Kuso, sempre tu! è.é

 

Disclaimers: i personaggi sono di mr. T e bla, bla, bla…

La canzone è mia! Mia mia mia! L’ho scritta io! Parole e musica! ^///^

(ovviamente è stata un po’ riadattata…)

Pairing: RuHana ^^

Dediche: alla mia nespolina!

Tanti auguri Masha, perdonami per il mostruoso ritardo!

Ti voglio bene!

POV di Hana.

 

E ora (parappappà) la fiction! Unica nota: tra gli asterischi il flashback e in corsivo le parole della canzone.

Non parlo più!

Marty

 

Ps: un grazie speciale alla mia kitsunina per essere sempre la prima ad accorrere al mio fianco quando ne ho bisogno…ti voglio bene Hirochan!

Un baciottolo a Lady Ise…tranquilla, sto lavorando sul primo capitolo della co-fic! Te lo mando in settimana, giuro!

 

E un invito: dietro le parole sbagliate c’è sempre quel mondo che splendeva nel riflesso di un paio di occhi scuri…

 

 

 

 

 

 

 

 

Kuso, sempre tu! è.é

 

************************POV HANA********************************

 

Tre giorni passati a pensare a come chiudere con te

 

Sono stanco, decisamente stanco.

Stanco delle tue scenate di gelosia, della tua freddezza, del tuo sguardo distaccato, della tua incapacità di esprimere a parole quello che senti.

Sono stanco dei lunghi silenzi con cui mi punisci quando decidi deliberatamente che ti ho fatto un torto.

Io ti amo da morire, lo sai bene, e te ne approfitti.

Ma ho una dignità, kuso, e non ho intenzione di donartela come ti ho donato il mio corpo quando me lo hai chiesto.

Ho bisogno che i momenti in cui ti perdi nei miei occhi non siano così sporadici, e ho bisogno che tu mi rassicuri perché ho paura.

Mi sento solo.

E per una persona che divide la vita con un’altra è decisamente triste, non credi?

Gemo di frustrazione, mentre mi tergo il sudore dalla fronte; questo agosto si sta rivelando davvero torrido.

Non so davvero che cosa fare.

E odio sentirmi confuso!

 

Ormai ho deciso e confusione più non c’è

 

Sono tre giorni che ti lancio segnali che non cogli, che cerco disperatamente di salvare il nostro rapporto, ma…

È stato tutto inutile.

Tu non hai cambiato il tuo assurdo atteggiamento di una virgola, anzi, mi sei sembrato ancora più lontano.

Durante gli allenamenti, oggi, ci siamo perfino picchiati.

Erano settimane che non succedeva.

Non è stato altro che il segno che aspettavo.

Non posso più andare avanti così.

Il mio cuore sanguina al pensarti, e il sorriso che prima dovevo solo al tuo sguardo ora faccio sempre più fatica a mantenerlo.

Per questo ora stringo i pugni e cerco in me il coraggio per fare quello che è giusto.

 

Ho alzato il telefono e ho detto “Basta, non ne posso più”

 

Una volta che sento la tua voce all’altro capo dell’apparecchio la mia convinzione vacilla per qualche istante.

“Kaede…”

“Che vuoi, do’hao?

Ho da fare, vorrei andare ad allenarmi prima che venga buio!”

“…”

“Insomma?!

Vuoi parlare, oppure non sapevi come ammazzare il tempo?”

A questo punto non ci vedo più.

“Basta!

Sono stufo!

Non ne posso più di te, del tuo atteggiamento da principe dei ghiacci, delle tue parole che fanno male…” mi fermo, per ingoiare il singhiozzo che stavo per lasciarmi sfuggire.

 

Senza dire neanche una parola hai messo giù

 

“E allora?” mi chiedi, atono.

“È finita” ti rispondo con voce altrettanto incolore.

TLUNK.

“…Kaede?”

