non dovrò smontarla posso cominciare subito a produrre Evelina due!!!”

 

Sì, la vendetta....

 

Oddio!!!

Questo è tutto pazzo qualcuno lo fermi!!!!

 

“Ma zio e Afistocle?”  chiese Hanamichi indicando la gabbietta vuota.

 

A...che???

Che razza di nome è?

Nell’altra gabbia il gatto grigio soffia rotolandosi come un tarantolato.

 

Anche il gatto è pazzo.

Il più sano della famiglia è Hanamichi... che è tutto dire!!

 

“Sta buono Arostele!!” lo sgrida l’uomo.

 

Ma come li hanno scelti i nomi per i gatti?

Tirando a caso una sequenza di lettere???

 

“Puf!” dice l’uomo sollevando entrambe le mani.

“Che vuol dire puf???” chiede Hanamichi perplesso.

Lo zio scuote il capo affranto “Doveva esserci qualcosa di sbagliato nel processo di formazione molecolare delle particelle subatomiche...”

“ZIO TAGLIA!!” lo rimbrotta il rossino.

 

L’uomo lo fissa offeso ma riassume per i comuni mortali: “In poche parole la materia creata da Evelina non è abbastanza solida e dopo un tot di tempo il clone si vaporizza!!” mormora.

 

“Va... vaporizza?” sussurra uno dei Rukawa dietro di noi.

 

Un secondo più tardi Hana è spiaccicato a terra sotto il numero 69 che sta tentando di strappargli di dosso tutti i vestiti.

“Non posso vaporizzarmi prima di averti preso!” esclama serissimo.

 

“Oh la focosa gioventù d’oggi!” se ne esce allegramente lo zio.

 

Questo è tutto toccato.

Afferrò per le spalle il Rukawa assatanato staccandolo con la forza da Hanamichi.

 

“Giù le mani dal mio ragazzo!” gli ringhio contro.

“Tuo, un ficco secco!!” è la risposta in coro dei cloni.

“Zitte voi, copie!!” sbotto cupo.

 

“Ru... ru?” balbetta Hanamichi cercando di coprirsi alla bell’e meglio con gli abiti strappati.

“Sì?” rispondiamo tutti e 101 insieme.

“Parlavo con Kaede..” specifica Hana prima di scuotere il capo, rassegnato.

 

Siamo tutti Kaede!!!

 

“Zio occupati di loro!!” mormora Hanamichi afferrandomi per una mano e tirandomi fino in giardino.

 

*-*-*

 

“Hanaaaa.....” l’uggiolio del Rukawa numero cinquantatre si spense tristemente con il ‘plop’ del sassolino che sprofondava nel laghetto del parco.

“Ru... Rukawa!”

Il moretto si volse incontrando lo sguardo di un ragazzo basso, per lui, e dalla carnagione scura.

“Ru...rukawa!!” ripetè con gli occhi sbarrati, quasi avesse visto uno spettro.

Il clone sollevò un sopracciglio sorpreso senza capire il perchè di tanta agitazione.

“Però sei vestito in modo diverso..” constatò il moretto girandogli velocemente intorno “...e non c’è Hanamichi! Quindi era un sogno!” esclamò soddisfatto Ryota, spostando meglio la cartella sulla spalla.

Quella mattina si era alzato in ritardo per le lezioni e correndo era sicuramente inciampato, aveva battuto la testa e aveva fatto quel sogno assurdo.

Non c’era altra spiegazione!

“Hanamichi?” sussurrò invece il clone che dopo il nome del suo amato non aveva capito più niente.

“Sì...sì... Sakuragi...” mormorò il playmaker perplesso.

“Tu sai dove abita il mio cucciolo!” si esaltò finalmente convinto di aver trovato la via di casa.

“Cu... cucciolo?” balbetto Myaghi senza fiato.

“Dammi l’indirizzo!” ordinò il moretto senza notare il pallore diffuso sul volto del ragazzo afferrandolo per le spalle e cominciando a scuoterlo con forza.

Myaghi balbettò a fatica l’indirizzo del rossino prima di venir gettato a terra e osservare incredulo Rukawa sparire di corsa lungo il viale.

In lontananza lo sentì dire qualcosa del tipo “Hana presto faremo l’amoreeee.....” e poi il buio.

