Pairing: Dunque, questa è una RuHana, dovrebbe essere una AU o una Fantasy, non ci è ancora del tutto chiaro il concetto....¬_¬!
In questa ficci, i "nostri" adorati personaggi si ritrovano ad interpretare un "vecchio" film da cui la storia stessa prende il nome, ma non so se può essere definita una Crossover...mha, prima o poi dovrò capirlo sto pairing...^__^'. Un'ultima cosa, alcune parti del film sono state modificate (o tolte) per esigenze di copione, o più semplicemente per un nostro capriccio.

Disclaimer: I personaggi, con nostro enorme rammarico non sono nostri, (anche perchè se fossero nostri...sbav, sbav...^ç^) appartengono di diritto al grande Inoue, che ce li ha gentilmente prestati per poterli torturare un po'. Noi non ci guadagniamo niente a scrivere sté cose...anche se devo dire che non ci dispiacerebbe...$__$, ma non si può volere tutto dalla vita. Prima che me ne dimentichi....le canzoni che sono state menzionate nella storia, sono di David Bowie, e fanno parte della colonna sonora del film.

Chi Siamo:Ci facciamo chiamare (¬__¬ -->sguardo da dure) Tsuki e Kaze, indubbiamente, e se leggete ne avrete tutte le conferme, siamo 2 folli, che non avendo niente di meglio da fare x occupare il tempo han deciso di venire a rompere l'anima a quelli che frequentano questo sito! (un pensiero moooolto gentile da parte nostra non pensate?NdK&T).Bhe scriviamo in coppia (oppure ognuna x fatti suoi, anche se col sostegno e la benedizione dell'altra) perchè purtroppo riusciamo ad avere le funzioni cerebrali di una persona normale solo unendo le nostre forze ed i nostri neuroni, ormai sempre più scarsi e malridotti....

Finite le prassi di norma, volevamo augurare a tutti di divertirvi a leggere queste pagine, e vi chiediamo, se riuscirete ad arrivare in fondo (sempre ammesso che ci arriviamo pure noi....) di essere clementi dato che questa è la nostra prima ficcina ^__^ e soprattutto c'è venuta in mente + o - alle 5 di mattina dopo un'indigestione da Mc donalds.....-__-!



Labyrinth

Parte I

di KeT


Era ormai tardi quando finalmente finirono gli allenamenti, il sole stava tramontando e dalle vetrate della palestra filtravano gli ultimi raggi caldi, il giorno seguente avrebbero dovuto disputare un'amichevole contro lo Shohoku, ed il loro allenatore Taoka, aveva parlato chiaro, niente sconfitte!!!
Così erano stati costretti ad allenarsi fino allo sfinimento, e dopo essersi fatto una doccia ed essersi cambiato, un alto ragazzo dall'improbabile capigliatura (indoviniamo di chi si tratta?NdK - ^__^ avevate dubbi?NdS - No, nessuno..NdK) aveva lasciato la palestra per dirigersi a casa e godersi un po' di meritato riposo, era stanco e sentiva l'aria farsi sempre più fresca, si rimboccò maggiormente il colletto della divisa e aumentò il passo.

