Spingendo il carrello dei panni sporchi, una delle numerose cameriere di
casa Hellsing si aggirava nei
sotterranei della villa. Ogni volta che era costretta a scendere li sotto
per cambiare le lenzuola nelle
bare del signor Alucard e della signorina Victoria le sembrava di vedere
fantasmi ovunque. Quel luogo
era maledetto, se lo sentiva. Camminava lungo il corridoio oscuro e umido,
dove l'unico rumore che si
udiva era il cigolio del carrello dei panni sporchi.
Più si avvicinava alle stanze dei vampiri però, più la strana ed
inquietante sensazione di non essere
sola aumentava. Si fermò. Iniziò a guardarsi sentendo le gocce di freddo
sudore scenderle giù per la schiena.
Stava per rimettersi a camminare, quando udì un cigolio di ruote
metalliche giungere dal fondo del buio
corridoio: una bara, la bara di un vampiro, stava venendo verso di lei.
Con un grido che di umano aveva poco, la cameriera buttò a terra il
carrello e corse via alla massima velocità
che le gambe le consentirono(1).
- Cos'è stato quell'urlo? - chiese padre Alexander, che all'interno della
bara, stava spingendo quest'ultima
usando le mani insieme al vampiro, approfittando dei 2 larghi buchi posti
sul fondo della bara che servivano
far prendere aria al materasso.
- E che ne so? - rispose Alucard - forse la cameriera...
Il prete non fece commenti. Alla fine avevano deciso di non rimanere lì
ad aspettare ma di spostare la bara
in un luogo sicuro, in attesa che qualcuno venisse a tirarli fuori.A forza
di spingere, gli erano venuti i calli
alle mani.
- x fortuna questo coso ha le ruote... ma dov'è che siamo diretti? -
- da Walter. Lui ci aiuterà ad uscire di qui, forzando la serratura -
- E dovrei mostrarmi nudo davanti a lui?! -
- Hai un'idea migliore? - sbuffò Alucard.
- E se aspettassimo che torni Victoria? -
- E chissà quando torna! Non hai detto che avevi fretta? -
Il prete rispose con un grugnito di rassegnazione.
- Aspetta un attimo...- disse all'improvviso Anderson - come mai stiamo
andando + veloci? Non è che siamo in discesa -
- impossibilleeeeeeeeeeeee!!! -
La bara corse giù x la ripida discesa con un paio di testa coda e un
capovolgimento, finendo x sbucare all'aria aperta,
nel giardino di villa Hellsing, tra le primule e l'erba verde.
Nonostante i capitomboli, la bara era intatta.
All'interno, prete e vampiro erano avvinghiati l'uno all'altro, in
posizione non certo molto comoda.
- Che c'è? - mormorò Alucard, sfoggiando un sorriso accompagnato da una
smorfia di dolore - vuoi
ricominciare? Alla luce del giorno? -
Anderson si liberò dalla stretta del vampiro con violenza, ma il movimento
brusco gli provocò una fitta
al braccio, che durante la caduta si era piegato malamente.
- Per poco non ci ammazzavamo... niente discesa,e? impossibile? - lo
derise il prete, massaggiandosi il braccio con rabbia.
- Forse ho fatto male i calcoli(2)... probabilmente x l'eccitazione di
vederti nudo...-
- Piantala! - sbottò Anderson - adesso cosa pensi di fare? Siamo qui
all'aria aperta, dove tutti possono vederci...-
- Stai calmo... adesso provo a mettermi in contatto telepatico con
Walter...-
- E perchè non lo hai fatto prima? - ringhio il prete, trattenendo a
stento il desiderio di prenderlo a pugni.
- Non si sono riuscito... ma forse adesso mi ci siamo avvicinati a lui...-
- Forse? -
- Ormai non abbiamo molta scelta mi pare. Tu sta buono che io cerco di
mettermi in contatto con il maggiordomo...-
- Pffh - sbuffò il prete, pregando xrò silenziosamente affinchè il vampiro
avesse successo.
2 ore dopo, al tramonto...
Lady Integra continuava a fissare con il suo sguardo tagliente il punto in
cui avrebbe dovuto essere
la bara di Victoria. Alla rabbia perfettamente celata dal suo
comportamento impassibile contrastava il
pallore mortale che il suo viso aveva assunto.