“Tu…tu…tu…tu…”

 

Dentro al mio petto un dolore

E in testa solo rumore

 

Mi accascio a terra, accanto al divano.

Non ho la forza di raggiungerlo.

Continuo a sentire il suono della linea muta nel mio cervello, mi rimbomba nelle orecchie mi fa diventare pazzo!

E come avessi ricevuto una ginocchiata nello stomaco non riesco a respirare, sento il dolore espandersi sotto la mia pelle, cosa diavolo mi sta succedendo?!

 

Batteva forte il cuore

 

Il cuore mi pulsa così forte che penso che esploderà.

Sembra che voglia uscirmi dal petto, forse vuole venire da te e morirti sotto gli occhi, perché tu ti renda conto di come mi hai ridotto, no dannazione, non devi rendertene conto!

La mia dignità è tutto quello che mi resta, il mio orgoglio, sì, e il mio modo di essere!

Non cambio per nessuno, hai capito dannato volpino?

Non mi hai cambiato!

Non sono cambiato!

E sicuramente troverò qualcun altro che mi saprà apprezzare e voler bene per quello che sono e non per quello che vuole lui!

 

 Mentre mi ripeteva che

Avrei sofferto tanto dentro me senza poter capire neanche perché

 

Eppure, nonostante io sia tranquillo e sicuro di me, questa fastidiosa vocina nella mia testa continua a ripetere che rimpiangerò quello che è successo e che il dolore che sto sentendo ora non è niente paragonato a quello che mi sommergerà più avanti…ma cosa ne può sapere?

Perché mai dovrei soffrire per uno stupido ghiacciolo?!

Sono il Genio, io, e tirerò avanti benissimo senza di te!

 

******************************************************

 

Era il destino ad aver scelto me per stare con te

 

Ma la verità è che sapevo molto bene, allora come adesso, che eri la persona giusta per me, quella che avrei dovuto avere accanto a me per tutta la vita, e che una stupida presa di posizione non valeva il perdere per sempre il vero amore, l’anima gemella…

 

E forse se gli avessi dato retta ora sarei un uomo forte, oh, se lo vorrei

 

Alla fine però il mio schifoso carattere da duro & puro ha avuto il sopravvento: volevi che finisse? Mi avevi praticamente chiuso fuori dalla tua vita? Bene, allora, che così fosse!

Avrei continuato imperterrito per la mia strada, cercando di maturare e diventare un uomo forte, responsabile e meraviglioso!

Il problema si è creato quando mi sono reso conto che tale parte di me non mi apparteneva più.

Era rimasta in quell’abbraccio.

E per quanti sforzi abbia fatto, non sono riuscito più a trovarla. Né in me né in qualcun altro.

 

Ma piango tanto e poi penso solo a noi

 

Mi sento un idiota a piangere ancora per questa storia!

Ma il tuo viso è la prima cosa che vedo al risveglio e l’ultima quando mi addormento.

Ogni sguardo diventa un pretesto per ricordare il tuo.

Ogni parola mi richiama alla mente le (poche) che rivolgevi a me, a me soltanto…

Insomma, ti rivoglio qui, disperatamente.

La nostra camera è rimasta intatta, con il letto sfatto e la tua maglietta abbandonata con malagrazia sullo schienale della sedia ed i miei pantaloni dimenticati in un angolo del pavimento.

Non ho avuto il cuore di entrarci più, eppure è come se ci vivessi dentro tanto è marchiato a fuoco nella mia mente l’ultimo momento felice della mia vita.

Continuo a ripetermi che non può essere possibile che solo con te accanto io possa essere felice!

Dopotutto ho vissuto senza la tua presenza per ben 16 anni, no?

Ma mi prendo in giro.

Ho imparato a capire quello che il mio cuore (o quella odiosa vocina) vogliono dirmi, e ormai mi è chiaro.

Perché è quello che voglio anch’io: te, Kaede Rukawa.