 

*-*-*

 

Pow Hanamichi

 

Ha detto... ha detto: giù le mani dal mio ragazzo....

Non ci posso credere.

Non ha senso.

Non dopo quelle sue parole crudeli.

 

“Mi dispiace..”

 

La sua voce mi arriva come un sussurro stentato ma colgo ugualmente con chiarezza le parole.

Ok...

Mi hanno fatto uno scherzo!

Questo non è l’originale!

E’ un clone che ha rubato i vestiti a Rukawa.

 

Scuoto il capo e mi passo una mano tra i capelli.

“Va bene.. sei stato carino ma non era necessario davvero... non potevo illudermi che di punto in bianco il vero Kaede s’innamorasse di me..” mormoro tornando avvilito verso la porta di casa.

 

“Do’aho!” sbotta alterato afferrandomi per un braccio “IO sono il vero Kaede!!”.

 

Gli sorrido dolcemente e sollevo una mano per sfiorargli una guancia è così uguale all’originale che mi viene voglia di baciarlo solo per trovare un po’ di quell’affetto che la volpe non mi concederà mai.

Ma questo è solo un bel sogno e presto questi cento e uno Kaede spariranno in una nuvola di vapore lasciandomi con la cruda realtà.

“Grazie...” gli sussurro piano per poi voltarmi e poggiare la mano sulla maniglia di casa.

 

Pow Rukawa

 

NON MI CREDE!!

Questo deficiente pensa che io sia uno dei cloni!!

Porca miseria!

 

“Brutto deficiente lo vuoi capire o no che sono l’originale!” sbotto afferrandolo per una spalla costringendolo a voltarsi nuovamente.

“Senti il gioco è bello fin che dura poco!” esplode lui.

“Il tuo è stato davvero un gesto carino ma adesso basta, ok!” dice arrabbiato.

 

NON E’ POSSIBILE!

Che cosa devo fare perchè tu mi creda?

 

Rifletti Kaede... rifletti....

 

Che cosa uno dei cloni non farebbe mai?

 

MA CERTO!

 

“Hana...” sussurro avvicinandomi serio a lui.

Il rossino mi guarda confuso stupito dalla gravità del mio tono.

“...io ti amo” mormoro piano portando indietro il braccio per poi tirargli un pugno con tutta la forza che ho in corpo.

 

Pow Hanamichi

 

Un pugno...

Mi ha detto “Ti amo” e poi mi ha dato un PUGNO!!!

Ma dico!

Che ca**o di dichiarazione è!

Un innamorato non picchierebbe mai....

 

Un innamorato....

 

Già!

 

Ora che ci penso.

La regola numero uno, la predefinita di Evelina...

Mai ferire il creatore.

Nessuno dei cloni mi avrebbe mai colpito.

 

Ma allora....

 

Questo è quello vero!

Il VERO KAEDE!!!???

 

“Tu... tu...”  ansimo piano e lui si avvicina a me, inginocchiandosi al mio fianco.

“Sì... sono io..” sussurra piano.

 

“E... e...” balbetto di nuovo incredulo.

“Sì... ti amo...” mi rassicura.

 

“Ma.. ma...” davvero non riesco a trovare le parole adatte.

“Non lo so nemmeno io come... è successo...” mormora lui.

 

“E... e..” ansimo incredulo.

“E BASTA!” sbotta lui prima di spingermi sull’erba del giardino e chiudermi prepotentemente la bocca con la sua.

 

Noooooooo!

Lo sapevo!!

Non è il vero Rukawa!

Questo è un clone!

Il 69 per la precisione!!!

Riconosco questo suo modo di slinguiazz.. hemm... baciarmi!!

 

Però, calma, mi ha dato un pugno prima...

Allora non può essere un clone.

 

Aspetta un secondo!!!

 

Vuol dire che Rukawa è così...... di SUO???!!!

 

Oh KAMI!!!

 

“Ru... Ru...” riesco a malapena a boccheggiare il suo nome prima che lui si rituffi sulla mia bocca.

 

E’ peggio del 69!!!

Ariaaaaaaa!!

Kaede se non mi lasci subito morirò per insufficienza respi... cosa sta...  oh dei...

Ansimo pesantemente inarcando la schiena avvinghiandomi a lui.

