Desclaimer: Per non rovinare l'atmosfera li faccio adesso, dunque...i pg
sono miei (cof cof ndK)...come dicevo i pg sono nostri...(cof cof ndInoue)...ok
ok...i pg NON sono nostri ¬¬...per adesso... (o_o ndInoue)...come già sapete
sono di papà Inoue, noi li usiamo ogni tanto per occupare il tempo senza
guadagnarci nulla, anche la canzone non è nostra ma di David Bowie e la trama
del film...manco quella è nostra anche se, arrivate a questo punto, con la
storia originale c'entra veramente poco...^^ ^^
NdT:Se arrivate alla fine capendoci qualcosa....vi faccio i miei
complimenti, se poi venite a spiegarlo anche a me...:P
In questo capitolo c'è il mio zampino, il che è tutto un dire se si aggiunge che
l'ho scritto alle tre del mattino....(guarda che così non lo leggeranno mai -_-
ndK)...mh, meglio che la smetta, comunque, per i commenti l'indirizzo è sempre
lo stesso, per gli insulti l'addetta è sempre la socci perchè voi mi volete
taaaanto bene e mi volete vedere felice vero?! ^__________^
Bè, ora vi lascio alla lettura.
NdK:Aspetta aspetta...fammeli traumatizzare un pochino anche a me!
.....
.....O.o....
T:Che c'è?
K:Non so che dire....vabbhé, abbandono i miei propositi....-___-....ahaha! Mi
stavo dimenticando una cosa super mega importante!!!
Questo capitolo lo dedico a Lucy, che è stata tanto gentile da commentare i
precedenti capitoli!
Grazie mille Lucy, spero tanto che ti piaccia ^ . ~
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LABYRINTH
by KeT
4° capitolo
Una volta usciti dalla fitta boscaglia, si trovarono di fronte le imponenti
mura di cinta della città di Goblin.
Rimasero ammutoliti per qualche istante ad osservare la massiccia
costruzione che si srotolava a perdita d'occhio.
Il primo a riprendersi fù Mito...
Yo: "Forza ragazzi, non è il momento di ammirare il paesaggio...dobbiamo
sbrigarci!"
H: "Si hai ragione, andiamo" <...questo è l'ultimo ostacolo che mi separa
dal castello e da Shin...e da LUI...ora niente mi può fermare, aspettami sto
arrivando!>
Il quartetto si rimise in marcia, costeggiando le mura, ma continuando a
muoversi sotto le fronde degli alberi circostanti, in modo da poter
osservare non visti, gli spostamenti di eventuali sentinelle poste di
vedetta sui torioni di guardia.
Giunsero in breve tempo al cospetto di una delle numerose porte d'accesso
alla città.
Acquattati nell'ombra di un grosso albero, rimasero per qualche minuto ad
osservare la situazione, ormai erano troppo vicini, e non potevano correre
il rischio di farsi prendere quando erano ad un passo dalla meta.
A: "Ok, qualcuno ha qualche idea per entrare? un piano d'azione?"
Ry: "Ci vorrebbe qualcuno che conosca la città, che sappia muoversi per le
vie, quelle strade sanno essere più intricate del labirinto che ci siamo
lasciati alle spalle"
Yo: "Ryota ha ragione, ma io è da una vita che non vengo qui, so in che
direzione andare per il castello ma..."
H: "Non vi preoccupate, in qualche modo ce la caveremo"
A: "Piuttosto, dobbiamo trovare un modo per superare le porte ed evitare le
guardie, sono sicuro che Rukawa non sia rimasto con le meni in mano, si
aspetta il nostro arrivo, e di certo la città brulica di soldati..."
I quattro amici si girarono contemporaneamente rivolgendosi alle porte...
Yo: "Hei, non vi sembra strano?"
Ry: "Cosa?"
A: "Non ci sono guardie, e non si sente neanche un suono...se davvero la
città fosse piena di guardie, si sentirebbe un gran rumore e invece..."
H: "Ci sta aspettando, sa che siamo qui....e vuole affrontarci...."
Ry: "Bhe, allora non facciamolo attendere oltre"
A: "Sempre il solito stupido..."
Ry: "Che ho fatto?!..."