Aprì la porta del suo piccolo appartamento (perchè piccolo?NdS - perchè lo devo descrivere io e in poche righe!NdT), e dopo essersela richiusa alle spalle, fu assalito come al solito dall'esuberanza di Honoo, il suo pastore tedesco, che lo riempi di feste leccandolo e mordendolo fin chè non si sentì soddisfatto delle coccole ricevute, Akira lasciò cadere la sacca sportiva abbandonandola in un angolo dell'ingresso e si sfilò le scarpe, trascinandosi poi, a mo' di zombi in direzione della cucina seguito a ruota dal cane che reclamava il suo pasto.
Il locale era spazioso e ben ordinato, arredato dai mobili base e qualche piccolo mobiletto alle pareti che fungeva da dispensa, aprì il frigorifero indugiandovi per qualche istante di fronte nel decidere cosa poter mangiare per cena, dopo poco ne estrasse diverse salse, insalata e tonno poi, dirigendosi verso la credenza, la aprì portando alla luce un'autentica collezione di vasetti di sottaceti di ogni genere ed altre cosucce, giusto gli ingredienti per potersi farcire un panino (Accidenti che stomaco NdK fame!!ne voglio uno anch'io!!NdT) afferrò una bibita, riempì la ciotola di Honoo, e si diresse in soggiorno, un'ampia stanza ben illuminata in cui sfoggiavano una piccola libreria, uno stereo affiancato da una sfilza di cd e un paio di altri mobili, appoggiò la cena sul tavolino di fronte alla tv e si buttò esausto sul divano, una volta trovato il telecomando accese il televisore, fece una rapida panoramica passando sulle varie reti per vedere i programmi trasmessi, anche se a quell'ora non ce n'erano molti.
Ad un tratto apparvero sullo schermo i titoli di testa che preannunciavano l'inizio di un film, e decise di vedere di che cosa si trattasse, ad intervallare quelli che dovevano essere i nomi degli attori presenti nel film, erano delle sequenze in cui faceva la sua apparizione un grosso corvo, e la cosa lo incuriosì. Dopo aver svuotato la ciotola, Honoo decise di raggiungere il suo padrone, e cosi senza fare tanti complimenti si acciambellò sul divano poggiando la testa sulle gambe del ragazzo, che prese ad accarezzargli distrattamente il folto pelo.
Finalmente iniziò il film vero e proprio:



In un rigoglioso parco sotto un cielo che prometteva pioggia, un giovane ragazzo stava provando la parte che era stato costretto ad accettare per la recita scolastica, poco distante il suo splendido pastore tedesco era comodamente accucciato vicino allo zaino del suo padrone, da cui sbucava un pallone da basket, e lo guardava con aria attenta mentre ripeteva, per l'ennesima volta, il suo monologo:

"Ridammi il bambino...con rischi indicibili e traversie innumerevoli, ho superato la strada per questo castello oltre la città di Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito. La mia volontà è forte come la tua e il mio regno altrettanto grande..."

S'interuppe, distratto da un forte tuono mentre il cielo andava man mano ad oscurarsi, maledicendosi per il fatto di non ricordarsi mai il seguito del discorso, estrasse dalla tasca dei jeans il piccolo copione, e sfogliandolo rapidamente trovò la pagina che cercava.

"...non hai alcun potere su di me..."

L'abbaiare di Tenshi, il suo cane, lo ridestò dai suoi pensieri e accortosi dell'ora, imprecò ripetutamente a causa del forte ritardo, incominciando a correre forsennatamente verso casa proprio mente iniziava a piovere. Le nuvole avevano ormai ricoperto completamente il cielo assumendo quel caratteristico color grigio cupo preannunciatore di acquazzoni, anche l'aria si era fatta più fredda e il paesaggio circostante perdeva gradualmente i contorni che sfumarono come in un acquarello a causa della forte pioggia. Il giovane si allontanò dal parco non notando di essere seguito dagli occhi vigili di un corvo appollaiato su una statua lì vicino, il piumaggio era di un nero profondo così come quello degli occhi che assomigliavano a un abisso senza fine.
Appena raggiunta la soglia di casa, una piccola villetta su due piani, il ragazzo venne ripreso dal patrigno che, dopo aver cacciato il cane nel garage, non si risparmiò di rimproverarlo severamente.

P: "Si può sapere dove diavolo eri andato a finire?Ti sembra questa l'ora di rientrare?Scommetto che eri di nuovo con quella banda di teppisti a fare danni!!!"
H: "Dove o con chi ero non ti deve riguardare!!!"
P: "Non azzardarti a rispondermi chiaro?Devi portare rispetto ai tuoi genitori!!"
H: "...MA TU NON SEI MIO PADRE!!!!"

