Premessa :
nonostante io non faccia uso di stupefacenti, ho scritto sta roba… le
persone che già dubitano della mia stabilità mentale scopriranno di avere
sempre visto giusto.Soprattutto mia madre, una fan di Yami no Matsuei (xchè
crede che Hisoka sia una ragazza^.^;).
Per favore, fan di Hellsing di tutto il mondo, perdonate il mio gesto.
Per chi non avesse mai visto Helling(e non sono in molti ad averlo fatto in
Italia), magari non penserà che io sia matta.
Hellsing ed i suoi personaggi non sono miei ma è dei rispettivi autori.
La bara
di Alkampfer
Preghiera di padre
Alexander:
“SANTA VERGINE DI PONTEDERA
FAI CHE VENGA PRESTO DOMANI SERA.
SANTA VERGINE DI SAN MINIATO
PROTEGGIMI DAL DUBBIO:
SARÀ MICA SPOSATO?
VERGINE SANTA DI SAN GIMIGNANO
FAI CHE MI SFIORI
MA SOLO LA MANO!
SANTISSIMA VERGINE DI PONTASSIEVE
SE PROPRIO CI DEV'ESSERE
CHE SIA UN CONTATTO LIEVE!
VERGINI SANTE DI TUTTA LA TOSCANA,
METTO I PANTALONI O È MEGLIO LA SOTTANA?!!?”
(Nosei – Luisa)
Dall’interno della bara-letto di Victoria, si odono strani rumori…
- Spostati più in la, sto stretto!- protestò Alucard, disteso nell’angusto
spazio della bara di Victoria
insieme a Padre Alexander Anderson. La bara era larga per fare da
giaciglio a Victoria,
ma decisamente troppo stretta per due uomini alti come Alucard e Alexander.
- Cerco di fare del mio meglio – protestò Alex, sistemandosi un poco più a
sinistra – ma non ti sembra un tantino… piccolo qui dentro? –
- E dove potevamo andare secondo te? Nella mia camera? – ribatté Alucard –
non è certo romantico come qui! –
- Non ci tengo all’atmosfera romantica! Basta che facciamo in fretta!Prima
lo facciamo, meglio è!-
- Oohh… non essere impaziente – gli sussurrò Alucard, mostrando le zanne
da vampiro in un ghigno malizioso – queste cose vanno fatte con calma…-
- Ma quale calma!- sbottò Alex – già mi sento male da adesso… x favore,
non potremmo trovare un’altra soluzione? – gli chiese poi quasi
supplicando, sentendo qualcosa misto a furore ad impotenza attanagliargli
lo stomaco – un altro modo… ci deve essere qualcos’altro! –
Il sorriso di Alucard si allargò - No, non c’è – gli sussurrò, deliziato
dal fatto che la sua preda avesse tanta paura. Gli umani avevano sempre
paura.Soprattutto quando si sentivano in trappola.
- No, ti prego…-
- Ma Alex, tu hai accettato la scommessa! Quella notte, al bar hai detto
:”se al prossimo duello vinco io, mi prendo la tua testa, se vinci tu
vengo a letto con te” – hai dato la tua parola, non puoi tirarti indietro
adesso… che ne è dell’onore di un Padre Cattolico? –
- Appunto per conservare l’onore che voglio evitare un amplesso con un
lurido vampiro come te!! E poi la scommessa non vale! Ero ubriaco
fradicio! Sei stato tu che mi hai raggirato – mentre parlava le gote di
Alex erano diventate rosse come due mele mature.
- Ma certo che vale! Ci sono dei precedenti! Non importa che tu fossi
ubriaco : hai accettato la scommessa, hai perso e adesso devi pagare –
- Ma ti sei messo a leggere i manga di Tokyo Babylon di Victoria?!? –
- Cosa? –
- Niente – sospirò il prete; ormai non vedeva via di scampo. Aveva seguito
Alucard fino nei sotterranei di villa Hellsing all’insaputa di tutti…
soprattutto di lady Integra. Si era sistemato poi insieme al vampiro nella
bara di Celas Victoria. Il meccanismo di apertura della bara, un
telecomando con un pulsante rosso, era al sicuro nelle mani del suo (aimè)
prossimo amante.