Yo: "Se davvero sa che siamo qui, dobbiamo muoverci più cautamente, potrebbe
benissimo trattarsi di una trappola"
H: "Una cosa è certa, finche stiamo qui a parlare non lo scopriremo mai, e
poi non mi pare che abbiamo altra scelta, senza considerare che avrebbe
potuto mandarci le sue armate in qualunque momento, non credo che ci
tenderebbe un agguato propio ora, non avrebbe senso" <...che cos'hai in
mente...?>
Con fare risoluto il rossino si alzò, e senza la minima esitazione si
diresse verso il portone.
Quando fu a pochi centimetri di distanza si voltò facendo cenno agli altri
di raggiungerlo, in pochi istanti, fù affiancato dai compagni, e tutti
insieme iniziarono a fare leva sul pesante battente finche, dopo l'ennesima
spinta non lo sentirono cedere ed aprirsi.
Appena il varco fù abbastanza grande da farli passare, i quattro ragazzi
scivolarono furtivamente oltre.
Il paesaggio che si trovarono di fronte li lasciò quanto meno sorpresi,
un'intera città si stendeva davanti ai loro occhi, strane case sorgevano ai
lati di strade dismesse, piccole abitazioni in pietra le une attaccate alle
altre, tutto il posto era avvolto da una luce rosata e calda che sfumava i
contorni delle case fondendoli con quello delle vie in ciottolame, creando
una visione sfuocata e disorientante, come quella di un sogno...ma ovunque,
non si scorgeva la benché minima traccia di abitanti.
Le abitazioni erano vuote, così come le vie, l'intera zona era deserta, non
un solo suono si udiva.
Seguendo Yohei, il gruppo iniziò a muoversi in direzione del castello che,
mai come in quel momento era parso tanto cupo e tetro, mentre maestoso si
stagliava contro il cielo del tramonto, come un incubo nel sogno appena
fatto.
Come preannunciato, le strade che si trovarono a percorrere risultarono, se
possibile, ancora più intricate del labirinto stesso, più volte si
ritrovarono costretti a tornare sui loro passi dopo aver imboccato un vicolo
cieco.
Ormai stavano camminando da diverso tempo, e nonostante tutti i loro sforzi,
il castello era ancora lontano, sembrava inraggiugibile.
Ry: "Basta! Non ce la faccio più, fermiamoci un attimo vi prego..." sbuffò
il giovane prima di appoggire la schiena contro un muro per poi lasciarsi
scivolare a terra.
A: "Per una volta sono daccordo...ci conviene riposare..."
Yo: "Tu cosa ne pensi Hana?"
H: "Per me va bene!"
Cercarono un punto più riparato per fermarsi. Una volta accampati,
iniziarono a spartirsi i pochi viveri rimasti, nessuno parlava, una
palpabile tensione serpeggiava tra i membri del gruppo che, chiusi nel loro
mutismo sembravano volersi estraniare dalla situazione.
Hanamichi li aveva osservati mentre si accampavano, dopo di che si era
andato a sedere in disparte, con la schiena appoggiata ad un muro diroccato
e le gambe allungate davanti a sé.
Reclinò il capo appoggiandolo stancamente al muro, e sospirando pesantemente
chiuse gli occhi abbandonandosi ai suoi pensieri, mentre gli ultimi raggi di
un sole morente gli riscaldavano debolmente le membra stanche.
H:< Devo sbrigarmi questa è l'ultima notte, sono già passati i tre giorni
prestabiliti, accidenti, il tempo sembra essere volato...tra poche ore tutto
sarà finito e forse, se andrà bene, potrò ritornare a casa con Shin.....già,
a casa...tornare a casa, e per fare...Dannazione!! In che diavolo di
situazione mi ritrovo...fin'ora, non ho avuto nemmeno un attimo di tempo per
riflettere, ma ora....Perchè mi ritrovo qui, perchè io....perchè....LUI.....la
notte scorsa, al ballo....quando mi ha stretto a sé....il suo corpo contro
il mio, la sua pelle così pallida, come la neve più pura, eppure così calda,
profumava di vento, quella lieve brezza estiva che ti circonda e ti avvolge
portando con se gli aromi di fiori lontani, e le sue labbra....oh Kami, mi
sembra di impazzire solo a ripensarci, ma quello che propio non riesco ad
allontanare è il ricordo dei suoi occhi, il suo sguardo......e ora....cosa
devo fare?>
La voce di Yohei lo ridestò dai suoi pensieri, il moretto gli si era
avvicinato e ora gli porgeva il piatto con la sua cena, a breve distanza il
cane li osservava in silenzio agitando appena la coda e spostando
impercettibilmente le orecchie.
