Cosa c’è di meglio che unire le proprie fissazioni? ^^ Come si sarà capito fra le altre io ne ho tre molto forti (eufemismo): Kaede-amore, le HanaRu e i gatti!! ^_^ E l’immagine che potete vedere sotto il titolo ha fatto il resto… Questa fic è tutta per te, Ria, per il tuo compleanno! Tantissimi auguri!!!! E un bacione anche a Calipso, Greta e Kriss ^^.
 



Kittens

di Nausicaa

 

"Un altro?!".

"Massì, mamma, è così carino!!! Non ho potuto fare a meno di prenderlo e poi penso che Hana-chan avesse bisogno di compagnia: hai notato che a volte sembra triste? Si mette lì e sta fermo…".

"Non è che i gatti siano il massimo della vivacità!".

"Ma lui lo era. Ah, dai, dove c’è un gatto possono essercene anche due, e poi abbiamo un giardino, no? Guarda quanto è bellino… scommetto che ad Hana-chan piacerà subito!!!! Lo porto da lui, deve vederlo immediatamente!".

È la voce della mia padroncina, ed è tutta contenta.

Se ho ben capito, ha con sé un altro gattino.

Uhm… non sono sicuro se esserne contento o meno, cioè un po’ lo sono, perché io sono un gatto estroverso ed ero abituato a stare con i miei amici: provenivamo da cucciolate diverse ma ci siamo divertiti parecchio nei giorni che abbiamo trascorso in quel negozio di animali, far spaventare l’orrido pappagallo blu del proprietario era una delle nostre attività preferite… stavamo anche mettendo a punto un piano per mettere al loro posto la banda di cagnolini che era sistemata nella gabbietta accanto alla nostra, quando siamo stati comprati. Ecco, quando ci ripenso mi viene un po’ di tristezza… chissà se Yohei sta bene, con la sua nuova famiglia!!!

Quindi in teoria sarei contento del nuovo venuto, basta soltanto che non metta in discussione il mio primato di capo-gatto della casa e la mia genialità!

Sento un rumore di passi veloci che si fanno sempre più vicini ed ecco che arriva la mia padroncina: si chiama Ai ed ha 14 anni; una tipa sveglia e, soprattutto, fissata con i gatti e in questo denota buon gusto e poi ha scelto me e questo mi conferma nella sua intelligenza.

Si ferma davanti a me e mi guarda con un grande sorriso: "Ma che bravo, Hana-chan, hai mangiato tutto!!! Bravo gatto, devi crescere!!! E poi ho una bella notizia per te: guarda un po’ chi ti ho portato?".

Io alzo il musetto, curioso: vediamo chi….

Oh!

Ooh…

Ooooooh!!!!!!!!!

Un gattino nero, dal pelo più lucente che abbia mai visto, con due occhioni azzurri che farebbero sciogliere chiunque e con un bellissimo musetto!!!!!!!!!!! *______*

Ai lo poggia delicatamente a terra e lui per qualche istante si guarda intorno.

"L’ho chiamato Kaede, diciamo che sarà Kae-chan, ok? Andrete d’accordo, vero?".

"Meow" è la mia risposta.

"Miao" è la sua.

Che miagolio morbido e delicato…però, che significa ‘hn’? uhm… povero cucciolino, è timido…

Ai si allontana, richiamata dalla madre, e Kaede sembra volere prendere confidenza con la stanza in cui è stato portato, cominciando a percorrerla: oooooh… si muove in modo davvero felino… ok, siamo gatti, però voglio dire che è davvero sinuoso…

"Meow?" provo a chiamarlo: meglio approfondire subito la conoscenza!!!

Uh? Perché non mi dà retta e non si gira verso di me?

Va bene, forse non mi ha sentito…

Riproviamo: "Meow?".