A queste parole l'uomo fece il gesto di colpirlo con uno schiaffo, ma si bloccò poco prima che arrivasse sua moglie, il rossino approfittando di questo momento di distrazione si allontanò iniziando a salire le scale.
Risentito per le dure parole del 'genitore', si chiuse in camera sua, si fermò per qualche istante al centro della stanza osservandola attentamente, sul pavimento erano stesi alcuni abiti insieme a delle riviste di sport, diede uno sguardo alla finestra e al letto rifatto poi spostò la sua attenzione più a destra non potendo fare a meno di guardare con nostalgia la fotografia sul suo comodino, raffigurava un uomo dall'aria felice mente stringeva a sè un bimbo dalla sgargiante capigliatura rossa, sospirò quasi rassegnato, e si diresse in bagno per levarsi di dosso gli indumenti ormai fradici che gli fasciavano il corpo scolpito da tante ore di allenamento e dalle frequenti risse.
Dopo aver indossato un paio di jeans chiari ed una maglietta senza maniche beige, tornò in camera e si lasciò cadere sul letto, la sua mente ripercorse gli ultimi anni, dalla morte del padre, al secondo matrimonio della madre fino alla nascita di Shin il suo fratellino, sarebbe potuta essere una vita piacevole, se non fosse stato per il reciproco odio che c'era tra lui ed il nuovo compagno della madre, non erano andati d’accordo sin dall'inizio, il patrigno che già si sentiva minacciato dalla sua presenza, lo aveva adocchiato subito come un ragazzaccio da mettere in riga e non perdeva occasione per rinfacciarglielo, utilizzava sempre un tono cattivo e arrogante per non dire acido, che gli dava ai nervi! lo riprendeva di continuo e per la minima cosa rivolgendoglisi con un tono di superiorità assolutamente ingiustificato, faceva di tutto per metterlo in cattiva luce con tutti ma soprattutto con la madre e di certo l'assoluto distacco che ormai c'era tra quest'ultima ed il rossino non migliorava la situazione, lei non lo aveva mai difeso concentrando tutte le sue attenzioni sul fratellastro più piccolo che veniva viziato e coccolato in ogni modo da entrambi i genitori. Con la mente piena di pensieri fu colto dalla stanchezza e ben presto fù vinto dal sonno....


....una fitta coltre di nebbia lo circondava, impedendogli di distinguere l'ambiente circostante, riusciva solo ad intravedere seppure sfocati i contorni degli oggetti più vicini, fece qualche passo esitante, quando alle sue spalle si levò una leggera brezza che diradò la nebbia rivelando quella che doveva essere una città, ma qualcosa non quadrava, le case avevano forme strane, perfino il cielo aveva un colore insolito, e quella che fino a poco prima pareva un luogo brulicante di abitanti, ora risultava privo di ogni forma di vita un'intricata ragnatela di vicoli e viuzze si districava tutt'intorno, incuriosito e spaesato, iniziò a vagare quando, voltando l'angolo avvertì una presenza, era una sensazione strana, mai provata, si sentiva osservato e spiato, era come se qualcuno e qualcosa lo stesse cercando, e a sua volta sentiva dentro di se il bisogno di raggiungere la fonte di tutto ciò.
Tutte queste emozioni lo travolsero come un'onda s'abbatte sugli scogli durante una mareggiata, iniziò a correre, girando senza logica tra i vicoli, in una corsa sempre più frenetica, più per rifuggire quelle emozioni che altro. Smarrito e spossato dalla lunga ricerca, ormai stremato fisicamente e mentalmente, si sedette su un muretto per riprendere fiato e riacquisire un minimo di lucidità, quando un lieve scrosciare d'acqua attirò la sua attenzione, si girò volgendo lo sguardo nella direzione da cui proveniva il suono notando solo in quel momento che il muretto su cui si trovava si affacciava su di una piccola piazza, sotto di sè scorse un'elaborata fontana, che con i suoi getti creava splendidi giochi d'acqua. Un ragazzo era elegantemente adagiato sul bordo della vasca, con la schiena appoggiata alla parete di pietra, teneva un ginocchio al petto, e una mano sorreggeva un vecchio libro dalla copertina rossa mentre l'altra giocava distrattamente nell'acqua increspandone lievemente la superficie.
Il rossino riscossosi, si mosse per raggiungere l'altro.Scese le scale che trovò lì accanto, e queste lo condussero nella piazza, con fare deciso si diresse verso il ragazzo ma ad ogni passo che compiva, le sensazioni che gli aveva attanagliato le viscere fino a poco prima tornavano con maggior impeto e quando non ce la fece più a sostenerle si fermò, fissò il suo sguardo sull'altro che sembrava del tutto all'oscuro della sua esistenza, finché con un rapido gesto della mano chiuse il libro alzando la testa e puntandogli addosso due occhi del colore della notte, intensi e sconvolgenti, quando i loro sguardi si incontrarono, la morsa ferrea che gli serrava lo stomaco parve sciogliersi come per incanto........l'aveva trovato.
Kaede si alzò con movimenti lenti ed eleganti, come un gatto che si stiracchia, e con pochi passi coprì la distanza che lo separava da Hana ponendosi di fronte a lui, occhi negli occhi, il colore forte e caldo della terra che si mescolava irrimediabilmente con quello freddo ed intenso del mare....