Yo: "Tutto ok? Sei stranamente silenzioso stasera!!"
H: "Nh..."
Yo: "...ti preoccupa che cosa potrebbe succedere domani al
castello?...Vedrai che andrà tutto bene, il principe Rukawa non ci fermerà!"
H: "Nh..." <...già Rukawa...>
Yo: "Bè, ora è meglio che vada a controllare cosa stanno combinando quei
pazzi e poi, è meglio che ti riposi, mi sembri alquanto provato..."
Detto questo il giovane sì alzò per unirsi agli altri, lasciando l'amico ai
propri pensieri.
Il rossino le seguì con lo sguardo e rimase a lungo ad osservare i suoi
compagni di viaggio, non potendosi evitare di sentirsi in colpa per averli
coinvolti in quella storia.
H: <..uff...> sospirò pesantemente < come cavolo mi sono cacciato in questo
casino?!...continuo incessantemente a chiedermelo ma non ho ancora trovato
una risposta, me la sono presa con Shin per tutto quello che era successo, e
ho desiderato che sparisse ma...chi diavolo andava a pensare che sarebbe
accaduto davvero?!! e poi, ritrovarsi qui a girovagare e a lottare contro il
tempo...a cose molto strane e tutto perchè ho espresso quel desiderio e un
pazzo con manie di grandezza mi ha preso alla lettera...già, un pazzo che
non riesco a levarmi dalla testa, di sicuro è colpa di tutta questa faccenda
che mi rende paranoico ma...è come se lo sentissi sempre intorno a me,
qualunque decisione io prenda, lui sembra prevederla, in teoria IO sono il
cacciatore che va a stanare la sua preda nel propio nascondiglio!! eppure è
come se ogni ostacolo che ho trovato e superato -daltronde sono pur sempre
un tensai!!-, mi avesse condotto qui secondo la sua volontà. Quello è il
castello e magari, anche adesso, mi sta osservando e probabilmente sta
ridendo di me, mi crederà un do'hao!....do'hao....anche in quel sogno mi
aveva chiamato così ma allora non mi ero arrabbiato, anzi, la sua voce mi
arrivava fino al cuore così dolce e calda, non era un insulto ma un
richiamo, per me, solo per me, come se con quel nome avesse affermato che io
ero suo e questo mi aveva reso felice......ma che vado a pensare!! quello
era solo un sogno e poi, figuriamoci se quel ghiacciolo prova dei
sentimenti...anche se, mentre mi sussurrava quelle parole cantate, sembrava
che volesse dirmi altro, in quel momento ho sentito qualcosa nascermi
dentro, anzi no, era qualcosa che già esisteva ma che era addormentata e lui
l'ha risvegliata ma poi mi ha chiesto di dimenticare e tutto ciò che c'era
si è spento, come una fievole luce nelle tenebre. A questo punto dovrei
odiarlo, è colpa sua se sono qui, è colpa sua se ho dovuto affrontare ogni
sorta di stranezza, è per affrontare lui che i miei amici mi hanno seguito
mettendo in pericolo le loro vite, è colpa sua se non riesco più a
togliermelo dalla mente....come cavolo faccio a cancellare quello sguardo
dalla mente! come faccio a non pensarti quando sei il protagonista di tutti
i miei sogni, se ogni volta che ti penso ho la spiacevole sensazione che mi
manchi qualcosa, ma adesso, come faccio a chiarire quello che provo, tu hai
rapito il mio fratellino e quando ci incontreremo sarà per scontrarci e io
non ho alcuna intenzione di perdere contro di te!! >
Con questi pensieri il ragazzo scivolò in uno stato di dormiveglia, mentre
la notte calava inesorabile, facendosi più cupa, una notte priva di stelle
che avrebbe segnato il suo destino con un'ultima prova, la più difficile. Le
tenebre calarono in fretta e nell'aria un sussurro si diffuse silenzioso
fino alle orecchie del giovane abbandonato contro le rovine...