 

******************************************************

 

Tre anni passati e non ti vedo chissà come stai

 

Il tempo è volato via, soffiando sui miei ricordi che, però, si sono ancorati saldamente e quindi sono ancora lì proprio come quel dolore antico in un lato del petto.

Tra una cosa e l’altra, non ho avuto neanche il tempo di cercare di evitarti; mi sono iscritto all’università, e ho iniziato la mia vita “da adulto”.

Teoricamente non avrei il tempo neppure di deprimermi eppure chissà come mai ci riesco lo stesso!

Misteri dell’animo umano…

Seduto alla finestra, guardo il cielo grigio piombo e reprimo un brivido.

Fa freddo, eppure ho bisogno di uscire.

Oggi pomeriggio dopo tanto tempo ho un po’ di tempo libero, e non voglio passarlo tra queste quattro mura a compiangermi.

Già, non ho potuto cambiare casa.

Prima di tutto perché le mie finanze sono sempre limitate, e poi perché…chissà, sto inconsciamente sperando di riaverti con me.

 

Ma forse senza me sei più felice che mai

 

Poi mi do dell’idiota per l’ennesima volta: una persona meravigliosa come te non rimane sola a lungo! La malefica vocina inizia manco a farlo apposta a sciorinarmi la lista dei possibili rivali…

Appunto, giusto io posso aggrapparmi così ad una storia morta e sepolta che in realtà non è neanche durata tanto.

Certo, la stretta al cuore aumenta se ti immagino tra le braccia di qualcuno che non sono io, ma sarebbe davvero stupido ignorare spudoratamente questo lato della faccenda.

 

Rimane un mistero se ti vedessi cosa ti direi

 

Ma se poi riuscissi ad incontrarti?

Se il destino decidesse di darmi un’ opportunità?

Cosa potrei dirti?

Che mi dispiace? Che ho sbagliato?

So che non è così, so che era da troppo tempo che non sorridevo più e che sarebbe stato inutile continuare ad abbozzare.

 

Ma se potessi ritornare indietro lo farei

 

Forse però avrei potuto spiegarti cosa sentivo, provare a farti capire quanto poco ci sarebbe voluto per rendermi felice.

E chissà se sarebbe potuta andare diversamente la nostra storia, senza le mie alzate di testa e il mio rifiuto di aprirti il mio cuore.

Se mi fossi fidato del sentimento che stavamo goffamente creando…

 

La neve scende dal cielo

Nel cuore il freddo ed il gelo

 

Kuso! Ecco, la mia solita fortuna.

Mi congelerò del tutto prima di riuscire a tornare a casa.

Eppure mi piace questa neve…così bianca, così silenziosa…

Mi ricorda un po’ te, e mi illude per qualche istante che la sua gelida carezza potrà far tacere per sempre quello che ancora mi sveglia di notte.

Chiudo gli occhi lasciando che qualche fiocco mi cada sul volto e sulle labbra, mentre il mio respiro rallenta.

 

Ma vedo un paio d’occhi che sembrano proprio i tuoi

 

Qualcuno mi ha urtato, riportandomi alla realtà.

Dev’essere stato questo tipo che ora se ne sta impalato attendendo una mia reazione.

Non vedendone si tranquillizza.

“Goumen” mi dice, puntando su di me degli occhi incredibilmente grandi e incredibilmente azzurri, che sembrano scandagliarmi l’anima.

Un brivido mi corre lungo la schiena, e non è più il freddo.

 

Forse è il momento di pensare a me

Guardare avanti per vedere se c’è

Un’altra storia e forse un giorno dimenticare te

 

Per la prima volta dopo tutto questo tempo inizio a rendermi conto che il mio cuore può battere ancora.

Certo, nel mio cuore ci sei ancora tu, ma il mio respiro si è fatto nuovamente corto quando mi sono perso in questi occhi.

Somigliano molto ai tuoi, ma sono…caldi. Umani. Dolci. Sono occhi che sanno amare. Per questo resto imbambolato a guardarli.