H: "Ti ho ritrovato" sussurrò, mentre il suo volto veniva illuminato da un sorriso radioso, che esprimeva a pieno la sua gioia.
R: "...Do'hao...." fù la risposta del moro, mentre sulle sue labbra si affacciò un timido sorriso ed il suo sguardo si addolciva.


TOK-TOK


Hanamichi spalancò gli occhi mettendosi a sedere sul letto, ancora intrappolato tra le spire del sonno, si sfregò debolmente gli occhi, mentre cercava di far chiarezza nella sua mente.

H: < ....di nuovo quel sogno...> mentre le sue labbra si distendevano in un sorriso rilassato <...Kaede....> ed il sorriso diventava una mezza paresi facciale (tipo sendoh....NdK) mentre la sua faccia assumeva un'insolita tonalità rosso-aragosta.


TOK-TOK


Ancora quel suono, qualcuno stava bussando alla porta di camera sua, scrollò la testa cercando di riprendere il controllo sulle sue emozioni, poi rispose con tono secco e deciso....

H: "Si?"
M: "Hana tesoro, io e tuo padre adesso usciamo, Shin ha già mangiato ed è a letto, noi torneremo per mezzanotte"

H: <Padre?!quello NON è mio padre! e vorrei sapere perchè devo sempre stare a casa a fare da balia a quel marmocchio!>

Stava per dar voce ai suoi pensieri, quando con la coda dell'occhio notò l'assenza del suo adorato pallone da basket autografato da M. Jordan (lui...LUI ha un autografo di Jordan...e io NO?!!! NdR), uscì sbraitando dalla sua stanza dirigendosi con passo sicuro in quella dei genitori, che ormai erano usciti.
Appena entrato scorse l'oggetto in questione buttato in un angolo della camera, si affrettò a recuperarlo e stava per fare dietro front quando dal lettino vicino alla finestra, si levò il pianto disperato del bambino, svegliato di soprassalto dal brusco ingresso del fratello maggiore.Ormai rassegnato e alquanto infastidito, Hana si sedette sul letto matrimoniale rivolgendosi con tono acido al piccolo...