- Do'hao....vieni...ti sto aspettando -
Il rossino si riscosse dal suo torpore mentre la mente catturava quelle
parole e le ripeteva come una cantilena, si guardò attorno, era buio ed era
difficile distinguere le sagome degli oggetti o dei suoi compagni....do'hao....un
richiamo, il suo richiamo, lo stava invitando a raggiungerlo, lo chiamava!
Hanamichi si alzò in piedi, fissando lo sguardo nel punto in cui i suoi
amici si erano addormentati, pensando a cosa avrebbe dovuto fare, non voleva
coinvolgerli fino a quel punto, ora la situazione si faceva ancora più
pericolosa e lui non voleva che gli succedesse qualcosa...ma come fare a
proseguire da solo?! lui non conosceva la strada per il castello ed era
troppo buio e pericoloso per andare a tentoni. Come una risposta ai suoi
pensieri, delle piccole fiaccole si accesero poco distanti da lui, piccoli
fuochi che illuminavano quella che doveva essere una stradina, nessun altro
del gruppo si era svegliato e questo gli fornì l'occasione addatta. Si
incamminò il più silenziosamente possibile per la strada un po' provato
dalla stanchezza e dall'aver riposato non propio benissimo, la via era
dritta, non c'erano curve o scalini o vie perpendicolari, sembrava non avere
fine, le piccole fiaccole appese alle pareti si illuminavano man mano che
avanzava, come a volergli celare la fine, fino a quando il passaggio non si
aprì su una grande piazza, il rossino fece un paio di passi incerti, mentre
miriadi di emozioni gli invadevano l'animo, quella grande piazza era sicuro
di conoscerla, sentì uno scrosciare d'acqua e si voltò istintivamente, gli
occhi si granarono leggermente mentre osservava l'elaborata fontana davanti
a sè. La osservò attentamente, riconoscendone pian piano la forma, i piccoli
ornamenti che la caratterizzavano e il muro dal quale "nasceva" dove lui una
volta si era appoggiato, stanco e spossato dalla lunga ricerca...
H <...mi ricordo, ricordo questa fontana, il suo scrosciare così dolce, i
mille riflessi dei getti d'acqua, ricordo la piccola scalinata lì a fianco,
l'avevo fatta di corsa per vederlo...era lui che cercavo, quella sensazione
di smarrimento me la dava il non averlo accanto, è qui che ho incontrato il
suo sguardo l'ultima volta che l'ho sognato...ma allora era caldo e dolce e
poi...mi aveva sorriso... >
Una lieve brezza si alzò lieve, sollevando alcuni spruzzi d'acqua che
riffletterono la calda luce delle fiaccole vicine e ad Hanamichi sembrò di
vedere il riflesso di Kaede, lì dove lo aveva incontrato e le sue labbra si
erano mosse a pronunciare una parola muta ma che a lui risultò così
chiara....
- Do'hao -
Non si accorse di aver imboccato un'altra via, delle fiammelle che al suo
passaggio vacillavano, del fatto che stava correndo come un pazzo senza
sapere dove. Non gli importava, doveva solo raggiungere il castello, doveva
trovarlo e sapere il perchè di tutto quello.
Continuò a correre ignaro dello sguardo attento che lo osservava, che lo
aveva sempre osservato! due occhi che facevano concorrenza alla notte ma al
contrario di essa rilucevano di una strana luce. Kaede rimase alla finestra
della sua stanza ancora qualche secondo poi, si decise a raggiungere la sala
del trono dove lo avrebbe aspettato per lo scontro finale, deciso più che
mai a non perdere, ma soprattutto a non perdere lui!