Qualche passo dietro di lei, Celas Vicoria attendeva il verbo della
padrona, che da almeno cinque minuti era
lì ferma immobile, fissando la parete. In silenzio, la giovane vampira
stava cercando di mettersi telepaticamente
in contatto con il suo maestro, senza riuscirvi.
- E adesso - Esordì Integra, senza staccare lo sguardo dalla parete vuota
- dove sono? -
- Bè... veramente io...- balbettò Victoria, con visibili gocce di sudore
che gli solcava il viso.
Lady Integra si volse, puntando su di lei due occhi sbarrati, talmente
pieni di furore che parevano guizzare.
Una piccola vena le pulsava sul collo.
- D o v e s o n o ? - ripetè, scandendo lentamente le parole.
- Ecco io... non lo so...-
- Non lo sai?! - scattò Integra. Victoria indietreggiò di un passo,
spaventata, poi allargò le braccia,
come se questo l'aiutasse a spiegarsi meglio - non avrebbero dovuto
lasciare questa stanza -
- Mettiti in contatto con loro telepaticamente allora! -
- non posso.. non ci riesco... -
- Ah! - Integra alzò le braccia di scatto, in un gesto ieratico - il mio
nobile casato, il nostro sacro istituto svergognato da quel sudicio
vampiro(4) e quel prete senza morale!!!!! -
La furia di lady Hellsing era spaventosa. Victoria non tentò nemmeno di
placarla.
- Vai a cercarli - ordinò infine, con voce stanca e rassegnata,
appoggiandosi alla parete come se non avesse
più forze - trovali e portameli qui -
- Corro! -
La vampira corse verso la porta, ben felice di allontanarsi da quella
furia umana.
Appena varcò la soglia però, un soldato della Hellsing le sbarrò la
strada.
Victoria si sentì gelare. Cercò di convincere il soldato ad andarsene, ma
lady Integra si era già accorta
di lui - chi sei ? - chiese Integra, riconoscendolo come uno dei soldati
della 2° squadra d'assalto.
- Il numero 94 signora - rispose il soldato con un sorriso. Accanto a lui,
Victoria stava affogando nei
sudori freddi.
- Come sarebbe a dire il "numero 94"? -
Il soldato si frugò nelle tasche e ne astrasse un piccolo pezzo di carta
sgualcito che somigliava a
uno di quei bigliettini per regolare le file nelle macellerie o dal
panettiere. Nero su bianco, vi era
scritto il numero 94.
- Celas - disse Intera spostando lo sguardo dal soldato alla vampira - che
significa? -
- Si tratta di un gioco... - balbettò Victoria.
- Questa sera sarebbe il mio turno - intervenne il soldato - ma cedo
volentieri il posto a lei signora,
anche se - sogghignò non credevo che avesse simili gusti... -
- Simili gusti...? Ma che... - fissò la vampira con occhi sgranati - ..significa?
-
Victoria si abbassò lo sguardo, desiderando di scomparire.
- Per fare sesso con la signorina Victoria bisogna prendere il numerino
dal distributore apposito per evitare liti -
spiegò il soldato - io ho preso il numero 94. Può trovare il distributore
di bigliettini al primo piano... -
- TU!!! - urlò lady Integra, trattenendosi dall'aggredire fisicamente la
prosperosa vampira - Sgualdrina!!
Ti sei sbattuta tutti i soldati dell'istituto Hellsing??!!! E' questo che
ti ha insegnato Alucard? - afferrò
Victoria per il colletto - scommetto che ti sei fatto anche lui! -
- N-no-no... l-lui ... lui aveva il numero 102! - balbettò la vampira,
terrorizzata.
- 102...-(5) lasciò andare Victoria e si portò la mano sulla fronte,
sentendo arrivare un terribile mal di testa
- tutti i miei soldati... c'è qualcuno di voi che non sì è servito al
distributore di biglietti? -
- No, tutti noi ne abbiamo preso uno - rispose il soldato, assurdamente
compiaciuto - e oltre a noi, quelli
dell'ufficio stampa, del centro investigativo,del centro di ricerca,i
camerieri, i giardinieri, il signor Walter,
Romolo, Numa Pompilio,Tullio Ostilio,Anco Marzio,Tarquinio Prisco, Servio
Tullio e Tarquinio il Superbo!(6) -
- Anche Walter eh eh eh...- ridacchiò, vicina all'isterismo.