“Santo Padre perdonami!” pensò il prete, mentre i suoi occhi verde
smeraldo venivano catturati
da quelli rosso sangue del vampiro “sto per peccare con il più disgustoso
rappresentante della più disgustosa forma di vita in questo mondo!(1)… e
nel più disgustoso luogo che avessimo potuto trovare!!!”
Accarezzandolo dolcemente su una guancia, Alucard si protese a
sussurrargli all’orecchio, col la punta umida della lingua che gli
accarezzava il lobo : - togliti quei vestiti avanti –
Alexander inghiottì a vuoto e, con movimenti rigidi, iniziò a sfilarsi di
dosso i vestiti.
“Santo padre, un miracolo adesso? Per pietà? Non ti ho sempre servito con
abnegazione e sprezzo del pericolo?”
Ma il miracolo non arrivava.
- Più in fretta umano, a Victoria gliela pago 50 sterline l’ora l’affitto
della bara –
Prima che il prete finisse, Alucard stesso iniziò a togliersi i vestiti :
l’impermeabile rosso, la cravatta, la camicia, gli occhiali , i pantaloni
e… o misericordia…
“Santo padre, fa che io guardi ma non veda!”
Ma nonostante questa preghiere, si accorse di essersi fermato a guardare
lo strip del vampiro. Certo che aveva fascino…
- Questi mettiamoli fuori – disse Alucard, prendendo i vestiti suoi e
quelli di Alex. Aprì il coperchio della bara e li getto fuori, poi lo
richiuse.
- Ok… siamo pronti ? – Alucard sogghignò. Alex sentì un sudore freddo
scorrergli per il corpo – vieni tra le mie braccia…-
- No! – esclamò il prete, quasi gridando, ritraendosi dalle braccia
protese del vampiro.
- Abbassa la voce – lo ammonì Alucard – potrebbero sentirci. Anche se c’è
Victoria che fa la guardia fuori dalla porta, lady Integra o Walter
potrebbero passare per di qua e chiedersi cosa sono questi rumori –
- Ecco…io pensavo… non abbiamo ancora deciso chi …. chi sta sopra e chi
sta sotto…-
- Ma che domande! Stai sotto tu,no? Sei tu che hai perso la scommessa! – e
sorrise di nuovo, vedendo come la sua preda aveva acquisito la rigidità e
il pallore di un pezzo di granito.
- Dai dai, che non fa male! Almeno, non a me…-
“Non guardare, non guardare per l’amor del cielo!” Alex si sforzava di
tenere lo occhi fissi sul volto del vampiro, ma inevitabilmente lo sguardo
gli andava a cadere proprio lì…
“Padre misericordioso, dove avrà intenzione di metterlo quel coso? Costui
mi sfascia!”
- Aspetta aspetta! – lo fermò di nuovo. Alucard sospirò come se stesse
iniziando a diventare noioso.
- E’ inutile, non c’è niente da dire, non torno sulle mie decisioni! –
afferrò il prete x la vita, stringendolo a se – vediamo di darci una mossa
–
- Volevo solo dire… - balbettò Alex, … ma notò che la sua voce era
spiacevolmente diventata più acuta… com’era caldo il suo corpo per essere
quello di un non-morto…(ma che cosa sto scrivendo?!? ndMary) - cioè… vedi…
noi preti Cattolici non possiamo sposarci… io non ho mai fatto…mai, con
nessuno, capisci? Non so come…-
- Ah! – Alucard accantonò l’obbiezione con un secco cenno del capo – non
ti devi preoccupare! C’è una prima volta per tutto! – esitò per qualche
secondo– per diventare un vampiro c’è bisogno che un altro vampiro ti
morda, ma non funziona se la persona morsa non è vergine –
- Cosa stai cercando di dirmi? Che sei vergine anche tu?! – quasi gridò.