Non sapeva quanto aveva corso, e non se ne preoccupò, era arrivato, ora era
difronte all'ingresso del castello, l'ultimo ostacolo materiale. Senza farsi
troppi problemi, incominciò a battere sulle grandi porte di legno fino a che
queste non si spalancarono, ormai era deciso ad arrivare fino in fondo e
cancellando gli ultimi dubbi che lo avevano accompagnato fino a lì, entrò
deciso ritrovandosi nel vasto ingresso illuminato di una luce pallida e
fredda...ma adesso il problema era dove cercarlo...decise di incominciare
dal piano superiore avviandosi lungo una delle due scalinate laterali,
riprese a correre lungo il corridoio, tirando colpi a tutte le porte delle
stanze spalancandole, sembravano non finire mai, e lui incominciava a
perdere la pazienza. Sempre più arrabbiato, girò a vuoto per diverso tempo,
tirando calci e pugni a qualsiasi cosa incontrava sulla sua strada, fosse
anche una semplice finestra, i suoi colpi rimbombavano per i corridoi,
diffondendosi per l'intero castello a cui dopo poco si unirono anche frasi
piene di rabbia...
H: "Maledizione!! dove cavolo sei!!" Un'altra porta aperta in malo modo e
un'altra stanza vuota...
H: "RUKAWA!!! MALEDETTO!! vieni fuori!!! Hai forse paura?!" Nell'ombra, un
sorriso sarcastico...
H: "RUKAWAAA!!!!" L'ennesima porta....
H: "RUKA.......Shin!!!!"
Finalmente lo aveva ritrovato, entrò nella stanza avvicinandosi al
fratellino che lo accolse con le braccine tese e Hana lo prese subito in
braccio. Si accorse subito che qualcuno lo stava osservando e sapeva anche
fin troppo bene chi fosse. Passi leggeri sul pavimento di marmo lucido si
diffusero nella grande sala, il rossino si girò stringendo la presa su Shin
con fare protettivo, mentre da una zona in ombra si fece avanti Kaede, con
lo sguardo deciso e fisso in quello duro e fermo dell'altro.
H: "Come vedi alla fine sono arrivato!!"
R: "Nh...anche un sordo ti avrebbe sentito!"
H: "Grrr...sei solo un maledetto!!"
R: "E tu il solito do'hao"
H: "SMETTILA!! ho ripreso mio fratello, ora rimandami a casa!!!"
R: "...no!"
H: "...no?!...come sarebbe a dire no?!!! bastardo, vorra dire che troverò la
strada da solo!!"
R: "no!!"
H: "no, eh? e chi mi fermerebbe....tu?"
R: "Non te ne andrai da qui!"
H: "Sei solo un pallone gonfiato e se non avessi in braccio lui ti
rivolterei da capo a piedi!!!"
R: "Davvero? perchè non mi fai vedere?"
Così dicendo Rukawa si avvicinò al rossino in un movimento rapido senza che
quest'ultimo se ne rendesse conto, avevano il viso a pochi centimentri e gli
sguardi incatenati, Hanamichi non potè fare una mossa che il volpino gli
sussurò a fior di labbra...
R: "Come tu desideri..."
E detto ciò il bambino scomparve, mentre il moretto si allontanava e il
rossino rimaneva a fissarsi le braccia confuso.
H: "Dov...dov'è...mio...fratello?"
R: "Mh, in un'altro posto"
H: "...ri-ridammelo!!" lo sguardo basso mentre la voce tremava dalla
rabbia...
R: "Te l'ho già detto, dimenticalo!!"
H: "Ridammi Shin..."
R: "No! lascialo perdere! dimenticalo!!"
Sakuragi alzò lo sguardo riportandolo sul volto di Rukawa, gli occhi
sembrarono scurirsi, le mani lungo i fianchi strette a pugno....
H: "Maledetto bastardo ridammi Shin!!"
Hanamichi si scagliò con tutta la foga che aveva contro Kaede, aveva già
preparato un destro diretto alla faccia del moro, e sarebbe andato a segno
se quest'ultimo non avesse avuto i riflessi pronti per schivarlo. Intanto il
rossino si preparava per un nuovo attacco e a questo il moro avrebbe
risposto, iniziò così un vero e violento scontro tra i due, ma non c'erano
solo pugni, nella mente c'erano anche mille domande senza risposte...che in
quella lotta presero forma...
H: ".......perchè?"
R: "...cosa?"
H: "Perchè?"
R: "Perchè cosa?!"
H: "Perchè...hai fatto tutto questo?"
R: "Hai espresso tu il desiderio"
H: "Smettila di prendermi in giro!!"
Un altro pugno e altra rabbia, il rossino non riusciva a capire e il
comportamento dell'altro lo rendeva furioso! doveva avere delle risposte...e
le avrebbe avute, a costo di spaccargli la faccia.