Ooooh… non avevo mai visto nessun altro gatto leccarsi la zampina con movimenti tanto aggraziati…

Sì, ma perché continua ad ignorarmi?! Ho capito: forse è un micetto un po’ tontolino oltre che timido, per fortuna ha trovato me, che saprò prendermi degnamente cura di lui!!

"Meow!!" gli dico, per la terza volta. Povero cucciolino, magari è spaventato dal nuovo ambiente…

Lui alza quel bellissimo musetto, mi fissa per qualche istante e…

"Miao miao".

Come sarebbe a dire, ‘stai zitto, idiota!’ ?!

"MEOW!!!" gli soffio contro, arrabbiato, per fargli capire chi è che comanda qui! Oltretutto sono anche più grande e grosso di lui, non oserà mica sfidare il tensai dei gatti del circondario? E poi io sono ‘Hana, er mejo gatto de Yokohama’… ok, suonava meglio con Romeo e il Colosseo, ma non si può avere tutto dalla vita!!!!

Rimango indeciso se sfoderare o meno le unghie, quando lui…

"MIAO!!".

Mi soffia contro. No, dico, mi ha SOFFIATO CONTRO!!!!

Mi slancio su di lui planandogli sopra e cercando di mordergli una delle orecchiette, mentre Kae-chan cade all’indietro e inizia a scalciare con le zampine posteriori….ooooh, com’è morbido il suo pelo… ok, non è il momento adatto!!!

"MEOW!!!!!!!!!!- la mia intenzione sarebbe quella di emettere un bel ruggito, ma non so se ci sono riuscito- FFFFFFFHHH!!!!!!!!!!" e ora un bel soffio…

"MIAO!!!".

AAAAAAAAAAHH!!! Mi ha dato una zampata in pieno musetto!!!!!!!!!

Mi scosto un attimo soltanto per poi gettarmi a peso morto su di lui, così vediamo se si agiterà ancora! ARGH!!!! Le zampette negli occhi nooooo!!!!

"MEOW!" lo ammonisco, azzannandogli una zampetta…

"Mamma, guarda che teneri: stanno già giocando!" commenta felice la nostra padroncina, rientrando nella stanza con la madre.

Io e Kae-chan ci fermiamo, lanciando occhiate di disappunto ad Ai: ma come, giocando? Davvero ha scambiato il nostro scontro epico per una scaramuccia fra cuccioli? Cioè, è vero che siamo cuccioli… è vero anche che le nostre unghiette sono ancora corte e non fanno male… e sono disposto ad ammettere pure che in effetti non è che gli abbia davvero affondato i denti nella zampina… però, un po’ di poeticità, insomma!!!!

Torno a guardare Kae-chan e mi agito quando mi rendo conto che gli sto ancora addosso; ehm… lui non miagola, ma i suoi occhi mi promettono unghiate piuttosto violente se non mi alzerò da sopra di lui…

Un po’ a malincuore mi sposto e subito Ai si china a prendere Kae-chan in braccio: ehi, che storia è questa?! Giù le mani dal MIO gattino!!!!

"Ti porto a vedere le ciotoline e la cesta, piccolino! Hana-chan, vieni con noi?" mi sorride, facendomi cenno di seguirla.

Ma certo che vengo anche io! Prima di tutto non voglio perdere d’occhio Kaede e poi bisogna dire che le ciotoline hanno sempre la loro attrattiva…

Raggiungiamo l’angolo della casa in cui Ai ha sistemato il necessario per me e ora anche per Kaede: accanto alle mie, noto subito due ciotoline nuove, sull’azzurro però, mentre le mie sono rosse.

"Ecco qua! Allora, Kae-chan, queste azzurre sono tue, ok? Anzi, già che ci siamo ti do un po’ di latte… Ne vuoi anche tu, Hana-chan?".

"Meow!!".

Mai rifiutare un’offerta di cibo, sarebbe cattiva educazione: me lo ha detto il criceto della gabbietta di fronte alla mia, nel negozio di animali, ed era uno che sapeva il fatto suo!