Il modo in cui l’espressione del vampiro si contrasse fu la più eloquente
delle risposte.
- Ma qui non ne usciamo vivi!! – esclamò, cercando di divincolarsi dalla
stretta. – Non ho alcune intenzione di continuare!! –
- Shh – lo zittì Alucard, poggiandogli un dito sulle labbra pallide – C’è
sempre una prima volta –
- Eehhh????? –
- Non vorrai lasciarti sfuggire questa occasione, vero? –
- EEEEEEEEEEHHHHHHHHHHHH????????????? –
- Dai… - iniziò a mordicchiarlo sul collo – vediamo un po’ di scioglierti
–
“Fallo smettere fallo smettere!
BastagiànoncelafacciopiuuqestoèunincuboperchèproprioameperunavoltachehobevutoguardachemidovevacapitaAAA…
-….AAH!!! – Alex afferò la mano del vampiro, partita in esplorazione –
togli quella mano di li!-
- Si, come no, e tra poco dirai anche che non ti devo fottere? – (scusate
il linguaggio scurrile, ma si sa, Alucard non è un tipo molto fine(2)
ndMAry)
- Sarebbe molto cortese da parte tua -
- Non dire sciocchezze… sentiamo un po’ cosa c’è qui… -
- … No! Fermo… aspetta… aahh… dai, vieni qui, non scappare!…siiiiii…
rilassati…-
Seduto leggendo un fumetto davanti la porta della sua camera Victoria
poteva udire le voci che venivano dall’interno. Ormai era mezz’ora che era
ferma sulla stessa pagina, la mente concentrata ad ascoltare le voci ed i
gemini del maestro Alucard e di padre Anderson.
“Cosa darei per essere li dentro per vedere quello che fanno!” pensò
sghignazzando.
Alucard le aveva ordinato di rimanere li di guardia, nel caso qualcuno
fosse venuto li a cercarla.
All’improvviso le voci aumentarono di volume.
- No aspetta! Non ancora! –
- Adesso si… –
- No! Non sono pronto! –
- Dai amore, vieni più vicino…-(3)
- No! Mi fai paura!-
- Ma dai, è tutta suggestione! –
- Non ci starà mai!!-
- Fermo così… no… dall’altro lato…-
- Ti prego… AAHHH! –
- Non così, si rompe… non agitarti –
- UUUUAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!-
“ Ma cosa diavolo stanno combinando li dentro? Le urla si sentiranno per
tutto il sotterraneo!”
Pensò Victoria, allarmata ma allo stesso tempo divertita.
“Forse potrei usare questa storia per ricattare il maestro… chissà…se mi
faccio pagare una tangente periodica di 20 Sterline la settimana…”
- Victoria! –
La giovane vampira si alzò di scatto sentendosi chiamare.
Lady Integra stava giungendo dal fondo oscuro del corridoio con passo
veloce ma non troppo. Anche quando era nervosa non dimenticava mai di
comportarsi con classe.
- Victoria! Cos’è questo fracasso? – Si guardò a torno, stizzita – dov’è
Alucard? –
- Ehmmm…- Victoria mise da parte il manga che stava leggendo “Maestro! E’
arrivata lady Integra! Fate piano!” disse ad Alucard telepaticamente.
- Devo… aver dimenticato la tv accesa …ero così concentrata nella lettura
che non me ne ero accorta! Eh eh eh! –
- Tieni il volume più basso... dal fracasso sembravano le urla si qualcuno
sottoposto alle torture del tribunale dell’inquisizione! –
- Si-i, certo! – rispose Victoria, lieta che le avesse creduto – non si
ripeterà più! –
- E Alucard? –
- Il maestro?- “pensa ad una scusa, pensa ad una scusa!” (4) – E’ uscito a
fare un giro, aveva detto che si annoiava – “fiiuuu…”
- Uscito, eh? – Integra si irritò – E non mi ha detto niente? Bene, allora
andrai tu al suo posto-
- Io? – Victoria inghiottì “pensa ad una scusa, pensa ad una scusa!” – ma
io non posso di certo sostituire il maestro –
- Non è una cosa complicata, puoi farcela anche tu. Vai da Walter, ti
spiegherà tutto lui –
- Ma…-
- Niente ma, vai! –
- Però…-“non posso lasciare il maestro da solo!”