- Mylady... - la chiamò Victoria preoccupata, ma non fece in tempo ad
aggiungere altro che lady Hellsing svenne.
Intanto, in un punto imprecisato di villa Hellsing...
" Walter! Walter! Riesci a sentirimi? "
Walter, il maggiordomo di lady Integra, alzò gli occhi dal libro che stava
leggendo e iniziò a guardarsi
attorno.
" Walter! Sono io!"
Finalmente riconobbe il proprietario della voce che udiva all'interno
della sua testa - Ho! signor Alucard! -
sorrise - in che modo posso aiutarla? -
- Sta venendo qui! - Annunciò con soddisfazione il vampiro al prete, che
nell'attesta si era appisolato.
- Chi? - chiese Anderson, sbadigliando - chi sta venendo?(7) -
- Walter! Sono riuscito a raggiungerlo telepaticamente! -
- Bene! - esultò, svegliandosi del tutto - finalmente usciremo di qui!
Ormai si sarà fatto buio...-
- Già...- il chiarore che filtrava dalle fessure della bara era
notevolmente diminuita. La luce del sole
era stato sostituita da quella dei lampioni che illuminavano il giardino
di villa Hellsing di notte.
- Una volta usciti di qua dovremmo anche trovare dei vestiti - fece
osservare il prete.
- Dato il tuo gusto nel vestire, è meglio che vai in giro nudo come mamma
ti ha fatto... e devo dire
che tua madre ha fatto un buon lavoro -
- Mi stai prendendo x il culo?!(8) -
- Nooooo! Ho solo detto quello che pensavo! - ridacchiò il vampiro,
facendo correre lo sguardo su e giù
per il corpo del compagno - mmmhh -
- Che c'è? - chiese il prete, ritraendosi istintivamente.
- Bè, Walter ci metterà un pò ad arrivare... che ne dici di approfittarne?
-
- Cheeee!!??? Non ci pensare nemmeno pervertito!Il debito è stato saldato,
perciò non ti avvicinare!!-
- Ma su...- afferrò le braccia del prete prima che lui potesse sferrargli
un pugno - una bottarella e via! -
- Non mi toccare!! -
- Non fare il timido! -
- E basta!!!Smettila!!! Ti mozzo le mani!!!! -
- Tanto poi mi ricrescono - Con un movimento fulmineo, Alucard lo
costrinse a stare sotto di lui - da bravo,
fatti accarezzare...-
- AAAHHHH!!! -
Con un "click" la bara finalmente si aprì.(TA DAN!)
- OH! Signor Alucard! Vi ho interrotti? - chiese Walter, per niente
imbarazzato.
Pietrificati, Alexander e Alucard, abbracciati l'uno all'altro, fissarono
il maggiordomo. Il prete inghiottì a
fatica.Visto nudo da due persone diverse in un giorno, nel quale aveva
anche detto addio alla sua purezza.
Il vampiro fu il primo a ricomporsi - No Walter,grazie. C'è nessuno in
giro? Possiamo uscire senza pericolo? -
- Ho certo signore! Però nel rientrare al castello dovete fare attenzione.
Lady Integra vi sta cercando...-
- ECCOLIIIIIIIIIII!!!!!-
Un grido assatanato giunse dall'entrata del giardino. Con occhi simili ad
una belva vogliosa di sangue, Lady Integra Fairbrooks
Wingates Hellsing correva con in braccio il fucile da caccia(grossa) di
famiglia, lasciando dietro di se una scia di polvere
alta 2 metri.
- VI ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMPOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! -
Con eleganza, Walter si fece da parte, sistemandosi con compostezza
accanto alla bara; il vampiro e il prete si separarono
in fretta l'uno dall'altro ed iniziarono a correre alla massima velocità
loro consentita.
- Corri! se ci prende siamo fritti!!! -
- E dove andiamo, maledetto succhiasangue?!??!!! -
- VI CASTROOOOOO!!!!!!!!!!! -
- Ma Maestro! - gridò Alucard ad Integra, continuando a correre - entrambi
possiamo rigenerare le parti mutilate!
sarebbe inutile tagliarcele! -
- E IO CI METTO IL SALE!!! VOGLIO VEDERE SE OSERETE FARE PIU' COSE
OSCENE!!!! -
- Perdono!!!! -
- COL CAVOLO!!!!!! - Integra iniziò a sparare.