E quello là ha negli occhi quella luce ch’era tua

Un concentrato di matura follia

 

Sembra una persona imprevedibile, che potrebbe portarmi in paradiso e poi gettarmi bruscamente all’inferno: ho uno strano pizzicorino nello stomaco, dovuto all’emozione ed all’aspettativa che stanno crescendo dentro di me.

Vorrei dirgli tante cose, ma poi vedo che si torce nervosamente le mani bianche, rese livide dal freddo.

Sorrido: anche tu non mettevi mai i guanti…e mi blocco a questo pensiero: inutile prendersi in giro, non c’è nessun altro per me al mondo!

Folgorato da questo pensiero, che ho troppe volte cercato di ignorare, mi volto e inizio ad allontanarmi tra la gente con passo svelto.

Devo allontanarmi da questo strano ragazzo!

Ed ecco l’ultima immagine di lui che mi s’imprime nella pupilla:

 

quelle mani che tende verso me

 

Grida forte: “Aspetta!

Dai, dimmi come stai…

Se mi pensi…

Se un altro già ce l’hai!”

 

Mi blocco, di colpo.

Quella voce…

La tua voce…

Non può essere!

 

E penso: -sfortunaccia nera mia, non vuoi lasciare che felice io sia,

Ed anche a questo incontro hai negato la sua magia!-

 

Sono passati tre anni…sì, non nego che sia molto tempo…ma una cosa del genere non è possibile!

Non devo voltarmi.

Se i miei sospetti si rivelassero fondati, sarebbe un suicidio!

Eppure…quegli occhi mi stanno chiamando, li sento, non posso ignorare il loro appello.

E mi volto.

 

La neve bagna quei capelli lunghi e neri che

Alla lontana mi ricordano te

 

I capelli neri tendenti al blu, che sono sempre serviti per nascondere il tuo sguardo magnetico alle masse di ragazzine inferocite, ti scendono lunghi sulle spalle, sciolti, come una sciarpa di seta, inzuppati dalla neve che incurante di noi continua a cadere, e la tua pelle più bianca che mai rende enormi i tuoi occhi, e le tue labbra rosse sembrano due petali di qualche fiore sconosciuto sbocciato all’improvviso.

Eppure, quelle gote arrossate e la luce calda che vedevo prima sono sempre lì.

Pensavo si trattasse di un’illusione.

Non capisco…

 

Ma poi sorridi e so che nei guai sarò

 

Senza preavviso, come se avessi sentito la mia confusione, mi sorridi.

Ed è la cosa più luminosa che abbia mai visto.

Se non dovessi comunque mantenere un contegno, giuro che lascerei scappare queste due lacrimucce che mi premono agli angoli degli occhi…

Se per un istante ho creduto di poterti rimpiazzare, ora mi è lampante che mi sbagliavo.

 

Io ti ho aspettato sempre, tu lo sai, un’altra storia non ce l’ho avuta mai

 

Ormai sono un uomo.

Non confondo più i miei sentimenti, non li rifuggo, non li calpesto: sarebbe inutile. Sono sicuro che il mio amore per te traspare dallo sguardo che ti sto rivolgendo.

Timidamente allunghi una mano a cercare la mia e l’accarezzi.

Io con l’altra ti arruffo i capelli.

“Da schifo.

Sempre.

Non l’ho neanche cercato” ti dico.

Un’ombra di confusione ti passa sul viso, poi capisci che ho risposto alle tue domande di poco fa.

E ti getti tra le mie braccia.

“Aishiteru, Hacchan, aishiteru, dal primo giorno…”la tua voce soffocata nel mio petto mi fa scoppiare il cuore di tenerezza.

 

Mi fonderò con te per sempre se anche tu lo farai

 

Ti scosto leggermente da me per guardarti in viso.

“Io non ho mai smesso di amarti ed aspettarti, Kaede.