H: "Dimmelo!"
R: "...."
H: "Dimmelo!!!!"
R: "...."
H: "DIMMELO!!!!!"
Kaede afferrò Hanamichi e lo sbattè contro una delle colonne che
circondavano la stanza...
R: "Vuoi davvero sapere perchè ho fatto tutto questo?!"
H: "Sì!"
R: "Perchè popoli tutti i miei sogni! perchè non riesco più a toglierti
dalla mente, perchè non riesco più a dimenticare i tuoi occhi!...perchè non
riesco a dimenticare il tuo corpo, la sensazione di averlo fra le braccia,
anche solo nei sogni, il tuo calore che mi scalda, la tua voce che sussurra
all'orecchio quanto mi vuoi, la tua bocca sulla mia, la sua morbidezza e il
tuo sapore!!! perchè non riesco a dimenticare niente di te, e non riesco più
ad andare avanti così!! ti voglio, voglio che tu sia mio, per sempre!! e
sono disposto a tutto per averti!! anche a importi a rimenere qui!! Arriverò
anche a costringerti a dimenticare tutti se necessario!!"
Hanamichi era sconcertato e confuso, gli aveva buttato in faccia tutto
quello che provava, lo desiderava...lo voleva...a qualunque costo...non
avrebbe mai pensato che qualcuno potesse provare una cosa del genere nei
suoi confronti. Ma i dubbi che lo assillavano erano rumorosi e insistenti,
poteva davvero succedere? si poteva volere...desiderare una persona fino a
questo punto? era una situazione assurda, non si conoscevano, è vero c'erano
i sogni ma...erano sogni, anche se quello che provava quando li faceva era
reale, poteva davvero esistere un amore così incondizionato? un amore che va
oltre tutto...lui non lo aveva mai provato....fin'ora, non sapeva
rapportarlo a nulla e questo lo spaventava, l'affetto più grande che avesse
ricevuto era quello del padre, poi c'erano gli amici, certo, ma si trattava
comunque di affetto non di amore...ora invece, c'era quel volerlo per sè per
sempre, quel desiderio di possessione dato dal cuore, vedere il modo in cui
aveva condizionato quel ragazzo con la sola "presenza", non voleva solo il
suo corpo, voleva tutto di lui, il suo cuore, l'anima, lo spirito e la mente
incondizzionatamente, non avrebbe accettato che qualche parte di sè non
fosse concentrata su di lui, non fosse per lui! Per quell'amore era stato
disposto a fare tutto, ed ora era disposto a cancellare i suoi ricordi...era
un amore disorientante e possessivo ma sapeva in cuor suo che quell'atteggiamento
era dato dal timore di perderlo, di perdere la persona che è al centro del
tuo mondo e nelle cui mani ci sei tu col tuo cuore...ma nonstante lo
sapesse...
R: "Dimenticati di tutto, di tutti...resta con me"
Poche parole, ma così pesanti...non poteva, era tutto troppo confuso e
nuovo, sentiva il desiderio crescere dentro di lui ma non riusciva ancora a
dargli un nome, e poi come faceva a dimenticare...a dimenticare Shin, era
venuto lì per lui, per riportarlo a casa.
Il rossino fissò lo sguardo in quello del moro, esprimendo una muta
richiesta. Dal canto suo, Kaede potè leggere la decisione, ormai presa del
rossino, non sarebbe rimasto e niente lo avrebbe smosso da quella decisione,
ma c'era dell'altro, era...incertezza...lieve, come se qualcosa in lui fosse
ancora indecisa.
R: <...se non ne sei sicuro, vuol dire che una parte di te vorrebbe
rimanere...e allora fallo! segui quella parte, non te ne andare, non voglio
e...non lo permetterò! tu devi restare qui con me, cos'è che ti richiama in
quel posto? cos'è che ha il potere di strapparti a me? dimmelo e lo
cancellerò...tutto quello di cui hai bisogno...io posso dartelo.