"Miao".

E dai con questo ‘idiota’!!!! Eppure miagola in modo così soave, perché mi deve dare dell’idiota?!

Nel giro di due secondi Ai torna dalla cucina con il cartone del latte e ne versa un bel po’ nelle rispettive ciotole, ma… perché a lui di più?!

"Meow meow!!" cerco di richiamare la sua attenzione.

"Hana-chan, ma tu hai già mangiato mezz’ora fa…" mi rimprovera lei, dolcemente.

Kae-chan mi scruta con i suoi bellissimi occhioni blu e poi, di colpo, li distoglie emettendo l’ennesimo:

"Miao".

Se mi ridice ‘idiota’ lo strozzo con la mia coda, giuro!!!

"Ai, scusa, mi accompagneresti a fare la spesa? Devo comprare un bel po’ di cose e, se saremo in due, farò molto prima" la madre della nostra padroncina si è affacciata dalla porta, sorridendo nel guardarci.

Lei annuisce subito: "Ma certo: ne approfitterò per comprare una scorta di scatolette per gatti" annuncia, uscendo dalla stanza e seguendo la madre; sento le loro voci sempre più lontane e capisco che io e Kae-chan siamo soli…

Meglio: dobbiamo fare conoscenza e non voglio interruzioni!!! Eh? Perché quelle facce? Ma che avete capito?! ‘Conoscenza’ alla maniera felina!!!!!

Lui si avvicina alla ciotola e per qualche secondo osserva con fare circospetto il latte, poi china il musetto e si decide ad assaggiarlo. Ecco, forse è meglio ‘agire’ adesso che è distratto dal cibo… oddio, detto così suona male, ma vi assicuro che le mie intenzioni sono innocue!

Mi accosto a lui il più felpatamente che posso, e sicuramente sarebbe stato meglio se non avessi urtato la mia stessa ciotola, ma la sua vicinanza mi distrae, capitemi…

E poi…

E poi accosto il musetto al suo pelo e inspiro il suo odore, o meglio il suo profumo.

Ooooooooooooh… che buono che è!!!!

Con la coda dell’occhio noto che Kae-chan si volta verso di me, interrompendo il suo pasto, lanciandomi un’occhiataccia ammonitrice e per un attimo temo che ora mi colpirà con una ‘codata’ per allontanarmi, ma non avviene niente di tutto questo; eheheheh… è un gattino orgoglioso, l’ho capito, non mi darebbe mai la soddisfazione di reagire per una mia azione!!!

Io mi sposto un poco e lui torna al suo latte, forse pensando che abbia finito. Errore!!! Mi sto solo spostando alla sua sinistra e appena sono lì riprendo a riempirmi i polmoni con il suo profumo.

Lo so, lo so, voi umani direste volgarmente che lo sto annusando, ma non è proprio così… cioè, è così, ma è molto più importante di quanto possa sembrare! Noi dobbiamo imparare a riconoscere il reciproco odore, è quello che ci fa riconoscere gli uni con gli altri anche senza vederci, a svariati metri di distanza, è quello che ci permetterà di ritrovarci sempre, finché ne resterà una traccia. Insomma, è vitale!!!

E Kae-chan poi ha un profumo dolce, così buono… lo riconoscerò sempre tra mille…

D’un tratto, sento i suoi muscoli irrigidirsi e mi accorgo che, di nuovo, si sta voltando di scatto verso di me, stavolta con uno sguardo omicida più adatto ad una Tigre del Bengala che ad un cucciolo di gatto, e io mi rendo conto che senza accorgermene, istintivamente, ho iniziato a leccargli il pelo!

"MIAO!!!".

Mi ammonisce di smetterla, ma io non ne ho decisamente voglia: è così morbido…

Ah, mi piace questo aspetto audace della mia personalità di neko-tensai, mi si addice!!!!