- Ancora qui Celas? – chiese la lady, leggermente spazientita.
A testa bassa, la vampira se ne andò.
- Andato a fare un giro perché sia annoiava, he? – borbottò fra se Integra
– quando torna facciamo i conti – a grandi passi percorse al contrario il
corridoio – meglio risalire… i tecnici che ho chiamato per mettere a posto
l’impianto elettrico sono già arrivati
e tra poco staccheranno la corrente. Risalire le scale al buio è il
miglior modo di spezzarsi il collo!-
Mezz’ora più tardi….
- Come sarebbe a dire non si apre?! – Alexander quasi urlo – non si sarà
rotto?!-
Alucard continuava a spingere il pulsate che azionava il meccanismo di
apertura del coperchio della bara, ma esso non dava segni di vita – non
so… prima funzionava! –
- Lo so che prima funzionava! Se non mi avessi conciato così male ti
picchierei! –
Alucard gli rivolse un sorriso feroce ma allo stesso tempo affettuoso – fa
male? Scommetto che non riuscirai a camminare bene per una settimana! –
Umiliato, Alex non tentò nemmeno di ribattere… non si era mai sentito così
sporco… xrò doveva ammettere che il vampiro ci sapeva fare…”ma sei scemo?!
Che cosa vai pensando? Con che coraggio ora potrai confessare i
fedeli?”(5)
- Nente da fare – Alucard si rigirò il telecomando tra le mani – non
succede nulla. Ho si è rotto il meccanismo o manca la corrente –
- Non possiamo rimanere qui a contemplarci l’un l’altro nel nostro ignudo
splendore!-
Gli occhi sanguinei del vampiro si illuminarono – Davvero? Mi trovi bello?
–
Alex arrossì – era solo un modo di dire…-
Alucard sembrò non averlo neppure sentito – io ti ho sempre trovato
affascinante! – (6)
- Allora che facciamo? – disse Alex con urgenza, per allontanare la mente
da quei discorsi – non puoi chiamare Victoria e farci aprire dall’esterno
? –
- Ci ho provato – sospirò – ma non risponde. Anzi, non è più nemmeno fuori
la porta. Credo che Integra l’abbia mandata via…-
- Che significa ciò? Che dobbiamo rimanere qui finché non torna? Ma io
devo essere a Roma per domani mattina! –
- C’è qualcosa di più grave… oggi è il giorno in cui si cambiano le
lenzuola… se la cameriera ci vede, se non le viene un infarto, andrà a
dirlo a tutti! –
- Allora… che si fa? –
Continua… (purtroppo, appena troverò tempo di scrivere il resto)
Note:
(1)
Questo è quello che pensava Alexander prima di vedere Alucard nudo.
(2)
La gentilezza è solo per gli umani.
(3)
- Dai amore, vieni più vicino…-
- No! Mi fai paura!-
- Ma dai, è tutta suggestione! –
- Non ci starà mai!!-
Tratto da: “Qualcosa di grande” dei GemBoy ^.^;(è disponibile su richiesta
anche un extra riguardo questa frase… cosa sarà?Se siete curiosi,
chiedetemelo)
(4)
Homer Simpson docet.
(5)
fedele :- Padre, ho peccato –
Alexander :“Sapessi io!” – di cinque Ave Maria e non se ne parla più –
“mentre io dico le mie 10.000.000 quotidiane…”
(6)
non è bello ciò che bello, ma è bello ciò che piace!
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