H: "Piantala di frignare! ...che c'è, vuoi che ti racconti una storia?...bene...c'era una volta un ragazzo tanto gentile (...-__-...manie di gandezza? NdK - ...ma dove?!!-__-' NdT - Io SONO gentile!! altrimenti avrei già preso a craniate il moccioso! NdHana) trattato malissimo dal patrigno che lo costringeva a fare da schiavo nella propria casa, ma quello che nessuno sapeva era il fatto che il re degli gnomi (figoneeeeee... sbav sbav NdK&T - Ma chissà di chi si tratta...Hey vorrei ricordarvi che è il MIO ragazzo!NdH) gli aveva concesso in dono la possibilità di esprimere un desiderio, così una sera, dopo l'ennesima umiliazione da parte dei genitori, stanco e spossato dalla situazione non esitò ad dichiarare il suo volere... "



Nella penombra della stanza, negli angoli più nascosti, piccole e oscure creature non si lasciavano sfuggire una sola sillaba pronunciata dal rossino.



H: "...comando e voglio, che questo bambino venga condotto il più lontano possibile da me!"

A quelle parole le piccole presenze si agitarono "ma non è questa la formula giusta, deve dire..."

Il giovane, pentendosi del suo atteggiamento, si avvicinò al lettino, e rimboccò le coperte al piccolo rivolgendogli uno sguardo pacato e spento, sbuffando si allontanò verso la porta voltandosi per azionare l'interruttore e spegnere la luce, e quasi sovrapensiero esclamò...

H: "Desidero davvero che gli gnomi ti portino via, all'istante!"



Uscito dalla stanza fece per dirigersi verso la cucina, ma non potè fare che qualche passo, prima di accorgersi che le continue lamentele di Shin si erano bruscamente interrotte. Tornando sui suoi passi si accorse che il lettino era vuoto, ancora non si capacitava della scomparsa del fratello, ma avvertiva altre presenze intorno a sè. In quel momento la porta finestra si spalancò e tra frenetici movimenti d'ali nere e il fruscio di ampie vesti, apparve l'alta figura di (un ragazzo da infarto *___* NdT&K) un giovane dall'aria truce. Le lunghe gambe fasciate in pantaloni neri, ed una camicia bianco panna molto abbondante (alla Lady Oscar tanto per intenderci...NdK) con i primi bottoni slacciati che lasciavano intravedere il torace di un candore ultraterreno, i tratti del volto, già perfetti per natura erano ulteriormente valorizzati, il sottile ed elegante taglio degli occhi, messo in evidenza dalla matita nera, che ne faceva risaltare il colore, cupo e penetrante, quegli occhi con il quale stava studiando il viso attonito di Hana, che con voce rotta dallo spavento riuscì a pronunciae solo poche sconnesse parole...



H: "...tu....sei....LUI!"


-Tsuzuku-

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T: o_O.....abbiamo finito.....il primo capitolo.........o_O
K: ...non ci dormo la notte...nel vero senso della parola...devo finireeee........-__-
T: staimo per spedire il primo capitolo......o_O............
H:e basta con sti occhietti a palla...
T: o_O.......
H: -__-' come non detto...
R: tsè
K: sempre logorroico...vabbé, cosa ne pensate voi?
R: ....è una domanda retorica vero?!
K: >_< ma quanto sei simpatico...vedi di comportarti bene altrimenti....
R: ¬_¬ altrimenti cosa?!!
K: @__@ hehe lo scoprirai nel prossimo capitolo!! BWAHAHAHAHAAHHAHAHHAH!
R&H: O_o...
T: o_O.........ho un brivido lungo la schiena......
K: Andiamo Tsuki, dobbiamo finire l'ultimo capitolo!!!
T: ma non basta solo questo???
H: si in effetti sarebbe meglio...^__^'
K: Gnoooooooooooo.....traditoriiiiiiiii!
R: nh
K: Aaah...Ru, come faremmo senza i tuoi pareri...
R: ah ah.....ora basta se no fate fuggire i lettori
K&T: bene!! Primo capitolo e già ci aspettiamo una querela per danni da parte di Inoue ^^ ^^


N.b. (ovvero Niente Battute) : per eventuali effetti collaterali si prega di rivolgersi esclusivamente alla socci K!!!!............. - K: ¬__¬..bastardaaaaaaa - ..............T: ^^ cmq, ricordandovi che voi volete mooooolto bene alle autrici, fateci sapere qualcosa!!


 

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