A questo punto il mio Kae-chan decide di allontanarsi da me, ma se crede che basti questo a tenermi lontano da lui si sbaglia: sarò anche un gatto ma ho la tenacia di un segugio e l’astuzia di un serpente. Ce n’era uno nel reparto esotico del negozio: io non ho avuto molte occasioni di vederlo, ma so che si chiamava Kaa e che dava consigli interessanti, tipo che strisciare a volte è utile e non umiliante…

Così anche io adesso striscio silenziosamente verso il MIO gattino, che si sta guardando intorno, ignaro, probabilmente sicuro di essersi liberato di me, e al momento adatto, scattante come un furetto, gli ripiombo addosso e riprendo a leccargli il pelo!

"MEOW MEOW!".

‘Ahahahaha sono un genio!!!!’.

"MIAO!".

Grrrrr… ho detto ‘genio’, non ‘ idiota’!!!!!!!

Kaede fa per spostarsi, anzi più io mi avvicino più lui si sposta, ma non si accorge subito che così facendo si ritrova ‘chiuso’ nell’angolo della stanza e io ne approfitto subito per bloccargli ogni via di fuga.

"MEOW!!!" è il mio miagolio di trionfo.

"Miao miao miao".

Uhm… ‘ se non ti togli ti conficco le unghie nel muso!’ suona pericoloso e, soprattutto, credo proprio che lo farebbe! Ok, finora ho scherzato (oddio, mica tanto): adesso è venuto il momento di parlare come un vero gatto, con serietà felina.

"Meow meow meow".

‘Mi piaci, Kaede, mi piaci tanto. Ho avuto un colpo di fulmine’ gli dico, fissandolo negli occhi e, comunque, controllando che le sue unghiette restino al loro posto e non si piantino nella mia gola all’improvviso.

Silenzio. Non miagola.

"Meow meow meow".

‘Vorrei stare con te’ e dopo averlo detto, spezzante del pericolo, mi arrischio a leccarlo velocemente sul musetto.

Lui si ritrae un po’, ma almeno non mi minaccia e non graffia: si limita ad osservarmi in silenzio, come se fosse diffidente; non voglio che sia così con me, quindi mi sporgo di nuovo su di lui e strofino il mio musetto contro il suo, per coccolarlo, per fargli sentire che di me può fidarsi, che gli voglio bene. Lo guardo di nuovo e… i suoi occhioni azzurri si sono ammorbiditi!!! Cioè, non moltissimo, eh! Però adesso mi sembra più rilassato, deve aver capito che sono un gattino affidabile.

Ciononostante, mi scosta da sé, allontanandosi e iniziando ad esplorare la sua nuova casa da solo; forse vuole pensare alle parole che gli ho miagolato, certo… ha bisogno di tempo e di spazio, non devo essere oppressivo.

Cinque minuti dopo, dimostrando di essere migliore di un cane da tartufo, lo raggiungo seguendo il suo odore e…. cosa significa tutto questo!!!! Sta… sta ronfando alla grande!!!! Non dovrebbe, dovrebbe pensare a noi e al nostro amore, dovrebbe riflettere su quello! Adesso lo sveglio! Dato che sono arrabbiato gli do una zampata sull’orecchio e poi cerco di mordergli la coda e poi…AAAAAAAAAARGHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!! Mi ha morso!!!!!!!!!!

"MIAO MIAO MIAO!!!".

Lui non perdona chi disturba il suo sonno? Vabbe’ non è il caso di essere così drastici!!!! È chiaro che dovrò spiegargli un paio di cosette…

"Meow meow meow meow…".