Le sue mani scivolano sinuose sulla mia pelle dopo essersi intrufolate sotto la maglietta e.... ohhhhhhhhhh.....

Ripensandoci non mi dispiacerebbe morire così.

Mugolo sonoramente sollevando il bacino per strofinarlo contro il suo quando la SUA voce ci interrompe.

 

“Hey tu! Togli le mani di dosso al mio ragazzo!!!”

 

Come fa il mio amore a parlare se...

Ci voltiamo entrambi e notiamo sul cancelletto di casa un Rukawa con il fiatone e un numero storto appeso al maglione.

Il Rukawa scomparso!!

 

“Meglio tornare dentro..” mormoro imbarazzato mentre i due volpini si fulminano reciprocamente.

Fa uno strano effetto vederli così!

Sto ancora pensando alla dichiarazione così inaspettata di Kaede quando noto una cosa alquanto preoccupante...

 

La casa è vuota.

 

Dove si sono cacciati tutti?

 

“Allora siete pronti? Al mio tre...” sento la voce di mio zio giungere dall’uscio che da sul vicolo sul retro.

 

Ma cosa sta combinando?

 

 

“Uno...” scandisce con voce chiara.

 

 

Non so perchè ma ho l’impressione di doverlo assolutamente fermare!

 

 

“... due...”

 

 

Mi precipito fuori seguito dal mio Rukawa e dal numero 53 e noto tutti gli altri Rukawa assiepati nel vicolo, allineati dietro una spessa linea bianca tirata con il gesso.

E’ impazzito!!!

E se li vede qualcuno!

Qui siamo all’aperto!

Per fortuna che non c’è nessuno in giro!

Ora li faccio subito rientrare e...

 

 

“...e tre!” grida mio zio abbassando il fazzolettone rosso che teneva in mano con un gesto secco.

 

 

E i cloni scattano in avanti come saette correndo verso la strada principale.

 

“NOOOOOOOOOO!!!” il mio grido disperato fa voltare mio zio che se ne esce con un tranquillissimo: “Oh ciao hana!”

“CHE VUOL DIRE: CIAO HANA!!!” esplodo io “Che diamine stai facendo!!??” grido terrorizzato pensando ad un modo, uno qualsiasi, di giustificare il fatto che ci sono cento Rukawa Kaede che corrono per la via principale del mio quartiere.

 

“E’ stata una genialata del tuo zietto!” esordisce lui tutto soddisfatto battendomi pacche amorevole sulle spalle, rischiando seriamente di compromettere la mia carriera di basketman per sempre.

 

“Che... che idea...?” balbetto piano.

 

Ho paura.

Ho una paura tremenda!

Non so se lo voglio sapere.

 

“Bhe quando hanno saputo che ero tuo zio quei ragazzi mi hanno chiesto la tua mano...” comincia a raccontarmi prima di interrompersi e lanciarmi un’occhiata maliziosa.

“Il fascino dei Sakuragi colpisce sempre eh?” mormora con fare da cospiratore.

“Va avanti...”  mormoro rassegnato al peggio.

 

“Ho proposto loro una gara!” sentenzia gioioso.

 

Oddio... oddio... oddio....

Forse il peggio non basta...

 

“Vanno fino alla tua scuola e il primo che arriva e grida il suo amore per te, ti sposa!”

 

Black out totale.

 

Sorvolando sul fatto che non ha chiesto il mio parere....

 

VANNO FINO ALLO SHOHOKU????

 

Lo sguardo corre frenetico all’orologio....

Kami...

Le lezioni finiranno tra pochi minuti!!

Il che vuol dire....

 

... giusto il tempo perchè arrivino lì!!

 

Tutta la scuola li vedrà!!

Li sentirà!!!

 

Il Rukawa numero 53 mi sfreccia accanto mormorando qualcosa sul fatto che li raggiungerà e li sorpasserà tutti, mentre Kaede fissa mio zio tutto gongolante e me cinereo in viso.

 

Credo che non abbia ancora realizzato quello che sta per succedere:

 

101 LUI stanno per piombare allo Shohoku e urlare a tutta la scuola quanto mi amano!!

 

Il tonfo con cui Rukawa perde i sensi mi riscuote bruscamente dai miei pensieri.

Ok... ADESSO ha realizzato.

 

Continua....


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