Ho fatto di tutto per te, per fermare la tua corsa, ma tu hai continuato a
correre...per cosa? per quel marmocchio? dimenticati di lui....dimentica!
voglio che tu ti ricordi solo di me, dei nostri incontri, io voglio averti
e....voglio che tu abbia me, sempre, io....vorrei solo che tu fossi felice
con me, ma...tu non puoi essere felice in una gabbia, per quanto io faccia
per renderla accogliente...sono uno stupido, e sai perchè? Perchè io per
primo, vorrei che il tuo amore fosse sincero, senza finzioni o costrizioni...e
ora...è tardi, me ne sono reso conto troppo tardi....ho pensato sempre e
solo a quello che volevo io senza pensare a te, ho sempre voluto credere che
anche tu provassi i miei stessi sentimenti, così forti e decisi...ai chiuso
le porte del tuo cuore, precludendomi ogni via per arrivare a te...per
paura, o semplicemente per ostinazione...e finchè non sarai tu ad aprirle,
io attenderò, perchè tornerai, lo sappiamo entrambi>
Il moretto si avvicinò maggiormente al corpo del rosso, la presa si fece più
stretta e possesiva, i fiati ormai si mescolavano e il calore dei due corpi
vicini ormai era uno solo.....la stanza era immersa in un silenzio irreale,
solo il suono dei respiri affannati per la lotta, poi un rumore ovatatto e
lontano come di qualcosa che cade e ribalza fino ad esaurire la sua corsa, e
una dolce melodia invase la stanza mentre ai piedi dei due ragazzi rotolava
veloce una piccola sfera di cristallo. La lenta musica si diffuse nell'aria
e Rukawa prese a sussurrarne le parole all'orecchio di Hanamichi con voce
bassa e piena di dolcezza....
How you turned my world, you precious thing
You starve and near exhaust me
Everything I've done, I've done for you
I move the stars for no one
You've run so long
You've run so far
Your eyes can be so cruel
Just as I can be so cruel
Though I do believe in you
Yes I do
Live without the sunlight
Love without your heartbeat
I, I can't live within you
I can't live within you
La consapevolezza...una risposta a quella domanda...aveva capito e mentre le
parole di Kaede continuavano a ripetersi nel suo cuore, Hanamichi prese a
sussurrarne delle altre, mentre calde lacrime presero a scendergli lungo il
viso...
H: "Con rischi indicibili e traversie innumerevoli...ho superato la strada
per questo castello oltre la città di Goblin, per riprendere il bambino che
tu hai rapito..la mia volontà è forte come la tua...e il mio regno
altrettanto grande..."
R: "....."
H: "...non hai alcun potere su di me!"
L'ultima frase venne urlata, ma non era certo dettata dalla rabbia, con quel
grido aveva dato vita a tutto il suo dolore, le parole si infransero con
mille echi nell'aria, Rukawa si allontanò da Sakuragi continuando a
fissargli il viso rigato ancora dalle lacrime, una fitta nebbia si alzò per
tutta la stanza, avvolgendola mentre un rumore di vetri rotti decretava la
fine di tutto, la stanza aveva preso a frantumarsi, prima il soffitto, poi
le pareti e infine il pavimento quindi...il vuoto, ovunque! Hanamichi si
senti precipitare verso il basso, come se all'improvviso fosse stato
pesantissimo, fissò ancora lo sguardo di Kaede, per l'ultima volta e vide
un'infinita tristezza mentre due lacrime lucenti facevano capolino sul quel
viso ancora più pallido...quella era davvero la loro fine.....
....aprì gli occhi di colpo, mettendosi seduto, la testa gli doleva, la
strinse tra le mani nel tentativo di capire cosa fosse successo, raccolse
per un attimo i pensieri poi incominciò a guaradrsi intorno.....era nella
sua stanza, sul suo letto...lo sguardo continuava a vagare da un capo
all'altro della stanza fermandosi improvvisamente a fissare il vuoto.....
H: <...Shin...dov'è?!...>
Scattò fuori dalla stanza raggiungendo la camera dei suoi genitori, spalancò
la porta con mala grazia e si avvicinò alla culla dove il suo fratellino
stava tranquillamente seduto a giocherellare con le copertine (sto stronzo!!
scusate ma non ho potuto trattenermi oltre! ndT) Hanamichi tirò un sospiro
di solievo prendendo il bambino, lo cullò per alcuni minuti (e' la causa di
tutti i suoi guai e lo culla pure...ù__u allora forse ho qualche speranza
anche io? *___*NdK) per poi rimetterlo a dormire, era tutto finito, era
tornato a casa con Shin...si avviò alla porta per uscire, prima di spegnere
le luci si girò un'ultima volta verso il fratellino poi, chiuse la porta e
si trascinò in camera sua.