Ma ho bisogno di un compagno, una persona che stia DAVVERO con me, che mi faccia sentire amato e protetto e si lasci amare e proteggere da me.

Una persona che si fidi e si mostri per come è davvero, e che non si vergogni di quello che prova.

Non mi basta che tu faccia parte della mia vita; voglio fare anch’io parte della tua”.

Aspetto con trepidazione la tua risposta: certo, sei cambiato tanto in questi anni, ma sarai pronto a questo?

Mi sembra di morire quando ti vedo scuotere lentamente il capo.

“Non puoi fare parte della mia vita…” mi dici con la voce atona che mi è tristemente familiare.

Poi ammutolisci.

Questo silenzio carico di aspettativa mi stupisce, così alzo lo sguardo…e quel meraviglioso sorriso mi accoglie raggiante.

Prendi di nuovo la mia mano fra le tue, stavolta con decisione.

“Non puoi fare parte della mia vita” e mi baci il palmo con tenerezza “perché sei tu la mia vita…”

“Baka kitsune!” ti grido ridendo mentre il peso che mi portavo sul cuore sparisce come per incanto.

“Mi hai fatto prendere un colpo sai? Ma non potevi dirlo prima?”

Tu alzi un sopracciglio, sorpreso.

“Se lo avessi fatto…” rispondi avvicinandoti con il tuo passo felino “…non ci sarebbe stato gusto…” le tue labbra sono a un soffio dalle mie “…do’hao!” concludi trionfante colmando la distanza e regalandomi un bacio dolcissimo.

Sorrido nuovamente: il volpino indisponente ed antipatico di cui mi sono innamorato è ancora lì.

Ti attiro a me e ti sussurro “Andiamo a casa?”

Mi fai una carezza mentre dirigi i tuoi passi verso il nostro futuro e io mi sento, finalmente, felice.

 

******************************************************

 

Vieni con me proviamo ancora questa volta poi i sogni miei coincideranno coi tuoi

 

“…ho ricevuto la convocazione della nazionale, sai Ede?” ti bisbiglio mentre, abbracciati tra le lenzuola sfatte, ci concediamo un po’ di coccole dopo svariate ore passate a recuperare il tempo perduto.

“Hn” rispondi accoccolandoti sul mio petto.

I tuoi lunghi capelli sparsi su di me mi riempiono di un inspiegabile orgoglio.

Ti amo, ed è una sensazione incredibile.

“Dovremo iniziare a guardarci intorno, do’hao” mi rispondi con la voce impastata dal sonno.

“Per colpa tua siamo decisamente in ritardo con le iscrizioni!”

“Iscrizioni?” ti chiedo, non capendo di cosa parli e sorvolando sull’appellativo.

“Già, pensi che in America aspettino noi?

Dovremo farci notare parecchio, in campionato, se vogliamo entrare nella rosa di qualche campus importante!”

Ti stringo forte.

Il tuo cipiglio, la tua forza, quei sogni di cui avrei voluto far parte…

Ora sono anche i miei.

“Domattina inizieremo una serie di allenamenti intensivi!” mi annunci in un tono che non ammette repliche.

“Ma Kaede!” cerco di dissuaderti, ma ti sollevi sui gomiti e mi fulmini con il tuo sguardo di ghiaccio.

“Va bene…” mi arrendo, sapendo a quali terribili ritorsioni sarei sottoposto se mi rifiutassi.

“Hn” soddisfatto, ti sdrai nuovamente su di me e ti addormenti serafico.

Io sospiro scuotendo la testa.

Kuso!

Non cambi mai!

 

*OWARI*

 

Spero vi sia piaciuta, gente !

^^

Ho passato un momento un po’ nero, e non voleva saperne di scriversi…

Ma alla fine ce l’ho fatta!

E ora, con rinnovato vigore, vo alla carica del 5 capitolo de “Le Syriane”!

E ho iniziato la co fic con Ise! Ne vedrete delle belle…alla prossima!

Ciriciao!

Marty