- AAAIIIIIIAAAAAAAAAHHHH!!! - gridò Alexander, colpito alle natiche - Per
favore, ho già sofferto troppo lì!!!! -
Lady Hellsing, il prete ed il vampiro scomparverò dietro la villa.
- La mia bara... - piagnucolò Victoria, arrivata sulla scia di Integra,
osservando la propria bara malridotta.
- Non faccia così signorina - la consolò Walter, regalandole il suo
sorriso più luminoso - saprò riparala, vedrà!
Tornerà come nuova!! -
Sguardo basso, il capo cosparso di cenere, in ginocchio sui ceci, Alucard
si batteva il petto ritmicamente, recitando
il "mea culpa". In piedi dinanzi a lui, lady Integra lo fissava con
severità, stringendo tra i denti un sigaro che ormai
si stava esaurendo.
- Perdono Maestro! Lo so, ho sbagliato! Non lo farò più! - piagnucolò
Alucard.
Integra sollevò un sopracciglio con aria scettica.
- Lo prometto!! - insistette - non lo farò mai più!!! -
- Capisco i tuoi istinti primordiali - sospirò Integra - ma davvero
credevo che avessi un pò più di buonsenso - la voce
della lady era calma. Probabilmente aver scaricato dieci caricatori contro
il vampiro le era servito per sfogarsi.
- Allora... posso tenere i bigliettino 102??? -
- No - allungò una mano guantata - dammelo, lo requisisco -
A malincuore, Alucard gli consegnò il biglietto che dava il diritto a
godere del corpo della procace Victoria.
- Non fare così - lo schernì lei - avrai altre occasioni, vedrai! -
- Si maestro - mormorò rassegnato.
- Puoi andare adesso -
A testa china, Alucard lasciò lo studio del suo Maestro, chiudendo la
porta dietro di se.
A Padre Alexander Anderson erano stati restituiti i propri abiti e
lasciato andare, dopo ovviamente avergli fatto
firmare un obbligo scritto in cui si impegnava a non rompere le balle all'Hellsing
per i prossimi dieci anni,
altrimenti avrebbero mostrato al Vaticano le foto "senza veli" che gli
avevano scattato mentre scappava nei giardini
di villa Hellsing.
Con un sospiro Integra si diresse nella stanza accanto, dove trovò
Victoria ad attenderla, seduta sul divano, davanti
ad un televisore. Accanto al divano,su un piccolo tavolino vi erano
poggiati pop corn e bibite.
- Se ne andato mylady? -
- Si -
Victoria sorrise - è tutto pronto! ho appena finito di montare il
filmato!Altro che Oscar!-
Integra si lasciò cadere sul divano accanto alla vampira, afferrando un
sacchetto di pop corn.
Victoria prese il telecomando e pigiò il tasto "play".
- Ma come ti è venuto in mente di mettere una telecamera nascosta nella
tua bara ? -
- Mylady,solo x curiosità! Ad Alucard non ho detto niente! Non credo che
gli farebbe piacere sapere che ho
ripreso la sua performance per tutto il tempo! -
Con un sorriso malizioso, Integra si riempì la bocca di pop corn - allora
godiamoci lo spettacolo! -
Mogio mogio, Alucard tornò nel suo covo. Si sedette sulla sedia accanto al
tavolo dove vi era poggiata una
bottiglia di vino.
Poteva considerarsi fortunato che il Maestro non se l'era presa troppo.
Fece per versarsi da bere, quando nell'oscurità, conficcato nel muro, vide
una spada. Si avvicinò per osservarla
meglio e la riconobbe come una delle spade di Alexander. La lama reggeva
al muro un biglietto :" martedì prossimo
alle 23.00, prendi anche per me un biglietto di Victoria, lurido vampiro!.
Nell'oscurità, Alucard sorrise.
NOTE:
(1)La cameriera venne abbattuta a fucilate 2 giorni dopo prima che
raggiungesse il canale della Manica.
(2)Errare è umano, non vampiro...
(4)Solo un modo di dire, Alucard si lava.
(5)Cioè, ad Alucard sarebbe toccato dopo la varica dei 101 -.-;
(6)Il laido retroscena dell'istituto Hellsing.
(7)e qui mi verrebbe da fare fior di battute -.-;
(8)ok, questa me la potevo risparmiare.