Entratovi, si riguradò per l'ennesima volta intorno, era ancora confuso,
alla fine posò lo sguardo sulla fotografia del padre, si avvicinò ad essa
prendendola in mano, sorrise tristemente mentre cercava di ripensare a
quello che gli era successo e senza accorgersene incominciò a parlare a
volce alta...
H: <...devo essere pazzo...tutto questo...di sicuro mi sono addormentato sul
letto e ho sognato.....no...non ho sognato, non ho bisogno di mentire...almeno
con me stesso, è successo davvero...Lui, era vero!...>
Come ad essecondare la sua mente, sul vetro della fotografia apparve il
riflesso di Kaede...
H: "...mh!...ora vedo perfino la tua immagine!.....dove sei ora?...cosa
starai facendo...mi stai ancora pensando? ci mancava solo questa, io, che
parlo ad un riflesso...eppure è come se fossi qui con me, il tuo profumo...sono
un vero do'hao...ora che sono finalmente tornato, l'unico posto dove vorrei
essere è accanto a te, tra le tue braccia...e sai quando ho capito che ti
amo? sì, perchè ti amo...è stato quando ho visto il tuo viso, mentre cadevo
e dentro di me continuavo a ripetermi che non ti avrei più rivisto, che
quella era l'ultima volta...ma non potevo rimanere...e ora, ora ti voglio!
vorrei poterti toccare, sentire il tuo corpo contro il mio, il tuo calore...baciarti...
voglio baciarti Kaede!...perchè non sei qui con me?...perchè è dovuta andare
a finire così?...perchè ora che so che ti amo...ti amo...e lo ripeterei
all'infinito se servisse a portarmi da te...è strano, tutto questo è
cominciato con un desiderio ...e ora l'unica cosa che mi viene da dire.....è
che desidero davvero che tu sia di nuovo con me...ora!"
R: "Come tu desideri"
Hanamichi guardò sconvolto l'immagine riflessa del volpino...possibile che
la sua fantasia gli giocasse simili scherzi?! Ok le allucinazioni ottiche...ma
qui si esagerava...
R: "Do'hao..."
...si voltò di colpo...quelle parole...ma soprattutto quella voce.....rimase
immoble per diversi secondi, non poteva crederci...di sicuro era un'altra
illusione....un'illusione che si avvicinava a lui, con passi morbidi e
silenziosi. Kaede si portò di fronte ad Hanamichi guardandolo dritto negli
occhi, posò una mano sul suo viso per dimostrargli che non era un sogno,
anzi, lui era più reale che mai ed era lì per lui! con la mano libera prese
la fotografia dalle mani del rossino restando ad osservarla per un po'
mentre un dolce sorriso gli nasceva sulle labbra nel vedere quel bimbo
sorridere felice. Ripose la foto sul comodino lì a fianco per poi riportare
la completa attenzione su quel do'hao che non smetteva di fissarlo come se
fosse stato un fantasma, i suoi occhi si illuminarono di amore nel poter
riavere il suo Hana tra le braccia, si avvicinò ancora di più cingendo la
vita del rossino mentre quest'ultimo veniva investito dal calore
intossicante del moro. Hanamichi abbracciò Kaede un po' timoroso ma appena
gli fece passare le mani intorno al corpo, rafforzò immediatamente la
stretta, ora i visi erano a pochi centimentri di distanza e al rosso sembrò
che il cuore riprendesse a battere solo in quel momento...continuarono a
fissarsi a lungo poi, Kaede si avvicinò lasciando pochi millimetri tra
loro....
R: "questa volta non ti lascerò andare...."
H: "guai a te se lo fai"
R: "Ti amo"
H: "...ti amo anch'io"
E finalmente quel vuoto inutile venne annullato, le loro labbra si fusero,
ardenti di una passione completamente nuova e i due ragazzi si persero in
quello che era il bacio più bello delle loro vite...e di sicuro non sarebbe
stato l'ultimo.
<continua>