Così gli faccio presente che nessuno lo disturberà mai, di questo può stare sicuro, ci penserò io ad impedirlo e adesso che so che il sonno per lui è importante ci starò attento e poi renderò bellissimi anche i suoi risvegli: la prima cosa che sentirà sarà il mio miagolio che gli sussurrerà parole d’amore e poi lui mi miagolerà di rimando, facendo iniziare bene anche la mia giornata! Inoltre, particolare non trascurabile, adesso siamo solo cuccioli, ma tra qualche tempo saremo cresciuti e allora, pur essendo gatti, potremo comportarci da ricci o da conigli, a preferenza…

Ooooooooooooooh… *_*

Kaede mi guarda male, non mi dice neanche ‘idiota’ o ‘hn’.

Poi scuote un attimo la testolina, e io mi accorgo che senza volerlo davvero devo avergli fatto un po’ male all’orecchietta; mi spiace molto, sono stato troppo impetuoso.

Mi avvicino quasi timoroso di essere allontanato in malo modo ma lui non fa niente del genere e non si scosta quando, per farmi perdonare, gli pulisco il graffietto che gli ho causato.

"Meow…".

‘Scusa, davvero…’.

"Miao…".

‘Hn…’.

Il resto del pomeriggio passa così: gli faccio fare il giro della casa, a volte lo lascio da solo per non sembrargli troppo invadente, lo obbligo a bere un altro po’ di latte perché mi sembra inappetente e poi finisco io la sua porzione, dato che lui non la vuole, perché, come diceva il topo ballerino Gus che ho conosciuto sempre nel negozio di animali, "niente va sprecato!".

Quando Ai torna viene a darci una occhiata e sembra contenta di vedere che andiamo d’accordo; il che in un certo senso è vero, ma Kaede non ha quasi più parlato da quando gli ho fatto quel mio discorso e io non so come interpretarlo…

Quando arriva la sera, io ingurgito la mia quarta porzione di cibo della giornata e Kaede ne assaggia mezza. Ok, diciamo che è ancora sottosopra perché è arrivato oggi!

Comunque non è questo l’importante, lo è il fatto che adesso dobbiamo andare a dormire e che dovremo dividere la cesta: e se lui non volesse? E se preferisse uno stupidissimo cuscino alla vicinanza del tensai dei gatti? Oddio, mi sto agitando…

Ehm… forse è meglio non farglielo capire…

Ci avviciniamo entrambi alla nostra cesta e lui la osserva a lungo: è di vimini intrecciato, con un bel cuscino sui toni del verde, stampato come se fosse un prato.

Ok, devo darmi un contegno! Mi muovo con passo sicuro e semoso e prendo posto sul cuscino, attendendo con il cuore in gola la sua prossima mossa: qualcosa mi dice che da ciò che farà capirò anche la sua risposta al mio discorso pomeridiano.

E se se ne andasse? E se si allontanasse? Se volesse davvero dormire lontano da me?

Ma poi sento un movimento e allora riapro gli occhi: è Kaede che sta salendo anche lui nella cesta e che si acciambella elegantemente; facendo un po’ il contorsionista, riesco a voltarmi verso di lui per guardarlo. Kaede mi guarda a sua volta e… si sporge e mi lecca il musetto!!!!

ALLORA E’ UN SI’!!!!!!!!!!!!!!!!!!

"Meow".

"Miao".

Be’ questi sono fatti nostri, quindi non vi traduco niente!!! Sappiate solo che sono il gatto più felice sulla faccia della terra!!!!

Ci stringiamo maggiormente l’uno all’altro e io devo faticare per non mettermi a saltare sul cuscino dalla gioia, perché sono veramente troppo felice! Però non credo che il mio gattino gradirebbe una mia versione canguro, quindi mi trattengo; e poi è così bello stare vicini vicini, acciambellati insieme… senza contare che il mio amore ha sonno, si vede…

"Miao".

"Meow".

Buonanotte anche a te, Kae-chan…

 

Love knows no end   

 

Questa formula finale l’ho letta nelle fic in inglese di Joy e mi è piaciuta subito perché esprime benissimo il tipo di sentimento che unisce Hana e Kaede, quindi mi piacerebbe usarla qualche volta in chiusura delle fic ^_^